Tag: milan

  • Milan-Reggina, gioca Strasser. Occhi su Rodrigo Ely

    Milan-Reggina, gioca Strasser. Occhi su Rodrigo Ely

    Un Milan più convinto dei propri mezzi e con il morale alto dopo il filotto di vittorie in campionato e il passaggio del turno in Champions League debutta stasera nella Coppa Italia 2012/2013. A far visita ai rossoneri a San Siro ci sarà la giovane Reggina di Davide Dionigi che tra le sue fila schiera due giocatori provenienti dalla Primavera del Milan: Rodrigo Ely e Gianmario Comi (non convocato per la Coppa Italia. In casa Milan Allegri ritrova finalmente Antonini e Strasser e proprio quest’ultimo sarà sotto esame dovendo occupare la posizione dell’infortunato De Jong davanti alla difesa.

    Sarà Juventus-Milan? La Juventus ieri sera ha raggiunto i quarti superando grazie a Giovinco il Cagliari e aspetta il match di questa sera per scoprire chi dovrà sfidare nel match del prossimo gennaio.

    Rodney Strasser
    Rodney Strasser torna titolare dopo l’infortunio | ©Getty Images
    Sulla carta e dalle parole di Dionigi in conferenza stampa il match tra Milan e Reggina non dovrebbe aver storia con i calabresi già attenti al match in programma sabato prossimo contro il Cittadella che servirà per migliorare la propria posizione in campionato. Visti i ritardi di classifica e la posizione non certo di favorita in Champions League il Milan invece ha tutto l’interessa di andare avanti nella competizione provando a centrare l’obiettivo fallito nelle scorse stagioni.

    Le formazioni Allegri lascia a riposo il giovane De Sciglio, Mexes (squalificato), Nocerino, Boateng e soprattutto il faraone El Shaarawy varando un trio d’attacco inedito con Pazzini a far da boa per i tagli di Robinho e Bojan alla perenne ricerca della condizione migliore e della continuità sotto porta. A centrocampo con Strasser ci saranno Flamini ed Emanuelson, davanti ad Abbiati dovrebbero giocare Abate, Zapata, Yepes e Antonini. Nella Reggina non sono stati convocati Melara, Armellino, Comi e Lucioni, in avanti a far coppia con Campagnacci ci sarà il giovane Fischnaller. Assente Comi i dirigenti del Milan terranno sott’occhio il giovane brasiliano Rodrigo Ely arrivato in Italia come possibile nuovo Thiago Silva ma non sempre continuo con la maglia della Primavera sta invece trovando spazio e continuità in Calabria.

  • Il Google Zeitgeist 2012, un anno di ricerche. Da Baumgartner a Morosini

    Il Google Zeitgeist 2012, un anno di ricerche. Da Baumgartner a Morosini

    Dicembre 2012, è tempo di bilanci. Quante cose sono successe in questi dodici mesi, e quante ancora ne dovranno accadere da qui al 31. Approfittando del fatto di essere ancora in onda, checché nei dicano i maya, riviviamo insieme l’anno appena trascorso con Google Zeitgeist 2012.  Le persone, curiosità, tendenze, che più hanno destato l’interesse degli internauti, di coloro i quali accendono il proprio computer non solo per visitare ancora il solito sesso. D’altronde siamo Il Pallonaro, e non raccontiamo solo canzonette. Dalla morte di Piermario Morosini all’epico momento di Felix Baumgartner, passando attraverso i Giochi Olimpici di Londra. Ma il 2012 è stato anche l’anno di Antonio Cassano e del match che a San Siro ha visto il Milan sfidare il Barcellona. E l’Atalanta?

    TUTTO L’UNIVERSO OBBEDISCE A BAUMGARTNER– Dal 14 ottobre il mondo non è più lo stesso. Gettandosi da 39 mila metri d’altezza, Felix ha lanciato un messaggio di onnipotenza umana, trasmettendo ai posteri quella che sarà vissuta come una delle più grandi imprese dell’uomo. La popolarità del 43 enne austriaco è stata tale da trascinare il suo nome al quinto posto nella speciale classifica delle persone più ricercate in Italia nel 2012.

