Tag: milan

  • Milan-Chievo, Allegri torna al 4-2-3-1 con Bojan e Pazzini

    Milan-Chievo, Allegri torna al 4-2-3-1 con Bojan e Pazzini

    Spazio alla fantasia. Questo lo slogan di Milan-Chievo, anticipo dell’undicesima giornata di Serie A. Massimiliano Allegri, da ormai due mesi sulla graticola, decide di dare fondo a quel poco di qualità rimasta nelle vene del Diavolo. Niente più 3-4-3, una follia dopo la chiamata di Berlusconi. Ecco tornare il 4-2-3-1, il modulo che più ha convinto tifosi e critica in questo avvio di stagione (lo stesso che portò i tre punti contro Zenit e Cagliari). Dall’altra parte c’è il Chievo, squadra rigenerata dalla cura Corini. Reduci dalla vittoria casalinga contro il Pescara (2-0 il risultato finale), i gialloblu hanno collezionato due successi, un pareggio e una sconfitta (al San Paolo contro il Napoli) da quando l’ex calciatore dei veneti si è seduto sulla panchina del club di Luca Campedelli.

    TUTTI DENTRO – Non avendo più nulla da perdere, Allegri si riavvicina alla filosofia del Milan. Dietro la prima punta Pazzini (bocciato Pato), gioca lo spagnolo Bojan. Giusto premio per lo spagnolo, grande protagonista nella rimonta del Diavolo di martedì scorso al Barbera, quando ormai il baratro era a due passi per la formazione del tecnico livornese. Sulla fascia destra torna Emanuelson dopo la panchina di Palermo, anche in considerazione del fatto che questo Milan non può fare a meno della corsa dell’ex lanciere. Dall’altro lato ci sarà l’onnipresente El Shaarawy. L’ex Padova è diventato ormai il leader assoluto del nuovo gruppo rossonero a suon di gol e prestazioni monstre. A centrocampo Ambrosini si riprende il posto al fianco dell’insostituibile Montolivo, autore del primo gol con la maglia del Milan quattro giorni fa. In difesa l’assenza di Bonera costringe Allegri a schierare l’ennesimo reparto difensivo rivoluzionato da inizio stagione. Al centro giocheranno Mexes e Zapata, con terzini Abate e Constant. In porta confermato il ritorno tra i pali dal primo minuto di Christian Abbiati, che sostituirà il portiere in seconda Amelia.

    Bologna FC v AC Milan - Serie A
    Bojan Krkic segnerà questa sera il primo gol con la maglia del Milan? | ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    RECORD? – Fin qui il Milan in casa ha vinto soltanto due partite, l’ultima sette giorni fa contro il Genoa (1-0, rete decisiva del Faraone). Stavolta gli avversari non avranno la maglia rossoblu, contro la quale il Milan ha ottenuto le uniche tre vittorie del campionato (Bologna, Cagliari e Genoa). Qualora il Diavolo uscisse imbattuto dal match di questo pomeriggio, Allegri conquisterebbe il terzo risultato utile consecutivo, un unicum in questa stagione.

    MAL DI TRASFERTA – Il Chievo sembrerebbe la squadra perfetta per una resurrezione rossonera. I gialloblu infatti fin qui hanno sempre perso quando hanno giocato lontano dal Bentegodi (Parma, Juve, Palermo, Napoli). Ruolino di marcia disastroso, sebbene contro il Napoli (la prima trasferta con Corini in panchina), i veneti abbiano offerto sensibili segnali di miglioramento. Solo un gol segnato fin qui in trasferta, a fronte dei 9 gol subiti in quattro partite (di cui 4 al Barbera, sconfitta che è costata la panchina al tecnico Di Carlo).

    PRECEDENTI – Negli ultimi dieci incontri disputati, il Milan ha sempre battuto il Chievo. Incredibile la striscia positiva dei rossoneri, che parte dal 25 ottobre 2006 (Chievo-Milan 0-1, rete di Jankuloswky) fino al successo dello scorso aprile (sempre 1-0 al Bentegodi con la rete di Muntari). Sempre contro il Chievo c’è poi un precedente particolarmente “agghiacciante”. Infatti l’ultimo gol di Pato è datato 27 novembre 2011, quando il Milan trionfò 4-0 a San Siro contro i clivensi. Che sia di buon auspicio per il Papero?

    Le probabili formazioni di Milan-Chievo (11 giornata Serie A 2012-2013)
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Constant, Ambrosini, Montolivo, El Shaarawy, Emanuelson, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri
    Chievo (4-3-3): Sorrentino, Frey, Andreolli, Dainelli, Dramè, Guana, Luca Rigoni, Marco Rigoni, Luciano, Pellissier, Stoian.  Allenatore: Corini

  • Classifica Iffhs: Barca primo, Inter e Juve lontane

    Classifica Iffhs: Barca primo, Inter e Juve lontane

    Nella giornata di ieri è stata stilata la classifica Iffhs delle migliori squadre di calcio dal periodo compreso tra il novembre 2011 fino al 31 ottobre 2012. Il Barcellona continua a rimanere saldamente in testa alla graduatoria con i suoi 349 punti, nonostante in questo lasso di tempo abbia vinto soltanto un “titulo” (Coppa del Re). Al secondo posto troviamo un’altra spagnola, l’Atletico Madrid di Diego Simeone, vincitore dell’Europa League e Supercoppa Europea (Chelsea-Atletico 1-4). I Colchoneros guadagnano tre posizioni rispetto alla classifica precedente. Completa il podio l’Universidad de Chile. I ragazzini terribili di mister Sampaoli completano così una stagione memorabile con il successo nella Copa Sudamericana (una prima assoluta nella storia del club) oltre alla vittoria dell’Apertura 2012 (terzo titolo consecutivo dopo i successi del 2011).

