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  • Milan, Kakà pronto a tornare in rossonero

    Milan, Kakà pronto a tornare in rossonero

    Kakà è un giocatore rimasto nel cuore ai tanti tifosi del Milan. Il suo addio fu una botta terribile da digerire e il tutto avveniva a poco tempo di distanza da un altro addio illustre, quello di Shevchenko. Già l’ucraino fu ceduto al Chelsea per una somma altissima e il brasiliano rischiava seriamente di seguirlo in Premier, sponda Manchester City. Un intervento di Berlusconi bloccò la trattativa per la gioia dei rossoneri ma il tutto era solo rimandato di qualche mese perchè a fine stagione ecco la tanto temuta separazione. I ricconi del Real Madrid offrono una cifra irrifiutabile che la dirigenza rossonera accettano senza troppo dannarsi. C’è però da dire che Kakà non si è mai calato a trecentosessanta gradi nell’universo spagnolo. Numerose le partite del brasiliano sottotono che hanno costretto Mourinho addirittura a relegarlo in  panchina per certe sfide. La pressione a Madrid, negli anni del mercato faraonico che portò numerose stelle nella capitale spagnola, era altissima anche perchè la vittoria con una formazione così forte doveva essere scontata.

    Kaka pronto a tornare a "casa" | ©Jasper Juinen/Getty Images
    Kaka pronto a tornare a “casa” | ©Jasper Juinen/Getty Images

    MAL DI SPAGNA – Invece, con grande rammarico dei blancos, il Real Madrid riuscì a vincere meno del previsto tanto da ritenere un fallimento quella campagna, visti i milioni di euro spesi. Kakà è considerato essere uno di quei giocatori che più ha deluso le aspettative. Fra la pubalgia, le gare giocate malissimo e gli screzi con Mourinho, pochissime le gioie del brasiliano con la maglia del Real Madrid. Già quest’estate il Milan si era fatto avanti per riportare il figliol prodigo a Milano ma lo stipendio troppo alto del giocatore aveva fatto saltare tutto. Il Real inoltre non intendeva svendere i suoi campioni: casomai vendere ma non regalare. Niente prestiti come avrebbe voluto il Milan. A distanza di pochi mesi ecco la clamorosa indiscrezione: Kakà potrebbe tornare al Milan. Il motivo? Ieri il brasiliano è stato visto a Milano assieme ad alcuni suoi ex compagni rossoneri e i contatti fra lui e la società di via Turati sembrano infittirsi.

    CON ROBINHO – La prova più eclatante che farebbe pensare ad un avvicinamento fra il Milan e lo stesso KaKà sarebbe  la presenza dello stesso brasiliano in quel di Milano assieme a Robinho, suo grande amico, e altri giocatori rossoneri. Galliani continua però a smentire il tutto per via dell’ingaggio troppo alto del giocatore. Sarà un bluff di mercato o è veramente così? E’ presto per dirlo ma qualcosa sembra muoversi.

  • Si ferma anche Ambrosini, Milan in emergenza a centrocampo

    Si ferma anche Ambrosini, Milan in emergenza a centrocampo

    Nuovo stop in casa Milan, dopo le ripetute noie che affligono Muntari da diversi giorni, che si va a sommare al grave infortunio subito da Nigel De Jong nel match contro il Torino di inizio dicembre. Stavolta a bloccarsi è il capitano Massimo Ambrosini, infortunatosi durante la partita giocata allo Juventus Stadium contro i bianconeri, valida per i quarti di finale di Coppa Italia e persa dalla squadra rossonera ai tempi supplementari. L’ecografia a cui si è sottoposto il numero 23 del Diavolo ha evidenziato una lesione muscolare all’adduttore della coscia destra, infortunio che secondo le prime indiscrezioni potrebbe costringere Ambrosini a stare lontano dal terreno di gioco per oltre un mese, lasciando così il Milan orfano di una pedina importante a centrocampo proprio adesso che gli uomini di Allegri sono chiamati alla grande rimonta. Con Ambrosini fuori così a lungo, e vista la contemporanea assenza di giocatori come Muntari e De Jong, sarà inevitabile per Galliani e la dirigenza rossonera cercare nel mercato invernale almeno un calciatore in grado di sopperire alle gravi lacune già ampiamente evidenziate in questa stagione.

