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  • Rooney e Manchester United divorziano? Milan e Inter alla finestra

    Rooney e Manchester United divorziano? Milan e Inter alla finestra

    Wayne Rooney è il bomber indiscusso del Manchester United dal 2004, anno del suo arrivo all’Old Trafford. I Red Devils lo prelevarono ancora giovanissimo all’Everton pagandolo fior di quattrini fra lo scetticismo generale. I risultati si videro dopo poche partite e in breve tempo tutto il mondo calcistico iniziò a considerare Rooney un talento purissimo. Lo dimostrano i numeri che ormai hanno fatto di Wayne un vero e proprio fuori classe, un top player: più di 100 gol segnati con la maglia del Manchesater United e una bacheca ricca di trofei. Con i Reds Rooney ha conquistato in patria 4 campionati, 3 Coppe di Lega e 4 Community Shield poi una Champions League e un Mondiale per Club. Seppur con un palmarès notevolmente ridotto, i gol sono arrivati anche con la maglia della nazionale inglese. Insomma tutto questo per dire, anzi ribadire, che Wayne Rooney è un giocatore capace di cambiare volto a una squadra e di fare la differenza contro chiunque. L’idillio fra l’attaccante e il Manchester United sembra però essere arrivato al capolinea. Ci sono molti indizi che portano alla conferma di ciò e uno, grandissimo e inconfutabile, è la sua esclusione da parte di Ferguson nella partita di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid. In breve tempo le indiscrezioni sono aumentate e alcune parlano anche di un interessamento di italiane per il giovane bomber inglese. Secondo LaStampa.it, Milan e Inter sarebbero pronte ad accogliere a braccia aperte Rooney i cui rapporti con Ferguson sembrano essere sempre più tesi.

    Wayne Rooney-Manchester United: divorzio in vista? | © ANDREW YATES/Stringer / Getty Images
    Wayne Rooney-Manchester United: divorzio in vista? | © ANDREW YATES/Stringer / Getty Images

    ESCLUSIONE – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esclusione dal primo minuto di Wayne Rooney dal match di Champions contro il Real Madrid. Nella sfida contro i madrileni il Manchester United è poi uscito sconfitto di certo non per l’assenza di Rooney quanto per alcune decisioni arbitrali. Comunque sia Ferguson ha schierato una formazione post Rooney, probabilmente quella che farà scendere in assenza dell’attaccante ormai prossimo all’addio. I tabloid inglesi scommettono sulla sua partenza nel mercato estivo e c’è già addirittura un prezzo di partenza fissato: 25 milioni di euro per portarsi a casa Wayne Rooney, prezzo più che dimezzato rispetto a quando il City voleva strapparlo agli odiati cugini dello United. I rapporti con Ferguson sarebbero diventati più freddi  tanto da considerare Rooney non più indispensabile per i Reds.

    ACQUIRENTI –  Rooney è legato al Manchester United da un contratto che scadrà nel 2015 e attualmente guadagna più di 5 milioni di euro: chi potrebbe permettersi l’ingaggio di un giocatore tanto oneroso? I soliti noti. Ovvero il Chelsea, il Manchester City, il Paris Saint-German, cioè le squadre degli sceicchi/ricconi. La destinazione Parigi è però difficile vista la presenza in squadra di un certo Ibrahimovic: la Spagna è esclusa visto che Real Madrid e Barcellona non sono interessate ad acquistare l’inglese. Altre due squadre papabili, fa sapere la stampa inglese, sono le milanesi: Inter e Milan. Senza Rooney come farà il Manchester United? Nessun problema. I Red Devils hanno saputo sopperire alla cessione di Cristiano Ronaldo e ci riusciranno anche questa volta. Ferguson ha già pronto l’attacco per il futuro, una coppia formata da Welbeck e Van Persie.

  • Scambio Pazzini-Cassano, chi ci ha guadagnato di più?

    Scambio Pazzini-Cassano, chi ci ha guadagnato di più?

    La presunta scazzottata tra Stramaccioni e Cassano alla Pinetina vs la doppietta di Pazzini alla Lazio. I gemelli del gol tornano ancora una volta ad occupare le prime pagine di giornali e quotidiani online riportando ancora una volta in auge la domanda che accompagna lo scambio estivo tra Inter e Milan. Per tanti mesi si è avuta la convinzione diffusa che Galliani, pur di disfarsi del Pibe di Bari Vecchia, avesse preso una cantonata colossale portando “un pacco” a San Siro e regalando 7,5 milioni di euro a Moratti per risanare il bilancio. La convinzione poi trovava conferma nella prima parte della stagione di Cassano caratterizzata dall’idillio con Stramaccioni fuori dal campo e con Milito e Palacio nel rettangolo verde da un lato e le difficoltà di Pazzini di ritagliarsi un posto importante nella rifondazione rossonera affidata a Massimiliano Allegri.

