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  • Montolivo tuffo nel passato: con la Fiorentina se segno non esulto

    Montolivo tuffo nel passato: con la Fiorentina se segno non esulto

    Il passato Viola resta una pagina importante della sua carriera durata ben sette stagioni, ma Riccardo Montolivo a margine della presentazione per il lancio del suo sito ufficiale ed alla vigilia del match fra il suo presente ed il suo passato – Milan-Fiorentina, in programma domani alle ore 15 – rimane concentrato sull’attuale, sul rossonero, con la consapevolezza di “aver fatto la scelta giusta di cui non mi sono pentito nemmeno per un secondo” dal suo punto di vista nel decidere di chiudere la sua esperienza con la Fiorentina, con l’unico rammarico di non aver avuto la possibilità di discuterne con la proprietà, limitandosi ad alcuni incontri con la dirigenza con la quale, in quel periodo, era subentrato qualche problema. Inoltre, il suo divorzio dal club Viola è stato tutt’altro che dolce soprattutto per le modalità con cui si è consumato, con l’annuncio di non voler rinnovare il contratto in scadenza a fine stagione e con i contestuali risultati negativi della squadra in campo, dei quali veniva “additato” come principale responsabile, come lui stesso riconosce: “le colpe venivano date sempre a me ma io ho sempre dato il massimo per quella maglia”.

    Il passato, però, è comunque un bagaglio importante, che merita assoluto rispetto ed è per questo che il centrocampista afferma con decisione che, nel caso in cui dovesse far gol, non esulterà per rispetto nei confronti di quella che è stata la mia esperienza Viola: un “ritornello” poco originale, considerando che la scelta di non celebrare i gol degli ex è spesso abusata ma che, nel suo caso, ha delle ragioni profonde considerando il legame con l’intero ambiente che ha contraddistinto i suoi anni a Firenze, nei quali ha indossato anche la fascia da capitano. Per tal ragione, Riccardo Montolivo non ha smesso di seguire con attenzione l’attuale squadra allenata da mister Vincenzo Montella ed è contento che la Fiorentina sia finalmente rinata, perchè “la città di Firenze merita una squadra forte”.

    Riccardo Montolivo ritrova la Fiorentina | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    La Viola gli è rimasta nel cuore ma, com’è ovvio che sia, il suo desiderio è ora quello di vincere al Milan che lui stesso definisce “una grande squadra, forse la più grande, dove gioco nello stadio più bello del mondo”. L’inizio di stagione del campionato rossonero non è stato dei più felici ma, secondo Montolivo, la squadra possiede ampi margini di miglioramento che ha già iniziato a mostrare nelle ultime partite dove si sono compiuti importanti passi avanti che gli infondono fiducia per il proseguio della stagione, perchè la squadra rossonera “merita una classifica diversa da quella che abbiamo”. Alla luce dei tanti cambiamenti in organico, secondo Montolivo era necessario un tempo per il giusto assestamento del lavoro di mister Allegri, alla ricerca di nuovi equilibri e meccanismi in campo e, dunque, i miglioramenti registrati nelle ultime prestazioni devono essere letti positivamente, come un segnale connesso all’aver trovato qualche punto fermo importante, che possa essere d’aiuto per proseguire in tale direzione, in particolar modo in un mese molto duro in cui i rossoneri sono attesi ad importanti banchi di prova, contro Fiorentina, Napoli e Juventus.

  • Milan, per Guardiola e lo sceicco serve il terzo posto

    Milan, per Guardiola e lo sceicco serve il terzo posto

    Durante il match di martedì tra Milan e Malaga, a San Siro si stava giocando forse una partita ancora più importante in tribuna. C’era Berlusconi, assente da circa tre mesi. Al fianco di Silvio Berlusconi c’era poi Flavio Briatore, sempre più vicino al presidente rossonero.  Il perché è presto spiegato. Berlusconi è stato di recente ospite in Kenya dall’ex team manager della Renault, dove ha trascorso una vacanza benessere insieme al suo medico di fiducia ed una fisioterapista. Oltre ad aver perso tre kg in una settimana, Berlusconi avrebbe anche allacciato i rapporti con lo sceicco Mansour Bin Zayed Al Nahyan, fra le altre cose presidente di City e Getafe. A San Siro c’era anche Confalonieri, presidente di Mediaset, e dulcis in fundo Pere Guardiola, fratello di Pep.

    RAGNATELA– Troppi i tasselli presenti per non fare un tentativo di puzzle più o meno riuscito. Dopo il lodo Mondadori, Mediaset ha dovuto affrontare una crisi imprevista. I rubinetti sono stati chiusi qua e là, sopratutto quelli che puntavano verso Via Turati, dove ogni anno confluivano milioni e milioni di euro attraverso un viaggio di sola andata. Quest’estate i tifosi del Milan hanno definitivamente capito che la propria squadra doveva auto-finanziarsi, motivo per il quale è stato dato l’addio a Thiago e Ibra con un unico pacchetto. Portare le perdite a zero è stato il primo passo della famiglia Berlusconi verso una storica apertura a capitali stranieri.  Ecco quindi spuntare Mansour, fratello del sovrano di Abu Dhabi, ribattezzato come mister mille miliardi di dollari.

