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  • Ranking Uefa, l’Italia crolla a picco. Serve un cambio di mentalità

    Ranking Uefa, l’Italia crolla a picco. Serve un cambio di mentalità

    Crollo dell’Italia. La tre giorni Europea delle squadre italiane è stata disastrosa. Una sola vittoria, due pareggi e ben tre sconfitte. L’unica squadra a tenere alto l’onore e soprattutto il Ranking Uefa per il bel paese è stata l’Inter che ha acciuffato i tre punti nei minuti finali contro il Partizan grazie ad un colpo di testa di Palacio, preceduto da un miracolo di Handanovic dalla parte opposta che avrebbe potuto inguaiare ancor di più l’Italia. I due pareggi sono arrivati invece nelle trasferte di Juventus e Lazio. I bianconeri non sono andati oltre l’1-1 in Danimarca contro i modestissimi campioni nazionali del Nordsjaelland, stesso risultato per i capitolini che hanno dominato il match contro il Panathinaikos per poi farsi recuperare al 90′.

    Le tre sconfitte invece portano la firma di Udinese, Napoli e Milan. Risultato identico e simile sviluppo della partita per friulani e partenopei. 3-1 il finale con gol subito nelle primissime battute. Mazzarri continua con il suo ampio turn over e mette a rischio la qualificazione al prossimo turno. Guidolin vara un piccolo turn over ma il risultato non cambia. Per il Milan invece ormai è notte fonda. Esce sconfitta per 1-0 sul campo del Malaga ma rimane in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.

    Palacio
    Palacio con il suo gol tiene a galla l’Italia nel Ranking Uefa © Olivier Morin/Getty Images

    Nella classifica generale del Ranking Uefa possiamo salutare la Germania che ormai ci stacca di 13 punti e sembra non perdere un colpo, vista anche la tripletta in Champions ed in Europa League con le vittorie di Schalke (in casa dell’Arsenal), del Borussia Dortmund (contro il Real Madrid) e del Bayern Monaco (in casa del Lille) per quanto riguarda l’ex Coppa dei Campioni e quelle di Borussia Monchengladbach, Bayer Leverkusen e Hannover nell’ex Coppa Uefa con lo Stoccarda unica pecora nera tedesca, fermata in casa sullo 0-0 dal Copenaghen. Risultato: zero sconfitte, sei vittorie e un pareggio. Numeri da capogiro per una Nazione in continua crescita che presto potrebbe raggiungere e superare le potenze spagnole e inglesi.

    Attenzione a Francia e Ucraina che nella classifica parziale di quest’anno precedono l’Italia. Soprattutto gli ucraini, stanno scalando notevolmente la classifica e attualmente si trovano al quarto posto (parliamo sempre di classifica parziale riferita a questa stagione). La vittoria del Dnipro contro il Napoli è la conferma dell’esplosione del calcio dell’est, con gli ucraini che guidano il loro girone. Invece lo Shakhtar ormai non è più una sorpresa, ma una piacevole conferma e non è del tutto casuale il 2-1 interno contro il Chelsea, frutto di tanto lavoro, buone idee e giusti investimenti.

    A.A.A. cercasi soluzioni. Soldi da investire son pochi, le idee ancora meno, aggiungiamoci il fatto di snobbare ampiamente l’Europa League ed ecco i risultati. Il primo passo potrebbe essere quello di invertire la mentalità tutta italiana di far giocare le seconde linee in una competizione europea (che non sia la Champions League). Non ha molto senso lottare una stagione intera alla ricerca di un piazzamento in Coppa per poi non giocarsi almeno le fasi finali. In Champions purtroppo al momento non possiamo lottare per grandi risultati.

    I periodi della Juventus tre volte finalista di Champions e del Milan sempre presente tra le prime quattro-otto migliori d’Europa sono finiti e…se non si cambia mentalità, probabilmente non li vedremo mai più.

  • Milan, voci su Rijkaard e Benitez ma Galliani conferma Allegri

    Milan, voci su Rijkaard e Benitez ma Galliani conferma Allegri

    Continua il rebus intorno alla panchina del Milan. Se il match di sabato sera contro il Genoa è stato definito come la deadline per l’attuale tecnico rossonero, è anche vero che il dopo-Allegri rimane tuttora un mistero. Fino a un mese pareva certa la promozione di Tassotti, con Gattuso o Maldini (a questi si è aggiunto di recente lo stesso Alessandro Nesta) a ricoprire un ruolo di collante all’interno dello spogliatoio, in virtù di meriti e onori conquistati dopo anni di esperienza sul campo (qualunque esso sia, dal Renato Curi al Camp Nou). L’idea di Tassotti però è venuta a scemare durante le ultime settimane, e ciò ha portato la società a valutare l’ingaggio di un  allenatore fin da subito di primo piano. Si parla di Frank Rijkaard e Rafael Benitez.

