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  • Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Serata piuttosto positiva per le tre italiane impegnate in Europa League, il Milan ha battuto il Celtic ottenendo la qualificazione, la Roma già qualificata ha vinto con lo Young Boys garantendosi il 1° posto, il Napoli ha pareggiato con l’Az Alkmaar avvicinandosi moltissimo alla qualificazione.

    Sembrava una partita stortissima per il Milan, sotto 2-0 dopo 13 minuti e con Kjaer uscito per infortunio. Invece Calhanoglu prima e Castillejo poi l’hanno raddrizzata in 2 minuti.

    Il bel gol ad inizio ripresa di Hauge ha spalancato le porte della qualificazione, le parate di Donnarumma ed il sigillo di Brahim Diaz hanno ufficializzato il passaggio del turno.

    La Roma, già certa del passaggio e con un po’ di turnover, ha giocato un buon primo tempo ma ha rischiato di chiuderlo sotto per la rete di Nsame. A sistemare le cose ci ha pensato Borja Mayoral, ormai uomo di coppa, sul finire di frazione.

    Nella ripresa uno splendido gol del giovane Calafiori e la girata di Dzeko, che è sembrato in leggera crescita, hanno chiuso la gara garantendo agli uomini di Fonseca il primo posto nel gruppo.

    L’unica delle tre che non ha ancora ottenuto il pass è il Napoli. Ad Alkmaar gli uomini di Gattuso hanno subito trovato il pareggio e giocato un buon primo tempo. Nella ripresa gli olandesi hanno accelerato, trovato il pari e sprecato un rigore, splendida parata di Ospina.

    Adesso per la squadra di Gattuso ci sarà una vera e propria finale da giocare in casa con la Real Sociedad, dove però basterà anche un pareggio.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida tra il Milan ed il Celtic.

    Il Milan inizia subito provando a far gioco, il Celtic si chiude ed attende. I rossoneri sembrano in controllo ma al 8° un errore di Krunic permette a Rogic di calciare dal limite e segnare. Dopo il gol gli scozzesi vanno vicini al raddoppio prima con lo stesso Rogic, fuori, poi con McGregor, salva Donnarumma. Nel mezzo alle due occasioni Kjaer s’infortuna e deve lasciar spazio a Romagnoli.

    Al 14° arriva lo 0-2, Edouard si presenta solo davanti a Donnarumma e lo batte con un morbido colpo sotto. I rossoneri reagiscono e al 24° accorciano le distanze con una gran punizione di Calhanoglu. Passano due minuti e Castillejo è bravo a trovar palla sotto porta e a calciarla in rete. Il Milan ritrova serenità e costruisce, trovando anche una traversa con Calhanoglu.

    C’è tempo giusto per un tiro di McGregor parato da Donnarumma prima di andare al riposo sul 2-2.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Tonali per Krunic. Parte forte il Milan, al 49° strepitosa azione di Hauge che piazza la palla nell’angolo basso. Brivido al 62° Frimpong controlla in area e calcia, la palla esce di pochissimo. Il Celtic cresce, al 73° serve una super parata di Donnarumma su gran punizione di Christie.

    La partita rimane in bilico ma al 82° Hauge trova Brahim Diaz che con un tocco dolce deposita in rete. E’ la rete che toglie ogni speranza agli scozzesi, il Milan vince e grazie al contemporaneo successo del Lille, ottiene la qualificazione ai 16esimi di Europa League.

    MILAN – CELTIC 4-2 (8° Rogic (C), 14° Edouard (C), 24° Calhanoglu (M), 26° Castillejo (M), 49° Hauge (M), 82° Brahim Diaz))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Kjaer (11° Romagnoli), Gabbia, Hernandez; Krunic (46° Tonali), Kessie (61° Bennacer), Calhanoglu (61° Brahim Diaz); Castillejo, Rebic (83° Colombo), Hauge.

    Allenatore: Pioli.

    Celtic (4-2-3-1): Barkas; Elhamed, Bitton, Ajer, Laxalt; McGregor, Brown (79° Soro); Christie (86° Klimala), Rogic (67° Ntcham), Frimpong; Edouard.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Bengoetxea.

    Ammoniti: Christie (C), Rogic (C), Brown (C).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma e gli svizzeri dello Young Boys.

    Partenza senza grossi ritmi, la prima occasione giallorossa arriva al 8° con un bel calcio di punizione di Bruno Peres deviato in corner. In campo c’è solo la Roma e intorno al quarto d’ora prima Carles Perez, fuori, e poi Pedro, respinto, hanno due volte la palla per il vantaggio.

    Altra occasione ghiottissima per Pedro al 28°, lo spagnolo però si fa parare la conclusione a tu per tu col portiere. Alla prima vera occasione gli svizzeri passano in vantaggio, Nsame entra in area, supera Cristante e batte Pau Lopez in uscita. Sul finire di tempo arriva il pareggio, Von Ballmoos è super su Pedro ma non può niente sul tap in di Borja Mayoral.

    Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    La ripresa comincia con un doppio cambio nella Roma, dentro Spinazzola e Mkhitaryan, fuori Ibanez e Pedro. Il copione non cambia, anche Mkhitaryan deve vedersela con il super portiere che però non può niente sul gran tiro da fuori di Calafiori.

    Trovato il vantaggio la Roma prova a gestire, lo Young Boys non riesce a creare alcun pericolo. Al 81° arriva il sigillo di Dzeko che con un bel tiro al volo infila la palla in rete. Un minuto dopo gli svizzeri restano in 10 per un rosso diretto a Camara per fallo di reazione.

    Finisce così, la Roma vince e conquista matematicamente il primo posto del girone.

    ROMA – YOUNG BOYS 3-1 (34° Nsame (Y), 44° Borja Mayoral (R), 59° Calafiori (R), 81° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Spinazzola), Cristante (65° Fazio), Juan Jesus; Bruno Peres, Villar (60° Pellegrini), Diawara, Calafiori; Carles Perez, Pedro (Mkhitaryan); Mayoral (60° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Young Boys (4-3-3): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Zesiger, Lefort; Rieder (58° Sierro), Aebischer (67° Gaudino), Garcia (67° Elia); Fassnacht, Nsame, Ngamaleu.

    Allenatore: Seoane.

    Arbitro: Jovic.

    Ammoniti: Calafiori (R).

    Espulso: Camara (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa dell’Az Alkmaar.

    Partenza super dei padroni di casa, serve un bel riflesso di Ospina per salvare su Gudmundsson. Al 6° il Napoli passa, bel cross in mezzo, sbuca Mertens che tocca in rete. I padroni di casa ci mettono un po’ a reagire ma al 20° serve una bella parata di Ospina per negare il pareggio a Aboukhlal.

    L’AZ prova a crescere concretamente non impegna Ospina ma quanto meno tiene il pallino del gioco. Si va però al riposo con il Napoli in vantaggio per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi protagonisti del primo tempo. Gli olandesi si mostrano decisi e prima sfiorano il gol con Stengs che calcia alto da buona posizione e poi trovano il pari con il tocco sotto porta di Martins Indi su azione di corner.

    Passano 5 minuti e Bakayoko commette fallo in area su Aboukhlal, è rigore, dal dischetto Koopmeiners calcia ma Ospina para. La partita corre sul filo dell’equilibrio con gli olandesi che però si fanno preferire.

    Al 83° grandissima uscita fuori area del portiere Bizot che ferma Lozano lanciatissimo. La palla buona capita a Petagna al 86° ma il suo diagonale sfiora il palo ed esce.

    Finisce così, il Napoli pareggia ad Alkmaar ed ora potrà giocare con due risultati nell’ultima sfida, in casa, contro la Real Sociedad.

    AZ ALKMAAR – NAPOLI 1-1 (6° Mertens (N), 54° Martins Indi (A))

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Sugawara, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo, De Wit, Koopmeiners; Stengs, Gudmundsson (70° Boadu), Aboukhlal (82° Karlsson).

    Allenatore: Slot.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (66° Mario Rui); Fabian Ruiz (57° Elmas), Bakayoko, Zielinski (61° Petagna); Politano (61° Lozano), Mertens (66° Demme), Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Martins Indi (A), Wijndal (A), Demme (N).

  • Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Turno positivo per le tre italiane in Europa League, il Milan ha aperto la serata con un buon pareggio in casa del Lille, nelle gare delle 21 Napoli e Roma hanno entrambe vinto per 2-0 con gli azzurri in testa al gruppo ed i giallorossi matematicamente ai sedicesimi.

