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  • Nuova alleanza Milan-Raiola. Dopo Balotelli ecco Salamon

    Nuova alleanza Milan-Raiola. Dopo Balotelli ecco Salamon

    Le ultime 48 ore di mercato sono state molto intense e le tre big hanno regalato colpi importanti, soprattutto giovani. L’Inter concluso l’operazione Kovacic, la risposta della Juventus è stata in Pepic ed infine il Milan che dopo aver portato a Milanello Mario Balotelli, ha concluso anche l’affare Bartosz Salamon, acquistandolo dal Brescia a titolo definitivo dietro un esborso economico da 3.5 milioni di euro (ricavati dalla cessione del 50% del cartellino di Paloschi al Chievo Verona). Il tutto è stato possibile grazie alla regia del procuratore Mino Raiola, tornato in buoni rapporti con la società rossonera dopo un piccolo raffreddamento dovuto alla cessione di Ibrahimovic al Psg in estate. Dietro l’affare Salamon c’è una vera e propria operazione di mercato in prospettiva oppure è stato un favore nei confronti del potente agente?

    L’impressione è che non ci sia stato nessun tipo di favore, vista la necessità da parte del Milan di rinforzare il reparto difensivo dopo la partenza di Acerbi verso Genova (poi girato al Chievo Verona), e l’operazione Salamon può considerarsi un bel colpo di mercato per il presente e per il futuro (almeno fino a giugno 2017).

    Salamon (sulla destra in maglia bianca) in azione © Maurizio Lagana/Getty Images
    Salamon (sulla destra in maglia bianca) in azione © Maurizio Lagana/Getty Images

    Carriera & caratteristiche – Il 21enne Bartosz Salamon cresce calcisticamente nella sua Polonia, esattamente nel Lech Poznan, dove percorre tutta la trafila delle giovanili fino all’interessamento del Brescia, che decide di portare il giocatore in Italia nell’estate 2006. Dopo due anni passati nella Primavera bresciana, esordisce nel professionismo (appena 17enne) nell’ultima gara del campionato 2007-2008. Nei successivi due anni colleziona 15 presenze, facendo intravedere un buon potenziale. Nell’estate 2010 viene ceduto in prestito al Foggia, allenato da Zeman (fondamentale per la sua crescita), dove gioca con continuità nel campionato di Lega Pro Prima Divisione. A fine stagione torna in Lombardia e si prende la maglia da titolare nel club bresciano fino all’offerta del Milan che gli permette di cambiare città ma non regione.

    Tante fasi hanno caratterizzato la crescita di Salamon. Nasce trequartista, si esalta come regista e viene acquistato dal Milan come difensore centrale. Nonostante la giovane età, il 21enne polacco si dimostra duttile tatticamente. Piede delicato, ottima visione di gioco, fisico importante e grande personalità, con queste caratteristiche l’ex giocatore del Brescia ha preso letteralmente in mano prima il centrocampo del Foggia e poi quello bresciano. In questa prima parte di stagione, il tecnico delle Rondinelle, Calori, ha deciso di arretrarlo ulteriormente e posizionarlo sulla linea difensiva, esattamente al centro di una difesa a tre (se vogliamo fare un esempio, lo stesso esperimento provato da Conte con Marrone o da Gasperini con Donati). Salamon non ha demeritato, pur mancando di alcuni fondamentali difensivi. Il Milan l’ha acquistato per sostituire Acerbi nella rosa dei difensori (così come dichiarato dallo stesso giocatore “sono arrivato a Milano come difensore”, ma Allegri e soprattutto Tassotti, dovranno essere bravi ad inserirlo in una difesa a quattro (le differenze tra una difesa a 3 o a 4 sono parecchie).

    L’impressione è che Salamon possa rendere meglio davanti alla difesa, nel ruolo di regista, dove sfrutterebbe il suo fisico imponente sulle palle alte e le sue capacità in impostazione quando la squadra deve costruire l’azione. In difesa potrebbe trovare qualche difficoltà, soprattutto se preso in velocità. Personalmente sono convinto che schierandolo centrale difensivo, non vengano sfruttate le sue enormi qualità tecniche e tattiche.

    Una cosa è certa, favore o meno a Raiola, il Milan per una cifra piuttosto onesta si ritrova con un buon giocatore per il presente ed un ottimo prospetto per il futuro. Adesso è tutto nelle mani di Bartosz Salamon (o meglio, nei suoi piedi) e dello staff tecnico milanista.