    LO SPAGNOLO– Partiamo dall’ex Valencia, Liverpool e Inter. Reputiamo l’arrivo dell’eroe di Istanbul piuttosto complicato per varie ragioni. Da una parte l’aspetto economico, dall’altra parte invece un ragionamento puramente tecnico. Come può Galliani pensare che Benitez possa risolvere i problemi attuale se ripensiamo all’ultima parentesi nerazzurra, quando chiese un extra-budget nella finestra di mercato invernale per rinforzare una rosa che se paragonata con quella del Milan attuale farebbe sorridere anche i tifosi più seri? Può Benitez accontentare le voglie presidenziali, ovvero palla a terra e fraseggi corti ricalcando il modello del Barcellona?

    Carlo Ancelloti, Frank Rijkaard, Marco Van Basten and Ruud Gullit of AC Milan
    Quattro giocatori del Milan, un allenatore, e tre potenziali eredi di Ancelotti | ©Simon Bruty/Allsport

    L’EX – Più probabile invece che la scelta ricada su Frank Rijkaard, uno dei grandi ex del Milan stellare di Sacchi e attuale commissario tecnico dell’Arabia Saudita. Dalla sua l’olandese ha il dna rossonero (e della Champions), un gioco stellare con il Barcellona (allenato per cinque anni da Rijkaard), il carisma giusto per allenare una squadra come il Milan e la spensieratezza nello sposare un progetto costruito intorno a giovani come De Sciglio ed El Shaarawy. In questo senso Rijkaard è nettamente favorito rispetto a Benitez.

    ALLEGRI – Entrambi però devono fare i conti con Allegri, perché fino a prova contraria c’è ancora il livornese alla guida del Milan. Galliani continua a confermare l’ex Cagliari, aggiungendo stavolta anche la figura di Berlusconi nelle parole di conforto al Conte Max. L’amministratore delegato rossonero ripete di essere sicuro che il Milan uscirà bene da questa situazione, con lo stesso tecnico in panchina. Rimane comunque difficile pensare che Allegri rimanga anche in caso di sconfitta domani sera a San Siro.

  • Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Con le gare di ieri si è conclusa la terza giornata di Champions League. Siamo giunti ormai al giro di boa e si iniziano a fare le prime considerazioni. Incredibile la disfatta del Manchester City di Mancini che perde ad Amsterdam e mette a serio rischio le proprie chance di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Brutta sconfitta anche per l’Arsenal che perde il primato del girone perdendo in casa contro lo Schalke 04. Invece tutto facile per il Paris Saint Germain che passeggia in Croazia con un secco 2-0 alla Dinamo Zagabria, in rete anche Ibrahimovic. Il Milan invece cade in Spagna, 1-0 contro il Malaga che si ritrova così ad un passo dalla clamorosa qualificazione al prossimo turno di Champions.

    GRUPPO A– Continua la marcia trionfale del Porto che vince, seppur a fatica, in casa contro la Dinamo Kiev per 3-2 subendo una doppia rimonta e trovando il gol vittoria a dieci minuti dalla fine della partita. I portoghesi rimangono così primi nel girone a punteggio pieno, seguiti a ruota dal Paris Saint Germain che supera l’ostacolo Dinamo Zagabria senza grossi problemi grazie alla coppia Menez – Ibra.

    Roberto Mancini
    Mancini, il suo City rischia l’eliminazione © Adrian Dennis/Getty Images

    Dinamo Zagabria-Paris Saint Germain 0-2
    33′ Ibrahimovic, 43′ Menez
    Porto-Dinamo Kiev 3-2
    15′ Varela (P), 21′ Gusev (D), 36′, Martinez (P), 72′ Ideye (D), 78′ Martinez (P)

    Classifica: Porto 9, Paris Saint Germain 6, Dinamo Kiev 3, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta nelle due gare del girone. La trasferta inglese dello Schalke si rivela perfetta e tornano a casa con un secco 0-2 contro l’Arsenal che gli permette di balzare in testa alla classifica al giro di boa. In Francia la sfida Montpellier-Olympiakos termina con la vittoria dei greci in rimonta. Sotto di un gol dopo 50 minuti, riescono a ribaltare il risultato nelle battute finali (gol vittoria al 90′).

    Arsenal-Schalke 04 0-2
    76′ Huntelaar, 86′ Afellay
    Montpellier-Olympiakos 1-2
    49′ Charbonnier (M), 73′ Torossidis (O), 90′ Mitroglou (O)

    Classifica: Schalke 04 7, Arsenal 6, Olympiakos 3, Montpellier 1.

