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  • Juventus in semifinale, Vucinic condanna il Milan

    Juventus in semifinale, Vucinic condanna il Milan

    Alla fine la spunta la Juventus, che accede alla semifinale di Coppa Italia dopo una gara a basso tasso tecnico nel quarto di finale disputato allo Juventus Stadium contro il Milan, condito da qualche svarione difensivo e da qualche leggerezza di troppo da ambo le parti: alla fine, però, è ancora Vucinic a punire il Milan – come accadde anche lo scorso anno in semifinale – e permette agli uomini di Conte di accedere alla semifinale contro la Lazio, la sua vera antagonista stagionale non soltanto in campionato. Juventus-Milan, però, fino alla zampata vincente del 2-1 di Vucinic giunta al 5′ minuto del primo tempo supplementare, era stata una gara perlopiù equilibrata che, nonostante le premesse scoppiettanti  del gol dell’infallibile El Shaarawy al 7′ del primo tempo a rompere subito gli equilibri, e la risposta di Sebastian Giovinco al 12′ ( il suo numero di maglia) su calcio di punizione ben calciato (ma la colpa è anche di Amelia, ndr) non aveva regalato più grandissime emozioni.

    Un 1-1 che, se non fosse stato un match a eliminazione diretta, avrebbe potuto accontentare entrambe le squadre: così, però, non poteva essere e, dunque, l’ha spuntata la squadra più cinica, più “affamata” come ama definirla il suo tecnico, che ha ricevuto dai suoi uomini una buona risposta caratteriale dopo la brutta sconfitta contro la Sampdoria in campionato. Conte aveva “imposto” che non dovesse più accadere, e di certo si attendeva una prova “di sostanza” dalla sua squadra nonostante le assenze importanti di Marchisio, l’esperimento-Marrone al posto di Pirlo, la scelta di Storari in porta (come già lo scorso anno in Coppa Italia). I sostituti, però, non hanno demeritato anche se a brillare più di tutti è stato Sebastian Giovinco che ha mostrato una particolare vivacità che, oltre alla rete dell’1-1 realizzata dalla “mattonella Del Piero”, gli ha permesso di trovarsi sempre nel vivo del gioco, anche a causa dell’eccessiva libertà lasciatagli dalla difesa rossonera.

    Quando, però, Allegri è ricorso alle contromosse arretrando Montolivo per seguire più da vicino la Formica Atomica, il suo estro è stato limitato e la Juventus ha mandato in campo Vucinic, capace di reggere meglio il confronto fisico. Così, il Milan sul finire di gara – anche con l’inserimento di Niang per Pazzini – si era reso più pericoloso, dando l’impressione di poter creare qualche grattacapo alla retroguardia bianconera, in particolare con un colpo di testa dello stesso Niang finito di poco a lato.

    Juventus-Milan, Vucinic punisce ancora rossoneri | ©Claudio Villa/Getty Images
    Juventus-Milan, Vucinic punisce ancora rossoneri | ©Claudio Villa/Getty Images

    Il risultato, però, resta fermo sull’ 1-1 e si arriva ai supplementari, con la Juventus che – intuita l’antifona – decide di sfoderare l’arma Pirlo (che sostituisce il giovane Marrone) per non privarsi del suo fosforo nelle fasi più concitate della gara: così, dopo pochi minuti dall’inizio dell’extra time l’asse De Ceglie-Giaccherini imbastisce un perfetto contropiede che Vucinic intuisce e capitalizza bruciando la difesa del Milan. Giunge, così, la rete del vantaggio bianconero che, però, fino al termine del secondo tempo supplementare lascia il match ancora in bilico, considerando la reazione d’orgoglio finale dei rossoneri, che chiama Storari a due grandi parate su Niang e Traorè. 

    La Juventus non poteva più sbagliare, e non ha sbagliato: per il Milan, per il secondo anno consecutivo, lo Juventus Stadium in Coppa Italia significa eliminazione dal torneo.

    Le pagelle di Juventus-Milan:

    Giovinco 8 Nel vivo dell’azione, libero di impostare e suggerire ma anche di regalare allo Stadium una punizione vincente, ed un’altra quasi all’incrocio parata da Amelia.

    Vucinic 7.5 Entra sul finire del secondo tempo, trotterella e corricchia, ma poi intuisce il contropiede vincente innescato da De Ceglie e Giaccherini e non sbaglia, regalando alla Juventus la qualificazione

    Mexes 4.5 Un’ammonizione rimediata nel primo tempo, che avrebbe potuto essere anche qualcosa di peggio, poi troppe distrazioni

    Juventus (3-5-2): Storari 7, Barzagli 7, Bonucci 6.5, Caceres 6,5, Lichtsteiner 6,5 (32′ st De Ceglie 6), Vidal 6, Marrone 6 (31′ st Pirlo 6), Giaccherini 7,5, Isla 5, Giovinco 8 (19′ st Vucinic 7,5), Matri 6.5. Allenatore: Conte.

