Tag: milan

  • Seedorf Botafogo, il Milan diventa amaro

    Seedorf Botafogo, il Milan diventa amaro

    Calciomercato Milan, un altro pezzo di storia rossonera ha le valigie in mano, destinazione Rio. Infatti, come riportano stamani i maggiori quotidiani sportivi nazionali, Clarence Seedorf è ad un passo dal vestire la maglia del Botafogo, club di metà fascia del Brasilerao. Un rappresentante del rossonero si è incontrato ieri con il presidente della società carioca, Mauricio Assumpçao, e dall’incontro è scaturita un’intesa di massima sul prossimo trasferimento dell’orange in Brasile. La stampa locale, in particolare il giornale Lance, riferisce che il passaggio di Seedorf al Botafogo sia praticamente certo, dando la ormai famosa percentuale del 99%. Ciò che spinge l’olandese al di là dei confini europei è senza dubbio l’amore per la moglie brasiliana, oltre alla sua Fondazione Champions for Children, con la quale il calciatore vuole sostenere la crescita dei più piccoli che risiedono nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, giocare a Rio de Janeiro permetterà all’ex rossonero di usufruire di una favolosa villa (di proprietà dello stesso ex Ajax e Real) situata nel quartiere di Leblon. Già da tempo il centrocampista classe ’76 aveva rivelato l’intenzione di giocare un giorno nel Paese della moglie, desiderio che oggi è diventato realtà. Ad accoglierlo ci penseranno tanti giocatori giovani della squadra di Rio, fra cui spicca il talentuoso trequartista Elkeson, seguito anche da alcuni club europei, compreso il Bologna.

    clarence seedorf con la champions del 2007 | © ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images

    Il binomio Seedorf Botafogo è soltanto l’ultimo di tante coppie impossibili unitesi negli ultimi anni di calciomercato. Senza dover scomodare le altre squadre di Serie A, il Milan nel giro di pochi anni ha perso quasi per intero il proprio patrimonio calcistico che di fatto l’ha portato a essere uno dei club più temuti in campo europeo ed internazionale. Ricordiamo nell’estate scorsa la fuga di Andrea Pirlo sotto gli ombrelloni di Milanello, destinazione Torino, trasferimento che ha spostato la bilancia scudetto nettamente a favore dei bianconeri, cessione che ancora oggi riecheggia come un incubo nella testa dei tifosi del Diavolo. Pirlo è stato soltanto il primo di una lunga lista, che nel giro di 12 mesi ha detto addio al Milan. Il match contro il Novara del 13 maggio resterà forse negli occhi di San Siro ancora per tanti anni. Le lacrime delle vecchie glorie, un passato che non tornerà più (salvo rare eccezioni). Da Inzaghi a Nesta, fino ad arrivare a Gattuso, tre elementi chiave di quel Milan ancelottiano degli anni 2000 che dettava legge in Europa e nel mondo. E se si esclude il difensore romano, gli addii di Pirlo, Gattuso e Inzaghi hanno un unico comune denominatore: Conte Vampiro Max. Da parte sua Pirlo non avrebbe mai lasciato la società di Via Turati, e la scelta di andare alla Juventus si può leggere in chiave “ripicca” nei confronti di chi in lui non credeva più. Discorso simile per Ringhio, i cui polmoni avrebbero potuto ancora fare comodo alla squadra rossonera, ma il destino ha riservato all’ex Rangers un epilogo analogo a quello del suo vecchio amico Andrea. Superfluo spendere parole per Pippo Inzaghi, da due anni lasciato a scaldare la poltrona di casa e la tribuna di San Siro. Da oggi si aggiungerà anche il re del cioccolato. Addio Clarence.

    Palmares Clarence Seedorf al Milan
    Arrivo: 2002/2003
    Presenze: 432
    Gol: 62
    Scudetti: 2
    Supercoppe Italiane: 1
    Coppe Italia: 1
    Champions League: 2
    Supercoppe Europee: 1
    Coppa del mondo per club: 1

  • Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Si chiude ogni tipo di trattativa con il Paris Saint Germain. Il talento svedese infatti spiega “Ringrazio il Paris Saint Germain, ma resto al Milan”. L’attaccante del Milan non ha quindi nessuna intenzione di lasciare i rossoneri. Zero i dubbi che circondano il fuoriclasse, al contrario di quanto si era detto nei giorni scorsi.La sintonia con Galliani sembra infatti essere massima e Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato di sentirsi in ottima forma per continuare a calcare il campo di San Siro e regalare altrettante emozioni ai tifosi rossoneri.
    Tutto ok anche con l’allenatore Allegri; nonostante la sintonia non sia alla pari di quella con Galliani tra Ibra e l’allenatore sembra esserci del gran rispetto che porterà ad una grande prossima stagione.

    Nel frattempo lo svedese si è aggregato alla sua squadra in vista degli Europei che si svolgeranno in Polonia e Ucraina.

    zlatan-ibrahimovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    L’attaccante del Milan dovrà sfatare in questo torneo il fardello che si porta sulle spalle di essere un giocatore poco decisivo nei match che contano con la Nazionale.