    Il tempo è galantuomo dice un proverbio e oggi quasi tutti quelli che al tempo avevano scelto Cassano hanno qualche dubbio sulla scelta nerazzurra di affidarsi all’attaccante barese come leader da cui ripartire e muovere l’attacco alla Juventus per la conquista dello scudetto.

    Ribadendo ancora una volta che il paragone tra i due non regge ma come dimostrato nell’esperienza comune alla Sampdoria insieme possono esser devastanti, il confronto può esser fatto su altri fattori quali il bilancio, la coesistenza nel gruppo, la capacità di superare i momenti negativi e soprattutto la capacità di esser importante nel gruppo.

    Pazzini-Cassano... i gemelli del gol ancora a confronto | ©Getty Images
    Pazzini-Cassano… i gemelli del gol ancora a confronto | ©Getty Images

    Nessuno dei due è un leader

    Cassano avrebbe i numeri per far il leader ma non ha la testa. Nell’anno dello scudetto al Milan fu decisivo il suo apporto, fu nominato da Ibrahimovic come suo partner ideale ma a fantAntonio non veniva chiesto nessuno sforzo caratteriale se non quello di cercare di rispettare le regole e metter in condizione lo svedese di far gol. Partito Ibrahimovic, in molti in rossonero vedevano Cassano come possibile leader ma Galliani saggiamente non solo ha evitato il rinnovo ma ha agevolato la partenza per allontanare dallo spogliatoio cedendolo ai nerazzurri dove è stato subito insignito del grado.
    Pazzini è il classico finalizzatore e un bravo ragazzo. Se la squadra va, lui riesce a sentirsi importante e a segnare o, come avvenuto contro il Barcellona, a sacrificarsi per far respirare la squadra. Non è e non sarà mai un giocatore che fa la differenza ma allo stesso tempo mister Allegri potrà sempre contare su di lui nonostante qualche esclusione di troppo.

    E’ difficile se non impossibile stabilire chi ha guadagnato di più tra Milan e Inter dallo scambio Pazzini-Cassano ma sono sicuro che sia Galliani che Allegri hanno pensato che “il tempo è galantuomo….”

  • Milan-Lazio, nel segno del Pazzo. Vittoria e sorpasso rossonero

    Milan-Lazio, nel segno del Pazzo. Vittoria e sorpasso rossonero

    Vittoria e sorpasso in classifica. Milan-Lazio, anticipo del sabato sera per la 27esima giornata di Serie A, termina con un secco 3-0. Gara condizionata da qualche decisione dell’arbitro che lascia qualche dubbio ma che viene vinta meritatamente dai rossoneri che sembrano aver cambiato ormai definitivamente marcia dopo un inizio di stagione sottotono. Se prendiamo in considerazione le ultime 19 giornate (praticamente un girone d’andata) il Milan ha collezionato 41 punti, risultando la formazione più in forma del campionato. Adesso il terzo posto è nelle mani dei rossoneri che sorpassano proprio i capitolini e si portano in vantaggio di un punto. Per la Lazio rimane la delusione di aver giocato gran parte della gara in dieci uomini a causa dell’espulsione di Candreva, arrivata dopo appena un quarto d’ora di gioco.

    Milan-Lazio, nonostante l’assenza di Balotelli…

    Pazzini e Boateng firmano vittoria e sorpasso del Milan ai danni della Lazio © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Pazzini e Boateng firmano vittoria e sorpasso del Milan ai danni della Lazio © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    LA PARTITA – Una gara a senso unico, segnata dall’espulsione al 16′ di Candreva che di fatto ha favorito un Milan in forma strepitosa e ha danneggiato una Lazio non brillantissima. Vincono i rossoneri con un secco 3-0 grazie alla doppietta di Pazzini, che sostituisce al meglio Balotelli (infortunato), e Boateng. Le prime due reti arrivano nel finale del primo tempo, entrambe di rapina su respinte brevi di Marchetti. Al 40′ è il Pazzo a mettere la zampata vincente su tiro di Abate e successivo rimpallo tra El Shaarawy e Pereirinha. Passano quattro minuti e il Boa raddoppia. Azione da calcio d’angolo, colpo di testa di Pazzini e respinta corta di Marchetti nella quale si avventa prima di tutto il centrocampista rossonero. 2-0.

    Nella ripresa la Lazio non riesce ad organizzarsi e continua a lasciare campo al Milan che trova il modo di chiudere il match con la doppietta personale di Pazzini. L’ex centravanti della Sampdoria recupera palla sulla trequarti avversaria e supera Marchetti con un preciso tiro dalla distanza che va ad infilarsi alla sinistra dell’ex portiere del Cagliari. 3-0. Vittoria rossonera e terzo posto raggiunto!