    Milan (4-3-3): Amelia 6, Abate 6, Mexes 4.5, Acerbi 5, De Sciglio 6,5, Montolivo 6,5, Ambrosini 6 (45′ st Traoré 6), Emanuelson 5,5 (25′ st Bojan 6,5), Boateng 6,5, El Shaarawy 7, Pazzini 5,5 (25′ Niang 6,5). Allenatore: Allegri.

    Tabellino Juventus-Milan: 6′ El Sharaawy, 12′ Giovinco; 5′ pts Vucinic

    Video Juventus-Milan:

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  • Juve-Milan per i quarti di Coppa Italia. Conte e Allegri fanno turnover

    Juve-Milan per i quarti di Coppa Italia. Conte e Allegri fanno turnover

    Dopo la Lazio, che ha eliminato il Catania, Juve e Milan cercano stasera l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. Bianconeri e rossoneri si affronteranno allo Stadium in una gara secca e piena di motivazioni visti gli ultimi precedenti sia in campionato (gol fantasma di Muntari nella passata stagione e rigore inesistente trasformato da Robinho in questa) che in coppa (lo scorso anno furono proprio i bianconeri ad eliminare il Milan in semifinale al termine dei tempi supplementari dopo che i regolamentari si erano conclusi con il medesimo punteggio di 1-2 nel doppio confronto di andata e ritorno) nonostante i due tecnici sembrano orientati a fare turnover. La Juve cerca l’immediato riscatto dopo l’inaspettato ko interno con la Samp senza aver saputo sfruttare il momentaneo vantaggio e la superiorità numerica per quasi un’ora di gioco, il Milan, dopo l’avvio di stagione shock, vuole dare continuità ai suoi risultati che hanno permesso una risalita in campionato a ridosso della zona Europa.

    Antonio Conte lascia a riposo Andrea Pirlo e Mirko Vucinic, quest’ultimo non al meglio della forma come hanno evidenziato le ultime uscite. Per il grande ex della gara invece solo panchina, al suo posto il tecnico bianconero dovrebbe scegliere Luca Marrone e non Pogba che inizialmente dovrebbe accomodarsi in panca. Mancheranno anche Gigi Buffon, al suo posto Storari, e Asamoah, partito per disputare la Coppa d’Africa, sulla mediana giocherà sicuramente Vidal che domenica pomeriggio contro la Samp è rimasto fuori usufruendo di un turno di riposo affiancato da Giaccherini che dovrebbe essere schierato come interno di centrocampo. Sulle corsie laterali agiranno Isla e Peluso mentre la linea difensiva sarà composta dal trio Barzagli, Bonucci e Caceres. In avanti coppia d’attacco Giovinco-Matri.

    Juve-Milan
    Juve-Milan quarti di Coppa Italia © Marco Luzzani/Getty Images

    Sul fronte opposto anche il tecnico rossonero Max Allegri opterà per dei cambi. Dal primo minuto si rivedrà Giampaolo Pazzini al centro dell’attacco, reparto avanzato formato inoltre dal Faraone El Shaarawy ed Emanuelson. In cabina di regia ci sarà Montolivo con Ambrosini e Boateng ai suoi lati con Nocerino in panchina. Difesa a 4 con Abate, in procinto di trasferirsi alla corte di Spalletti allo Zenit San Pietroburgo, Mexes, Acerbi e De Sciglio davanti ad Amelia che prenderà posto tra i pali. Panchina per Bojan, pronto ad entrare in caso di necessità, e il baby Niang. Non convocato Robinho sempre in trattativa per trasferirsi in Brasile.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVE-MILAN

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla, Vidal, Marrone, Giaccherini, Peluso; Giovinco, Matri. A disp.: Buffon, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Padoin, Pogba, Vucinic. All.: Conte

    MILAN (4-3-3): Amelia; Abate, Mexes, Acerbi, De Sciglio; Montolivo, Ambrosini, Boateng; Emanuelson, Pazzini, El Shaarawy. A disp.: Gabriel, Antonini, Carmona, Flamini, Nocerino, Traorè, Bojan, Niang. All.: Allegri

  • Milan, idea Gaston Ramirez. Occhi puntati su Nainggolan

    Milan, idea Gaston Ramirez. Occhi puntati su Nainggolan

    Il Milan dei giovani. É questo il ritornello che rimbalza dalla sede rossonera di via Turati quando si parla di calciomercato. Secondo quanto riportato da Berlusconi, la linea della societá milanese é una soltanto e cioé quella di puntare su giovani talenti. Quindi no secco ai vari Drogba e Balotelli, troppo cari per le soglie del calcio italiano ormai allo stremo delle forze. Per risalire, la ricetta vincente é quella di puntare sui giovani, proprio come vuol fare il Milan. Intanto il Diavolo é felice di coccolarsi un possibile top-player del futuro fatto in casa, Mattia De Sciglio. Il giovane terzino é entrato sempre di piú nelle simpatie di Allegri tanto da aver “rubato” il posto ad Ignazio Abate, pensieroso riguardo il suo futuro. Un altro golden boy del Milan, parlando di giovani, é Stephan El Shaarawy. L’attaccante italiano ha giá segnato qualcosa come 14 reti in campionato e attualmente é secondo nella classifica dei marcatori della serie a, preceduto solo da Cavani. Comunque sia, il Milan vuol tornare di diritto ad essere una delle squadre piú forti d’Europa ma per farlo servono altri innesti mirati per puntellare la difesa, il centrocampo e possibilmente anche la porta. Abbiati e Amelia non sono piú dei ragazzini. Vediamo quale potrebbe essere la strategia del Milan nel mercato invernale e in quello estivo.