    Detto fatto Ibra non ha perso tempo, cominciando già dalle qualificazioni con il piede giusto: in questo percorso verso Euro 2012 il suo apporto è stato infatti a dir poco fondamentale, mettendo a segno 5 gol in 8 partite.

    Importante è stato anche l’apporto di Zlatan Ibrahimovic nel match amichevole di ieri contro la Serbia dove lo svedese ha messo a segno la rete della vittoria. Dal dischetto Ibra ha magnificamente superato il portiere serbo siglando il 2-1 finale.

    Inutile nascondere le ambizioni in questo Europeo: la punta di diamante della Svezia in conferenza stampa ha infatti dichiarato:
    “Per me vincere questo Europeo, forse, varrebbe più di tutti i titoli che ho vinto fino ad oggi. Vincere con il proprio paese è speciale, anche perchè è sempre un onore giocare per la propria nazionale. Sarebbe fantastico poter vincere con questa maglia e poi tornare a casa e festeggiare con i tifosi”.

  • Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic Psg, matrimonio in vista? Chi avesse sostenuto una tale affermazione due o tre settimane fa sarebbe stato bannato dal circus del calciomercato per un po’ di anni. Ma si sa, il calcio non è prevedibile, sia sul campo che negli uffici dei dirigenti sportivi, e lasciamo perdere sim dei giocatori e altre faccende strane. L’attaccante del Milan sta flirtando con il Paris Saint Germain, squadra ricca, che può contare sul fascino della Torre Eiffel, su di un tecnico come Carlo Ancelotti, null’altro però. Perché, fino a prova contraria, la Ligue One non ha sicuramente il fascino di Premier e Liga, e nemmeno della Bundesliga se vogliamo ampliare i confini europei. D’accordo, è un gradino sopra l’Eredivisie forse (Paese abbondantemente frequentato dal bomber di Malmoe), ma in ogni caso resta una tappa atipica per un top player, nonostante debba compiere ad ottobre 31 anni, quindi non più giovanissimo. Eppure a volte il denaro tira brutti scherzi, e quindi con un Eto’o che decise di lasciare l’Inter per sposare il progetto russo dell’Anzhi, salvo poi pentirsene qualche mese più tardi, ora, stando a quanto pubblicato stamani dalla Gazzetta dello Sport, starebbe per succedere di nuovo.

    L’offerta c’è, si parla di circa 34 milioni di euro più altri 6 in base ai traguardi che il Psg saprà raggiungere la prossima stagione, e ci sarebbe anche la volontà da parte del calciatore di cambiare aria. Qualcosa di strano comunque continua ad esserci, dal momento che soltanto ieri Ibrahimovic diceva di aver risolto completamente le incomprensioni dei giorni scorsi con la dirigenza rossonera, in primis col dottor Galliani, dopo le dichiarazioni poco felici riguardo la pochezza delle casse rossonere. Quello era stato l’ultimo dei mal di pancia dello svedese, arrivato dopo un’altra serie di inquietanti malumori che hanno fatto scattare più di un allarme a Milanello negli scorsi mesi. I tifosi del Diavolo non avranno dimenticato il post derby del mese di gennaio, oppure lo sfogo all’Emirates Stadium, e neanche quanto pronunciato al termine del campionato, con il Milan fermo a zero titoli. Però davvero in pochi avrebbero immaginato che Zlatan potesse lasciare l’Italia per la Torre Eiffel, e tutt’ora fatichiamo ancora a crederlo.

    zlatan ibrahimovic a segno contro il Psg quest'anno | © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Non resta che fare un’analisi su ciò che lo svedese ha potuto pensare nelle ultime ore insieme al suo procuratore Mino Raiola. Appare piuttosto ragionevole come ci sia stata dapprima una valutazione del mondo Milan, con i suoi limiti e i suoi progetti per il futuro. Limiti che pongono gli accenti su una campagna acquisti finalizzata quasi esclusivamente a parametri zero, e da tale comportamento si evincono i progetti futuri, ovvero una conferma in Italia senza però avere il coraggio di sfidare le grandi squadre europee nella contesa della Champions League, da sempre fiore all’occhiello della dirigenza rossonera, considerati gli ultimi 25 anni di trionfi in terra continentale e non.

    A questo punto Ibrahimovic e Raiola si sono guardati in faccia e probabilmente hanno convenuto che la soluzione migliore fosse quella di trasferirsi in una nuova squadra che possa garantire un progetto tecnico tale da essere protagonisti anche in campo europeo. E’ difficile che il primo nome a saltare fuori sia stato quello del Psg di Ancelotti, poiché il club parigino non sembra in grado di offrire da subito una vetrina importante in Champions. Premier e Liga sono state verosimilmente le osservate speciali. In Premier forse l’unica soluzione in tal senso è il Manchester City di Roberto Mancini. La pista Inghilterra però continua a raffreddarsi con il passare dei giorni, dal momento che i Citizen stanno puntando maggiormente su Robin Van Persie, calciatore dalle qualità completamente diverse rispetto a quelle del rossonero. Niente City quindi, e con ogni probabilità niente Real Madrid, in quanto Florentino Perez ha già avuto modo di spiegare in passato come siano finite le spese folli per gli ultra-trentenni, anche se si chiamassero Zlatan Ibrahimovic.

