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  • se Leonardo non sostituisse Ancelotti??? Ma….

    Si parla molto di Leonardo erede di  Ancelotti sulla panchina del Milan 2009-2010: e naturalmente la cosa ci sta. Ma considerando che Leonardo è il dirigente che ha avuto l’enorme merito di andare a pescare in Brasile il ventenne Kaka (prezzo d’acquisto: 8 milioni di euro) e il diciottenne Pato (21 milioni), e cioè rispettivamente il miglior giocatore e il miglior giovane del mondo (oggi un Real Madrid che volesse prenderli in coppia dovrebbe sborsare qualcosa come 150 milioni), la domanda che sorge spontanea è: siamo proprio sicuri che Leonardo debba sostituire l’allenatore e non magari qualche alto dirigente?

    Secondo noi la cosa avrebbe più senso. Anzi: per come la vediamo, sarebbe la soluzione migliore perché il Milan continuerebbe ad avere un bravissimo tecnico in panchina (forse il più bravo di tutti: vedi le due Champions vinte e quella persa nel modo che tutti ricordano nel suo settennato) e darebbe spazio a un dirigente che con geniali intuizioni ha regalato al Milan due tesori inestimabili come Kakà e Pato, e che chissà quanta bravura e competenza potrebbe portare in sede di campagne-acquisti future. Insomma, Galliani ha voglia di andare a Milanello a dare ultimatum a tecnico e giocatori in caso di mancata qualificazione-Champions: la verità è che con le campagne acquisti degli ultimi 7 anni – spesso improntate a mosse suicide come gli acquisti di Rivaldo, Ronaldinho e Shevchenko, per non parlare di sperperi di denaro come Rui Costa e Oliveira soltanto un mago come Ancelotti avrebbe potuto barcamenarsi e strappare i risultati che il Milan ha ottenuto diventando addirittura il club più vincente al mondo.

    Vogliamo fare un giochino nemmeno tanto difficile, rinfrescarci la memoria e andare a vedere nel dettaglio le campagne-acquisti di Galliani & Braida & Bronzetti degli ultimi 7 anni? Detto di Kakà e Pato – due capolavori assoluti da ascrivere, però, a merito del fiuto di Leonardo – vi snoccioliamo un paio di super-squadre di acquisti rossoneri. Tenetevi forte.

    SUPER-SQUADRA N. 1 (4-4-2). Kalac; Helveg, Digao, Roque Junior, Grimi; Umit, Emerson, Dalla Bona, Dhorasoo; Jose Mari, Javi Moreno (Kutuzov).

    Allenatore: Galliani.

    SUPER-SQUADRA N. 2 (4-4-2). Dida; Coloccini, Laursen, Senderos, Contra; Brocchi, Redondo, Vogel, Cardacio; Oliveira, Rivaldo (Bobo Vieri).

    Allenatore: Braida.

    E naturalmente: se il Milan in questi anni si è arrampicato sul tetto d’Europa e del mondo, nessuno mette in dubbio che un po’ del merito vada anche a loro, ai cari, vecchi dirigenti. Quel che ci preme sottolineare è che se Ancelotti ha sbagliato (e in una cosa ha sbagliato senz’altro: accettare senza discutere ogni scelta della dirigenza, anche quando questa gli portava un Ronaldinho in versione ammazza-Kakà, roba che Tafazzi al confronto è un dilettante), di errori ne hanno commessi ben di più i dirigenti. Quelli che adesso si stracciano le vesti se il Milan di Senderos e Emerson va in giro per l’Italia (e non più per l’Europa) a coprirsi di ridicolo.

    di Paolo Ziliani per goal.com

  • Il Milan fa quadrato: obiettivo terzo posto!!!

    Beckham resta per raggiungere la Champions poi torna ai Galaxy. Perso Gourcuff si pensa a Montolivo e Palombo per il cantrocampo.