    Austrian extremist parachuter Felix Baum
    L’uomo volante Felix Baumgartner | ©DENIS BALIBOUSE/AFP/Getty Images

    IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE– Credenti o no, profeti o meno, la sensazione è quella che il meglio debba ancora venire, comunque. Per tutti, nessuno escluso, tanto più per Piermario Morosini, il calciatore del Livorno tragicamente scomparso quel pomeriggio del 14 aprile 2012. Il numero 25 resterà per tanti altri anni ancora nel cuore e nella memoria di tutti i pallonari.

    Livorno midfielder Piermario Morosini re
    You are not alone Moro | ©AFP/Getty Images

    I BELIEVE I CAN FLY– Chi più chi meno si è aggrappato ad uno dei cinque cerchi delle Olimpiadi. Londra è stato il teatro perfetto dei vecchi e nuovi protagonisti della scena mondiale. Se Michael Phelps (secondo atleta più ricercato al mondo, dietro solo al cestista Jeremy Lin) e Usain Bolt hanno confermato il loro dna extra-terrestre, altri come la nuotatrice cinese Ye Shiwen si sono eretti a star del 2012. Dopotutto una ragazza con quel cognome non poteva non fallire l’appuntamento più caro alle divinità.

    SWIM-WCUP-CHN
    La donna cannone Ye Shiwen | ©STR/AFP/Getty Images

    GLI OMINI SESSUALI– Antonio Cassano ne ha combinato un’altra delle sue. Il suo “spero di no, sono problemi loro” alla domanda di un giornalista se ci fossero omosessuali nella Nazionale italiana di calcio ha fatto il giro del mondo, armando il popolo del web di tastiera e mouse per conoscere il significato della parola Metrosexual (così li ha definiti Cecchi Paone), terza chiave di ricerca più utilizzata nel 2012.

    FC Internazionale Milano v SSC Napoli - Serie A
    The cave man Antonio Cassano | ©Claudio Villa/Getty Images

    ILS SONT LES MEILLEURS – Qual è stata la partita che ha avuto più clamore mediatico in Italia nel 2012? Milan-Barcellona, non poteva essere altrimenti. Il biglietto per quella partita è stato il più ricercato dagli internauti sul web. A sorpresa, alle spalle dei “meilleurs” si è piazzato il biglietto per Juventus-Atalanta. Chi non è un tifoso della Juventus fatica a capire i motivi che hanno spinto il popolo del web a cercare proprio quel biglietto. Vi diamo un aiutino: quando Del Piero ha dato il suo addio alla Vecchia Signora? Esattamente.

    Juventus' forward Alessandro Del Piero c
    Simply the best Alessandro Del Piero | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages
  • Anche i tifosi dell’Inter scaricano lo zio Bergomi

    Anche i tifosi dell’Inter scaricano lo zio Bergomi

    Un tempo lo sport come il calcio era fatto di miti e bandiere, atleti talmente speciali da diventare il simbolo d’intere nazioni e società calcistiche. Ancora oggi infatti i nonni o gli storici dello sport ricordano con passione gli anni del celebre ed indimenticabile Fausto Coppi, Bartali, oppure i celebri incontri di Rocky Marciano e Mohamed Ali, senza dimenticare le grandi imprese del grande Tornio.

    Anni difficili per l’Italia come per gran parte dell’Europa e del Mondo, in cui nazioni intere erano impegnate nel ricostruire una propria immagine e solidità economica in pieno secondo dopo guerra, anni in cui lo sport ed i suoi miti erano capaci di entusiasmare grandi e piccini.

    bergomi hai rotto il C...-
    Lo striscione contro Bergomi |foto dal web
    Con il tempo però il senso della bandiera è scomparso, infatti oggi l’unica forse la sola bandiera rimasta è Francesco Totti, al quale l’intero popolo giallorosso è legatissimo ed ha un profondo rispetto, memore delle gesta compiute in campo della scelta fatta, non è un  mistero che grandi club europei negli anni d’oro avrebbero fatto carte false pur di acquistare quello che la sua storia calcistica ha ribattezzato come l’ottavo Re di Roma.

