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  • Ménez e la banda Inzaghi travolgono il Parma

    Ménez e la banda Inzaghi travolgono il Parma

    Una partita pazzesca che certifica l’indole della squadra di Filippo Inzaghi e del nuovo corso rossonero, mettendo sul piatto della bilancia otto reti realizzate in due giornate e punteggio pieno in classifica al pari di Juventus, prossima avversaria, e Roma.

    Parma-Milan chi pensava fosse un match stile “vogliamoci bene” si sbagliava di grosso e ha riservato emozioni a non finire, alla fine del rocambolesco epilogo rimangono però alcune domande a cui solo il tempo darà le risposte. Troppo forti gli attacchi o difese troppo brutte? Perché il 4-5 finale dice sì che Milan e Parma se le sono date di santa ragione, ma dice anche che entrambe hanno subito con troppa facilità le reti avversarie.

    Bonaventura esulta dopo la rete del vantaggio | Foto Twitter
    Bonaventura esulta dopo la rete del vantaggio | Foto Twitter

    Il Milan è orfano di Fernando Torres e coì Inzaghi inserisce dal primo minuto Bonaventura, con Ménez falso nueve e Honda sulla destra, il Parma mette Cassano al centro dell’attacco con ai lati Ghezzal e Belfodil. Già dopo quattro minuti si capisce che sarà una gara densa di occasioni, quando De Sciglio spara alto dopo una bella incursione e De Jong arriva un pelo in ritardo sulla punizione pennellata di Honda al 21° ma il gol a metà primo tempo è già maturo in quanto i rossoneri sulla corsia di destra sono sempre attivi.

    Al 25° Bonaventura s’incunea nella difesa emiliana e batte Mirante incrociando il tiro di sinistro, la replica del Parma non si fa attendere perché Cassano, lasciato solo in mezzo all’area piccola batte di testa Lopez, che appare nell’occasione poco reattivo. 1-1 e il Milan ricomincia come se nulla fosse, discesa di uno strepitoso Abate, cross al centro e di testa inzuccata vincente di Honda al 37°, prima della fine del primo tempo arriva il terzo gol rossonero. Passaggio filtrante in area per Ménez che brucia sullo scatto Lucarelli, il difensore mette le mani sulle spalle del francese che si lascia cadere in area, per l’arbitro Massa non ci sono dubbi e fischia il calcio di rigore. Ménez non sbaglia.

    Nella ripresa il Parma inizia attaccando a testa bassa ed al 51° Felipe su un tiro di Jorquera si fa trovare pronto per la deviazione vincente ed accorcia le distanze, 2-3 e partita nuovamente aperta. La rete mette il turbo agli uomini di Donadoni che spingono come forsennati, al 60° Bonera tocca con la mano il pallone sul tiro di Jorquera, essendo già ammonito prende il secondo giallo e viene espulso, sembra il preludio alla rimonta emiliana.

    Al 68° De Jong su un’azione confusa del Parma sradica il pallone dai piedi di Cassano e s’invola verso la porta, Mirante tenta l’uscita ma l’olandese lo anticipa battendolo per la quarta volta. La gara sembrerebbe conclusa ed invece Lucarelli al 73° sugli sviluppi di un corner supera Lopez riaprendo ancora il match. Altro episodio che cambia nuovamente la gara è l’espulsione di Felipe che prende il secondo giallo per proteste rimettendo la parità numerica.

    Al 79° Ménez realizza un capolavoro, sfrutta un’indecisione della difesa parmense, dalla sinistra converge verso il centro dell’area piccola e salta Mirante, poi con le spalle rivolte alla porta esegue un colpo di tacco da maestro facendo alzare il pallone quanto basta per mettere fuori gioco l’estremo difensore emiliano che stava recuperando, davvero strepitoso. Per non farsi mancare nulla il Milan si fa anche un autogol prima della fine, con De Sciglio che fa un retropassaggio a Lopez che s’infortuna nel tentativo di prendere la sfera.

    Sarà l’ultimo sussulto di un match incredibile, per gli amanti dei gol e dei colpi di scena uno dei più belli visti negli ultimi anni in Serie A.

    PARMA-MILAN 4-5 (1-3) – 25° Bonaventura (M), 27° Cassano (P), 37° Honda (M), 45° Ménenz rig. (M), 51° Felipe (P), 68° De Jong (M), 73° Lucarelli (P), 79° Ménez (M), 89° De Sciglio aut. (M).