    Gaston Ramirez
    Gaston Ramirez il nome nuovo per il Milan | ©Getty Images
    IDEA RAMIREZ – Il nome nuovo nelle ultime ore é quello di Gaston Ramirez, ex centrocampista del Bologna attualmente in forza al Southampton. L’uruguaiano non ha fatto molto bene in Premier e vorrebbe tornare in Italia. L’unico problema sembra essere il passaporto in quanto Ramirez non possiede ancora quello comunitario.  Il Milan proverá ad ingaggiare il giocatore giá in questo mercato invernale ma se dovessero esserci delle complicazioni, i rossoneri ci riproveranno a giugno. La cifra di Ramirez si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Sempre in Inghilterra c’é un altro giocatore che per etá e caratteristiche, piace ai rossoneri: Santon del Newcastle. L’ex terzino dell’Inter potrebbe arrivare a Milanello con una cifra di 7-8 milioni di euro e sarebbe pronto a sostituire Abate. I russi dello Zenit offrono per il giocatore rossonero circa 10 milioni di euro. L’altro baby fenomeno che insegue il Milan é Mattia Destro ma la Roma ha giá fatto capire che il giocatore non partirá, almeno in questa finestra di mercato.

    NAINGGOLAN – Adesso il Milan, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, punterá tutto su Radja Nainggolan, centrocampista del Cagliari che tanto piace a Massimiliano Allegri. Il giocatore belga ha peró un valore abbastanza elevato, circa 15 milioni di euro. L’alternativa a Nainggolan é un giocatore del Genoa. L’asse Milano-Genova potrebbe rimettersi in moto per un’altra operazione di mercato. Ai rossoneri, che cercano disperatamente un regista dopo la cessione di Pirlo, piace molto Kucka, giocatore in procinto di passare all’Inter la scorsa estate. Il Milan potrebbe contare sull’ottimo rapporto che c’é fra le due societá. Ricordiamo che molti dei giocatori che hanno fatto la fortuna del Milan provengono, o per via diretta o indiretta, dal Genoa: Boateng ed El Shaarawy su tutti.

  • Dario Del Fabro, il giovane difensore classe ’95 che ha stregato il Milan

    Dario Del Fabro, il giovane difensore classe ’95 che ha stregato il Milan

    Sono bastati circa 300 minuti alla sua prima mezza stagione in Serie A per entrare nelle mire delle grandi squadre. Parliamo di Dario Del Fabro, giovane difensore centrale del Cagliari, leader della Primavera rossoblu. Portato in prima squadra da Ficcadenti ad inizio anno, senza mai vedere il rettangolo da gioco. Poi con l’arrivo in panchina di Pulga e soprattutto di Lopez (che l’ha allenato per sei mesi nelle giovanili), il salto definitivo con i grandi. Inizialmente due gare da titolare in Coppa Italia nel giro di una settimana, prima contro il Pescara poi contro la Juventus ed infine l’esordio in Serie A, sempre contro i bianconeri, nella partita giocata a Parma dove è sceso in campo per una trentina di minuti. Ma la svolta è arrivata ad inizio 2013, con l’ottima gara disputata all’Olimpico contro la Lazio, nell’ultima giornata d’andata.

    Il futuro è nelle sue mani o meglio, nei suoi piedi. Il difficile arriva adesso, dove si pretenderà una conferma e nel calcio è facile passare dalle stelle alle stalle. Ci auguriamo di no, il calcio italiano ha bisogno di nuovi giocatore da allevare e far crescere per un futuro in Nazionale.

    Del Fabro, difensore classe '95 del Cagliari, ricercato dal Milan © Valerio Pennicino/Getty Images
    Del Fabro, difensore classe ’95 del Cagliari, ricercato dal Milan © Valerio Pennicino/Getty Images

    CarrieraDel Fabro è nato nel Nord Sardegna, esattamente ad Alghero il 24 marzo del 1995. Calcisticamente è cresciuto nella Torres 2000. Notato da Gianfranco Matteoli, si trasferisce nel suo centro sportivo ad Oristano dove viene osservato da vicino prima del passaggio nel Cagliari Calcio all’età di 13 anni. Ha fatto tutta la trafila nella società rossoblu, dai Giovanissimi Nazionali fino alla Prima Squadra. Spesso convocato nelle varie Nazionali a livello giovanile, contando un totale di 15 presenze tra Under 16, 17 e 18.