    PAGELLE MILAN-LAZIO
    Pazzini 8.5 – Se questa è una riserva, siamo davanti ad un nuovo importante ciclo rossonero. Centravanti puro, fa il lavoro sporco e realizza la doppietta che gli permette di arrivare a 12 reti stagionali. Avete sentito la mancanza di Balotelli?
    El Shaarawy 7.5 – Forse è vero che la presenza di SuperMario gli toglie alcuni spazi. Contro la Lazio torna il Faraone capace di trascinare da solo la squadra rossonera, sulla sinistra viaggia che è una meraviglia. Ritrovato!
    De Sciglio 7.5 – Se il Milan può sognare di aprire un ciclo con i giovani talenti il merito è soprattutto di questo terzino, capace di farsi spazio a suon di prestazioni convincenti tra i veterani già dalla scorsa stagione. Classe ’92, umile e gran lavoratore. C’è chi vede in lui il nuovo capitano rossonero, e come dargli torto.
    Pereirinha 4 – Poveretto. Si ritrova sulla sua corsia la coppia De Sciglio – El Shaarawy. Impazzisce, va nel pallone e viene sostituito alla fine del primo tempo. Spaesato.
    Marchetti 5.5 – Non ha delle vere e proprie colpe sui tre gol rossoneri. Certo che, nelle prime due reti le sue respinte corte e centrali sono facile preda dagli attaccanti del Milan. Facile a dirsi, difficile a farsi, ma non sarebbe stato più opportuno cercare di respingere i tiri verso l’esterno?

    TABELLINO MILAN-LAZIO 3-0
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6.5, Zapata 6.5 (46′ Zaccardo 6), Yepes 6, De Sciglio 7.5; Flamini 6.5, Montolivo 7, Ambrosini 7; Boateng 6.5 (76′ Robinho 6), Pazzini 8.5 (67′ Niang 6.5), El Shaarawy 7.5. Allenatore: Allegri
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 5.5; Pereirinha 4 (46′ Cana 5.5), Dias 5.5, Biava 5, Radu 5; Ledesma 5.5; Candreva 5.5, Gonzales 5, Hernanes 5 (70′ Ederson 5.5), Lulic 5; Floccari 5 (78′ Saha sv). Allenatore: Petkovic 5
    Marcatori: 40′ Pazzini, 44′ Boateng, 60′ Pazzini

    Le reti del match Milan-Lazio
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  • Milan-Lazio: sfida Champions senza Balotelli e Klose

    Milan-Lazio: sfida Champions senza Balotelli e Klose

    La 27esima giornata del campionato di Serie A regala match importanti e dopo aver assistito al pareggio per 1-1 nella sfida scudetto Napoli-Juventus, andranno in campo questa sera Milan-Lazio, in una gara da Champions League. Le due squadre infatti si stanno giocando il terzo posto e la partita di oggi diventa fondamentale per il cammino verso l’obiettivo stagionale. Il Milan, dopo un inizio di stagione molto difficile si è ripreso, trovando l’equilibrio giusto e rimontando punto su punto fino ad arrivare ala quarto posto, mentre la Lazio ha iniziato alla grande, subendo una leggere flessione in quest’ultima parte del torneo, rischiando di perdere la terza piazza che fino a un mese fa sembrava al sicuro. Le due formazioni sono distanti in classifica di due solo lunghezze.

    Milan-Lazio, match che vale una stagione

    Pazzini torna al centro dell'attacco rossonero © Claudio Villa/Getty Images
    Pazzini torna al centro dell’attacco rossonero © Claudio Villa/Getty Images

    QUI MILAN – Allegri dovrà fare a meno di tre assenze pesanti. La prima è quella di Mario Balotelli, che da quando è arrivato è stato sempre fondamentale in campionato (in Champions non può giocare) con le sue reti. Non meno importanti le assenze di Mexes e Constant che nell’ultimo periodo sono cresciuti parecchio. A questo punto si prospetta il ritorno in campo di Pazzini al posto di SuperMario e al centro della difesa potrebbe esserci una coppia tutta colombiana con Zapata e Yepes, quest’ultimo è in ballottaggio con Zaccardo che potrebbe esordire dal primo minuto. Completano la difesa Abate sulla destra e De Sciglio sulla sinistra con Abbiati tra i pali. A centrocampo Montolivo e Muntari sono certi del posto da titolare, mentre Flamini al momento pare in vantaggio su Nocerino per la terza maglia nella mediana rossonera. In attacco ancora panchina per Niang con Boateng e El Shaarawy (recuperato nelle ultime ore) a formare il tridente con l’ex centravanti della Sampdoria.

    QUI LAZIO – Tre assenze pesanti anche per Petkovic che deve fare a meno del bomber Klose, ormai fermo ai box da qualche settimana a cui si aggiungono il centrocampista Mauri e il terzino Konko. In ogni caso il tecnico laziale può mandare in campo una formazione di tutto rispetto con Marchetti tra i pali, i terzini Pereirinha e Radu con i centrali Biava e Dias. In cabina di regia il solito Ledesma che protegge il pacchetto di trequartisti formato da Candreva, Hernanes, Gonzales e Lulic a supporto dell’unica punta Floccari, che dovrà stringere i denti viste le assenze nel reparto offensivo.