    Fatta quest’analisi resta una margherita in mano con dei petali da sfogliare. Rimanere al Milan, sapendo sì di essere in una delle società più gloriose in Europa ma al momento con il freno a mano tirato, oppure farsi tentare dalla scommessa Psg, sapendo che questa potrebbe essere l’ultima sfida importante della carriera. Scegliere il Psg non tanto per il contratto quanto per le illimitate potenzialità dello sceicco nel costruire una rosa in grado di lottare con le altre big in campo internazionale, sapendo inoltre che sulla panchina francese non siede uno sprovveduto, ma un allenatore che ha vinto negli ultimi 10 anni quanto Mourinho e Guardiola a livello europeo. E’ pur sempre una scommessa, ma affascinante, e all’età di 31 anni crediamo che possa stuzzicare parecchio una simile eventualità.

    Altro tassello del puzzle parigino viene aggiunto dalle parole stesse di Adriano Galliani, arrivate in risposta a quanto riportato da France Football, attraverso le quali non ha smentito l’affare, anzi (“voglio molto bene a Leonardo, quindi potrei resistere un po’ meno“), salvo successivamente correggere il tiro con la solita percentuale del 99,9%. C’è poi la versione di Mino Raiola (“io non so nulla“), alla quale fatichiamo onestamente a credere. Tutto ci lascia pensare che le prossime saranno delle calde notti, e non per il meteo.

  • Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    E’ terminata la prima due giorni delle Final Eight Primavera 2012. La sorpresa più grande è quella del Milan di Dolcetti, che nei quarti ha superato la Juventus per 2-0, staccando così il pass per le semifinali, dove incontrerà l’Inter, che nel pomeriggio aveva battuto senza troppe difficoltà la selezione del Palermo. Dall’altra parte del tabellone ritroviamo come da pronostico Roma e Lazio, che si sfideranno in un derby di fuoco già nella giornata di domani, stracittadina che dirà chi fra le due squadre approderà alla finalissima del 9 giugno a Foligno. Vediamo ora nel dettaglio le azioni salienti di ogni singolo match, e per ciascun incontro il video. Ricordiamo infine che potrete seguire le semifinali e la finale qui sul Pallonaro con la diretta live delle partite.

    ROMA VARESE 4-0 – Le Final Eight si aprono con il remake della finalissima 2011, che aveva visto i ragazzi di Alberto De Rossi trionfare 3-2 nei tempi supplementari contro la squadra allenata da Devis Mangia, trasferitosi poi a Palermo. Quest’anno la musica non è cambiata, anzi. I giallorossi infatti hanno mostrato tutta la propria superiorità nei confronti del Varese guidato da Tomasoni, chiudendo di fatto il match già nel corso del primo tempo, segnando con il centrocampista centrale Mattia Ricci (splendida conclusione nel sette) e l’esterno di destra Ciciretti, servito ottimamente da Piscitella. In completo controllo della partita, ad inizio ripresa la Roma sfiora più volte il terzo gol. Trascorrono i minuti però e il Varese si sveglia dal torpore, colpendo anche una traversa al 56′ sugli sviluppi di un corner. Alberto De Rossi decide di dare una scossa alla squadra facendo entrare la talentuosa punta uruguaiana Nico Lopez, che nel finale lo ripaga andando a segnare il 3-0. Nei minuti di recupero la festa giallorossa è completa con il 4-0 realizzato dal neo entrato Marco Frediani.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”141439″]

    TORINO LAZIO 1-2 – In serata i biancocelesti rispondono ai cugini battendo i granata di Antonino Asta per 2-1, grazie alla doppietta del nigeriano Sani. L’attaccante della Lazio non perdona la difesa avversaria e trascina i suoi compagni di squadra in semifinale, dove incontreranno proprio la formazione di De Rossi. E’ partita subito a mille la Lazio, giocando una prima mezzora di altissimo livello, grazie ad una manovra di gioco veloce e un tridente pericolosissimo composta da Rozzi, Barreto e lo stesso Emmanuel Sani. Passano 4′ minuti e il nigeriano trova subito la via della rete, superando il portiere avversario Gomis. E’ l’estremo difensore granata poi a negare in più di una circostanza il raddoppio dei ragazzi di Bollini. Il Toro però riesce a tirare fuori la testa dopo una mezzora trascorsa nella propria  metà campo, e sopratutto sulla fascia destra con la catena umana Diarra-Verdi mette in apprensione la difesa biancoceleste. Nella ripresa invece i biancocelesti tornano ad avere saldamente il pallino del gioco ed i granata non riescono più a rispondere in maniera efficace. A siglare il raddoppio per la Lazio è ancora Emmanuel Sani, al 56′, a conclusione di un’ottima giocata dei suoi compagni di squadra (assist di Barreto). A nulla serve il gol della bandiera del neo entrato Pinelli al 91′, i granata salutano le Final Eight.