    Parma (4-3-3): Mirante 6; Ristovski 5; Felipe 5; Lucarelli 5; De Ceglie 4,5; Acquah 5; Lodi 5,5; Jorquera 5,5 (73° Coda S.V.); Ghezzal 5 (65° Palladino 6); Cassano 6; Belfodil 4,5 (79° Bidaoui S.V.).

    All.: Roberto Donadoni 5,5

    Milan (4-3-3): Lopez 5; Abate 7; Alex 6 (62° Zapata 6); Bonera 5,5; De Sciglio 5,5; Poli 6; De Jong 7; Muntari 6; Honda 6,5 (62° Rami 6); Ménez 7,5 (86° Niang S.V.); Bonaventura 6,5.

    All.: Filippo Inzaghi 6

  • Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Il Milan di Inzaghi non stecca l’esordio in campionato battendo 3-1 la Lazio davanti agli occhi di Berlusconi e Fernando Torres. Le due squadre delusione dell’anno scorso oggi hanno iniziato una stagione di riscatto, ma solo i rossoneri l’hanno iniziata al meglio. Oltre al risultato, i biancocelesti hanno da recriminare moltissime occasioni fallite, tra cui un rigore nel finale. Benissimo El Shaarawy, che parte subito forte con un’accelerazione sulla sinistra: cross basso per Honda che di piatto sinistro fa passare la palla sotto le gambe di Berisha: secondo gol in Serie A per lui. Alla fine del primo tempo il risultato è di 1-0, ma a dominare è il Milan, che poi nella ripresa trova il raddoppio: cross dalla destra di Abate e zampata vincente di Muntari (54°). Al 64° calcio di rigore per i rossoneri: Menez messo giù da De Vrij (non un esordio indimenticabile per lui) e Tagliavento non ha dubbi. Dal dischetto si presenta proprio il francese, che torna al gol in Serie A. La partita sembra chiusa, ma appena tre minuti dopo (67°) accorcia la Lazio con autogol di Alex, che nel tentativo di fermare Djordjevic in scivolata trova un rimpallo sfavorevole. Allora la Lazio prende coraggio e guadagna varie occasioni da gol. Quella più grande arriva troppo tardi e viene anche sprecata: al 94° fallo di Abate e rigore. Ma Candreva tira troppo piano e Diego Lopez  para.

    L'esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata
    L’esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata

    Milan-Lazio 3-1 (7° Honda [M], 54° Muntari [M], 64° rig. Menez [M], 67° aut. Alex [L])

    Ammoniti: De Jong (M), Radu, Lulic, De Vrij (L)

    Milan: Diego Lopez 7, Alex 6, Abate 6, Bonera 6, Zapata 6.5, De Jong 6.5, Honda 6.5, Menez 6.5, Poli 6, Muntari 6.5, El Shaarawy 6.5 (subentrati: Essien 6)

    Lazio: Berisha 6, De Vrij 5.5, Radu 5.5, Basta 5.5, Lulic 6, Candreva 5.5, Parolo 5.5, Cana 5, Biglia 5, Keita 5, Klose 5 (subentrati: Mauri 6, Felipe Anderson 5.5, Djordjevic 6)

    L’altra sfida delle 18 è stata Atalanta-Verona. Partita a reti bianche e con pochissime occasioni: una per Jankovic nel primo tempo (ottimo esordio del portiere atalantino Sportiello che para), una per Juanito Gomez nella ripresa e una per Boakye nel finale.

    Atalanta-Verona 0-0

    Ammoniti: Hallfredsson, Christodoulopoulos, Ionita (V), Drame, Boakye (A)

    Atalanta: Sportiello 6.5, Zappacosta 6.5, Biava 6, Benalouane 6, Dramè 5.5, Carmona 6, Bonaventura 6, Cigarini 6, Estigarribia 6, Moralez 5.5, Denis 5 (subentrati: Bianchi 6, Boakye 6)

    Verona: Rafael 6, Marquez 6.5, Moras 6, Martic 6, Agostini 6, Hallfredsson 6, Obbadi 6, Jankovic 6, Tachtsidis 6, Toni 5.5, Juanito Gomez 5.5 (subentrati: Ionita 5.5, Christodoulopoulos 6)

     

  • Inizia la Serie A: le probabili formazioni

    Inizia la Serie A: le probabili formazioni

    La critichiamo sempre, ma alla fine quando riparte siamo tutti contenti: la Serie A ricomincia oggi, ore 18, con Chievo-Juventus. Il Chievo è cambiato moltissimo in questo calciomercato: ben 12 acquisti, a cui si aggiungono tutti i rientri dai prestiti. La Juve, invece, ha puntato di più sul rafforzamento della rosa, senza grandissimi acquisti paragonabili all’affare Tevez dell’anno scorso. Intanto, però, in casa bianconera è cambiato l’allenatore, che ancora deve mostrare cosa sa fare la sua squadra in una partita contro un avversario vero.

