Tag: Milano

  • Nuovo stadio Milan, ecco le prime immagini

    Nuovo stadio Milan, ecco le prime immagini

    Non è più solo un sogno di Barbara Berlusconi e di tutti i tifosi rossoneri, il nuovo stadio del Milan adesso ha un vero e proprio progetto.

    Dalle prime immagini e dal plastico, si può notare che non sarà una cattedrale nel deserto ma bensì una struttura che vorrà calarsi e diventare parte integrante del centro di Milano.

    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com
    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com

    Il nuovo impianto dei rossoneri avrà una pianta rettangolare con una capacità di 48.000 posti disposti su due anelli e sarà situato sui terreni della Fondazione Fiera, nella zona di Portello, proprio davanti a Casa Milan. Il nuovo stadio avrà un altezza di circa 30 metri da terra, la metà esatta di San Siro che ne misura 60, questo perchè verrà realizzato andando a scavare per una profondità di 10 metri. Il tetto sarà mobile per permettere ai tifosi, anche nei giorni di pioggia e gelo, di poter assistere alle partite nel più totale comfort. Un’altra importante caratteristica sarà il fatto che possiamo parlare di uno stadio “Silenzioso” in quanto, grazie ad appositi materiali fonoassorbenti, il rumore percepito all’esterno sarà pari a zero. Spariranno i tornelli che verranno sostituiti da sistemi dotati da sensori di alta tecnologia.

    Insomma un vero e proprio gioiello tecnologico che rispetterà l’ambiente, con la produzione di energia pulita, e che sarà facilmente raggiungibile dai tifosi grazie al collegamento con tre linee della metropolitana ed al servizio pubblico.

    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com
    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com

    Non sarà però solo uno stadio fine a se stesso e ad ospitare le gare del Milan, sempre seguendo le indicazioni rilasciate dal club rossonero si viene a sapere che al suo interno la struttura ospiterà un albergo, un liceo ad indirizzo sportivo, parchi giochi, ristoranti ed anche percorsi nel verde.

    A progettare il tutto è stata la Arup, in collaborazione con il Politecnico di Milano, società leader nel settore dell’ingegneria e della progettazione, che è nota per aver progettato e realizzato, tra gli altri, l’Allianz Arena di Monaco ed il nuovo stadio di Pechino.

     

    Per quanto riguarda i costi si parla di una cifra intorno ai 320 milioni di euro che però, si dice,  sarebbero totalmente a carico degli sponsor senza andar ad influire sulle casse del Milan.

  • San Siro pronto ad ospitare la Finale Champions League 2016

    San Siro pronto ad ospitare la Finale Champions League 2016

    Il calcio italiano può tornare a sorridere. Nonostante i vari problemi sul fronte stadio, la Uefa avrebbe preso una decisione, per ora solo in via ufficiosa, sull’assegnazione della Finale Champions League 2016, favorendo lo stadio San Siro di Milano. L’ufficialità arriverà tra febbraio e marzo ma nel capoluogo lombardo possono già iniziare i preparativi per il grande evento. Sarà la quarta finale della massima competizione per club a livello europeo che si giocherà al Giuseppe Meazza, dopo quelle del 1965 (Inter-Benfina), del 1970 (Feyenoord-Celtic) ed infine quella del 2001 che ha visto sfidarsi Valencia-Bayern Monaco con la vittoria dei bavaresi ai rigori. Mentre in tutta la penisola si sono giocate ben otto finali, l’ultima all’Olimpico di Roma nel 2009 con la vittoria del Barcellona sul Machester United.

    LO SLITTAMENTO – Inizialmente il Comune di Milano, avrebbe voluto avanzare la propria candidatura per la Finale del 2015, in concomitanza con l’Expoche verrà ospitato proprio nella città meneghina. Alla fine si è preferito far slittare di un anno l’arrivo dell’ex Coppa dei Campioni, in modo tale da poter gestire meglio le risorse per migliorare la qualità dell’impianto milanese. Oggi a Losanna verranno definiti gli ultimi dettagli per la candidatura e per i lavori da effettuare.

    San Siro
    San Siro ospiterà la Finale di Champions 2016 © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    LE FINALI 2013-2015 – Prima dell’arrivo della finalissima di Champions League in Italia, sarà il turno di Wembley (2013), Lisbona (2014) e Berlino (2015).

    LO STADIO – Nonostante le problematiche che da tempo colpiscono gli stadi in Italia, San Siro rimane pur sempre la Scala del Calcio. Un impianto a cui il Milan non vuole rinunciare, al contrario dell’Inter,  pronta a traslocare in un nuovo stadio. Nel corso degli ultimi anni, il Giuseppe Meazza ha subito varie limitazioni, come il divieto di vendere biglietti in alcuni settori dello stadio, limitandone quindi la capienza. Ma la problematica maggiore è sempre stata il manto erboso, poco esposto al sole a causa dell’imponente struttura che permette ai raggi solari di riscaldare il campo solamente a mezzogiorno.

