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  • Platini rilancia il Fair Play Finanziario: “chi non paga non gioca”

    Michel Platini rilancia il Fair Play Finanziaro, suo cavallo di battaglia, e in una intervista concessa al Times rinnova la sfida ai club e sopratutto all’Inghilterra per abbattere l’eccesso di indebitamento e il conseguente bilanciamento dei costi.


    “Il problema non è l’Inghilterra, amo questo paese e i suoi tifosi. Abbiamo problemi anche in altre nazioni, Ucraina, Repubblica Ceca, Francia, Russia. Il ‘Financial Fair Play’ è un modo per lavorare con i club con l’obiettivo di aiutarli. Non sto dicendo che il Manchester United non può giocare in Champions League. Se paga i suoi debiti (oltre 700 milioni di sterline), non ci sono problemi. Non sono contrario all’indebitamento, ma alle perdite. Nel giugno 2012 presenteremo la nostra riforma che si ispira ad una filosofia semplice: non si può spendere più di quanto si generi. E tutti i club sono d’accordo”

    In realtà i club non sono cosi propensi ad accettare la riforma e sopratutto in Inghilterra, dove i debiti delle società coprono più del 50% del debiti totali:

    “Non sono d’accordo con il grande liberismo del calcio inglese. Non sono un esperto di finanza ma quello che era piuttosto chiaro da tempo era che un club come il Portsmouth era nei guai, a rischio bancarotta. Quando ero giovane – prosegue Platini – ricordo gente senza soldi che comprava le Ferrari. E grazie alle Ferrari potevano uscire con le ragazze più belle. Non è corretto! E così accade nel calcio: non hai soldi ma compri i giocatori migliori. Alla fine il risultato del campo viene alterato”

    I mondiali sono alle porte e per Le Roi Michel le favorite sono proprio l’Inghilterra di Fabio Capello insieme al Brasile e la Spagna: “Brasile, Spagna e Inghilterra sono le tre squadre migliori al mondo, anche se quando giochi contro Francia, Germania e Italia non sei mai sicuro di vincere. Perché l’Inghilterra? Perché ha buoni giocatori e un grande tecnico. Ottimi calciatori come Terry, Lampard e Gerrard. E soprattutto Rooney, che come Messi migliora con l’età”

  • Calciomercato: la Juventus ha in mano Gourcuff, il nuovo Zidane

    Dalla Germania giungono voci secondo cui il fantasista francese del Bordeaux Yoann Gourcuff sarebbe ad un passo dalla Juventus a partire dalla prossima stagione. Il giovane talento è stato nominato miglior giocatore del campionato francese nella scorsa stagione in cui ha guidato i Girondini alla conquista della Ligue 1 e ha letteralmente trascinato i suoi compagni ai quarti di finale di Champions League.
    L’indiscrezione parla anche di cifre, 25 milioni di euro cash e altri 5 al raggiungimento di prefissati obiettivi mentre al giocatore andrebbero 4.2 milioni a stagione per un contratto della durata di 5 anni.

    Inutile dire che già si sprecano i paragoni con colui che è stato uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, Zinedine Zidane, prelevato proprio dal Bordeaux nel ’96 per 7 milioni di euro e lanciato nel calcio che conta dai bianconeri. La storia potrebbe ripetersi, la Juventus potrebbe vedere nascere, dopo Platini e Zidane, un nuovo campione tra le sue fila.

    E Diego? Se davvero i bianconeri dovessero arrivare al forte trequartista della nazionale francese, il brasiliano, arrivato in questa stagione come salvatore della patria e rivelatosi, almeno per il momento, solo un giocatore come tanti altri, verrebbe ceduto. Il Bayern Monaco è sempre sulle sue tracce ma è forte l’interesse di alcuni club spagnoli e inglesi. Di certo il prezzo di vendita sarà inferiore a quello dell’acquisto (in estate Diego è costato 25 milioni di euro).

  • Chiambretti Night: Michel Platini mercoledi ospite d’onore

    L’irriverente talk show di Italia Uno, condotto da Piero Chiambretti e conosciuto come Chiambretti Night mercoledi ospiterà l’indimenticato idolo dei tifosi juventini e attuale presidente dell’Uefa Michelle Platini.