    Massimo Ambrosini durante il match contro la Juventus | ©Claudio Villa/Getty Images
    Massimo Ambrosini durante il match contro la Juventus | ©Claudio Villa/Getty Images

    Nei giorni scorsi gli addetti ai lavori avevano spinto il nome di Francesco Lodi in orbita rossonera, trovando anche il consenso dello stesso amministratore delegato della società di Via Turati, salvo però arrivare puntuale la smentita ufficiale di qualsiasi operazione in uscita da parte del Catania, fermamente intenzionato a trattenere almeno fino a giugno il suo regista. Lodi però non è il solo ad essere accostato alla squadra di Allegri. Avrebbe del clamoroso infatti, se confermata, la notizia di un possibile ritorno a Milanello di Mark Van Bommel, il quale ha lasciato un vuoto incolmabile nel centrocampo rossonero dopo l’addio al termine della scorsa stagione. E l’infortunio stesso di Ambrosini potrebbe accelerare di riflesso un’altra importante trattativa, quella che vede come protagonista Kevin Strootman, il cui costo però è superiore ai 12 milioni di euro.

    Nel frattempo, vista l’indisponibilità del capitano, Allegri ha deciso di aggregare alla Prima squadra il giovane talentuoso Bryan Cristante, centrocampista centrale classe ’95 della Primavera di Aldo Dolcetti, che già lo scorso anno aveva esordito con la prima squadra in occasione del match di Champions League contro il Viktoria Plzen subentrando a Robinho. Lo stesso Cristante nei giorni scorsi era stato investito da Adriano Galliani a futuro centrocampista del Milan targato 2013-2014, insieme al suo compagno di squadra Andrea Petagna.

  • Boateng testimonial Onu contro il razzismo

    Boateng testimonial Onu contro il razzismo

    Kevin Prince Boateng è stato ufficialmente invitato dall’Onu a partecipare alla giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali.  L’importante evento si terrà il giorno 21 marzo al Palazzo delle Nazioni Unite in quel di Ginevra. Il Milan e Boateng sono ormai diventati degli esempi, dei modelli da imitare per come si sono comportati durante l’amichevole a Busto Arsizio contro la Pro Patria. La partita era iniziata da una decina di minuti quando, dopo continui e incessanti “buu” razzisti provenienti dagli spalti ai danni dei giocatori di colore del Milan, Boateng ha preso una decisione forte seguito da tutti i suoi compagni: abbandonare il terreno di gioco. Il ghanese, stanco degli insulti di una piccola parte del tifo, se così si può considerare, ha prima calciato il pallone sugli spalti, poi si è tolto la maglia e si è diretto negli spogliatoi assieme agli altri giocatori.Era dal primo minuto circa che gli incivili presenti allo stadio di Busto Arsizio fischiavano e si facevano sentire all’indirizzo non solo del Boa ma anche di altri giocatori.

    Kevin Prince Boateng contro il razzismo | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Kevin Prince Boateng contro il razzismo | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    CASO – Nei giorni successivi all’accaduto, l’opinione pubblica si spaccò in due: la maggior parte riteneva esemplare il comportamento di ritirarsi dal campo da parte dei giocatori, una minoranza invece contestava la poca serietà del Milan accusando gli stessi calciatori di non avere un comportamento da professionista. Alcuni hanno poi focalizzato l’attenzione sul gesto di stizza, quasi di esasperazione di Boateng, di calciare il pallone in tribuna all’indirizzo del pubblico: questo gesto era forse da evitare ma sicuramente il Milan ha fatto bene a comportarsi cosi facendo ricadere l’attenzione sul razzismo, un problema spesso preso sotto gamba dalle istituzioni italiane.