    Oggi alla ripresa degli allenamenti c’è stato un lungo faccia a faccia tra la società, lo staff tecnico e giocatori. Galliani ha portato le parole di Berlusconi a Milanello, cioè “bisogna lavorare tutti insieme per concludere in modo dignitoso la stagione”. Il terzo posto e la possibilità di partecipare alla prossima Champions è fondamentale per le strategie future del Milan e per poter potenziare la squadra. Adesso è il momento che ogni giocatore si prenda le sue responsabilità e dimostri di esser da Milan. Questi ultimi mesi saranno fondamentali per la riconferma di molti e la Champions significa poter trattenere i fuoriclasse rossoneri Pato e Kaka su tutti. Sono,come logico che sia, appetiti dai piu grandi club e il Milan dovrà prepararsi al prossimo tormentone dell’estate infatti sembra sicuro che Perez voglia portare il brasiliano a Madrid in caso di sua elezione come presidente delle merengues.Prima nota da sciogliere per la prossima stagione è la guida tecnica, tutto fa pensare che il prossimo Milan sia senza Ancelotti. Leonardo, Van Basten, Donadoni e Rajkaard sono in rampa di lancio ma credo che alla fine nessuno dia piu garanzie del buon Carletto. Il secondo obiettivo è svecchiare la rosa: Maldini, Favalli, Emerson, Shevchenko e Senderos sono i sicuri partenti, dovranno dar garanzie per motivi diversi sono Nesta,Ambrosini, Inzaghi, Seedorf, Antonini e Dida. Quelli sicuri di restare in rossonero sono Abbiati, Zambrotta, Bonera, Gattuso, Pirlo, Flamini, Kaka, Pato e Borriello. Lo spyce boy secondo le notizie delle ultime ore sarà “diviso” tra Milan e Galaxy, l’accordo prevede che Beckham resti in rossonero fino al termine della stagione per poi tornare in America, quindi Beckham stando a queste ultime non è arruolabile per la prossima stagione. Il Milan per ripartire ha bisogno di solidità difensiva, preso Thiago Silva serve un altro centrale di affidamento il sogno è il biondo della Roma Mexes ma è monitorato anche lo svizzero Agger, utilizzabile sia da centrale che da terzino destro. Per i terzini Zambrotta e Jankulovsky danno garanzie ma servirebbero delle valide alternative, potrebbe tornare Oddo per la destra mentre a sinistra una valida alternativa potrebbe esser l’ex Udinese Dossena, adesso al Liverpool ma voglioso di tornare in Italia. Il centrocampo ha bisogno di esser ringiovanito e di aver delle alternative valide a Pirlo, Gattuso e Flamini (il francese nelle ultime partite sta trovando confidenza con il campionato italiano),quasi sicuramente anche Seedorf resterà in rossonero ma non verrà utilizzato con la continuità degli ultimi anni,la sua classe verrà centellinata per le occasioni piu importanti. Come ha ammesso Ancelotti sarà quasi impossibile riportare Gourcoof in rossonero, il Bordeaux farà valere l’opzione di riscatto a 15 milioni di euro per poi valorizzare il gioiellino francese e quasi sicuramente monetizzare nei campionati inglesi o spagnoli. Valide alternative che non dispiacciono ai rossoneri sono il viola Montolivo, giovane abile tecnicamente e duttile a centrocampo e il doriano Palombo non piu giovanissimo ma sicuramente pronto al salto verso un grande club. In attacco Pato e Kaka non sono in discussione e presentano un buon biglietto da visita per il futuro, a Borriello dopo l’anno difficile verrà sicuramente data un altra chance, ma sembra che finalmente si voglia accontentare Ancelotti con la prima punta forte fisicamente oramai richiesta da qualche stagione. Il sogno resta Adebayor, ma il clima di austerity italiano fa pensare ad un attaccante di costo piu basso. Quindi crediamo che alla fine la scelta cadrà tra Eto del Barcellona (i blaugrana hanno preso Ribery e sono sulle tracce di Benzemà), l’ivoriano Drogba e Luca Toni.

  • Calciomercato: i grandi bomber cambiano campionato

    Il colpo grosso del prossimo campionato sarà Benzemà. La partita di Champions tra il Barcellona e il Lione è stata un ottima occasione per portarsi avanti con la trattiva (addirittura si parla di una cena post partita tra le due società e il procuratore del giocatore). Per un nuovo bomber che arriva nella Liga  sembra che altri due andranno via, come afferma Suarez grande intenditore di mercato ed esperto di quello spagnolo,  Aguero-Inter si  può fare. Per l’Inter sarebbe un grande acquisto sia a livello di immagine sia in prospettiva, infatti a detti di tutti il suocero di Maradona è uno dei migliori attaccanti in prospettiva. Benzema al Barcellona, “libera” Eto, e finalmente il matrimonio tra il camerunense e il Milan può concretizzare dopo diversi anni di corteggiamento.