    La locandina di Chievo-Juventus direttamente dalla pagina ufficiale bianconera / Il Pallonaro
    La locandina di Chievo-Juventus direttamente dalla pagina ufficiale bianconera / Il Pallonaro

    A mettersi contro Allegri c’è anche la sfortuna, o meglio, un virus che ha infestato Vinovo: Llorente e Giovinco hanno l’influenza (ma sono convocati) e proprio Allegri è appena guarito. In più Pirlo ha preso una botta e sarà fuori un mese, Morata è infortunato, Barzagli si è operato dopo il Mondiale e Chiellini è squalificato. La formazione va a questo punto adattata secondo i giocatori che ti sono rimasti, vediamo allora come dovrebbero giocare le due squadre in campo oggi nella prima di Serie A:

    Chievo (4-3-1-2): Bardi; Frey, Gamberini, Dainelli, Biraghi; Izco, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Paloschi, Maxi Lopez (a disp.: Bizzarri, Cesar, Zukanovic, Edimar, Sardo, Mangani, Bellomo, Bentivoglio, Cofie, Schelotto, Botta, Meggiorini)

    Juventus (3-5-1-1): Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Asamoah; Coman; Tevez (a disp.: Storari, Rubinho, Evra, Marrone, Romulo, Padoin, Pereyra, Pepe, Llorente, Giovinco)

    Squalificati: Pellissier (C), Chiellini (J)

    Indisponibili: Barzagli, Morata, Pirlo (J)

    La seconda partita della nuova stagione sarà il primo big match: Roma-Fiorentina. La squadra di Garcia era forte e ora lo è ancora di più. Partirà probabilmente titolare il nuovo arrivato Kostas Manolas, ma se così non dovesse essere, De Rossi slitterebbe in difesa e farebbe posto a Keita a centrocampo.

    La Roma al lavoro prima della sfida, foto da Facebook
    La Roma al lavoro prima della sfida, foto da Facebook

    Out Maicon e Castan. Montella invece non potrà puntare su Cuadrado non perché è stato venduto, bensì perché è squalificato. Insieme a lui, out Rossi, Fernandez e Marin. Recupera dall’infortunio al polpaccio Pizarro, che comunque partirà dalla panchina.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Astori, Manolas, Cole; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Iturbe, Totti, Gervinho (a disp.: Skorupski, Lobont, Emanuelson, Keita, Ucan, Paredes, Florenzi, Sanabria, Ljajic, Borriello, Destro)

    Fiorentina (4-3-1-2): Neto; Tomovic, G. Rodriguez, Savic, M. Alonso; Aquilani, Borja Valero, Vargas; Ilicic; Babacar, Gomez (a disp.: Tatarusanu, Lupatelli, Hegazy, Basanta, Pasqual, Pizarro, Lazzari, Brillante, Joaquin, Bernardeschi)

    Squalificati: Cuadrado (F)

    Indisponibili: Strootman, Balzaretti, Castan, Maicon (R), Rossi, Marin, Fernandez (F)

    Ad aprire la domenica saranno due sfide in contemporanea: Atalanta-Verona Milan-Lazio. Nell’Atalanta non ci sarà Consigli, che andrà al Sassuolo, mentre sarà a disposizione Bonaventura, su cui c’è l’interessamento di molti club.

    Le maglie dei due nuovi arrivati, foto da Facebook
    Le maglie dei due nuovi arrivati, foto da Facebook

    Dall’altra parte, la squadra di Mandorlini presenta molti volti nuovi, uno su tutti il messicano Marquez, che farà coppia con Moras, tornato disponibile dopo il trapianto del midollo per salvare il fratello malato. Obbadi sostituirà Sala, alle prese con una contusione alla caviglia destra.