    Barcelona's coach Josep Guardiola (L) an
    Allegri spiana la strada a Guardiola? | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PEP – In tutto questo cadrebbe a fagiolo Pep Guardiola. L’ex allenatore del Barca arriverebbe in un Milan completamente rivoluzionato, nuovamente potente dal punto di vista economico, pronto a rilanciare la propria sfida ai  maggiori top club europei. In tribuna c’era Pere Guardiola, il fratello. Qualche ora prima lo stesso Pere si trovava da Giannino, noto ristorante di Milano filo-rossonero, dove Galliani è solito installarsi per improvvisati vertici di mercato. Nonostante le smentite di rito, fra l’altro quasi istantanee e quindi alquanto strane, è impensabile che Pere non abbia avuto un primo contatto con l’universo Milan.

    TERZO POSTO – Molto però dipenderà dall’attuale stagione rossonera. Il terzo posto diventa l’obiettivo fondamentale per aprire a scenari fino a luglio impensabili. Perché se è vero che per un ipotetico investitore la cosa più importante rimane il brand, ed il Milan in questo campo rappresenta una delle prime forze europee, è anche vero che Guardiola forse non vedrebbe di buon occhio un suo approdo in un club depotenziato dal mancato ingresso in Champions League. Forse, perché Guardiola in questi anni ci ha abituati all’impossibile, incarnando meglio di chiunque altro il nothing impossible. Consapevole oppure no, Allegri sarà con ogni probabilità il pittore del futuro rossonero. Qualora il Milan non riesca nella rimonta al terzo posto, il tecnico livornese potrebbe conservare il posto anche per l’ultimo anno di contratto che ancora lo lega alla società di Via Turati. Paradossalmente se riuscisse a raggiungere l’agognato terzo posto, Allegri si scaverebbe la fossa con le sue stesse mani.

  • Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Il martedì europeo ha portato i primi verdetti. Malaga e Porto qualificate aritmeticamente alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. Per la squadra spagnola è stata una giornata storica, visto che mai aveva partecipato alla massima competizione europea. Il club è stato costretto a cedere in estate diversi elementi importanti della rosa per evitare un possibile fallimento, causato del passo indietro dalla carica di presidente dell’emiro Al Ahmed Al Thani, che dopo aver sperperato milioni di euro in due anni, si è allontanato dai vertici societari. Per il club portoghese invece è l’ennesima conferma dell’ottima gestione societaria. Nonostante la cessione di Hulk ha conquistato la qualificazione alla prossima fase con due turni d’anticipo.

    Ma la novità di giornata è l’ennesimo passo falso del Manchester City in campo europeo. Nella gara casalinga contro l’Ajax servivano solamente i tre punti ma è arrivato un deludentissimo 2-2, anche se con qualche recriminazione. Il manager del club inglese, Roberto Mancini, a fine partita, prima si scaglia contro gli arbitri sfogandosi in italiano con un limpidissimo “ridicoli!“, poi nelle interviste post gara lascia intendere di non avere più speranze per una qualificazione al prossimo turno ma lancia una piccola frecciatina agli arbitri: “In Champions League gli arbitri dovrebbero avere più qualità, questa è la partita che ci poteva far rimanere ancora in corsa, meritavamo di vincere, abbiamo fatto degli errori nelle scorse partite, ma siamo stati sfortunati“. Chissà come prenderà il suo presidente l’ennesima eliminazione dalla Champions League, non proprio il torneo preferito del Mancio che ora si ritrova costretto a vincere la Premier per poter guidare la formazione di Manchester anche la prossima stagione.

    Roberto Mancini
    Mancini protesta a fine partita con i direttori di gara © Alex Livesey/Getty Images

    La speranza è l’ultima a morire e nonostante i soli due punti in classifica, Roberto Mancini ha l’obbligo di provarci fino alla fine anche se sinceramente, solo un miracolo sportivo potrebbe garantire il passaggio del turno al Manchester City.

    GRUPPO A

    Il Gruppo A viene guidato da Porto e Paris Saint Germain rispettivamente con 10 e 9 punti. Se per i portoghesi la qualificazione al prossimo turno è già garantita, ai ragazzi di Ancelotti serve un solo punto. Il 4-0 (4 assist di Ibrahimovic) rifilato alla Dinamo Zagabria al Parco dei Principi dimostra la grande superiorità del club francese. Nell’altro incontro del girone, scialbo 0-0 tra Dinamo Kiev e Porto.

    Dinamo Kiev-Porto 0-0
    Psg-Dinamo Zagabria 4-0 – 16′ Alex, 61′ Matuidi, 65′ Menez, 80′ Hoarau

    Classifica: Porto 10, Paris Saint Germain 9, Dinamo Kiev 4, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B

    Completamente aperto il secondo girone di questa Champions League. Con il pareggio spettacolare per 2-2 tra Schalke e Arsenal e la vittoria interna dell’Olympiakos ai danni del Montpellier si riaprono i giochi, con i greci che si avvicinano in modo minaccioso alla coppia di testa tedesca-inglese. I ragazzi di Wenger, mostrano la loro fragilità giovanile facendosi rimontare uno 0-2 conquistato nei primi venticinque minuti di gioco. Tutto facile invece per l’Olympiakos che vince 3-1 contro i francesi.

    Olympiakos-Montpellier 3-1 – 4′ Machado (O), 67′ Belhanda (rig) (M), 80′ Greco (O), 82′ Mitroglou (O)
    Schalke 04-Arsenal 2-2 – 18′ Walcott (A), 26′ Giroud (A), 47′ Huntelaar (S), 67′ Farfan (S)

    Classifica: Schalke 04 8, Arsenal 7, Olympiakos 6, Montpellier 1.