    Scheda giocatore
    Nome e cognome: Bartosz Salamon
    Data e luogo di nascita: 01-05-1991, Poznan
    Nazionalità: Polacca
    Piede preferito: Destro
    Ruolo: Centrocampista centrale – Difensore centrale
    Altezza: 194 cm
    Peso: 78 kg
    Squadra attuale: Milan

    Video dedicato a Bartosz Salamon, lo si riconosce per la folta chioma bionda
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  • Balotelli came back, nuova fiamma e disordini

    Balotelli came back, nuova fiamma e disordini

    L’arrivo di Mario Balotelli al Milan ha suscitato immediatamente l’entusiasmo dei tifosi rossoneri che, dopo aver appreso la notizia del suo atterraggio all’aeroporto della Malpensa delle ore 16.36 (ritardato rispetto a quanto previsto inizialmente a Linate a mezzogiorno a causa di problemi burocratici legati alla cessazione del precedente rapporto di lavoro, ndr) hanno iniziato a raccogliere informazioni sui programmi per la serata del neo attaccante rossonero, fino a captare la cena nel noto ristorante milanese “Giannino”, ritrovo del clan milanista, in compagnia di Adriano Galliani. Fuori dal locale, sito in Via Vittor Pisani, dunque, si sono scatenati i cori dei circa trecento presenti, che non hanno esitato a mostrare il loro entusiasmo per l’acquisto di punta della campagna di mercato. Poteva essere, dunque, una positiva manifestazione di affetto, con un simile calore nel dare il benvenuto a Mario Balotelli ma, invece, si è trasformata in una manifestazione di profonda inciviltà, degenerata ben presto in gravi disordini tra gli ultras e la polizia, con lanci di bottiglie, tafferugli, e necessità di agenti in tenuta antisommossa.

    Una vera e propria guerriglia urbana scaturita “dal nulla” e, soprattutto, senza alcuna ragione considerando che, almeno nelle premesse, la presenza dei tifosi accorsi nei pressi del ristorante doveva essere, appunto, assolutamente pacifica considerando anche il clima di “festa” in virtù del “sogno che si realizza dopo tanto tempo”, ossia l’acquisto di Balotelli, da sempre inseguito dal Milan anche in virtù della sua mai celata fede di tifoso rossonero.

    Balotelli, nuova fiamma e accoglienza turbolenta | © AFP/Getty Images
    Balotelli, nuova fiamma e accoglienza turbolenta | © AFP/Getty Images

    Il suo arrivo in rossonero, oltre agli scontri tra i tifosi e la polizia con un agente finito in ospedale perchè colpito da una bottiglia, ha provocato anche altre reazioni (tra cui anche la consegna del Tapiro d’Oro da parte di Staffelli, ndr) ed alcune caratterizzate da toni non propriamente distesi: basti pensare alle parole del presidente interista Massimo Moratti che ha espresso, con assoluta sincerità, il suo pensiero connesso all’operazione di mercato che ha portato – proprio in questo preciso momento – Mario Balotelli al  Milan, sottolineando anche le implicazioni “politiche” che possono scaturirvi: “E’ una cosa utile a Berlusconi per mille motivi”.

    Oltre ai commenti e le reazioni, l’arrivo di un personaggio discusso e sempre al centro dell’attenzione mediatica come Mario Balotelli non può passare sotto traccia neppure sul piano del gossip, considerando che la figura di Balotelli è stata a lungo protagonista dei “pettegolezzi” legati alla sua relazione con Raffaella Fico e alla nascita nel mese di Dicembre della piccola Pia, che ha preso il cognome del padre. Ora Mario Balotelli si presenta nella sua nuova vita milanese in compagnia della sua nuova fiamma Fanny Neguesha, modella e ballerina vicentina, metà italiana e metà congolese, ventiduenne molto attiva su Twitter, sbarcata in Italia insieme a Super Mario confermando quanto aveva anticipato proprio sul social network twittando “sì, andiamo a Milano”, aggiungendo, poi, che la nostra “relazione procede a gonfie vele”.

    Al momento, dunque, il ritorno in Italia di Mario Balotelli non può coincidere con il ritorno di fiamma con la ex compagna e madre di sua figlia, anche se quando si parla di Balotelli, nulla può essere escluso, e a giudicare dalle premesse del suo ritorno in Italia, non ci sarà da annoiarsi.

  • Calcio e politica, quando un colpo può far vincere le elezioni

    Calcio e politica, quando un colpo può far vincere le elezioni

    In tempi di campagna elettorale, di corse ai sondaggi, di talk show trasformati in teatrini grotteschi, di promesse facili e frasi ad effetto, ognuno gioca il proprio asso nella manica. C’è, però, chi gioca un asso che è stato già mostrato più volte, e che in molti casi si è rivelato vincente, ma che ha ben poca attinenza con i contenuti prettamente politici. Ecco, così, che Silvio Berlusconi rispolvera la carta del colpo di calciomercato per ingraziarsi i voti dei tifosi rossoneri, un po’ per non interrompere la tradizione fortunata ed un po’ per spostare l’attenzione dai contenuti del proprio programma. Dietro l’arrivo di Mario Balotelli al Milan non è difficile ipotizzare ci sia proprio un disegno del genere, una strategia studiata a tavolino che, in poche settimane, ha indotto il presidente Berlusconi a cambiare tanto repentinamente idea sul conto di Super Mario: da mela marcia “rovina-spogliatoio” ad acquisto di punta della campagna di riparazione.