    Però lo stesso sport e soprattutto il calcio moderno, in tante occasioni è stato capace di macchiarsi gratuitamente di profonde mancanze di rispetto nei confronti di quelle che un tempo erano delle autentiche bandiere, come accaduto a  Giuseppe Bergomi da tutti conosciuto come lo zio.

    Dopo una brillante carriera come giocatore, in cui vinse a soli 18 anni il Mondiale dell’ormai lontano ’82, per poi compiere con Trapattoni in panchina una folgorante cavalcata verso lo scudetto, indossando la maglia nerazzurra in 519 gare condite da ben 23 reti, l’ex difensore dal 2000 ha intrapreso la carriera da commentatore tv ed allenatore delle giovanili.

    Infatti da anni ormai lavora in coppia con il celebre Fabio Caressa, ma da sempre sia il popolo milanista che quello juventino, visto il suo illustre trascorso nell’Inter con cui vinse 1 scudetto, 1 Coppa Italia ed 1 Supercoppa italiana, non sono mai stati avari di “complementi” nei confronti dello zio.

    Ma se nel caso dei milanisti e juventini si poteva comprendere e non giustificare la propria intolleranza, per via del suo passato neroazzurro, nel caso dei tifosi interisti no. Infatti propria quella stessa curva che per tanti anni ha acclamato ed applaudito l’ex campione del Mondo, in occasione della partita con il Napoli ha esposto uno striscione a dir poco sconcertante visto quanto Bergomi ha dato all’Inter.

    Le motivazioni del gesto, risiedono nella severità dei suoi commenti nei confronti della sua ex Inter, con cui lo zio commenta le gare dei neroazzurri, però la cosa che fondamentalmente colpisce è il vedere trattato in un modo decisamente inopportuno ed antisportivo quella che per anni è stata una bandiera.

    Ciò senza dubbio non depone nei confronti di quella parte di tifoseria interista, perché l’uomo ancor prima dell’atleta che fu, va rispettato su ogni cosa, cosi come vanno rispettate le idee ed i giudizi che ogni uomo ha, per quanto diversi dai nostri possano essere, perché proprio questo ci rende civili ed umani, altrimenti saremmo come le altre specie animali del pianeta.

  • Giuseppe Biesuz arrestato l’ipotetico successore di Galliani

    Giuseppe Biesuz arrestato l’ipotetico successore di Galliani

    Da sempre il calcio è costellato di Presidenti che grazie alle proprie risorse economiche, come nel caso del Chelsea o dello Shakhtar Dontesk, costruiscono club in grado di poter competere ad altissimi livelli.

    Non a caso sia il team inglese che quello ucraino in patria hanno vinto tutto quello che era possibile vincere, imponendosi anche a livello europeo dove il Chelsea ha conquistato la Champions League mentre lo Shakthar l’Europa League. Vittorie frutto degli ingenti ed importanti investimenti che di anno in anno i rispettivi presidenti fanno senza badare a spese, ovviamente questa è una faccia della medaglia.

    Perché come in tutte le cose, c’è un’altra faccia della stessa medaglia, che non è fatta di grandi nomi in campo, ne di grandi acquisti, ne di titoli nazionali ed europei, ma di “presidenti” o presunti tali, che ogni anno salgono in cattedra prelevando team professionistici, promettendo mari e monti, per poi finire clamorosamente in fallimento.

    Realtà che soprattutto in Lega Pro ogni anno si presenta con impressionante regolarità quasi fosse il Natale, realtà che anche il Milan ha per sua fortuna solo sfiorato con mano.