    MALE LE ITALIANE– Male, anzi malissimo le squadre italiane. A guidare il treno tricolore è l’Inter, piazzatasi al 18 esimo posto in dolce compagnia degli argentini del Velez Sarsfield a quota 205 punti. La seconda delle italiane è il Napoli di Walter Mazzarri, che approfitta del buon cammino in Champions League per piazzarsi al 22 posto, davanti allo stesso Borussia Dortmund (campioni di Germania ndr). Quattro gradini più sotto troviamo invece la Juventus (26°), a cui non è bastata quindi la vittoria dello scudetto per risalire la china nella classifica generale. Ancora peggio fa il Milan. I rossoneri crollano dalla 21 esima piazza della graduatoria precedente uscendo addirittura dalle prime 30 posizioni (31° ndr).

    FC Barcelona v Real Madrid CF - La Liga
    Sono ancora loro i padroni assoluti del calcio mondiale | ©Jasper Juinen/Getty Images

    LE ALTRE – Il Chelsea di Di Matteo,  campione in carica della Champions League dopo la vittoria sul Bayern, stacca un discreto sesto posto. Perde una posizione invece il Real Madrid campione di Spagna, passando dalla quarta alla quinta posizione, facendo spazio al Boca Juniors di Falcioni (finalista dell’ultima Copa Libertadores ndr). Copa Libertadores vinta dai brasiliani del Corinthians (campioni anche del Brasileirao 2011) che invece si confermano all’ottavo posto. L’altra finalista della Champions League (il Bayern) resta in settima posizione. Fa specie infine trovare il Manchester United di Ferguson in 24^ posizione, dietro anche il Napoli, e il Manchester City al trentesimo posto, un gradino sopra il bistrattato Diavolo.

    CLASSIFICA IFFHS (dal 1 novembre 2011 al 31 ottobre 2012)
    1) Barcellona
    2) Atletico Madrid
    3) Universidad de Chile
    4) Boca Juniors
    5) Real Madrid
    6) Chelsea
    7) Bayern Monaco
    8) Corinthians
    9) Atlethic Bilbao
    10) Twente
    18) Inter
    22) Napoli
    26) Juventus
    31) Milan

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero, i consigli per il week end

    Pronostici Serie A e Calcio Estero, i consigli per il week end

    Amici scommettitori, nuovissimo appuntamento per i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Un week end ricco di gare spettacolari. Si inizierà sabato pomeriggio con Manchester United-Arsenal, gara valevole per la decima giornata della Premier League, che da tradizione regala sempre grande spettacolo. In Italia, qualche ora più tardi invece ci sarà il derby d’Italia Juventus-Inter, sfida dal clima infuocato per la rivalità storica tra le due società. I nerazzurri in ottima forma cercheranno di battere i bianconeri per accorciare la distanza in classifica che al momento è di 4 punti. In Spagna, sempre sabato, impegni casalinghi e sulla carta facili per Real Madrid e Barcellona contro Saragozza e Celta Vigo. Nella Bundesliga, il Bayern Monaco andrà a far visita all’Amburgo.

    PRONOSTICI SERIE A & CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    Milan – Chievo: i rossoneri arrivano dal pareggio esterno di Palermo, i veronesi dalla vittoria interna contro il Pescara. Allegri è sempre in bilico sulla panchina milanista e cercherà di scacciar via i fantasmi con una prestazione convincente davanti al proprio pubblico. Pronostico: 1. (1.50)

    San Paolo
    San Paolo, il Napoli cerca la vittoria scaccia crisi © Marco Luzzani/Getty Images

    Napoli – Torino: i partenopei vivono un periodo non brillantissimo ma dovrebbe rientrare il bomber Cavani tra gli undici titolari. I campani sono costretti a vincere se vogliono sperare di rimanere in corsa per lo scudetto e lo scontro Juventus-Inter potrebbe favorire un avvicinamento al primo posto. Pronostico: 1. (1.44)

    Tottenham – Wigan: a parte il black out della sfida contro il Chelsea, gli spurs in casa danno il meglio di se, al contrario il Wigan fuori casa si rivela squadra di bassa caratura. I ragazzi di Villas vogliono tenersi stretto il quarto posto (utile per la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League) e quindi cercheranno l’intera posta in palio. Pronostico: 1. (1.44)

    Siviglia – Levante: il cammino casalingo del Siviglia è fantastico, tanto da vincere 1-0 anche contro il Real Madrid. Il Levante invece somma ottime prestazioni in casa a pessimi risultati in trasferta. Sommando queste due statistiche non abbiamo dubbi su chi puntare in questa partita. Pronostico: 1. (1.53)

    Schedina 2

    Juventus – Inter: lo so. E’ un azzardo. Ma l’ottima condizione dell’Inter contro il non brillantissimo periodo della Juventus (che comunque continua a vincere!) potrebbe portare sabato sera alla prima sconfitta della squadra bianconera. I nerazzurri vincendo, diventerebbe ufficialmente la rivale assoluta ai bianconeri per la conquista dello scudetto. Puntiamo su una doppia chance. Pronostico: x2. (2.10)

    Pescara – Parma: i gialloblu arrivano da tre vittorie consecutive, il morale è a mille e la fiducia intorno alla squadra è altissima. Al contrario gli abruzzesi vivono un periodo terribile e dopo la vittoria a Cagliari hanno conquistato un solo punto in quattro partite. Pronostico: 2. (2.30)

    Valencia – Atletico Madrid: premettendo che il Valencia in casa gioca bene e ottiene ottimi risultati, decido di puntare sull’Atletico Madrid che in questa stagione non ha ancora assaporato il gusto amaro della sconfitta. Gli ospiti infatti stazionano al primo posto della Liga insieme al Barcellona con numeri da capogiro. Otto vittorie e un solo pareggio. Pronostico: 2. (2.87)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A & CALCIO ESTERO

    Milan – Chievo — 1
    Napoli – Torino — 1
    Tottenham – Wigan — 1
    Siviglia – Levante — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 50.