    GRUPPO C – Con la vittoria contro il Milan, il Malaga si trova ad un passo dalla clamorosa qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, dopo aver passato un’estate tra mille dubbi con lo sceicco, proprietario della squadra spagnola, che decise di tagliare sensibilmente i costi della squadra annullando qualsiasi tipo di investimento. Ora il club spagnolo (1-0 casalingo ai rossoneri) è primo nel girone a punteggio pieno. Nell’altro match, importantissima vittoria dello Zenit in casa contro l’Anderlecht, che porta a casa i tre punti grazie ad un rigore realizzato da Kerzhakov.

    Malaga-Milan 1-0
    64′ Joaquin
    Zenit San Pietroburgo-Anderlecht 1-0
    72′ Kerzhakov (rig)

    Classifica: Malaga 9, Milan 4, Zenit San Pietroburgo 3, Anderlecht 1.

    GRUPPO D – Il girone di ferro conferma la propria imprevedibilità. Il Manchester City di Roberto Mancini, costretto a vincere in trasferta per poter ambire ancora alla qualificazione alla prossima fase, perde all’Amsterdam Arena. Gli inglesi, passati in vantaggio nei minuti iniziali con Nasri, si fanno rimontare e perdono 3-1. In primo piano la prestazione di Eriksen, il danese che fa impazzire le squadre europee. Il trequartista si è caricato la squadra sulle proprie spalle, realizzando anche il gol che ha chiuso la partita. L’altro match ha visto l’ennesima sconfitta del Real Madrid in Germania ad opera stavolta del Borussia Dortmund che grazie alla vittoria 2-1 contro le merengues balza in testa alla classifica.

    Ajax-Manchester City 3-1
    22′ Nasri (M), 45′ De Jong (A), 57′ Moisander (A), 68′ Eriksen (A)
    Borussia Dortmund-Real Madrid 2-1
    36′ Lewandowski (B), 38′ C. Ronaldo (R), 64′ Schmelzer (B)

    Classifica: Borussia Dortmund 7, Real Madrid 6, Ajax 3, Manchester City 1.

  • Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Dopo la sconfitta alla stadio Rosaleda contro il Malaga, il Milan incassa anche le parole di uno sprezzante Ibrahimovic. Lo svedese, intervistato da Monica Vanali nel post partita di Dinamo Zagabria-Psg (vittoria dei francesi per 2-0), ha ribadito il concetto già espresso la settimana scorsa durante la premiazione del Golden Foot 2012. Il Milan non esiste più tra la rete dei neuroni di Ibra, cancellato dai primi tre mesi all’ombra della Torre Eiffel. I soldi di Milanello non mancano allo svedese, neppure i gol, nemmeno la tanto decantata armonia dello spogliatoio rossonero, oggi più che mai vicina ad essere comparata ad una polveriera in teatri di guerra. Alla domanda su cosa pensasse del ko appena subito dalla sua ex squadra, Ibracadabra ha risposto con un laconico: “Problemi di loro”.

    Parole che, oltre a confermare il non perfetto ambientamento nella penisola italianasotto l’aspetto linguistico, indicano anche una disaffezione evidente per l’ambiente rossonero. Frattura che si è andata via via allargando dopo l’intervento di Raiola successivo alle dichiarazioni d’amore che lo stesso Ibrahimovic aveva riservato per il Milan durante la sosta per le Nazionali. Un incipit, un messaggio, un occhiolino d’intesa al Diavolo mal digerito dall’agente dello svedese, che verosimilmente ha fatto pressione sul calciatore affinché cambiasse registro nelle altre interviste.

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    Lo sprezzante Ibrahimovic ed un Milan che non esiste più | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Per i tifosi del Milan vale sempre la regola fondamentale “l’importante è la prima”, già abbondantemente sperimentata da ciascuno di noi nella propria vita. L’origine Ibrahimovic è da ricercarsi ai tempi dell’Ajax. Da lì in poi un escalation impressionante di titoli e addii a quei club che l’hanno fatto diventare nel giro di pochi anni come uno dei calciatori più vincenti degli ultimi anni (restando sempre in ambito nazionale ndr). Dopo l’ultimo cioccolatino amaro, i supporter rossoneri possono anche cancellare o eliminare definitivamente lo striscione apparso qualche giorno fa in sede, che recitava pressapoco così: “Ridateci il nostro Ibrahimovic”. Ibra who?

  • Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    A Malaga il Milan coglie la terza sconfitta consecutiva dopo i ko nel derby e contro la Lazio sabato. Non è bastata quindi l’ennesima rivoluzione di Allegri, che ha schierato i rossoneri con una difesa a tre. A Milanello qualcosa di simile non si vedeva dai tempi di Zaccheroni. La difesa a tre di ieri sera si trasformava spesso in una difesa a cinque, con De Sciglio e Constant che arretravano sulla linea dei difensori quando la palla era in possesso dei padroni di casa. A decidere il match di ieri sera è stato un gol di Joaquin al 64′, sul bel passaggio di Iturra. Lo stesso Joaquin aveva fallito un calcio di rigore piuttosto generato che l’arbitro aveva concesso alla fine del primo tempo. Con il risultato della Rosaleda il Milan resta al secondo posto in classifica, con lo Zenit a un solo punto di distanza.