  • Milan: chi parte e chi resta

    E’ necessaria una rifondazione per aprire un nuovo ciclo.

    Ieri c’è stata la strigliata dell’amministratore delegato Adriano Galliani, con l’obiettivo di rimettere insieme i cocci e non fallire la qualificazione diretta in Champions League. Dopo la brutta prestazione e la conseguente eliminazione dalla coppa Uefa di giovedì sera, è evidente che un ciclo è finito e uno nuovo deve essere aperto.
    La parola d’ordine è ringiovanire in ogni reparto la rosa: il Milan è la squadra più anziana d’Europa. La difesa, il vero punto debole rossonero, va ricostruita. Con Paolo Maldini che sicuramente si ritirerà a fine stagione e Alessandro Nesta che rischia di seguirlo anzitempo, è necessario un grande investimento. Già preso Thiago Silva, a lungo è stato inseguito Daniel Agger, del Liverpool. Ma il vero sogno di mercato rossonero è Philippe Mexes, in alternativa Sergio Ramos. Galliani cercherà di portare a Milanello almeno uno dei due: Mexes costa 20 milioni di euro, ma ha già fatto sapere per vie indirette che non gli dispiacerebbe un trasferimento alla corte di Ancelotti (ammesso che rimanga).
    L’altra grande incertezza è Kakà. Il brasiliano ha respinto al mittente le lusinghe del Manchester City: i soldi non sono tutto, lui vuole pure garanzie tecniche: un pacchetto che il Real Madrid gli garantirebbe sicuramente. E’ anche vero che senza Kakà il Milan perderebbe parecchio del suo potenziale tecnico. Ma si troverebbe pieno fino al collo di soldi, da investire subito nel mercato per portare a casa qualche campione. Magari Adebayor o Benzema in attacco, Schweinsteiger a centrocampo, di sicuro Mexes in difesa. E poi un portiere, anche se Abbiati sta facendo bene: se Buffon è virtualmente impossibile, Amelia è decisamente alla portata.
    La lista dei partenti  – a parte il caso Beckham – comprende Dida, Kalac, Kaladze, Seedorf, Maldini, probabilmente Nesta: tutta gente intorno ai 30 anni, o anche di più. I sicuri che indosseranno ancora la maglia rossonera sono Gattuso, Pirlo, Bonera, Zambrotta, Abbiati, Borriello, Ronaldinho, Thiago Silva.
    Nella sfortunata stagione rossonera, almeno una nota positiva c’è. Si chiama Pato, e la sua definitiva esplosione: una certezza per il domani. Con 11 gol in campionato il giovane brasiliano si candida a essere la punta di diamante dell’attacco milanista per le prossime stagioni.
    Infine il caso Ancelotti. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, tira aria di divorzio. Il ricambio pare d’obbligo, dopo otto stagioni in rossonero, al tecnico non mancano le offerte: dal Real Madrid alla Roma alla nazionale della Costa d’Avorio. Al momento in pole position c’è l’idea di un traghettatore: Leonardo, Donadoni, Rijkaard o addirittura Van Basten. Tutta gente che ha contribuito a rendere grande il Milan.

  • Milan: per fortuna non era il Manchester.

    Contro il Werder tocca il punto piu basso della sua storia: nessuno squadra aveva imposto il suo gioco a San Siro come i tedeschi ieri sera.

