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  • Celtic-Juventus e Milan-Barcellona agli Ottavi di Champions

    Celtic-Juventus e Milan-Barcellona agli Ottavi di Champions

    A Nyon, nel quartiere generale dell’Uefa, alle 11:30 ci saranno i sorteggi degli Ottavi di Champions League 2013. Non si potranno incontrare squadre dello stesso paese e ovviamente sarà vietato lo scontro tra squadre che compongono lo stesso girone. L’urna di Nyon nasconde per il Milan insidie maggiori rispetto alla Juventus che ha nel Real Madrid l’avversario da evitare. Le gare di andata degli Ottavi di Champions League si giocheranno il 12-13 e 19-20 febbraio, mentre il ritorno è previsto per il 6-7 e 12-13 marzo. Il sorteggio sarà in diretta su Sky Sport e Mediaset Premium mentre su Il Pallonaro potrete seguire la diretta live blogging

    Possibili avversarie JUVENTUS: Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic, Galatasaray.
    Possibili avversarie MILAN: Paris Saint-Germain, Barcellona, Manchester United, Borussia Dortmund, Schalke 04, Bayern Monaco.

    Sorteggio Ottavi Champions (premi F5 per aggiornare)

    • E’ iniziato. Il segretario dell’Uefa abbraccia virtualmente Tito Villanova 
    • Steve McManaman ambasciatore della Champions League 2o13 si occuperà del sorteggio
    • 1) Galatasaray-Schalke 04
    • 2) Celtic-Juventus
    • 3) Arsenal-Bayern Monaco
    • 4) Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund
    • 5) Milan-Barcellona
    • 6) Real Madrid-Manchester United
    • 7) Valencia-PSG
    • 8) Porto-Malaga
  • Ferguson incontra Guardiola. Pronto il passaggio di consegne?

    Ferguson incontra Guardiola. Pronto il passaggio di consegne?

    Se tre indizi fanno una prova, ci siamo. Pep Guardiola potrebbe considerarsi l’erede di Alex Ferguson al Manchester United. L’attuale tecnico dei Red Devils, quasi 71enne, avrebbe incontrato a New York l’ex allenatore del Barcellona per parlare della sua successione sulla panchina dello United. Infatti, dopo 26 anni sempre in trincea, lo scozzese potrebbe decidere di abbandonare la squadra inglese e godersi così la ricca pensione. D’altro canto, lo spagnolo è pronto a tornare in pista dopo l’anno sabbatico dichiarato e “quasi” effettuato. Le voci che parlano di un suo ritorno a Barcellona (a causa della brutta malattia che ha colpito Vilanova) sono infondate, anche se nel calcio, nulla è scontato. Ma, il terzo viaggio in poco tempo in America da parte di Ferguson non è passato inosservato e i contatti con Guardiola sarebbero diventati sempre più vivi.

    Concorrenza – Inutile dire che ci sarebbe da superare la forte concorrenza di Milan, Chelsea, Manchester City e il solito Paris Saint Germain (anche se i francesi sarebbero più orientati verso Mourinho). Il prestigio e la storia dello United però potrebbe avere la meglio.

    Guardiola sarà l'erede di Ferguson allo United? © David Ramos/Getty Images
    Guardiola sarà l’erede di Ferguson allo United? © David Ramos/Getty Images

    L’eredità – In principio fu Josè Mourinho, adesso Pep Guardiola. Intanto sulla panchina dell’Old Trafford continuerà a sedersi lui, Alex Ferguson, capace di aprire parecchi cicli (sempre vincenti) nei 26 anni di permanenza (al momento) allo United. La sua eredità è pesante, perché è stato capace di ricominciare da zero quando si è ritrovato costretto a vendere i pezzi pregiati (vedi C.Ronaldo) e le vittorie non sono mai mancate. L’ex tecnico del Barça sarebbe il favorito per la sua capacità di dare un gioco rapido e armonioso alla squadra, al contrario dell’allenatore attualmente al Real Madrid che viene considerato più uno psicologo.

    La squadra – Nella scelta dell’erede, Alex Ferguson probabilmente si consulterà anche con i giocatori presenti in rosa, soprattutto con i vari Rooney, Scholes, Giggs e Rio Ferdinand, pilastri e bandiere della formazione inglese. Il favorito sembrerebbe proprio Guardiola.