    L’INEDITO DI ALLEGRI – Forse il sogno nascosto del Conte Max è quello di partecipare a X-Factor, visto il lavoro certosino sugli inediti che sta compiendo nell’ultimo periodo. Dal 4-2-3-1, che qualcosa di buona aveva portato, si è passati ieri alla difesa a tre, un pugno negli occhi per i tifosi del Milan, che considerano la linea dei tre dietro come l’anticalcio per eccellenza o quantomeno sinonimo di un atteggiamento da provinciale. Tra Acerbi, Mexes, Bonera sinceramente non sapremo chi eleggere come peggiore. L’ex Chievo ha toppato clamorosamente nell’azione del gol di Joaquin; il francese ogni tanto si prendeva qualche pausa di riflessione che in questo momento sono l’ultima cosa che serve al Diavolo; Bonera invece veniva saltato sistematicamente, come se fosse un ragazzino qualsiasi,  quando invece dovrebbe essere il leader della difesa (secondo Allegri). L’aggravante poi, che condanna insindacabilmente la difesa del Milan, è rappresentata dai lanci lunghi (per usare un eufemismo) che venivano effettuati ogni volta che il Malaga perdeva palla in attacco. Quando nei giornali leggiamo che il Milan ha venduto anche la propria anima non dobbiamo pensare a chissà quale ingarbuglio metafisico. Basta vedere la paura e il conseguente (non) gioco espresso in campo. Sia in Italia che in Europa, quest’ultima la casa del Milan. 

    LE PAGELLE DI MALAGA-MILAN 1-0 
    Amelia 6,5: stavolta il portiere romano si è disimpegnato egregiamente, sia nelle uscite sia quando è stato chiamato in causa da fuori area. Candreva cancellato.
    Bonera 5: generoso l’ex Parma, ma a questo Milan la generosità non basta. Isco e Saviola spesso e volentieri lo saltano con troppa facilità.
    Mexes 5: schierato al centro della difesa a tre, il francese ha dalla sua soltanto il fisico. Il resto (testa-gamba) non può essere da Milan.
    Acerbi 4,5: mezzo punto in meno rispetto ai suoi compagni di reparto per l’amnesia nell’azione che ha portato al gol di Joaquin. L’azzardo di Allegri nel schierarlo titolare ieri sera si è rivelato un mezzo flop. (33′ st: Bojan 4,5)
    De Sciglio 6,5: dopo Amelia il migliore in campo. Dalla sua fascia sono arrivati i cross più pericolosi che non sono stati però concretizzati in rete dai suoi compagni. Il ragazzo farà strada.
    Constant 5: molti errori sul piano tecnico, anche banali, oltre al fallo che ha poi decretato il penalty in favore del Malaga. E’ però incoraggiante che non sia stato il peggiore in campo per una notte. (25′ st: Pato 4,5)
    Ambrosini 5,5: la buona volontà il capitano ce la mette ma il centrocampo del Malaga finisce per straripare nella ripresa. Quando Pellegrini dice che il Milan è venuto alla Rosaleda difendendosi con 8 uomini si riferisce anche a lui.
    Montolivo 6: positivo e propositivo nel primo tempo, cala come il resto della squadra nel secondo tempo. Buona l’intesa con De Sciglio.
    Emanuelson 5,5: stavolta non ha reso quanto nelle altre partite, forse perché la fascia destra era più per De Sciglio che per lui. Nel primo tempo confeziona un assist al bacio per El Shaarawy che il Faraone non riesce a concretizzare in gol.
    El Shaarawy 5: nella valutazione pesano come un macigno gli errori sotto porta del giovane rossonero. Nelle azioni più importanti del Milan ieri sera però il suo nome era sempre presente.
    Pazzini 4,5: trascorre la partita più a far sportellate che calcio. Quando ha tra i piedi o sulla testa i palloni buoni manca il colpo risolutore. Dopo la trasferta di Bologna l’ex Inter è diventato un fantasma (o un pacco).