    Atalanta (4-4-1-1): Sportiello; Zappacosta, Benalouane, Biava, Dramè; Estigarribia, Cigarini, Camona, Bonaventura; Moralez; Denis (a disp.: Frezzolini, Bellini, Cherubin, Raimondi, Stendardo, Scaloni, Del Grosso, Spinazzola, Migliaccio, D’Alessandro, Bianchi, Boakye)

    Verona (4-3-3): Rafael; Martic, Moras, Marquez, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson; Christodoulopoulos, Toni, Juanito Gomez (a disp.: Gollini, Rodriguez, Gonzalez, Sorensen, Marques, Luna, Campanharo, Valoti, Sala, Jankovic, Chanturia, Nené)

    Squalificati: nessuno

    Indisponibili: Baselli, Rosseti (A)

    Il Milan ha ufficializzato il colpo Fernando Torres, che ovviamente non potrà essere utilizzato nella prima giornata. Allora Inzaghi come punta potrebbe adattare Menez, che andrebbe a fare il “falso nueve”. Al posto di Montolivo, ancora infortunato, ci dovrebbe essere Muntari, ma è percorribile anche la pista Cristante. Gli ospiti non potranno puntare su Marchetti, fermato da un problema muscolare, stesso problema che ha Onazi, che sarà però convocato.

    La locandina di Milan-Lazio dalla pagina ufficiale del Milan
    La locandina di Milan-Lazio dalla pagina ufficiale del Milan

    Ballottaggio Cana-Gentiletti per completare la coppia difensiva con De Vrij. Il tridente sarà Keita-Klose-Candreva, con Djordjevic pronto a subentrare.

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex, Bonera, Armero; Poli, De Jong, Muntari; Honda, Menez, El Shaarawy (a disp.: Abbiati, Agazzi, Zaccardo, Rami, Zapata, Albertazzi, Cristante, Essien, Saponara, Mastour, Niang, Pazzini)

    Lazio (4-3-3): Berisha; Basta; Cana, De Vrij, Radu; Parolo, Ledesma, Lulic; Candreva, Klose, Keita (a disp.: Strakosha, Novaretti, Gentiletti, Ciani, Braafheid, Konko, Onazi, Biglia, Felipe Anderson, Ederson, Mauri, Djordjevic)

    Squalificati: Mexes, De Sciglio (M), Pereirinha (L)

    Indisponibili: Montolivo (M), Marchetti (L)

     

  • Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Lo avevamo preannunciato nelle scorse settimane, per le big il mercato più importante è quello che si muove negli ultimi giorni e dopo settimane di immobilismo e colloqui apparentemente inutili in Versilia, tra Adriano Galliani ed i vari operatori di mercato o Presidenti di altre società, i rossoneri hanno piazzato il doppio colpo in avanti. Prima piazzando in Premier League l’indesiderato Mario Balotelli facendo cassa e poi trovando l’accordo prima con Fernando Torres e poi con il Chelsea per portare in Italia l’attaccante iberico.

    Certamente qualcuno non sprizza gioia da tutti i pori per le ultime stagioni de El Nino però nessuno può negare che si tratti di uno dei grandissimi attaccanti che sono sparsi per l’Europa e che magari sono vittime degli accentramenti dei grandi nomi nelle squadre che fanno incetta di campioni a suon di milioni ma ai quali poi tarpano le ali per il poco spazio. E’ il caso di Torres, voluto fortemente dal Chelsea poi rimpiazzato dalla prima parentesi di Drogba ed ora rimesso da parte da Mourinho.

    Nel frattempo però Torres è stato come un vulcano poco attivo ma che poteva diventare devastante, come per la conquista dell’Europa League nel 2013 contro il Benfica dove realizzò il primo vantaggio per i londinesi.

    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Milan ed il Chelsea hanno trovato l’accordo sulla base di un prestito biennale che verrà definito nella giornata di domani in forma ufficiale. Sono da ratificare  termini del prestito, il possibile inserimento di un riscatto al termine dei due anni e l’eventuale onerosità del trasferimento provvisorio. Insomma le parti sono tutte d’accordo, rimane da limare i dettagli.

    Intanto Fernando Torres è atteso oggi a Milano alle ore 12:00 per le visite mediche che sanciranno definitivamente il superamento dell’ultimo ostacolo, poi, ovviamente non sarà impiegato nell’esordio in campionato contro la Lazio ma sarà a disposizione di Filippo Inzaghi.

    I tifosi rossoneri sono spaccati, da una parte lo si ritiene un grande colpo del calciomercato, dall’altra c’è chi sostiene, vedendo le sue poche apparizioni nella scorsa stagione e condite da prestazioni negative, che ormai Torres sia da considerare un ex-calciatore.