    SCONTRI DIRETTI – All’andata finì 3-2 per la Lazio. Per questo motivo ai biancocelesti potrebbe andar bene anche un pareggio che terrebbe distante due punti il Milan e li vedrebbe in vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti. Per i rossoneri è obbligatorio vincere sia per effettuare il definitivo sorpasso, sia per pareggiare gli scontri diretti.

    Una particolarità delle partite casalinghe del Milan è che non sono mai terminate in pareggio.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN-LAZIO
    Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Zapata, Yepes, De Sciglio; Flamini, Montolivo, Muntari; Boateng, Pazzini, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Pereirinha, Dias, Biava, Radu; Ledesma; Candreva, Gonzales, Hernanes, Lulic; Floccari. Allenatore: Petkovic

  • Milan-Lazio vale la Champions League

    Milan-Lazio vale la Champions League

    Milan e Lazio sono rispettivamente in quarta e in terza posizione con i capitolini davanti di due lunghezze. L’ultima sfida fra le due squadre giocata all’Olimpico di Roma ha visto i biancocelesti trionfare per 3-2, dominando un tempo e rischiando di essere raggiunti nella ripresa dai rossoneri. Da allora moltissime cose sono cambiate a partire dal carattere del Milan e dalla posizione del tecnico Massimiliano Allegri. Mentre per buona parte del girone d’andata il buon Max era ritenuto il responsabile assoluto della debacle rossonera, adesso è addirittura il salvatore, l’indiscusso top player della squadra, colui che ha fatto rinascere dalle ceneri il Diavolo. Oltre a questo aspetto c’è da dire che la società di via Turati si è notevolmente rafforzata con l’arrivo di Mario Balotelli, un giocatore in grado di segnare già quattro reti dal giorno del suo arrivo in quel di Milano. Dall’altra parte troviamo una Lazio ritornata a vincere contro il Pescara per 2-0 nell’ultimo turno di Serie A. Nonostante questo Petkovic avrà dei problemi di formazione non da poco. Alcuni giocatori chiave saranno infatti indisponibili causa infortunio.

    Balotelli proverà a guidare il Milan verso la vittoria contro la Lazio | © Marco Luzzani/Stringer / Getty Images
    Balotelli proverà a guidare il Milan verso la vittoria contro la Lazio | © Marco Luzzani/Stringer / Getty Images

    TERZO POSTO – Perchè è importante arrivare almeno terzi? Chiaramente per poter disputare la Champions League. In questo momento in lizza per la terza posizione ci sono quattro squadre che hanno la possibilità di giocarsela fino in fondo. Escludendo per ora il sorprendente Catania, troviamo la Fiorentina a quota 42 punti, l’Inter a 44, il Milan a 45 e la Lazio a 47. Sabato sera, nell’anticipo, si sfideranno Milan e Lazio ed ecco spiegato perchè la partita fra le due squadre risulterà essere determinante. In caso di vittoria rossonera, la banda di Allegri supererebbe proprio la Lazio riuscendo a raggiungere momentaneamente un traguardo insperato soltanto un paio di mesi fa. Se dovesse vincere la Lazio il Milan verrebbe distaccato notevolmente e rischierebbe di essere sorpassato anche dalle altre inseguitrici. Un pareggio invece servirebbe poco ad entrambe le compaggini.

    MILAN-LAZIO: INFORTUNI E INDISPONIBILI – Milan e Lazio cercheranno di presentarsi a San Siro con l’abito migliore a disposizione nel proprio guardaroba. La Lazio però dovrà fare a meno di due giocatori determinanti per la formazione pensata da Petkovic. Sia Mauri sia Konkò saranno infatti indisponibili. Il primo dovrà stare fuori dai 7 ai 10 giorni: periodo ben più lungo è toccato al terzino, infortunatosi contro il Pescara. Si parla di oltre un mese di stop. Il Milan invece sembra aver recuperato Balotelli che dovrebbe giocare in coppia con El Shaarawy e Niang. In difesa probabile l’utilizzo di Yepes dal primo minuto al posto di Mexes squalificato. A conti fatti dunque i guai peggiori sembra averceli la Lazio anche se i capitolini sono comunque da temere: pur senza il loro bomber Miro Klose, sono riusciti a centrare traguardi importanti grazie al ritrovato Floccari. A centrocampo, gradualmente sta tornando anche Hernanes, il Profeta che tanto era servito a Petkovic: partita dopo partita il brasiliano sta ritrovando la forma migliore. Insomma quello che si può dire è che sabato sera si giocherà una sfida molto delicata in chiave Champions League e che una vittoria vorrebbe dire moltissimo per entrambe le squadre. Parte avvantaggiata la Lazio per via dei due punti di vantaggio in classifica ma il Milan potrebbe recuperarli in una sera.

