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  • Doping, anche il Milan nei faldoni di Fuentes

    Doping, anche il Milan nei faldoni di Fuentes

    Sempre più scottanti le rivelazioni che possono scaturire dall’Operacion Puerto, che riguarda in prima persona il Dottor Doping, come è stato ribattezzato il medico delle Canarie Eufemiano Fuentes, sotto processo a Madrid con l’accusa di essere a capo della maggiore e più articolata rete di doping mai scoperta in Europa. Il Dottor Doping, dunque, avrebbe avuto un ruolo attivo e di primo piano nel favorire la diffusione di sostanze dopanti nel mondo del calcio, con il diretto coinvolgimento di molte società di primo piano del panorama continentale, considerando che i riferimenti in questione compaiono proprio nei faldoni sequestrati allo stesso Fuentes nel corso dell’operazione condotta dalla Guardia Civil. Sigle ed abbreviazioni che, però, se decifrate a dovere riconducono a Rsoc che significherebbe Real Sociedad, anche se in un primo momento lo stesso Fuentes aveva ironizzato sulla circostanza, affermando che si trattasse di “una buona marca di vino”.

    Doping, anche il Milan nei faldoni di Fuentes | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Doping, anche il Milan nei faldoni di Fuentes | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Ma oltre alla Real Sociedad, nel calcio iberico potrebbe esserci il possibile coinvolgimento anche del Real Madrid, considerando che nei faldoni di Fuentes è stata individuata la parola “Alfredo” con possibile associazione al presidente onorario delle merengues, Alfredo Di Stefano: associato al nome del Real vi è anche il numero 10, che ovviamente non corrisponde ad un numero di maglia ma alla dose di IG, l’ormone della crescita “incriminato”. Ed è proprio alla sigla IG, Insulin Growth Factor, che è associato anche il nome del Milan, come riporta il settimanale iberico El Periodico che rivela che il riferimento al Milan compare nel quarto faldone, foglio 844, del Dottor Fuentes intitolato “Prospetto 2005”, proprio l’anno in cui la squadra rossonera raggiunse la finale di Champions League. Se fosse confermato, l’associazione della squadra rossonera all’ormone della crescita, una delle sostanze più severamente vietate dalla normativa anti-doping, il capo d’accusa sarebbe molto grave ed, ovviamente, lo sarebbe anche il coinvolgimento della società rossonera: in tal senso, sempre stando alle indiscrezioni che trapelano dalla lettura dei faldoni del dottor Fuentes, il numero associato al Milan – che dovrebbe corrispondere al dosaggio di IG – sarebbe 40, quindi quattro volte superiore rispetto a quello associato al Real Madrid. Il Milan, però, ha smentito fermamente ogni possibile coinvolgimento con una nota ufficiale sul proprio sito in cui si legge che: “L’A.C. Milan non ha mai avuto direttamente o indirettamente contatti di alcuna natura con il dott. Eufemiano Fuentes”, e che il Milan “agirà nelle sedi competenti nei confronti di chiunque affermi, prospetti o insinui fatti in termini diversi da quelli sopra precisati”.

    Nel caso della Real Sociedad la dirigenza ha deciso di collaborare con la giustizia ed ha ammesso l’acquisto di sostanze vietate nel periodo 20o1-2006 durante la presidenza di Josè Luis Astiazaran, tra l’altro una figura di rilievo del movimento spagnolo considerando che è attualmente il presidente della Liga professionisti. Una “confessione” che ha aperto uno squarcio sull’intero movimento sportivo (considerando che nell’inchiesta sono coinvolti molti ciclisti, ndr) ed anche calcistico e che ha costretto a correre ai ripari prevedendo una legge anti-doping che, fino a qualche anno fa, neppure esisteva.

    Uno squarcio che, però, si è trasformato ben presto in un vero e proprio baratro in cui è finito il dottor Fuentes e che, gradualmente, si sta ampliando sempre più, coinvolgendo anche la Germania, da dove veniva richiesto Dolobene, un farmaco contenente eparina anticoagulante. La difesa del medico Fuentes, però, punta a dimostrare che tali sostante – innegabilmente dopanti – non erano nocive per la salute degli atleti per tentare di evitare la condanna penale.

  • Van Basten vuole il Milan, Berlusconi ci pensa

    Van Basten vuole il Milan, Berlusconi ci pensa

    Il Cigno di Utrecht vuol tornare a Milano. In una recente intervista a Sky, Marco Van Basten non ha usato troppi giri di parole per esprimere il suo desiderio. Vuole allenare il Milan. Boom. La bomba del giorno è scoppiata! Nella Milano rossonera già si inizia a sognare. Il suo ritorno infatti verrebbe visto ottimamente dalla curva milanista, pronta a riabbracciare l’olandese, nella speranza di poter ripetere il ciclo vincente del trio olandese, nella quale Van Basten era il bomber indiscusso di quella squadra. La proposta è stata lanciata, ora Berlusconi dovrà raccoglierla e la posizione di Allegri, già in bilico, è sempre più in discussione, nonostante un contratto in scadenza nel giugno 2014. Il nuovo ciclo rossonero, formato da soli giovani, potrebbe iniziare con l’olandese in panchina.