    D’altronde, la coerenza di pensiero è una virtù che non sembra appartenere a questo mondo, nè tantomeno al presidente, che spesso cela il suo cambio di opinione dietro un “sono stato frainteso”, attribuendo le responsabilità al plotone di suoi detrattori sempre pronti a macchiare la sua immagine, oppure evidenziando che “solo gli stolti non cambiano idea”. In tempi di rincorsa ai voti, dunque, è bene mutare opinione ed è bene offrire un simile “zuccherino” agli elettori di fede rossonera, sperando nella loro riconoscenza in cabina elettorale, quando saranno chiamati a ricordarsi del grande sacrificio compiuto dal Milan, e quindi dalla famiglia Berlusconi, per offrire a Balotelli un ingaggio da quattro milioni di euro a stagione fino al 2017 ed i venti milioni da corrispondere al Manchester City.

    Balotelli è l'arma di Berlusconi per raccogliere voti rosseneri? | © TIZIANA FABI/Getty Images
    Balotelli è l’arma di Berlusconi per raccogliere voti rosseneri? | © TIZIANA FABI/Getty Images

    Non è una novità che quando ha bisogno di lustrare la sua immagine il presidente Berlusconi è solito correre (anzi, volare) a Milanello, mostrarsi vicino alla squadra, caricarli prima delle partite: è già successo quest’anno, prima dell’apertura della campagna elettorale, quando era ormai nell’aria la sfiducia al Governo Monti e l’inizio della partita elettorale di Febbraio. Il Milan andava male in campionato: Berlusconi decise di incoraggiare la squadra facendole visita a Milanello prima di ogni match. I risultati del campo gli diedero ragione e, così, non si perse occasione di sottolineare la sua capacità di motivatore, attribuendogli i meriti della ripresa della squadra di Allegri.

    L’acquisto di Balotelli non è altro che il completamento di questo tipo di percorso, ricalcando un copione già noto. Il Milan è una fucina di voti potenziali, che il presidente deve solo “cogliere” sfruttando il suo ruolo ed il suo potere: secondo i sondaggi e le stime l’acquisto di Mario Balotelli lo ripagherebbe con un aumento delle preferenze elettorali che oscilla fra i  200 mila e i 400 mila voti in più a livello nazionale (dallo 0.5% all’ 1%) e dai 40 mila agli 80 mila nella sola regione Lombardia: e non è poco.

    Un “conflitto di interessi” verrebbe da dire, ma il far leva su questa tematica per contrastare il dominio berlusconiano non ha mai avuto grande successo in Italia, anche perchè i colpi di mercato in campagna elettorale non sono un’idea di quest’anno. Già nel 2001, in tempo di elezioni nazionali (poi vinte dal centrodestra) il Milan acquistò Pippo Inzaghi e Rui Costa, mentre l’anno successivo – in concomitanza delle elezioni amministrative – Berlusconi provò a fronteggiare il calo dei consensi con l’acquisto di Rivaldo, così come in occasione delle nuove elezioni politiche del 2008 (sempre vinte dalla coalizione Berlusconi) arrivò l’acquisto di Ronaldinho, e nel 2009 Kakà, uno dei più amati di sempre da parte del tifo rossonero, viene ritirato dal mercato nonostante ci fosse già un accordo con il Manchester City per la sua cessione. Il resto è stretta attualità e riguarda Balotelli, fermo restando che nel teorema “calciomercato-politica” esiste anche una controprova: quando nel 2006 il Milan non ha fatto colpi di mercato a ridosso della tornata elettorale ed, anzi, ha ceduto un giocatore del peso di Shevchenko, Berlusconi ha perso le elezioni.

    Sarà, dunque, Mario Balotelli il “coniglio dal cilindro” decisivo per conquistare il consenso elettorale?

  • Il Milan di Balotelli è da terzo posto?

    Il Milan di Balotelli è da terzo posto?