    Infatti Giuseppe Biesuz Amministratore Delegato della Trenord, facente parte della società Urban Screen, che nella scorsa estate  era stato accostato al Milan, visto l’ormai non più troppo idilliaco rapporto tra Galliani e Berlusconi.

    Ma nella mattinata quello che poteva essere il nuovo ad rossonero, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta. All’ex Ad della Urban Screen viene contestato di aver dissipato ben 685mila euro dal patrimonio aziendale, attraverso false fatturazioni.

    E’ quanto emerso dall’indagine coordinata dal PM di Milano Sergio Spadaro e condotta dalla Guardia Di Finanza.

    Giuseppe Biesuz
    Giuseppe Biesuz, arrestato il possibile sostituo di Galliani ©Marco Luzzani/Getty Images
    Gallianise mai ce ne fosse stato bisogno e il popolo rossonero possono senza dubbio tirare un sospiro di sollievo, soprattutto nel periodo di forte crisi in cui tutta l’Italia si trova incluso lo stesso calcio, ed inclusi gli stessi club professionistici.

    Infatti non è un mistero che proprio il Milan sia per ringiovanire ma anche per far fronte ai debiti ha sfoltito la rosa, facendo emigrare buona parte della vecchia guardia.

    Scelta senza dubbio poco gradita alla tifoseria, che come ogni  altra tifoseria è sempre desiderosa di successi e titoli, ma visti i tempi avere un team già di suo competitivo in Serie A ed in Europa, lo si può considerare un grande successo, visti i tanti fallimenti che ogni anno costellano il calcio italiano.

  • Il Milan cinese prende forma, domani l’accordo commerciale

    Il Milan cinese prende forma, domani l’accordo commerciale

    A un passo dall’accordo. Il Milan cinese prende forma. In serata il famoso giornalista Di Marzio ha rivelato come nella giornata di domani il presidente del Guangzhou incontrerà la società di via Turati per definire il primo importante accordo tra le parti, che verosimilmente prevede un sodalizio commerciale i cui benefici potranno interessare anche il settore giovanile rossonero, con infrastrutture all’avanguardia e nuove scuole calcio. Appare certo come Liu Jong Zhuo abbia deciso di stringere un’importante sinergia con il club rossonero, partnership che regalerà al Diavolo nuova linfa  sia in ambito commerciale sia (lo sperano i tifosi) sotto il profilo tecnico, con eventuali fondi extra disponibili già al termine della stagione in corso.

    LA VISITA– Come riporta Di Marzio sul proprio sito ufficiale, il presidente del Guangzhou ha visitato nella giornata di ieri la squadra al centro di allenamento, prendendo così confidenza con il parco giocatori e lo staff tecnico rossoneri.

    FBL-ASIA-CHN
    Nel futuro ci sarà spazio anche per il Milan cinese? | ©AFP/AFP/Getty Images

    COPPA ITALIA – Le indiscrezioni che arrivano da Milanello danno per certa la presenza di Liu Jong Zhuo a San Siro per la sfida di Coppa Italia in programma giovedì contro la Reggina. Con ogni probabilità questo sarà l’ultimo appuntamento per il patron del Guangzhou inserito nell’agenda italiana.

    CALCIOMERCATO – Nell’incontro di domani però non si parlerà soltanto di affari commerciali. Infatti nelle ultime ore circola la voce secondo cui il Milan sarebbe fortemente interessato ad almeno due giocatori della rosa allenata da Marcello Lippi.

    BRAND – Qualora la notizia si confermasse veritiera, il club rossonero darebbe ufficialmente inizio a quella tanto sospirata politica finalizzata a far conoscere ed esportare il marchio Milan anche in un Paese così strategico come quello cinese, dove i rossoneri e più in generale il calcio italiano faticano a ritagliarsi uno spazio importante.