  • A Malaga un Milan rivoluzionato con Bojan e Pazzini

    A Malaga un Milan rivoluzionato con Bojan e Pazzini

    Questa sera Malaga-Milan può rappresentare l’ultima partita sulla panchina rossonera per Massimiliano Allegri. Il tecnico tende ad allontanare lo spettro esonero che aleggia ormai sulla sua testa da oltre un mese. Un incubo che alla Rosaleda può trasformarsi in realtà. Il presentimento è quello che la scelta di Berlusconi sia ormai stata già presa da tempo, e che nulla salverà Allegri, paradossalmente neanche una vittoria contro gli spagnoli. Malaga-Milan, l’ultimo spiaggia, l’ultimo tango per il Conte Max. Per l’occasione il tecnico sceglie gli uomini che secondo lui credono ancora nel progetto. Nell’ordine delle idee del toscano, l’esclusione di Abate è un messaggio forte allo spogliatoio e alla dirigenza di Via Turati. Gli amici di Ibra non giocano più.

    CIAO BOATENG– Il parigino Abate non è il solo epurato per la trasferta della Rosaleda. Oltre al terzino destro infatti anche Kevin Prince Boateng si accomoderà in panchina questa sera. Già all’Olimpico era arrivata la bocciatura senza appello da parte di Allegri, dopo l’ennesima chance concessa al ghanese. Se si deve andare fino in fondo, si andrà con gli ultimi fedelissimi rimasti. Non c’è più spazio per i vari Abate, Boateng, Nocerino, Antonini.

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    Bojan, l’asso nella manica di Allegri alla Rosaleda | ©OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    BOJAN CON PAZZINI – In avanti gioca Pazzini, punta centrale del rinnovato 4-2-3-1. Sugli esterni i soliti El Shaarawy ed Emanuelson. La vera novità è rappresentata da Bojan sulla trequarti. La presenza dello spagnolo potrebbe trasformare il modulo dei rossoneri in un anacronistico 4-4-2. In mediana spazio a Capitan Ambrosini e il regista Montolivo, ancora bocciato per il ruolo di trequartista. In difesa invece arriva l’altra rivoluzione di Allegri. Soltanto Bonera si salva dalla trasferta romana. Al centro Mexes e Zapata, con De Sciglio terzino sinistro.

    PERICOLO ISCO – Coetaneo di El Shaarawy, Francisco Roman Alarcon Suarez (in arte Isco) è l’uomo più pericoloso della squadra di Pellegrini. Nella prima partita di Champions contro lo Zenit ha trascinato i suoi compagni di squadra con una doppietta. Isco ha brillato anche in Belgio, nel trionfo del Malaga contro i campioni dell’Anderlecht, contribuendo al 3-0 con un assist. Nella Liga, dove il Malaga attualmente occupa il terzo posto, Isco è sempre sceso in campo dal primo minuto, risultando spesso e volentieri decisivo. A segno anche nell’ultima gara casalinga contro il Valladolid, sfida vinta dal Malaga per 2-1. Mexes e Zapata sono avvisati, Isco è il pericolo numero uno.

    Probabili formazioni Malaga-Milan
    Malaga (4-2-3-1): Caballero, Jesus Gamez, Demichelis, Wligton, Eliseu, Camacho, Recio, Joaquin, Isco, Portillo, Saviola.
    A disposizione: Jameni, Onyewu, Iturra, Duda, Seba Fernandez, Santa Cruz, Olinga. Allenatore: Pellegrini.
    Milan (4-2-3-1): Amelia, Bonera, Mexes, Zapata, De Sciglio, Ambrosini, Montolivo, El Shaarawy, Emanuelson, Bojan, Pazzini.
    A disposizione: Gabriel, Yepes, Antonini, Nocerino, Boateng, Flamini, Pato. Allenatore: Allegri.

  • Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Il 23 ottobre di un anno fa si spegneva fatalmente a Sepang la vita di Marco Simoncelli, centauro italiano scomparso tragicamente in un incidente in pista. A un anno di distanza la memoria di addetti ai lavori, familiari, amici e sportivi è ancora troppo viva e il ricordo del Sic non può non attraversare i pensieri di tutti loro. I social network, ma non solo, pullulano di messaggi dedicati al pilota romagnolo, e attraverso essi Marco sembra rivivere, come se non ci avesse lasciato mai.

    Valentino Rossi, l’amico tragicamente coinvolto nell’incidente, twitta così: “Dopo un anno quaggiù va avanti tutto come al solito, però senza di te non è più la stessa cosa. Ciao Sic,ci manchi”. Amare, amarissime le parole del campione italiano, che difficilmente dimenticherà il tragico evento a cui prese suo malgrado parte sul circuito di Sepang, e che gli portò via un collega ma prima di tutto un vero amico.

    Sulla stessa linea Loris Capirossi, che affida anche lui a Twitter il suo pensiero: “Oggi giornata triste, è un anno che il nostro grande amico ci ha lasciato, non ti dimenticheremo mai, per sempre MARCO SIMONCELLI 58”.

    L’asso del tennis Rafa Nadal non è da meno: ”Già un anno senza Simoncelli” è il messaggio lasciato su twitter dallo spagnolo: il mondo dello sport intero non dimentica quanto accaduto.