    Caratteristiche – Giocatore di personalità e dal fisico imponente. Sfrutta la sua stazza (190 cm) per avere la meglio nel gioco aereo e nei contrasti di gioco. Sopperisce ad un velocità di base piuttosto scarsa ad un ottimo senso della posizione e grandi capacità di anticipo, frutto di un’ottima lettura dell’azione e di una concentrazione sempre alta. Piedi discreti, di tanto in tanto si permette il lusso di impostare l’azione. Come il più classico dei giovani, vive di alti e bassi e gli si deve concedere ogni tanto qualche errore di gioventù.

    “Ogni volta che avrò la possibilità di giocare con la Primavera, risponderò alla chiamata con molto piacere. Mi serve per accumulare esperienza e disputare delle partite vere”. Parole di Del Fabro, ragazzo umile e con i piedi ben saldi a terra.

    Il suo futuro dovrebbe essere ancora al Cagliari, società che punta molto sul giovane difensore anche in vista di una quasi certa cessione di Astori. Ma l’inserimento prepotente del Milan potrebbe cambiare le carte in tavola. L’importante è non pensare di ritrovarsi davanti al nuovo Nesta da subito. Il patron rossonero, Silvio Berlusconi, ha annunciato l’arrivo di una serie di giovani da far crescere nell’ambiente milanista, Del Fabro potrebbe essere tra questi, ma attenzione, la sua valutazione è in netta crescita e con mezza stagione ancora da disputare è destinata ad aumentare.

    Nome e cognome: Dario Del Fabro
    Data e luogo di nascita: 24 marzo 1995, Alghero
    Nazionalità: Italiana
    Piede preferito: Destro
    Ruolo: Difensore centrale
    Squadra attuale: Cagliari

  • Conte diktat dopo il ko: “Non deve più accadere”

    Conte diktat dopo il ko: “Non deve più accadere”

    Non deve più accadere”: quattro parole, dal tono perentorio, che suonano come un diktat per lo spogliatoio bianconero. Questo il discorso-monito di Antonio Conte alla sua Juventus dopo la cocente sconfitta contro la Sampdoria nel match di domenica scorsa, maturata in maniera clamorosa nonostante i doriani fossero in inferiorità numerica ed in svantaggio. Una sconfitta che brucia, forse ancor di più degli altri due stop subiti in campionato contro Inter e Milan, proprio perchè una squadra affamata e feroce come quella del mister salentino non aveva abituato a “rese” del genere.

    Per questo, dunque, Conte ha posto l’accento sull’obbligo di pronto riscatto da parte dei suoi, nel match di Coppa Italia in programma domani sera allo Juventus Stadium contro il Milan che vale l’accesso alle semifinali. Un match importante contro un avversario che stimola già da solo le motivazioni ma che, in particolare dopo la sconfitta contro la Sampdoria, è bene preparare al meglio, soprattutto dal punto di vista mentale per evitare cali di tensione e di concentrazione.

    Mister Conte, come lui stesso ha più volte rivelato, impiega due giorni per smaltire la delusione per le sconfitte e, dunque, vuole che la sua squadra interiorizzi e faccia proprie la sua amarezza e delusione per quella brutta prova, e trovi dentro di sè la forza feroce della reazione, il moto d’orgoglio per ripartire ed archiviare quella brutta prova, in particolare dai calciatori che solitamente trovano meno spazio e che, in Coppa Italia, potranno avere una vetrina importante: Marrone verrà provato nel ruolo di Andrea Pirlo, mentre rientrerà Arturo Vidal, e Giaccherini prenderà il posto di Pogba, che nel match di campionato contro il Parma giocherà da titolare al posto di Marchisio.

    Conte e il suo diktat: "Non deve più accadere" | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Conte e il suo diktat: “Non deve più accadere” | © Valerio Pennicino/Getty Images

     

    Il Principino sarà assente a causa dell’infortunio rimediato contro la Samp che, fortunatamente, si è rivelato molto meno grave del previsto, trattandosi di una contusione alla rotula e di un edema che verrà smaltito in pochi giorni. La difesa vedrà l’impiego di Storari al posto di Buffon e la riproposizione di Caceres, Bonucci e Barzagli, con Peluso che andrà ad agire da esterno sinistro: sul suo esordio pesa qualche sbavatura di troppo, ma mister Conte si dichiara soddisfatto del suo processo di inserimento in squadra, “anche se alcune situazioni tattiche vanno ancora migliorate”. In avanti, invece, vi saranno Giovinco e Matri, perchè Quagliarella è squalificato e Conte non ha alcuna intenzione di rischiare ancora Vucinic che sta curando il suo problema alla caviglia, anche se “è in via di miglioramento”.

    Il discorso del “miglioramento”, però, non sembra riguardare solo l’ultimo arrivato ma, secondo Conte, deve riguardare l’intera squadra perchè soltanto con  il duro lavoro e la voglia di crescere sempre è possibile riconfermarsi – nonostante sia “difficilissimo nonostante i cinque punti di vantaggio sulla seconda” – e scacciare via quei “gufi” che sembrano aleggiare nel cielo di Vinovo. A tal proposito, però, Conte non sembra affatto turbato ed, anzi, rimarca ancora una volta un concetto più volte citato: “noi abbiamo lo scudetto sul petto e chi vince provoca rivalità, gelosia e invidia”.