    Juventus – Inter — x2
    Pescara – Parma — 2
    Valencia – Atletico Madrid — 2

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 140.

  • Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Nella notte di Halloween si è giocato il turno infrasettimanale del campionato di Serie A giunto alla decima giornata. Grazie ad un immenso Pogba la Juventus riesce a superare il Bologna sul filo di lana, suo il gol allo scadere che ha consentito ai campioni d’Italia di allungare in classifica sul Napoli, scivolato ora a 6 lunghezze dai bianconeri, e di respingere l’assalto dell’Inter mantendendo il vantaggio inalterato (4 punti) che ha battuto in rimonta la Sampdoria e che si presenta come l’anti Juve proprio alla vigilia del derby d’Italia di sabato sera che vedrà i nerazzurri carichi e motivati per far crollare l’imbattibilità dell’antagonista numero uno arrivata a 49 risultati utili consecutivi.

    La Juve trova il gol nella ripresa con Quagliarella ma è magica l’invezione del 19enne centrocampista francese per l’assistman Giaccherini, poi De Ceglie confeziona un regalo a Taider che di destro dal limite dell’area fulmina Buffon sfiorando, restando in tema Halloween, il classico “scherzetto” prima che Pogba in pieno recupero metta la sua firma al match capitalizzando al massimo l’assist di Giovinco: 2-1 e Bologna al tappeto. Sono 4 le sconfitte consecutive dei felsinei che fanno traballare pericolosamente la panchina di Stefano Pioli.

    Altro allenatore a rischio è Ferrara che a San Siro incappa nella quinta sconfitta consecutiva. La situazione della Sampdoria comincia a farsi pesante e il match di domenica contro l’Atalanta potrebbe essere decisivo per le sorti dell’ex ct dell’Under 21. Eppure i blucerchiati avevano chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio grazie a Munari che sfrutta un pasticcio di Ranocchia. Nella ripresa penalty per l’Inter e conseguente espulsione per Costa che lascia i compagni in dieci. Dal dischetto Milito non sbaglia. L’inferiorità numerica si fa sentire e la squadra di Stramaccioni affonda con un super Cassano che sforna due assist, prima a Palacio e poi a Guarin. Il 3-2 finale lo sigla Eder in pieno recupero.

    In classifica l’Inter sale al secondo posto ai danni del Napoli che va malamente al tappeto a Bergamo, collezionando la terza sconfitta nelle ultime 4 gare tra campionato e coppa. A regalare i 3 punti al’Atalanta una gran conclusione di Carmona al volo dal limite dell’area. Perde contatto in classifica la Lazio che rischia il ko interno contro il Torino passato in vantaggio nelle battute iniziali con Glik. Nella ripresa ci pensa Mauri a ristabilire la parità, il distacco dal terzo posto che vale la qualificazione ai preliminari di Champions è distante 3 punti.

    Quella di Parma è la seconda sconfitta consecutiva per la Roma di Zeman, la quarta della stagione. I giallorossi passano con Lamela, poi la rimonta ducale con Belfodil, Parolo e Zaccardo. A nulla vale, se non per le statistiche personali, la 218esima rete di Francesco Totti in Serie A che mette nel mirino Nordahl fermo a quota 225 nella classifica dei migliori marcatori del nostro campionato. Due a due tra Udinese e Catania, stesso risultato con il quale si era chiuso l’anticipo del martedì Palermo-Milan. Di Natale apre e chiude le marcature pareggiando le reti di Castro e Lodi.

    Trova la quarta vittoria consecutiva il Cagliari da quando sulla panchina siede il duo Pulga-Lopez. Gli isolani travolgono il Siena 4-2, mattatore del match Nene con una doppietta. Al Chievo lo scontro salvezza contro il Pescara, 2-0 con le reti di Luciano (rigore) e Stoian. Stasera il posticipo Genoa – Fiorentina.

    Risultati e marcatori 10 Giornata Serie A

    ATALANTA – NAPOLI 1-0
    19′ Carmona
    CAGLIARI – SIENA 4-2
    6′ Nene (C), 26′ Nene (C), 28′ Sau (C), 42′ Bogdani (S), 89′ Thiago Ribeiro (C), 90′ Calaiò (S)
    CHIEVO – PESCARA 2-0
    75′ rig Luciano, 76′ Stoian
    INTER – SAMPDORIA 3-2
    20′ Munari (S), 52′ rig Milito (I), 69′ Palacio (I), 81′ Guarin (I), 93′ Eder (S)
    JUVENTUS – BOLOGNA 2-1
    54′ Quagliarella (J), 71′ Taider (B), 91′ Pogba (J)
    LAZIO – TORINO 1-1
    11′ Glik (T), 58′ Mauri (L)
    PALERMO – MILAN 2-2
    46′ pt rig Miccoli (P), 47′ Brienza (P), 69′ Montolivo (M), 80′ El Shaarawy (M)
    PARMA – ROMA 3-2
    8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 65′ Zaccardo (P), 71′ Totti (R)
    UDINESE – CATANIA 2-2
    30′ rig Di Natale (U), 62′ Castro (C), 86′ Lodi (C), 92′ Di Natale (U)

    stasera ore 20:45
    GENOA – FIORENTINA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 28 10
    2. INTER 24 10
    3. NAPOLI 22 10
    4. LAZIO 19 10
    5. FIORENTINA 15 9
    6. PARMA 15 10
    7. ROMA 14 10
    8. CAGLIARI 14 10
    9. UDINESE 13 10
    10. CATANIA 12 10
    11. ATALANTA (-2) 12 10
    12. MILAN 11 10
    13. TORINO (-1) 10 10
    14. SAMPDORIA (-1) 10 10
    15. CHIEVO 10 10
    16. GENOA 9 9
    17. PESCARA 8 10
    18. PALERMO 8 10
    19. BOLOGNA 7 10
    20. SIENA (-6) 3 10