    Partiamo dal Milan che senza Ibrahimovic e Leao ha comunque giocato una buona gara in Francia, ha trovato il vantaggio con Castillejo ed è stata raggiunta da Bamba, reti entrambe nella ripresa.

    Un punto prezioso che permette ai rossoneri di mantenere il secondo posto alle spalle del Lille con però lo Sparta Praga, vittorioso sul Celtic, a solo un punto di distanza.

    Tutto fatto per la Roma che in casa del Cluj parte con un gran turnover, anche a casa degli infortuni in difesa, gestisce serenamente il primo tempo e poi dopo l’ingresso di Veretout nella ripresa piazza l’uno-due che vale successo e qualificazione matematica ai sedicesimi di Europa League.

    Concludiamo con il Napoli, in una serata particolarmente triste, la prima dopo la scomparsa di Maradona, gli azzurri non riescono ad imprimere un gran ritmo però sfruttano un autorete nel finale di primo tempo per chiudere avanti 1-0 sul Rijeka. Nella ripresa Gattuso inserisce i titolarissimi e Lozano piazza il 2-0 che chiude la gara e manda il Napoli in testa al gruppo, a causa anche dello 0-0 tra Az Alkmaar e Real Sociedad.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida del Milan in casa del Lille.

    Partenza equilibrata con le due squadre non interessate ad alzar troppo i ritmi. Al 10° ottimo cross dal fondo di Hernandez, Rebic però colpisce male, occasione sprecata. Risposta dei francesi con Yazici che sfrutta un errore di Tonali ma non trova la porta. Al 24° gran ripartenza del Milan con Hauge che perde il tempo per servire Rebic, occasione sprecata.

    Si vede il Lille al 36° con un bel tiro di Araujo alzato in corner da Donnarumma. Sfida che si ripete al 42° e che ha lo stesso esito, calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con una grande accelerazione di Rebic che entra in area, serve Castillejo che deposita in rete. Il Lille aumenta la pressione ma è ancora il Milan aver la palla buona con Calhanoglu che però trova solo l’esterno della rete.

    Il Milan spreca l’occasione del raddoppio, dopo una gran giocata di Brahim Diaz, e al 66° arriva il pareggio di Bamba bravo a girare in rete il tocco di David. Dopo il pareggio si vedono più cami che emozioni, le squadre paiono non voler rischiare. Finisce in parità, il Milan rimane al secondo posto del girone.

    LILLE – MILAN 1-1 (47° Castillejo (M), 66° Bamba (L))

    Lille (4-4-2): Maignan; Pied (79° Djalo), Fonte, Botman, Mandava; Luis Araujo (75° Lihadji), Xeca (64° Soumare), Andre, Bamba; Yazici (64° Ikonè), David.

    Allenatore: Galtier.

    Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Dalot, Gabbia, Kjaer, Hernandez; Tonali, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu (61° Brahim Diaz), Hauge (77° Krunic); Rebic (61° Colombo).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Pied (L), Xeca (L), Bennacer (M), Soumare (L), Brahim Diaz (M).

    Passiamo alla sfida in trasferta della Roma in casa del Cluj.

    Partenza senza grande intensità, con la Roma che prova a gestire i ritmi e tentare qualche ripartenza. Con il passare dei minuti i padroni di casa provano a crescere ma senza creare niente.

    I minuti passano, la Roma ci prova con il tiro di Mayoral che però non crea grattacapi al portiere.

    Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Veretout per Pellegrini nella Roma. I giallorossi passano subito in vantaggio, punizione buttata in mezzo da Veretout e toccata nella propria porta da Debeljuh. Il Cluj non riesce a creare niente, la Roma ne approfitta e conquista un calcio di rigore grazie a Mkhitaryan, dal dischetto Veretout è infallibile.

    Il raddoppio rasserena i giallorossi che riescono a controllare serenamente la partita. Non succede molto altro, la Roma vince in casa del Cluj e conquista la matematica qualificazione

    CLUJ – ROMA 0-2 (49° aut. Debeljuh (C), 67° rig. Veretout)

    Cluj (4-2-3-1): Balgradean; Susic, Manea, Burca, Camora; Djokovic, Itu (51° Chipchiu); Rondon, Paun-Alexandru (71° Carnat), Pereira; Debeljuh (71° Vojtus).

    Allenatore: .

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Spinazzola (64° Mkhitaryan), Cristante, Juan Jesus; Bruno Peres, Villar, Diawara (77° Milanese), Calafiori; Pellegrini (46° Veretout), Carles Perez (84° Tripi); Mayoral (64° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lechner.

    Ammoniti: Itu (C), Paun-Alexandru (C), Djokovic (C), Diawara (R), Camora (C), Dzeko (R).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa contro il Rijeka.

    Partenza migliore per il Napoli ma la prima occasione è per il Rijeka con Tomecak che calcia alto da buona posizione. Dopo 20 minuti troppo lenti si vede il Napoli con Petagna che sfrutta un errore e calcia, tiro debole e centrale. Ottimo inserimento di Politano al 27°, sul suo tocco è bravo il portiere a chiudere in uscita bassa.

    Il Rijeka non sta solo a guardare, sfrutta gli errori del Napoli e riparte rendendosi insidioso con Muric. Al 41° Zielinski entra in area e mette palla rasoterra dal fondo, Anastasio nel tentativo di anticipare Politano la tocca nella propria rete. Reazione immediata del Rijeka che ci prova due volte con Loncar, salva in corner Meret. Si va al riposo con il Napoli avanti 1-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Subito occasione per Demme, la sua conclusione però non trova la porta per poco. La gara rimane in bilico, i croati provano a non mollare e fanno paura con le ripartenze. Al 72° Petagna s’inserisce e colpisce, palla fuori non di molto, due minuti dopo è Maksimovic a sprecare al volo da due passi.

    Il gol è solo rimandato, inserimento di Lozano che controlla, prende la mira e piazza la palla in rete. Al 90° grande azione del Napoli con Insigne che non riesce a superare il portiere che chiude bene lo specchio.

    Finisce 2-0, il Napoli nel giorno del ricordo di Diego Armando Maradona porta a casa 3 punti che valgono la vetta del gruppo di Europa League.

    NAPOLI – RIJEKA 2-0 (41° aut. Anastasio (R), 75° Lozano)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Demme (69° Lobotka), Bakayoko; Politano (65° Insigne), Zielinski (65° Lozano), Elmas (69° Mertens); Petagna (81° Fabian Ruiz).

    Allenatore: Gattuso.

    Rijeka (5-4-1): Nemistic; Tomecak, Velkovski, Galovic, Smolcic, Anastasio (80° Braut); Muric (78° Yateke), Gnezda Cerin (87° Hodza), Loncar, Stefulj; Andrijasevic (87° Frigan).

    Allenatore: Rozman.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Anastasio (R).

  • Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Serata dai due volti per le tre italiane in Europa League, la Roma ha vinto segnando una cinquina al Cluj, il Napoli ha sofferto è andato sotto e poi ha ribaltato il risultato con il Rijeka, il Milan è totalmente crollato con il Lille.

    Nonostante il classico turnover di coppa, meno pesante stavolta, i ragazzi di Fonseca hanno subito messo in discesa la gara con il Cluj e poi hanno completato l’opera, da segnalare i primi due gol in giallorosso di Borja Mayoral.

    Se Fonseca è stato felice della prestazione, molto meno lo è stato Gattuso che, nonostante il successo in Croazia, non ha gradito l’approccio del suo Napoli che nella prima mezz’ora ha sofferto ed è andato sotto, i gol di Demme a fine prima frazione e l’autorete di Braut nella ripresa hanno rimesso il risultato sui giusti binari.

    Serata totalmente da dimenticare per il Milan che contro il Lille è sembrato spento sin dal primo minuto. I francesi hanno concretizzato con il rigore di Yazici nel primo tempo. Nella ripresa nel giro di 3 minuti lo stesso Yazici ha completato la sua tripletta stendendo definitivamente i rossoneri di Pioli.

    Veniamo al racconto della sfida tra il Rijeka ed il Napoli.

    Partono subito bene i padroni di casa che vanno subito alla conclusione con Menalo, Meret è bravo a deviare in corner. Il Rijeka è molto pericoloso in ripartenza, la difesa del Napoli fatica a chiudere. Al 14° i croati passano in vantaggio, Kulenovic appoggia per Muric che dal limite fa partire il tiro vincente. L’autore del gol è incontenibile e al 17° sfiora il raddoppio con il colpo di tacco.