    C’era una volta

    Una società con i colori sociali rossoneri, società apprezzata da tutti per il suo stile la sua lungimiranza ma sopratutto per le sue vittorie, per il suo modo di imporsi nel calcio che conta.Insomma esisteva un marchio chiamato Milan che li rendeva unici da imitare. Questa società si basava sulle intuizioni del suo presidente ccon in testa il suo credo “dar spettacolo e convincere ancor prima di vincere”. I tre olandesi, Weah, Shevchenko, Pirlo,Seedorf sono oramai un ricordo, un ricordo di come una società modello doveva e poteva programmare gli acquisti mirati a restar grande.
    Poi tutto di un colpo la storia cambia, giocatori vecchi logori vengono passati per grandi acquisti con grande
    clamore mediatico ma di poca sostanza e cosi il Dream team iniziò a sgretolarsi ed a contare sempre  meno su grandi
    giocatori.
    Adesso è il momento di analizzare tutto, capire gli errori ma sopratutto esser per una volta sinceri e coerenti con i tifosi che non hanno mai fatto mancare stimoli ed affetto alla squadra( vedi l’Arsenal dello scorso anno).
    E’ tutto messo in discussione, dall’era Ancelotti al calciomercato allo staff medico (i giocatori si infortunano con
    estrema facilità ed hanno tempi di recupero biblici) alla società.
    Il problema principale però è capire la voglia del presidente nell’investire nel Milan, la voglia di metter mani al
    portafoglio e di esser sinceri una volta per tutti con i tifosi. Far passare Kaka come “grande acquisto”  con tanto
    di clamore mediatico è stata una bella strategia per darsi ancora delle arie da team importante, ma il castello si
    sta sgretolando dalle fondamenta, se vendere Kaka significava aver la liquidità per ripartire allora il sacrificio
    andava fatto!!!(con i soldi di Zidane la Juve è diventata la grande Juve) o come si paventa in questi giorni aprire
    le porte ai petroldollari dello sceicco Monsour…

  • Paloschi e Gourcuff sognano un futuro rossonero

    Il piccolo bomber di casa Milan, Alberto Paloschi, ha vissuto una serata magica con il suo Parma segnando la rete decisiva nel big match contro il Brescia. Paloschi studia nella serie cadetta per tornare preparato all’appuntamento con la serie A. In una intervista al quotidiano torinese Tuttosport  dichiara di ascoltare spesso i consigli del “maestro” SuperPippo Inzaghi: “Con Pippo mi sento spesso, per me ri­mane una guida. Io mi riguardo sempre le sue partite e i suoi movimenti per ru­bargli qualcosa. I consigli che mi dà più spesso? Mi dice sempre di prendere la profondità ai difensori”. Paloschi sogna ti tornare al Milan: “Ovvio. Il sogno di tutti è quello di gioca­re in una big come il Milan. Ma anche Parma è una piazza importante. Io vor­rei vincere il campionato di B e magari fare un altro anno qua. Poi arrivasse una chiamata da Milano…”.

    Il francese, dopo esser esploso definitivamente nel campionato francese, vuole tornare nel calcio che conta, e il campionato italiano può esser una buona vetrina per lui. Dice: “Voglio misurarmi in un grande club, preferirei il Milan, ma se non fosse possibile, non sarebbe un problema giocare in un altra grande di serie A” .

    fonti:TMW e goal.com

  • Coppa Uefa:Italia umiliata fuori Milan,Fiorentina e Samp. Si salva l’Udinese

    A parziale consolazione di Milan, Fiorentina e Sampdoria, i sedicesimi di Uefa fanno altre vittime illustri. Fuori il Valencia, che, dopo l’1-1 dell’andata, pareggia 2-2 in casa con la Dinamo Kiev. Il Manchester City rimane l’unica inglese visto che sia l’Aston Villa (0-2 a Mosca col Cska) che il Tottenham (1-1 interno con lo Shakhtar) vengono estromesse. Passano il Marsiglia (ai rigori col Twente) e il Galatasaray (pirotecnico 4-3 al Bordeaux). Il Milan saluta la Coppa Uefa e consegna al Werder Brema gli ottavi di finale, dove i tedeschi troveranno il Saint Etienne. Un’eliminazione shock per i rossoneri, reduci dall’1-1 dell’andata, e rimontati sul 2-2 a San Siro. La squadra di Ancelotti si era portata sul 2-0 al termine del primo tempo, grazie al rigore di Pirlo e a una prodezza di Pato. Nella ripresa, invece, c’è stata la rimonta dei verdi con una doppietta di testa di Pizarro. La Sampdoria esce sconfitta per 2-0 dal campo del Metalist e, dopo lo 0-1 dell’andata, dice addio alla competizione. La gara si decide nel primo tempo: gli ucraini passano in vantaggio al 30′ con Valyayev, che finalizza un bello scambio con Edmar e batte Mirante. Il raddoppio al 41′ con Jaja direttamente su punizione. Nella ripresa i blucerchiati cercano il gol ma i padroni di casa controllano bene. La Fiorentina subisce una beffa all’Amsterdam Arena contro l’Ajax e abbandona la Coppa Uefa ai sedicesimi di finale. Dopo la sconfitta per 1-0 del Franchi, i viola disputano una gara di buon livello e vanno in rete al 16′ della ripresa con Gilardino, servito alla grande di Mutu. Quando i supplementari sembrano ormai imminenti, arriva però la rete del brasiliano Leonardo, che regala il passaggio del turno alla squadra di Marco Van Basten. L’Udinese vince 2-1 in casa contro i polacchi del Lech Poznan e in virtù del 2-2 dell’andata si qualifica per gli ottavi di finale di Coppa Uefa, dove incontrerà i russi dello Zenit. Gli ospiti partono forte e vanno subito in vantaggio al 13′ grazie a una rete del peruviano Rengifo. L’Udinese all’inizio accusa il colpo, ma nella ripresa riesce a ristabire i conti prima con Pepe e allo scadere con Di Natale che fissa la gara sul definitivo 2-1.