    INVITATO DALL’ONU – Intanto Boateng, dopo aver ricevuto solidarietà da colleghi e persone di tutto il globo, è stato come detto invitato dall’Onu per essere un portavoce di primo livello nella giornata contro il razzismo nello sport. In questo caso il rossonero potrà raccontare la sua esperienza e sarà senz’altro un esempio positivo da imitare dai ragazzi di tutto il mondo. Fra l’altro, dopo l’episodio di Busto Arsizio, Boateng ha ingaggiato un bodyguard che controllerà 24 ore su 24 lui e Melissa Satta: fra l’altro si tratta dell’ex guardia del corpo di Fiorello. Il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, per far calmare le acque, sarebbe pronto a nominare Boateng cittadino onorario del paese. Inoltre è stata già fissata la data in cui si rigiocherà il match amichevole fra la Pro Patria e il Milan: il 28 gennaio.

    CASO ARCHIVIATO – Intanto il ritiro del Milan dal terreno di gioco nell’amichevole disputata contro la Pro Patria è stato archiviato dal giudice.  La motivazione è presto detta: riassumendo le parole della sentenza, non è possibile punire il comportamento di solidarietà avuto dal Milan nei confronti del suo giocatore Boateng caduto vittima di insulti anche abbastanza pesanti. Ecco che il caso è archiviato e il Milan non avrà nulla da temere. Il giudice sportivo della Serie A ha però voluto sottolineare la regola secondo la quale non si può lasciare il terreno di gioco senza autorizzazione dell’arbitro. Boateng comunque è già diventato un esempio e il Milan è orgoglioso di avere un campione di questo livello, sia in campo che fuori.

  • Milan nostalgico, Beckham torna in Italia?

    Milan nostalgico, Beckham torna in Italia?

    Quasi due mesi fa, David Beckham a Los Angeles vinceva per il secondo anno consecutivo sia il titolo di conference che quello nazionale, dichiarando a tutta la stampa americana di voler chiudere con i Galaxy e quasi sicuramente anche con il calcio giocato. A distanza di due mesi l’ex stella di Manchester prima e Los Angeles poi, sembra deciso più che mai a non voler proprio appendere gli scarpini al chiodo, anzi secondo le agenzie di scommesse inglesi, l’ex Galaxy potrebbe approdare per la terza volta in carriera al Milan. Infatti già precedentemente l’ex capitano della Nazionale inglese in prestito dai Galaxy e con l’obiettivo di centrare la convocazione per i Mondiali del Sud Africa, volò alla corte rossonera, totalizzando 18 presenze e due reti nella parentesi del 2009, ed 11 presenze nel prestito del 2010. Sfumato il Mondiale per via di un infortunio rimediato proprio con il Milan, il biondo ex Manchester ha rivolto tutte le sue attenzioni verso la MLS ed i Galaxy con cui negli ultimi due anni a livello nazionale ha vinto ben due titoli, salvo però fallire nella Coppa Nazionale ed in Concacaf Champions League.

    David Beckham torna a Milano? | ©Harry How/Getty Images
    David Beckham torna a Milano? | ©Harry How/Getty Images

    Pur avendo toccato le 37  primavere, Beckham fisicamente sembra essere in perfetta forma e ciò stuzzica e non poco la dirigenza rossonera, che a parametro zero avrebbe l’opportunità di riportare in casa un campione sia in campo che fuori. Infatti Beckham è tra i pochi giocatori capace di muovere milioni di euro in pubblicità e marketing, questo porterebbe denaro fresco nelle casse del Milan. 

    Il solo nodo da sciogliere riguarda l’attuale tecnico dei rossoneri. Infatti sembra che al momento le perplessità maggiori giunga proprio da Allegri, il quale avendo sposato il progetto di un Milan più giovane e senza dubbio meno stellare, si ritroverebbe in rosa un’autentica star, capace solo con il nome di catalizzare l’interesse non solo dell’intera tifoseria rossonera (che riabbraccerebbe volentieri Beckham), ma anche di tutta la stampa nazionale ed internazionale.

    Ciò senza dubbio accenderebbe  più di quanto non lo siano i riflettori sul club di Via Turati e sulla sua guida tecnica, rendendo cosi più difficile il già faticoso lavoro di Allegri.

    In attesa che da Milano giungano notizie sul nuovo arrivo di Beckham, i tifosi che maggiormente hanno amato l’ex stella dei Galaxy potranno consolarsi con il sapere che in Inghilterra per il popolo dei bookmakers Beckham è ad un passo dal vestire nuovamente la maglia rossonera.

  • Berlusconi, scuse a Balotelli: strategia o buonismo elettorale?

