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  • Doping Lance Armstrong, da invincibile ad imbroglione

    Doping Lance Armstrong, da invincibile ad imbroglione

    Un doping di squadra più sofisticato e mai riuscito della storia dello Sport”, ecco la clamorosa rivelazione dell’Usada, l’agenzia antidoping americana, dopo la consegna del dossier di 200 pagine con cui incastra Lance Armstrong e la US Postal , con l’ accusa di uso di sostanze proibite e della condotta reiterata individuata nella frode sportiva.

    Viene messa così fine ad una delle truffe più grandi di tutta la storia dello sport con protagonista un uomo che si era reso portatore, con la sua storia da ex malato di cancro, di grande speranze ed esempio per tutti noi.

    Ed invece eccoci a guardarci di nuovo allo specchio e ridere della nostra immagine e soprattutto della nostra ingenuità in un mondo in cui gli uomini sembrano oramai essere davvero disposti a tutto per raggiungere fama, prestigio e soprattutto soldi. Un dossier di oltre 200 pagine viene quindi finalmente consegnato all’Unione Ciclistica Internazionale che dovrà cancellare dalla storia sportiva del ciclismo Lance Armstrong e tutti i suoi compagni. Infatti le prove risultano essere schiaccianti contro l’ex dominatore del Tour de France: Ventisei testimonianze giurate comprese undici di ex corridori della US Postal, per svelare “il doping di squadra più sofisticato, professionale e riuscito mai visto nella storia dello sport”.

    Lance Armstrong
    Lance Armstrong ©Riccardo S. Savi/Getty Images

    Ecco i nomi dei testimoni presenti nel comunicato stampa con cui l’Usada ha reso pubblica la sua decisione: sei ancora in attività nel 2012, Levi Leipheimer (Omega Pharma-QuickStep), Christian Vande Velde (Garmin-Sharp), David Zabriskie (Garmin-Sharp), Tom Danielson (Garmin-Sharp), Michael Barry (Sky) e George Hincapie (Bmc) sono stati sospesi. Barry e Hincapie hanno già annunciato il ritiro, mentre gli altri potrebbero tornare in gruppo già in primavera, visto che la squalifica di 2 anni dovrebbe essere ridotta a 6 mesi grazie alla collaborazione data alle indagini. Altri 5 ex US Postal hanno testimoniato contro Armstrong: Frankie Andreu, Tyler Hamilton, Floyd Landis, Stephen Swart e Jonathan Vaughters. Il medico italiano Michele Ferrari e lo spagnolo Garcia del Moral sono stati squalificati a vita per il loro ruolo nel doping di squadra della US Postal. L’ex direttore sportivo Johan Bruyneel, uno dei medici della squadra Pedro Celaya e il team trainer “Pepe” Marti hanno scelto di rispondere alle accuse davanti a un arbitrato composto da tre giudici indipendenti.

    Oltre all’indicazione precisa dei testimoni e del contenuto delle loro testimonianze, il dossier contiene anche le prove inconfutabili del doping di squadra alla Us Postal, e-mail, analisi e risultati di laboratorio che dimostrano come Armstrong era dopato durante le vittorie dei suoi sette Tour de France e che era al centro della cospirazione del doping di squadra.

  • Paralimpiadi 2012: saranno 98 gli azzurri a Londra

    Paralimpiadi 2012: saranno 98 gli azzurri a Londra

    Dopo le Olimpiadi di Londra arriva il turno anche delle Paralimpiadi 2012 che si svolgeranno dal 29 agosto al 9 settembre, dove l’Italia sarà rappresentata da quasi 100 atleti che voleranno oltre manica per tentare di conquistare un’importante medaglia da aggiungere alle 28 portate a casa durante i Giochi Olimpici. Delle 20 discipline che si disputeranno nei prossimi giorni, gli azzurri si cimenteranno nella pallacanestro in carrozzina, nella vela, nella scherma, nel tiro con l’arco, nell’atletica leggera, nel tennistavolo, nel nuoto, nel tennis in carrozzina, nel ciclismo, nel tiro a segno, nel canottaggio e nell’equitazione.

    Nel tiro con l’arco saranno dieci gli atleti che scenderanno in campo: Gabriele Ferrandi e Fabio Azzolini gareggeranno nel W1 Compound nelle gare individuali, Alberto Simonelli e Giampaolo Cancelli in quelle del W2 Compound Individuale Open, mentre Oscar De Pellegrin, Mario Esposito, Vittorio Bartoli, Elisabetta Mijno, Veronica Floreno e Mariangela Perna saranno impegnati nelle gare a squadre.