    INTER PALERMO 2-0 – Tutto facile o quasi per la squadra di Bernazzani, campione in carica delle Next Generation Series con l’allora tecnico Andrea Stramaccioni. Quasi perché c’è voluto un gol a tempo ormai scaduto nella prima frazione di gioco del difensore Mbaye per passare in vantaggio, tra le furibonde proteste dei rosanero, che hanno pagato a caro prezzo la loro rabbia con l’espulsione del portiere Micai, restando in 10 uomini per tutto il secondo tempo. Grande prestazione del giovane Simone Longo, che sulla sinistra puntava e superava regolarmente il suo diretto avversario, creando i pericoli maggiori per il Palermo. A dieci minuti dal termine l’Inter è riuscita a trovare il raddoppio ancora con il difensore Mbaye, bravo a deviare in rete una punizione di Benassi. L’unica nota negativa nerazzurri è l’espulsione dell’attaccante Livaja, il quale rimbrotta qualcosa all’arbitro al momento della sostituzione, con il direttore di gara che non si fa pregare un attimo per estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del giovane interista. Assenza importante quella di Livaja in vista della semifinale di mercoledì contro il Milan.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”141441″]

    simone ganz dopo l'1-0 | © acmilan.com

    MILAN JUVENTUS 2-0 – Sono proprio i rossoneri a timbrare la prima sorpresa di queste Final Eight. Infatti la squadra di Dolcetti è riuscita a sovvertire i pronostici della vigilia, battendo per 2-0 la corazzata bianconera. Nonostante i ragazzi di Baroni abbiano comandato la partita, il Milan ha approfittato della serata no del difensore Gouano, che ha dato il là sia al gol nel primo tempo di Simone Andrea Ganz, sia al raddoppio di Mattia Valoti nel secondo tempo, quando ha atterrato in area di rigore l’attaccante Comi, regalando di fatto il penalty al Diavolo. Sulla battuta si presenta lo stesso Gianmario Comi, bomber della regular season, che clamorosamente si fa parare il tiro dal portiere Branescu (clamorosamente perché l’attaccante rossonero non falliva un rigore da due anni). Il rumeno però commetto un’ingenuità pazzesca, esultando per la prodezza appena effettuata dimenticandosi letteralmente del pallone, che finisce tra i piedi di Valoti che insacca per il 2-0 definitivo. In semifinale il Milan incontrerà l’Inter, per un derby della Madonnina versione Primavera.

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”141446″]

  • Final Eight Milan Juventus diretta live Campionato Primavera

    Final Eight Milan Juventus diretta live Campionato Primavera

    Fra poco meno di due ore andrà in scena la sfida tra Milan Juventus, l’ultimo quarto delle Final Eight Primavera. La vincente affronterà in semifinale l’Inter, che nel pomeriggio ha sconfitto per 2-0 il Palermo. I bianconeri di Marco Baroni scendono in campo con i favori del pronostico, dopo aver chiuso al comando il girone A durante la regular season e sopratutto per l’ottima impressione destata a Viareggio, dove a sorpresa hanno battuto la Roma di Alberto De Rossi nella finalissima. In casa Milan invece sperano nel colpaccio, affidando le proprie speranze al capocannoniere del Campionato Primavera Gianmario Comi, oltre alla fantasia del trequartista Valoti. Appuntamento quindi a partire dalle 21.00 per la diretta testuale del match, che sarà inoltre visibile sui canali di Sportitalia. (Il calendario della Fase Finale Campionato Primavera 2012)

    TABELLINO:
    Milan (4-3-1-2): Piscitelli; Baldan, Ely, Ferreira, Desole; Innocenti, Bertoni, Hottor; Valoti (78′ Cristante); Comi, Ganz (69′ Lora).
    In panchina: Narduzzo, Speranza, Lora, Cristante, Roggia, Prosenik, Speziale. All. Dolcetti
    Juventus (4-2-3-1): Branescu; Untersee, Gouano (69′ Carlos Garcia), Rubin, Belfasti; Chisbah, Appelt; Ruggiero (61′ De Silvestro), Beltrame, Spinazzola; Libertazzi (61′ Padovan).
    In panchina: Sluga, Garcia, Liviero, Carfora, Schiavone, De Silvestro, Padovan. All. Baroni

    MILAN JUVENTUS 2-0
    23′ Simone Andrea Ganz (Milan), 64′ Mattia Valoti (Milan)