    Adesso che Balotelli è un giocatore del Milan in tanti si chiedono se la squadra di Allegri riuscirà o meno ad agguantare il terzo posto, attualmente occupato dalla Lazio. Per carità, ancora si aspetta l’annuncio ufficiale, che arriverà dopo le rituali visite mediche di questa mattina, ma si può già parlare di una nuova era in quel di Milanello. Il grande colpo del mercato è arrivato, nonostante le smentite, anche queste di rito, da parte di Adriano Galliani e del presidente, il quale crediamo si sia guadagnato un discreto 3-4% alle prossime elezioni (almeno così dicono gli esperti). Con l’acquisto di Balotelli il Milan guadagna sicuramente in termini tecnici, fattore da non sottovalutare qui in Italia (e non solo), dove spesso a fare la differenza nei novanta minuti non è un bicipite femorale più grosso ma un piede meno ruvido, come spesso se ne vedono invece da queste parti. Basterà al Milan avere lì davanti Balotelli per centrare il terzo posto in classifica, e raggiungere così la qualificazione alla prossima edizione della Champions League?

    Arriva Balotelli, come ti cambio il Milan

    Il Milan di Balotelli ed El Shaarawy | ©Claudio Villa/Getty Images
    Il Milan di Balotelli ed El Shaarawy | ©Claudio Villa/Getty Images

    In fatto di creste il Milan ci ha abituati fin troppo bene negli ultimi anni. Prima El Shaarawy, poi Niang, ora Balotelli, non si può dire che a Milanello l’acconciatura diventi un optional d’ora in avanti. E se ci pensiamo bene, questi tre attaccanti potrebbero giocare insieme dall’inizio, ora e sempre, almeno per una decina d’anni, sempre che a qualcuno di loro non ritorni in mente di essere stato da piccolo un tifoso dell’Inter: un precedente, anche illustre, c’è già d’altronde. Crediamo che non sia una follia ipotizzare un attacco a tre, con Supermario al centro, affiancato da Niang ed El Shaarawy, sebbene non sia da scartare nemmeno l’ex Caen al centro e Balotelli sulla fascia destra. Ovvio che il sacrificato, in ogni caso, sarebbe Giampaolo Pazzini, il quale non ha demeritato in questa prima parte di stagione se andiamo a leggere i gol fatti.

    Se c’è un merito da attribuire ad Allegri, non è lo scudetto al primo anno, anche perché avversari fatichiamo a ricordarne, bensì la valorizzazione dei giovani. Fra tutti El Shaarawy, una delle più belle sorprese del Milan. Parlando del Faraone non possiamo non vedere diverse analogie con Niang, il cui impiego in queste ultime giornate ricorda da vicino quello riservato ad El Shaarawy la passata stagione. Tutto questo per dire che al momento l’ipotesi più realistica (che poi è anche la più suggestiva) rimane proprio il trio delle creste, con l’esclusione di Pazzini, Bojan e Robinho (sempre che quest’ultimo rimanga in rossonero).

    Fatte le dovute proporzioni con le altre squadre, il Milan di Balotelli può davvero credere nella rimonta al terzo posto. Forse è azzardato paragonare il basket al calcio, ma se dobbiamo prendere un esempio di rimonta impossibile, fra l’altro proprio in questa stagione, allora non ci resta che strattonare la maglia di un certo Kobe Bryant (tifoso del Milan ndr) e dirgli: senti Kobe, ma non è che voi dei Lakers avete qualcosa in comune con il Milan di oggi? Che cosa ci risponderebbe? Qualcosa del tipo: noi siamo più vecchiotti e abbiamo meno capelli, però se ce la dovessimo fare noi, perché non dovrebbero farcela loro? Why not?

  • Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Per vedere Mario Balotelli al Milan manca davvero pochissimo, soltanto l’annuncio ufficiale ormai: anzi, in Inghilterra c’è già chi considera l’operazione fatta da un po’ di giorni. Le parole enigmatiche di Adriano Galliani avrebbero dovuto smorzare gli entusiasmi. Ricordate la frase in cui l’Amministratore delegato rossonero sottolineava che il discorso Balotelli era chiuso al 99,9% prima, al 99,5% poi? Bene nonostante questo, Mino Raiola sembra essere arrivato davvero a un accordo con la dirigenza del Manchester City. Intanto il giocatore è impegnato con la squadra inglese, ed è stato convocato, per la partita di questa sera contro il Queens Park Rangers. La sensazione è che comunque questa trattativa vada in porto nelle prossime ore con esito positivo per tutte le parti in causa. Balotelli, felice di rientrare in Italia e di giocare nel Milan, squadra per la quale ha sempre mostrato simpatia, Il Manchester City, che finalmente si toglie di torno una grana spinosa come quella del Bad Boy italiano, e i rossoneri che hanno trovato l’acquisto che serviva per rianimare l’ambiente.