    “Mi alleno per allenare un giorno il Milan”, la dichiarazione di Van Basten è chiara, pulita. Una candidatura vera e propria, dopo il rifiuto di qualche stagione fa a causa di una caviglia che non gli avrebbe permesso di seguire la squadra come lui avrebbe voluto (così si diceva in quel periodo).

    Van Basten si propone per la panchina del Milan © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
    Van Basten si propone per la panchina del Milan © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Il conte Max – Il ciclo di Allegri al Milan sembra giunto al termine e neanche una vittoria in Champions (comunque molto difficile) potrebbe salvare la panchina all’ex tecnico di Sassuolo e Cagliari. Piccole ruggini con la proprietà, un gioco poco piacevole da vedere e un cammino europeo che non hai mai entusiasmato il patron rossonero. Nella sua conferma per l’attuale stagione è stata decisiva la vittoria in campionato e l’ottimo rapporto con l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Ora Berlusconi ha deciso di tornare ad occuparsi del club e il buon Max non rientra nel nuovo progetto rossonero.

    Il ritorno di Marco – E allora, tra un ipotesi irrealistica (Mourinho), una troppo dispendiosa (Guardiola) e il nuovo che avanza (Montella), ecco spuntare il Cigno di Utrecht, attualmente alla guida dell’Heerenveen. Berlusconi sarebbe affascinato da questa idea e l’idea di riportarlo a Milanello non è del tutto nuova, visto che fu uno dei candidati del dopo Ancelotti. Ora l’allenatore Van Basten sembra più maturo, con qualche anno in più di esperienza e con una voglia matta di riportare il Milan ai vecchi fasti: vincente in Italia e in Europa. L’olandese si sposerebbe alla perfezione con il nuovo progetto giovani lanciato dal Milan e non avrebbe difficoltà a gestire uno spogliatoio composto da 20enni alle prime armi, ma dal potenziale enorme. L’unico dubbio rimane la capacità di gestire la pressione, visto che in Olanda, i media sono meno “aggressivi” e permettono agli allenatori di lavorare con più tranquillità.

    Differenze tattiche – L’equilibrio di Allegri o la mentalità offensiva di Van Basten? I due mediani tutto polmoni e corsa oppure quelli più tecnici? Le differenze tra i due mister sono evidenti. C’è anche da sottolineare che il campionato italiano è completamente diverso da quello olandese, dove regna ancora il 4-2-4. Berlusconi tra i due non avrebbe dubbi su chi scegliere, avendo sempre espresso qualche dubbio sulla qualità del gioco offerto dalla squadra in questi ultimi due anni, con in panchina il tecnico livornese. L’olandese da quel punto di vista, se non caricato di eccessive pressioni, potrebbe far tornare il sorriso al Presidente del Milan.

    Prima però c’è da raggiungere quel terzo posto che significherebbe Champions League, dopo di che, il sogno dei tifosi di rivedere a San Siro il Cigno di Utrecht potrebbe diventare realtà.

  • Lazio senza Klose addio scudetto e terzo posto?

    Lazio senza Klose addio scudetto e terzo posto?

    Week end nero per la Lazio che prima perde all’ultimo minuto contro il Genoa, dopo una clamorosa rimonta da 2-0 a 2-2 ed infine si ritrova con l’attaccante migliore infortunato per due mesi. Sinceramente non sappiamo quanto e se Petkovic sia riuscito a prendere sonno domenica notte, fatto sta che urgono dei rimedi rapidi. Solo poche settimane fa si parlava di Scudetto e adesso con l’incredibile sconfitta di Marassi ha permesso al Milan di accorciare le distanze e adesso insieme ai cugini interisti si ritrova a soli tre punti da quel terzo posto (valido per i Preliminari di Champions della prossima stagione) occupato proprio dalla formazione biancoceleste. La prossima settimana oltretutto all’Olimpico sarà di scena la sfida Lazio-Napoli, terza contro seconda in classifica, match da affrontare senza il bomber Klose.

    Tutte domande che si sarà posto anche il tecnico laziale, Petkovic, alle prese adesso con un gran problema. L’infortunio di Klose è di quelli seri, e la sua assenza potrebbe rivelarsi decisamente delicata per la corsa al terzo posto.