    Marco Simoncelli | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Alessandro Del Piero dall’Australia ricorda il Sic in toni meno malinconici. Il suo è un twit più ottimista che ricorda l’anima buona dello sfortunato motociclista: ”Oggi anch’io voglio ricordarne il sorriso” è il twit dell’ex numero dieci bianconero.

    Sempre dal mondo del calcio, l’AC Milan, squadra per cui tifava Marco, a mezzo twitter ricorda ufficialmente il suo tifoso: ”E’ passato un anno ma non ti abbiamo dimenticato. Ciao Sic, rossonero vero!”

    Gli amici recitano “tutti ci ricordiamo dove eravamo, quando tu hai iniziato a non esserci più”, e non mancano i saluti “poetici”, citando Sant’Agostino («Non sono lontano, sono solo dall’altra parte, dietro l’angolo. Rassicurati») Vasco Rossi («Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare. Siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare»).

    Frequentatori eccellenti e meno, tutto il web sembra essersi mobilitato per ricordare il tragico anniversario: frasi ma non solo, poesie o una semplice immagine del Sic campeggiano su milioni di profili Facebook e Twitter di gente comune, di appassionati e non di sport e di motociclismo. Lo spirito comune dovrebbe essere proprio questo, ricordare Simoncelli, così come aveva dichiarato lui stesso in un’intervista, come ”uno sportivo che in pista sapeva emozionare” e che, aggiungiamo noi, si divertiva molto a correre, sempre col sorriso stampato in bocca.

  • Golden Boy: Gianmario Comi miglior giovane decima giornata

    Golden Boy: Gianmario Comi miglior giovane decima giornata

    E’ Gianmario Comi il Golden Boy della decima giornata in Serie B. Il possente attaccante classe 1992 della Reggina sabato scorso è stato decisivo al Manuzzi di Cesena: con gli amaranto sotto di una rete infatti un suo colpo di testa su calcio d’angolo a 2’ dalla fine ha permesso alla squadra di Dionigi di pareggiare una sfida che sembrava incanalata verso la sconfitta. Dotato di un fisico importante come dimostrano i suoi 186 cm e i 76 kg di peso, Comi è una punta molto abile sulle palle alte ma è bravo anche nel proteggere la sfera e nelle conclusioni di potenza.

    Inoltre è dotato di grande personalità, e ciò potrebbe garantirgli in futuro di imporsi subito ad alti livelli. Comi cresce nelle giovanili del Torino dove ad appena 15 anni, nella stagione 2007/2008, ha la possibilità di debuttare nella formazione Primavera allenata da Scienza, nonostante sia più piccolo di età rispetto alla categoria. Colleziona ben 12 presenze anche se non va mai a segno a differenza di quanto fa nella stessa annata con gli Allievi Nazionali. L’anno dopo si ritaglia uno spazio ancora maggiore nella Primavera dove colleziona 15 presenza mettendo a segno 3 reti, entrando così nell’orbita della prima squadra e della Nazionale di categoria.

    Gianmario Comi
    Gianmario Comi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel 2009/2010 Comi esplode definitivamente: con Asta sulla panchina della Primavera il ragazzo gioca 19 partite da titolare mettendo a segno 9 gol e fornendo ai compagni 4 assist. E nella stagione successiva fa ancora meglio, siglando ben 18 reti con la casacca della Primavera. Un bomber così non passa inosservato e il Milan decide di prenderlo e lui ripaga la fiducia a suon di gol. Sino ad arrivare alla scorsa estate quando i rossoneri lo vogliono dare in prestito ad una squadra di Serie B per farlo giocare con continuità: in lizza sembrano esserci Cesena e Reggina e alla fine la spuntano proprio gli amaranto.

    Ironia della sorte Comi dopo il primo gol in cadetteria contro il Modena va a segno proprio contri i romagnoli che lo avevano cercato in estate. Un bomber dalle indiscusse qualità, cosa non da poco viste le difficoltà che il Milan del dopo Ibrahimovic sta attraversando. Chissà che il prossimo anno non possa ritagliarsi uno spazio importante nella società rossonera.

    Le immagini del gol di Gianmario Comi contro il Cesena
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  • Allegri, nessun alibi. Ecco perché deve esser esonerato

    Allegri, nessun alibi. Ecco perché deve esser esonerato

    Per vedere il Milan così in basso bisogna ritornare alla lontana stagione 1941-42 quando Berlusconi aveva appena cinque anni e Adriano Galliani non era ancora nato. Il calcio allora era notevolmente diverso e nel corso di quasi trequarti di secolo i colori rossoneri hanno in molte occasioni segnato piacevolmente svolte importanti viziando i suoi tifosi fino a diventare il club più titolato al mondo. Ci sono tanti modi di leggere cinque sconfitte in otto partite, quella più facile è da attribuire alle pesanti partenze di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva poi si può aggiungere la sentenza sul Lodo Mondadori e la conseguente assenza nella finestra di mercato, i più temerari poi possono addirittura lamentare i torti arbitrali nel derby.

