Dopo il grande exploit nelle coppe la dodicesima giornata di Serie A vivrà il suo apice nel big match di domenica sera quando Juventus e Napoli si scontreranno per conquistare la posizione di prima inseguitrice della Roma dei miracoli. (altro…)
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Milan-Fiorentina tra Kaka e Ambrosini
Alle 20:45 scenderanno in campo allo Stadio “G. Meazza” Milan e Fiorentina. I rossoneri ospiteranno per la ospita la 74° in Serie A i gigliati. Netto il vantaggio negli scontri diretti a favore del Milan che ha vinto per 44 volte questa sfida a fronte di 19 pareggi e di sole 10 sconfitte. Il Milan dall’ultimo turno di campionato è uscito fischiato per la opaca prestazione offerta contro la Lazio. Tuttavia a far tornare il mezzo-sorriso è stato il goal realizzato da Kaka che rimette in carreggiata il recupero sempre più definitivo del brasiliano. La Fiorentina invece gode, per la sfida di San Siro, dei favori del pronostico, ma dovrà fare i conti con le tante assenze e con l’umore nervoso ancora caldo del post-gara con il Napoli. Dove i viola sono stati scippati di un calcio di rigore netto sul finale che poteva regalargli il pareggio e la conseguente ammonizione di Cuadrado che già diffidato non potrà essere disponibile proprio nella sfida del “Meazza“.
Mario Balotelli | © Claudio Villa / Getty Images Mister Allegri ha diramato la lista dei convocati per il match contro la Fiorentina in programma sabato sera alle ore 20:45. Sono 21 i protagonisti scelti dal tecnico livornese. Out Bonera, De Sciglio, El Shaarawy, Pazzini e Silvestre e squalificato Mexés.
CONVOCATI MILAN:
Abbiati, Amelia, Gabriel, Abate, Constant, Vergara, Zaccardo, Zapata, Birsa, Cristante, Emanuelson, De Jong, Kakà, Montolivo, Muntari, Poli, Saponara, Balotelli, Matri, Niang, Robinho.
Nella Fiorentina non sono stati convocati David Pizarro, per scelta tecnica, e Mati Fernandez per un problema muscolare oltre alle indisposizioni di Gomez ed Ilicic. Squalificato Cuadrado. Vincenzo Montella contro il Milan avrà invece a disposizione Gonzalo Rodriguez e Massimo Ambrosini, ex dell’incontro, che però molto probabilmente dovrà partire dalla panchina. Ecco la lista diramata dalla società viola.
CONVOCATI FIORENTINA:
Alonso, Ambrosini, Aquilani, Borja, Compper, Iakovenko, Joaquin, Lupatelli, Munua, Neto, Olivera, Pasqual, Rebic, Rodriguez, Roncaglia, Rossi, Ryder, Savic, Tomovic, Vargas, Vecino, Wolski.
PROBABILI FORMAZIONI:
Milan (4-3-2-1): Gabriel; Abate, Zaccardo, Zapata, Constant; Poli, De Jong, Montolivo; Birsa, Kaka; Balotelli.
A disp.: Abbiati, Amelia, Vergara, Emanuelson, Cristante, Muntari, Saponara, Robinho, Niang, Matri.
Allenatore: Massimiliano Allegri
Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Ambrosini, Borja Valero; Joaquin, Rossi, Matos.
A disp.: Munua, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Alonso, Vargas, Olivera, Wolski, Vecino, Yakovenko, Rebic.
Allenatore: Vincenzo Montella
Arbitro: Mazzoleni
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Consigli Fantacalcio 11 giornata Serie A. Le probabili formazioni
Il turno infrasettimanale ha in qualche modo scosso il campionato regalando nuove certezze agli allenatori cambiando di fatto le gerarchie in campo e nelle idee di ogni Fantallenatore. (altro…)
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Serie A, decima giornata sempre nel segno della lupa
Che questo turno infrasettimanale di Serie A potesse essere emozionante lo si immaginava, bastava vedere i due big match in programma, il mostruoso Fiorentina-Napoli e lo scontro tra le deluse, per ora della stagione, Milan-Lazio.