    GRUPPO C

    Come detto ad inizio articolo, il Malaga è matematicamente qualificato al prossimo turno della Champions League, grazie al punto conquistato a San Siro. Nell’altra sfida del girone, ottima vittoria casalinga per l’Anderlecht contro lo Zenit che permette al club milanista di rimanere in corsa per il passaggio del turno, stazionando ancora al secondo posto.

    Anderlecht-Zenit San Pietroburgo 1-0 – 17′ Mbokani
    Milan-Malaga 1-1 – 40′ Eliseu (Ma), 73′ Pato (Mi)

    Classifica: Malaga 10, Milan 5, Anderlecht 4, Zenit San Pietroburgo 3.

    GRUPPO D

    Il girone di ferro, così venne definito qualche minuto dopo i sorteggi. Il Manchester City non va oltre il 2-2 casalingo contro l’Ajax, recuperando uno svantaggio iniziare di 0-2 e recriminando per un gol regolare non convalidato e per un rigore non concesso a fine gara. La squadra inglese per qualificarsi ha bisogno di un vero e proprio miracolo. Stesso risultato nell’altra sfida del girone tra Real Madrid e Borussia Dortmund che permette ad entrambe di avvicinarsi notevolmente al prossimo turno della massima competizione europea.

    Manchester City-Ajax 2-2 – 10′, 17′ De Jong (A), 22′ Y.Toure (M), 73′ Aguero (M)
    Real Madrid-Borussia Dortmund 2-2 – 28′ Reus (B), 34′ Pepe (R), 45′ aut. Arbeloa (B), 89′ Ozil (R)

    Classifica: Borussia Dortmund 8, Real Madrid 7, Ajax 4, Manchester City 2.

  • Il fratello di Guardiola a Milano per il Milan?

    Il fratello di Guardiola a Milano per il Milan?

    Quando si parla di uno degli allenatori più vincenti e carismatici al mondo, ogni cosa può diventare una notizia. Pep Guardiola è ormai da tempo abituato a tutto ciò, nonostante abbia sempre  cercato di mantenere un certo riserbo ed un low profile anche dopo il termine della sua avventura sulla panchina del Bercellona, decidendo di “prendersi il suo tempo” passeggiando per le vie di New York, probabilmente alla ricerca di nuova ispirazione per le sue scelte future.

    Difficile ipotizzare che un tecnico vincente come Pep possa restare ancora a lungo lontano dal suo habitat, ed è quasi certo che nel 2013 tornerà a sedere sulla panchina di un grande club e, per tal motivo, già da tempo sono iniziate a rincorrersi diverse voci circa l’interessamento del Milan nei suoi confronti, ipotizzando viaggi ad hoc di Adriano Galliani nella Grande Mela, poi smentiti dallo stesso dirigente rossonero che ha precisato come il suo eventuale viaggio avrebbe avuto come unico fine l’andare a trovare sua figlia.

    Ma, se è vero che più indizi possono “fare una prova”, in tal senso potrebbe essere letta la notizia della presenza di Pere Guardiola a Milano, proprio nella giornata di ieri, in occasione del match di Champions League fra Milan e Malaga. Ecco, dunque, che è necessario approfondire quale sia il ruolo di Pere Guardiola nella “vita calcistica” del più famoso fratello: Pere è il suo procuratore, oltre che consigliere-consulente fidato e, dunque, è una persona molto influente nelle future decisioni di Pep. Per tal motivo il viaggio milanese avrebbe potuto celare qualcosa di più, nonostante il Milan abbia prontamente deciso di smentire ogni tipo di contatto con un comunicato ufficiale apparso sul sito: “Ac Milan smentisce le notizie apparse su alcuni media relativa a un presunto incontro tra il Vicepresidente Vicario e Ad Adriano Galliani e familiari o procuratori del signor Guardiola”. 

    Pep Gardiola | © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Una secca presa di posizione finalizzata, con tutta probabilità, ad evitare ulteriori pressioni sul lavoro di mister Massimiliano Allegri, il quale già da tempo ha imparato a convivere con continue voci circa il suo prossimo successore e, per tal ragione, alla notizia della presenza del fratello di Guardiola a Milano non sembra scomporsi eccessivamente: “Guardiola al Milan? È una questione che non mi interessa e che mi annoia. Io ho altri problemi” .

    I problemi di cui parla mister Allegri riguardano prettamente il presente, ma sono condizionati – inevitabilmente – dalle strategie di “spending review” che il Milan ha deciso di attuare nel mercato estivo, per far cassa con la cessione di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al Psg: tale strategia di contenimento dei costi difficilmente potrebbe coniugarsi con l’arrivo sulla panchina rossonera di un uomo come Guardiola, abituato a lavorare con campioni di primissimo livello da plasmare ad immagine e somiglianza del suo calcio-spettacolo. La filosofia di gioco di Pep Guardiola non può che affascinare il presidente Berlusconi, da sempre amante dichiarato del calcio offensivo ma, se si decidesse realmente di intraprendere un progetto tanto ambizioso, verrebbe automaticamente imposto un radicale cambio di rotta in termini di budget per la squadra, cancellando con un colpo di spugna tutti i propositi di contenimento dei costi fin qui attuati.

    Allo stato dei fatti, tali ragioni fotografano la reale situazione ancor più delle smentite di circostanza e, dunque, la presenza di Pere Guardiola a Milano non sembra nascondere nessuna “trattativa segreta”.