    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images
    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images

    “ARRIVO” – Ci sono molti segnali che fanno presagire l’imminente passaggio di Supermario dal Manchester City al Milan. Come riporta il sito Gazzetta.it, Balotelli avrebbe inviato un sms a un suo carissimo amico bresciano con scritta una parola chiara come il sole: “Arrivo”. Poco spazio all’immaginazione quindi: l’intenzione del Balo è quella di riabbracciare l’Italia e di ritornare a Milano. Da via Turati sono in contatto stretto con il City. La proposta di Galliani è la seguente: acquisto a titolo definitivo per 20 milioni di euro con cinque rate annuali da quattro milioni di euro ciascuna. Ferran Soriano, manager degli inglesi, chiede invece 22 milioni di euro con la prima rata da 6 milioni di euro e le restanti quattro, da quattro. A prima vista il tutto può sembrare insignificante ma per ora è proprio questo particolare a non far sbloccare la trattativa. Nelle prossime ore è necessaria una convergenza ulteriore fra il Milan e il Manchester City relativa al prezzo del cartellino di Supermario. Per quanto riguarda l’ingaggio di Balotelli al Milan non c’è ancora nulla di certo: i rossoneri vogliono prima terminare l’acquisto, poi si potrà parlare dello stipendio che parte comunque da una base di 5,5 milioni a stagione (escludendo eventuali bonus).

    INDISCREZIONI – A far da contorno all’estenuante trattativa ci sono delle indiscrezioni. Per esempio, Sky Sports inglese ha annunciato un repentino inserimento della Juventus per Balotelli. Il tutto è stato smentito anche perchè Supermario vuole solo e soltanto il Milan. Dall’Inghilterra intanto un tifoso, a giudicare dal gesto compiuto, è sembrato alquanto contrariato del comportamento di Balotelli di voler lasciare il City. Il “simpatico” tifoso, come riportato dal Sun, avrebbe orinato sulla macchina di Mario, una Bentley camouflage per l’esattezza. Balotelli avrebbe comunque già fatto una festa d’addio per salutare i suoi amici di Manchester e sarebbe pronto a tornare in Italia. Il Milan punta molto su di lui e lo si capisce anche dalla grande volontà messa in mostra dai rossoneri: il Balo, ricordiamolo, ha solo 22 anni e può essere uno dei pilastri del nuovo Diavolo. Se puntare sui giovani era la strategia, la strada imboccata è quella giusta.

  • Milan-Balotelli, Galliani abbassa la percentuale

    Milan-Balotelli, Galliani abbassa la percentuale

    Mario Balotelli al Milan è l’affare più discusso del momento. Dopo la telenovela Kakà arrivata -forse- al termine, ecco un’altra interessante soap opera a episodi che vede come protagonista Supermario. Il Milan e il Manchester City, nonostante le dichiarazioni di Adriano Galliani, sembrano comunque lavorare sottobanco per cercare di concludere in modo positivo l’affare. Gli inglesi non vedono l’ora di disfarsi di Balotelli, Bad Boy che ha dato più grane che soddisfazioni a Mancini e a tutto lo spogliatoio. Dall’altra parte il Milan  accetterebbe a braccia aperte il trasferimento di Balo all’ombra della Madunnina milanese per regalare un giocatore fresco e giovane in prospettiva ad Allegri e per dare una gioia ai tifosi. La situazione, dopo un inizio incerto e difficile, sembra essersi sbloccata nel migliore dei modi per i rossoneri. Il punto di incontro fra le due parti non è mai stata così vicina e, secondo alcune fonti, la trattativa potrebbe completarsi già nei prossimi giorni se non nelle prossime ore.

    Mario Balotelli con la maglia dell'Inter: la prossima potrebbe essere quella del Milan | © New Press/Stringer / Getty Images
    Mario Balotelli con la maglia dell’Inter: la prossima potrebbe essere quella del Milan | © New Press/Stringer / Getty Images

    PERCENTUALI – Adriano Galliani è un vero e proprio uomo di mercato. Le sue dichiarazioni combaciano perfettamente con le strategie adottate dalla società di via Turati. Nulla è lasciato al caso. In ques’ottica, appare importante soffermarci su quanto ha detto il dirigente rossonero. Prima il discorso relativo a un possibile arrivo di Balotelli era chiuso al 99,9%.  Su Kakà e Drogba le percentuali erano ancora più alte: 101% addirittura.  L’ivoriano si è accordato con il Galatasaray, quindi niente più Milan per lui. Su Kakà per ora le cose sembrano congelate anche se non è escluso un ritorno di fiamma dei rossoneri nelle ultime ore di mercato. La percentuale di Balotelli, dopo la gara di ieri, è scesa fino al 99,5% quindi che qualcosa si sia mosso? Pare proprio di sì.