    • 90′ +5′: fischio finale dell’arbitro, i rossoneri di Dolcetti approdano al turno successivo. Torna a casa la Juve di Baroni.
    • 90′: cinque minuti di recuperano separano il Milan dalla semifinale contro l’Inter.
    • 87′: stanno per svanire le ultime residue speranze della Juventus di riacciuffare il pareggio.
    • 85′: è ancora Padovan ad avere la palla buona per il 2-1, spreca malamente.
    • 82′: si avvicinano le semifinali per il Milan, ricordiamo che Lazio, Roma e Inter hanno già ottenuto la qualificazione al turno successivo.
    • 80′: insuperabile questa sera Piscitelli sulle palle alte.
    • 78′: si copre ancora di più Dolcetti con l’ingresso di Cristante (centrocampista centrale) per Valoti (trequartista).
    • 76′: la Juve non si arrende, guadagna un altro calcio d’angolo.
    • 74′: annullato per fuorigioco un gol a Padovan, giusta la decisione della terna arbitrale.
    • 74′: Milan ancora più coperto a centrocampo dopo l’entrata di Lora, passando dal 4-3-1-2 ad un 4-4-1-1.
    • 69′: non ce la fa Gouano, infortunatosi in occasione del calcio di rigore, al suo posto entra Carlos Garcia. Nel Milan entra Lora al posto di Simone Ganz.
    • 65′: occasionissima per la Juventus di riportarsi in partita, straordinaria parata di Piscitelli su Padovan.
    • 64′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLL 2-0 MILAN, MATTIA VALOTI. Branescu era stato bravo a parare il rigore al bomber Comi, ma Valoti è lesto e riesce a beffare la difesa bianconera. Partita in discesa ora per il Milan.
    • 62′: RIGORE PER IL MILAN, altra grande ingenuità di Gouano, che si fa beffare in velocità da Comi per poi stenderlo in area di rigore. Dal dischetto va lo stesso Comi.
    • 61′: doppio cambio per la Juve di Baroni. De Silvestro per Ruggiero e Padovan per Libertazzi. Tatticamente non cambia nulla.
    • 59′: si presenta Ely dalla battuta, pallone che finisce alto.
    • 58′: calcio di punizione dal limite per il Milan, occasione ghiotta per i rossoneri.
    • 56′: Ganz mostra tutte le sue qualità girandosi in un fazzoletto e concludendo dal limite. Si distende a terra il portiere bianconero.
    • 55′: non ce la fa Ferreira, che esce per crampi. Al suo posto Dolcetti fa entrare Speranza.
    • 50′: ancora protagonista Beltrame che da lontano prova a beffare Piscitelli con un pallonetto. Attento l’estremo difensore rossonero.
    • 49′: ammonito Beltrame per simulazione.
    • 46′: iniziato il secondo tempo. Parte forte la Juventus.
    • 45′: senza neanche un minuto di recupero termina il primo tempo. Milan in vantaggio 1-0 grazie al gol di Ganz.
    • 45′: chiude in attacco il Milan, calcio d’angolo. Blocca bene l’estremo difensore bianconero.
    • 44′: Innocenti e Ruggiero a muso duro, nessun provvedimento dal direttore di gara.
    • 42′: ancora problemi nella difesa del Milan. Libertazzi serve al centro dell’area ma il suo passaggio trova i piedi dei difensori del Milan.
    • 41′: grandissima diagonale di Ely che salva il risultato da un contropiede pericolosissimo.
    • 39′: De Sole libera una pericolosa azione della Juventus.
    • 35′: prima ammonizione dell’incontro. Bertoni (capitano Milan) viene punito per il fatto tattico su Beltrame.
    • 34′: la Juve cerca sempre il gioco sulle fasce, sebbene i cross finiscano sempre a favore della difesa avversaria.
    • 31′: dalla corsia di sinistra Spinazzola converge verso il centro, arma il destro ma la conclusione non è felice.
    • 30′: ci prova anche Beltrame per la Juve, pallone che finisce alle stelle.
    • 29′: azione caparbia di Comi che scambia con Ganz, quest’ultimo cerca la conclusione dal limite, ma sbaglia la misura.
    • 27′: la Juve fa la partita ma è il Milan a trovarsi in vantaggio.
    • 26′: cerca di reagire la Juventus. Doppio calcio d’angolo per la squadra di Baroni, non si fa sorprendere però la difesa del Milan.
    • 23′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLL 1-0 MILAN, SIMONE ANDREA GANZ supera con un pallonetto il portiere della Juventus sfruttando al meglio un’indecisione del difensore Gouano. Lampo Milan.
    • 22′: pericoloso cross dall’out di destra di Libertazzi, non trova però nessuno a ricevere il passaggio.
    • 21′: altra azione dalla sinistra per la Juve con Libertazzi, respinge ancora il muro del Milan.
    • 20′: fino a questo momento partita equilibrata, la Juventus non riesce a sfondare la linea rossonera.
    • 17′: ci prova Ruggiero dalla distanza, nessuna difficoltà per Piscitelli.
    • 16′: la Juve cerca sempre di impostare l’azione fin dalla propria retroguardia.
    • 15′: in questo primo quarto d’ora il Milan si fa preferire per aggressività e determinazione.
    • 13′: il tiro di Valoti viene respinto dalla barriera bianconera.
    • 13′: Ganz si guadagna un calcio di punizione da posizione favorevole.
    • 11′: ennesimo calcio d’angolo per i bianconeri, libera la difesa rossonera senza troppe difficoltà.
    • 10′: primo calcio d’angolo della partita in favore della Juventus. Nulla di fatto però.
    • 5′: partita godibile in questi primi minuti, con rapidi capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra.
    • 2′: Libertazzi prova a sorprendere subito la retroguardia rossonera, bravo Piscitelli a respingere di piede.
    • 1′: pronti, via. Il Milan batte il calcio d’inizio del match.
    • Buonaserata dal Pallonaro. Tra pochi minuti vivremo in diretta il match tra Milan Juventus. Chi vince approderà alle semifinali di Final Eight dove ad attenderla c’è l’Inter.
  • Thiago Silva dice sì al Barcellona, Thiago Alcantara al Milan?