    Una cosa è certa, per un attaccante avere la possibilità di ricominciare una nuova vita professionale con la possibilità di ricevere i consigli di Filippo Inzaghi non può che essere un fattore positivo che può solo risvegliare un grande campione che forse ha solo perso provvisoriamente la strada del gol.

  • Marco Van Ginkel in prestito al Milan

    Marco Van Ginkel in prestito al Milan

    Marco Van Ginkel fa parte di quella generazione di talenti che sono venuti alla ribalta all’Europeo Under 21 del 2013, quando i giovani dell’Olanda furono piegati dall’Italia in semifinale per poi classificarsi sul gradino più basso del podio. Nel suo anno di grazia Marco, classe 1992, è stato nominato talento dell’anno del campionato olandese e se non si fosse infortunato sarebbe, probabilmente, andato al Mondiale 2014.

    E’ un centrocampista centrale il quale sa far da perno e sa far girare la squadra. Pur essendo nato come trequartista, davanti alla difesa si sa esprimere  al meglio riuscendo ad abbinare qualità e quantità  nelle due fasi di gioco; dribbling e progressione fanno parte del suo bagaglio, ma il suo fiore all’occhiello sono i suoi passaggi filtranti, le aperture e gli assist di prima. Ha anche un’innata predisposizione a essere decisivo in zona gol grazie a un buon tiro da fuori.

    Marco Van Ginkel vicinissimo al Milan
    Marco Van Ginkel vicinissimo al Milan

    Nato ad Amersfoot il 1 dicembre 1992, dopo essere cresciuto per undici anni nelle giovanili del Vitesse, esordisce in Eredivisie a 17 anni; debutta con l’Olanda, prima squadra, nel 2012 all’età di 19 anni. All’Europeo under 21 del 2013 si mette in mostra e cosi arriva la chiamata del Chelsea che investe su di lui la cifra di 10 milioni di euro. Purtroppo la sua avventura ai blues di Abramovich è condizionata dal grave infortunio nel match di Coppa contro lo Swindon Town dove si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

    Il Milan ha opzionato l’ingaggio dell’olandese con un prestito secco. Gianluca Fiorini, intermediario italiano per l’operazione ha affermato: “Il ragazzo deve decidere se vuole venire al Milan, perchè ha ancora la speranza di ritagliarsi un posto da titolare nel Chelsea. Dice che non è più infortunato e parte alla pari con gli altri. Questo potrebbe essere un ostacolo. Il Milan ha raggiunto un accordo con il Chelsea per il prestito, senza opzione di riscatto, adesso bisogna capire se il ragazzo accetterà”.

    Il giocatore ha detto di no alla proposta del Benfica e filtra comunque ottimismo dalle parti di via Aldo Rossi in merito all’esito positivo della vicenda. Se l’arrivo di Marko Van Ginkel al Milan, infortunio permettendo, alzerà sicuramente il livello qualitativo della mediana rossonera offrendo a Pippo Inzaghi un importante tassello nella costruzione del gioco dal punto di vista societario lascia qualche perplessità, il prestito secco infatti garantisce al Chelsea la possibilità di rivalorizzare il giocatore.

  • Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.

    Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.

    Radamel Falcao e Lukas Podolski
    Radamel Falcao e Lukas Podolski

    Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.

    Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.

    Mattia Destro e Fernando Torres
    Mattia Destro e Fernando Torres

    Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorosso Mattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.

    Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.

  • Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    L’avventura di Mario Balotelli con la maglia rossonera del Milan, iniziata a Gennaio 2013, sembra essere ormai giunta ai titoli di coda.

    Indizi di trattativa c’erano stati nei giorni scorsi con la visita a Milanello del procuratore di SuperMario, Mino Raiola e da alcuni rumors usciti nella serata di ieri che avevano parlato di una richiesta del Liverpool di poter ottenere il prestito, con diritto di riscatto, di Balotelli, rifiutata però dal Milan.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    Questa mattina poi è arrivato questo annuncio del canale tematico “Milan Channel” che è andato a togliere i dubbi sulla veridicità dell’esistenza di una trattativa con il Liverpool:

    E’ in corso una trattativa con il Liverpool per la cessione a titolo definitivo di Mario Balotelli

    Dopo quest’annuncio è arrivata l’accelerata con un accordo tra i due club che sarebbe stato trovato su una cifra intorno ai 20 milioni di euro. 