    Il Rijeka perde il suo miglior calciatore, Muric, ma non perde l’entusiasmo e al 25° va al tiro con Kulenovic, dopo una bella azione, Meret respinge. Gli azzurri fanno possesso palla ma giunti sulla trequarti non riescono a creare pericoli. Al 43° però arriva il pareggio, sul secondo palo Mertens controlla il pallone e mette in mezzo un rasoterra che trova all’appuntamento Demme.

    Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi, il Napoli sembra più aggressivo ma al 48° dopo un pasticcio di Koulibaly, serve il palo a salvare Meret sul tiro di Menalo. Al 53° bella combinazione tra Mertens ed Elmas, Nemistic è attento e respinge. Ci prova Mertens su punizione laterale, Nemistic la tocca sulla parte alta della traversa.

    Un pizzico di fortuna aiuta il Napoli al 62°, Petagna buca un bel cross, la palla sbatte su Braut e s’infila in porta. Il Rijeka non sembra avere le energie e le idee per reagire, il Napoli controlla e prova a trovare il terzo gol. Al 87° ci prova Zielinski in spaccata, gran riflesso di Nemistic. Arriva il fischio finale, il Napoli rimonta e porta a casa 3 punti preziosissimi.

    RIJEKA – NAPOLI 1-2 (14° Muric (R), 43° Demme (N), 62° aut. Braut (R))

    Rijeka (5-3-2): Nemistic; Tomecak, Escoval, Velkovski, Smolcic, Braut (65° Stefulj); Muric (24° Yateke (65° Raspopovic)), Gnezda Cerin, Loncar; Kulenovic, Menalo.

    Allenatore: Rozman.

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Ghoulam); Lobotka, Demme (60° Fabian Ruiz), Elmas (60° Insigne); Politano, Petagna (80° Zielinski), Mertens.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Gestranius.

    Ammoniti: Politano (N), Smolcic (R), Braut (R), Koulibaly (N).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma ed i rumeni del Cluj.

    Partenza super della Roma che dopo due minuti trova subito il gol, cross perfetto di Spinazzola e colpo di testa vincente di Mhkitaryan. Risponde il Cluj con un bel tiro di Djokovic, Pau Lopez salva. Brutta palla persa da Villar al 23°, Rondon va al tiro, Pau Lopez risponde, sul fronte opposto il Cluj rischia di farsi autorete e sul susseguente corner Ibanez stacca e di testa segna il raddoppio.

    Il raddoppio agevola la Roma, Veretout va al tiro la palla respinta s’impenna, Bruno Peres vede Mayoral e gli serve di testa un perfetto assist, al 34° è 3-0 per i giallorossi. Il primo tempo si chiude con la Roma agevolmente avanti per 3-0.

    La ripresa comincia con 5 cambi, tre per la Roma e due per il Cluj. Il parziale del primo tempo agevola il controllo della gara da parte dei giallorossi. Doppia occasione per Borja Mayoral tra il 65° ed il 67° ma prima trova una respinta e poi calcia fuori. Al 73° occasione per il Cluj, ci pensa Kumbulla a salvare a due passi dalla linea.

    Arriva un’altra gioia per Mayoral che al 84° dentro l’area controlla e scarica il destro vincente, doppietta per lui. Cinquina giallorossa al 89°, Milanese imbuca in verticale per Pedro che non ha problemi a battere il portiere avversario. Finisce così, la Roma vince 5-0 e consolida il primo posto in vetta al gruppo A di Europa League.

    ROMA – CLUJ 5-0 (2° Mhkitaryan, 24° Ibanez, 34°, 84° Mayoral, 89° Pedro)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez (61° Smalling) Kumbulla; Bruno Peres, Cristante (73° Milanese), Veretout (46° Pedro), Spinazzola (46° Juan Jesus); Villar, Mhkitaryan (46° Pellegrini); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Cluj (4-1-3-2): Balgradean; Susic (80° Latovlevici), Manea, Ciobotariu, Camora; Hoban; Deac (46° Paun-Alexandru), Itu (46° Pereira), Djokovic; Rondon (90° Joca), Debeljuh (67° Carnat).

    Allenatore: Petrescu.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Hoban (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa contro il Lille.

    Partenza piuttosto equilibrata con i ritmi che non tendono a salire, con il Milan più propenso a far la gara. Dopo una serie di potenziali occasioni per il Milan, si fa vedere il Lille con una ripartenza di David, salva Donnarumma, pochi secondi e Romagnoli commette fallo da rigore, dal dischetto va Yazici che spiazza il portiere.

    Al 25° violenta punizione di Ibrahimovic, Maignan la respinge col corpo. I francesi prendono coraggio e provano a rendersi pericolosi con la difesa rossonera un po’ distratta. Troppo poco Milan, si va al riposo con i francesi avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Leao e Calhanoglu per Castillejo e Krunic. I rossoneri non riescono ad alzare i ritmi, il Lille non corre rischi. Al 55° arriva il raddoppio dei francesi, tiro da fuori di Yazici, Donnarumma sbaglia l’intervento e la palla s’infila.

    Passano solo 3 minuti e Yazici va a finalizzare una ripartenza calciando comodamente appena dentro l’area, tripletta per lui.

    Squillo rossonero con Rebic al 64°, respinge Maignan. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e nemmeno le opportunità anzi sono i francesi a rischiare di segnare il quarto, clamoroso l’errore di Bamba nel finale.

    Finisce così, il Milan, dopo una lunga serie di imbattibilità, cade pesantemente in casa contro un Lille trascinato da Yazici.

    MILAN – LILLE 0-3 (22° rig., 55°, 58° Yazici)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Kessie, Tonali (62° Bennacer), Krunic (46° Calhanoglu); Castillejo (46° Leao) , Ibrahimovic (62° Rebic), Brahim Diaz (78° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Lille (4-4-1-1): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Yazici (80° Ylmaz), Renato Sanches (80° Soumare), Xeca (65° Andre), Bamba (84° Mandava); Ikone (65° Lihadji); David.

    Allenatore: Galtier.

    Arbitro: Frankowski.

    Ammoniti: Xeca (L), Celik (L), Romagnoli (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Serata dolce per le italiane in Europa League, il Milan dei giovani s’impone nettamente 3-0 contro lo Sparta Praga e prosegue il suo cammino a punteggio pieno, il Napoli rialza la testa e con un gol di Politano espugna il campo della Real Sociedad, frena invece la Roma che all’Olimpico non va oltre allo 0-0 con il Cska Sofia.

    Come detto ci pensano tre classe 1999 a regalare la vittoria al Milan, Brahim Diaz apre le marcature nel primo tempo, Leao raddoppia ad inizio ripresa e Dalot chiude i giochi poco dopo.

    Da segnalare un rigore fallito da Ibrahimovic e una gran prova di Bennacer.

    Il Napoli non poteva permettersi altri passi falsi e pur soffrendo in alcuni tratti della partita, è riuscito a battere 1-0 la Real Sociedad, a decider la sfida un tiro di Politano deviata da un difensore.

    Azzurri in ansia per l’infortunio muscolare di Insigne.

    La Roma scesa in campo con un ampio turnover gioca una buona gara ad inizio ed alla fine ma in mezzo rischia anche di subire gol contro il Cska Sofia.

    Un pareggio comunque utile per mantenere il comando del gruppo di Europa League a quota 4 insieme al Cluj.

    Veniamo al racconto della sfida di San Siro tra Milan e Sparta Praga.

    Partenza forte del Milan che riesce in un paio di occasioni ad arrivare al cross dal fondo con estrema facilità. E’ una gara a senso unico, in campo ci sono solo i rossoneri anche se non si assiste a clamorose occasioni da gol.

    Al 24° bruta palla persa in uscita dallo Sparta, Ibrahimovic va in profondità, serve Diaz che con un dribbling porta la palla sul destro e batte Heca. Alla mezz’ora Krunic ha la chance del raddoppio ma il portiere esce bene e chiude ogni possibilità.

    Bennacer, al 35°, pennella per Ibrahimovic che viene steso, è rigore, dal dischetto va lo svedese che calcia male con la palla che colpisce la traversa ed esce. Lo Sparta Praga prova a farsi vedere, il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Milan.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Leao al posto di Ibrahimovic. Subito doppia grande occasione per il Milan, Tonali imbecca per Leao che però vede la sua conclusione respinta, la palla finisce a Tonali che calcia subito, altra gran respinta di Heca.