    Thiago Silva dice sì al Barcellona, Thiago Alcantara al Milan?

    Thiago Silva, centrale del Milan, è sempre più nelle mire del Barcellona. Secondo la stampa spagnola il forte difensore avrebbe detto già sì alla proposta blaugrana. Adesso però bisogna soddisfare le richieste del Milan, che è disposto a privarsi del difensore più forte del mondo solo in cambio di un assegno minimo di 40 milioni di euro. Il Barcellona vuole a tutti i costi rimpolpare il reparto difensivo catalano con l’acquisto del centrale della nazionale brasiliana ma non è disposto a versare tutti i 40 milioni per un difensore.

    Ecco quindi che il club di Sandro Rosell starebbe pensando di inserire nella trattativa per Thiago Silva un giocatore molto gradito da Massimiliano Allegri ovvero Thiago Alcantara. Il centrocampista blaugrana, prodotto della cantera, rappresenta una contropartita tecnica ben accetta in Via Turati e consentirebbe al club catalano di abbassare di 15 milioni la richiesta economica del Milan. I presupposti per intavolare la trattativa ci sono già e il Barcellona ha già compiuto un importante passo ottenendo il sì del giocatore brasiliano. Il Milan proverà in tutti i modi a resistere anche se la tentazione di fare una grossissima plusvalenza e ripianare il bilancio è molto forte.

    Thiago Silva in azione contro il Barcellona © Claudio Villa/Getty Images

    Nonostante l’ad rossonero Adriano Galliani abbia dichiarato l’intenzione del Milan di trattenere sia Thiago Silva che Ibrahimovic non è detto che fino al 31 agosto non accada il contrario. In questo momento la cessione illustre più probabile è quella di Thiago Silva e i rossoneri stanno già vagliando eventuali innesti per la difesa. Perdere Alessandro Nesta e Thiago Silva in un solo anno è davvero tanta roba quindi dopo l’eventuale cessione del brasiliano, Galliani si tufferà su un difensore di livello internazionale individuato in Jan Vertonghen, centrale dell’Ajax e della nazionale belga, autore di una stagione molto positiva nel campionato olandese che ne ha fatto lievitare la valutazione del cartellino (15 milioni di euro).

    Altro rinforzo per la difesa milanista dovrebbe essere rappresentato da Francesco Acerbi, centrale difensivo osservato da tempo dai dirigenti rossoneri. Il giocatore che quest’anno ha vestito la maglia del Chievo Verona con 17 presenze e 1 gol tra l’altro ha già strizzato l’occhio al Milan e l’affare potrebbe concludersi positivamente nelle prossime settimane.

  • Psg sui gioielli del Milan. Assalto a Ibra, Pato e Thiago Silva

    Psg sui gioielli del Milan. Assalto a Ibra, Pato e Thiago Silva

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo è pronto a scatenarsi sul mercato. Secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere dello Sport, i parigini sembrano intenzionati a sferrare l’attacco nei confronti del Milan per i brasiliani Pato e Thiago Silva, entrambi “scoperti” e allenati dal tecnico di Reggiolo. Il famoso quotidiano sportivo da anche i numeri dell’operazione: un affare da circa 68 milioni di euro, verosimilmente 40 per il centrale difensivo e i restanti 28 milioni per il Papero. Se non bastasse, dalla Francia, più precisamente Le Parisien, il Psg non sarebbe interessata alla coppia verdeoro, bensì starebbe indirizzando la propria forza economica per l’acquisto di un altro fuoriclasse del Milan, l’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. Secondo le indiscrezioni che arrivano oltralpe, la cifra indicata dal CorSport sarebbe in realtà versata nelle casse rossonere unicamente per il bomber di Malmoe. Sempre le Parisien afferma che l’operazione Ibrahimovic potrebbe essere resa più semplice grazie agli eccellenti rapporti che intercorrono tra l’attuale ds Leonardo e l’agente dello svedese, l’onnipresente Mino Raiola.