    In realtà le cinque sconfitte in otto partite sono da attribuire quasi interamente a Massimiliano Allegri e adesso provo a spiegarvi perché. Prima di metter alla berlina il tecnico livornese voglio però fare una premessa, questo Milan non è da scudetto e non lo sarebbe stato anche se in panchina ci fosse stato Capello o Ancelotti. La terza stagione di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan ha secondo me evidenziato finalmente i suoi limiti tecnici e caratteriali, la mancanza di un vero credo calcistico (nascosto in questi anni solo dalla presenza di Ibrahimovic) e sopratutto l’incapacità di motivare un gruppo.

    Massimiliano Allegri
    Esonero Allegri |© Getty Images

    Nel gruppo rossonero si evince la sfiducia, la consapevolezza di non esser competitivi ma soprattutto si evince l’incredibile mancanza di qualità. Sin da quando Allegri decise di sostituire Pirlo con Van Bommel si era intuito che qualcosa non andava, sia chiaro non tanto per l’addio dell’attuale bianconero ma per l’assurda decisione di puntare sulla forza fisica e non sulla qualità. Il Milan si è così impoverito di estro, perdendo così l’identità che l’ha da sempre caratterizzata nel lungo ciclo berlusconiano.

    Le colpe di Massimiliano Allegri son quelle di far sentire inadeguati i giocatori che in difesa sono costretti a sostituire Thiago Silva. Per far un paragone, Antonio Conte è riuscito a recuperare Leonardo Bonucci facendolo sentire forte e indispensabile come Baresi. Le colpe di Allegri sono nell’affidarsi ancora ad Antonini ed Abate come terzini, di affidare la regia del centrocampo a De Jong, di non aver fatto sentire importante Cassano e di non motivare abbastanza Robinho. Per tutto questo dico che il ciclo di Massimiliano Allegri al Milan è finito e l’esonero servirebbe per salvare il salvabile prima di riprender un nuovo ciclo.

     

    Secondo voi Allegri andrebbe esonerato?

    • Si (53%, 65 Voti)
    • No (47%, 57 Voti)

    Totale Votanti: 122

  • Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Eccoci tornati con un nuovo appuntamento sui “Pronostici Champions ed Europa League“. Dopo aver vinto la schedina numero 1 nei pronostici del week end proviamo a confermarci anche in Europa e analizziamo la terza giornata di entrambe le competizioni europee. In Champions League sulla carta l’unico impegno facile è quello del Barcellona che gioca in casa contro il Celtic, gli scozzesi pur secondi nel girone difficilmente riusciranno a strappare un risultato utile in Spagna con i blaugrana. Il Manchester City di Mancini è costretto a vincere se vuole sperare nella qualificazione (al momento ha solo 1 punto) e verrà ospitato dall’Ajax (che chiude il girone con 0 punti). Nello stesso Gruppo D affascinante la sfida Borussia Dortmund-Real Madrid. Le italiane saranno di scena in Danimarca e in Spagna con Juventus e Milan che sfideranno rispettivamente Nordsjaelland e Malaga.

    In Europa League, tre italiane su quattro avranno l’impegno in trasferta, con la sola Inter in casa contro il Partizan. Per il Napoli la sfida più difficile della settimana, in Ucraina contro il Dnipro. Mentre l’Udinese dovrà affrontare un breve viaggio in Svizzera per sfidare lo Young Boys. La Lazio invece andrà nella vicina Grecia, in casa del Panathinaikos. Sfida di cartello della giornata è sicuramente Liverpool-Anzhi. L’Atletico Madrid, detentore della Coppa ospiterà l’Academica.

    Amsterdam Arena
    Amsterdam Arena © Robin Utrecht/Getty Images

    PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE

    Spartak Mosca – Benfica: russi ancora a secco di punti, portoghesi ad un solo punto in classifica. Approfittando della difficile trasferta del Celtic a Barcellona, le due squadre daranno vita ad un match vivo e di grande intensità. Un vittoria potrebbe dire riaprire i giochi qualificazione (qualsiasi sia il risultato nell’altro incontro). Un pareggio invece potrebbe sancire l’addio alla prossima fase di Champions League. Clima, campo in erba sintetica e calore del pubblico sono la spinta decisiva per i russi che sono i favoriti. Per evitare sorprese, meglio una doppia chance. Pronostico: 1x. (1.50)