  • Torneo di Viareggio, Acheampong riporta con i piedi per terra il Milan

    Torneo di Viareggio, Acheampong riporta con i piedi per terra il Milan

    Si è concluso dopo due intense settimane il Torneo di Viareggio 2013, che la redazione de Il Pallonaro ha seguito con grande cura e attenzione fornendovi ogni giorno una/due partite con diretta testuale e approfondendo la situazione di tanto in tanto. Ieri con la Finalissima tra Milan-Anderlecht si è salutata la 65esima edizione della Coppa Carnevale, caratterizzata dal maltempo che non ha permesso alle squadre di mettere in mostra il proprio gioco, spesso costrette ad inventarsi improbabili lanci lunghi. La Finale non si è discostata molto dalle altre gare, giocata sotto una pioggia intensa. Finisce 3-0 per i belgi grazie ad una prestazione importante della punta Acheampong che realizza una doppietta e diventa uomo del match. Per i rossoneri rimane la delusione di non aver sfruttato al meglio l’opportunità di vincere il trofeo che manca a Milanello da più di 10 anni.

    Torneo di Viareggio, la Finale

    Lukaku, decisivo con le sue discese anche nella finale del Viareggio © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
    Lukaku, decisivo con le sue discese anche nella finale del Viareggio © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Gara molto equilibrata nella prima frazione di gioco con le due squadre chiuse e pronte a sfruttare la minima indecisione avversaria per rendersi pericolosa. Nel secondo tempo esce fuori il maggior tasso tecnico dell’Anderlecht, oltre che alla maggior resistenza fisica ad un terreno pesante, vista la stazza dei giocatori belgi. Al 49′ passa in vantaggio la formazione belga con la rete di Acheampong, abile a effettuare una scambio lungo con Daf, ritrovandosi solo davanti al portiere rossonero e spiazzandolo con un preciso colpo di testa. La squadra allenata da Peeters continua a macinare azioni importanti e il Milan è costretto a mettersi sulla difensiva nonostante lo svantaggio. Qualche azione personale di Petagna non creano grossi pericoli dalle parti Roef. Ad un quarto d’ora dal termine della gara arriva la personale doppietta di Acheampong che brucia in velocità la difesa del Milan partendo dalla propria metà campo e trovandosi a tu per tu con Narduzzo con supera con un tiro secco e preciso. La gara sembra volgere al termine, ma durante il tempo di recupero l’Anderlecht realizza anche il 3-0 con Jaadi che mette fine al match.

    Tanta delusione per il club rossonero che dopo aver visto uscire dalla competizione squadre favorite come Napoli, Inter e Juventus, iniziava a credere nella vittoria finale. In tribuna erano presenti anche Galliani e Sacchi. L’Anderlecht si è dimostrata squadra vera nel corso di tutta la manifestazione, lasciando basiti anche gli osservatori giunti fino a Viareggio alla ricerca di giocatori da segnalare. I belgi hanno mostrato un bel gioco (nei limiti del possibile, viste le condizioni climatiche nel corso delle due settimane del torneo) armonioso, rapidi con individualità interessanti come Lukaku, terzino sinistro della formazione belga (fratello del celebre Romelu) che ha messo in evidenza fisico imponente, ottime doti atletiche oltre che ad una personalità già importante che gli permetterà fra pochi mesi di giocarsi le proprie carte nella prima squadra.

    TABELLINO MILAN-ANDERLECHT
    Milan (4-3-3): Narduzzo; Ferretti (55′ Pedone), Pacifico, Speranza, Tamas (65′ Pinato); Piccinocchi (82′ Bastone), Cristante, Lora (72′ Prosenik); Ganz, Petagna, Henty (62′ Aniekan). Allenatore: Dolcetti
    Anderlecht (4-2-3-1): Roef; D’Alberto, Mbemba, Heylen, Lukaku; Dendoncker, Diarra (78′ Jaadi); Daf , Tarfi, Acheampong; Soumare (68′ Henen). Allenatore: Peeters
    Marcatori: 49′ Acheampong (A), 75′ Acheampong (A), 93′ Jaadi (A)

    LA PAGINA SPECIALE DEL TORNEO DI VIAREGGIO 2013

  • Viareggio: premiati Cristante e Ganz del Milan

    Viareggio: premiati Cristante e Ganz del Milan

    La sconfitta di ieri nella finalissima contro l’Anderlecht ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ai tifosi del Milan, che si aspettavano qualcosa di più di un semplice secondo posto, dopo che l’attesa per arrivare a giocarsi il titolo del Viareggio era durata dodici anni, tanti quanti la Primavera rossonera steccava sempre prima di raggiungere il traguardo finale. In ogni caso Aldo Dolcetti può sorridere per le premiazioni finali, che hanno visto tra i protagonisti assoluti due suoi giocatori, vale a dire Bryan Cristante e Simone Andrea Ganz, rispettivamente miglior giovane e miglior marcatore del torneo, con Andrea che ha chiuso il torneo a quota cinque reti, le stesse del giovane Eric Lanini (Juventus), Canotto (Siena), Bobal (Honved Budapest) e Jara Martinez (Genoa).