  • Come d’incanto Pato, Milan-Malaga 1-1

    Come d’incanto Pato, Milan-Malaga 1-1

    Termina in parità il match di Champions League Milan-Malaga. A San Siro il risultato finale è 1-1. Al vantaggio iniziale ospite firmato Eliseu al 40′, la squadra di Allegri risponde con Pato a metà ripresa. In classifica i rossoneri si confermano al secondo posto del Girone C con 5 punti. Il Malaga invece, in virtù del punto conquistato, ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di finale. Irraggiungibile infatti per Anderlecht (4 punti) e Zenit (3 punti) quando ormai mancano soltanto due partite al termine di questa prima fase. Per il Milan sarà cruciale la trasferta in Belgio del prossimo 21 ottobre. Tre punti rappresenterebbero un passo in avanti decisamente importante, perché poi nell’ultima partita contro lo Zenit sarà sufficiente anche un pareggio per andare agli ottavi. I russi sono invece obbligati a vincere contro il Malaga già qualificato e a San Siro. Impresa che anche per Spalletti suona come una mission impossible.

    AC Milan v Malaga CF - UEFA Champions League
    Per Pato è il quinto gol in Champions. Quattro contro club spagnoli | ©Claudio Villa/Getty Images

    RINASCITA PATO – Non segnava da 11 mesi esatti. L’ultimo gol, sempre in Champions League, contro il Viktoria Plzen in trasferta (2-2). Il brasiliano conferma la sua etichetta di Torero, che lo vuole a segno spesso e volentieri con le squadre spagnole. Quella contro il Malaga è il quinto gol in Coppa Campioni del Papero. Quattro di questi realizzati quando difronte c’erano club iberici. Oltre al colpo di testa sul perfetto cross di Constant che è valso il pareggio finale, Pato ha dato discreti segni di affidabilità dal punto di vista fisico. Un match sicuramente non brillantissimo per il carioca, ma comunque importante per il gol ritrovato.

    FBL-EUR-C1-MILAN-MALAGA
    Manuel Pellegrini ieri sera a San Siro | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    FAVOLA MALAGA – Da esordiente a regina. Pellegrini, il tecnico filosofo, è riuscito a costruire uno dei giocattoli migliori in campo europeo. In estate la squadra del cileno era considerata come la terza forza del girone, con Zenit e Milan un gradino sopra. Pochi mesi dopo la realtà ha visto un Malaga imprendibile. Se qualcuno avesse detto tre mesi fa che Isco e compagni avrebbero avuto la qualificazione in tasca con due giornate d’anticipo (forse) sarebbe stato preso per pazzo. Dopo le prime tre vittorie dell’andata invece la sorpresa iberica si è trasformata in normalità.

    Pagelle Milan-Malaga 1-1 (06-11-2012)
    Abbiati 6: inoperoso per tutto i 90′ minuti a parte quando deve raccogliere il pallone dopo il lampo di Eliseu.
    Abate sv: esce quasi subito per un infortunio muscolare. (De Sciglio 6, discreto l’impatto sulla partita del giovane terzino, si limita al compitino senza difficoltà).
    Mexes 6: titolare inamovibile della difesa rossonera, anche ieri sera il francese vive una serata tranquilla.
    Bonera 6: rientra dopo il turno di squalifica in campionato. Dopo gli addii di Nesta e Thiago, l’ex Parma è sempre più leader lì in mezzo.
    Constant 6,5: aveva destato già grande impressione contro il Chievo, buone sensazioni confermate anche contro il Malaga. Suo il cross per Pato al 73′.
    Montolivo 6,5: leader carismatico del centrocampo. Il vuoto di Pirlo inizia ad essere meno preoccupante.
    De Jong 5: ha sulla coscienza Isco in occasione dell’assist per Eliseu. Il suo errore poteva costare molto caro.
    Emanuelson 5,5: non è brillante come in altre occasioni. Forse paga un po’ di stanchezza. (Robinho sv)
    El Shaarawy 5,5: forse la più brutta prestazione da due mesi a questa parte. Se ne accorge anche Allegri che lo sostituisce a venti minuti dal termine con Boateng (5,5)
    Bojan 7: il migliore in campo ieri sera. Con la sua prestazione maiuscola mette in ombra gli esterni e si guadagna persino i complimenti presidenziali di Silvio Berlusconi.
    Pato 6: guadagna la sufficienza grazie al gol. Rete fondamentale per il Papero, pronto alla resurrezione che tutti i tifosi del Milan attendono da mesi.
    Allegri 6,5: la tempesta è passata. Sta vincendo una delle scommesse più importanti, quella di Constant terzino sinistro. Ha stravinto quella di El Shaarawy. Non ha ascoltato i critici che consideravano Montolivo in mediana come un insulso per il calcio. E adesso è pronto a divertirsi con Bojan e Pato.

    Il video di Milan-Malaga 1-1 [jwplayer config=”60s” mediaid=”159367″]

  • Milan-Malaga, torna Pato dall’inizio

    Milan-Malaga, torna Pato dall’inizio

    Stasera a San Siro va in scena Milan-Malaga, partita cruciale per il Girone C di Champions. Cruciale perché i rossoneri hanno l’occasione di avvicinare gli spagnoli in classifica e mantenere invariato il vantaggio sullo Zenit (impegnato nella trasferta belga). Cruciale perché una vittoria contro la squadra di Pellegrini vorrebbe dire rinascita definitiva. Nonostante Allegri non voglia caricare troppo i suoi in vista del match (“non è decisiva”), il tecnico livornese sa bene il significato dei tre punti di stasera. Fin qui percorso netto degli ospiti, vittoriosi in tutte le sfide dell’andata (Zenit e Milan in casa, Anderlecht in trasferta). Nove punti che offrono una discreta consapevolezza di ottenere il pass per gli ottavi. Isco e compagni però vogliono anche conquistare la certezza del primo posto.