  • Coppa Italia il programma. Si inizia stasera con Roma-Atalanta

    Coppa Italia il programma. Si inizia stasera con Roma-Atalanta

    Iniziano oggi con la partita tra Roma e Atalanta gli ottavi di finale di Coppa Italia. Gli incontri prevedono la formula ad eliminazione diretta, ovvero chi perde viene automaticamente escluso dalla competizione. In caso di parità il  match verrà prolungato ai tempi supplementari. Se neanche l’extra-time avrà dato il suo verdetto definitivo, le due squadre si giocheranno il passaggio al turno successivo attraverso la lotteria dei calci di rigore. Come detto, la prima sfida in programma per gli ottavi di finale è Roma-Atalanta, che si disputerà questa sera all’Olimpico in diretta televisiva su Rai due, che trasmetterà anche tutti gli altri incontri di Coppa Italia. Tra oggi e giovedì si giocheranno le prime quattro gare, mentre fra sette giorni avranno luogo i restanti match.

    QUESTA SETTIMANA– Oltre a Roma e Atalanta, unica partita di questo martedì, domani sarà il turno di Parma-Catania e Juventus-Cagliari. Match aperto a qualsiasi soluzione quello che si giocherà al Tardini, con i ducali leggermente favoriti sugli etnei, sebbene quest’ultimi siano reduci dal bel successo di domenica sul campo del Siena. A Torino invece andrà in scena un match che sulla carta non dovrebbe avere storia, con i bianconeri allenati da Antonio Conte super favoriti nei novanta minuti contro i rossoblu. Giovedì poi toccherà al Milan, che nel lotto degli ottavi avrà sicuramente l’impegno più agevole dovendo incontrare a San Siro la Reggina, unica squadra di Serie B rimasta oltre al Verona.

    AC Siena v AS Roma - Serie A
    Zeman e la sua Roma daranno il via agli ottavi di Coppa Italia | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    FRA SETTE GIORNI – La prossima settimana infine verrà scritta la parola fine per questi ottavi di finale. Inizierà l’Inter, che a San Siro ospiterà i veneti di Mandorlini. Mercoledì sarà la volta invece di Lazio-Siena e Udinese-Fiorentina, quest’ultimo forse il match più intrigante del turno in corso. Sempre nella giornata di mercoledì al San Paolo il Napoli affronterà il Bologna, fin qui autentica bestia nera del tecnico Mazzarri.

    Il programma degli ottavi di finale
    Roma-Atalanta 11-12-2012 (ore 21)
    Parma-Catania 12-12-2012 (ore 17.30)
    Juventus-Cagliari 12-12-2012 (ore 21)
    Milan-Reggina 13-12-2012 (ore 21)
    Inter-Verona 18-12-2012 (ore 21)
    Lazio-Siena 19-12-2012 (ore 15)
    Udinese-Fiorentina 19-12-2012 (ore 17.30)
    Napoli-Bologna 19-12-2012 (ore 21)

  • Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? La notizia è comparsa improvvisamente nel tardo pomeriggio di ieri, quando già la giornata aveva offerto degli spunti interessanti per il mercato rossonero, compreso il niet del Paris Saint Germain di fronte all’offerta di prestito avanzata da Galliani per l’argentino Pastore. E così dopo l’infortunio di De Jong nel corso del primo tempo della partita di Torino, la dirigenza rossonera si trova costretta ad operare con immediatezza nella finestra invernale in un reparto che fino a pochi giorni fa pareva essere il meno interessato al mercato in entrata. Il nome di De Rossi intriga i tifosi del Diavolo, i quali da tempo aspettano l’arrivo di un top-player di nome e di fatto, con il centrocampista giallorosso che andrebbe a colmare questo vuoto diventato come un’ossessione. Ma quante opportunità ci sono nel vedere De Rossi al Milan?

    IMPOSSIBILE– In realtà ben poche, forse nessuna. Come lo stesso Galliani ha ribadito nella serata di ieri, l’arrivo del centrocampista giallorosso a Milanello è impossibile. Parole chiare, che portano ad escludere con relativa certezza qualsiasi tentativo di operazione tra il Milan e la Roma.