    Da Chiambretti, dunque, si avrà la possibilità di assistere ad un piacevole intervista e magari sarà l’occasione giusta per capire l’autorevole opinione di Platini sull’operato di Ovrebo, che ha penalizzato oltre i propri demeriti la Fiorentina nella sfida contro il Bayern Monaco.

    Sarà sicuramente l’occasione per ripercorrere la carriera di Le Roi Michel, ma sopratutto capire come vorrà intervenire e far accettare il fair play finanziario alle società di calcio.

  • Uefa dietrofront: vincono i furbetti, il Fair play finanziario solo nel 2015

    Uefa dietrofront: vincono i furbetti, il Fair play finanziario solo nel 2015

    Anche Le Roy Michel ha fallito. Platini, presidente dell’Uefa, era stato l’artefice elo sponsor principale del cosidetto fair play finanziario che in teoria avrebbe dovuto riportare il calcio su binari virtuosi premiando le società sane a discapito di chi non presta molta ai bilanci.

    E’ chiaro che un mossa di tal portata andava scontrarsi con gli interessi delle multinazionali che ruotano intorno al calcio disposte ad indebitarsi pur di aver un importante ritorno di immagine e cosi per il momento l’attuazione delle direttive dell’Uefa passano dal 2012 al 2015, chi sà se è solo un primo passo verso l’abrogazione di questa “pericolosa” norma.

    A darne l’annuncio è stato ieri il presidente del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge, speriamo che Platini non demorda nel suo intento e non la dia vinta ai soliti furbetti.

  • Platini al contrattacco: “Abete? mi aspettavo di risentirlo dopo Inter-Chelsea”

    Michel Platini non ci sta. Il linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto dopo Bayern-Fiorentina è stato spietato. Cosa che non è successa dopo Inter-Chelsea, quando gli inglesi sono stati pesantemente penalizzati contro i nerazzurri per un rigore (con annessa espulsione di Samuel) non concesso per un evidente fallo su Kalou: «Dopo l’errore di Ovrebo con la Fiorentina, Abete mi ha telefonato. Per il rigore non dato al Chelsea, no». Ecco uno stralcio dell’intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport.

    Da Euro 2016 ai disastri arbitrali nelle coppe: è un momento difficile tra Uefa e Italia?
    «Ci mancherebbe. Qualcuno mi accusa: avrei aiutato il Bayern perché Rummenigge è mio amico. Dai! Con le designazioni arbitrali non c’entro niente, decide la Commissione: quante volte devo dirlo?».

    L’International Board allungherà i test dei cinque arbitri?

    «Spero. Le relazioni sull’esperimento in Europa League sono molto positive. L’obiettivo è schierarli nella prossima Champions e nelle qualificazioni per Euro 2012. Ma occorrono sei voti».

    S’era parlato di cinque arbitri anche al Mondiale, poi…

    «Sarebbe stato troppo presto. Lavoriamo al progetto da tre anni: non si può cambiare tutto in tre mesi».

    Blatter porterà al Board il pallone con il chip, per l’ennesima volta,e l’«occhio di falco». Tecnologie utili?

    «Degli altri esperimenti non m’importa. Se vogliono aggiungere qualcosa, perché no? L’importante è che ci sia l’arbitro accanto alla linea di porta».

    Arbitri nella bufera?

    «In tv si vedono al microscopio tutti i loro errori: è in crisi l’arbitraggio, non gli arbitri. Ma è tempo di cambiare qualcosa».
    [via: juvemania

  • Caso Ovrebo: Abete telefona a Platini, perchè mai a Nicchi e Collina?

    Le sviste dell’arbitro Ovrebo ieri sera all’Allianz Arena hanno innescato una lunga sequela di polemiche che ha visto tutti i principali paesi europei coinvolti, chi con più distacco chi in maniera forte e palese ha bocciato la condotta di gara del noto fischietto norvegese.

    Come detto nel primo pomeriggio anche la Germania ha gridato allo scandalo per il modo con cui il Bayern Monaco è riuscito ad avere la meglio della Fiorentina e a distanza di ventiquattro ore è arrivata anche la protesta ufficiale con il presidente Abete in persona.