    STRAFARE – Per questo l’obiettivo dichiarato dell’allenatore cileno ex Real è quello di violare il tempio di San Siro, raggiungendo la fatidica quota dei 12 punti con due giornate d’anticipo. Non lasciano spazio a interpretazioni le dichiarazioni bellicose della vigilia (“non mi fa paura il Milan”). Parole che forse avevano un senso due settimane fa, ma adesso paiono quantomeno forzate. Dopo la vittoria alla Rosaleda contro i rossoneri, il Malaga ha subito un brusco stop in Liga, pareggiando prima sul campo dell’Espanyol per poi perdere in casa contro il non irresistibile Rayo sabato scorso. Sconfitta arrivata quasi in contemporanea con il successo brillante del Milan sul Chievo. La squadra spagnola, al suo primo anno in Champions, potrebbe pagare a caro prezzo l’inesperienza in campo europeo, sopratutto arrivando all’appuntamento di San Siro con tre vittorie alle spalle.

    AC Milan's Brazilian forward Pato celebr
    L’ultimo gol di Pato contro una squadra spagnola. Camp Nou, Barcellona | ©LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    ALLEGRI NON CAMBIA – Negli ultimi giorni l’ha ripetuto spesso: “non sono pazzo”. Allegri risponde così ai suoi detrattori, che già gli presentavano il conto dopo il pareggio ottenuto in extremis contro al Barbera e la telefonata di Berlusconi a Galliani. I continui cambi di modulo e di giocatori dovrebbero essere soltanto un ricordo per i tifosi del Milan. Dalla difesa all’attacco, passando per il centrocampo, Allegri ha dunque trovato il famoso cerchio magico che mancava ad inizio stagione. Dal secondo tempo di Palermo fino al match di sabato pomeriggio contro i veneti. Per il match di stasera torna Bonera al centro della difesa insieme a Mexes, con Abate e Constant terzini titolari. A centrocampo dovrebbe essere confermati Ambrosini e Montolivo, forse la migliore che il centrocampo rossonero può offrire. In attacco Allegri pensa all’impiego di Pato dal primo minuto al posto di Pazzini. Alle spalle del brasiliano Bojan, con El Shaarawy ed Emanuelson sulle corsie laterali.

    AGENZIE – I bookmakers vedono il Milan favorito. Il successo interno del Diavolo è quotato 2,10 (Betclic), mentre la vittoria del Malaga è data a oltre 3,50 (Betclic). Interessante la quota del Gol (entrambe le squadre a segno), che viene pagato 1,70 la posta.

    Probabili formazioni Milan-Malaga
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, Abate, Mexes, Bonera, Constant, Ambrosini, Montolivo, El Shaarawy, Emanuelson, Bojan, Pato. Allenatore: Allegri.
    Malaga (4-2-3-1): Caballero, Gamez, Demichelis, Welington, Eliseu, Camacho, Toulalan, Portillo, Joaquin, Isco, Saviola. Allenatore: Pellegrini.

  • Champions League, Real Madrid-Borussia match clou. Il Porto vede gli ottavi

    Champions League, Real Madrid-Borussia match clou. Il Porto vede gli ottavi

    Potrebbero arrivare già questa sera i primi verdetti dei gironi eliminatori di Champions League. Almeno sulla carta infatti due squadre, Porto e Malaga, potrebbero strappare, in caso di esito positivo dei loro incontri, il pass per gli ottavi di finale nonostante siamo ancora alla quarta giornata. Dall’altro lato invece la Dinamo Zagabria potrebbe dare l’addio alla massima competizione europea con due giornate di anticipo.

    Casi estremi ma possibili, ma al di là dei verdetti sarà una giornata con temi piuttosto interessanti e sfide intriganti. In particolare nel girone D dove il Real Madrid ospita il Borussia Dortmund mentre il Manchster City riceve l’Ajax. Milan-Malaga e Schalke-Arsenal si presentano come gare equilibrate e dalle quali sembrano poter venir fuori qualsiasi tipo di risultato. Andiamo a capire singolarmente quelle che sono gli spunti di interesse dei match di stasera.

    DINAMO KIEV-PORTO
    Ultima chiamata per la Dinamo Kiev. La formazione ucraina, appena tre punti in classifica, riceve la capolista solitaria Porto, sinora invincibile e alla quale basta un punto per approdare matematicamente agli ottavi. Tutta la pressione ricade dunque sulla formazione di casa che per continuare a sperare non ha alternative alla vittoria. La Dinamo Kiev in casa ha giocato una sola gara, vincendola, contro lo Zagabria mente il Porto fuori casa ha giocato proprio contro lo stesso Zagabria vincendo 2-0. Almeno uno dei due tabù, stasera, dovrà cadere. All’andata vinse il Porto 3-2.

    PARIS SAINT GERMAIN-DINAMO ZAGABRIA
    Vietato fallire. Occasione d’oro per il Psg di Ancelotti che ha la possibilità di riscattare in Champions contro la modesta Dinamo Zagabria il capitombolo dell’ultima giornata di campionato. Match sulla carta a senso unico con i francesi che sinora si sono arresi solo al Porto ma che potrebbero già stasera mettere una seria ipoteca sugli ottavi in caso di vittoria contro i croati e concomitante successo dei portoghesi nella sfida di Kiev. La Dinamo Zagabria, ancora a secco, deve fare risultato per non vedere svanire anche la possibilità di retrocedere in Europa League. All’andata vinsero Ibrahimovic e compagni 2-0.