    NOTTE D’ADDIO – Secondo quanto riportato dalla Stampa, i tabloid inglesi avrebbero parlato di una festa d’addio per Supermario. Balotelli avrebbe fatto una sorta di rimpatriata nella sua casa per salutare gli amici di Manchester. L’ultima offerta rossonera parla di 24 milioni di euro pagabili in diverse rate e gli sceicchi sembrano essere d’accordo. Secondo molte voci la questione si risolverà nelle prossime ore. Intanto Balotelli non ha giocato ancora una volta nella sfida in cui il Manchester City ha affrontato lo Stoke in F.A Cup: ulteriore conferma? Sembra proprio di sì perchè gli amici inglesi di Mario hanno parlato di un saluto dello stesso giocatore, pronto a vestire la casacca rossonera già nelle prossime ore. Intanto Mino Raiola è volato in Inghilterra per trovare un accordo con la dirigenza inglese. I bookmakers sono stra sicuri che l’affare si farà (evento quotato 1,08) mentre Platt, il vice di Mancini frena tutto e afferma di non sapere nulla delle trattative che lo riguardano. Al Milan intanto El Shaarawy chiama Balo e non vede l’ora di giocare assieme all’ex giocatore dell’Inter. Oltre al Faraone, anche i tifosi rossoneri sono in ansia e fremono per l’arrivo di un vero e top-player. La Juventus cerca disperatamente un top player da molti mesi, il Milan, senza cercarlo nel dettaglio come i bianconeri, in breve potrebbe ottenere un ottimo acquisto in prospettiva.

  • Andrea Pirlo eletto miglior calciatore del 2012

    Andrea Pirlo eletto miglior calciatore del 2012

    Andrea Pirlo è stato eletto miglior calciatore dell’anno 2012 ed incoronato ieri sera al Gran Galà organizzato dell’ Associazione Calciatori al teatro Dal Verme di Milano. Il centrocampista juventino ha trionfato su tutti, ricevendo simbolicamente il premio da parte dell’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta e del vice-presidente della Figc Demetrio Albertini, a suggello delle preferenze espresse nei suoi confronti da parte di una giuria composta da circa seicento componenti, scelti fra allenatori, giocatori, arbitri e giornalisti qualificati. Andrea Pirlo, così, viene consacrato miglior giocatore dell’anno confermandosi ancora una volta come “faro” del centrocampo juventino e della Nazionale e, dopo il quarto posto assegnatogli dall’Iffhs fra i migliori centrocampisti al mondo (sempre dell’anno 2012) alle spalle del trio del Barcellona Xaxi, Iniesta, Messi, il  numero 21 bianconero porta a casa un altro riconoscimento, reso più importante dal fatto che il premio giunge all’età di 33 anni, e dopo essere stato “scaricato” dal Milan.7

    Andrea Pirlo eletto miglior calciatore del 2012 | © Vittorio Zunino/GettyImages
    Andrea Pirlo eletto miglior calciatore del 2012 | © Vittorio Zunino/GettyImages

    E, non a caso, è proprio su questo tema che Andrea Pirlo si toglie qualche sassolino dalla scarpa, a margine della premiazione di ieri sera, prendendosi un a sorta di rivincita personale sul suo passato rossonero: “Cercavo nuove emozioni e le ho trovate alla Juventus”, sottolineando, poi, le ragioni della sua scelta dello scorso anno di accasarsi alla Juve: “Quando ho scelto i bianconeri ero convinto della mia decisione e lo sono tuttora, quello che conta è vincere di nuovo lo scudetto ed essere competitivi in Europa”.

    A margine dell’elezione di Pirlo come miglior giocatore del 2012, è stata poi stilata da parte della medesima giuria di esperti un “undici ideale”, ossia la formazione dei migliori dell’anno trascorso, in ogni ruolo del campo: in porta Gianluigi Buffon, in difesa Christian Maggio, Federico Balzaretti, Thiago Silva, Andrea Bazagli; a centrocampo Antonio Nocerino, Andrea Pirlo e Claudio Marchisio; nel reparto d’ attacco Zlatan Ibrahimovic, Antonio Di Natale ed Edinson Cavani.

  • Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Tra i due litiganti, il terzo gode. Nel calciomercato questo detto è spesso veritiero e la sessione invernale 2013 non è da meno. Da inizio gennaio si è parlato di Didier Drogba prima vicinissimo alla Juventus, poi al Milan. Le richieste importanti dell’ivoriano però hanno rallentato le trattative, dando la possibilità al Galatasaray di inserirsi con successo tra i due club italiani. Operazione silenziosa e rapida, tanto da suscitare una certa perplessità da parte dei media europei, viste le continue dichiarazioni dell’ex attaccante del Chelsea, favorevole ad un ritorno in Europa solo in un campionato importante. Ok, forse la Serie A ha perso un po di appeal, ma sinceramente, non credo che la Premier turca sia più importante. Fatto sta che Drogba ha firmato per il Galatasaray, raggiungendo l’ex interista Sneijder.

    Si attende solamente il via libera dello Shanghai Shenua per ufficializzare l’operazione. L’ivoriano ha firmato un contratto da 18 mesi nella quale percepirà in totale ben 10 milioni di euro. Lascia una miniera d’oro (la Cina) per trovarne un’altra (la Turchia).