    Con l'infortunio di Klose la Lazio saluto scudetto e terzo posto? © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Con l’infortunio di Klose la Lazio saluto scudetto e terzo posto? © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    L’infortunio – Miroslav Klose è stato costretto a lasciare il campo alla fine del primo tempo. Ginocchio gonfio e dolorante, già negli spogliatoi la situazione sembrava piuttosto grave. Poi la visita in Germania, a Monaco di Baviera dal dottor Wohlfahrt, amico dell’attaccante tedesco. La diagnosi ha confermato il tutto: lesione del collaterale. Non dovrebbe essere necessario l’operazione ma l’ex punta del Bayern Monaco dovrà star fermo almeno due mesi. Una mazzata per Petkovic e per tutta la Lazio che confidavano nei suoi gol per raggiungere l’ambito terzo posto che vorrebbe dire Champions League (sfuggita per due anni di seguito per un nulla a causa di una super Udinese!).

    I numeri di Klose – Il 34enne tedesco in 20 gare disputate in campionato ha realizzato 10 gol. Una rete ogni di partite. Il secondo attaccante più prolifico è Sergio Floccari, con 3 realizzazioni in 11 match, anche se per onor di cronaca bisogna ammettere che ha disputato complessivamente 450 minuti in campo (circa 5 gare complete!).

    Floccari o Kozak – L’italiano o il ceco? La decisione di Petkovic sarà dura, visto che il primo può garantire tanto movimento e sacrificio, mentre il secondo è più statico ma possiede un grande fisico. L’ex tecnico del Sion sarebbe orientato a puntare sull’ex punta del Parma, poco sfruttata in questa prima parte di stagione e al centro di numerose voci di mercato a gennaio che l’hanno visto ad un passo dal lasciare la Capitale. Ora avrà a disposizione circa 8 gare per dimostrare il proprio valore, sempre se l’allenatore croato non decida di cambiare idea puntando sul ceco.

    Il mercato – E dopo questo grave infortunio arrivano le prime critiche verso Lotito e Tare, colpevoli di non aver rinforzato la squadra nel corso del mercato invernale, cedendo oltretutto Tommaso Rocchi, che in questa situazione poteva rivelarsi molto utile. Certo, con il senno del poi è tutto più facile, ma rimane il dubbio di una rosa incompleta, forte nel suo 11 iniziale e spesso in difficoltà quando deve affidarsi alle sue riserve.

    Le rivali – La Lazio dovrà guardarsi attentamente dietro, visto il gran recupero del Milan che con un Balotelli in più in squadra, sembra pronto ad effettuare il sorpasso. I punti di distanza tra le due squadre sono solo tre e i capitolini sono attesi dal difficile incontro casalingo contro il Napoli, ormai lanciato all’inseguimento della Juventus. In questo momento preoccupa meno l’Inter (a pari punti con il Milan) che fatica a trovare la quadratura del cerchio e avrà bisogno di qualche settimana per permettere ai nuovi arrivati di entrare nei meccanismi della squadra. Infine la Fiorentina, distante una sola lunghezza dalle milanesi, con la vittoria contro il Parma si ritrova in piena lotta, dopo aver rischiato il crollo nel mese di gennaio.

  • Balotelli infallibile dal dischetto. Ecco perchè non ha mai sbagliato un rigore

    Balotelli infallibile dal dischetto. Ecco perchè non ha mai sbagliato un rigore

    L’esordio di Mario Balotelli in maglia rossonera è stato caratterizzato da una doppietta che ha entusiasmato il pubblico di San Siro, accorso a salutare la prima partita ufficiale con la maglia del Milan del Super Mario nazionale, passato dallo status di Bad Boy di Manchester e mela marcia a “figliol prodigo” del campionato di serie A, che beneficerà – di riflesso – della grande attenzione mediatica attorno a Balotelli, che da tempo supera i confini nazionali. Ma, attorno alla figura di Balotelli, in questi giorni si è acceso un dibattito tecnico, che riguarda le sue capacità di rigorista, finora infallibile: dagli undici metri non ha mai sbagliato un penalty, considerando le occasioni in cui è stato chiamato a incaricarsi dei rigori, sia con la maglia della Primavera, che con la maglia di Inter, Manchester City, Nazionale ed, ora, Milan. Riferendosi ai rigori, Francesco De Gregori ne “la leva calcistica del ’69” cantava che “non è da questo piccolo particolare che si giudica un giocatore”, facendo leva su altre caratteristiche essenziali quali il “coraggio, l’altruismo e la fantasia“, ma nel caso di Super Mario vale la pena attribuirgli questa peculiarità che, dati alla mano, sembra essere una dote rara soprattutto se si considera che il più forte calciatore della nostra epoca, Leo Messi, ha una percentuale realizzativa dell’ 82%.