    SCHALKE-ARSENAL
    Vuole il successo che potrebbe voler dire qualificazione quasi in testa lo Schalke che mira a difendere il punto di vantaggio in classifica rispetto all’Arsenal. Un match che appare imprevedibile con gli inglesi che dal canto loro vogliono i tre punti per tenere a debita distanza l’insidioso Olympiacos. L’Arsenal ha vinto nell’unica gara esterna di questa Champions mentre lo Schalke ha giocato una sola volta in casa pareggiando 2-2 con il Montpellier. All’andata finì 2-0 per i tedeschi.

    OLYMPIACOS-MONTPELLIER
    Non può fallire l’Olympiacos che riceve un Montpellier ancora a secco di vittoria. Un successo consentirebbe ai greci di avvicinarsi pericolosamente ad almeno una tra Arsenal e Schalke giocandosi tutto nelle ultime due sfide. Il Montpellier però non ha nulla da perdere: solo una vittoria infatti potrebbe tenere in gioco i francesi sia in ottica ottavi che in discorsi riguardanti l’Europa League. Olympiacos che in questa Champions non ha mai vinto in casa, Montpellier che ha pareggiato nell’unico precedente esterno. All’andata vinsero i greci 2-1.

    ANDERLECHT-ZENIT
    La sfida tra belgi e russi interessa molto da vicino il Milan. Le due squadre infatti sembrano contendere un posto negli ottavi ai rossoneri visto che il Malaga sembra ormai lanciatissimo. L’Anderlecht non ha alternative al successo: in caso contrario sarebbe veramente tura centrare il passaggio del turno. Lo Zenit dal canto suo potrebbe accontentarsi di un pareggio ma si giocherebbe poi tutte le possibilità a San Siro. L’Anderlecht è alla seconda gara casalinga stagionale: nella prima contro il Milan finì 0-0. Lo Zenit fuori ha perso malamente a Malaga. All’andata vinse 1-0 la squadra di Spalletti.

    MANCHESTER CITY-AJAX
    Non ha alternative al successo, che potrebbe anche non bastare, il Manchester City di Mancini contro l’Ajax. In ogni caso un risultato negativo stasera consegnerebbe agli inglesi il quarto posto e l’esclusione anche dall’Europa League. L’Ajax con un pareggio si giocherebbe tutto nel prossimo turno con il Borussia mentre in caso di vittoria rientrerebbe pienamente in gioco per uno dei primi due posti. All’andata si impose l’Ajax 3-1.

    Josè Mourinho
    Josè Mourinho © Denis Doyle/Getty Images

    REAL MADRID-BORUSSIA DORTMUND
    E’ di sicuro la sfida madre della serata. Il Real di Mourinho, ferito dal 2-1 dell’andata in Germania, riceve un Borussia che in Champions ha fatto vedere grandi cose, essendo al momento una delle squadre imbattute. Certo al Bernabeu non sarà facile, ma un risultato positivo spianerebbe la strada dei gialloneri verso gli ottavi di finale.

  • El Shaarawy come Kaka, rinnovo fino al 2018

    El Shaarawy come Kaka, rinnovo fino al 2018

    El Shaarawy rinnova con il Milan fino al 2018. Dopo il prolungamento di qualche mese fa (luglio ndr), Galliani decide di adeguare nuovamente il contratto del Faraone. L’ex Padova guadagnerà 1,2 milioni a stagione, ingaggio raddoppiato rispetto al primo firmato l’anno scorso dopo il suo arrivo dal Genoa (600 mila euro fino al 2016). A darne l’annuncio, sebbene manchi ancora l’ufficialità, è stato lo stesso Adriano Galliani all’ingresso in Lega nella giornata di ieri. Dichiarazioni che hanno spento sul nascere le illazioni del mercato, con l’interesse di Manchester (sia United che City) per il nuovo fuoriclasse rossonero. Classe ’90, El Shaarawy ad oggi è il simbolo del nuovo Milan che sta prendendo forma. In Via Turati nessuno ha l’intenzione di privarsi del gioiello di Savona.

    COME KAKÀ – La vicenda El Shaarawy ricorda molto da vicino la storia di Kakà. Il brasiliano arrivò a fari spenti dal San Paolo, salvo poi rivelarsi un campione di caratura mondiale, trascinando il Diavolo alle due finali di Champions in tre anni (2005, 2007), conquistando anche il Pallone d’Oro sei mesi dopo il trionfo di Atene. Come El Shaarawy, anche Kakà si guadagnò ogni stagione un rinnovo del contratto, contemporaneamente al prolungamento. Arrivato in Italia con un ingaggio di 1 milione di euro, Kakà al suo ultimo anno al Milan percepiva 10 milioni di euro.

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    El Shaarawy esulta dopo il gol al Chievo di sabato scorso | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    NUMERI – Ad oggi le circostanze storiche non sembrano garantire lo stesso futuro in termini economici per il Faraone, ma qualitativamente El Shaarawy ha i numeri e i colpi per ripercorrere da vicino le gesta del Bambino d’Oro. Tra i tifosi l’ex talento del Padova ha superato nella scala delle preferenze un campione come Pato, diventando così il vero erede dell’ultimo grande fuoriclasse del Milan, Kakà appunto. Ricordiamo in cifre l’impatto devastante del Faraone nella stagione di quest’anno: 8 gol in 11 presenze di campionato, una media di un gol ogni 111 minuti. In Champions il gol contro lo Zenit, il primo nelle competizioni europee per l’ex Padova. Talenti si nasce, fuoriclasse si diventa.