    Al 57° arriva il raddoppio, bel cross rasoterra di Dalot, perfetto inserimento di Leao che spinge in rete. Il tecnico dello Sparta prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni ma al 67° una bella palla di Bennacer permette a Dalot di trovarsi solo davanti al portiere e di segnare il gol del 3-0.

    I minuti scorrono via con i rossoneri in totale controllo, gli ospiti provano a far qualcosa ma Tatarusanu rimane totalmente inoperoso. Finisce 3-0, prosegue alla grande il cammino del Milan in Europa League.

    MILAN – SPARTA PRAGA 3-0 (24° Brahim Diaz, 57° Leao, 67° Dalot)

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Calabria (68° Conti), Kjaer, Romagnoli (81° Duarte), Dalot; Tonali, Bennacer (81° Kessie), Krunic (88° Maldini); Castillejo, Ibrahimovic (46° Leao), Brahim Diaz.

    Allenatore: Pioli.

    Sparta Praga (4-3-2-1): Heca; Sacek, Celustka, Lischka (80° Plechaty), Hanousek; Pavelka, Travnik (80° Karabec), Vindheim; Dockal, Krejci (63° Karlsson); Julis (63° Kozak).

    Allenatore: Kotal.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Dockal (S), Lischka (S), Pavelka (S).

    Passiamo all’esordio stagionale casalingo in Europa League della Roma contro il Cska Sofia.

    Partenza favorevole per la Roma che dopo 3 minuti troverebbe anche il vantaggio con il tocco sottoporta di Smalling, la bandierina alzata però annulla tutto. La risposta del CSKA arriva al 8°, Sowe calcia dal limite ma non trova la porta di poco.

    I giallorossi si fanno rivedere al 16° con una bella conclusione di Spinazzola respinta in corner da Busatto. La partita scorre tranquilla sino al 33° quando Mkhitaryan calcia al volo con la palla che colpisce la traversa.

    Non accade altro di particolarmente interessante, la Roma mantiene il predominio del gioco ma si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Pedro e Karsdorp per Mkhitaryan e Spinazzola. La prima occasione, al 52, è per gli ospiti ed è piuttosto ghiotta, Antov calcia oltre la traversa dopo una respinta di Pau Lopez.

    La gara non decolla anzi, si assiste più ad errori che a buone giocate. Al 65° brivido per la Roma, ci prova Henrique ma Pau Lopez salva, lo stesso portiere torna protagonista al 72° questa volta su Sowe.

    Il neo entrato Pellegrini si crea subito un’occasione ma Busatto è attento e si salva. L’occasione buona l’avrebbe anche Dzeko al 87° ma il bosniaco manca il tocco vincente. Non succede niente nei minuti di recupero, finisce 0-0, la Roma mantiene la vetta del proprio girone.

    ROMA – CSKA SOFIA 0-0

    Roma (3-4-1-2): Pau Lopez; Smalling (57° Juan Jesus), Fazio, Kumbulla; Spinazzola (46° Karsdorp), Cristante, Villar, Bruno Peres; Mkhitaryan (46° Pedro); Mayoral (69° Dzeko), Carles Perez (74° Pellegrini).

    Allenatore: Fonseca.

    Cska Sofia (4-2-1-3): Busatto; Vion (89° Turitsov), Antov, Zanev, Mazikou; Youga (81° Rodrigues), Geferson (81° Beltrame); Sankhare (89° Ahmedov); Sinclair (64° Henrique), Sowe, Yomov.

    Allenatore: Mitov.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Bruno Peres (R), Karsdorp (R), Villar (R), Zanev (C), Busatto (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa della Real Sociedad.

    Partenza migliore della Real Sociedad che prova a rendersi pericolosa con giocate rapide negli spazi stretti. Al 7° squillo di Insigne che prova la giocata personale, palla fuori di poco. Altra grande occasione, stavolta per Mario Rui che cerca il colpo sotto, palla che esce vicina al palo.

    Al 22° tegola per il Napoli, Insigne si ferma dopo uno scatto e deve lasciare il posto a Lozano per un guaio muscolare. I baschi fanno la gara ma il Napoli in ripartenza sa esser insidioso. Non cambia molto nei restanti minuti, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi, rientrano i 22 che avevano concluso il primo tempo. Non cambia molto il copione, Real Sociedad a far la partita e Napoli attendo a chiudere e provare a ripartire. Al 55° gli azzurri passano, Politano calcia forte, Sagnan la tocca di testa e spiazza il proprio portiere.

    Reazione rabbiosa dei padroni di casa, al 66° serve una gran parata di Ospina sul tiro al volo di Portu, servito da David Silva. Pericolosa ripartenza della Real Sociedad al 78° la conclusione di Oyarzabal esce non di molto.

    86° Oshimen colpisce quanto basta e segna ma la rete viene annullata perchè Mario Rui nel calciare la punizione scivola e tocca due volte il pallone. Al 92° Osimhen prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Non è un rosso pesante perchè il Napoli resiste nei 2 restanti minuti e porta a casa tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione.

    REAL SOCIEDAD – NAPOLI 0-1 (55° Politano)

    Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Gorosabel (79° Barrenetxea), Sagnan, Le Normand, Monreal; Merino (79° Zubimendi), Guevara, David Silva; Portu (67° Bautista), Isak (67° Willian Jose), Oyarzabal (87° Guridi).

    Allenatore: Alguacil.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Bakayoko, Demme (88° Ruiz), Lobotka (61° Mertens); Politano (61° Di Lorenzo), Petagna (61° Osimhen), Insigne (22° Lozano).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Lozano (N), Le Normand (R).

    Espulso: Osimhen (N).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: Roma in rimonta, bene il Milan, delude il Napoli

    Europa League: Roma in rimonta, bene il Milan, delude il Napoli

    Esordio dolce per Milan e Roma in Europa League, piuttosto amaro invece per il Napoli.

    I giallorossi di Fonseca, forse anche per l’eccesivo turnover, hanno sofferto e chiuso sotto per uno a zero il primo tempo in casa dello Young Boys.

    L’ingresso di Spinazzola, Dzeko ed altri “titolari” ha permesso alla Roma di ribaltare il risultato con i gol di Bruno Peres e Kumbulla per il definitivo 2-1.

    Alla stessa ora, alle 18.55, anche il Napoli esordiva in Europa League, gli azzurri avevano contro un AZ decimato dalle positività al COVID eppure alla fine a spuntarla sono stati gli olandesi con un gol nel secondo tempo firmato da De Wit.

    Un deciso passo indietro rispetto al Napoli spumeggiante visto contro l’Atalanta.

    Prosegue il suo momento positivo il Milan che ha sofferto solo i primi minuti l’aggressività del Celtic poi con i gol di Krunic e Diaz ha chiuso avanti il primo tempo sul 2-0.

    Il gol di Elyounoussi a 15 minuti dalla fine ha fatto provare qualche brivido a Pioli e ai suoi ragazzi. A sistemare le cose ci ha pensato Hauge in pieno recupero col gol del 3-1.

    Veniamo al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Az Alkmaar

    Partenza tutta del Napoli che tiene in mano il pallino del gioco. Il primo squillo degli olandesi arriva al 15° con un tiro da lontano di Karlsson, facile per Meret. Gli azzurri continuano a gestire i ritmi e al 22° arriva il primo tiro in porta con Politano, Bizot si allunga e respinge.

    Il Napoli cresce e al 24° ci prova Osimhen, tiro deviato che finisce debolmente tra le mani del portiere.

    Poco dopo la mezz’ora buona occasione per Sugawara, il giapponese sfrutta un errore di Koulibaly e arriva al tiro, palla che esce di poco. Scampato il pericolo è Mertens ad avere un’occasione d’oro su un perfetto assist di Osimhen, il tiro del belga, da ottima posizione, finisce sul fondo.

    Un colpo di testa largo di Osimhen è l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia senza cambi nelle due squadre e con una potenziale buona occasione di Osimhen che si muove bene ma calcia malissimo. Al 53° ci prova anche Koulibaly con il colpo di testa su azione da corner, palla alta.

    Al 57° olandesi in vantaggio a sorpresa, Sugawara imbuca per Svensson che mette l’assist per De Wit che da dentro l’area batte Meret. Osimhen avrebbe la palla del pareggio al 63° ma il suo colpo di testa è molto debole.

    Il neoentrato Petagna in tuffo di testa al 68° non trova la porta di poco. Ci prova allora Politano al 81° ma il suo tiro deviato esce sul fondo.

    Il colpo di testa di Di Lorenzo sul fondo arriva poco prima del fischio finale, brutta sconfitta del Napoli nella prima di Europa League.