    Per dovere di cronaca è giusto ricordare che il Sir Alex Ferguson non ha ancora deciso il suo futuro. Probabilmente, prima di annunciare l’addio al Manchester United vorrà garantire il successore più adatto alla storia dei Red Devils. Sarà Guardiola?

  • E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    Milan, Juventus, Inter, Lazio e Napoli incrociano le dite e si aspettano un bel regalo di Natale dal sorteggio dell’urna di Nyon. Domani alle 11:30 ci sarà infatti l’ultimo sorteggio dell’anno per determinare gli accoppiamenti per gli ottavi di Champions League mentre alle 14 si scopriranno gli accoppiamenti per i sedicesimi di Europa League.Il sorteggio previsto inizialmente il 13 dicembre è slittato al 20 per problemi organizzativi allungando così l’attesa e il toto sorteggio.

    Se è scontato dire che ad un ottavo di Champions League non ci sono squadre materasso è altrettanto vero che evitare una big può render più agevole il percorso verso la finale per Milan e Juventus. Per i bianconeri, giunti primi nel proprio girone, l’avversario da evitare è senza dubbio il Real Madrid di Mourinho le altre invece sembrano tutte alla portata della Vecchia Signora. Celtic e Galatasaray sulla carta invece sono le due squadre “materasso” che proietterebbero la Juventus già ai quarti.

    Le possibili avversarie della Juventus agli ottavi di Champions League saranno Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic e Galatasaray.

    In casa Milan invece ogni accoppiamento nasconde delle insidie diverse.Quelle da evitare sicuramente sono Barcellona e Manchester United che obiettivamente sembrano averne di più dei rossoneri. Suggestivo e difficile è invece lo scontro contro il Paris Saint Germain degli ex Ibrahimovic, Thiago Silva, Leonardo e soprattutto Carlo Ancelotti.

    Le possibili avversarie del Milan agli ottavi di Champions sono Schalke 04, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Manchester United, Barcellona, e Paris Saint Germain.

    In Europa League solo la Lazio è testa di serie e si eviterà il confronto con il Chelsea. Sparta Praga, Basilea o BATE Borisov sono le che sognano i tifosi mentre la rivincita contro lo spauracchio Atletico Madrid sarebbe meglio rimandarlo alle fasi successive.

    Le possibili avversarie della Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    E’ concreto il rischio Chelsea per Napoli e Inter. I partenopei furono estromessi dai Blue nella scorsa stagione di Champions League mentre l’Inter ritroverebbe da avversario un Benitez con il dente avvelenato. Decisamente più piacevole la prospettiva di incontrare il Genk, la Steaua Bucarest o il Viktoria Plzen.

    Le possibili avversarie del Napoli ai sedicesimi di Europa League Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk

    Le possibili avversarie dell’iInter ai sedicesimi di Europa League sono Olympiacos, Cluj, Benfica, Chelsea, Genk, Fenerbache, Lione, Bordeaux, Steaua Bucarest, Viktoria Plzen, Metalist, Dnipro, Anzhi, Hannover.

  • E’ tutto vero. Il Milan sfida la Juve per Drogba

    E’ tutto vero. Il Milan sfida la Juve per Drogba

    Addio alla politica degli ingaggi contenuti? L’interessamento del Milan verso Didier Drogba non lascia alcun dubbio e viste le ingenti richieste sul piano contrattuale da parte dell’ivoriano, ci domandiamo se Galliani abbia avuto il via libera dall’alto nel poter spendere 10 milioni di euro di solo ingaggio per poter portare a Milano l’ex centravanti del Chelsea. Inizialmente, l’idea Drogba sembrava una mossa di disturbo contro la Juventus, ma con il passare delle ore e con le voci che girano intorno alle cessioni importanti di Robinho e Pato, la possibilità di acquistare l’attaccante del Shanghai sono sempre più alte. Le alternative all’ivoriano sono Lewandowski e Balotelli, giocatori difficilmente raggiungibili nel mercato di riparazione, viste le difficoltà nel trovare i loro sostituti a costi contenuti.

    La sfida JuventusMilan per Didier Drogba può iniziare e anche se l’ex bomber del Chelsea risulta formalmente legato allo Shanghai Shenua, si libererebbe senza troppi problemi vista la sua voglia di tornare protagonista in Europa.