    Sono invece undici gli azzurri che si sono qualificati per l’atletica leggera: Alessandro Di Lello e Walter Endrizzi faranno la Maratona T46, Andrea Cionna la Maratona T11/12, Alvise De Vidi i 100 metri T51, Riccardo Scendoni i 100, 200, 400 metri T44 e Davide Dalla Palma gli 800, 1500 metri T46. Tra le azzurre invece Martina Caironi sarà impegnata nel salto in lungo e nei 100 metri T42, Elisabetta Stefanini nei 100, 200, 400 metri T12, Oxana Corso nei 100, 200 metri T35, Assunta Legnante nel getto del peso e lancio del disco T11 e la cantante Annalisa Minetti nei 1500 metri T11/12.

    Cavagnini capitano dell’Italia © Phil Cole/Getty Images

    Grandi attese invece dal ciclismo dove la squadra azzurra ha deciso di portare ben 13 atleti: a vestire il tricolore saranno Paolo Cecchetto, Paolo Viganò, Alessandro Zanardi, Claudia Schuler, Francesca Fenocchio, Mauro Cratassa, Giorgio Farroni, Roberto Bargna, Vittorio Podestà, Ivano Pizzi, Michele Pittacolo, Andrea Tarlao e Pierpaolo Addesi. Inizialmente però la squadra era composta da 14 persone: nelle ultime ore infatti il CONI ha deciso di mettere fuori rosa Fabrizio Macchi in quanto ha violato il divieto di avere contatti con il medico Michele Ferrari, ben noto per i suoi trascorsi con i casi di doping.

    Nell’equitazione spazio ad un quartetto composto interamente da donne: saranno infatti Silvia Veratti, Sara Morganti, Antonella Cecilia e Francesca Salvadè a cimentarsi in questa disciplina. Nel canotaggio invece il doppio mix sarà affidato a Silvia De Maria e Daniele Stefanoni mentre il quattro con sarà composto da Florinda Trombetta, Mahila Di Battista, Pierre Calderoni ed Andrea Marcaccini.

    Spazio a Fabrizio Olmi, Antonio Squizzato, Marta Zanetti, Massimo Dighe, Marco Gualandris e Paola Protopapa per quanto riguarda le gare della vela, mentre nel tiro a segno saranno Azzurra Ciani, Iacopo Cappelli, Marco Pusinich, Giancarlo Iori e Massimo Dalla Casa a tentare di conquistare un risultato importante.

    Per quanto riguarda il nuoto saranno Cecilia Camellini, Emanuela Romano, Stefania Chiarioni, Immacolata Cersauolo, Fabrizio Sottile, Federico Morlacchi, Francesco Bettella, Efrem Morelli, Nicolò Bensi, Francesco Bocciardo e Michele Ferrarin a tentare di cancellare dalla mente di tutti il flop che ha visto il nuoto italiano fare da padrone durante le Olimpiadi di Londra 2012.

    Nel tennistavolo solamente Salvatore Caci parteciperà alla gara individuale, mentre Clara Podda, Pamela Pezzutto, Michela Brunelli, Maria Nardelli, Valeria Zorzetto, Andrea Borgato, Giuseppe Vella, Raimondo Alecci e Davide Scazzieri si cimenteranno sia nel torneo a squadre che in quello singolo. Nel torneo del tennis Marco Innocenti e Giuseppe Polidori scenderanno in campo per il doppio e nel singolo mentre Marianna Lauro e Fabian Mazzei saranno impegnati nell’open open femminile e maschile.

    A scendere in gara nella pedana dell’ExCeL di Londra da mercoledì 4 settembre saranno Loredana Trigilia, Matteo Betti, Marco Cima, Andrea Macrì e Alessio Sarri i quali tenteranno di arrivare in finale nel fioretto, nella spada, nel fioretto a squadre e nella sciabola.

    Infine l’unica squadra che volerà alle Paralimpiadi 2012 sarà quella del basket la quale sarà impegnata nel torneo di pallacanestro in carrozzina: i 12 giocatori convocati sono Damiano Airoldi, Nicola Daniamo, Amhed Raourahi, Mohamed Sanna Ali, Fabio Raimondi, Fabio Bernardis, Vincenzo Di Bennardo, Amine Moukhariq, Jacopo Geninazzi, Galliano Marchionni, Alberto Pellegrini ed il giovane capitano azzurro Matteo Cavagnini.

  • Lance Armstrong radiato a vita, addio ai 7 Tour de France

    Lance Armstrong radiato a vita, addio ai 7 Tour de France

    Lance Armstrong, uno dei simboli dello sport mondiale ed uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi, ha deciso di rinunciare a difendersi dalle accuse di doping rivoltegli dall’ Usada, l’Agenzia Anti-Doping americana convinta della condotta illecita del ciclista texano nel corso delle sue cavalcate vincenti alla Grande Boucle.

    La notizia ha subito fatto il giro del Mondo considerato che adesso Armstrong rischia di perdere definitivamente tutti i sette Tour de France conquistati in carriera qualora l’UCI, decidesse di dare fondamento alle accuse dell’USADA.