    NAPOLI – AZ ALKMAAR 0-1 (57° De Wit)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj (59° Mario Rui); Fabian Ruiz, Lobotka (66° Demme); Politano (83° Bakayoko), Mertens, Lozano (59° Insigne); Osimhen (66° Petagna).

    Allenatore: Gattuso.

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Svensson, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo (89° Leeuwin), Stengs, Koopmeiners; Sugawara, De Wit, Karlsson (89° Gudmundsson).

    Allenatore: Slot.

    Arbitro: Stefanski.

    Ammoniti: De Wit (A), Koulibaly (N).

    Passiamo all’esordio stagionale in Europa League della Roma in casa dello Young Boys.

    Partenza favorevole ai padroni di casa che sfruttano un errore di Fazio e vanno al tiro con Rieder che però non trova la porta. Al 13° Cristante commette fallo su Rieder, è calcio di rigore che Nsame trasforma.

    Non si vede la reazione della Roma, anzi poco dopo la mezz’ora è Nsame ad avere due volte l’occasione per trovare il raddoppio. Finalmente al 41° i giallorossi si rendono pericolosi con Carles Perez, la sua azione personale però viene salvata in corner dalla difesa.

    Si va al riposo con gli svizzeri avanti per 1-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Spinazzola al posto di Karsdorp. Il secondo tempo vede più cartellini gialli che occasioni, la Roma non riesce a creare pericoli se non una potenziale occasione per Carles Perez salvata dalla difesa.

    Al 69° però il pari arriva, Dzeko imbuca per Bruno Peres che entra in area e batte Von Ballmoos. Passano due minuti e la difesa della Roma si dimentica di Burgy che colpisce di testa solissimo e sfiora il nuovo vantaggio.

    Passato lo spavento la squadra di Fonseca torna in attacco e trova il vantaggio con il colpo di testa di Kumbulla al 74°. Pericolosissimo Meschack al 86° ma Pau Lopez è attento e salva la Roma.

    Non succede altro, la Roma resiste ed in rimonta porta a casa tre punti nell’esordio in Europa League.

    YOUNG BOYS – ROMA 1-2 (14° rig. Nsame (Y), 69° Bruno Peres (R), 74° Kumbulla (R))

    Young Boys (3-4-3): Von Ballmoos; Burgy, Lustenberger, Zesiger; Hefti, Rieder (69° Aubitscher), Sierro (79° Gaudino), Maceiras; Fassnacht (65° Meschack), Nsame (79° Siebatcheu), Ngamaleu (65° Mambimbi).

    Allenatore: Seoane.

    Roma (3-4-3): Pau Lopez; Juan Jesus (70° pellegrini), Fazio, Kumbulla; Bruno Peres, Villar (59° Veretotut), Cristante, Karsdorp (46° Spinazzola); Pedro (59° Mhkitaryan), Mayoral (59° Dzeko), Carles Perez.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Karsdorp (R), Fazio (R), Zesiger (Y), Juan Jesus (R), Villar (R), Bruno Peres (R), Gaudino (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa del Celtic.

    Partenza aggressiva del Celtic che preme sull’acceleratore cercando di mandare in difficoltà la difesa rossonera, soprattutto con Ajeti. Al 14° però è il Milan a passare in vantaggio con un colpo di testa di Krunic su cross di Castillejo.

    Gli scozzesi tengono palla ma non riescono ad impensierire Donnarumma.

    La gara scorre senza grossi sussulti, il Milan riesce a gestire bene i ritmi, il Celtic non trova più l’intensità dei primi minuti. Al 42° arriva il raddoppio, Hernandez aspetta il momento giusto e serve Diaz, il numero 21 con una giocata si libera e trova la conclusione vincente. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti per 2-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Christie e Elyounoussi per il Celtic, stessi undici in campo per il Milan. I padroni di casa provano a farsi vedere col tiro di Laxalt al 51°, palla alta.

    Pioli fa entrare forze fresche come Leao che ha subito la ripartenza giusta, serve Diaz che però controlla male e spreca la chance.

    Al 76° i rossoneri calano la concentrazione ed Elyounoussi di testa, da corner, riapre la partita. Il Celtic spinge, il Milan soffre ma tiene.

    A togliere tutte le preoccupazioni ci pensa Hauge che al 92° s’inserisce, resiste a Duffy e batte Barkas. Finisce così, il Milan esordisce con un bel successo nel suo girone di Europa League.

    CELTIC – MILAN 1-3 (14° Krunic (M), 42° Diaz (M), 76° Elyounoussi (C), 92° Hauge (M))

    Celtic (3-5-2): Barkas; Welsh (46° Christie), Duffy, Ajer; Frimpong, Ntcham, Brown (64° Rogic), McGregor, Laxalt (78° Taylor); Ajeti (78° Klimala), Griffiths (46° Elyounoussi).

    Allenatore: Lennon.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Krunic, Tonali, Kessie (66° Bennacer); Castillejo (79° Saelemaekers), Ibrahimovic (66° Leao), Brahim Diaz (79° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Laxalt (C), Tonali (M), Donnarumma (M), Christie (C), Saelemaekers (M).

  • Sorteggi Europa League: Roma bene, Napoli e Milan un po’ meno

    Sorteggi Europa League: Roma bene, Napoli e Milan un po’ meno

    A Nyon si sono svolti i Sorteggi Europa League che hanno decisamente sorriso alla Roma ed hanno messo qualche insidia sul cammino di Napoli e Milan.

    I giallorossi di Fonseca hanno infatti pescato i campioni svizzeri dello Young Boys, il Cluj che non porta alla mente bei ricordi relativamente ai gironi della Champions League 2009 e che l’anno scorso era nello stesso girone della Lazio.

    A completare il tutto ci sarà il Cska Sofia squadra presentatasi con il coefficiente più basso tra tutte le presenti al sorteggio.

    Nei Sorteggi Europa League anche il Napoli partiva dalla prima fascia ma gli uomini di Gattuso hanno avuto un destino decisamente meno fortunato.

    Dalla seconda fascia infatti sono arrivati i baschi della Real Sociedad, la nuova squadra di David Silva e del talento Oyarzabal.

    Nel gruppo ci sarà anche l’Az Alkmaar, gli olandesi non hanno vere e proprie stelle ma ha un gioco tale da permettergli di arrivare a pari punti con l’Ajax prima dello stop causa Covid-19 della scorsa stagione. Il Rijeka, squadra croata, completa il girone.

    Il Milan partiva dalla terza fascia ma poteva ritrovarsi in un girone decisamente più semplice.

    Gli scozzesi del Celtic, che l’hanno scorso vinsero il girone della Lazio, i cechi dello Sparta Praga, che torneranno a Milano dopo aver affrontato l’Inter nei gironi di Europa League del 2016/17 ed anche i francesi del Lille che sono partiti fortissimo in questa Ligue1 2020/21.

    Sorteggi Europa League quindi dal sapore agrodolce, certo sulla carta le tre compagini italiane hanno tutte ampissime possibilità di raggiungere i sedicesimi di finale della competizione.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Risultato Sorteggi Europa League | © UEFA

    Venendo alle rivali più accreditate alla conquista delle coppa, gruppi decisamente favorevoli per le tre inglesi ovvero Arsenal, Tottenham e Leicester, così come per il Villarreal.

    Sostanzialmente equilibrati gli altri gironi con le teste di serie favorite ma con la possibilità di qualche sorpresa.

  • Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Era il più atteso ed alla fine è stato lui a decidere la gara: il gol vittoria nella Supercoppa ha portato la firma di Cristiano Ronaldo.

    Una partita non certo splendida, giocata a ritmi bassi, forse anche a causa del caldo, e vissuta sul filo dell’equilibrio con fiammate da ambo le parti.

    A decidere il vincitore della Supercoppa, come già anticipato, ci ha pensato CR7 che al minuto 61 ha sfruttato una gran giocata di Pjanic e con il colpo di testa dentro l’area piccola, ha superato Donnarumma.

    L’espulsione di Kessie al 74°, grazie all’intervento del VAR, ha poi praticamente chiuso la pratica nonostante il  generoso tentativo del Milan di Gattuso di provare a trovare la parità.

    Veniamo al racconto della finale di Supercoppa Italiana. 

    Sciolti tutti i dubbi della vigilia, nella Juventus gioca Douglas Costa nel tridente d’attacco mentre nel Milan panchina per un Higuain non nelle migliori condizioni, dentro Cutrone.