    La più alta carica del calcio italiano ha telefonato al presidente dell’Uefa Michel Platini per manifestare il disappunto del movimento italiano e dei rischi nel sottovalutare ile implicazioni che errori come quello commesso ieri dal direttore di gara norvegese Tom Henning Ovrebo possano ricadere sul movimento italiano, come noto in concorrenza proprio con la Germania per il numero di posti in Champions per i club delle due federazioni.

    Ma non stiamo esagerando? Lo stesso Ovrebo lo scorso anno estromise con le sue decisione Ovrebo scatenando l’ira di Didier Drogba, ma la federcalcio inglese non fece esposti o proteste. Cosi facendo si corre il rischio di dar un attenuante ai disastri del nostro calcio, invece, la situazione della Fiorentina è risolvibile battendo il Bayern Monaco in casa propria. Il nostro calcio ogni giorno è stressato dalle proteste contro arbitri e classe arbitrale per errori marchiani, eppure, non arriva mai una protesta ufficiale nei confronti di Nicchi e Collina, al secolo presidente e designatore dell’Aia.

  • UEFA: continua la lotta di Platini alla trasparenza. Nasce il Panel di controllo finanziario

    La UEFA compie un altro importante passo per aumentare la trasparenza e il buon governo nel calcio europeo.

    Panel di controllo finanziario per club
    In seguito alla decisione del Comitato Esecutivo UEFA di creare un Panel di Controllo Finanziario per Club, o Panel CFC, e alla nomina di Jean-Luc Dehaene (ex primo ministro del Belgio) nel ruolo di presidente, la composizione del Panel CFC è stata approvata ieri a Nyon. Otto esperti indipendenti sono stati nominati dal presidente UEFA, Michel Platini, e da Dehaene.

    Primo meeting
    Il Panel CFC ha tenuto immediatamente la sua prima riunione per definire un programma di lavoro per la stagione 2009/10 ed esaminare le sfide per le stagioni a venire.

    Nuova era
    “Siamo all’inizio di una nuova era nel calcio europeo – ha dichiarato Platini -. Il fair play finanziario è una delle massime priorità della UEFA per garantire una maggiore trasparenza ed eguaglianza nelle nostre competizioni. Sono sicuro che il Panel CFC aumenterà la credibilità del sistema di licenze per club. Con l’introduzione del fair play finanziario, il lavoro svolto dal Panel CFC sarà fondamentale per preservare la stabilità e il buono stato di salute del calcio europeo per club nel medio-lungo periodo”.

    Sfida
    “Nella mia carriera ho dovuto affrontare diverse sfide, com’è quella di dare un certo ordine finanziario al calcio europeo – ha commentato Dehaene -. Tuttavia, insieme ai miei nuovi colleghi, sono certo che saremo in grado di controllare e supervisionare il sistema di fair play finanziario che, in ultima battuta, porterà a una più stabile regolamentazione finanziaria del calcio europeo”.

    Compito del Panel CFC
    “Il compito del Panel CFC è assicurare che il sistema di licenze per club della UEFA venga applicato correttamente in tutte e 53 le Federcalcio affiliate – ha commentato la UEFA -, e che i club abbiamo soddisfatto i criteri definiti nelle Normative per le licenze per club UEFA”.

    Il Concetto di fair play finanziario
    “Inoltre – ha aggiunto la UEFA -, il Panel CFC sarà decisivo nell’implementazione e nella valutazione del Concetto di fair play finanziario, approvato all’unanimità dal Comitato Esecutivo UEFA a settembre”.

    Stabilità a lungo termine
    “Di conseguenza, il Panel CFC avrà un ruolo importante per favorire la correttezza finanziaria nelle competizioni europee e la stabilità a lungo termine del calcio in Europa, unita all’obiettivo di stimolare investimenti a lungo termine [sviluppo del calcio giovanile e miglioramento delle strutture sportive] rispetto alle spese speculative a breve termine”. (Fare clic qui per maggiori informazioni sul Concetto di fair play finanziario)

    Il Panel di controllo finanziario per club è così composto:
    • Presidente: Jean-Luc Dehaene, Belgium
    • Membri: Jacobo Beltrán, Spagna; Egon Franck, Germania; Umberto Lago, Italia; Johan Lokhorst, Olanda; Brian Lomax, Inghilterra; Petros Mavroidis, Grecia; Brian Quinn, Scozia; Yves Wehrli, Francia
    [via: calciomercato.com]

  • Inter: la società replica a Platini. “Non siamo indebitati”

    Non si è fatta attendere la risposta della società di via Durini alle accuse mosse da Platini attraverso un intervista al Dahily Telegraf di cui noi vi avevamo parlato in mattinata (leggi).