    Viareggio Cup: i premi individuali

    Simone Andrea Ganz miglior marcatore del Viareggio | Gabriele Maltinti/Getty Images
    Simone Andrea Ganz miglior marcatore del Viareggio | Gabriele Maltinti/Getty Images

    MIGLIOR  MARCATORE – Alla fine ha vinto lui, Simone Andrea Ganz, figlio d’arte, che per il gol vive e forse da grande potrà diventare un qualcuno. La scelta di restare in Primavera nonostante sia un fuori-quota (classe ’93 ndr) non è stata sinceramente capita fino in fondo, ma a conti fatti restare con la squadra di Dolcetti un altro anno ha consentito alla giovane punta del Milan di imparare altri piccoli trucchi dai più grandi, con cui forse si allenerà in pianta stabile nell’ultima parte di campionato.

    GOLDEN BOY – La palma di miglior giocatore va a Bryan Cristante, e con tutta franchezza ci troviamo anche noi d’accordo. La classe del regista del Milan non è in discussione, perlomeno non in questo contesto, che sta piuttosto stretto alle qualità del centrocampista classe ’95, il quale fra le altre cose ha già esordito anche in Champions League. Gestione della palle, dribbling nello stretto, verticalizzazioni, presente in fase difensiva: Bryan Cristante ha davvero tutto per arrivare in Prima squadra già dal prossimo anno, come confermato dallo stesso Galliani (presente ieri allo Stadio dei Pini) nel pre-partita.

    MIGLIOR GIOVANE – A sorpresa vince il giocatore dell’Anderlecht Nabil Jaadi, nato il primo luglio del 1996, autore del terzo gol nella finale contro il Milan, quello che ha sancito se vogliamo l’umiliazione rossonera, con la squadra di Dolcetti presentatasi all’appuntamento di ieri pomeriggio con i favori del pronostico. Un altro componente della squadra belga ad essere stato premiato nella giornata di ieri è stato Davy Roef, insignito del titolo di miglior portiere del torneo.

  • Torneo di Viareggio, diretta live Milan-Anderlecht

    Torneo di Viareggio, diretta live Milan-Anderlecht

    E’ tutto pronto per la Finalissima della 65esima edizione del Torneo di Viareggio 2013 tra Milan-Anderlecht. La redazione de Il Pallonaro vi ha tenuto in compagnia per tutta la durata della manifestazione, tra le più importanti a livello giovanile, e non mancherà di certo per la gara finale. Tante sorprese in questa Coppa Carnevale, con la strage degli Ottavi che ha visto uscire fuori in un colpo solo Inter, Fiorentina, Juventus e Napoli, quattro squadre super favorite per la vittoria del torneo. Una finale che si preannuncia molto equilibrata tra due squadre con filosofie di gioco differenti. Da una parte la forza fisica e il gioco rapido dell’Anderlecht, dall’altra quello più individuale del Milan. La gara sarà anche in diretta televisiva su Rai Sport 1 dalle ore 15, mentre noi vi aggiorniamo con una diretta testuale.

    LA PAGINA SPECIALE DEL TORNEO DI VIAREGGIO 2013

    ANALISI MILAN

    ANALISI ANDERLECHT

    Milan – Anderlecht 0-3
    Marcatori: 49′ Acheampong (A), 75′ Acheampong (A), 93′ Jaadi (A)

    Milan (4-3-3): Narduzzo; Ferretti (55′ Pedone), Pacifico, Speranza, Tamas (65′ Pinato); Piccinocchi (82′ Bastone), Cristante, Lora (72′ Prosenik); Ganz, Petagna, Henty (62′ Aniekan).
    Anderlecht (4-2-3-1): Roef; D’Alberto, Mbemba, Heylen, Lukaku; Dendoncker, Diarra (78′ Jaadi); Daf , Tarfi, Acheampong; Soumare (68′ Henen).