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    7 – El Shaarawy (Milan)
    6 –
    Cavani (Napoli), Klose (Lazio), Di Natale (Udinese), Lamela (Roma)
    5 – Gilardino (Bologna), Jovetic (Fiorentina), Cassano (Inter), Hernanes (Lazio), Osvaldo (Roma), Milito (Inter)
    4 – Bianchi (Torino), Calaiò (Siena), Hamsik (Napoli), Miccoli (Palermo)
    3 – Bergessio (Catania), Borriello (Genoa), Giovinco (Juventus), Maxi Lopez (Sampdoria), Pazzini (Milan), Pirlo (Juventus), Amauri (Parma), Quagliarella (Juventus), Totti (Roma), Vidal (Juventus), Nene (Cagliari)

  • Gasperini al veleno “Moratti con me è stato scorretto”

    Gasperini al veleno “Moratti con me è stato scorretto”

    Dopo l’amaro pareggio contro il Milan di ieri sera, il tecnico del Palermo Gian Piero Gasperini si concede ai microfini dei giornalisti per dare sfogo a tutta la sua delusione e rabbia per avere mancato il colpaccio e soprattutto per essere stati in grado di mettere sotto i rossoneri senza però ottenere poi i tre punti ma accontentandosi del pareggio. Però, dalla bocca del nuovo arrivato alla guida dei rosanero non escono solo dichiarazioni rivolte al match appena terminato: c’è infatti spazio e tempo anche per lanciare una frecciatina a chi nel recente passato l’ha criticato. Si tratta infatti di Massimo Moratti il quale, quando a settembre decise di esonerarlo, si lasciò andare a spiegazioni poco piacevoli quando i media hanno chiesto il motivo dei tanti flop. La risposta del presidente fu la seguente: “La colpa per il disastro di questa stagione è di Gasperini, ha rovinato tutto, ha tolto la grinta all’ambiente e si lamentava in continuazione contro i giocatori, davvero pessimo”.

    Poche e semplici parole che hanno però ferito nel profondo l’attuale mister del Palermo che in queste settimane ha ridato forza e determinazione ad una squadra che all’avvio del campionato era di certo partita con il piede sbagliato. Probabilmente spinto anche dai risultati ottenuti in queste partite, nelle dichiarazioni post gara di ieri Gasperini si è quindi lasciato andare punzecchiando Massimo Moratti confrontando le scelte tattiche di Stramaccioni:

    Gian Piero Gasperini AC Siena v US Citta di Palermo - Serie A
    Gian Piero Gasperini © Tullio M. Puglia/Getty Images

    “Ora tutti elogiano la difesa a 3 dell’Inter, ma quando la predicavo io tutti la criticavano: non mi ha dato fastidio il fatto di essere allontanato per i risultati. Quando sono andato via c’è stato nei miei confronti un comportamento molto sgradevole e scorretto, delle frasi del presidente Moratti completamente fuori luogo. Questo è stato l’aspetto che meno ho accettato della vicenda”.

    Di certo quindi dalle parole del tecnico rosanero c’è ancora un po’ di delusione per l’esonero ma soprattutto quello per cui ieri sera è arrivato a tirare in ballo l’Inter sono le parole che Moratti ha rivolto nei suoi confronti, infangando non solo il lavoro svolto ma anche il suo modo di allenare. Ora non resta che aspettare la risposta del presidente neroazzurro.

  • Allegri cambia ancora il Milan, Berlusconi non ne può più

    Allegri cambia ancora il Milan, Berlusconi non ne può più

    Nonostante il pareggio per 2-2 nella trasferta di Palermo, Allegri rimane sotto assedio. Forse come mai non lo era stato in precedenza. I nodi iniziano a venire al pettine, nessuno escluso. Al presidente Silvio Berlusconi non sono andati giù i continui cambi di modulo del tecnico livornese nello spazio dei 90′ minuti. Sfuriata che il patron rossonero ha riversato non su Allegri ma su Adriano Galliani, quando l’ad del Diavolo aveva ormai tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto le streghe sul 2-0 di Brienza. Quelli che erano presenti al Barbera hanno raccontato di un Galliani raggelato dopo la telefonata. E con certezza quasi matematica possiamo rassicurarvi che non si trattava di Sgarbi che aveva appena avuto un incidente automobilistico.

    L’ANTEPRIMA– Allegri, per la tredicesima partita stagionale, cambia nuovamente modulo. In Sicilia l’allenatore del Milan schiera i suoi uomini con un inedito 3-5-2. Confermata la difesa a tre vista delle ultime due uscite stagioni (Malaga e Genoa), non gli uomini. Infatti per la prima volta quest’anno vengono impiegati contemporaneamente Mexes, Yepes e Bonera. Sugli esterni troviamo Constant e Abate, anche loro coppia inedita (tre giorni fa c’era Antonini con Abate, in Spagna Constant e De Sceglio). A centrocampo la vera rivoluzione, con Nocerino e Flamini in campo dal primo minuto insieme al regista Montolivo. L’ultima partita del francese è datata 18 settembre (Milan-Anderlecht 0-0), mentre in campionato aveva giocato soltanto il match inaugurale contro la Sampdoria. In attacco la coppia El Shaarawy-Pato, con il Faraone spostato dalla fascia sinistra (dove da il meglio) al centro.