    Mario Balotelli è, dunque, uno specialista che fa delle freddezza e della capacità di non sentire la pressione un’arma fondamentale, in particolare nel calciare i rigori, una circostanza in cui anche i più grandi della storia del calcio (Roberto Baggio, Franco Baresi, Roberto Donadoni, Andrea Pirlo, David Trezeguet solo per citarne alcuni, ndr)  almeno una volta hanno fallito e molti di loro in circostanze molto importanti come le finali di Mondiali, Europei o Champions League.

    Balotelli infallibile dal dischetto | ©  Claudio Villa/Getty Images
    Balotelli infallibile dal dischetto | © Claudio Villa/Getty Images

    Mario Balotelli è ancora giovane considerando i suoi ventidue anni d’età, ma il dato interessante riguarda il suo 12 su 12, connesso alla sua infallibilità assoluta. Proprio tale aspetto, nello scorso mese di Novembre aveva suscitato l’attenzione del Times che riportava in copertina una foto di Mario (e della sua cresta ovviamente) chiedendosi quale fosse “The meaning of Mario”: una sorta di indagine interiore nella psiche di Balotelli, un viaggio che toccò anche la sua sfera emotiva in campo, ossia il “duello di nervi tra me e il portiere prima di tirare i rigori”: un duello che, ad oggi, Mario ha sempre vinto ed è lui stesso a rivelare il perchè “io so controllare le emozioni”. 

    Stando ai dati ed al suo 100% di realizzazione attuale non può esserci alcun dubbio in merito, ancor di più considerando la sua infallibilità confermata anche durante la “roulette” ad alta tensione dei rigori di Euro 2012 nel quarto di finale tra Italia ed Inghilterra, vinto poi dagli Azzurri di Cesare Prandelli.

    I suoi nervi d’acciaio si sono rivelati più saldi di quelli di qualsiasi portiere abbia trovato sulla propria strada ed il resto lo ha compiuto il suo tiro preciso e potente. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore: ma un rigorista così fa sempre comodo averlo in squadra.

  • Cagliari-Milan, Is Arenas non agibile. Nuova trasferta-casalinga per i sardi?

    Cagliari-Milan, Is Arenas non agibile. Nuova trasferta-casalinga per i sardi?

    Siamo alle solite, a Cagliari arriva una big e come per magia lo Stadio Is Arenas diventa non agibile. Dopo la farsa iniziata da quel famoso Cagliari-Roma, persa a tavolino dai sardi continua e con l’arrivo in Sardegna del Milan, l’impianto di Quartu Sant’Elena non ottiene l’agibilità per ospitare l’evento con la partecipazione del pubblico. Una vera beffa per i tifosi rossoblu, che hanno già dovuto assistere alla sfida con la Juventus in quel di Parma, sempre per le stesse problematiche legate allo stadio quartese. La Prefettura non vuol sentire ragioni e ad ora non sussistono le condizione per poter assistere a Cagliari-Milan nel nuovo impianto di Is Arenas. Gli ostacoli sono sempre legati alla sicurezza e all’ordine pubblico, problemi che sembrano sparire quando vengono ospitate squadre di media-bassa classifica. Dove si giocherà?

    Il rischio concreto è di assistere ad una nuova “trasferta casalinga” per il Cagliari, che andrebbe a giocare l’incontro contro il Milan tra le “mura amiche” del Nereo Rocco di Trieste.

    Is Arenas non agibile, dove si giocherà Cagliari-Milan? © Enrico Locci/Getty Images
    Is Arenas non agibile, dove si giocherà Cagliari-Milan? © Enrico Locci/Getty Images

    No alle big? – In attesa di ospitare l’Inter a metà aprile, il Cagliari può confermare il trend negativo con le big nazionali. Tutto iniziò il 23 settembre con Cagliari-Roma, persa a tavolino dai sardi a causa di incomprensioni tra Prefettura e Cellino sull’agibilità dello stadio e quindi sulla vendita dei biglietti, con conseguente provocazione finale del patron rossoblu (che chiese ai possessori del ticket di presentarsi ugualmente all’impianto). Seguì gran parte del girone d’andata con la capienza ridotta ai soli abbonati fino alla sfida casalinga contro il Napoli che registrò l’apertura totale dell’Is Arenas (da segnalare l’assenza dei tifosi partenopei per evitare problemi di ordine pubblico a causa della rivalità tra le due tifoserie). Tempo neanche un mese, il Cagliari si preparava ad ospitare la Juventus, ma per una firma sull’agibilità dell’impianto sardo arrivata con due ore di ritardo a due giorni dall’incontro, la partita è stata disputata al Tardini di Parma. Successivamente arrivano due scontri salvezza (Genoa e Palermo) e lo stadio come per magia diventa completamente accessibile fino ad ieri, quando viene definito non agibile per la sfida Cagliari-Milan. Classica storia all’italiana…

    Comunicato Cagliari Calcio – La reazione da parte della dirigenza rossoblu non si è fatta attendere e con un comunicato stampa ha dichiarato di aver completato i lavori richiesti, aggiungendo che se il problema sia legato all’arrivo dei tifosi ospiti, si potrebbe semplicemente vietare la trasferta alla tifoserie milanista, così come accaduto contro il Napoli e come accade in parecchi stadi italiani o come ultima ipotesi, si potrebbe aprire l’impianto per i soli abbonati (come avvenuto per gran parte del girone d’andata).