    Al momento, la sala stampa di San Siro si riduce in un container posto all’esterno dello stadio e soprattutto, i giornalisti stranieri sono rimasti spesso scandalizzati dalla poca efficienza del wi-fi presente in tribuna stampa. Piccoli miglioramenti previsti entro il 2016. Il calcio italiano ha bisogno di buona visibilità e la Uefa sembra pronta a darci fiducia. Ora non bisogna deluderli!

  • Finale Champions a Milano nel 2016, allo Juventus Stadium l’Europa League

    Finale Champions a Milano nel 2016, allo Juventus Stadium l’Europa League

    Manca solo il comunicato della Uefa per rendere ufficiali due date importanti per il calcio italiano. Secondo la Gazzetta dello Sport, il massimo organismo europeo ha scelto infatti come sede della finale di Champions League 2016 Milano mentre Torino due anni prima ospiterà quella di Europa League.

    San Siro quindi ospiterà l’atto conclusivo della competizione più importante a livello europeo a distanza di 15 anni. La finale di Champions infatti manca dalla ‘Scala del calcio’ dal 2001 quando a vincere il prestigioso trofeo fu il Bayern Monaco guidato da Ottmar Hitzfeld che ebbe la meglio soltanto dopo la lotteria dei calci di rigore il Valencia di Hector Cuper dopo che i tempi regolamentari e quelli supplementari erano finiti sull’1-1 con due penalty trasformati da Mendieta per gli spagnoli ed Effenberg per i tedeschi.

    San Siro

    In realtà la città meneghina avrebbe voluto anticipare tale data prenotando la finale del 2014 o quella del 2015, giacchè quella di quest’anno e quella del 2013 sono state già assegnate all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, casa del Bayern, e al Wembley di Londra, l’Uefa ha rigettato la richiesta poichè in concomitanza rispettivamente con la finale di Europa League a Torino e con l’Expo che si terrà nel capoluogo lombardo tra 3 anni.

    Lo Juventus Stadium sarà il teatro della finale di Europa League 2014, il nuovissimo impianto torinese, il primo in Italia di proprietà di un club, infatti non possiede i requisiti richiesti dalla Uefa in termini di capacità minima per ospitare una finale di Champions League (necessari 50 mila posti a sedere mentre lo ‘Stadium’ ha una capienza massima di 42 mila spettatori, ndr) dovendosi accontentare così della finalissima della “sorella minore”. Nonostante tutto un bel traguardo per la nuova casa bianconera dal momento che è stata designata dalla Uefa ad ospitare la finale di Europa League del 2014, la prima in assoluto, a soli pochi mesi dalla sua inaugurazione avvenuta lo scorso 8 settembre 2011.

  • Balotelli sfreccia con l’auto a Milano, multato

    Balotelli sfreccia con l’auto a Milano, multato

     

    immagine dal web
    Che sia sul campo o fuori, Mario Balotelli continua a far parlare di sè. L’attaccante del Manchester City in questo momento è spesso protagonista di vicende extracalcistiche come il gossip, nei giorni scorsi è stato paparazzato al fianco della show girl Raffaella Fico.   L’ultima bravata di Mad Mario, come lo chiamano in Inghilterra, è avvenuta oggi: il calciatore è stato fermato dalla polizia alle 3 del mattino mentre procedeva con la sua vettura, una Mercedes, a velocità sostenuta tra le vie di Milano. A Supermario gli agenti hanno contestato l’eccesso di velocità, il mancato aggiornamento del libretto dell’auto per la presenza dei vetri oscurati posteriori e di quelli dei finestrini anteriori non consentini dalla legge. Inoltre sono stati raddoppiati i 5 punti di decurtazione dalla patente previsti dalle norme per l’infrazione essendo Mario neo patentato. Non è la prima volta che Balotelli viene multato: a Manchester infatti il conto da pagare per le innumerevoli contravvenzioni sarebbe salito a 11 mila euro. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

  • Cantù – Milano apre stasera le semifinali scudetto

    Cantù – Milano apre stasera le semifinali scudetto

    Stasera con la storica sfida Cantu Milano si aprono le semifinali scudetto che decreterano le due prentendi alla conquista del tricolore . Alle 20 :15 ci sarà la palla a due di questo attesissimo derby che ha fatto la storia del basket italiano e che non ha mai smesso di stupire e regalare vere e proprie perle cestistiche. Il match anche per questa storica rivalità si prevede acceso ed agguerrito da ambo i lati con i giocatori delle due formazioni pronti a dare battaglia ed a vendere cara la pelle . Nessuno ha intenzione di fermarsi proprio ora ed il motto sembra essere continuare a sognare .

    Quest’anno tuttavia si affronteranno due realtà opposte in pratica come ha affermato il coach canturino Trinchieri sarà una lotta Davide contro Golia e la chiave del match sulla sponda canturina non potrà che essere la difesa . E’ proprio li che il coach ha dedicato la massima attenzione provando anche nuovi schemi e soluzioni tattiche . L’imperativo è fermare il poderoso attacco milanese . Milano ha indubbiamente il vantaggio di poter contare su una panchina piu numerosa il che potrebbe consentirle attraverso il turn over di avere i giocatori sempre freschi , fattore da non sottovalutare e che anzi potrebbe essere fondamentale nell’arco di questa competizione .