    AC Milan's president Silvio Berlusconi (
    Berlusconi in mezzo all’ultimo Milan vincente | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    TRIDENTE – Chiuso il primo tempo sotto di un gol, Allegri decide di cambiare modulo, tornando al 3-4-3 delle ultime due giornate. L’ingresso in campo di Emanuelson al posto di uno sconcertante Flamini consente a El Shaarawy di tornare largo a sinistra, con Pato al centro e l’olandese schierato sulla corsia di destra insieme ad Abate. In mezzo al campo Nocerino non è più mezzala ma centrocampista centrale, con Montolivo che va ad occupare la posizione di centro-sinistra, dalla quale poi si sgancerà spesso e volentieri per dare una mano al reparto offensivo. Trascorrono due minuti e il Palermo raddoppia con Brienza. Il gol dei rosanero costringe Allegri a ricambiare modulo. Il livornese così sceglie di rispolverare il 4-2-3-1.

    CAOS – In teoria dovrebbe essere un 4-2-3-1, con Bojan in posizione di trequartista alle spalle di Pazzini. Nella pratica però è un 4-2-4, stile Mourinho, Conte, Ventura. Allegri però si avvicina più al tecnico portoghese, perché sulla scelta delle 4 punte pesa come un macigno il dettaglio della causalità. Alla fine la scelta dettata dalla disperazione premia Allegri. Contemporaneamente però non va giù al presidente Berlusconi, che legge nella confusione del tecnico rossonero un segno di totale abbandono al caso.

    FINE? – Si è arrivati ormai al punto di non ritorno. Galliani non potrà ancora per molto salvare il tecnico che lui ha voluto due anni fa, dopo l’addio di Leonardo. Da lassù, dal patron, non arrivano segnali distensivi nei confronti di Allegri. I tifosi del Milan vivranno questi giorni un po’ come le ore che precedono il Giudizio Universale. Sono i giorni della resa dei conti.

  • Bojan e El Shaarawy, la rimonta di Allegri. Palermo-Milan 2-2

    Bojan e El Shaarawy, la rimonta di Allegri. Palermo-Milan 2-2

    Termina con il risultato di 2-2 Palermo-Milan, anticipo del turno infrasettimanale della decima giornata. Occasione sprecata per i padroni di casa, in vantaggio 2-0 per effetto delle reti di Miccoli e Brienza. Dopo il gol dell’ex fantasista della Reggina, Allegri rivoluzione l’assetto tattico della propria squadra. Il cambio dà i frutti sperati. Rimonta rossonera nel segno di Montolivo e El Shaarawy, sempre più uomo della provvidenza in casa Milan. Quello di ieri sera è il sigillo numero 7 per il Faraone, l’ottavo se si conta anche il gol in Champions League contro lo Zenit. Numeri impressionanti per chi aveva segnato soltanto due gol nella passata stagione. La vacanza ai Caraibi è ormai ad un passo per il numero 92 del Milan. Omaggio della casa, paga capitan Ambrosini.

    CHE CONFUSIONE – Probabilmente El Shaarawy nella sua vacanza non verrà seguito da Allegri, ancora intento a cambiare giocatori e numeri, lavoro che lo fa avvicinare più a un matematico che ad un allenatore. La sensazione però è che nemmeno Allegri sappia come abbia mandato in campo i suoi uomini (3-5-2) e come sia riuscito in una rimonta che pareva impossibile dopo il secondo gol di Brienza. Cambiare in continuazione non è certamente salutare per una squadra in crisi d’identità e che cerca di risalire la classifica. A Milanello non servono gli indovini con i numeri, il calcio non è il superenalotto.

    FANTASMA– Avrà pure cambiato numero di maglia, ma quello visto ieri al Barbera aveva più le sembianze di un fantasma che un giocatore. Parliamo di Pato, lanciato titolare da Allegri dopo i buoni segnali offerti tre giorni fa contro il Genoa. In Sicilia il brasiliano decide di tornare piccolo piccolo. Spreca una grande palla di Montolivo in avvio di partita, facendosi rubare il pallone quando era ormai solo davanti a Ujkani. Da lì in avanti Pato si assenta e si trasforma in ectoplasma. Qualcuno dovrebbe ricordargli che ad aspettarlo a casa c’è una certa Barbara.

    US Citta di Palermo v AC Milan - Serie A
    El Shaarawy e Bojan, l’El Dorado del Milan a Palermo | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    EL DORADO – Entrato nel secondo tempo in coppia con Pazzini, Bojan ha stravolto gli equilibri del match. Allegri l’ha schierato dietro il Pazzo, ridisegnando per il Milan l’antico 4-2-3-1, con Emanuelson (entrato al posto di Flamini) ed El Shaarawy sugli esterni. Lo spagnolo è subito andato vicino al gol con un gran tiro, bravo Ujkani nella circostanza. Poi ha fornito l’assist decisivo per la rete di Montolivo. L’ex Barcellona suona la carica e insieme ad El Shaarawy spinge il Milan a schiacciare nella propria metà campo i rosanero in cerca del pareggio. Gasperini vede lentamente sgretolarsi i sogni di vittoria. La sentenza è decisa al 35′ della ripresa. Bojan ed El Shaarawy, i ragazzi con più classe in questo Milan. I tifosi del Palermo l’hanno capito, e Allegri?