    Il Milan sfida la Juve per Drogba © ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images
    Il Milan sfida la Juve per Drogba © ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images

    No aste – A Vinovo, giunta della notizia sull’inserimento del Milan sul giocatore hanno subito portato le mani avanti. La società bianconera non è disposta a partecipare ad un’asta per acquistare il giocatore e potrebbe lasciare il via libera al club di Berlusconi, da tempo innamorato dell’ivoriano ma mai preso in considerazione a causa del costo del cartellino.

    Addio costi contenuti – Lascia parecchio perplessi questo nuovo obiettivo di mercato che ribalterebbe quanto di buono fatto nel mercato precedente. Naturalmente parliamo dal punto di vista delle finanze. L’arrivo di Drogba, comporterebbe una spesa netta di 10 milioni solo per l’ingaggio e pare scontato che il suo arrivo coinciderebbe con le partenze di Robinho e Pato (due dei giocatori più pagati della società).

    La Champions – Tra le tre possibili alternative per l’attacco, Drogba è l’unico che potrebbe partecipare alla Champions League e questo è un punto estremamente a favore dell’ivoriano. L’anno scorso a suon di gol trascinò il Chelsea alla conquista del trofeo e chissà che non voglia ripetersi con la maglia rossonera. D’altro canto, il mister Allegri avrebbe bisogno di una punta con queste caratteristiche, nella speranza che i sei mesi passati in Cina non abbiamo dimezzato le sue potenzialità offensive.

    La Coppa d’Africa – Tra il Milan è Drogba c’è un ostacolo non di poco conto. E’ la Coppa d’Africa, che si giocherà dal 19 gennaio per circa un mese. Togliendo di fatto al club rossonero il giocatore per l’andata della Prima Fase ad Eliminazione Diretta della Champions.

    Valutazione, calcoli e quant’altro. Il fine anno milanista porterà grossi consigli. Al termine della gara contro la Roma, Galliani prenderà il volo verso il Brasile per chiudere le operazioni Robinho e Pato rispettivamente con Santos o Flamengo e Corinthians, tornando in Italia con un gruzzoletto da 25 milioni di euro. A quel punto si valuterà se investirli quasi interamente sull’ingaggio di Drogba per 18 mesi, oppure tentare l’assalto a Balotelli (sogno, non troppo privato, dell’amministratore delegato rossonero).

  • Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamorosa intervista rilasciata da Javier Pastore al settimana Chi. L’ex trequartista del Palermo lancia messaggi d’amore verso il Milan, ammettendo che prima o poi vestirà la maglia rossonera grazie anche allo splendido rapporto che lo lega alla dirigenza milanista, soprattutto nei confronti di Adriano Galliani e Ariedo Braida. Prima però, l’argentino vuole conquistare Parigi e sollevare trofei importanti con la maglia del Paris Saint Germain e per questo motivo esclude un trasferimento nel prossimo mercato invernale, anche se non nega di attraversare un periodo non brillantissimo in Francia pur godendo della stima della società, a partire dal presidente fino a mister Ancelotti. Al contrario, la stampa francese non sembra benevola nei confronti di Pastore e degli stranieri presenti nel loro paese.

    Mai all’Inter – Pastore vuole il Milan e per questo motivo le chiamate di Zanetti e Cambiasso si trasformano in semplici chiacchierate tra amici. I due giocatori nerazzurri, sono a conoscenza della voglia rossonera del loro compagno di nazionale e non insistono più per un suo passaggio all’Inter.

    Pastore manda messaggi d'amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Pastore manda messaggi d’amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    Voglia di Milan“Prima vinco col Psg ma in futuro giocherò con la maglia rossonera. Ne sono certo”, musica per la dirigenza del club di via Turati che stravede per Pastore già dai tempi di Palermo. Purtroppo, i costi elevati del cartellino e la voglia di Zamparini di ricavare tanti soldi piuttosto che ricevere in cambio qualche buona contropartita, ha tagliato fuori dai giochi il Milan per l’acquisizione dell’argentino poi finito al Psg. L’amicizia con Galliani e Braida dimostra il legame con il club rossonero e il giocatore ammette di pranzare e cenare con i due dirigenti quando gli capita di sostare a Milano. Le parole al miele verso la società di Silvio Berlusconi terminano con un affascinante “Il Milan è un qualcosa di magico”.