    Partenza grintosa e di personalità del Milan che prova a fare la gara. La prima occasione è per la Juventus, al 4° minuto, con il tiro a giro di Douglas Costa che sfiora il palo. Provano a rispondere i rossoneri al 12° col tiro di Calhanoglu che però finisce lontano dai pali di Szczesny. Al 17° Douglas Costa ricambia il favore a Cancelo, il portoghese lascia partire il diagonale rasoterra, palla fuori di poco. Al 24° occasione per il Milan, Szczesny sbaglia l’uscita su corner, Bakayoko si vede arrivare il pallone addosso, prova a calciare ma c’è Alex Sandro pronto a respingere. Al 34° imbucata per Matuidi che segna ma il guardalinee alza la bandierina per la netta posizione di fuorigioco del francese. Sul finale di tempo ci prova CR7 in acrobazia ma la palla rimbalza sul terreno di gioco e finisce oltre la traversa. Anche gli uomini di Gattuso hanno una fiammata al 45°, bel tiro di Calhanoglu, un rasoterra su cui è pronto Szczesny. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Clamorosa occasione, dopo solo 2 minuti, per Cutrone che lascia partire un gran sinistro che colpisce la traversa. La Juve replica con Cristiano Ronaldo ma Donnarumma è attento a respingere. Al 61° la Juventus passa in vantaggio, pennellata di Pjanic per il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che da due passi batte Donnarumma. Al 68° rapida combinazione Dybala-Matuidi-Dybala con l’argentino che sotto porta batte il portiere ma si alza la bandierina, è fuorigioco. Gattuso decide di giocarsi anche la carta Higuain a 20 minuti dal termine. Al 73° brutto intervento di Kessie che gli costa il giallo, Banti viene richiamato dal VAR e dopo aver visionato l’azione opta per il cartellino rosso. Al 78° buon riflesso di Donnarumma che non si fa sorprendere dal cross di Alex Sandro deviato da un difensore. Al 87° protesta vivace del Milan per un contrasto in area tra Emre Can e Conti ma Banti lascia correre. Nei minuti di recupero la Juventus spreca due contropiedi molto invitanti con Bernardeschi prima e Cristiano Ronaldo poi. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Juventus conquista la Supercoppa Italiana.

     

    JUVENTUS – MILAN 1-0 (61° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Chiellini, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (86° Bernardeschi), Pjanic (65° Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89° Khedira), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paqueta (71° Borini); Castillejo (71° Higuain), Cutrone (79° Conti), Calhanoglu.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J).

    Espulso: Kessie (M).

  • Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    La tre giorni di coppe europee si conclude nel peggiore dei modi per le italiane: il Milan viene sconfitto per 3-1 ad Atene ed è eliminato dall’Europa League, perde anche la Lazio, 2-1 in casa con l’Eintracht ma i biancocelesti erano già qualificati.

    I rossoneri che avevano due risultati su tre e potevano anche permettersi la sconfitta con un gol di scarto, dopo lo 0-0 del primo tempo commettono una distrazione su un corner che costa il gol dello 0-1. Nove minuti dopo ci si mette anche la sfortuna con la beffarda deviazione di Zapata per lo 0-2. Zapata poi bravo a rimettere subito le cose sui giusti binari segnando il gol del 1-2. A 10 minuti dalla fine è arrivato il rigore, molto dubbio, del 3-1.

    Un mix di fattori (dal sapersi accontentare del risultato, alla spinta del pubblico, sino al rigore dubbio) che hanno portato ad una eliminazione pesante, decisamente inaspettata che potrebbe mettere in discussione la panchina di Gattuso. 

    Prima di quella del Milan era arrivata anche la sconfitta della Lazio.

    Un k.o. quello dei biancocelesti indolore, visto il secondo posto già acquisito, nel quale si è visto un buon Correa, autore del gol del momentaneo 1-0 e di altre belle giocate, ed una squadra che nonostante la sconfitta ha soddisfatto mister Simone Inzaghi.

     

    Veniamo al racconto del match dell’Olimpico.

    Pronti via, la partenza migliore è dei tedeschi che nel primo quarto d’ora fanno la gara ma non vanno oltre a qualche corner guadagnato. Ci provano anche Willems e Muller ma la difesa della Lazio respinge. Al 27° si vedono i biancocelesti con la conclusione di Luis Alberto troppo centrale per creare problemi a Ronnow. Alla mezz’ora infortunio per Hasebe che lascia il campo per N’Dicka. Non accade molto altro, il primo tempo, dai ritmi decisamente bassi, si chiude sullo 0-0

    Secondo tempo che parte con gli stessi protagonisti che avevano chiuso il primo. La sfida è decisamente più vivace e al 56° una gran giocata di Luis Alberto che lancia Correa, l’argentino davanti a Ronnow non sbaglia. I tedeschi reagiscono subito, si rendono pericolosi con ripartenze veloci che impegnano la difesa bianconceleste poi al 65° Gacinovic da lontano lascia partire una conclusione che s’infila nell’angolo dove Proto non può arrivare. Subito il pareggio la squadra di Inzaghi si ributta in attacco e al 68° Durmisi viene messo davanti alla porta da Correa, Ronnow è strepitoso. Dall’altro lato del campo i tedeschi non sbagliano, Gacinovic trova il filtrante per Haller che, da dentro l’area col rasoterra, batte Proto. La reazione della Lazio non crea grosse occasioni se non una punizione di Luis Alberto al 90° facilmente bloccata dal portiere. Finisce così, vincono i tedeschi che chiudono il girone a punteggio pieno, la Lazio, già qualificata al secondo posto, non riesce a portare a casa un successo che non avrebbe fatto classifica ma che avrebbe comunque fatto morale.

     

    LAZIO – EINTRACHT FRANCOFORTE 1-2 (56° Correa (L), 65° Gacinovic (E), 71° Haller (E))

    Lazio (3-5-2): Proto; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Caceres (75° Lulic), Murgia, Cataldi, Berisha (75° Rossi), Durmisi; Luis Alberto, Correa.

    Allenatore: S.Inzaghi.

    Eintracht Francoforte (4-4-1-1): Ronnow; da Costa, Russ, Falette, Willems; Muller (79° Jovic), Fernandes, Hasebe (32° N’Dicka), Tawatha; Gacinovic (88° Stendera); Haller.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Meler

    Ammoniti: Luis Alberto (L), Acerbi (L), Falette (E), Cataldi (L), Stendera (E).

     

    Passiamo ora alla sfida di Atene tra il Milan e l’Olympiacos. 

    Si parte e dopo pochi secondi Guerrero si trova solo davanti alla porta, bravissimo Reina ad uscire e chiudere. Altra buona occasione per i greci al 9° ma Abate è pronto ad anticipare Guerrero dopo la sponda di Fortounis. La risposta del Milan arriva al 18° con Higuain, servito da Cutrone, che cerca con la punta di sorprendere che però respinge. Un minuto dopo ci prova Zapata di testa ma alza ancora in corner. Al 26° brivido per il Milan con l’uscita a vuoto di Reina su azione da corner, si accende una mischia che i rossoneri sbrogliano con un po’ di fatica. Al 44° Reina in tuffo devia in corner una punizione di Fortounis. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si rientra senza cambi ed i greci hanno subito un’occasione con Fetfatzidis che calcia e sfiora il palo. Risposta Milan con il bolide di Kessie fuori di niente. L’Olympiacos spinge e al 60° sfrutta una distrazione del Milan che non si accorge di un corner battuto rapidamente, Higuain respinge la prima conclusione ma poi arriva Cissè di testa a spingere in rete. I rossoneri reagiscono subito con la conclusione dal limite di Cutrone fuori di niente. Al 63° super brivido per il Milan, prima Reina salva su Fortounis poi Guerrero calcia a botta sicura ma sulla linea c’è Zapata a salvare. Replica di Higuain, gran tiro, fuori di poco. Al 69° Guilherme ci prova da fuori, il tiro viene deviato da Zapata ed il pallone va a finire dove Reina non può arrivare. Zapata però si fa perdonare due minuti dopo, va a saltare sul corner e tocca il pallone, prova a salvare ma la palla è dentro, il Milan accorcia. I rossoneri sono distratti in difesa e al 75° serve un salvataggio miracoloso di Abate per respingere il tiro di Guerrero. Al 80° il neo entrato Torosidis si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Fortounis che spiazza Reina. Al 92° ci prova Higuain, la palla è deviata sembra poter beffare ma esce sul fondo. Non basta nemmeno l’ultimo assalto, finisce 3-1, passa l’Olympiacos, il Milan esce dall’Europa League.