    Pagelle Palermo-Milan 2-2 (30-10-2012)
    Constant 4: perché continuare con questo strazio? Nel primo tempo per poco non ripete il penalty di Malaga, poi si trasforma in uomo-assist per Miccoli. PACCO
    Montolivo 7: l’ex Fiorentina non smette di crederci. Regala un cioccolatino alla Pirlo al fantasma, dimostrando di avere i raggi infrarossi al posto delle pupille. Quello di ieri sera è il suo primo gol con la maglia del Milan (o secondo, se si conta quello nel derby). BIONICO
    Bojan 7,5: Allegri trova nello spagnolo il suo El Dorado. E’ l’uomo che forse più di El Shaarawy cambia il corso degli eventi. APOCALISSE
    Pato 4: nelle interviste post-Genoa parlava di essere rinato. Vedendolo ieri ci viene da pensare allora che la reincarnazione esiste. Purtroppo il Papero però ha scelto il corpo sbagliato. ECTOPLASMA
    El Shaarawy 7,5: il rimpianto più grande per il Faraone è quello di essere un fenomeno in una squadra che lotta per non retrocedere. FREGATO
    Gasperini 5: ha incontrato il Milan di Allegri due volte. A Pechino vinceva 1-0 prima di subire nella ripresa la rimonta milanista. Ieri vinceva 1-0, ha avuto anche uno scatto d’orgoglio portandosi sul 2-0. Ma è tutto inutile, la rimonta e i due gol rossoneri proprio non riesce ad evitarli. CRICETO

    Tabellino Palermo-Milan 2-2 (30-10-2012)
    Palermo (3-4-2-1): Ujkani 6,5, Munoz 6, Donati sv (6′ Von Bergen 6), Garcia 5,5 (67′ Cetto 6), Morganella 6, Barreto 6,5, Rios 6, Mantovani 5,5, Ilicic 6,5, Brienza 7, (57′ Giorgi 5), Miccoli 7. Allenatore: Gasperini 5
    Milan (?): Amelia 5, Mexes 6, Bonera 6, Yepes 6 (53′ Pazzini 5,5), Abate 5,5, Flamini 5 (46′ Emanuelson 6,5), Montolivo 7, Nocerino 5, Constant 4, El Shaarawy 7,5, Pato 4 (53′ Bojan 7,5). Allenatore: Allegri 5,5

    Video Palermo-Milan 2-2[jwplayer config=”180s” mediaid=”158695″]

  • Milan a Palermo per la risalita. Pato titolare

    Milan a Palermo per la risalita. Pato titolare

    Neanche il tempo di festeggiare la vittoria contro il Genoa di sabato scorso che Allegri è chiamato questa sera ad un match complicatissimo. Palermo-Milan dirà se i tre punti di San Siro siano davvero l’inizio di un nuovo campionato oppure soltanto una dolce illusione per i tifosi del Diavolo. La squadra di Allegri fin qui ha vinto due volte in trasferta. A Bologna (2 giornata di campionato), grazie alla tripletta di Pazzini, e in Russia contro lo Zenit di San Pietroburgo. Per il resto tre sconfitte (Udinese, Lazio, Malaga) e un pareggio (Parma). Non va meglio al Palermo, che di partita ne ha vinto soltanto una (due se si conta il turno di Coppa Italia contro la Cremonese). Da quando Gasperini è approdato in Sicilia i rosanero hanno collezionato due sconfitte (Atalanta, Pescara), un successo (Chievo) e tre pareggi consecutivi (Genoa, Torino, Siena). Se si esclude il successo in goleada contro i clivensi, l’attacco del Palermo nelle restanti cinque partite ha segnato soltanto un gol (in trasferta sul campo del Genoa).

    EFFETTO BARBERA– I rosanero sperano di vivere una nuova notte magica contro il Milan. Nonostante l’ultimo confronto tra le due squadre dica 4-0 per la banda di Allegri (Ibrahimovic e Thiago Silva in gol), in tempi recenti il Palermo ha rappresentato al meglio il concetto di bestia nera per i rossoneri. Nelle ultime quattro trasferte (dalla stagione 2008-2009) i padroni di casa siciliani hanno sempre battuto il Milan, sia in campionato che in Coppa Italia (stagione 2010-2011, Cosmi in panchina). Quattro successi nei quali il Palermo ha segnato 9 reti e subito soltanto tre gol. Gasperini riuscirà a proseguire il cammino tracciato dai vari Delio Rossi, Zenga e Cosmi?

    AC Milan v Genoa CFC - Serie A
    Alexandre Pato titolare nella trasferta di Palermo | ©Claudio Villa/Getty Images

    DA MILANELLO – Le ultime notizie provenienti dal centro sportivo di Milanello parlano di un Pato rigenerato e titolare per la seconda volta in tre giorni dopo la vincente partita contro il Genoa. Al fianco di Pato ci saranno El Shaarawy e Emanuelson, i due calciatori che danno più garanzia in questo momento delicato al tecnico livornese. L’unico dubbio per Allegri è quello relativo al centrocampo, dove De Jong e Ambrosini si giocano una maglia da titolare al fianco di Montolivo, già sicuro del posto in cabina di regia. In difesa rientra invece Mexes, con Bonera e Yepes che andranno a completare il reparto della difesa a tre guidato anche stasera da Amelia, nonostante Abbiati abbia recuperato dal problema alle vie respiratorie dei giorni scorsi.

    LE QUOTE – I bookmakers danno in leggero vantaggio il Milan, la cui vittoria è quotata da Bwin intorno alla pari (2.25). Segnaliamo che la quota per il successo ospite sta costantemente calando. Al contrario, appare più problematica la vittoria casalinga del Palermo (3.10), conseguenza anche del fatto che i rosanero abbiano ottenuto i tre punti soltanto una volta in due mesi.