    Infine, insolitamente le parole di Antonio Conte regalano uno spiraglio in tema mercato ed, in particolare, in riferimento a Drogba: qualche giorno fa il tecnico salentino aveva negato ogni trattativa della Juventus per l’ivoriano, mentre oggi il mister ammette che “è giusto che Marotta sondi le situazioni di mercato in base alle risposte che ottiene e alla disponibilità economica”. Uno spiraglio dialettico che, però, viene chiuso molto presto: è tempo di pensare alla sfida con il Milan, è tempo di ritrovare il coltello tra i denti e riscattare una prestazione davvero troppo deludente.

  • Tim Cup Juventus-Milan, le indiscrezioni della vigilia

    Tim Cup Juventus-Milan, le indiscrezioni della vigilia

    Quando si affrontano il Milan e la Juventus, poco importa se la competizione è di primo livello come il campionato o la Champions, o di categoria inferiore come la Coppa Italia: la sfida è sempre sentita. Nel nostro paese poi, non si capisce il motivo, la competizione della Coppa Italia, è stata per anni snobbata, con le squadre impegnate che facevano scendere in campo le riserve per risparmiare i titolari. In partite come queste, non ci sarà tempo di far riposare i giocatori e, sul terreno di gioco, scenderanno i più adatti alla causa della vittoria. Vediamo nel dettaglio come dovrebbero schierarsi il Milan e la Juventus nella partita di domani sera valevole per gli ottavi di finale di Tim Cup. Partiamo dai padroni di casa e cioè dai bianconeri.

    JUVENTUS – La Juventus è reduce da un ko inatteso contro la Sampdoria allo Juventus Stadium, vero e proprio fortino della squadra bianconera ormai già espugnato per due volte.

    Antonio Conte
    Antonio Conte carica la Juventus | ©Getty Images
    Che sia finita la storia dell’imbattibilità? Sembrerebbe di sì dal momento che quest’anno la Juventus ha già subito tre sconfitte in campionato contro Inter, Sampdoria e Milan, le prime due casalinghe, l’altra a San Siro. Conte non vorrà certo uscire dalla Tim Cup, tanto meno perdere contro il Milan: le ruggini del gol di Muntari sono ancora fresche nei pensieri dei dirigenti di entrambe le squadre. Intanto non saranno presenti Chiellini e Marchisio, quest’ultimo infortunatosi domenica contro la Samp. I bianconeri dovrebbero scendere in campo così. In porta turno di riposo a Buffon e spazio a Storari. Difesa con Barzagli, Bonucci, Caceres. A centrocampo Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Peluso. Davanti la coppia d’attacco sarà formata da Vucinic e Giovinco.

    MILAN – Il Milan è reduce da una vittoria sofferta in campionato contro il Siena. Vincere in coppa vorrebbe dire molto per la squadra di Allegri: con il primo posto in campionato ormai distantissimo e la corsa europea che rischia di schiantarsi contro il Barcellona, ecco che la Tim Cup potrebbe essere un trofeo alla portata dei rossoneri. Per arrivare ai quarti servirà però eliminare la Juventus di Conte, allo Juventus Stadium. I rossoneri hanno già battuto i bianconeri a San Siro, ma ripetersi a Torino sarà un’impresa molto difficile. Vediamo come scenderà in campo il Milan. In porta torna Amelia. In difesa con De Sciglio, Mexes, Acerbi, Antonini. A centrocampo spazio a Montolivo, Ambrosini, Emanuelson. Boateng dietro le due punte che saranno Bojan ed El Shaarawy.

  • Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Le parole di Berlusconi riguardo le strategie di calciomercato Milan sono state chiare: no ai giocatori che non siano giovani, e no a tutti quelli con cartellino e ingaggio stratosferici. La cassa del Milan è stata risanata parzialmente sia con le cessioni illustri di Thiago Silva e Ibrahimovic in estate che, ultimamente, con quella di Pato. Fra stipendi e cash, i rossoneri hanno aggiustato il loro bilancio ma nonostante queste entrate, non è tempo di sperperi. La linea di mercato tracciata dalla società rossonera è stata chiara: i top-player vanno creati in casa e non prelevati a fior di quattrini. Seguendo queste idee, vediamo gli ultimi movimenti di mercato del Milan.

    IDEA DAVIDE SANTON – Nelle ultime ore è spuntato un nuovo nome per la fascia destra, in sostituzione di un Abate possibile partente verso lo Zenit di Spalletti. Si tratta di Davide Santon, ex giocatore nerazzurro attualmente al Newcastle, sarebbe il prototipo di giocatore che tanto piace al Milan. Giovane e di belle speranze, con una discreta esperienza del campionato italiano. Nella giornata di ieri, a conferma del reale interesse del Milan per Santon, è apparso l’agente del giocatore nella sede rossonera di via Turati.