    Tutti i risultati e marcatori di oggi:( in grassetto le squadre che accedono ai quarti)

    Wolfsburg – Paris Saint Germain 1-3 (andata 0-2)
    38′ Luyindula (P) rig, 59′ Rothen (P), 63′ Hasebe (W), 74′ Luyindula (P)

    Manchester City – FC Copenaghen 2-1 (2-2)
    73′ Bellamy (MC), 80′ Bellamy (MC), 90′ Vingaard (C)

    Amburgo – NEC Nijmegen 1-0 (3-0)
    9′ Olic (A)

    Metalist Kharkiv – Sampdoria 2-0 (1-0)
    30′ Valyaev (M), 41′ Jaja (M)

    Standard Liegi – Sporting Braga 1-1 (0-3)
    79′ Mbokani (S), 88′ Aguiar (SB)

    CSKA Mosca – Aston Villa 2-0 (1-1)
    60′ Zhirkov (C), 90′ Vagner Love (C)

    Udinese – Lech Poznan 2-1 (2-2)
    12′ Rengifo (L), 57′ Pepe (U), 90′ Di Natale (U)

    St.Etienne – Olympiakos 2-1 (3-1)
    44′ Payet (SE), 57′ Ilan (SE), 75′ O.Gonzalez (O)

    Ajax – Fiorentina 1-1 (1-0)
    61′ Gilardino (F); 88′ Leonardo (A)

    Deportivo La Coruña – Aalborg 1-3 (0-3)
    38′ Sergio (D), 41′ Shelton (A), 44′ Johansson (A), 45′ Enevoldsen (A)

    Milan – Werder Brema 2-2 (1-1)
    27′ Pirlo (M) rigore, 33′ Pato (M), 68′ Pizarro (WB), 78′ Pizarro (WB)

    Galatasaray – Bordeaux 4-3 (0-0)
    1′ Bellion (B); 43′ Turan (G); 45′ Kewell (G); 65′ Turan (G); 74′ Cavenaghi (B); 76′ Chamakh (B); 88′ Sarioglu (G)

    Valencia – Dinamo Kiev 2-2 (1-1)
    34′ Kravets (DK), 44′ Marchena (V), 53′ Del Horno (V), 73′ Kravets (DK)

    Stoccarda – Zenit S.Pietroburgo 1-2 (1-2)
    43′ Semshov (Z), 80′ Gebhart (S), 86′ Fayzulin (Z)

    FC Twente – O. Marsiglia 0-1 (1-0) 6-7 ai rigori
    24′ Ben Arfa (M)

    Tottenham – Shakhtar Donetsk 1-1 (0-2)
    55′ Giovani Dos Santos (T), 86′ Fernandinho (SD)

    Accoppiamenti dei quarti:

    Werder Brema (Ger) – Saint Etienne (Fra)
    Cska Mosca (Rus) – Shakthar Donetsk (Ucr)
    Udinese (Ita) – Zenit San Pietroburgo (Rus)
    Paris Saint Germain (Fra) – Braga (Por)
    Dinamo Kiev (Ucr) – Metalist Kharkiv (Ucr)
    Manchester City (Ing) – Aalborg (Dan)
    Olympique Marsiglia (Fra) – Ajax (Ola)
    Amburgo (Ger) – Galatasaray (Tur)

    Fonte:sportmediaset

  • Coppa Uefa: formazioni e news delle italiane in gara

    Sedicesimi di Coppa Uefa:


    Milan – Werder Brema
    : Milan non sbagliare!!!
    Il Milan spera di scongiurare i fischi questa sera. Ancelotti è sicuro che il Milan di coppa farà divertire i tifosi, come di solito accadeva nelle serate di Champions i rossoneri riuscivano a superare le crisi del campionato, la scarsa condizione fisica con delle prestazione tutto cuore e classe.
    I rossoneri sono consapevoli che l’Uefa può esser l’ultimo traguardo della stagione e che il Werder venderà cara la pelle, per questo tutti sono consapevoli che ci sarà da soffrire ma l’ambiente è fiducioso.Ancelotti non rinuncia a Maldini, recupera Pato che farà da partner ad Inzaghi in avanti, esordio dal primo minuto anche per lo Spyce Boy. Il Werder calca per la seconda volta quest’anno, dopo aver affrontato l’Inter in Champions costringendola al pareggio, cerca l’impresa contro i rossoneri affidandosi al suo uomo di maggior classe, Diego(sempre piu porbabile il suo passaggio alla Juve a fine stagione) avrà il compito di evidenziare gli errori rossoneri ed illuminare il gioco dei tedeschi. Si gioca alle 20:45 diretta su rete 4

    Milan (4-3-1-2):Dida; Zambrotta,Senderos, Maldini, Jankulovsky; Beckham,Pirlo, Ambrosini, Seedorf; Pato, Inzaghi.

    Werder Brema (4-4-2): Vander, Fritz, Mertesacker, Naldo, Pasanen, Frings, Baumann, Ozil, Diego, Almeida, Pizarro.

    Ajax – Fiorentina: Prandelli crede all’impresa.
    I viola di Prandelli cercano l’impresa nella terra dei tulipani. Si è consapevoli che ribaltare il risultato è un impresa difficile ma i Della Valle boys hanno la classe e la forza per riuscirci, come dimostrato nell’andata in casa. Formazione titolare per Prandelli con Semioli a completare il tridente con Mutu e Gilardino. Prandelli ci crede e cerca di trasmettere fiducia all’ambiente:”Dipende tutto da noi, sappiamo che non sarà semplice ma all’andata abbiamo avuto tante possibilità non vedo perchè non dovremmo averne anche domani. Noi abbiamo grande voglia, vogliamo fare l’impresa, ma per riuscirci ci vorrà anche tanta convinzione”. I lanceri di Van Basten hanno la possibilità di giocare su due risultati, ma come ammette il cigno di Utrecht i viola fanno paura, per questo preparerà una squadra diversa rispetto all’andata giocando piu abbottonato in modo da sfruttare le ripartenze negli spazi che i viola lasceranno.Ecco le seu parole:”L’anno scorso contro il Psv furono bravissimi. Sicuramente faranno di tutti per passare il turno, un’eliminazione sarebbe per loro una grande delusione. La Fiorentina è una squadra con più esperienza della nostra, hanno giocatori del calibro di Melo, Jovetic, Mutu e Gilardino tutta gente che sa fare goal e che ha giocato in queste competizioni. Domani staremo attenti a non concedergli troppo”. Si gioca alle 20:45

    Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Bruno Silva, Oleguer, Vertonghen, Vermaelen; Gabri, Lindgren, Enoh; Kennedy, Suarez, Emanuelson
    Fiorentina (4-3-3): Frey; Zauri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Kuzmanovic, Felipe, Montolivo; Semioli, Gilardino, Mutu


    Udinese – Lech Pozan
    : Pozzo vuole concentrazione e gli ottavi di Uefa
    L’Udinese vuole passare il turno per dar un senso ad una stagione altalenante, i friuliani non riescono piu a fornire quel gioco spumeggiante e veloce della scorsa stagione. Marino chiede impegno e voglia di superarsi ai suoi uomini per continuare il sogno europeo. Il risultato dell’andata è favorevole anche se non ci devono esser i cali di concentrazione dell’andata e sopratutto bisogna evitare di giocare per il pari, i friuliani non sono il tipo di squadra che riesce a difendersi per novanta minuti senza commettere errori.Il Lech Pozan cerca l’impresa il suo allenatore Smuda per caricare l’ambiente confessa di poter batter i friulani:Possiamo batterli – ha dichiarato – Domani non faremo gli stessi errori dell’andata, ormai so come giocano. Ho un sogno ma lo svelerò a fine gara…”.