    Probabili formazioni Palermo-Milan (30-10-2012)
    Palermo (3-4-2-1): Ujkani, Munoz, Donati, Von Bergen, Morganella, Barreto, Kurtic, Mantovani, Ilicic, Brienza, Miccoli.
    A disposizione: Benussi, Cetto, Labrin, Pisano, Garcia, Rios, Viola, Bertolo, Giorgi, Zahavi, Dybala, Budan. Allenatore: Gasperini
    Milan (3-4-3): Amelia, Bonera, Yepes, Mexes, Abate, Constant, Montolivo, Ambrosini, El Shaarawy, Pato, Emanuelson.
    A disposizione: Abbiati, Gabriel, Zapata, Acerbi, De Jong, Nocerino, Flamini, Bojan, Pazzini, Muntari. Allenatore: Allegri

  • El Shaarawy decide Milan-Genoa, Allegri scaccia le streghe

    El Shaarawy decide Milan-Genoa, Allegri scaccia le streghe

    L’anticipo serale della nona giornata di Serie A Milan-Genoa termina 1-0 in favore dei rossoneri. Match deciso dal gol di El Shaarawy al 77′ su cross di Abate. Allegri scaccia le streghe con tre punti che consentono al Diavolo di respirare. In classifica il Milan si porta a quota 10 punti, superando lo stesso Genoa che rimane fermo a 9 punti. In attesa delle partite di questo pomeriggio i rossoneri approdano all’ottavo posto, in coabitazione con la Sampdoria. E’ la terza vittoria del Milan in campionato, la terza contro una squadra dai colori sociali rossoblu (Genoa, Cagliari, Bologna). La squadra di Allegri è andata meglio nella ripresa, dopo un primo tempo piuttosto abulico. Protagonista assoluto del match Stephan El Shaarawy, uomo ovunque e sempre più capocannoniere del Milan.

    POVERI– L’infortunio di Boateng nell’immediata vigilia della partita costringe Allegri a rivedere il 3-4-2-1 pensato dopo la trasferta di Malaga e schiera i suoi ancora con il 3-4-3, proponendo Emanuelson largo a destra, con Abate e Antonini esterni. Il primo tempo scivola via senza troppe emozioni. Gli ospiti guidati da Gigi Del Neri mostrano grande compattezza in fase difensiva, con due linee molto strette che chiudono ogni spazio alla manovra dei rossoneri. Il centrocampo del Genoa sovrasta nettamente quello dei padroni di casa, dove il solo Montolivo mantiene alto l’onore. Per il resto la prima frazione di gioco non regala alcun sussulto agli spettatori di San Siro, se si esclude l’episodio del calcio di rigore ai danni di Pato per la trattenuta di un difensore avversario. L’arbitro Mazzoleni decide di far proseguire tra le proteste dei giocatori del Milan.

    AC Milan v Genoa CFC - Serie A
    El Shaarawy decisivo anche contro il Genoa | ©Claudio Villa/Getty Images

    FARAONE – Al rientro dagli spogliatoi la squadra di Allegri dà l’impressione di avere più ritmo rispetto ai primi 45′. Dall’altra parte invece gli uomini di Delneri si abbassano pericolosamente nella propria area, senza più riuscire ad imbastire un’azione degna di nota a centrocampo. Si rende protagonista subito Pato, autore di un lampo abbagliante in una serata piuttosto buia. La partita continua a farla il Milan ma il gol stenta ad arrivare. Al 25′ della ripresa Allegri sceglie la carta Pazzini al posto di Pato, accentrando maggiormente Emanuelson per le incursioni di Abate. Dopo pochi minuti la mossa tattica dell’allenatore rossonero porta al gol del vantaggio. E’ il 77′ quando Abate riceve palla sulla corsia di destra prima di crossare verso il centro dove El Shaarawy si fa trovare pronto all’appuntamento del gol. Sesta rete in nove partite per il Faraone, che dimostra anche contro il Genoa di essere il vero trascinatore di quest’anno.

    DEBUTTO GRIGIO – Per Delneri una sconfitta al ritorno su una panchina di Serie A dopo un’assenza di quasi due anni. Non era facile esordire contro un Milan in cerca di riscatto. Il Genoa si è fatto apprezzare specialmente nel primo tempo, dove ha offerto un’ottima prestazione dal punto di vista difensivo, senza rischiare mai nulla. Nella ripresa invece la squadra rossoblu è retrocessa con il proprio baricentro, consegnando di fatto al Milan il pallino del gioco. L’assenza di Borriello lì davanti si è fatta, con Immobile sembrato troppo solo nonostante due esterni offensivi come Jankovic e Antonelli.

    MILAN-GENOA 1-0

    MARCATORE: Stephan El Shaarawy al 32′ s.t.

    MILAN (3-4-3): Amelia; Zapata, Bonera, Yepes; Abate, De Jong, Montolivo, Antonini (41′ Constant); El Shaarawy, Emanuelson (42′ s.t. Constant), Pato (26′ s.t. Pazzini). In panchina: Abbiati, Gabriel, Mexes, Acerbi, Ambrosini, Flamini, Bojan. Allenatore: Allegri

    GENOA (4-4-1-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Moretti (23′ s.t. Krajnc); Jankovic (35′ s.t. Jorquera), Kucka, Toszer, Antonelli; Bertolacci (11′ s.t. Merkel); Immobile. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Piscitella, Seymour, Hallenius, Moro, Said, Melazzi. Allenatore: Delneri

    LE PAGELLE

    El Shaarawy 8: strepitoso per intensità, continuità, sacrificio, determinazione, autorevolezza. Fin qui il Milan è stato solo El Shaarawy.
    Abate 6,5: Allegri ha cambiato modulo per sfruttare al meglio Abate e Antonini sugli esterni. Ieri l’assist per il gol del Faraone e tante discese.
    Yepes 6,5: non si capisce perché Allegri non lo schieri in tutte le partite. Anche ieri dimostra di avere il carisma e la personalità nel guidare la difesa rossonera.
    Montolivo 6,5: è uno dei pochi centrocampisti, se non l’unico, di qualità. Se c’è uno che deve accendere la luce quello è il viola.
    Pato 5,5: qualche sprazzo, due per l’esattezza, prima di essere sostituito da Pazzini. Quanto basta per ricevere l’insufficienza mista a speranza.