    alexandre pato e thiago silva | © Claudio Villa/Getty Images

    Siamo di fronte all’ennesima boutade del calciomercato estivo oppure può esserci qualcosa di vero dalle notizie provenienti da Italia e Francia? Per quanto riguarda la prima ipotesi, ovvero l’acquisto della coppia brasiliana Alexandre-Thiago per 68 milioni, crediamo che sia semplice fantasia. Nonostante l’interesse per Pato sia sempre attuale, anche sopratutto in seguito alla bella prova offerta non più di 48 ore in amichevole con il Brasile, riteniamo altamente improbabile che Thiago Silva possa realmente lasciare il Milan per approdare alla corte degli sceicchi del Paris Saint Germain. Con questo non stiamo dicendo che Thiago rimanga al 100% a Milano, anzi. Più passano i giorni infatti e più la convinzione che il centrale difensivo possa lasciare il Diavolo si fa più forte. Non solo perché il pressing del Barcellona è ormai inesorabile, sia nei confronti del calciatore che dello stesso Galliani, ma anche per le parole dello stesso ad rossonero, che ha dichiarato di come il Milan farà l’impossibile per trattenere agli ordini di Massimiliano Allegri uno dei giocatori fondamentali della rosa rossonera. Peccato che le stesse parole fossero state pronunciate anche durante la trattativa tra il Milan e Manchester City per Kaka, per poi replicarsi qualche mese più tardi durante l’assedio del Real Madrid. Ora è davvero impensabile credere a un Thiago Silva versione parigina, dal momento che il Barcellona, nonostante abbia perso Joseph Guardiola, rimane ancora la squadra più affascinante nel panorama europeo, con la quale Thiago Silva potrebbe coronare il sogno di vincere la Champions League.

    Meno irrealistica, ma pur sempre difficile, l’ipotesi che vuole il Paris Saint Germain pronto ad offrire 68 milioni di euro al club rossonero per l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic. Una cifra folle, se consideriamo i 26 milioni di euro già spesi dalla dirigenza parigina per il cartellino dell’argentino Lavezzi, il cui trasferimento in Francia è praticamente ufficiale. Inoltre stentiamo a credere che Ibra sia disposto realmente a giocare in Ligue One, quando invece potrebbero aprirsi per lui le porte di top club decisamente più importanti e imponenti, come Manchester City (attenzione agli sviluppi dell’affare Dzeko) e non ultimo il Real dell’amico Jose Mourinho. Se davvero Ibrahimovic dovesse lasciare il Milan, cosa che al momento sembra meno probabile di quanto non possa essere per Thiago, lo farebbe soltanto per approdare o in Premier o nella Liga.

    Insomma, dei tre calciatori rossoneri accostati questa mattina al Psg degli ex Carlo Ancelotti e Leonardo, soltanto Pato sembra l’obiettivo più realistico per la società francese. E qualora il Milan non volesse privarsi del Papero (mettendo in conto la cessione di uno fra Ibra e Robinho), il Paris Saint Germain virerebbe su un’altra pista calda, quella che porta al camerunense Eto’o, in forza all’Anzhi e desideroso di rientrare in Europa per confrontarsi nuovamente ad alti livelli.

  • Milan, idea Balzaretti, Zamparini frena

    Milan, idea Balzaretti, Zamparini frena

    Calciomercato Milan, Galliani starebbe pensando a Federico Balzaretti per la fascia sinistra. Il calciatore del Palermo, che compirà 31 anni a dicembre, sarebbe entrato prepotentemente nelle mira del Diavolo, secondo quanto riportato questa mattina da Gazzetta e Corriere dello Sport. Il rosanero andrebbe a riempire così il “vuoto” della corsia di sinistra rossonera, da alcuni anni punto debole dello scacchiere milanista. E’ ormai noto dalla scorsa estate il desiderio del calciatore di trovare una nuova sistemazione, diversa da Palermo, il cui rapporto dura dal gennaio 2008. Sia la stagione scorsa che alcuni mesi fa si era parlato insistentemente di un suo possibile approdo a Parigi, per indossare la maglia del Paris Saint Germain. Gli sceicchi sembravano sul punto di chiudere la trattativa con il presidente Maurizio Zamparini, ma al termine di entrambe le sessioni di mercato non se ne fece più nulla, considerato anche l’acquisto del laterale sinistro Maxwell (ex Barca e Inter) nei primi giorni del 2012.

    federico balzaretti | © Claudio Villa/Getty Images

    Secondo quanto riporta oggi il sito di Sportmediaset, Galliani avrebbe contatto la dirigenza rosanero offrendo uno scambio con il giovane Darmian, jolly del reparto difensivo e una delle migliori promesse del vivaio rossonero di qualche anno fa. La proposta dell’ad rossonero sarebbe stata rispedita al mittente senza troppi inconvenevoli. A Palermo infatti Balzaretti è uno di quei calciatori tenuti in grande considerazione, ovvero un giocatore fondamentale nella rosa del neo tecnico Sannino. A rinforzare ulteriormente l’imprescindibilità del terzino sinistro sono le parole del presidente dei siciliani Zamparini, che ai microfoni di Radio Radio definisce il passaggio di Balzaretti al Milan un’autentica bufala di calciomercato, rivendicando uno speciale rapporto che, a detta dello stesso Zamparini, intercorre tra lui e il calciatore di Torino. Il patron rosanero ha parlato di Balzaretti come se fosse un figlio, specificando di essere per il calciatore come un secondo padre. Ha inoltre ricordato ai giornalisti che la ragazza del calciatore è di Palermo, e l’unica ipotesi di trasferimento (Paris Saint Germain) è definitivamente tramontata dopo il nulla di fatto durante il mercato di gennaio, e che a questo punto Balzaretti non ha alcuna intenzione di spostarsi dall’isola.