    Davide Santon
    Davide Santon “il Bambino” per il Milan | ©Getty Images
    FASCIA SINISTRA – Molto movimentata anche la situazione riguardante la fascia sinistra. Nel ruolo da terzino, sta convincendo Constant che sempre più spesso è solito partire titolare. In definitiva, Luca Antonini non è più la prima scelta di Allegri e molte squadre lo stanno già corteggiando: i nomi più caldi sono quelli di Galatasaray, Spartak Mosca e Wolfsburg. Sempre a sinistra c’è una nuova idea: uno scambio fra Parma e Milan che coinvolgerebbe Mesbah e Zaccardo. Il rossonero si trasferirebbe a Parma mentre l’ex difensore del Palermo, approderebbe a Milanello. Il presidente degli emiliani Ghirardi chiede però 2 milioni di euro per liberare il suo giocatore.

    ALTRI MOVIMENTI – Nell’agenda del Milan ci sono comunque altri nomi. Fra questi capeggiano Astori e Nainggolan, giocatori del Cagliari che, vista la situazione precaria del club sardo, potrebbero scegliere di cambiare aria. Su di loro la concorrenza è però molto alta e prelevarli ad un buon prezzo non sarà cosa facile. Pista sempre molto interessante è quella che collega Milano a Genova: anche in questa finestra di calciomercato, è possibile una nuova operazione che consentirebbe ai rossoneri di comprare Granqvist, difensore centrale del Genoa. Anche quì la concorrenza non manca. Infine, sempre restando a Genova, sponda Sampdoria, da registrare un interesse del Milan per Poli, giovane regista della squadra blucerchiata. Nel reparto offensivo non si segnalano ulteriori sviluppi per la trattativa che vede coinvolto Robinho: il giocatore alla fine dovrebbe restare a Milanello visto che nè il Milan, nè lo stesso giocatore hanno trovato una giusta intesa con i club brasiliani. Comunque sia, Berlusconi ha fatto capire a gran voce che ci sarebbe un giocatore da Milan, Mattia Destro, anche se da Roma lo blindano. Intanto, come riporta Calciomercato.com, queste le parole dell’agente del giocatore: “Chiaramente siamo vincolati alla volontà della Roma che la scorsa estate investì moltissimo su Mattia. E’ altrettanto evidente che il giocatore risponde ai requisiti tracciati dal Milan: grande talento ed età inferiore ai 23 anni. Le parole di Silvio Berlusconi ci lusingano, sono segno di un interesse da parte della società rossonera, che non è comunque l’unica a cui piace Destro. Da qui a dire che è fattibile la distanza è ancora lunga”.

  • Riccardo Grittini assessore denunciato per bu a Boateng

    Riccardo Grittini assessore denunciato per bu a Boateng

    La notizia degli insulti razzisti a Boateng, Muntari e  Niang, giocatori rossoneri di colore, durante l’amichevole Pro Patria-Milan ha fatto il giro del mondo, provocando sdegno ovunque, soprattutto perchè è realmente inaccettabile che ancora possano accadere episodi di tale genere. Perlomeno, dunque, le forze dell’ordine hanno cercato di  svolgere celermente le operazioni di identificazione dei responsabili dei buu razzisti presenti allo stadio di Busto Arsizio e, così, tra i vari ultras è stato identificato anche Riccardo Grittini, ventiduenne studente di scienze motorie all’Università Cattolica di Milano, oltre che portiere dilettante.

    Ma perchè il nome di questo studente universitario ha suscitato tanto scalpore? Perchè Riccardo Grittini è anche – e soprattutto – consigliere comunale di Corbetta, leghista della lista “Corbetta federalismo e libertà”, e dallo scorso mese di Novembre ricopre anche il ruolo di assessore allo Sport ed alle politiche giovanili del Comune dell’hinterland Milanese.

    Riccardo Grittini assessore indagato per insulti a Boateng | immagine dal web
    Riccardo Grittini assessore indagato per insulti a Boateng | immagine dal web

    Il colmo, verrebbe da dire, considerando il ruolo istituzionale e sicuramente importante che Grittini ricopre e che, ancor di più, provocherà sdegno attorno alla vicenda già di per sè poco edificante che, per ora, vede sei persone indagate da parte del pm Mirko Monti.

    Da molte parti sono, dunque, giunte immediatamente le richieste di dimissioni per Grittini ma, come spesso accade in tali casi, si tentenna nell’attesa che le acque possano calmarsi appellandosi alla presunzione di innocenza, ed il sindaco di Corbetta Antonio Balzarotti ha assicurato che, per ora, Riccardo Grittini resterà al suo posto in Giunta nonostante risulti indagato per razzismo.