    AC Milan v AS Roma - Serie A
    De Rossi inseguito da tre giocatori del Milan in un match del 2009 | ©Claudio Villa/Getty Images

    IL PROGETTO – Anche perché De Rossi non rientrerebbe in alcun modo nel progetto che la società rossonera ha voluto intraprendere quest’estate, ovvero quello dell’abbattimento del monte ingaggi (De Rossi percepisce 6 milioni di euro all’anno, ovvero 12 milioni lordi) e non ultimo la valorizzazione dei giovani.

    BERLUSCONI – D’altrone proprio Silvio Berlusconi nella giornata di sabato, in occasione della sua visita a Milanello, ha precisato come non sia ormai più tempo per il Milan di andare a prendere a cifre folli i cosiddetti top-player, nonostanti essi stimolino le fantasie calcistiche dei vari dirigenti in via Turati (vedi Galliani e Balotelli).

    L’IPOTETICA PROPOSTA – Chi ha parlato dell’operazione De Rossi, in quanto fattibile e possibile, ha tracciato le possibili mosse del Milan, con la società rossonera interessata al prestito da qui a giugno per poi fissare un diritto di riscatto intorno ai 20 milioni di euro, in modo da tale da spendere soltanto 3 milioni per l’ingaggio del giocatore e valutare al meglio la prossima estate la bontà dell’affare. More chiamava ciò Utopia.

    Paolo Maldini e Franco Baresi nella squadra di governo

  • Coppa Italia Primavera il Napoli elimina la Lazio

    Coppa Italia Primavera il Napoli elimina la Lazio

    Il futuro è dei giovani o almeno è quello che il mondo del calcio per abbassare i costi sta cercando di fare. L’attenzione sui settori giovanili sta di anno in anno tornando ad esser quella di un tempo e sempre più squadre sembrano disposte ad aspettare il risultato pur di far crescere e sbocciare la linea verde. Platini ha messo in cantiere la Champions League dei giovani e intanto si iniziano ad avere le prime news sul sempre interessante Torneo di Viareggio, il campionato è invece andato in letargo lasciando spazio alla Coppa Italia Primavera che in questo weekend ha visto scendere in campo le gare di ritorno degli ottavi di finale.

    Coppa Italia Primavera
    Coppa Italia Primavera 2013 | © Getty Images
    Il Pescara elimina il Palermo. La più grande sorpresa è la roboante vittoria del Pescara sul Palermo. I rosanero fino a qualche stagione fa erano considerato uno dei migliori settori giovanili d’Italia mentre adesso insieme alla prima squadra sembra aver perso certezze e identità. Insieme al passaggio del turno dei giovani abruzzesi anche il passaggio del turno da parte del Napoli segna un colpo di scena rispetto al recente passato. La primavera partenopea trascinata dal più piccolo degli Insigne sta mettendo a serio rischio il duopolio di Roma e Lazio delle ultime stagioni in campionato. Tutto facile per Inter e Milan che sono riuscite a sbarazzarsi con facilità di Modena e Padova. La Juventus supera il Siena bissando il successo dell’andata, vanno ai quarti anche Roma (doppio 1-0 sul Chievo), il Torino e la Sampdoria.

    COPPA ITALIA PRIMAVERA OTTAVI DI FINALE:

    Palermo-Pescara 0-3 (2-1)
    Inter-Modena 4-0 (1-0)
    Torino-Parma 3-2 (1-1)
    Varese-Sampdoria 0-3 (0-0)
    Juventus-Siena 3-0 (2-1)
    Roma-Chievo 1-0 (1-0)
    Milan-Padova 2-0 (3-1)
    Lazio-Napoli 0-0 (1-3)

    COPPA ITALIA PRIMAVERA QUARTI DI FINALE:
    Le gare di andata sono previste per il 15 dicembre, mentre il ritorno è fissato per il 21 dicembre.