    Nordsjaelland – Juventus: dopo due pareggi i bianconeri hanno assolutamente bisogno di una vittoria e lo scontro contro i campioni danesi non è dei più difficili. Ancora a corto di punti, i padroni di casa faranno la partita della vita, ma la maggior qualità degli italiani alla lunga dovrebbe permettere di portare a casa l’intera posta in palio. Pronostico: 2. (1.36)

    Zenit San Pietroburgo – Anderlecht: scorso identico ai connazionali dello Spartak. Gli uomini di Spalletti, nonostante i due pezzi da novanta (pagati 80 milioni di euro) Hulk e Witsel, in Europa non sono riusciti ad ingranare e si trovano tristemente in fondo alla classifica. I belgi invece hanno conquistato l’unico punto in casa del Milan. Se vogliono tornare in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta entrambe hanno bisogno di tre punti. I russi hanno più qualità e sono in netta ripresa anche in campionato. Pronostico: 1. (1.53)

    Arsenal – Schalke 04: prima contro secondo. Gli inglesi a punteggio pieno nel Gruppo B, i tedeschi subito dietro dopo aver pareggiato l’ultima gara contro il Montpellier (gol francese arrivato nei minuti finali di gara). Partita equilibrata sulla carta. L’Arsenal arriva da una brutta sconfitta in Premier al contrario dello Schalke vittorioso nel big match contro il Dortmund. Puntiamo sulla voglia di riscatto degli uomini di Wenger. Pronostico: 1. (2.00)

    PRONOSTICI EUROPA LEAGUE

    Maribor – Tottenham: gli sloveni hanno dimostrato di essere squadra cinica e tosta, vincendo all’esordio contro il Panathinaikos 3-0 e perdendo di misura contro la Lazio in trasferta. Per gli inglesi invece solo due pareggi. Villas-Boas deve cercare di risollevare il morale dei suoi ragazzi che arrivano alla sfida europea dopo la brutta sconfitta nel derby londinese contro il Chelsea. Prevedo che possano strappare al massimo un pareggio, pur avendo una rosa dal maggior tasso tecnico. Pronostico: 1x. (2.05)

    Liverpool – Anzhi: dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese, i Reds devono inseguire in classifica nel Gruppo A. L’Anzhi nelle ultime 10 partite disputate tra campionato e coppe varie ha vinto nove volte e pareggiato una volta (contro l’Udinese). I russi vorranno continuare questa impressionante striscia positiva. Pronostico: x2. (1.60)

    Psv – Aik: gli olandesi dopo aver annientato il Napoli con un sonoro 3-0 vogliono confermarsi e avranno davanti l’Aik che con zero punti è la cenerentola del girone. Partita fin troppo facile l’impegno del Psv per quanto fatto vedere dalle due squadre in questo inizio di stagione. Pronostico: 1. (1.20)

    Atletico Madrid – Academica: testa vs coda nel Gruppo B. Gli spagnoli (sempre vincenti nelle ultime 10 partite), dominatori del girone a punteggio pieno, non dovrebbero aver difficoltà a superare l’ostacolo portoghese. Pronostico: 1. (1.20)

    PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE MISTO

    Bate Borisov – Valencia: i bielorussi sono la sorpresa di questa Champions League, capaci di battere per 3-1 sia Lille che Bayern Monaco! Gli spagnoli proveranno a fermare il loro cammino, ma spinto dal pubblico di casa, il Bate vuole regalare un sogno all’intera Nazione. Pronostico: 1x. (1.66)

    Lione – Athletico Bilbao: i ragazzi di Bielsa stanno vivendo un inizio di stagione bruttissimo e in Europa League hanno conquistato un solo punto in due partite. I francesi, che non stanno certamente brillando, hanno trovato nelle sfide europee stimoli importanti, tanto da comandare il Gruppo I a punteggio pieno. Pronostico: 1. (1.90)

    Young Boys – Udinese: la squadra svizzera e la cenerentola del Gruppo A. I friulani in Europa arrivano dall’impresa di Anfield che ha dato nuovi stimoli e ha dato morale alla truppa di Guidolin che cercheranno di guadagnare altri punti importanti per la qualificazione alla prossima fase. Pronostico: 2. (2.70).

    RIASSUNTO PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Spartak Mosca – Benfica — 1x
    Nordsjaelland – Juventus — 2
    Zenit San Pietroburgo – Anderlecht — 1
    Arsenal – Schalke 04 — 1

    Puntando 10 € se ne vincono circa 60.

    Maribor – Tottenham — 1x
    Liverpool – Anzhi — x2
    Psv – Aik — 1
    Atletico Madrid – Academica — 1

    Puntando 10 € se ne vincono circa 50.

    Bate Borisov – Valencia — 1x
    Lione – Athletico Bilbao — 1
    Young Boys – Udinese — 2

    Se si puntano 10 € se ne possono vincere circa 80.