  • Pronostici Champions ed Europa League, scommesse per il 6-7-8 novembre

    Pronostici Champions ed Europa League, scommesse per il 6-7-8 novembre

    Ecco tornati con l’appuntamento dei “Pronostici Champions ed Europa League“. Questa settimana infatti si giocherà il quarto turno di entrambe le competizioni europee di maggior prestigio. Le italiane, in Champions League, affronteranno un doppio impegno casalingo con il Milan che scenderà a San Siro contro la capolista del Gruppo C, il Malaga. Mentre la Juventus ospiterà i campioni danesi del Nordsjaelland che è riuscita a bloccare i campioni d’Italia in Danimarca sul risultato di 1-1 appena due settimane fa. Il Paris Saint Germain, dopo la deludente sconfitta in campionato con espulsione di Ibrahimovic, ospiterà la Dinamo Zagabria. Mercoledì invece, attenzione alla partita tra Celtic-Barcellona, con gli scozzesi che hanno sfiorato l’impresa al Camp Nou la scorsa giornata.

    Tre impegni casalinghi e uno in trasferta per le quattro italiane impegnate in Europa League. L’unica gara esterna spetta all’Inter che cerca punti qualificazione a Belgrado contro il Partizan, infatti in caso di vittoria, la qualificazione al prossimo turno sarebbe aritmetica. La Lazio ospiterà il Panathinaikos e cercherà di rifarsi dal pareggio esterno di due settimane fa in Grecia, arrivato dopo aver dominato la gara per 80 minuti. Il Napoli, in leggera crisi di risultati, è alla ricerca dei tre punti che le consentirebbero di rimanere in lotta per il passaggio del turno, ma Mazzarri potrebbe far riposare tanti titolari. Davanti si ritroverà il Dnipro, capolista del Girone che in caso di vittoria avrebbe l’accesso assicurato alla fase ad eliminazione. Per l’Udineseimpegno al Friuli contro lo Young Boys che due settimane fa a battuto i friulani in Svizzera.

    Manchester City
    Il City si prepara alla sfida contro l’Ajax © Paul Ellis/Getty Images

    PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE

    Manchester City – Ajax: la squadra di Roberto Mancini non può assolutamente sbagliare e deve conquistare l’intera posta in palio se vuole ancora sperare nella qualificazione (che pare comunque molto difficile). L’ex tecnico dell’Inter punterà sui giocatori migliori e ci si aspetta una partita di grande forza degli inglesi. Pronostico: 1. (1.44)

    Schalke 04 – Arsenal: due settimane fa a campi invertiti, i tedeschi hanno battuto gli inglesi sorpassandoli in classifica. Stavolta si gioca in Germania e lo Schalke vorrebbe chiudere definitivamente la pratica qualificazione approfittando della spinta del pubblico casalingo. Pronostico: 1. (1.85)

    Chelsea – Shakthar: gli ucraini non sono più una sorpresa e stagione dopo stagione confermano la propria crescita, tanto da comandare il Gruppo E. In trasferta i ragazzi di Lucescu hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque con il loro gioco rapido e molto tecnico. Gli inglesi ospitano un brutto cliente e l’ultimo pareggio in campionato dimostra che la squadra di Di Matteo vive di troppi alti e bassi. Pronostico: X2. (1.72)

    PRONOSTICI EUROPA LEAGUE

    Udinese – Young Boys: i friulani dopo la sconfitta in Svizzera cercano punti utili per la qualificazione e l’impegno casalingo contro gli svizzeri non rappresenta un ostacolo insormontabile. Attenzione però alla punta Bobadilla, protagonista due settimane fa. Pronostico: 1. (1.72)

    Academica – Atletico Madrid: è arrivata la prima sconfitta stagionale per gli spagnoli nel week end di campionato ad opera del Valencia, ma la furia dei ragazzi di Simeone non finirà. La vittoria darebbe loro la possibilità di rilassarsi nelle restanti due gare ancora da disputare. Pronostico: 2. (1.72)

    Athletic Bilbao – Lione: la squadra di Bielsa vive una stagione difficilissima. In campionato viaggia al limite della zona salvezza e in Europa League chiude il Gruppo I con un solo punto conquistato. Punto sulla voglia di rivalsa degli spagnoli che se la vedranno con i francesi, primi in classifica a punteggio pieno. Pronostico: 1. (2.00)

    PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Cluj – Galatasaray: brutta stagione per i turchi che si ritrovano con un solo punto in classifica nel Gruppo H. I rumeni vorranno approfittare del turno casalingo per poter allungare sul Braga che ospiterà il Manchester United. Pronostico: 1. (2.70)

    Benfica – Spartak Mosca: considerati i favori insieme al Barcellona per il passaggio del turno, i portoghesi chiudono il Gruppo G con un solo punto in classifica e la sfida contro i russi sarà decisiva anche per una eventuale “retrocessione” in Europa League. La vittoria è d’obbligo. Pronostico: 1. (1.57)

    Aik – Psv: nelle ultime dieci gare, gli olandesi hanno conquistato 9 vittorie e un pareggio. Quest’ultimo è arrivato proprio due settimane fa nella terza giornata di Europa League contro gli svedesi. Adesso a campo invertiti, il Psv cerca la vittoria che potrebbe avvicinarla definitivamente alla qualificazione al prossimo turno (soprattutto in caso di non vittoria del Napoli). Pronostico: 2. (1.72)

    RIASSUNTO PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Manchester City – Ajax — 1
    Schalke 04 – Arsenal — 1
    Chelsea – Shakthar — X2

    Puntando 10 euro se ne vincono 45.