    Certo, non il migliore spot per il calcio italiano, che tra scandali scommesse, stadi non a norma, errori arbitrali sta perdendo sempre più credibilità e sembra davvero ridicolo far giocare il Cagliari le partite casalinghe in trasferta solo contro le big, falsando irrimediabilmente il campionato sia delle cosiddette grandi squadre sia di una società che tra mille sforzi e tanti investimenti prova a mantenere la categoria.

  • Pato come Balotelli, subito in gol col Corinthians

    Pato come Balotelli, subito in gol col Corinthians

    Alexandre Pato ce l’ha nel sangue. Il gol all’esordio è ormai una costante nella carriera del giovane brasiliano.  Ieri, nella goleada del Corinthians al povero Oeste, è andato in rete pure l’ex milanista. Gli autori delle cinque marcature che vanno a comporre la manita dei bianconeri brasiliani portano la forma di Paulo Guerrero ( doppietta), Paulinho, noto obbiettivo di mercato dell’Inter sfumato, Danilo e appunto Pato. L’ex rossonero è entrato nel tabellino dei marcatori al 73′: era sceso in campo soltanto tre minuti prima. Gol lampo quello di Pato ma non c’è da stupirsi perchè il Papero ha già fatto vedere cose simili. Vi rinfreschiamo la memoria con alcuni episodi avvenuti nel recente passato.

    Pato: gol all'esordio con il Corinthians | © AFP/Stringer / Getty Images
    Pato: gol all’esordio con il Corinthians | © AFP/Stringer / Getty Images

     

    LA RINASCITA? – Pato non è nuovo a gol segnati al momento dell’esordio. E’ già successo un numero di volte abbastanza elevato. L’ultima, come abbiamo detto, risale all’appena conclusa giornata del campionato Paulista con la nuova maglia del Corinthians. Al Papero sono bastati due minuti dal suo ingresso in campo per poter segnare e presentarsi al meglio ai suoi nuovi tifosi che sicuramente lo hanno già esaltato come è giusto che sia. Descriviamo la dinamica che ha portato al gol Pato. L’ex rossonero riceve palla da Paulinho, calcia di destro ma il portiere avversario respinge ma sul rimbalzo il Papero è pronto a ribattere a rete. Gol sostanzialmente facile da realizzare ma che risulta essere importantissimo per il morale di un ragazzo negli ultimi tempi sceso a livelli minimi. Numerosi infortuni hanno minato la crescita di un giocatore dal potenziale altissimo. Nelle ultime stagioni in rossonero, sono nettamente di più le volte in cui Pato è dovuto star fuori per infortunio che non le volte in cui è stato impiegato in campo. I gol sono arrivati col contagocce e questo non è mai un fatto positivo per un attaccante. In questa nuova avventura brasiliana sembra che Pato possa rinascere: visti i precedenti non vogliamo esserne troppo sicuri. L’infortunio per il fragile giocatore è sempre dietro l’angolo anche se esordire con gol è sempre un buon segnale. Le basi per potersi riprendere lo scettro di top player ci sono tutte ma il percorso per la seconda consacrazione dipenderà molto da Pato ma anche dalla fortuna. E’ vero che in passato il Papero ha subìto molti infortuni ma alcuni di questi anche in modo abbastanza sfortunato. Da sportivi confidiamo in Pato e speriamo in una sua rinascita.

    GOL ALL’ESORDIO – Curiosità: Pato ha quasi sempre segnato all’esordio con una nuova squadra che sia questa di club o di nazionale. Nel lontano 2006 il Papero militava nell’Internacional e andò a segno contro il Palmeiras. Fra il 2007 e il 2008 altri due gol con la maglia del Milan: il primo all’esordio assoluto in un’amichevole contro la Dinamo Kiev, il secondo in campionato contro il Napoli. Finita qui? Nemmeno per idea. Pato è andato a segno pure nella prima gara con la nazionale brasiliana: anno 2008, vittima la Svezia. Se a questi notevoli episodi aggiungiamo anche il super gol segnato al Camp Nou la stagione scorsa in Champions League con la maglia del Milan, Pato diventa un attaccante decisamente precoce. Contro i catalani bastarono appena 24 secondi per trafiggere Valdes.