    Udinese (4-4-2): Belardi; Lukovic, Coda, Domizzi, Pasquale; Isla, Inler, D’Agostino, Asamoah; Floro Flores, Di Natale
    Lech Poznan (4-3-2-1): Turina; Wojtkowiak, Bosacki, Arboleda, Djurdjevic; Bandrowski, Murawski, Injac; Lewandowski, Stilic; Rengifo


    Metalist – Sampdoria
    : Marilungo.Il golden boy del Viareggio dal primo minuto
    I doria hanno poche speranze di passare il turno, ma Mazzari ci crede anche se dovrà fare a meno di Cassano e Palombo proverà a ribaltare lo sfortunato 0-1 dell’andata. Sarà il golden boy del Viareggio a far da partner in attacco a Bellucci, per Marilungo è un ottima occasione per dimostrare le sue qualità. Ecco le parole di Mazzarri: “Loro sono favoriti adesso – si legge sul sito ufficiale della società doriana – possono giocare per due risultati su tre e affronteranno l’impegno in casa. E poi sono un’ottima squadra, lo sapevamo già prima dell’andata, quel match ha solo confermato le nostre analisi. Certo, siamo qui per dare il massimo e tentare l’impresa: ci proveremo ad ogni costo a passare il turno”.

    Metalist (4-5-1)
    : Goryainov; Maidana, Obradovic, Gueye, Gancarczyk; Edmar, Rykun, Sliusar, Valyaev, Oliynyk; Jajà
    Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro, Gastaldello, Da Costa; Stankevicius, Dessena, Sammarco, Ziegler, Pieri; Marilungo, Bellucci

  • Inzaghi:Mourinho sbaglia io no!

    Pippo, contro il Werder il Milan ancora una volta ha bisogno dei suoi gol… «Eccomi, ci sono. Sono pronto anche se non ero più abituato a giocare due-tre partite di fila. Ma stringerò i denti, non voglio certo mancare una sfida come quella contro il Werder Brema. E sono pronto a un grande finale di stagione».

    Ma i tedeschi fanno così tanta paura? «Per noi è come si trattasse di una partita di Champions League. I nostri prossimi avversari hanno conquistato quattro punti contro l’Inter nel recente girone di qualificazione. Ma penso che ancora una volta dimostreremo che non sbagliamo mai appuntamenti così importanti».

    Dentro o fuori. Anche per Ancelotti? «Il mister ha la fiducia della società e di tutti noi. Nessuno ha messo in evidenza che quando ho segnato il gol del vantaggio a Brema sono andato ad abbracciare subito e per primo Ancelotti. Il nostro rapporto è eccezionale».

    Eppure il 25 maggio 2005 a Istanbul contro il Liverpool Inzaghi finì a malincuore in tribuna… «Aveva ragione Ancelotti: non ero pronto, non stavo bene. Mi sono rifatto con il Liverpool ad Atene. Adesso desidero sfatare anche il tabù di Istanbul, arrivando in finale e vincendo la Coppa Uefa».

    C’è solo Mourinho che vorrebbe fermare, addirittura per tre giornate di fila, Pippo Inzaghi! «L’allenatore dell’Inter ha fatto una considerazione sbagliata. Io non ho fatto altro che divincolarmi dalla marcatura di Lopez. Sono caduto a terra e mi sono tirato su d’istinto senza voler colpire il mio avversario».

    Nulla a che vedere, quindi, con quello che ha fatto Adriano su Gastaldello in Inter-Samp? «Mi limito a consi­derare il fatto che nel mio caso non è stata chiesta la prova televisiva. Mi sembra un dettaglio da non sottovalutare. Non basta?».

    Fonte:goal.com

  • Il Milan batte l’Inter nel torneo di Gallipoli

    Il Milan si aggiudica il Torneo di Gallipoli, categoria Giovanissimi. I ragazzi classe ‘96, allenati da Valerio Rubagotti, dopo aver battuto la Reggina in semifinale per 1-0, hanno vinto la finale contro l’Inter con il risultato di 4-3 dopo i calci di rigore. Questi i marcatori: Galliani, Archetti, Di Gioia, Di Molfetta. Il premio fear play è stato assegnato a Garghentini. Complimenti ai ragazzi e all’allenatore per la vittoria del derby e del torneo.

    fonte:TMW