     

     

    OLYMPIACOS – MILAN 3-1 (60° Cissè (O), 69° Guilherme (O), 71° Zapata (M), 81° rig. Fortounis (O))

    Olympiacos (4-2-3-1): Sà; Elabdellaoui, Cissé, Vukovic, Koutris; Camara (79° Torosidis), Guilherme; Fetfatzidis (68° Natcho), Fortounis, Podence (85° Bouchalakis); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Milan (4-4-2): Reina; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez (85° Halilovic); Castillejo, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Higuain, Cutrone (78° Laxalt).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Koutris (O), Bakayoko (M), Cissé (O), Reina (M), Camara (O), Abate (M), Guerrero (O).

  • Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Serata agrodolce per le italiane impegnate in Europa League, il Milan è uscito sconfitto dalla sfida di San Siro contro il Betis Siviglia, la Lazio di Simone Inzaghi invece ha vinto 3-1 a Marsiglia contro l’Olympique di Rudi Garcia.

    Ci si aspettava una riscossa dal Milan dopo il derby di campionato perso al 92° per il gol di Icardi, invece nella serata di Europa League è arrivata la sconfitta casalinga contro il Betis Siviglia.

    Gli uomini di Gattuso si sono svegliati troppo tardi, hanno subito per lunghi tratti della gara il ritmo degli spagnoli e sono andati sotto per 2-0, l’ingresso di un elettrico Cutrone ha dato un po’ di carica ai rossoneri che hanno accorciato le distanze proprio con il bomber con il numero 63 sulla maglietta. Un gol che però non è bastato ad evitare la seconda sconfitta in 4 giorni.

    Grande prova invece della Lazio che ha giocato un match di altissimo livello al Velodrome contro l’Olympique Marsiglia. La squadra di Inzaghi ha trovato il vantaggio dopo pochi minuti con Wallace, ha rischiato qualcosa ad inizio ripresa poi, dopo aver segnato il 2-0 con Caicedo, ha gestito la gara soffrendo solo per pochi minuti tra il gol del 1-2 di Payet ed il definito 3-1, segnato al 90° da Marusic.

    Veniamo al racconto della prima italiana impegnata in questa serata di Europa League: il Milan.

    Partenza migliore degli ospiti che al 7° si rendono molto pericolosi con una giocata di Sanabria che crea qualche grattacapo alla retroguardia rossonera. La partita si mantiene sull’equilibrio e la prima buona occasione per il Milan arriva al 23° ma Higuain di testa non trova la porta. Alla mezz’ora il Betis passa in vantaggio, Lo Celso dalla sinistra mette un bel pallone in mezzo, Sanabria è lesto ad anticipare Reina e deposita in gol. Gli spagnoli accelerano e al 33° troverebbero anche il 2-0 ancora con Sanabria ma la bandierina alzata del guardalinee blocca tutto. Sempre Sanabria protagonista, al 38° Lo Celso lo serve con un cross morbido ma l’attaccante colpisce male e spedisce altissimo. Il Milan è in difficoltà e al 42° Reina è costretto ad uscire fuori area per anticipare Lo Celso lanciato in profondità, il portiere rischia tantissimo ma riesce a deviare col petto. Nel primo minuto di recupero, occasione enorme per Higuain, il Pipita dribbla anche il portiere ma al momento di concludere viene chiuso da Mandi in corner. Il primo tempo si chiude con gli spagnoli avanti 1-0.

    Gattuso decide di mandare in campo Suso e Cutrone, per Borini e Bakayoko, ad inizio ripresa ma la prima chance è per il Betis con Lo Celso che arriva al tiro dopo una sponda di un compagno ma calcia alto. Al 49° gran progressione di Junior Firpo che arriva anche al tiro con il pallone che esce non di molto. Il Milan non sembra comunque in partita ed al 55° viene punito da Lo Celso che realizza un gol capolavoro con una conclusione di sinistro da fuori che non lascia scampo a Reina. La squadra di Gattuso pare accusare il colpo e non riesce ad abbozzare nemmeno una reazione fatta di grinta e carattere. La svolta potrebbe arrivare al 72° ma il palo dice no ad un gran tiro da lontano di Castillejo. Il Milan però ha uno scatenato Cutrone che al minuto 83° si fa trovare pronto sull’assist di Castillejo e deposita in rete il pallone del 1-2. Al 90° intervento dubbio di Bartra su Castillejo pronto a battere a rete, l’arbitro decide di non concedere il rigore. Nel 4° minuto di recupero il Milan rimane in 10 per il rosso diretto a Castillejo colpevole di un brutto fallo da dietro. Finisce così, il Milan, dopo la sconfitta nel Derby, perde anche la prima partita nel girone di Europa League.

     

    MILAN – BETIS SIVIGLIA 1-2 (30° Sanabria (B), 55° Lo Celso (B), 83° Cutrone (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Romagnoli, Zapata, Laxalt; Bakayoko (46° Suso), Biglia (81° Bertolacci), Bonaventura; Castillejo, Higuain, Borini (46° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    BETIS SIVIGLIA (3-5-2): Lopez; Mandi, Bartra, Sidnei; Barragan, Lo Celso, Carvalho (92° Feddal), Canales, Junior Firpo; Leon (66° Tello), Sanabria (79° Moron).

    Allenatore: Setien.

    Arbitro: Nijhuis.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Higuain (M), Canales (B), Lo Celso (B), Lopez (B)

    Espulso: Castillejo (M).

     

    Passiamo ora alla seconda italiana a scendere in campo in questa serata di Europa League, ovvero la Lazio.

    Partenza su buoni ritmi con la Lazio che prova a far pressione e al 10° trova il gol del vantaggio con Wallace che, su azione da corner, anticipa Mandanda e di testa mette in rete. La reazione del Marsiglia non è poi così veemente e la Lazio riesce a gestirla senza grossi problemi. Al 18° gran palla in diagonale di Immobile per Caceres, l’esterno non arriva per un soffio a chiudere verso la porta. Gli uomini di Inzaghi insistono e al 22° Immobile calcia cercando l’angolo basso, il palo salva l’Olympique. Dopo 25 di sola Lazio, si incominciano a vedere anche i francesi, Mitroglou sfrutta un rimpallo e trova un diagonale che però non spaventa Strakosha. I padroni di casa crescono e con il tiro a giro di Sanson al 28° vanno vicini al pareggio. Nel momento migliore del Marsiglia, la Lazio trova la chance del 2-0, Immobile calcia bene ma Mandanda di riflesso alza sopra la traversa. Nei restanti minuti è la Lazio ad avere alcune potenziali occasioni ma il primo tempo si chiude con gli uomini di Inzaghi avanti solo 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti ma dopo solo 2 minuti Lucas Leiva è costretto a chiedere il cambio, entra Marusic. Al 52° Caicedo parte in progressione, giunto al limite dell’area serve Lulic ma Mandanda in uscita bassa si salva. Brividi per la difesa della Lazio al 56°, Strootman va in profondità per Sakai, il giapponese serve un pallone rasoterra per Sanson che però calcia altissimo dal centro dell’area. Passa solo un minuto e Luiz Gustavo s’inserisce e prova il diagonale, palla che sfila sul fondo. Nel momento in cui la Lazio sembra poter capitolare arriva un gran contropiede con Immobile che serve Caicedo, l’attaccante ecuadoriano davanti a Mandanda non sbaglia e col sinistro realizza il 2-0. Rudi Garcia prova a cambiare la sua squadra inserendo giocatori più offensivi ma a parte qualche tiro di Luiz Gustavo da fuori non si assiste a grandi occasioni. Al 86° però Payet trova l’angolo giusto su calcio di punizione e supera Strakosha. Il pubblico di casa prova ad accendersi ma a spegnere gli animi dei francesi ci pensa Marusic con un gran tiro che lascia impietrito Mandanda. Finisce così, la Lazio espugna il Velodrome e vede la qualificazione ai sedicesimi di Europa League un po’ più vicina.

     

    OLYMPIQUE MARSIGLIA – LAZIO 1-3 (10° Wallace (L), 59° Caicedo (L), 86° Payet (O), 90° Marusic (L))

    OLYMPIQUE MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Sakai, Rami, Kamava, Amavi (81° Sarr); Luiz Gustavo, Strootman; Sanson (66° Njie), Payet, Ocampos; Mitroglou (66° Germain).

    Allenatore: Garcia.

    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu; Caceres, Parolo, Lucas Leiva (48° Marusic), Milinkovic-Savic, Lulic (62° Berisha); Immobile, Caicedo (74° Cataldi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Radu (L), Lulic (L), Sakai (O), Strootman (O), Payet (O), Parolo (L).