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  • Milan-Udinese 2-1, Balotelli si sdoppia. Polemiche nel finale

    Milan-Udinese 2-1, Balotelli si sdoppia. Polemiche nel finale

    Nel posticipo della 23^ giornata di Serie A il Milan batte l’Udinese per 2-1 e avvicina ancora il terzo posto. Ora la distanza dei rossoneri dalla Lazio (ko a Genoa nel pomeriggio) è di soli tre punti. Il successo di ieri consente al Diavolo di agganciare anche l’Inter al quinto posto, con i nerazzurri ormai in caduta libera, sconfitti in trasferta dal Siena ultimo in classifica per 3-1. Quella di San Siro è stata la notte di Balotelli. Debutto migliore forse non l’avrebbe immaginato neanche lui alla vigilia. Perché se il gol all’esordio era comunque qualcosa di preventivabile, nessuno pensava che l’ex City potesse avere un impatto così importante fin dalla prima partita. Due gol, il secondo pesantissimo, che regalano ad Allegri l’ennesimo pezzo della rimonta iniziata a dicembre.

    Mario Balotelli si presenta così

    Non doveva nemmeno giocare dall’inizio. Allegri infatti aveva optato per l’impiego di Pazzini dal primo minuto, per poi far entrare Balotelli ad inizio secondo tempo. A scombussolare i piani del tecnico ci ha pensato lo stesso numero 11 del Milan, infortunandosi durante il riscaldamento all’adduttore della coscia destra. Via libera dunque per Supermario, il quale risponde alla grande. All’ex interista sono sufficienti 15 secondi per far venire i brividi al portiere Padelli. Trascorrono 25 minuti ed il pallone è in rete. Tanto è bastato a Balotelli per siglare il suo primo gol con la sua nuova squadra.

    Mario Balotelli dopo il rigore decisivo contro l'Udinese al debutto | ©Claudio Villa/Getty Images
    Mario Balotelli dopo il rigore decisivo contro l’Udinese al debutto | ©Claudio Villa/Getty Images

    La prima frazione di gioco è un monologo dei padroni di casa. Il tridente d’attacco delle creste anni ’90 regala da subito emozioni forti al pubblico rossonero. Su tutti si distingue Niang. Il francese mostra di aver trovato subito un grande feeling con Mario, ed insieme ad El Shaarawy è l’uomo in più di questo Milan giovane.

    Ma il peccato mortale per i rossoneri è quello di non chiudere la partita nella prima frazione di gioco. Nella ripresa infatti gli ospiti trovano il pareggio sfruttando un’altra disattenzione della retroguardia rossonera. E’ Pinzi ad impattare il punteggio sull’1-1 dopo soli dieci minuti dopo il rientro in campo.

    I rossoneri faticano a riorganizzarsi, anche se trovano la traversa con Niang. Nel finale convulso il jolly lo pesca il Milan. L’arbitro fischia un calcio di rigore per il fallo di Heurtaux su El Shaarawy. Decisione quantomeno discutibile, dal momento che il difensore colpisce prima il pallone e soltanto dopo l’attaccante. I giocatori in campo e la panchina dell’Udinese protestano accanitamente, ma Valeri è irremovibile sulla sua decisione. Sul dischetto si presenta Balotelli, bravo a freddare per la seconda volta Padelli.

    Le pagelle di Milan-Udinese 2-1

    Balotelli 8: sbarcato a Milanello nemmeno quattro giorni fa, è subito decisivo per la sua nuova squadra. Gol, assist, sacrificio. E’ un Balotelli a 360°.
    Niang 7: straripante prestazione del giovane francese, cresciuto in maniera incredibile in questi ultimi mesi. Solo la traversa gli impedisce di esultare.
    El Shaarawy 7: si procura il penalty nel finale di gara, regalando di fatto a Balotelli il gol. L’assist però lo aveva già confezionato, sempre al numero 45, per il primo gol della serata. In un modo o nell’altro il Faraone è indispensabile per questo Milan, anche ora che c’è Balotelli.
    Padelli 7: assente Brkic, l’estremo difensore friulano si esalta nella notte del B-day. Se avesse parato anche il rigore a Udine gli avrebbero costruito una statua.
    Di Natale 5: serata negativa per il capitano dei bianconeri, mai realmente pericoloso durante tutti i novanta minuti.