    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images
    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

    I NUOVI RICCHI – Prima Snejider, poi Drogba. Il Galatasaray entra di diritto tra i nuovi ricchi. E’ ormai chiaro l’obiettivo del club turco: arrivare il più lontano possibile in Champions League. Infatti, in campionato il Gala viaggia a +5 rispetto al Besiktas (secondo il classifica e battuto nel recente week end, dove ha esordito l’olandese) e non avrebbe avuto bisogno di un rinforzo di lusso come l’ivoriano. Nella competizione europea di maggior prestigio, i turchi dovranno sfidare lo Schalke 04 agli ottavi di finale e in caso di passaggio del turno diventeranno la mina vagante dai quarti di finale in su.

    D’altronde Drogba, non potrà essere d’aiuto ai compagni prima di febbraio (proprio quando si giocherà il primo turno ad eliminazione diretta della Champions), visto che attualmente è impegnato con la propria Nazionale nella Coppa d’Africa.

    DECLINO ITALIANO – Un tempo la Serie A era ben vista dagli stranieri, pronti a rinunciare a qualche milione sull’ingaggio pur di atterrare in Italia. Stavolta siamo stati sorpassati da un campionato poco conosciuto come quello turco, il declino è ufficiale!

  • Atalanta-Milan 0-1, El Shaarawy regala il quinto posto

    Atalanta-Milan 0-1, El Shaarawy regala il quinto posto

    Un gol di El Shaarawy alla mezzora del primo tempo regala la vittoria esterna al Milan sul difficile campo dell’Atalanta, reso ancora più ostico da un terreno di gioco in condizioni pessime. Il Faraone ritrova così la via della rete dopo quattro partite senza segnare, ed è un gol pesantissimo. Con questa vittoria infatti i rossoneri scavalcano la Fiorentina al quinto posto in classifica ed entrano per la prima volta quest’anno in zona Europa. La partita è stata molto combattuta, maschia, con l’arbitro Gervasoni che nella ripresa ha dovuto sventolare il cartellino giallo in dieci occasioni, fra cui la doppia ammonizione costata l’espulsione al terzino di casa Brivio al minuto 58. Da evidenziare l’ennesima prova convincente di Niang, autore dell’assist decisivo per il gol di El Shaarawy, al suo 15° centro in campionato.

    La rimonta

    El Shaarawy festeggia con Niang e Pazzini il gol vittoria | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    El Shaarawy festeggia con Niang e Pazzini il gol vittoria | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il tecnico del Milan Massimiliano Allegri era stato profetico quando nel mese di novembre, con il Milan distante 12 punti dalla zona Champions, aveva ribadito ai giornalisti la sua convinzione di vedere la squadra in una posizione di classifica completamente diversa nel mese di febbraio. E così effettivamente è stato. I rossoneri da lì in avanti hanno cominciato a correre, mantenendo una media di 2 punti a partita, cammino che ha consentito a Pazzini e compagni di recuperare dal dodicesimo posto fino alla quinta piazza, ultima posizione utile per la qualificazione in Europa League. Ora che la distanza dalla zona Champions (sei punti) è di fatto dimezzata rispetto a non meno di due mesi fa, i tifosi del Milan possono sperare di chiudere la stagione con una classifica ancora migliore di quella attuale.

    Crisi

    Dall’altra parte invece l’Atalanta deve fare i conti con l’ennesima sconfitta, la quinta nelle ultime sette partite disputate. Il quattordicesimo posto a quota 23 punti non è così drammatico, ma se il momento di crisi dovesse continuare anche nelle prossime settimane, i nerazzurri rischierebbero di trovarsi coinvolti in zona retrocessione, con Genoa e Palermo, distanti rispettivamente cinque e sei punti dall’Atalanta, che hanno i mezzi e le qualità per staccare le altre squadre che lottano per salvarsi.

    Le pagelle di Atalanta-Milan

    El Shaarawy 7: il 2013 era stato fin qui stregato per il Faraone, se si esclude il gol (inutile) segnato allo Juventus Stadium di Torino nei quarti di finale di Coppa Italia. Ritorna al gol, ed è sicuramente una rete pesante.
    Niang 6,5: tra i rossoneri è uno dei pochi a cercare sempre di saltare l’uomo. Quando ce la fa trova l’assist vincente per la rete dell’1-0 finale.
    Abbiati 6,5: sicuro, mai una sbavatura, l’estremo difensore del Milan sembra tornato a buoni livelli, dimostrando di meritarsi la fiducia di Allegri che gli ha ridato una maglia da titolare.
    Denis 5: doveva essere l’incubo per la difesa rossonera, sopratutto nei calci piazzati, invece in tutti i novanta minuti l’argentino non riesce mai a rendersi pericoloso.