    L’agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per bocca del presidente John Fahey elogia l’operato della Usada: “Se Armstrong rinuncia a difendersi significa che le accuse della Usada hanno un fondamento”. Ricordiamo che Lance Armstrong è accusato di aver fatto l’uso di EPO durante la sua carriera post cancro, la collaborazione strettissima con il tanto discusso Dott. Ferrari e le innumerevoli accuse piovute sul texano anche dai suoi ex compagni come Tyler Hamilton (squalificato per doping) e Foyd Landis, vincitore del Tour de France nel 2006, ma privato del titolo dopo essere risultato positivo al testosterone in seguito ad un controllo antidoping e principale accusatore di Armstrong nel corso di questi anni, hanno alimentato dei sospetti sulla condotta poco pulita del ciclista americano.

    Queste le parole di Armstrong, che continua comunque a professarsi innocente, attraverso il suo sito internet: “È l’ora di dire basta, quando è troppo è troppo. Ho dovuto sentire di aver barato e aver tratto illeciti vantaggi nelle mie 7 vittorie al Tour de France“.

    Lance Armstrong ©Bryn Lennon/Getty Images

    Vengono quindi confermate le indiscrezioni che volevano i principali accusatori di Armstrong ancora in attività ed interrogati dall’Usada prima dell’inizio dell’ultimo Tour de France, e lì sarebbe nata una vera e propria trattativa. Noi “cantiamo”, in cambio voi ci “aiutate”. I cinque (quattro corridori ancora in attività ed uno ritiratosi) avrebbero così spiegato come funzionava il sistema e avrebbero ammesso di avere fatto uso di sostanze e metodi proibiti ottenendo in cambio una riduzione della pena. Per onor di cronaca, quattro ex compagni di Armstrong, Levy Leipheimer, David Zabriskie, Christian Vandevelde e George Hincapie, avevano comunicato di non voler essere presi in considerazione per la partecipazione ai giochi di Londra 2012, forse un primo segnale di una nuova bufera doping pronta ad abbattersi nel mondo del ciclismo.

     

  • L’Usada mette nei guai Armstrong. A rischio i sette Tour de France

    L’Usada mette nei guai Armstrong. A rischio i sette Tour de France

    Non è ancora finita, anzi, si preannuncia una vera e propria guerra mediatica – legale fra l’ex ciclista e plurivincitore del Tour de France Lance Armstrong e l’agenzia americana antidoping (USADA) che accusa l’americano di aver fatto uso di Epo e di trasfusioni illegali.

    Questa volta l’agenzia americana sembra fare sul serio dichiarando di avere le prove che condannerebbero Armstrong all’eventuale perdita di alcuni o addirittura tutti i sui sette Tour de France accusandolo appunto, di aver fatto uso di Epo, testosterone, corticosteroidi e trasfusioni oltre che di agenti mascheranti, fornendo gli stessi prodotti ad altri.

    È il giornale americano Washington Post che fa da tramite alle accuse vere e proprie dell’Usada che sostiene di essere in possesso di campioni di sangue, raccolti nel 2009 e nel 2010, “perfettamente compatibili con manipolazioni sanguigne, incluso l’uso di Epo o di trasfusioni”.  Inoltre, ancora l’agenzia, afferma di essere in possesso di preziose testimonianze di ex corridori e di persone coinvolte direttamente nel mondo del ciclismo, che incastrerebbero in maniera inequivocabile il campione americano.

    Armstrong dal canto suo non è rimasto certamente a guardare dichiarando testualmente: “Non mi sono mai dopato e, a differenza dei miei accusatori, ho gareggiato per 25 anni senza cali di prestazione e superando oltre 500 test – la replica in una nota di Amstrong -. L’Usada ignora questa fondamentale distinzione e accusa me anzichè coloro che hanno ammesso di aver fatto uso di doping e questo la dice lunga sulla sua mancanza di correttezza e su questa vendetta“.

    Lance Armstrong ©Mario Tama/Getty Images

    L’agenzia americana, che si ricorda non ha giurisdizione penale ma solamente sportiva, è fermamente convinta della colpevolezza di Armstrong tanto da dichiarare che il texano, assieme ad altri cinque ex tesserati, tre dottori tra cui Michele Ferrari, un preparatore e il team manager Johan Bruyneel, abbia messo in piede un sistema basato sul doping dal ’98 al 2011. A far capire che questa volta si fa sul serio, l’agenzia americana antidoping ha escluso il texano dalla partecipazione alle gare di triathlon competizione amata da Armstrong sin dai tempi del suo approdo nel panorama ciclistico internazionale.

    Continuano quindi le ombre del doping su Lance Armstrong, ombre che con il passare del tempo diventano sempre più numerose e che rischiano di macchiare in maniera indelebile una delle storie sportive ed umane più significative di tutto lo sport mondiale.