    VIDEO MILAN-GENOA 1-0 (27-10-2012)
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158397″]

  • Milan-Genoa, Allegri sceglie Boateng e Pato

    Milan-Genoa, Allegri sceglie Boateng e Pato

    Milan-Genoa di questa sera diventerà la deadline di Allegri? Nessuno qui è un profeta, qualcosa però ci fa credere il contrario. Reduce da tre ko consecutivi, il Diavolo si aggrappa al suo stadio, un tempo fortino e compagno di “solo cose belle” (cit. World Wide Web)A San Siro fin qui il Milan ha raccolto una sola vittoria, contro il Cagliari (2-0) lo scorso 26 settembre. Per il resto tre sconfitte (Sampdoria, Atalanta, Inter) e un pareggio europeo (Anderlecht). Roba da far accapponare la pelle anche a Sean Connery nel tempio maledetto. Allegri sfiderà il Genoa, di per sé un paradosso vivente. Enrico Preziosi ha innescato l’ennesimo tumulto interno, licenziando il povero De Canio e sostituendolo con Del Neri (ex Juve, Samp e Chievo fra le altre). Paradosso perché De Canio era decimo in classifica, con due punti di vantaggio sullo stesso Milan. Quello che non ha fatto Galliani, ha fatto Preziosi. Chissà se i due andranno a braccetto anche sotto la voce “gestione tecnica”.

    ALLEGRI CAMBIA ANCORA– Dopo aver varato la difesa a tre ed un inedito 3-4-3 rossonero (soltanto Zaccheroni aveva osato tanto) nella sfortunata trasferta di Rosaleda, Allegri decide di cambiare ancora, aumentando così la confusione a tifosi e giocatori. Questa sera contro il Genoa la squadra scenderà in campo con un 3-4-2-1, che ricorda fra le altre Napoli e Udinese. Sentendo le indiscrezioni di mercato che affiorano dalla gole profonde di Milanello, sembra quasi che Allegri stia preparando il terreno a Walterino Mazzarri (vedi tale José Alberti). Quali gli interpreti del nuovo modulo?

    FBL-ITA-EUR-C1-MILAN-ANDERLECHT
    Boateng di nuovo titolare nella sfida decisiva per Allegri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    PATO E BOATENG TITOLARI – I cambiamenti riguarderanno ogni reparto. A partire dal portiere, con Abbiati che rientra dopo l’infiammazione alle vie respiratorie sostituendo così il discusso Amelia. Davanti al capitano di stasera giocano Mexes, Bonera e il colombiano Yepes, che prende il posto di uno frastornato Acerbi in salsa spagnola. Nel reparto di centrocampo troviamo in mezzo la coppia De Jong-Montolivo. L’olandese, assente nella trasferta di Champions, scavalca nelle preferenze capitan Ambrosini, mentre Montolivo deve accontentarsi del ruolo di regista arretrato. Sugli esterni giocano Abate e Emanuelson. Per Urby si tratta di un ritorno al passato, quando all’Amsterdam Arena ricopriva spesso quel ruolo. Nemmeno convocato De Sciglio, messo ko dall’influenza. Alle spalle di Pato (bocciati sia Bojan che Pazzini) troviamo invece Boateng ed El Shaarawy. Il ghanese quindi si riprende una maglia da titolare dopo la tribuna contro il Malaga. La posizione di Boateng può far pensare anche a un 3-5-2, con il numero 10 arretrato nella linea di centrocampo ed El Shaarawy in coppia con Pato.

    PRECEDENTI – Negli ultimi due anni il Milan ha battuto il Genoa tre volte, pareggiando in una sola occasione. Allegri quindi è imbattuto con l’undici rossoblu. Lo scorso anno a San Siro decise proprio un gol di Boateng per l’1-0 finale. Al suo primo anno sulla panchina rossonera, il tecnico rossonero vinse sempre 1-0, stavolta con la rete di Zlatan Ibrahimovic. Negli ultimi dieci incontri il Milan ha perso contro il Genoa due volte, sempre fuori casa. A San Siro invece le ha vinte tutte, tranne il pareggio per 1-1 della stagione 2008-2009. L’ultima affermazione del Genoa contro il Diavolo risale al maggio del 2010, quando il gol di Sculli nel deserto del Marassi regalò il successo ai rossoblu contro la squadra di Leonardo.

    Probabili formazioni Milan-Genoa (27-10-2012)
    Milan (3-4-2-1): Abbiati, Mexes, Bonera, Yepes, Montolivo, De Jong, Abate, Emanuelson, Boateng, El Shaarawy, Pato.
    A disposizione: Amelia, Gabriel, Antonini, Zapata, Acerbi, Ambrosini, Nocerino, Constant, Flamini, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri
    Genoa (4-5-1): Frey, Sampirisi, Granqvist, Bovo, Antonelli, Jankovic, Toszer, Kucka, Merkel,  Bertolacci, Immobile.
    A disposizione: Tzorvas, Stillo, Melazzi, Piscitella, Seymour, Krajnc, Moro Alhassan, Said, Hallenius.