    Il tabellino

    Atalanta (4-3-1-2): Consigli 6, Ferri s.v. (24′ Raimondi 5,5), Stendardo 6, Canini 6, Brivio 4, Carmona 6, Cigarini 6,5 (79′ Budan s.v.), Biondini 5,5, Bonaventura 6, Denis 5 (61′ Matheu 5,5), Parra 5,5. Allenatore: Colantuono
    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5, Abate 6, Mexes 6, Zapata 6, Constant 6, Flamini 5,5, Montolivo 6,5, Boateng 5,5, Niang 6,5 (88′ Traorè s.v.), Pazzini 5,5, El Shaarawy 7 (85′ Robinho). Allenatore: Allegri

    Il video

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  • Atalanta-Milan, Allegri conferma il tridente

    Atalanta-Milan, Allegri conferma il tridente

    La 22^ giornata di Serie A propone al Fratelli Azzurri d’Italia il match Atalanta-Milan. Partita difficile per entrambe le squadre che arrivano alla sfida di questo pomeriggio con due diversi stati d’animo. I padroni di casa sono reduci infatti da quattro sconfitte negli ultimi sei incontri, con la vittoria che manca dallo scorso 8 dicembre, quando  i bergamaschi riuscirono a superare in casa il Parma per 2-1. La situazione in classifica si è quindi improvvisamente incupita, e i sei punti di vantaggio sulla terzultima non lasciano dormire sogni tranquilli ai tifosi della Dea. Dall’altra parte c’è un Milan di nuovo in corsa per un posto in Europa, sebbene la zona Champions rimanga ancora oggi un tabù. Più facile puntare al quinto posto occupato attualmente dalla Fiorentina, che dista due sole lunghezze. Un successo quest’oggi degli uomini di Allegri, ed una contemporanea sconfitta dei viola, consentirebbe ai rossoneri l’aggancio alla quinta posizione.

    Le ultime

    ATALANTA – Colantuono spera che il rendimento casalingo fin qui tutto sommato positivo (5 vittorie, 2 pareggi e 3 ko) prosegua anche nella gara contro il Milan, nonostante il periodo di forma attraversato da Denis e compagni non induca ad una fiducia così estrema. Per la gara di oggi il tecnico opta per un cambio di modulo, passando ad un più offensivo 4-3-1-2. In attacco la coppia offensiva sarà composta da Denis e Parra. Il tandem argentino avrà alle sue spalle il giovane talentuoso Bonaventura. A centrocampo invece Cigarini sarà aiutato dal rientrante Carmona e dall’ex Cagliari Biondini. In difesa linea a quattro con un altro ex rossoblu, Ferri, che agirà da terzino destro. Sull’out opposto Brivio. La coppia centrale sarà quella formata da Stendardo e Canini, mentre in porta giocherà regolarmente Consigli.

    Giampaolo Pazzini e Niang ancora insieme | ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    Giampaolo Pazzini e Niang ancora insieme | ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    MILAN – Dopo l’arrivo di Zaccardo e la partenza di Acerbi, il Diavolo cambia pelle in difesa, con l’ex Parma subito convocato da Allegri per l’importante trasferta di Bergamo. Abbiati sarà ancora chiamato a difendere i pali della porta rossonera e guiderà la difesa a quattro composta da De Sciglio e Constant terzini più la coppia centrale Mexes-Zapata. A centrocampo Montolivo confermato al centro, con Flamini (alla sua seconda partita consecutiva da titolare) e Boateng mezzala sinistra. Il tridente d’attacco sarà quello delle ultime settimane e vedrà Pazzini agire da boa centrale in attesa dei cross provenienti dalle fasce che saranno occupate da El Shaarawy e Niang.

    I precedenti

    All’andata l’Atalanta sorprese il Milan a San Siro grazie alla rete di Cigarini nel corso del secondo tempo, infliggendo così ai rossoneri la loro seconda sconfitta in casa dopo il ko all’esordio contro la Sampdoria. Negli ultimi cinque anni i precedenti al Fratelli Azzurri d’Italia  vedono il Milan in leggero vantaggio con due vittorie, un pareggio e due sconfitte. Lo scorso anno, sempre nel mese di gennaio, la squadra di Allegri vinse 2-0 grazie ai gol di Ibrahimovic su calcio di rigore e Boateng.

    Le probabili formazioni di Atalanta-Milan

    Atalanta (4-3-1-2): Consigli, Ferri, Stendardo, Canini, Brivio, Cigarini, Carmona, Biondini, Bonaventura, Parra, Denis. Allenatore: Colantuono
    Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Zapata, Constant, Montolivo, Flamini, Boateng, Niang, Pazzini, El Shaarawy. Allenatore: Allegri