    Sistemata la situazione tra i due club, c’è da ottenere il sì dell’attaccante. Impresa che non pare difficile, calcolando che Raiola, già in Inghilterra da ieri, si dice per trattare il passaggio del difensore greco Manolas all’Arsenal, sarebbe volato in quel di Liverpool per trovare l’accordo che prevederebbe, ma ovviamente sono solo cifre teoriche tratte da rumors, un contratto quinquiennale da sei milioni di euro per Balotelli.

    Altro segnale di un addio lo avrebbe dato proprio lo stesso Balotelli che, come riportano diverse testate online, prima dell’allenamento mattutino avrebbe confidato, ma anche qua niente di confermato, che quello di questa mattina sarebbe stato il suo ultimo giorno a Milanello.

    Reazioni ai poli opposti per i tifosi rossoneri, c’è chi è felice della cessione di SuperMario, confidando in un buon utilizzo dei milioni incassati dal Milan, c’è chi invece è critico per la perdita di un talento che causerebbe un indebolimento della rosa.

    SuperMario quindi è pronto ad indossare la 4 maglia della sua carriera, dopo quelle di Inter, Manchester City e Milan e lascia i colori rossoneri dopo un anno e mezzo nel quale ha disputato 54 partite ufficiali andando a segno 30 volte.

    Un ritorno in Inghilterra che fa già felici i Tabloid britannici pronti a mettere Balotelli in prima pagina ogni giorno. SuperMario però dovrà dimostrare la sua maturazione, cercando di conquistare un pubblico caloroso come quello dei Reds con la consapevolezza che ad Anfield “You’ll Never Walk Alone”.

     

  • Calciomercato, novità importanti per Napoli e Milan

    Calciomercato, novità importanti per Napoli e Milan

    Tanto da dire su NapoliMilan in ambito calciomercato, partiamo dalle uscite. Ufficiale Federico Fernandez allo Swansea, mentre si era parlato tanto di un’offerta di circa 22 milioni del Liverpool per Mario Balotelli, con ingaggio a 6 milioni netti. Oggi a chiarire la situazione ci ha pensato direttamente Adriano Galliani:

    Al momento non è pervenuta dal Liverpool nessuna offerta per Balotelli, quindi non c’è nessuna trattativa.

    Ma per entrambe le squadre le notizie più importanti sono in entrata: la meno clamorosa è l’ufficialità di De Guzman al Napoli, attesa già da giorni. E’ un giocatore multietnico: il ragazzo è nato in Canada con padre filippino e madre giamaicana, è naturalizzato olandese e prima di venire in Italia giocava in Inghilterra, per una squadra gallese, in prestito da una squadra spagnola. E’ già arrivato a Castelvolturno, si è messo la maglia del Napoli e si è subito fatto un selfie.

    Si sta parlando da tanto di un interessamento dei partenopei per il centrocampista del Manchester United Marouane Fellaini, protagonista nel Mondiale con il Belgio e molto meno nella passata stagione con il suo club, che lo pagò circa 40 mln dall’Everton. Ora il suo prezzo si è abbassato e per questo Bigon e De Laurentiis lo avevano cercato varie volte, ma ieri sono uscite delle immagini del belga che lo raffigurano con le stampelle dopo un allenamento. L’entità dell’infortunio non è stata rivelata, ma non sembra una cosa da niente, il che potrebbe spingere gli azzurri a cercare un altro profilo, oppure accontentarsi di De Guzman.

    Marouane Fellaini in stampelle
    Marouane Fellaini in stampelle

    Per la difesa invece il Napoli sta pensando a Nastasic del Manchester City, obiettivo anche di Roma ma soprattutto della Juventus. La sua valutazione però è piuttosto alta (sui 12 milioni).

    Torniamo al Milan: è caldissima la pista Cerci, su cui dopo il tweet postato da un hacker sul suo profilo e subito cancellato, in cui annunciava il suo passaggio all’Atletico, è tornato il forte interessamento dei rossoneri, ai quali però mancano i soldi: se è vero che il Toro ha rifiutato 14 mln dai biancorossi di Madrid, è improbabile che Cairo accetterà i 13 proposti dal Milan, anche se il presidente granata e Galliani sono costantemente in contatto per il semplice motivo che si trovano entrambi a Forte dei Marmi.

    L’alternativa a Cerci è Douglas Costa, che si è offerto ai rossoneri ma che lo Shakhtar vuole tenere.