    • 90′ + 5′ Finita! Vince l’Anderlecht 0-3! I belgi sono i campioni del Torneo di Viareggio 2013!
    • 90′ +3′ RETE! Tris dell’Anderlecht!! Partita chiusa definitivamente da Jaadi in contropiede
    • 90′ Saranno 5 i minuti di recupero!
    • 75′ RETE! Raddoppio dell’Anderlecht. Progressione spaventosa di Acheampong che semina i difensori rossoneri partendo dalla propria metà campo, arrivato davanti a Narduzzo, spiazza il portiere milanista! 0-2.
    • 65′ Il Milan cerca in tutti i modi il gol del pareggio!
    • 54′ Ci prova Ganz dal vertice basso dell’area belga ma trova la risposta ottima di Roef che manda in angolo!
    • 53′ Reazione del Milan con Petagna che dalla sinistra prova ad impensierire il portiere belga, senza molta fortuna.
    • 49′ RETE!! Anderlecht in vantaggio! Azione straordinaria e scambio lungo tra Acheampong e Dag con il primo che conclude l’azione con un colpo di testa piazzata su palo più lontano! 0-1
    • 48′ Nessun cambio al momento!
    • 46′ Si riparte!
    • 45′ Finisce il primo tempo sul risultato di 0-0.
    • 44′ Azione pregevole di Petagna sulla sinistra, che semina il panico con la sua velocità. Il suo cross al centro però risulta fiacco e facile preda della difesa belga.
    • 40′ Cosa ha sbagliato Diarra! Mischia in area rossonera e palla nei piedi di Diarra che spara altissimo da ottima posizione.
    • 30′ Narduzzo si fa trovare pronto su una discesa sulla destra dell’Anderlecht. Gara dai ritmi alti e piacevole da vedere.
    • 25′ Ancora Milan pericolo in attacco, stavolta con Ganz che non trova lo specchio della porta da buona posizione.
    • 23′ Clamorosa traversa di Petagna da due passi!! In mischia il bomber rossonero non inquadra la porta! Incredibile!
    • 18′ Partita piuttosto equilibrata in questi primi venti minuti.
    • 11′ Attenzione, l’Anderlecht reclama un rigore che l’arbitro De Marco non concede, ritenendo il contrasto tra Speranza e Acheampong regolare. Qualche dubbio rimane…
    • 8′ Occasionissima per il Milan con Ganz che tira al volo su assist di Cristante, palla alta sopra la traversa.
    • 4′ Anche in questa partita pioggia intensa che aumenta di minuto in minuto!
    • 1′ Si parte!!!
    • Buon pomeriggio a tutti da Marco Deiana, ormai ci siamo. La Finale Milan-Anderlecht che decreterà la vincente della 65esima edizione del Torneo di Viareggio 2013 sta per iniziare. 
  • Torneo di Viareggio, analisi rosa Milan

    Torneo di Viareggio, analisi rosa Milan

    Dopo aver visto uscire fuori dalla competizioni Inter, Juventus, Napoli e Fiorentina, il Milan diventa di diritto la squadra favorita per la conquista della 65esima edizione del Torneo di Viareggio 2013 anche se l’avversario che dovrà incontrare nella Finalissima non è dei più semplici (Anderlecht). I rossoneri sono arrivati fin all’ultimo atto di questa manifestazione passano la Fase a Girone in prima posizione con sette punti conquistati grazie alle vittorie contro Newcastle ed Empoli e il deludente pareggio nell’ultima giornata contro il Congo Under 17. Ma, il meglio di se la formazione milanista l’ha fornito nella Fase ad Eliminazione Diretta con la crescita della condizione fisica e le vittorie su All Boys (2-1), Spezia (3-0) e Parma (2-1), meritando ampiamente l’arrivo in Finale.

    Torneo di Viareggio, il Milan

    Torneo di Vareggio
    Torneo di Vareggio

    La formazione allenata da Dolcetti ha avuto la meglio sugli avversari grazie soprattutto alla grande disponibilità dei giocatori al sacrificio e alle giocate di alcuni singoli, anche se non sono mancate le buone trame offensive e l’ottima organizzazione difensiva. La miglior partita giocata dal Milan è sicuramente quella contro lo Spezia, dove grazie anche ai gol nei minuti iniziali hanno potuto mettere in mostra ottime qualità nel gioco e nel palleggio. Ma non sono mancate anche le partite aggressive (All Boys) e quelle tese (Parma, soprattutto nei minuti finali con i gialloblu alla ricerca del pareggio).

    Tre giocatori su tutti si sono messi in vetrina in questo Torneo di Viareggio per il Milan. Il primo è Andrea Petagna, attaccante dall’ottimo fisico ma capace di giocare anche lontano dalla porta grazie alle ottime qualità tecniche che gli hanno permesso di essere accostato a Ibrahimovic, poi troviamo il compagno di reparto, Simone Ganz (figlio del celebre Maurizio) che è più seconda punta è in semifinale ha realizza la rete più bella della manifestazione in rovesciata, ed infine troviamo Bryan Cristante, regista della formazione di Dolcetti, giocatore dall’ottima tecnica ed eleganza, tanto da venire chiamato spesso in prima squadra agli ordini di Allegri. Il ragazzo sembra già pronto per il salto di categoria, sperando non venga bruciato dalla troppa pressione.

    Mister Dolcetti non ha un modulo fisso, anche se per caratteristiche dei giocatori l’ideale sarebbe il 4-3-3 in modo da sfruttare l’ottima corsa dei due terzini (Ferretti e Tamas), la classe in cabina di regia di Cristante e il tridente offensivo velocità, tecnica e fisico con Petagna, De Feo e Ganz. Il Milan è senza dubbio la squadra favorita per la vittoria finale, ma l’Anderlecht sarà un avversario ostico, soprattutto dal punto di vista fisico.