    Il pronostico rimane incerto ma la voglia di arrivare in finale è forte perchè Siena non sembra una chimera lontana e irraggiungibile

  • Moratti all’Ambrogino d’Oro:”Interisti veri milanesi”

    Moratti all’Ambrogino d’Oro:”Interisti veri milanesi”

    Altro premio e riconoscimento ufficiale per l’Inter di Moratti che ha praticamente vinto tutto in questa stagione. Ieri pomeriggio presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, sede dell’amministrazione civica di Milano, il Sindaco della città Letizia Moratti ha premiato i nerazzurri e il presidente Massimo Moratti con l’Ambrogino d’Oro (l’onorificenza conferita dal comune di Milano).

    Il premio va all’Inter per la stagione perfetta con la conquista dei 3 titoli, campionato, Coppa Italia e Champions, e per la vittoria nel mondiale per Club.

    Letizia Moratti durante la premiazione ha indossato una maglietta nerazzurra, volendo evidenziare fortemente la sua fede calcistica. Nel discorso di ringraziamento ha voluto ricordare a tutti le emozioni della stagione passata e spiegare come l’Inter sia fortemente legata alla storia della città di Milano:

    “Grazie davvero a Massimo Moratti, oggi è una giornata di festa per tutti i tifosi interisti, me compresa. È una giornata di festa per tutta Milano, perché l’Inter,- ha aggiunto la Moratti– al di là del tifo, rappresenta un’eccellenza, rappresenta il grande calcio e porta il nome di Milano nel mondo. Quello di oggi è un premio all’Inter, che ci ha regalato nel 2009-2010 cinque straordinari risultati e per questo meritava un Ambrogino tutto speciale. L’Inter è collegata alla storia di Milano in maniera davvero profonda e premiarla oggi è un onore”.

    Il sindaco di Milano (cognata del presidente nerazzurro) ha continuato con i ringraziamenti volendo elogiare due personaggi che oggi non ci sono più, ma che saranno per sempre nella storia nerazzurra:

    “Oggi, bisogna ringraziare non solo Massimo, ma anche suo padre Angelo, che gli ha trasmesso questa grande passione, questo grande amore. Impossibile, poi, non ricordare anche un altro grande campione, Giacinto Facchetti: simbolo di uno stile, dello stile dell’Inter”

    Premiata tutta la squadra nerazzurra, la parola per i ringraziamenti e per ritirare il premio è andata anche al capitano Javier Zanetti: “Grazie al sindaco Moratti, alla città di Milano, per questo riconoscimento. L’Inter è una grande famiglia e merita questo riconoscimento,- ha aggiunto l’argentino- i miei compagni ed io siamo orgogliosi di essere qui oggi insieme al presidente Moratti, a ricordare le tante vittorie ed emozioni”.

    Le parole più belle  e cariche di emozioni sono venute dal presidente nerazzurro Massimo Moratti:

    “Ci tengo a ringraziare il sindaco, il Comune di Milano e tutta la città, che è stata vicina all’Inter per vincere tutto e che credo sia vicina anche quest’anno, per rivincere tutto.– a dimostrazione che Moratti sia più che convinto nella possibilità di tornare a ripetere il triplete- Spero che Milano sia orgogliosa dell’Inter come lo sono io, sia individualmente che nel lavoro di gruppo, che ci ha riempito di emozioni, felicità, grandi attese.

    Il discorso si sposta in seguito sui giocatori, veri artefici di un’impresa sportiva senza precedenti in Italia: “ La simpatia di ognuno di questi giocatori,- ha dichiarato Moratti- la loro professionalità e umanità sono sempre più belle, e hanno fatto crescere il nostro amore nei loro confronti, e di questo ringrazio tanto la città”.

    Finita la premiazione, Moratti aggiunge altre dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti presenti: “Credo che questo Ambrogino d’Oro sia un premio all’orgoglio, per quello che l’Inter ha portato a casa, non solo per se stessa ma anche per la città di Milano. È qualcosa di emozionalmente molto bello ciò che è stato fatto dalla città di Milan.”, lasciandosi andare alle emozioni e aggiungendo una dichiarazione che sicuramente infastidirà molto Galliani e il presidente rossonero Berlusconi: “ L’Inter è Milano, i tifosi dell’Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri. L’Inter ha sempre rappresentato l’orgoglio dello sport milanese, ha più radici l’Inter per la città che il Milan, anche se poi, comunque, la squadra rossonera ha fatto bene.”

    Chiusura finale con il ritorno al presente, e con la consapevolezza di chi sa di avere in mano una squadra in grado di rivincere tutto e perché no, bissare un nuovo Ambrogino d’Oro:  “Comunque, pensando al presente, è un dovere per noi oggi provare a riportare a casa ciò che ci ha dato felicità, la vittoria: è un nostro dovere e sono felice di perseguirlo,… Arrivederci all’anno prossimo”.