     

  • Calciomercato: due settimane decisive per le gerarchie in Serie A

    Calciomercato: due settimane decisive per le gerarchie in Serie A

    Ci siamo, saranno le ultime due settimane di mercato quelle decisive per tirare un bilancio preventivo della prossima Serie A. I soldi non sono tutto nello sport, ma possono spostare equilibri importanti e far sì che la rotta di una squadra possa inevitabilmente cambiare. Esattamente al pari degli infortuni che si susseguono in stagione.

    Ci sono i “nomi caldi” della nostra Serie A che sono nei taccuini di tante società europee e cifre, trattative più o meno velate che dall’inizio di questa finestra di mercato si sono succedute riportando presunte partenze pesanti dalla nostra massima serie.

    Intanto abbiamo visto le nostre big fare incetta del meglio proposto da campionato scorso, Iturbe e Astori alla Roma, Romulo e Pereyra alla Juventus, Basta e Parolo alla Lazio con l’inserimento di “usati sicuri” come Evra alla Juve, Djordjevic alla Lazio, Ashley Cole alla Roma, Menez e Alex al Milan, Koulibaly al Napoli, M’Vila, Osvaldo e Vidic all’Inter, Marin e Basanta alla Fiorentina. Tutto questo condito dall’arrivo di tanti giovani di grandi prospettive come Morata, Ucan, Coman e De Vrij. Insomma, non partendo, per ora, nessuno dei pezzi pregiati già presenti in Serie A nella scorsa stagione (Gilardino, Diamanti e Immobile a parte che erano già ceduti o in fase di cessione) si può dire che il livello tecnico del nostro campionato si è alzato.

    Tuttavia la nostra Serie A, da anni ormai, dall’essere l’ “El Dorado” per i campioni esteri è passata ad essere terreno di caccia per le società estere e queste due settimane che rimangono saranno decisive, al punto tale che potrebbero, con l’avvicinarsi della scadenza del mercato, diventaredeleterie per qualcuno.

    Vidal nell'azione del gol
    Vidal nell’azione del gol

    In generale le società più attrezzate come Juventus, Fiorentina e Roma hanno già in tasca le loro contromisure. In ballo ci sono rispettivamente Vidal, Cuadrado e Benatia, la Juve ha una lista di giocatori su cui investire i probabili introiti ed intanto li tratta ugualmente in alcuni casi come Luisao e Lavezzi. La Fiorentina ha trovato in casa con Bernardeschi e Babacar forze fresche ed i recuperi di Gomez e Rossi fanno presagire grandi cose. La Roma è stata la più attiva sul mercato e ad oggi ha tre giocatori per reparto, con Astori ha già il sostituto naturale di Benatia. Tuttavia immaginando una delle tre senza uno di questi campioni è facile rimanere nell’incertezza e in ogni caso si perde per tutte qualcosa di esplosivo e di imprevedibile.

    Cerci, Candreva, Balotelli, Destro e Icardi sono gli altri nomi gettonati e sondati dalle squadre estere o trattati da qualche italiana e anche questi in un modo o nell’altro possono modificare convinzioni e prospettive delle rispettive squadre. Il Torino su tutte avrebbe le maggiori perdite in avanti, dopo la cessione di Immobile, se anche Cerci andasse via e non sarebbe una cosa positiva avendo per le mani la stagione del grande ritorno in Europa. Il Milan perderebbe in tecnica, ma potrebbe finalmente sbloccare il suo stantio mercato. Roma e Lazio sono attrezzate per sopperire alle eventuali perdite, ma inevitabilmente si vedrebbero togliere alternative importanti, tra le due conoscendo il modo di andare sul mercato di Sabatini sappiamo che la Roma in 48 ore sarebeb capace di rimpiazzare degnamente il giocatore mentre la Lazio è più titubante e con l’avvicinarsi della scadenza di mercato potrebbe essere attanagliata dalla fretta. L’Inter è quella, paradossalmente, messa meglio. Primo perché Icardi dopo le avvisaglie di inizio calciomercato è stato lasciato perdere, secondo perché in questo calciomercato ha speso pochissimo ed ha alzato di parecchio comunque il livello della squadra.

    Saranno due settimane intense e che vedranno, se ci saranno, dei movimenti importanti alla fine. Proprio perché il mercato è anche uno strumento per mettere in dfficoltà, poi sul campo, avversarie che vengono ritenute temibili, Juventus e Roma su tutte. Pensate se Manchester United e Bayern Monaco o altre società facessero le famose offerte “indecenti” a fine agosto mettendo Juventus, Roma, Fiorentina o altri a non poter dire di no ma avere anche troppo poco tempo per definire trattative in entrata per rimpazzare giocatori come Vidal, Benatia, Cuadrado o Cerci.