  • Milan sprecone, l’Inter raggiunge il pari con Schelotto

    Milan sprecone, l’Inter raggiunge il pari con Schelotto

    Termina 1-1 il derby Inter-Milan, valido per la 26 giornata del campionato di Serie A. Primo tempo di marca rossonera, con El Shaarawy che su assist di Boateng porta in vantaggio i suoi al 21′ minuto. La squadra di Allegri ha la possibilità di trovare il raddoppio subito con Balotelli, ma Handanovic con un grande intervento nega la gioia del gol all’ex attaccante nerazzurro. Ancora Balotelli ha tra i piedi la palla del 2-0, ma sul cross di De Sciglio dalla sinistra la sua conclusione è troppo centrale e facile per il portiere avversario. Nella ripresa il Milan cala ed esce fuori l’Inter, che trova il pari al 71′ grazie al neo entrato Schelotto, che di testa beffa Mexes segnando il suo primo gol con la maglia della Beneamata. Nel finale entrambe le squadre badano più a non perdere che a vincere, con il risultato che si chiude così sull’1-1 finale. Il Milan conserva un punto di vantaggio sull’Inter, e sale provvisoriamente al terzo posto solitario in attesa del match Lazio-Pescara di stasera.

    Inter-Milan 1-1, l’eterna legge del calcio

    Schelotto al suo primo gol con la maglia dell'Inter | ©Claudio Villa/Getty Images
    Schelotto al suo primo gol con la maglia dell’Inter | ©Claudio Villa/Getty Images

    L’abbiamo imparata fin da piccoli, e forse è l’unica legge a resistere a tutto e tutti, comprese le bizze dei nostri politici. Stiamo parlando dell’implacabile legge del calcio, quella che si esplica quando una formazione sbaglia l’impossibile e quella avversaria puntualmente la punisce. E’ successo anche ieri a San Siro, con il Milan in versione Babbo Natale, sopratutto nella figura di Mario Balotelli, anche se sarebbe riduttivo incentrarsi sull’ex Citizen e non sulla prestazione di Handanovic, che del suo comunque ci ha messo.

    E’ giusto il pareggio? A conti fatti sì, perché è normale che i tanti errori sotto porta non rappresentino una mera statistica, bensì una colpa, dietro la quale è inutile nascondersi. Stramaccioni è stato bravo a ricompattare il suo undici nella ripresa, arginando la corsia di sinistra del Milan che nel corso dei primi 45′ aveva messo in croce la coppia Guarin-Nagatomo, con il colombiano schierato nell’inedito  ruolo di esterno destro. Ci stavamo chiedendo perché il tecnico nerazzurro non avesse impiegato Schelotto dall’inizio. Appunto.

    Le pagelle

    Handanovic 7,5: forse soltanto il Julio Cesar di qualche anno fa poteva competere con questo Handanovic. Investimento che alla lunga sta dando i suoi frutti quello dell’ex guardiano di Udine. Se l’Inter ha strappato un punto ieri sera, molti meriti vanno attribuiti a lui.
    Montolivo 7: sempre più leader del centrocampo rossonero. Gestisce palla, presente in difesa, Montolivo anche dopo i complimenti pubblici di Berlusconi può aspirare al ruolo che un tempo fu di un certo Andrea Pirlo.
    Boateng 7: dimenticatevi il Boateng spaesato della prima parte di campionato. Il numero 10 del Milan sembra definitivamente tornato. Suo l’assist per il vantaggio iniziale, e suo il merito di aver fatto impazzire gran parte della retroguardia nerazzurra.
    Schelotto 6,5: entra e segna il gol che regala ai suoi compagni di squadra un pari insperato dopo i primi 45′. Segnare il primo gol con la maglia dell’Inter nel derby è qualcosa che non si dimentica facilmente.
    Balotelli 6: più in ombra rispetto alle prime gare, ma può recriminare per aver incontrato sulla propria strada un fantastico Handanovic.
    Guarin 4: di gran lunga il peggiore in campo ieri sera. Nonostante un discreto avvio, viene ridicolizzato da De Sciglio per tutto il primo tempo. E abbiamo detto De Sciglio, non Roberto Carlos o Bale.

    Il tabellino

    Inter (4-3-1-2): Handanovic 7,5, Zanetti 6, Juan Jesus 5,5, Ranocchia 5,5, Nagatomo 5 (32′ st Chivu sv), Gargano 5, Cambiasso 5 (22′ st Schelotto 6,5), Alvarez 6 (29′ st Kuzmanovic sv), Guarin 4, Cassano 6, Palacio 5. Allenatore: Stramaccioni
    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5, Abate 6, Zapata 6, Mexes 5,5, De Sciglio 7, Muntari 6,5 (45′ st Ambrosini sv), Montolivo 7, Nocerino 6,5, Boateng 7 (36′ st Niang sv), Balotelli 6, El Shaarawy 6,5 (42′ st Bojan sv). Allenatore: Allegri

    Il video

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