    E, dopo le rassicurazioni alla poltrona di Grittini, il sindaco Balzarotti in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera difende il suo assessore allo Sport, sottolineandone le doti umane – “è una persona per bene” – ed evidenziandone lo stato d’animo attuale che, dopo l’episodio che Grittini ha definito come una “goliardata, un momento come tutti quelli che accadono la domenica negli stadi”, ed ora lo vede “affranto e dispiaciuto”.

  • Calciomercato Milan: vertice Galliani-Allegri, consigli per gli acquisti

    Calciomercato Milan: vertice Galliani-Allegri, consigli per gli acquisti

    Tornato dal Brasile appena in tempo per vedere il suo Milan vincere per 2-1 contro il Siena ultimo in classifica, Adriano Galliani ha annunciato ai microfoni di Milan Channel che quest’oggi incontrerà il tecnico Massimiliano Allegri per decidere le mosse future da attuare in sede di mercato durante le ultime tre settimane di gennaio. Fin qui ha lasciato Milanello soltanto Alexandre Pato, direzione Corinthians. Nei piani della dirigenza rossonera sarebbe dovuto mancare all’appello anche l’altro brasiliano, Robinho, ma l’ex Manchester City ha detto a chiare lettere di volere solo il Santos, denigrando così le spiagge di Rio e la maestosa copacabana, sacrilegio ai più, non però per gli intenditori delle spiagge di San Paolo. E così Binho ha fatto ritorno a Milano, da dove non si schioderà fino a quando il Peixe non avanzerà un’offerta economica importante per il giocatore, sebbene l’ultimo acquisto di Montillo lasci pensare ad una fumata nera anche nei prossimi giorni, con il rischio per il Milan di perdere il verdeoro a parametro zero il prossimo anno, sempre in questi stessi giorni.

    Consigli per gli acquisti

    CENTROCAMPO – Nel caso non partisse Robinho quindi, in Via Turati ci penserebbero su due volte prima di acquistare un altro attaccante, dal momento che in rosa figurano già cinque calciatori in quel ruolo, con la stellina Niang pronta a brillare in questo girone di ritorno,  insieme all’ex blaugrana Bojan, sbloccatosi ieri nel match contro il Siena. Va da sé che il Milan investirebbe i soldi ricavati dalla cessione di Pato in un altro reparto. Per il momento una delle urgenze più evidenti per i rossoneri è quella della diga a centrocampo, la cui casella è restata miseramente vuota dopo la partenza dell’olandese Van Bommel. Chi dunque meglio di Strootman per rimpiazzare il maestro? Il costo al momento non pare proibitivo (10 milioni, più o meno), e le finanze del Milan possono, se lo vogliono, permettersi questo investimento, dal momento che non stiamo parlando di una scommessa ma di un calciatore dal presente già importante e da un futuro ancora più luminoso.

    Angelo Ogbonna in azione contro il Milan | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Angelo Ogbonna in azione contro il Milan | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    DIFESA – Sistemato il centrocampo, arriva la difesa, che anche nella partita di ieri contro il modesto Siena ha palesato una paura difficilmente leggibile negli sguardi di altre squadre come Juve, Barcellona e quant’altro (non citiamo il Manchester United perché da quest’anno Vidic e compagnia bella si stanno prendendo vacanze piuttosto lunghe, abbonandosi al segno over fin da inizio stagione). Consigliato Strootman a centrocampo, non possiamo non esimerci dal suggerire a Galliani e Allegri il nome di Angelo Ogbonna, potenzialmente il difensore centrale più forte su cui la Nazionale di Prandelli potrà contare nei prossimi anni. Prezioso diamante del Torino, presente a Euro 2012, costo del cartellino non impossibile (siamo ai livelli di Strootman, euro in più euro in meno), Ogbonna andrebbe a raccogliere l’eredità di un certo Nesta, la cui assenza quest’anno se sommata a quella di Thiago, si è fatta sentire eccome.

    ATTACCO – Volendoci spingere ulteriormente avanti, sebbene già i nomi di Strootman e Ogbonna possano apparire di per sé sufficienti per una seria rimonta nel girone di ritorno, consigliamo anche il nome di Muriel, gioiellino dell’Udinese tornato finalmente a risplendere dopo i problemi muscolari che l’hanno bloccato all’inizio. Il nuovo Ronaldo (quello brasiliano) della Colombia, così è stato ribattezzato in patria, per le sue movenze in campo e un’esplosività negli arti inferiori eclatante, ieri ha fatto a pezzi la difesa nerazzurra con le sue accelerazioni, costituendo con Di Natale una magnifica coppia di contropiedisti. Voi direte, con che soldi il Milan potrebbe prendere Muriel? Quelli in teoria ci sono già, basterebbe dire sì allo Zenit e allo Spartak per Abate, Acerbi, Antonini. AAA, 18-20 milioni di euro dal nulla, e la difesa ringrazia.