    Berlusconi, scuse a Balotelli: strategia o buonismo elettorale?

    Non è dato sapere se sia una mossa buonista da “campagna elettorale”, ma è lecito supporlo, considerando il clima che si respira in questi giorni di arrembaggio ai punti percentuali di gradimento, nel tentativo di recuperare terreno nei sondaggi elettorali in vista del 24 Febbraio. Silvio Berlusconi dopo l’ospitata a “Servizio Pubblico” di Michele Santoro con tanto di show in perfetto stile Zelig, ieri ha partecipato alla nuova trasmissione di approfondimento di Sky Tg 24 condotta da Ilaria D’Amico, “lo Spoglio”, in cui ha affrontato le sue tematiche chiave di propaganda elettorale: dalle risposte piccate a Monti che lo aveva definito “pifferaio magico (“mi tasserebbe anche il piffero”), alla promessa di abbassare le tasse (e ci risiamo), alla battaglia ormai arcinota contro i giudici di Milano, alla volontà di cambiare la Costituzione.

    Ma non solo: l’ex premier ha anche parlato di calcio, del Milan e di quel che sta attorno alla squadra di Allegri, dalla questioni di mercato a Mario Balotelli che fino a qualche giorno fa veniva definito in maniera dispregiativa “una mela marcia” che avrebbe potuto “infettare” gli altri componenti della squadra. Ieri, invece, Silvio Berlusconi ha spiegato il senso delle sue parole, facendo leva sul concetto di di “presenze positive” all’interno dello spogliatoio, “ma non era riferito a Balotelli e mi scuso se può essere stata presa come frase nei suoi confronti“.

    Berlusconi scuse a Balotelli | © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Berlusconi scuse a Balotelli | © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Solo un fraintendimento, dunque? A bel leggere le parole della precedente dichiarazione sembra difficile crederlo, ma stando alle parole di rettifica adoperate ieri dall’ex premier pare di si, ma non c’è alcuna possibilità che possa arrivare al Milan come lo stesso Berlusconi precisa: “Non ho mai sentito di un’apertura di trattativa con lui da parte di qualcuno della mia società e nessuno, tra Galliani e Allegri, me lo ha indicato come nostro target”, confermando di fatto anche la dichiarazione rilasciata da Adriano Galliani nel pomeriggio di ieri in cui negava fermamente ogni tipo di interesse all’attaccante del Manchester City.

    Se per Mario Balotelli non sembra esserci, quindi, alcun interessamento, per le altre trattative di mercato in corso in presidente Berlusconi non si sbottona, mantenendo il riserbo per “trattative che sono in fase delicata”, aggiungendo, poi, un retroscena che lo vede direttamente interessato. Pare, infatti, che Berlusconi stia insistendo con Adriano Galliani al fine di individuare sul mercato di Gennaio dei validi rinforzi, ma che il vicepresidente rossonero abbia imposto a Berlusconi stesso di “non far nomi” per evitare che le trattative possano esserne compromesse: “niente nomi se vogliamo riuscirci”. Un nome, però, Berlusconi lo cita, ma in questo caso non si tratta di un arrivo ma di una possibile partenza, che però il presidente esclude categoricamente:Abate resterà al Milan, è il terzino della Nazionale Italiana e vogliamo tenerlo”.

    Infine, il presidente Berlusconi parla anche del futuro del tecnico rossonero Massimiliano Allegri andando in controtendenza rispetto a quanto sostenuto nei giorni scorsi, in cui si era sottratto alle domande circa il futuro del tecnico: ora, nel tono addolcito da campagna elettorale, dà fiducia al tecnico rassicurandolo sulla sua permanenza sulla panchina rossonera anche per la prossima stagione, in virtù del contratto che lo lega al club. Promesse o realtà?

  • Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan

    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan

    Nicola Bellomo e il grande salto. Il jolly del Bari di mister Torrente è pronto a fare i bagagli e trasferirsi dalla prossima estate a Milano. E’ ancora da decidere però in quale squadra giocherà Nicola, se al Milan o all’Inter. Sarà la finestra di mercato invernale a dircelo, con i rossoneri che avrebbero operato nelle ultime ore il sorpasso decisivo sui cugini nerazzurri, proponendo alla dirigenza pugliese oltre 2 milioni di euro per la comproprietà del cartellino. In pochi fino all’anno scorso avrebbe scommesso un solo euro sul giocatore di Bari vecchia. Nonostante l’esordio ad appena 18 anni nel maggio del 2009, anno della promozione dei galletti in Serie A con Antonio Conte in panchina, Nicola Bellomo era stato nuovamente declassato nella squadra Primavera per l’intera stagione successiva. Nel 2010 viene ceduto in prestito al Barletta in Lega Pro, dove vive un annata discreta con 33 presenze e sei gol segnati venendo utilizzato nel ruolo di attaccante, per Bellomo una novità assoluta essendo nato come centrocampista offensivo. In seguito alla nuova retrocessione in Serie B del Bari, il giovane talento pugliese torna alla base, senza però riuscire ancora ad affermarsi in maniera decisiva, disputando 19 presenze (compresa la Coppa Italia) condite da tre reti, fra cui il bellissimo gol da metà campo nella sfida all’Adriatico contro il Pescara di Zeman, gesto tecnico che consente a Bellomo di battere il primo colpo nel parterre degli artisti pallonari.

    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    La reale e definitiva consacrazione di Nicola Bellomo con la maglia del Bari avviene però quest’anno, rendendosi protagonista di una prima parte di campionato strepitosa, con sei gol in 20 presenze, trascinando la squadra di Vincenzo Torrente di fatto in zona play-off se non considerassimo per un attimo la penalizzazione di 7 punti inflitta alla società pugliese in estate. Ma quello che più colpisce in Nicola Bellomo è la sua capacità di sapersi adattare in qualunque situazione (anche da regista di centrocampo) e a qualunque compito, mostrando quindi grande intelligenza tattica, sebbene per caratteristiche il suo ruolo naturale è quello di trequartista, dove ha l’opportunità di mettere in mostra il suo colpo migliore, ovvero l’assist.

    Le recenti prestazioni offerte in Serie B con il Bari, oltre ad attrarre in maniera fatale i club di Serie A, gli hanno permesso anche di riallacciare i rapporti con le Nazionali giovanili. A fine dicembre è stato infatti convocato da Devis Mangia per l’amichevole dell’Under 21 contro la selezione dell’Italia B allenata da Piscedda, match che ha visto lo stesso Bellomo realizzare il gol del provvisorio 3-2 nel corso della ripresa.

    In molti accostano il numero 10 del Bari all’altro genio di Bari vecchia, che risponde al nome di Antonio Cassano. Ad onor del vero le storie sono simili, con Bellomo salvato da un futuro altrimenti con più ombre che luci soltanto dal pallone, per il quale a quanto si racconta non avrebbe avuto da giovane un feeling particolarmente positivo, ma sarebbe stata invece la madre ad obbligarlo quasi a dare calci a quel pallone che oggi potrebbe regalargli il suo primo vero contratto da extra-dotato. A sorpresa però Nicola Bellomo non vuole essere paragonato al Fantantonio nazionale, dichiarando apertamente come loro due siano in realtà diversi, sebbene abbia riconosciuto di recente come Cassano sia sempre stato un suo idolo. E chissà che un giorno i due talenti di Bari vecchia non possano giocare insieme in un prossimo futuro.

    SCHEDA
    Nome: Nicola Bellomo
    Data di nascita: 18-02-1991, Bari
    Nazionalità: Italia
    Ruolo: trequartista
    Piede: destro
    Squadra: Bari
    Altezza: 174 cm
    Valore: 2 milioni

    VIDEO GOL NICOLA BELLOMO DA CENTROCAMPO

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  • Balotelli al Milan a Gennaio, per i bookmakers si farà

    Balotelli al Milan a Gennaio, per i bookmakers si farà

    I bookmakers inglesi sono noti nel Mondo per la loro propensione a scommettere su qualsiasi evento, anche i più impensabili, che riguardino i più disparati ambiti, dal calcio alla politica alla cronaca: basti pensare che era stato creato un evento con tanto di quote scommesse anche a proposito della durata di presenza di Silvio Berlusconi nello studio televisivo di “Servizio Pubblico” di Michele Santoro. Normale, dunque, che i bookmakers potranno ben presto proporre delle quote-scommesse anche a proposito della probabilità che Mario Balotelli lasci il Manchester City durante il mercato di Gennaio e possa approdare al Milan (quota 2.62), dopo le scommesse aperte sul trasferimento di SuperMario al Napoli (quotato a 6.00), mentre sono molto distanziate le alternative del Paris Saint Germain e dell’Inter, quotati rispettivamente a 15.00 ed a 29.00.