    Udinese – Young Boys — 1
    Academica – Atletico Madrid — 2
    Athletic Bilbao – Lione — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono 59.

    Cluj – Galatasaray — 1
    Benfica – Spartak Mosca — 1
    Aik – Psv — 2

    Puntando 10 euro se ne vincono 73.

  • Milan-Chievo 5-1, prima gioia per Bojan

    Milan-Chievo 5-1, prima gioia per Bojan

    L’incubo è finito. Al triplice fischio di Milan-Chievo, San Siro torna a sorridere. Finisce 5-1 per i rossoneri, goleada. Cinque reti segnate da cinque giocatori diversi, una rarità per questa squadra, una rarità in questa stagione (l’ultima volta fu nel 1998, Milan-Inter 5-0). Sblocca Emanuelson, pareggia Pellissier dopo 120 secondi (calcio piazzato ancora fatale). C’è il tempo per i fischi, i soliti fischi. I continui errori di impostazione, il Chievo che prende sia fiducia che il pallino del gioco. Allegri torna a vedere i fantasmi, quelli che da inizio stagione tormentano le notti del livornese. Il modulo fantasia non pare volersi accendere. E’ tutto così complicato, tremendamente difficile. Il sole è tramontato da tempo a Milano, così come sul gioco del Diavolo. Ma poi…

    TUKE – Le vicende degli eroi greci sono state da sempre condizionate dalla Tuke, il Fato. La stessa Tuke ha rivolto nuovamente gli occhi verso la squadra di Allegri. Nello spazio di cinque minuti i rossoneri trovano due reti, entrambe viziate da una deviazione che coglie impreparato Sorrentino. Prima Montolivo (secondo gol consecutivo dopo quello del Barbera), poi Bojan. Prima rete per lo spagnolo, sigillo che fa ben sperare in ottica futura. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il Milan in vantaggio 3-1 e la Tukeche benigna assiste il Diavolo.

    AC Milan v AC Chievo Verona - Serie A
    El Shaarawy ringrazia la Tuke dopo il 4-1 | ©Dino Panato/Getty Images

    CALCIO – Da tempo immemore mancava nel tempio di San Siro. La parola calcio, nella sua essenza, torna a pervadere il prato rossonero. Libera la mente, leggere le gambe, agile il cervello. E quando le tre situazioni si completano nella stessa partita, va da sé che    lo spettacolo acquisti una nuova forma. Constant finalmente convincente, Montolivo ormai padrone del centrocampo, Abate signore della fascia destra. C’è tempo anche per rivedere un Boateng nuovamente propositivo.

    ’92 – E’ un anno, è un numero, è un fuoriclasse. Parliamo di El Shaarawy, inarrestabile anche stasera. Suo il 4-1 (cross di Abate dalla destra), gol che chiude definitivamente il match. E sono otto i gol in campionato (nove se si conta la rete contro lo Zenit in Champions). Quarto gol nelle ultime quattro partite, ottavo negli ultimi 8 incontri (a secco soltanto nel derby, 7 giornata). Fenomeno. Novantadue è anche il minuto nel quale El Shaarawy confeziona l’assist vincente per la rete di Giampaolo Pazzini. L’ex interista trova così la prima rete a San Siro, la quarta in campionato dopo un lungo digiuno di oltre due mesi che durava dalla tripletta del Dall’Ara.

    CLASSIFICA – Con i tre punti conquistati il Milan raggiunge il settimo posto a quota 14 punti, in compagnia di Roma e Cagliari. La quarta piazza, occupata dalla Lazio, è lontana cinque lunghezze. Il Chievo conferma invece di essere la cenerentola di San Siro, almeno quando incontro il Diavolo. Il 5-1 subito stasera è la dodicesima sconfitta consecutiva contro il Milan. Se non è record poco ci manca.

    Pagelle Milan-Chievo 5-1
    El Shaarawy 8: con il Faraone di quest’anno dovrebbero coniare l’8 d’ufficio. NEW AGE
    Emanuelson 7: sblocca l’incontro, confeziona l’assist per Montolivo, corre tanto e con qualità. MI MANDA RAIOLA
    Bojan 7: si è finalmente tolto un peso. Per lo spagnolo gol (3-1) e tante giocate. FANTASY
    Abate 7: da quanto tempo non si vedeva un Abate così. Versione pendolino. DELUXE
    Montolivo 7: la qualità che il Milan cercava a centrocampo. I gol che il Diavolo voleva dal centrocampo. REVOLUTION
    Constant 6,5: quattro giorni son trascorsi da quella trasferta del Barbera. Da pacco a SORPRESA
    Ambrosini 6,5: il capitano tiene alta la difesa rossonera, svolgendo un gran lavoro in fase difensiva. CAPITANO
    Mexes 6: giornata tranquilla per il francese. CAMOMILLA
    Zapata 6: leggi Mexes, una delle prime sufficienze stagionali. Anzi, LA PRIMA
    Abbiati 6:  incassa il gol di Pellissier senza poter far nulla. Per il resto della partita DISOCCUPATO
    Pazzini 6: non si vede quasi mai. Vediamo Pazzini solo al 90′, quando si fionda sull’assist perfetto di El Shaarawy. MIRACOLATO

    VIDEO MILAN-CHIEVO 5-1[jwplayer config=”240s” mediaid=”159082″]