    La dirigenza del Milan punta sopratutto al fatto che il contratto del terzino è in scadenza nel 2013, e qualora il giocatore venisse tentato dalle sirene rossonere, nonostante le dichiarazioni di Zamparini facciano pensare il contrario, la società del Palermo si ritroverebbe con le mani legate, dal momento che rischierebbe di perdere poi il calciatore a parametro zero dopo dodici mesi. Un revival già visto nell’isola siciliana. Infatti non è trascorso ancora un anno da quando Antonio Nocerino è approdato a Milanello nell’ultimo giorno disponibile della sessione estiva. Un trasferimento considerato alla stregua di una “rapina” da parte del presidente Maurizio Zamparini qualche mese più tardi, ripensando al milione di euro incassato per la cessione di uno dei pezzi più pregiati del centrocampo palermitano, la cui situazione contrattuale era uguale a quella in cui si trova oggi Federico Balzaretti.

    Saprà Galliani regalare un nuovo colpo low cost al tecnico Massimiliano Allegri, oppure stavolta “vincerà” Zamparini?

  • Brasile – Usa 4-1, Pato e Thiago Silva in forma “olimpica”

    Brasile – Usa 4-1, Pato e Thiago Silva in forma “olimpica”

    Il Brasile di Mano Menezes trionfa per 4-1 nell’amichevole nordamericana contro gli Stati Uniti. Ha aperto le danze Neymar, uno dei protagonisti assoluti del match, su calcio di rigore dopo 10 minuti dal fischio d’inizio. La difesa statunitense balla parecchio e alla mezzora il rossonero Thiago Silva trova il raddoppio insaccando di testa sugli sviluppi di un corner. Nonostante il dominio assoluto dei carioca, i padroni di casa del ct Klinsmann accorciano le distanze al 44′ grazie alla rete di Gomez. Nella ripresa il laterale sinistro del Real Madrid Marcelo ristabilisce le distanze tra le due squadre, insaccando col mancino il traversone di Neymar. Ci pensa poi Rafael a dire di no ai tentativi della Nazionale a stelle e strisce, pericolosa sopratutto con i calci d’angolo, dove i brasiliani pagano la maggiore altezza della squadra di casa. A metà ripresa si rivede in campo Alexandre Pato, che prende il posto di Leandro Damiao. Trascorre soltanto un minuto per vedere il Papero vicino alla rete, con la conclusione che termina sul palo. L’attesa però non è vana, perché al 42′ il calciatore del Milan realizza il definitivo 4-1 con un bel diagonale, dopo aver stoppato di petto il cross dalla sinistra di Marcelo.

    alexandre pato | © NICHOLAS KAMM/AFP/GettyImages

    Vittoria schiacciante per un Brasile toda joia toda beleza. La formazione schierata ieri da Mano era praticamente la stessa che sarà chiamata fra poche settimane all’impresa di conquistare l’oro olimpico nella spedizione di Londra 2012. Il calciatore più vecchio nell’undici titolare verdeoro era il capitano Thiago Silva (27 anni). Per il resto Mano Menezes ha schierato la meglio gioventù del Paese carioca. Uno degli alfieri più importanti della spedizione olimpica sarà senz’altro il fuoriclasse del Santos Neymar, insieme al proprio compagno di club Ganso, ieri assente (al suo posto Oscar, che ha vissuto nel match di ieri una giornata particolarmente ispirata). Oltre a Thiago, gli altri due fuori-quota del Brasile erano Hulk e Marcelo, e con tutta probabilità rivedremo entrambi anche a Londra. Per la joia della torcida verdeoro.

    C’era anche il Milan tra gli spettatori interessati all’amichevole di ieri nel Maryland. Galliani sarà sicuramente felice di aver visto sulle pagine di tutti i giornali la foto che ritraeva Thiago Silva e Pato nuovamente sorridenti, dopo un periodo buio per entrambi i calciatori. Da una parte l’infortunio chiave del difensore centrale nella sfida contro la Roma, che di fatto lo ha messo ko per l’ultima parte di stagione, poco prima della doppia sfida di Champions contro il Barcellona. Come sottolineato dallo stesso Thiago, senza quell’infortunio patito in campionato, probabilmente il Milan avrebbe mantenuto il vantaggio sulla Juventus di Conte abbastanza agevolmente, senza cadere in due partite come quelle contro la Fiorentina e Bologna, costate carissimo alle quotazioni scudetto della società di Via Turati. I tifosi del Diavolo hanno rivisto anche Pato, tornato al gol dopo svariati mesi trascorsi più in infermeria che sul terreno di gioco. Ora non sappiamo se questo possa rappresentare un incentivo per tenere il Papero a Milanello, oppure sia un ottimo biglietto da visita per i club interessati al calciatore (leggi Paris Saint Germain). Tra poche settimane sapremo qualcosa in più. Senza dimenticare il fronte Thiago, con il Barcellona sempre in pressing sul fuoriclasse verdeoro.

    BRASILE USA 4-1, HIGHLIGHTS 
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”140737″]

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.