    I rossoneri sono, dunque, l’alternativa favorita dai bookmakers, una circostanza che, dunque, si intreccia in qualche modo proprio con la figura del presidente Berlusconi che, nei giorni scorsi, lo aveva definito “una mela marcia” e, dunque, aveva categoricamente negato ogni tipo di interessamento della squadra rossonera nei confronti di Balotelli.

    Balotelli al Milan a gennaio: i tabloid sperano | © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images
    Balotelli al Milan a gennaio: i tabloid sperano | © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    I tabloid inglesi, però, continuano a focalizzare l’attenzione sulla probabile partenza di Balotelli dando ragione alle previsioni dei bookmakers, ed in tal senso le diverse testate sono praticamente unanimi: dal Sun al Daily Mail al Mirror. Il loro punto di vista, però, potrebbe includere anche una sorta di “auspicio” in merito alla questione, considerando che dopo l’ultimo litigio tra il coach Mancini e Balotelli l’intera stampa sportiva inglese pare realmente intenzionata a dare una spinta all’addio di SuperMario ai citizen, per “rispedirlo” in Italia. In tal senso, infatti, nei giorni scorsi era stata paventata proprio la possibilità che Mario Balotelli potesse approdare al Napoli, intrecciando la sua carriera sportiva con le questioni private, anche per vivere nella città della sua ex compagna e madre di sua figlia, Raffaella Fico: in tal senso, i bookmakers ipotizzavano anche uno scambio fra Mario Balotelli e Edinson Cavani, quotando tale circostanza a 3.50.

    In merito alla sua partenza in direzione Milan, però, sembra esservi ancora qualche incertezza sulle cifre dell’affare, considerando che il Sun riporta un’offerta davvero poco realistica da parte del club rossonero da 24 milioni di sterline, mentre il Daily Mail sostiene che l’accordo si troverà sulla base di 20 milioni, infine, il Mirror riporta una cifra da 15 milioni di sterline. In ogni caso, secondo i tre tabloid inglesi l’affare potrà essere concluso positivamente solo a condizione che il Milan – dopo la partenza di Alexandre Pato per il Brasile per vestire la maglia del Corinthians – riesca a cedere anche il brasiliano Robinho ed ottenere così preziosa ed indispensabile liquidità che consentirebbe al Milan di bussare alla porta dello sceicco Mansur.

    Quest’ultima circostanza, però, pare realmente complessa anche a giudicare dalla recenti dichiarazioni del tecnico Massimiliano Allegri: ecco perchè, considerando che la cessione di Robinho è considerata “condizione sine qua non”, la partenza di Mario Balotelli potrebbe apparire soltanto un “augurio” dei vari tabloid piuttosto che una notizia realmente fondata.

  • Altro che crisi! Pato e Barbara Berlusconi in vacanza sulla neve

    Altro che crisi! Pato e Barbara Berlusconi in vacanza sulla neve

    A chi temeva ed insinuava che, dopo la fine dell’avventura milanista per Alexandre Pato ed il suo successivo trasferimento in Brasile, ciò potesse coincidere con una rottura con Barbara Berlusconi, rispondono le immagini pubblicate dalla rivista “Chi”, che immortalano Pato e Barbara felici e sorridenti in vacanza sulla neve di Saint Moritz che fa da proseguio alle vacanze di capodanno trascorse insieme nella cornice di Courmayeur, intenti a giocare con i due bambini – Alessandro ed Edoardo rispettivamente di cinque e tra anni – i figli della terzogenita del presidente Berlusconi, che mostrano un forte legame con il fidanzato della loro mamma.