    Francia vs Italia – Ambientamento difficile per il giocatore in terra francese, molto meglio invece quello in Italia, dove Pastore esalta il calore del pubblico, sempre pronto a sostenere la squadra anche nei momenti difficile (tranne in rari casi).

    SuperMario – La conclusione è dedicata al suo possibile compagno di squadra Balotelli. L’attaccante del Manchester City sembra ogni giorno più vicino al Milan e in caso di suo trasferimento ai rossoneri nel prossimo futuro, potrebbero ritrovarsi a correre in campo per la stessa maglia. Pastore esalta le doti tecniche di SuperMario, apprezza quelle da attore (i due hanno girato insieme uno spot televisivo) ma non è rimasto impressionato da quelle caratteriali.

  • Milan, Pato verso l’addio. Il Corinthians offre 15 milioni

    Milan, Pato verso l’addio. Il Corinthians offre 15 milioni

    Pato Corinthians, non è fantacalcio. Il club brasiliano, fresco vincitore del Mondiale per Club dopo la finale vinta contro il Chelsea, vuole regalarsi un campione. Le piste portano tutte ad Alexandre Pato, talento cristallino (fragile) del Milan, che anche quest’anno vive una stagione nell’anonimato a causa dei vari infortuni che lo perseguitano da due anni. L’offerta del Timao è di quelle importanti, viste le difficoltà del giocatore a trovare continuità. Si parla di 15 milioni di euro. Tanti, troppi per una punta che ha dimostrato di avere grandi numeri, ma che fisicamente mostra ancora dei limiti importanti. Galliani già si frega le mani, intravedendo la possibilità di cederlo per poter tentare l’assalto al suo sogno proibito. Mario Balotelli. Ma, l’ostacolo principale è sempre lo stesso ed ha un nome e un cognome, Silvio Berlusconi.

    Dettagli – Lascia perplessi constatare che i 15 milioni di euro offerti dal Corinthians siano per l’acquisto del 50% del cartellino del giocatore, che valuta quindi Pato circa 30 milioni di euro. E’ possibile? A quanto pare si, visto che le maggiori testate giornalistiche, riportano questo dettaglio molto importante.

    Pato vicino al Corinthians © Claudio Villa/Getty Images
    Pato vicino al Corinthians © Claudio Villa/Getty Images

    Tra Milano e Brasile – Ma il giocatore che ne pensa? Pato è tentato dall’idea di tornare in patria e cercare di riconquistare condizione fisica e autostima nei proprio mezzi, ma soprattutto sul proprio recupero fisico. Nonostante ciò, non vorrebbe lasciare la città lombarda, dove ha trovato l’amore (la figlia del presidente, Barbara Berlusconi). A questo punto dovrà decidere tra amore e carriera.

    La trattativa è solamente alla fasi iniziali e non viene escluso niente. Il Milan potrebbe decidere anche di cedere il giocatore in prestito semestrale per poi riportarlo a Milano per la prossima stagione, magari dove averlo recuperato dal punto di vista fisico. Pato, d’altro canto, vedrebbe l’opzione brasiliana come un trampolino di lancio e di visibilità per poter partecipare ai Mondiali del 2014 che si terranno proprio in Brasile. Due settimane a gennaio, il mercato non è ancora iniziato ufficialmente ma già entra nel vivo.

  • Ennesimo esordio col botto. Mastour illumina con l’Italia Under 15

    Ennesimo esordio col botto. Mastour illumina con l’Italia Under 15

    Mastour esordio Nazionale. Nuovo esordio e nuove magie per il giovane Hachim Mastour. Il talentuoso trequartista del Milan (classe ’98) ha deliziato anche nei campi di Coverciano con le sue giocate d’alta classe ed un gol realizzato dopo l’ennesima azione personale. Nonostante lo scetticismo intorno alla crescita del giocatore, l’italo-marocchino non si ferma e illumina lo Stage della Nazionale Italiana Under 15 agli ordini del commissario tecnico Rocca. Giocatore di altra categoria che nonostante i suoi 14 anni gioca negli Allievi del Milan (agli ordini di Pippo Inzaghi). E c’è già chi lo vorrebbe in Primavera se non in Prima Squadra. Peccato per i limiti d’età imposti dalla Lega per la partecipazione ai due campionati. Nel primo caso deve aver compiuto 15 anni, nel secondo un anno in più.