    Torino-Inter
    Sampdoria-Juventus
    Roma-Milan
    Pescara-Napoli

  • Berlusconi punta sul Milan, Maldini e Baresi in Forza Italia 2.0

    Berlusconi punta sul Milan, Maldini e Baresi in Forza Italia 2.0

    Il disegno politico di Silvio Berlusconi è ormai chiaro: dopo aver fermato le primarie del Pdl imponendo la sua ricandidatura, dopo aver dato ordine di staccare la spina al governo Monti, la sua campagna elettorale è già iniziata e passa proprio da Milanello.

    La scelta di ritornare ad essere presidente-presente della squadra rossonera, con le visite settimanali al campo di allenamento con tanto di elicottero che scende dal cielo ed atterra sul campo verde, non è casuale. Del resto, è noto, ogni mossa di Berlusconi è studiata e pianificata da un team di esperti di comunicazione che suggeriscono, di volta in volta, gli aspetti su cui far leva. Dopo il colpo di teatro, o dinosauro dal cilindro, del “toglieremo l’Ici” che gli permise di vincere le elezioni del 2008, nel clima sommesso dell’Italia distrutta e avvilita dalla crisi le promesse hanno perso tutta la loro valenza e, dunque, Berlusconi si affida a quella che è l’unica fonte della propria credibilità: il Milan. Da quando si è riavvicinato alla squadra, il Milan ha ripreso a vincere facendo sì da considerare il presidente a metà tra un talismano ed uno psicoterapeuta dello spogliatoio, lustrando nuovamente la sua immagine appannata dagli innumerevoli scandali che lo hanno coinvolto negli ultimi anni.

    Berlusconi punta su Maldini e Baresi per Forza Italia 2.0
    Berlusconi punta su Maldini e Baresi per Forza Italia 2.0 | ©Claudio Villa/Getty Images

    E’ proprio per questo motivo che il presidente rossonero e candidato (per la quinta volta) a presidente del Consiglio, ha intenzione di costruire un nuovo partito “su misura” per dare una spallata definitiva a coloro che all’interno del Pdl gli hanno remato contro, ricalcando quello che era il modello di Forza Italia nata nel 1994, coinvolgendo in tale progetto Ariedo Braida, direttore sportivo rossonero, e due vecchie glorie milaniste, come Paolo Maldini e Franco Baresi, protagonisti proprio del Super Milan degli anni novanta, quello che anticipò la sua prima discesa in campo.

    Il grande Milan trionfatore in Italia e in Europa di Sacchi e Capello “tirò la volata” alla costruzione dell’immagine del Cavaliere vincente e sorridente, ed ora il vecchio (ma a quanto pare non stanco) presidente ricalca i suoi stessi passi per provare a risollevare le proprie quotazioni puntando sulla popolarità di candidati ben visti dall’opinione pubblica, tra cui anche il conduttore di punta di Mediaset Gerry Scotti che, però, al momento sembra aver declinato l’invito alla candidatura.

    Nel caso di Braida, Maldini e Baresi, invece, le possibilità di candidatura sono maggiori ed, in tal senso, Berlusconi sarà ancora una volta facilitato proprio dalle liste bloccate del Porcellum, la vecchia legge elettorale che consente al leader di coalizione di godere della massima discrezionalità nel comporre le liste dei candidati che potrebbero includere anche Flavio Briatore, lo stilista Cesare Paciotti ed il discusso direttore del Giornale Alessandro Sallusti.

    Se tali candidature dovessero essere confermate, dunque, non è arduo intuire quali saranno i temi portanti della campagna elettorale, che verrà basata sull’ormai nota battaglia anti-giudici, sui messaggi populistici del “no tasse” e sulle sopracitate “facce nuove della politica, che senza esperienza in tale campo potranno facilmente essere plasmati e prenderanno il posto dei vari Gasparri, La Russa, Cicchitto, ormai diseredati dal loro leader, già proiettato verso la nascita del Forza Italia 2.0, nell’ultimo – e disperato – tentativo di provare l’ultimo assalto alla presidenza del Consiglio, che gli permetta di completare il suo “disegno” interrotto nel Novembre 2011 dalla caduta del Governo.