    Pato e Barbara Berlusconi, vacanza sulla neve prima del Corinthians | & copy;GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Pato e Barbara Berlusconi, vacanza sulla neve prima del Corinthians | & copy;GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Alexandre Pato e Barbara Berlusconi sono rilassati, in tenuta da sci ed i due bambini li seguono sorridenti, giocando con uno slittino rosso. Un perfetto e tenero quadretto familiare che, dunque, non teme alcun tipo di distanza, neppure se si tratterà dell’ Oceano Atlantico e di oltre 10 mila chilometri che separeranno Pato e Barbara tra pochi giorni, quando il calciatore tornerà in Brasile per vestire la maglia del Corinthians con la speranza di voltare pagina e superare i tanti problemi fisici che lo hanno tormentato negli ultimi anni per poter tornare, poi, in Italia “più forte di prima” come lo stesso Silvio Berlusconi ha auspicato.

    Ma è stata la stessa Barbara Berlusconi a voler sottolineare che la coppia è ben solida e che il trasferimento di Pato non incrinerà alcunchè: “Siamo una coppia felice e serena, la distanza Milano-San Paolo non ci spaventa. Figuriamoci”. 

    Ecco perchè, soprattutto a giudicare dal clima di grande serenità che pare regnare sulla coppia, pare molto probabile che Pato e Barbara decidano di fare ben presto il grande passo e formalizzare il loro essere già una vera famiglia, forse anche per rafforzare il loro legame che, comunque, sembra già molto forte e, in barba alle malelingue che lo definivano soltanto un flirt, prosegue da oltre due anni.

  • Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Sono passati ormai alcuni giorni, ma l’episodio è ancora fresco nella memoria di molti sportivi: durante una normalissima amichevole, nemmeno fra due tifoserie colme di tensione fra loro, una parte del pubblico presente allo stadio ha dato il peggio di sè e si è tornati a parlare del razzismo nel calcio. Pro Patria e Milan stavano giocando da pochi minuti quando Boateng, esasperato dai cori razzisti provenienti dagli spali, ha scagliato il pallone in tribuna prima di abbandonare il terreno di gioco seguito da tutti i suoi compagni. Il giorno successivo all’accaduto, il gesto del rossonero ha spaccato a metà l’opinione pubblica: giusto abbandonare il match per via della gravità degli insulti o sbagliato perchè comunque Boateng è un professionista e come tale deve comportarsi continuando a svolgere il suo lavoro? Argomento molto delicato da affrontare e sul quale è intervenuto  L’osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha elaborato norme più rigide  riguardo la sospensione di una partita di calcio in accordo con la Figc.

    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images
    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images

    NUOVE NORME – Ecco alcuni stralci del testo della nuova normativa da attuare nei casi di razzismo. “In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il Dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara” – si legge nella parte iniziale delle nuove linee individuate a seguito dell’incontro tra il Capo della Polizia Antonio Manganelli ed i vertici della Federazione Italiana Giuoco Calcio.  In pratica cosa vuol dire? Semplicemente che l’arbitro non è più in grado di sospendere il match. Infatti lo stesso direttore di gara provvederà, anche dopo aver accolto una segnalazione, ad informare il Dirigente del servizio di ordine pubblico che potrà decidere di sospendere momentaneamente la sfida, avvisando lo speaker dello stadio di lanciare vari comunicati di ammonimento, o non farla iniziare proprio.

    PREVENZIONE – Intanto fra la Polizia e gli stewart presenti nei vari stadi, saranno svolte esercitazioni per prepararsi ad eventuali episodi e verranno organizzate “periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia”.  Verranno inoltre portate avanti ulteriori campagne informative per sensibilizzare sul tema della lotta al razzismo e i responsabili dei cori o dei gesti razzisti verranno puniti con il Daspo. L’Osservatorio ha inoltre sottolineato come certi episodi rimangano comunque  collegati a certi gruppi ben ristretti: “Nell’adottare tale provvedimento l’Osservatorio ha anche evidenziato come la stagione calcistica corrente sia caratterizzata da una ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie” – si legge nella parte conclusiva della determinazione approvata all’unanimità.