    Il video – Come possiamo vedere nel video a fine articolo, il giocatore possiede una tecnica invidiabile per un classe ’98 e una capacità di palleggio fuori dal comune, unita ad una tranquillità ed un carisma che fanno di Mastour il gioiello più limpido del futuro italiano.

    Mastour con la maglia della Nazionale © One di Paolo Paolillo Blog
    Mastour con la maglia della Nazionale © foto presa da One di Paolo Paolillo Blog

    Lo Stage – Mastour è stato utilizzato da trequartista nel 4-2-3-1 messo in campo dal tecnico Rocca. In quella posizione e con la numero 10 sulle spalle, l’italo-marocchino ha dato prova di grande forza, mettendo in allarme la formazione avversaria ogni volta che entrava in possesso palla. Il video dimostrerà il tutto. Le parole iniziano a mancare, quando ti ritrovi davanti ad un 14enne che tratta la palla come un veterano e non ha paura a provare delle giocate difficoltose. Conclude la partita con un gran gol da fuori area a conclusione di una personalissima azione.

    Il futuro – Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, è già innamorato del giocatore, tanto da volerlo in campo al fianco di El Shaarawy al più presto. Il Faraone viene considerato un giovane di ottime speranze (anche se sta diventando sempre più una realtà) e dietro di lui già scalpita un ragazzino di sei anni più giovane!! Il futuro italiano e milanista è qui.

    Ecco Mastour in azione nella Stage della Nazionale Italiana. Fonte: One di Dario Paolillo Blog
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  • Consacrazione Mattia De Sciglio, il Milan ha trovato l’erede di Maldini

    Consacrazione Mattia De Sciglio, il Milan ha trovato l’erede di Maldini

    Nella difficile stagione del Milan, iniziata con qualche difficoltà di troppo a causa di un cambiamento radicale della rosa con le cessioni di vari top player, sono esplose due stelle. La prima è quella di El Shaarawy, sempre più trascinatore della squadra rossonera mentre la seconda è quella del terzino Mattia De Sciglio. Entrambi 20enni (classe ’92). Oggi però vogliamo parlare di quest’ultimo ragazzo, entrato in punta di piedi in prima squadra nelle scorse stagioni e diventato presto punto fermo della difesa milanista, tanto da rubare il posto prima ad Antonini sulla sinistra e successivamente ad Abate. La duttilità tattica del giovane Mattia è uno dei suoi punti di forza, uniti ad una personalità d’altri tempi e una serietà che raramente si vede ai giorni nostri nei 20enni delle grandi squadre.

    Le parole di Nocerino“Ha un’immagine bellissima, sarà il prossimo capitano del Milan” parole dell’ex centrocampista del Palermo che non si tira indietro quando c’è da elogiare il suo giovane compagno. Come dargli torto? De Sciglio ha dimostrato con impegno e costanza di poter avere un ruolo da protagonista della formazione rossonera.

    De Sciglio in azione © Dino Panato/Getty Images
    De Sciglio in azione © Dino Panato/Getty Images

    Erede di Maldini – Paragonarlo al Paolo Nazionale sembra quasi un’eresia, ma i media si stanno spingendo fino a questo punto. A 20 anni Maldini era già un punto fermo della squadra, diventando successivamente la bandiera del Milan, con tanto di ritiro della maglia numero 3 con la quale ha vinto tanto. Dal punto di vista della serietà e della personalità, De Sciglio non ha niente da imparare e con l’addio di Ambrosini e Abbiati si candida a raccogliere la pesante eredità della fascia da capitano.

    Piedi per terra – Quello che ha contraddistinto maggiormente il giovane terzino è l’umiltà e la personalità con la quale affronta ogni partita. Sempre a disposizione del mister Allegri, in grado di garantirgli prestazioni sempre ottime sia a destra che a sinistra. Il Milan ha trovato in casa il difensore di fascia che cercava da anni grazie alla crisi economica. Non tutti i mali vengono per nuocere.