Una bella Atalanta ferma sul pari un’ Inter sciupona. E’ stato l’anticipo di questa decima giornata di Serie A, giocato martedì ed ha visto la squadra di Colantuono proporre un buon calcio al cospetto di un’ Inter capace di portarsi in vantaggio sfruttando un contropiede con Alvarez, sempre più pedina fondamentale dello scacchiere di Mazzarri. Il vantaggio meneghino però dura solo 9′, quando Denis su cross pennellato di Moralez insacca di testa alle spalle di Handanovic. Accade tutto nel primo tempo e nella ripresa i nerazzurri milanesi avrebbero un paio di occasioni per tornare a condurre la gara ma sprecano, l’Atalanta dal canto suo non si è mai chiusa facendo le barricate ed ha ribattuto colpo su colpo.Atalanta-Inter | © Olivier Morin / Getty Images La Juventus travolge il Catania. Inizia male la signora, quindici minuti di appannamento che potevano costarle caro, in un paio di occasioni infatti i siciliani si trovano pericolosamente dalle parti di Buffon senza però pungere. Vidal segna con un tiro dal limite deviato che mette fuori causa Andujar al 26° e da quel momento la gara prende l’inerzia scontata. I bianconeri iniziano a macinare gioco e vanno all’intervallo con il doppio vantaggio siglato da Pirlo su calcio di punizione. La ripresa ripresenta lo stesso copione e la Juventus realizza altre due reti una con Tevez al 66° e un’altra con Bonucci su assist di Giovinco, subentrato al posto dello stesso argentino.
Carlos Tevez realizza il terzo goal | © Valerio Pennicino / Getty Images Genoa, tre punti importanti tra le mura amiche. Il Grifone trova tre punti fondamentali per continuare a crescere nell’atmosfera più congeniale, quella dell’autostima. Uno stupendo goal di Gilardino, da ariete vero, su un cross perfetto di Biondini piazza il colpo del ko per i liguri. Ad inizio gara il Genoa si prende anche il lusso di sbagliare un calcio di rigore proprio con l’autore del goal partita. Un match equilibrato con un leggero predominio territoriale a favore degli ospiti come nel numero di occasioni, una vittoria classica da Genoa insomma, costruita più sul cuore che sulla manovra di gioco.
Il Bologna passeggia a Cagliari. Vittoria netta, che dona morale e rimette in pista gli emiliani, orfani di Diamanti, grazie ad una prestazione maiuscola di Kone. Infatti c’è lo zampino del gocatore greco in tutte e tre le realizzazioni bolognesi. Assist per Garics e per Pazienza intervallate proprio da una sua zampata vincente. Uno 0-3 ottenuto in casa di una diretta concorrente tra le più in forma, tutto questo è di buon auspicio per la cavalcata salvezza.
L’Udinese sbanca Reggio Emilia. Sassuolo – Udinese hanno dato vita ad un discreto match dove a tratti si è visto un buon calcio, ma sono stati messi in evidenza ancora i limiti della compagine di Guidolin e la crescita in prospettiva dei giovani neroverdi di Di Francesco. Parte subito bene l’Udinese che con Di Natale realizza il vantaggio su calcio di rigore ma che poi dopo neanche 5′ si fa raggiungere da una stupenda giocata di Zaza. Ad inizio ripresa ci pensa Muriel a rimettere davanti gli ospiti. Poi tanta corsa e possesso palla per l’Udinese ma la maggior parte delle occasioni sono per i neroverdi ma il risultato non cambia.
Fuochi d’artificio a Livorno. Partita incredibile tra Livorno e Torino dove ad inizio gara pronti via e nemmeno in 10′ gli ospiti sono in vantaggio per due reti. Prima Immobile e poi Glik, entrambi su assist di Cerci,timbrano la porta toscana con una difesa a dir poco imbarazzante, sembra la disfatta e la fine per Nicola che è gia da qualche settimana sulla graticola ed invece il Livorno inizia a macinare gioco e alla fine del primo tempo perviene addirittura al pareggio. Paulinho e Greco regalano un temporaneo ed inaspettato sollievo al presidente Spinelli in tribuna visibilmente scosso dall’uno-due granata iniziale. Nella ripresa la squadra di Nicola illude il “Picchi” passando in vantaggio con un bolide da lontanissimo di Emerson che beffa Padelli fuori dai pali e all’87° è Cerci (migliore in campo) che su calcio di rigore rimette la gara su un binario positivo per Ventura.
La matricola Hellas schiaccia la Sampdoria. Friendly match sugli spalti per il gemellaggio storico tra le tifoserie ma le due squadre hanno dato vita ad una gara vera. La rivelazione del momento Hellas Verona prende altri tre punti su una diretta concorrente e stacca il giro di boa in chiave salvezza contro una Sampdoria molle che si sveglia solo nel finale. Le reti arrivano nella ripresa ma fino al 2-0 i gialloblù mettono sotto gli avversari, al 57° segna Juanito Gomez su assist di un ritrovato Toni e al 78° è lo stesso ex attaccante di Fiorentina e Juventus che realizza il doppio vantaggio. Troppo tardi la sveglia blucerchiata.
Kaka illude il Milan e Ciani sveglia la Lazio. Intensa gara al “G. Meazza” di Milano tra rossoneri e capitolini dove si è capito molto di quanto queste due squadre possano dire in questa stagione. Il Milan ritrova un uomo simbolo che può far rialzare la testa al diavolo, stupenda rete del momentaneo 1-0 con una bomba a girare di dall’angolo sinistro dell’area di rigore che va ad insaccarsi sotto l’incorcio dei pali opposti. tanta euforia rossonera ma smorzata dal cuore della Lazio che è plasmata dal tecnico Petkovic con questa peculiarità Il pareggio lo realizza il gigante Ciani, solissimo in area, schiacciando di testa in rete un cross di Candreva (migliore in campo).