    Cambierebbe tutto e le prospettive potrebbero essere abbassate notevolmente per qualcuno. Staremo a vedere, per ora l’unica certezza è che la Serie A 2014/15 ad oggi ha alzato il baricentro e questo, sempre ad oggi è un bel segnale.

  • Simone Verdi, tra toro e Milan se lo gode l’Empoli

    Simone Verdi, tra toro e Milan se lo gode l’Empoli

    E’ uno dei volti freschi e frizzanti della prossima Serie A, nella scorsa stagione ha militato nell’Empoli attraverso la formula del prestito dal Torino, squadra che detiene la metà del cartellino, l’altra metà è del Milan. La stessa formula tra le due squadre, con l’aggiunta del diritto di riscatto a favore dell’Empoli, è stata rinnovata quest’anno e così Simone Verdi si affaccerà per la prima volta sui campi di Serie A finalmente, dopo qualche sporadica apparizione, da protagonista.

    Nello scorso campionato di Serie B, con la maglia dei toscani dopo una partenza fulminante ha convinto in pieno Sarri, che lo ha impiegato con continuità consegnandogli le chiavi della regia d’attacco della squadra. Ha giocato alla fine quasi tutte le partite realizzando 5 reti e donando 7 assist alle due punte Tavano e Maccarone, compagni con i quali si trova a meraviglia.

    Seppur breve l’apparizione dell’Empoli in Coppa Italia, Simone Verdi ha lasciato il segno anche lì con una rete nelle due partite giocate.

    Simone Verdi nasce a Broni (Pv) nel 1992 e s’impone già all’età di 11 anni all’attenzione del Milan che lo preleva dall’Audax Travacò, dopo la sua trafila nelle giovanili rossonere esordisce con il diavolo in Coppa Italia nella stagione 2010/11 contro il Novara. Uno scampolo di partta che convince Max Allegri a replicare il suo impiego, sempre in Coppa Italia contro l’Udinese, ma il Milan che poi diverrà Campione d’Italia quell’anno verrà sconfitto dai friulani 0-1.

    Nella stagione successiva Simone Verdi viene ceduto in comproprietà con il Torino, che ne usufruirà le prestazioni sportive, ma con i granata trova poco spazio ed il campionato di Serie B di quell’anno lo vede in campo solo dodici volte e senza illuminare la scena. Così il Torino lo gira in prestito, la stagione successiva, nella Juve Stabia dove riesce a trovare il suo spazio e a far intuie le sue potenzialità come assist-man. L’Empoli di Sarri cerca un profilo del genere per innescare il suo attacco e nella scorsa stagione, come detto lo prende in prestito, credendo in lui.

    Simone Verdi in azone nella scorsa stagione | Foto Web / Il Pallonaro
    Simone Verdi in azone nella scorsa stagione | Foto Web / Il Pallonaro

    Simone Verdi risponde alla grande, parte subito la prima giornata con la rete al Latina e la giornata successiva fa una doppietta al Palermo di Gattuso, costruita per dominare la stagione ma che in quel momento non decollava. Sarri però è convinto e il ragazzo di Broni diventerà uno dei protagonisti fino alla promozione.

    Simone Verdi è un centrocampista avanzato che può ricoprire diversi ruoli dalla metà campo in sù, infatti spesso ha fatto la seconda punta nella scorsa stagione. Non possiede un fisico statuario, è alto 1,71 ma compensa questo con la straordinaria agilità e la velocità, ottima anche con la palla tra i piedi. Oltre a non disdegnare le reti che si costruisce soprattutto grazie ai suoi dribbling ed alla sua buona attitudine a inserirsi negli spazi in area, Verdi regala assist preziosi ai compagni. E’ ambidestro, pertanto da trequartista può spaziare liberamente su tutto il fronte con il medesimo effetto.

    Visto il gran movimento di mercato che si è innescato intorno a lui, fino alla blindatura ad Empoli, non è difficile immaginare che sarà uno dei protagonisti tra le matricole della prossima Serie A.

    In Nazionale, dopo essere stato convocato per qualche amichevole con l’Under 19, è stato convocato con la Nazionale Under 21 per l’amichevole del 4 giugno scorso, vinta per 4-0, contro il Montenegro, dove Verdi nella quarantina di minuti che ha avuto a disposizione ha regalato un assist vincente ai compagni.