  • Errori arbitrali, Milan ancora favorito

    Errori arbitrali, Milan ancora favorito

    Come accaduto nelle ultime giornate, esiste una variabile che sembra influire molto sulle vittorie del Milan di Allegri, ma non stiamo parlando delle visite di Berlusconi a Milanello che, soprattutto nelle ultime settimane, hanno assunto il carattere di pre-campagna elettorale. L’argomento in questione sono gli errori arbitrali che hanno condizionato le ultime gare dei rossoneri e, in ordine cronologico, anche quella contro il Torino, aldilà del pesante passivo per i granata con cui si è poi conclusa.

    Torino-Milan – Su tutti, sono soprattutto due gli episodi in cui l’arbitro Romeo di Verona ha preso la decisione sbagliata. In primis, non ha fischiato un evidente fallo di Yepes in area intento a trattenere Rolando Bianchi: il calcio di rigore sembrava nettissimo anche perchè la trattenuta è molto vistosa ed era davvero difficile non vederla. Inoltre, la rete del 3-1 realizzata da Giampaolo Pazzini è viziata da un fallo dell’attaccante milanista ai danni del difensore granata Salvatore Masiello, ed è la stessa dinamica dell’azione a far capire che tutti si attendano che l’azione venga fermata: lo stesso Pazzini sembra attendere il fischio dell’arbitro che avrebbe dovuto annullare il gol che, però, non arriverà ed il Pazzo batte a rete.

    Errori arbitrali, gravi sviste di Romeo in Torino-Milan
    Errori arbitrali, gravi sviste di Romeo in Torino-Milan | © Enrico Locci/Getty Images

    Precedenti errori arbitrali pro Milan – Come detto, la gara di ieri sembra confermare un trend, positivo per il Milan e negativo per i fischietti, che prosegue da almeno quattro giornate, a partire proprio da Milan-Juventus a San Siro quando i rossoneri vinsero per 1-0, pur meritando la vittoria sul campo, con un rigore per “fallo di ascella” di Mauricio Isla, realizzato poi da Robinho, e che nel post partita suscitò anche le battute di Galliani, che chiese l’intervento del Dottor House per capire se l’ascella fosse parte del braccio oppure no.

    Ma, se in quell’occasione il coefficiente di difficoltà della decisione arbitrale era più elevato (considerando il movimento scomposto con il braccio alzato di Isla, ndr) nella gara disputata a Catania del 30 Novembre, il Milan ha beneficiato di un gol (quello del momentaneo 1-1, ndr) in nettissimo fuorigioco accordato a Stefan El Shaarawy, con una posizione irregolare del “Faraone” di circa un metro: un fatto grave e troppo grossolano che, in quell’occasione, scatenò l’ira degli etnei e che è costato al guardalinee Rosi, assistente di Orsato in quella occasione, un mese di sospensione.

    Errori arbitrali di giornata – Nella sedicesima giornata di serie A soltanto Torino-Milan è stata viziata da pesanti errori arbitrali, considerando che le altre direzioni di gara non hanno presentato sviste clamorose, fatta eccezione per la mancata espulsione in Roma-Fiorentina, giocata sabato sera all’Olimpico, di Olivera. Il giocatore Viola, infatti, dopo aver fatto fallo calpesta volontariamente il romanista Pjanic e innesca un parapiglia in campo. L’espulsione diretta avrebbe reso giustizia ma, invece, il direttore di gara Banti di Livorno decide di comminare soltanto un cartellino giallo ad Olivera. In Palermo-Juventus, invece, nel secondo tempo i rosanero reclamano un rigore per fallo di mano di Andrea Pirlo: l’arbitro De Marco non concede il penalty, che non sarebbe stato giusto, ma sbaglia nel non accordare la punizione dal limite perchè il fallo c’è ma avviene fuori dall’area di rigore.