Kaka | © Giuseppe Cacace / Getty Images Fiorentina – Napoli spettacolo e…..polemiche. E’ stata una partita che ha mantenuto tutte le aspettative. Ritmo vertiginoso, numeri di classe, bel gioco da entrambe le parti e goal. Il Napoli passa in vantaggio con una combinazione stupenda tra Higuain, delizioso cross di esterno destro, e Callejon che al volo di destro batte l’incolpevole Neto. I viola non ci stanno e come un rullo compressore iniziano ad attaccare a testa bassa arrivand al pareggio con Rossi su calcio di rigore. Palla al centro e Cuadrado in contropiede colpisce il palo. Passano 5 minuti e il Napoli costruisce l’azione che sarà poi determinante alla fine, ancora Higuain regala un assist per Mertens che entra in area e di sinistro insacca rasoterra sul secondo palo. Questo è solo il primo tempo, nella ripresa il ritmo inevitabilmente cala ma la Fiorentina prova in tutti i modi a recuperare, sul finale viene espulso Cuadrado che in area di rigore salta un avversario, salta anche Inler che lo stende platealmente. L’arbitro non vede il contatto palese ed ammonisce per la seconda volta il colombiano per simulazione mandando su tutte le furie educate Della Valle.
Penalty realizzato da G. Rossi | © Alberto Pizzoli / Getty Images Roma a due facce. Il posticipo di questa decima giornata Roma – Chievo portava a confrontarsi la testa e la coda della Serie A. Una Roma quasi irriconoscibile nella prima frazione che s’infrange sul muro eretto dagli uomini di Sannino. Poca fantasia, sempre una trama scontata da parte giallorossa ed un Chievo che nelle ripartenze metteva in timido affanno il reparto arretrato giallorosso, tanta pressione ma troppo nervosismo. Nella seconda frazione il cannovaccio non cambia, tanta pressing convulso della Roma ma poco costrutto. Garcia fa entrare Florenzi al posto di Marquinho e Balzaretti al posto di Dodo per cercare di far allargare di più il gioco sulle fasce poco sfruttate fino a questo punto. La mossa tattica regala i suoi frutti perché è proprio Florenzi al 67° a mettere un pallone morbido in area che Borriello in tuffo devia di testa in rete.
Marco Borriello esulta dopo il goal | © Paolo Bruno / Getty Images Il resto della gara è controllo del match da parte della Roma che continua in testa alla classifica di Serie A macinando record incredibili e tenendo lontane le inseguitrici.
CLASSIFICA
30 punti: Roma; 25 punti: Napoli e Juventus; 19 punti: Inter e Verona; 18 punti: Fiorentina; 15 punti: Lazio; 13 punti: Udinese e Atalanta; 12 punti: Milan e Parma; 11 punti: Torino e Genoa; 10 punti: Cagliari; 9 punti: Livorno, Bologna e Sampdoria; 6 punti: Catania e Sassuolo; 4 punti: Chievo.
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La Juventus sposa Adidas 190 milioni in 6 anni
La Juventus dice addio a Nike, dalla stagione 2015-2016, a fine contratto con l’azienda statunitense, il club di Corso Galileo Ferraris vestirà la maglia del nuovo sponsor tecnico: Adidas. (altro…)
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Discriminazione territoriale, gli ultrà insorgono
La questione “discriminazione territoriale” è, in questi giorni, di strettissima attualità, in connessione alla vicenda che riguarda direttamente il Milan e, più in generale, l’intero calcio italiano: una normativa, che si riconduce a quella più generale contro il razzismo negli stadi, che determinerà la chiusura dello stadio San Siro, sponda rossonera, per il prossimo match di campionato Milan-Udinese in conseguenza al reiterarsi degli insulti contro i napoletani. Ovviamente, la responsabilità della società rossonera è di tipo “Oggettivo”, ossia è il club a pagare per le colpe dei suoi tifosi, o meglio per una parte di essi, che durante il match contro la Juventus hanno reiterato i cori precedentemente proposti nella gara contro il Napoli, indirizzando beceri cori di scherno. Il club milanista – come annunciato da Adriano Galliani – presenterà ricorso ma, a ben vedere, la pena comminata non è altro che l’applicazione della normativa che – al primo episodio – prevede la chiusura della curva (come accaduto per Milan-Sampdoria del 28 Settembre) e, alla reiterazione, la chiusura dello stadio, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla partita persa a tavolino ed alle sanzioni accessorie.