  • Milan-Siena 2-1, il gol di Bojan ha il profumo di Champions

    Milan-Siena 2-1, il gol di Bojan ha il profumo di Champions

    Inizio d’anno positivo per il Milan. La squadra di Massimiliano Allegri ha avuto la meglio sul Siena per 2-1. Tutte le reti nel secondo tempo, dopo un avvio di partita decisamente avaro di emozioni. A sbloccare l’incontro ci pensa lo spagnolo Bojan, appena entrato, che al 67′ di testa trafigge l’incolpevole Pegolo per il momentaneo 1-0. Il raddoppio con Pazzini tredici minuti più tardi, su un discusso calcio di rigore. Accorcia le distanze nel finale Paolucci. Con questo risultato il Milan resta al settimo posto a quota 30 punti, portandosi momentaneamente a due punti dalla sesta piazza occupata dalla Roma (impegnata a Napoli stasera nel posticipo) e a cinque dal terzo posto, ultima posizione utile per agguantare la zona Champions League. Il Siena resta invece ultimo in classifica, con la zona salvezza lontana ora sei punti.

    PRIMO TEMPO – Sono trascorse poco più di due settimane dalla sciagurata trasferta di Roma, dove il Milan era naufragato al cospetto della squadra giallorossa allenata da Zdenek Zeman. Quattordici giorni dopo in campo si rivede un Milan molle, senza aggressività né tantomeno velocità, incapace di creare pericoli degni di nota alla retroguardia senese, se si escludono due azioni di El Shaarawy, con Pegolo autore di una sola parata per tutti i primi 45 minuti. Al Siena dopotutto va bene così, perché strappare un punto a San Siro non è impresa di tutti i giorni. Per il resto il finale di tempo è invaso dai fischi del pubblico di casa indirizzati ai giocatori in maglia rossonera, ad esprimere tutto il disappunto per una partita che in tanti si aspettavano di diverso tenore.

    Il decisivo colpo di testa di Bojan per il vantaggio del Milan sul Siena | ©Alberto Pizzoli/Getty Images
    Il decisivo colpo di testa di Bojan per il vantaggio del Milan sul Siena | ©Alberto Pizzoli/Getty Images

    SECONDO TEMPO – La ripresa vede però il Milan iniziare con un piglio diverso. Complice anche l’ingresso in campo di Bojan, i padroni di casa trovano una freschezza sconosciuta nella prima frazione di gioco. Paradossalmente però è il Siena a sfiorare il clamoroso vantaggio, con Abbiati miracoloso sulla conclusione di Rosina, prima che l’ex blaugrana trovi la rete dell’1-0 con un colpo di testa impeccabile sul cross dalla destra di Kevin Prince Boateng. Dopo svariate occasioni fallite da Pazzini ed El Shaarawy, la squadra di Allegri trova il raddoppio a dieci minuti dal termine grazie ad un generoso penalty concesso per presunto atterramento di Pazzini in area. Si incarica della battuta lo stesso ex attaccante di Samp e Inter che non fallisce, siglando così il suo ottavo centro stagionale. Nonostante il doppio svantaggio il Siena ha la forza di riaprire la partita grazie al colpo di testa di Paolucci al minuto 87, lasciato tutto solo in area dalla difesa rossonera. I brividi finali però si esauriscono in quest’ultimo gol ed il Milan conquista i primi tre punti del nuovo anno.

    PAGELLE MILAN-SIENA 2-1
    Bojan 7: la palma di migliore in campo va al piccolo folleto catalano, che entrato al posto di uno spento Nocerino ha impiegato soltanto dieci minuto a stravolgere il match. Si va verso il 4-2-4, con Boateng insieme ad El Shaarawy larghi e il tandem Pazzini-Bojan al centro?
    Abbiati 7: la parata su Rosina ad inizio ripresa è decisiva ai fini del risultato. Il giusto premio ad Allegri che lo ha voluto di nuovo titolare al posto di Amelia.
    Boateng 6,5: è il simbolo del pomeriggio rossonero. Opaco e nervoso nel primo tempo, sciolto e arrembante nella ripresa. Suo l’assist per il gol del vantaggio di Bojan.
    Neto 6,5: fisicamente straripante, l’ex centrale difensivo dei portoghesi del Madeira offre una prestazione sicura. Peccato che predichi nel deserto.
    Rosina 6: ha sul sinistro il pallone del vantaggio ma Abbiati si supera. Generoso nel rendersi comunque sempre disponibile per creare qualcosa di diverso lì davanti.

    Tabellino Milan-Siena 2-1 (06-01-2013)
    Milan (4-3-3): Abbiati 7, Abate 5, De Sciglio 6, Acerbi 5, Constant 6 (63′ Antonini 5,5), Montolivo 5,5, Ambrosini 6, Nocerino 5 (55′ Bojan 7), Boateng 6,5, Pazzini 6, El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri
    Siena (3-5-2): Pegolo 6,5, Neto 6,5, Paci 5,5, Felipe 5,5, Angelo 6, Valiani 5,5 (80′ Paolucci 6), D’Agostino (70′ Bolzoni 5,5), Vergassola 6, Del Grosso 6, Rosina 6 (58′ Reginaldo 5,5), Bogdani 5,5. Allenatore: Iachini

    Il video di Milan-Siena 2-1 (06-01-2013)

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