    La consacrazione – Nonostante la giovane età, ha raggiunto una maturità calcistica che gli permette di offrire prestazioni sempre importanti in campo. In questa stagione ha già collezionato 17 partite (12 in Campionato e 5 in Champions) con la maglia del Milan, raggiungendo l’apice con la convocazione in Nazionale.

    I maligni – Eppure c’è chi rivede nell’ascesa nel numero 2 milanista, quella di un altro terzino, esploso nella sponda opposta di Milano. Parliamo di Santon, esaltato da Mourinho e finito nel dimenticatoio con Benitez, prima di prendere il volo di sola andata per l’Inghilterra.

    Il Milan ricomincia dai giovani, Mattia De Sciglio, El Shaarawy ma anche il giovane Mastour saranno i giocatori fondamentali per costruire un nuovo ciclo per la squadra rossonera.

  • Il silenzio di Totti e Zeman nella settimana di Roma-Milan

    Il silenzio di Totti e Zeman nella settimana di Roma-Milan

    La sconfitta di ieri contro il Chievo rischia di lasciare pesanti strascichi nell’ambiente giallorosso. Il gol di Pellissier a tre minuti dal termine tengono la Roma inchiodata a quota 29 punti, punteggio che comunque conferma la squadra di Zeman al sesto posto in classifica, con un distacco di 4 punti rispetto la terza posizione, ultimo piazzamento utile per un posto in Champions League. Ma nella nebbia di Verona sono palesi le urla di Totti e compagni. Grida che sono state soffocate saggiamente dagli stessi protagonisti al termine dell’incontro per evitare ulteriori provvedimenti disciplinari. Anche il silenzio però a volte sa essere efficace, sopratutto se accompagnato da immagini televisive che appoggiano l’ira funesta dell’ottavo e nono re di Roma.

    DUE RIGORI – Due clamorose topiche della terna arbitrale hanno condizionato in maniera pesante il risultato finale che ha visto il Chievo battere la Roma 1-0. Due come i rigori non concessi alla squadra giallorossa, nonostante quest’ultimi siano stati ciò che più hanno brillato nel match di ieri pomeriggio, avvolto nel finale da una fitta nebbia. Oltre ai due penalty che mancano ai giallorossi, non c’è nemmeno la certezza assoluta che il gol di Pellissier sia regolare, con il dubbio del fuorigioco non chiarito dalla moviola, costretta anche lei a divincolarsi tra le nebbia di Verona.

    Zeman in silenzio dopo la sconfitta della Roma sul campo del Chievo | ©Dino Panato/Getty Images
    Zeman in silenzio dopo la sconfitta della Roma sul campo del Chievo | ©Dino Panato/Getty Images

    RABBIAIl silenzio di Totti e Zeman può trasformarsi alla ripresa degli allenamenti in rabbia furente. Se il tecnico boemo riuscirà a incanalare questa rabbia entro i termini dell’agonismo, per il Milan la trasferta dell’Olimpico potrebbe diventare ancora più pericolosa di quanto già non fosse 24 ore fa. Entrambe le formazioni daranno tutto, consapevoli che sarà l’ultima partita prima della sosta invernale e un match fondamentale per l’Europa. Qualora fosse il Diavolo ad avere la meglio, gli uomini di Allegri effettuerebbero il sorpasso proprio ai danni dei giallorossi, con quest’ultimi che vedrebbero allontanarsi sensibilmente la terza piazza. Se invece fosse la Roma a conquistare i tre punti, sarebbe il Milan a dover continuare una rimonta che fino a un mese fa pareva impossibile.

  • Due autogol e un po’ di fortuna, Milan-Pescara 4-1

    Due autogol e un po’ di fortuna, Milan-Pescara 4-1

    Contro il Pescara arriva la quarta vittoria consecutiva in campionato per il Milan di Massimiliano Allegri, che con i tre punti di oggi conferma il settimo posto a quota 27 punti. In virtù della contemporanea sconfitta della Roma sul campo del Chievo, la sesta posizione dista ora due lunghezze. Il risultato finale sul tabellone di San Siro dice 4-1 per i padroni di casa, parziale comunque bugiardo perché fino al momentaneo 2-1 gli abruzzesi sono rimasti in partita sfiorando addirittura il clamoroso pareggio con un palo del terzino destro Balzano, sulla cui conclusione nulla avrebbe potuto l’estremo difensore rossonero Amelia. Cristiano Bergodi può quindi ritenersi moderatamente soddisfatto nonostante la sconfitta, anche alla luce dei risultati positivi sugli altri campi.