    Il tabellino

    Milan (4-3-3): Amelia 6, Abate 6,5, Bonera 6, Zapata 6, Constant 6, Flamini 6 (40′ st Traorè sv), Montolivo 6,5, Nocerino 6 (23′ st Bojan 6), Niang 7 (35′ st Robinho sv), Balotelli 8, El Shaarawy 7. Allenatore: Allegri
    Udinese (4-4-1-1): Padelli 7, Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6, G. Silva 5, Basta 6,5, Pinzi 6,5 (35′ st Merkel sv), Allan 5,5, Lazzari 6, Muriel 6,5 (23′ st Pereyra 5,5), Di Natale 5,5. Allenatore: Guidolin

    Il video della partita

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  • Milan-Udinese, è la notte di Balotelli

    Milan-Udinese, è la notte di Balotelli

    Milan-Udinese, la genesi. Mario Balotelli è stato convocato da Allegri per il posticipo di questa sera a San Siro contro i friulani. Il tecnico rossonero non ha dunque perso tempo e con ogni probabilità vedremo da subito il nuovo acquisto del Milan in campo dal primo minuto. Il sacrificato sarà Pazzini, pronto comunque a subentrare durante il secondo tempo. E così l’attacco delle tre creste anni ’90 sarà il grande protagonista di questa sera. Un match però non semplice per i rossoneri. Storicamente infatti contro l’Udinese il Diavolo ha sempre sofferto. Inoltre i bianconeri di Guidolin attraversano uno stato di forma positivo, avendo vinto tre delle ultime quattro partite disputate in campionato (tutti in casa ndr). L’unico stop per Di Natale e compagni nel mese di gennaio è avvenuto allo Juventus Stadium, dove i padroni di casa hanno avuto la meglio con un perentorio 4-0. Riuscirà Mario Balotelli ad essere subito protagonista per la sua nuova squadra e a far cantare i tifosi milanisti?

    Milan-Udinese, Balotelli pronto

    Mario Balotelli, la genesi | © Claudio Villa/Getty Images
    Mario Balotelli, la genesi | © Claudio Villa/Getty Images

    MILAN – Allegri ha convocato in tutto 24 giocatori. Nella lista manca De Sciglio, ancora infortunato, oltre allo squalificato Mexes. Difesa quindi che vedrà l’utilizzo di Bonera dal primo minuto al centro, con al fianco Zapata, apparso in ripresa nelle ultime usciti. Sulla corsia di destra titolare Abate (su cui le voci di un possibile trasferimento in Russia ancora non si sono spente), mentre sul versante di sinistra giocherà Constant, divenuto ormai titolare inamovibile della retroguardia rossonera. Solo panchina per il nuovo acquisto Zaccardo, escluso anche dalla lista Champions insieme al giovane Salamon. A centrocampo confermato Montolivo come regista. Ai suoi lati avrà Flamini e Boateng, chiamati a cercare gli inserimenti nella trequarti avversaria. In attacco il tridente con ogni probabilità sarà composto dalle tre creste, con Balotelli al centro, supportato da El Shaarawy e Niang.

    UDINESE – A sorpresa la squadra di Guidolin arriverà a San Siro con il 4-4-1-1. In porta ancora una volta giocherà Padelli, vista l’indisponibilità del titolare Brkic. La linea a quattro sarà invece composta dalla coppia centrale Danilo-Domizzi con Benatia nell’inedito ruolo di terzino destro e Pasquale sulla corsia di sinistra. A centrocampo Basta e Lazzari saranno gli esterni, con Pinzi e Allan chiamati a coprire la porzione centrale del campo. In avanti confermata la coppia d’attacco Muriel-Di Natale, che fin qui ha totalizzato complessivamente 14 centri.

    PRECEDENTI – In casa il Milan non batte l’Udinese dalla stagione 2009-2010, quando i rossoneri riuscirono a spuntarla per 3-2. I tifosi del Diavolo saranno confortati che l’ultima vittoria della loro squadra del cuore contro gli avversari di oggi sia giunta proprio nel mese di febbraio. Così come anche l’altra vittoria, al Friuli però, dello scorso anno, quando (sempre a febbraio ndr) il Milan piazzò una rimonta sensazionale con El Shaarawy e Maxi Lopez. I precedenti più recenti hanno visto invece un perfetto equilibrio (1-1 la scorsa stagione ed il pirotecnico 4-4 di due anni fa). Finirà in goleada anche oggi?

    Le probabili formazioni

    Milan (4-3-3): Abbiati, Abate, Bonera, Zapata, Constant, Montolivo, Flamini, Boateng, Niang, Balotelli, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Udinese (4-4-1-1): Padelli, Benatia, Danilo, Domizzi, Pasquale, Allan, Pinzi, Lazzari, Basta, Muriel, Di Natale. Allenatore: Guidolin

  • Balotelli titolare e su Youtube c’è già il nuovo coro

    Balotelli titolare e su Youtube c’è già il nuovo coro

    Quando ci si mette di mezzo la poesia il tutto diventa più magico. Il nuovo coro per Balotelli, nato in una cupa notte di Milano, forse già da domani regalerà emozioni diverse agli spettatori di San Siro, che da tempo attendono una canzone meno deprimente rispetto a quelle di Laura Pausini o dei Ricchi e Poveri (non ce ne vogliano i fan di quest’ultimi ma nel 2013 una cosa del genere, allo stadio, non si può davvero sentire). Già, domani, quando Mario Balotelli scenderà in campo dal primo minuto nella sfida contro l’Udinese, valida per il posticipo della 23^ giornata di Serie A, che di fatto segnerà l’esordio assoluto con la maglia rossonera dell’ex attaccante di Inter e Manchester City. Lo stesso giocatore ha fatto capire senza troppi giri di parole le reali intenzioni del tecnico Allegri, anche lui caduto nella tentazione di schierare dall’inizio le tre simpatiche creste.