    La risposta dell’Inter attraverso il sito ufficiale:
    “L’Inter non è una Società indebitata”. In merito alle dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa e riguardanti le affermazioni rilasciate da Michel Platini al Daily Telegraph, F.C. Internazionale risponde con chiarezza al presidente Uefa.
    “Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l’economia del calcio europeo, ma citando l’Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L’Inter non rientra nell’ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa”.

  • Platini si scaglia contro l’Inter: “Chi sarebbe cosi stupido da acquistare il club di Moratti”?

    Platini si scaglia contro l’Inter: “Chi sarebbe cosi stupido da acquistare il club di Moratti”?

    Michel PlatiniContinua la lotta del presidente dell’UEFA Michel Platini verso un calcio più pulito, privo di eccessi e sopratutto con regole certe ed uguali per tutte le nazioni che partecipano alle coppe europee.

    Da un intervista concessa all’inglese Daily Telegraph l’ex gloria juventina si scaglia contro l’eccessiva esterofilia del campionato inglese e sopratutto contro agi eccessivi investimenti dei magnati Roman Abramovic, Massimo Moratti e Malcom Glazer rispettivamente proprietari di Chelsea, Inter e Manchester United.

    Regolarizzare il sistema è importante per favorire l’ingresso di nuove persone interessate ad investire nel calcio,” non serve esser un economista – dice Platini – ma basta avere un pò di logica. Il criterio che seguiremo è che chi vorrà partecipare alle nostre competizioni non potrà spendere più di quanto incassa. Tutti i proprietari mi hanno chiesto una migliore filosofia, più trasparenza. In Germania i debiti non sono consentiti, in Inghilterra sì”. Sono sicuro

    Al presidente dell’Uefa non piace il sistema inglese, dove il 50% dei club è in mano straniera e spera che l’Europa non segua questo esempio ma piuttosto quello tedesco dove uno straniero può controllare non più del 50% di un club ed approva il modello Barcellona dove il club è in mano ai tifosi e il presidente deve esser uno spagnolo obbligatoriamente.

    Nell’ultimo punto dell’intervista Le Roy tocca il difficile argomento del saccheggio dei giovani talenti condannando il metodo Arsenal “in Inghilterra ci sono talenti, non bisognerebbe comprare ragazzi di 13 anni dal resto d’Europa. Non mi piace il sistema dell’Arsenal. Più giocatori inglesi hai in rosa e meglio è per il calcio nazionale. Dobbiamo proteggere le nazionali. La Commissione Europea ha stabilito che uno straniero dopo un certo periodo di soggiorno può giocare per quella nazionale, ma noi non siamo d’accordo che Didier Drogba indossi la maglia dell’Inghilterra

  • Calcio: Michel Platini tuona contro gli eccessi finanziari

    Calcio: Michel Platini tuona contro gli eccessi finanziari

    Michel PlatiniContinua la battaglia di Michel Platini contro l’eccesso di indebitamento delle squadre di calcio per esser competitive ai massimi livelli. Dopo la lotta al doping finanziario attraverso il fair play finanziario e la norme atte a favorire la valorizzazione dei settori giovanili il presidente della FIFA tuona dalle pagine del quotidiano dell’Uefa Uefadirect contro quei club che usano le partecipazioni alle coppe per sanare i propri bilanci.

    “E’ intollerabile che per alcuni club la partecipazione alle competizioni europee sia diventata indispensabile per far quadrare i bilanci”– afferma Le Roi e continua – “questi club non esitino a chiedere in prestito somme sempre più ingenti per raggiungere i propri obiettivi, entrando in una spirale di debiti che potrebbe avere come estrema conseguenza il fallimento”. “Ed è persino più difficile accettare che altri club, con ambizioni decisamente più modeste, possano trarre profitto dalla loro partecipazione alle competizioni europee attraverso le scommesse illegali e la compravendita di partite”.

    Encomiabile l’impegno di Platini verso un calcio più pulito, resta però il dubbio se si riuscirà ad interrompere in qualche modo questo vortice visto i milionari interessi che ruotano al mondo pallonaro.