    SBLOCCA NOCERINO – Partita subito in discesa per la squadra di Allegri, che trova il vantaggio dopo 39 secondi grazie alla seconda rete consecutiva in campionato di Antonio Nocerino. L’ottima partenza è confermata anche dall’atteggiamento dei rossoneri per tutti i primi 45 minuti di gioco, durante i quali riescono a rendersi più volte pericolosi dalle parti di Perin sfruttando sopratutto la spinta sugli esterni di Constant e De Sciglio, anche oggi tra i migliori in campo.

    La rimonta del Milan continua ai danni del Pescara | ©Paolo Bruno/Getty Images
    La rimonta del Milan continua ai danni del Pescara | ©Paolo Bruno/Getty Images

    AUTOGOL – Ad inizio ripresa arriva il 2-0 dei padroni di casa su una sfortunato autogol dell’attaccante pescarese Abbruscato, che devia nella propria porta un cross dalla sinistra di Robinho.

    LA PAURA – Quando il match pare essere concluso già al 51′, ci pensa Terlizzi a far ricredere gli stessi tifosi rossoneri del contrario. L’ennesimo gol subito su calcio piazzato fa scatenare una stabile paura nei calciatori del Milan, che per poco non vengono riacciuffati sul 2-2 da un’improvvisa conclusione di Balzano che va a stamparsi sul palo. Ciò che non uccide però fortifica.

    CAPOCANNONIERE – La paura passa a dieci minuti dalla fine, quando il secondo autogol del pomeriggio (stavolta è Jonathas a mettere alle spalle di Perin) consegna ai rossoneri un più tranquillo 3-1. Al minuto 82 dell’incontro arriva poi la rete del definitivo 4-1. A siglarla è ancora lui, Stephan El Shaarawy, arrivato al quattordicesimo centro in campionato, su assist di un altruista Pazzini. Per la serie, il meglio deve ancora venire.

    Le pagelle di Milan-Pescara 4-1 (16-12-2012)
    Constant 7: l’ex Chievo continua ad impressionare piacevolmente il pubblico di San Siro con prestazioni di assoluto rispetto e personalità.
    Nocerino 6,5: è vero che due indizi non fanno una prova, ma la sensazione è che Nocerino si sia finalmente sbloccato e riesca in ogni caso ad essere incisivo come lo scorso anno quando lì davanti c’era Ibrahimovic.
    El Shaarawy 7: ci prova più volte nell’arco della partita a siglare il gol ai danni del suo amico Perin. Quando anche lui stava perdendo le speranze ecco arrivare il più facile degli assist da depositare in rete. Chi lo ferma più?
    Perin 6: nonostante subisca quattro gol, il portiere del Pescara ha poche colpe in tutte le azioni da gol. Si disimpegna invece bene in alcuni interventi dimostrando di avere la stoffa giusta per diventare un punto di riferimento nel suo ruolo nei prossimi anni.
    Weiss 4: a deludere, e parecchio, è lo slovacco Weiss, che proprio nella mattinata di oggi è stato dato vicinissimo alla firma con il Milan. Sarà stata l’emozione della prima volta a San Siro?

    Il tabellino di Milan-Pescara 4-1 (16-12-2012)
    Milan (4-3-3): Amelia 5,5, De Sciglio 6, Yepes 7, Zapata 6, Constant 7, Ambrosini 6, Montolivo 6, Nocerino 6,5, Robinho 6,5 (61′ Boateng 5,5), Pazzini 5,5 (82′ Niang sv), El Shaarawy 7 (84′ Muntari sv). Allenatore: Allegri
    Pescara (4-3-1-2): Perin 6, Balzano 6, Terlizzi 6, Capuano 5, Modesto 5, Bjarnason 5, Togni 5, Nielsen 5, Weiss 4 (46′ Celik 5,5), Abbruscato 4,5 (73′ Quintero sv), Vukusic 4,5 (64′ Jonathas 5).

    Il video di Milan-Pescara 4-1 (16-12-2012)[jwplayer config=”60s” mediaid=”164390″]