Discriminazione territoriale, ultrà insorgono | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images Il punto focale della questione è assai complesso, perchè – a differenza del razzismo vero e proprio – la discriminazione territoriale affonda le sue origini nell’essenza di rivalità che si nasconde – neppure troppo bene – dietro l’Italia unita che, però, non può negare la questione meridionale aperta e mai risolta, così come le profonde differenze di un Paese che si sviluppa dalle Alpi che guardano all’Europa fino alle isolette che affacciano sull’Africa, con due isole maggiori che sentono forte la propria identità e le tante minoranze linguistiche. Un Paese complesso e poco educato alla sua stessa complessità, in cui la differenza è sempre percepita come difetto dell’altro a vantaggio della propria superiorità; in cui l’eterogeneità non sempre è vista come fonte di arricchimento interiore, bensì come un ostacolo: un Paese di campanilismi, di continui Derby, non sempre così “pacifici” nè tantomeno all’insegna della sana rivalità.
Per questo motivo, se da un lato punire la discriminazione territoriale risulta essere giusto in linea di principio, è altrettanto corretto e necessario far capire al grande pubblico che, con le regole Uefa volute da Platini in materia di razzismo, non si scherza e, ovviamente, “la legge non ammette ignoranza” neppure nel caso della discriminazione territoriale. Potrebbe essere questa l’occasione educativa che si stava aspettando per limitare i soventi beceri eccessi, ma è naturale chiedersi: sarà sufficiente? Oppure potrebbe essere soltanto una ghiottissima occasione di ricatto da parte delle curve nei confronti delle società?
A sostegno di quest’ultima ipotesi c’è da segnalare la solidarietà ultrà che, in queste ore, sta sempre più diffondendosi, con comunicati che uniscono le curve di Juventus, Milan, Inter, Genoa ed anche Napoli, al grido rivendicatorio di “libertà di pensiero, di espressione e di sfottò”, considerando in tal senso che gli stessi ultras partenopei avevano mostrato lo striscione auto-ironico “Napoli colera”, invitando provocatoriamente il giudice sportivo Tosel a squalificare il campo del San Paolo.
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Colpo Milan, in difesa arriva “The Rock” Adil Rami
Il Milan torna sul mercato e firma il primo colpo per la finestra invernale: dal Valencia arriva in prestito con diritto di riscatto il roccioso difensore francese Adil Rami. (altro…)
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Prova Tv per Mexes, cosa rischia?
Le tecn0logie consentono di avere risposta quasi ad ogni dubbio, in particolar modo riguardo quanto accade sul terreno di gioco durante i match. (altro…)
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Balotelli salta la Juve, il Milan accetta la decisione del giudice
Dopo il finale incandescente di Milan-Napoli di domenica sera con lo show di Balotelli contro il direttore di gara, le tre giornate di squalifica comminate sono un fatto indiscutibile. Per questo motivo, al contrario di quanto sembrava nella giornata di ieri, la stessa società rossonera ha comunicato ufficialmente di non voler presentare alcun ricorso per tentare di ridurre a due giornate lo stop: Mario Balotelli, dunque, salterà anche il big match contro la Juventus in programma fra tre giornate. Le affermazioni “ingiuriose e intimidatorie” rivolte all’arbitro Banti sembrano, così, realmente pesanti al punto che la società ha accettato senza contestazione il verdetto disciplinare del giudice sportivo, soprattutto alla luce del referto del direttore di gara che – quanto sembra – contiene le testuali parole di Balotelli: “Ti ammazzo”.
Balotelli, Milan non ricorre contro la squalifica | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images Dietro la rinuncia al ricorso potrebbe, inoltre, celarsi anche il malumore dei vertici societari ed in particolar modo da parte di Adriano Galliani, considerando che il vicepresidente rossonero ha concesso molta fiducia a Super Mario e che, per questo motivo, vorrebbe essere ripagato con una condotta consona e idonea alla maglia che veste ed all’immagine del club. La scelta di non ricorrere, dunque, al contrario di quanto accadde sul finire della scorsa stagione dopo la gara contro la Fiorentina, può voler essere una sorta di ultimatum a Mario Balotelli, affinchè non si lasci andare a reazioni violente e veementi come quella di domenica sera.
Se, quindi, per la squalifica di Mario Balotelli non vi sarà alcun ricorso, il Milan ha deciso di presentarlo contro la chiusura della Curva per un turno di campionato, dopo gli insulti “territoriali” rivolti – sempre nel corso del match di domenica sera – nei confronti di Napoli e dei napoletani. Si tratta, in questo caso, della prima decisione del giudice sportivo in tal senso, in conseguenza dell’applicazione delle norme Uefa (ora più aspre) volte a punire qualunque forma di discriminazione.
Anche in tal caso, così come per Balotelli, il fascicolo sembra essere alquanto pesante…