    Mario Balotelli è già un idolo tra i tifosi del Milan | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    Mario Balotelli è già un idolo tra i tifosi del Milan | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Balotelli insieme ad El Shaarawy e Niang: mancano ormai meno di 24 ore per assistere al grande evento. Una reale svolta quella del club di via Turati, che solo lo scorso anno doveva fare i conti con un’età media da far invidia persino agli ospizi più cool della Milano bene. Mario verrà impiegato al centro dell’attacco, dopo aver giocato quasi sempre largo a sinistra con gli inglesi del City. Questa la decisione di Massimiliano Allegri, condivisa anche dal ct della Nazionale Cesare Prandelli, il quale già agli Europei aveva affidato a Balotelli le chiavi dell’attacco azzurro.

    Riuscirà il nuovo top-player del Milan a timbrare il tabellino fin da domani nella partita contro l’Udinese? Nel caso, la tifoseria rossonera non si farà trovare impreparata, affatto. Ecco il testo integrale della poesia pensata e scritta per Mario Balotelli.

    Le parole del nuovo coro Balotelli

    La maglia delle merde per terra hai lanciato,
    Adesso sei del Milan e il sogno si é avverato,
    per noi…per noi…per noi tu segni i Goal piu belli,
    Vinciaaaaamooo con Mario Balotelliiiiii!

    Lasciamo spazio alla musica…

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  • Balotelli prima segna, poi si diverte con i compagni di cresta

    Balotelli prima segna, poi si diverte con i compagni di cresta

    Mario Balotelli alza la cresta (in senso positivo eh). Neanche il tempo di atterrare a Milano e il suo nome compare nel tabellino dei marcatori dell’amichevole infrasettimanale Milan-Darfo Boario giocata a Milanello terminata 10-0. Un test fin troppo facile per il club rossonero che ha permesso al tecnico Allegri di provare la coppia El Shaarawy – Balotelli. I due giovani attaccanti hanno fatto coppia nella ripresa (dopo che Mario ha svolto qualche esercizio fisico in palestra), confermando un certo feeling, già vistosi durante i ritiri in Nazionale. Balotelli, per la gioia dei tifosi milanisti, ha subito timbrato il cartellino con una sua classica azione personale, con tanto di dribbling al portiere prima di mettere la palla in rete. Adesso si aspetta la rete in campionato, magari già domenica sera, nel posticipo che vede il Milan ospitare la sempre temibile Udinese.

    SuperMario si è lasciato andare anche a dei ringraziamenti speciale rivolti a Roberto Mancini e alla sua ex società. L’attaccante non ha dimenticato la fiducia avuta dall’attuale manager del Manchester City, nonostante il suo comportamento non sempre impeccabile. Una nuova avventura lo attende ed è tempo di dimostrare che non è solo un Bad Boy…

    La cresta di Balotelli, sarà sfida con Niang ed El Shaarawy © Richard Heathcote/Getty Images
    La cresta di Balotelli, sarà sfida con Niang ed El Shaarawy © Richard Heathcote/Getty Images

    Le tre creste a confronto – Il rischio di trovarsi in campo Niang – Balotelli – El Shaarawy è alto, ma l’aspetto più interessante dei tre è il loro taglio di capelli. Il francese può contare su una cresta lunga e fine, l’ex City su un taglio un po più corto, mentre il Faraone ha un tipo di capigliatura originale, difficilmente spiegabile. Nella prima giornata a Milanello del Bad Boy, i tre hanno riso, scherzato e soprattutto giocato. Il Milan ha approfittato della loro presenza per effettuare una sorta di book fotografico mettendo a confronto i tre tagli di capelli, simili nella forma, diversi nella sostanza. Il trio ha mostrato un certo feeling con i flash e sembrano già aver trovato una bella sintonia tra di loro. La speranza (per i tifosi rossoneri) è che tutto ciò si possa trasformare anche in prestazioni esaltanti in campo. Il terzo posto è l’obiettivo dichiarato!

    D’altronde, quando si punta sui giovani, si mette in preventivo la loro esuberanza e la spensieratezza…

    Al minuto 1:00 Balotelli realizza il gol del 6-0, prima rete con la maglia del Milan
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    Ed ecco il video promozionale girato dalle telecamere di Milan Channel, con la curiosa sfida di creste tra Balotelli, El Shaarawy e Niang
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