  • Più Kaka che El Shaarawy, vi presento Riccardo Saponara

    Più Kaka che El Shaarawy, vi presento Riccardo Saponara

    Milanisti, ricordate il coro “Siam venuti sin qua, siam venuti sin qua, per vedere segnare Kaka”? Bene, armatevi di fantasia e iniziate ad inventare un coro per il nuovo gioiellino della vostra squadra del cuore. Non è più una novità, ha avuto un risalto nazionale incredibile e viene segnalato come il colpo della nuova gestione del Milan, pronta a ripartire dai giovani. Non ci siete ancora arrivati? Naturalmente stiamo parlando di Riccardo Saponara, talento dell’Under 21 italiana in forza all’Empoli (fino a giugno). Il giocatore, saputa la notizia, è sembrato al settimo cielo. Un’affare lampo, inaspettato visto che sul trequartista di Forlì  nei giorni scorsi si registrava un forte interesse dell’Inter. Si proprio loro, i cugini. E invece Galliani si rivela ancora una volta attento, preciso e lungimirante, chiudendo l’affare in gran segreto. Gli acquisti più belli.

    Le prime parole di Riccardo Saponara “Il Milan? Un sogno”. E’ pronto a diventare il nuovo idolo della Milano rossonera, magari seguendo gli stessi passi di El Shaarawy.

    Riccardo Saponara, prossimo acquisto del Milan © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Riccardo Saponara, prossimo acquisto del Milan © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La carriera – Classe ’91, cresciuto tra Sanmartinese e Sporting Forlì, viene acquistato dal Ravenna che lo impiega nel campionato Primavera. Nella stagione 2008-2009 viene inserito nella rosa della Prima Squadra, impegnata nella Prima Divisione di Lega Pro. Bastano tre sole partite e mezza stagione per ritrovarsi con addosso la maglia dell’Empoli, che lo acquista in comproprietà per 750 mila euro. Dopo un anno e mezzo ad ottimo livello nella Primavera del club toscano, compie il grande salto in Prima Squadra con tanto di riscatto della società azzurra (mezzo milione). Nel suo primo campionato con i big colleziona 19 presenze (17 in Serie B e 2 in Coppa Italia). La stagione successiva (2011-2012) va ancora meglio, con 35 presenze e 1 gol tra campionato e Coppa Nazionale. Ed infine questi sei mesi che gli hanno permesso la definitiva consacrazione. In mezza stagione ha collezionato 18 presenze, realizzando 8 gol, trascinando l’Empoli fuori dalle sabbie mobili della retrocessione e portando i propri compagni ad un passo dal Play-Off, e li aiuterà fino a maggio per la conquista di questo obiettivo.

    Le caratteristiche – Un po di Kaka, un po di Menez. Il mix giusto per definire al meglio il giovane Saponara. I suoi punti di forza sono l’accelerazione palla al piede e il dribbling secco. Ottima tecnica individuale. Il ruolo? Bella domanda. E’ ancora in fase di sviluppo. Infatti il talento Under 21 per caratteristiche potrebbe ricoprire sia il ruolo di esterno offensivo che quello di trequartista. Nell’eleganza palla al piede ricorda il brasiliano Kaka, per il coraggio e i tiri da lontano ricorda il francese ex Roma.

    Il segreto – Il mental coach Roberto Civitarese è uno dei segreti di Riccardo Saponara che gli ha permesso la consacrazione in quest’ultimo periodo. Per il resto, tanta umiltà e carisma. Due caratteristiche che serviranno per poter emergere dentro lo spogliatoio rossonero.

    La comproprietà – Va ricordato che il Milan ha acquistato metà cartellino del giocatore per circa 4 milioni di euro. Il restante 50% è di proprietà del Parma, acquistato questa estate per poco meno di 2 milioni. In estate probabilmente il club di via Turati cercherà l’accordo con i ducali per l’acquisto dell’intero cartellino.

    Le parole di Corsi – Il presidente dell’Empoli si sbilancia parecchio sulle potenzialità di Saponara “Nessuno a quell’età era forte come Saponara a parte Montella e Di Natale, ovvero due giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano”.

    E adesso l’attesa per giugno è alta. Un possibile tridente composto da El Shaarawy, Saponara e Niang stuzzica la fantasia del tifoso rossonero. Spettacolo assicurato per i prossimi 10 anni!

    Guardiamo insieme le migliori giocate di Riccardo Saponara
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