     

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spiccano i successi dell’Arsenal, della Dinamo Zagabria, dello Zurigo, dell’Eintracht Francoforte e del Chelsea di Sarri, tutte squadre a punteggio pieno. Vittorie in goleada per Villarreal e Siviglia.

  • Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Cutrone ed Higuain protagonisti assoluti nella serata del Milan in Europa League.

    I rossoneri, sotto dopo un quarto d’ora in casa con l’Olympiacos, riescono a recuperare la partita nel secondo tempo e grazie alla doppietta del giovane Bomber, intramezzata dalla rete del Pipita, in meno di 10 minuti dal 70° al 79°, portano a casa 3 punti importantissimi in una serata non certo brillantissima dal punto di vista del gioco.

    Se il Milan può sorridere, la Lazio esce decisamente con le ossa rotte dalla trasferta di Francoforte.

    Un 4-1 pesantissimo, agevolato anche da una doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Basta, a fine primo tempo, e Correa ad inizio ripresa.

    Subito sotto, i biancocelesti hanno saputo agguantare il pareggio, durato soli 5 minuti per l’arrivo del nuovo vantaggio Eintracht. Nella ripresa, sotto di un gol e di un uomo, la Lazio ha incassato il 3-1 in contropiede e poi è rimasta in nove per il rosso diretto a Correa. Sostanzialmente la partita si è chiusa lì, al minuto 58.

    Veniamo al racconto della prima italiana in campo in questa serata di Europa League, il Milan.

    Partono bene i rossoneri che si rendono pericolosi con una punizione calciata da Suso e con Castillejo che trova il gol ma è in fuorigioco, l’arbitro annulla. A passare in vantaggio però sono i greci con il colpo di testa di Guerrero, bravo ad anticipare Zapata, che supera Reina. Il Milan cerca di reagire ma non riesce a creare molte occasioni eccezion fatta per il solito Suso su calcio di punizione. Al 34° grosso pericolo per la difesa rossonera con Nahuel che scappa via in velocità e prova con un pallonetto a beffare Reina uscito molto dalla sua porta. Sul ribaltamento di fronte Higuain scatta in profondità, evita il fuorigioco, entra in area e calcia, José Sa è attento e chiude bene lo specchio. Al 41° Castillejo s’inserisce sul bel cross di Suso ma non trova la porta. Il primo tempo si chiude con l’Olympiacos avanti per 1-0 a San Siro.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Come nel primo tempo, il protagonista del Milan è Suso che ci prova due volte tra il 50° e il 52°, nel primo caso salva il portiere, nel secondo la palla finisce sull’esterno della rete. Il secondo tempo pare una fotocopia del primo, con i padroni di casa a far la partita e con i greci insidiosi nelle rapide ripartenze. Al 66° brutta palla persa da Bakayoko che innesca il contropiede di Natcho, il calciatore dell’Olympiacos s’intestardisce nell’azione personale e arriva al tiro, calciando alto. Al 70° gran cross pennellato di Rodriguez per il colpo di testa di Cutrone che batte Sa e porta la gara in parità. Brividi per la difesa del Milan al 74° quando Fetfatzidis lascia partire un rasoterra da fuori area che esce ma non molto distante dal palo. Tra i rossoneri però c’è sempre il bomber Higuain, al 76° il Pipita riceve in area, controlla con il destro, rientra sul sinistro e piazza il tiro vincente per il vantaggio dei suoi. Passano solo 3 minuti e Calhanoglu serve un pallone rasoterra che attraversa l’area e trova Cutrone solo sul secondo palo, il giovane rossonero non può sbagliare, doppietta per lui e 3-1 Milan. Il tris di gol ravvicinati messi a segno dalla squadra di Gattuso toglie sostanzialmente ogni possibilità di reazione ai greci. Al 93° arriva l’ultima emozione con la conclusione di Calhanoglu che colpisce il palo. Finisce così, nella seconda giornata di Europa League, il Milan batte in rimonta 3-1 l’Olympiacos.

    MILAN – OLYMPIACOS 3-1 (14° Guerrero (O), 70°, 79° Cutrone (M), 76° Higuain (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Biglia, Bakayoko, Bonaventura (54° Calhanoglu); Suso (80° Borini), Higuain, Castillejo (54° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    OLYMPIACOS (4-2-3-1): José Sa; Torosidis (78° Meriah), Roderick, Cissé, Koutris; Natcho, Guillerme; Fetfatzidis, Touré (82° Fortounis), Nahuel (72° Podence); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Arbitro: Madden.

    Ammoniti: Calhanoglu (M).

     

    Passiamo ora all’altra italiana in campo in questa serata di Europa League, la Lazio di Simone Inzaghi.

    Partenza sprint per l’Eintracht che già al 4° passa in vantaggio con Da Costa bravo ad impattare con il destro su azione di corner. La risposta della Lazio arriva al 10° con un gran tiro di Immobile sul quale Trapp si distende e mette in corner. Brutte notizie per Inzaghi al 18°, dopo uno scontro di gioco Durmisi cade male causandosi un infortunio al braccio, il danese è costretto a lasciare il campo, entra Lulic. Al 22° grande ripartenza della Lazio con Correa che dal fondo pennella l’assist a Parolo che colpisce al volo e trova il gol. Una rete che fa infuriare i tedeschi, giallo per il portiere Trapp, per un tocco di mano di Lucas Leiva ad inizio azione. Il pareggio dura solo sei minuti perché al 28° Haller vince il duello con Leiva, poi mette la palla indietro per Gacinovic che controlla e dal fondo serve l’inserimento di Kostic che colpisce a botta sicura e batte Proto. La reazione della Lazio non si vede anzi sono i tedeschi che insistono pressando alto. Nel secondo minuto di recupero Basta trattiene vistosamente un avversario in ripartenza, il serbo era già ammonito, arriva per lui il secondo giallo e così la Lazio va al riposo sotto di un gol e con un uomo in meno.

    Si riparte per il secondo tempo con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo. Subito un brivido per la Lazio, al 49° Jovic cerca di concretizzare una bella ripartenza, giunto al limite incrocia la conclusione ma non trova la porta per poco. Il gol però è solo rimandato di 3 minuti perché al 52° altro gran contropiede dell’Eintracht, Haller trova Jovic e stavolta l’attaccante con un morbido colpo sotto batte Proto. I biancocelesti paiono accusare il colpo e non riescono a creare niente. Piove pure sul bagnato, al 58° brutta entrata di Correa da dietro su De Guzman, l’arbitro opta per il rosso, la Lazio rimane in 9. Il tempo scorre con i tedeschi che abbassano i ritmi e controllano il gioco. Al 74° Haller mete un cross teso sul secondo palo, Rebic non ci arriva per un niente. Haller, grande protagonista di serata, ci prova di tacco al 84°, palla lenta e centrale che Proto blocca. Al 94°, proprio prima del fischio finale, arriva il quarto gol, cross perfetto di Tawatha che trova libero sul secondo palo Da Costa, tutto facile per lui depositare in rete per la propria personale doppietta. Finisce così, la Lazio nella seconda giornata di Europa League, subisce una pesante sconfitta a Francoforte.

    EINTRACHT FRANCOFORTE – LAZIO 4-1 (4°, 94° Da Costa (E), 22° Parolo (L), 28° Kostic (E), 52° Jovic (E))

    EINTRACHT FRANCOFORTE (4-4-2): Trapp; Da Costa, Hasebe, Russ, Falette; Gacinovic, De Guzman (87° Stendera), Torro, Kostic (78° Tawatha); Haller, Jovic (67° Rebic).

    Allenatore: Hutter.

    LAZIO (3-5-1-1): Proto; Luiz Felipe, Acerbi, Wallace; Basta, Parolo, Lucas Leiva (76° Luis Alberto), Milinkovic-Savic (64° Berisha), Durmisi (18° Lulic); Correa; Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Gozobuyuk.

    Ammoniti: De Guzman (E), Trapp (E), Russ (E), Kostic (E), Immobile (L).

    Espulso: Basta (L), Correa (L).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca la sconfitta del Siviglia a Krasnodar, vincono l’Arsenal, 3-0 in casa del Qarabag, ed il Chelsea di Sarri, 1-0 a Stamford Bridge contro il Vidi. Nel girone di Europa League del Milan, il Betis batte 3-0 il Dudelange. Finisce 2-2, nel gruppo della Lazio, la gara tra Apollon e Olympique Marsiglia.