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  • Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile. La sfida Vettel – Alonso è iniziata. Il pilota tedesco deve difendere i 13 punti di vantaggio rispetto al collega spagnolo e se tutto dovesse andare secondo i piani l’impresa per la Red Bull non sarà certamente di quelle impossibili. Parliamoci chiaro, per la Ferrari le speranze sono prossime allo zero e solo una serie di coincidenze (che nella Formula 1 ci possono stare) potrebbero aiutare Alonso a conquistare il titolo Mondiale. Vettel è tranquillo, sa di avere in mano il titolo e potrà perderlo solo lui anche se dovrà stare attento all’affidabilità della sua monoposto, visto che sarà pure la più veloce, ma nel corso della stagione ha dimostrato di poter cedere all’improvviso così come è capitato al suo compagno di scuderia Webber nel Gran Premio degli Stati Uniti.

    FERRARI– Partiamo dal presupposto che Alonso per avere qualche speranza dovrà vincere il Gran Premio brasiliano. Dovrà affidarsi essenzialmente alle proprie capacità e sperare in qualche pilota outsider pronto ad inserirsi in posizione podio per togliere punti preziosi al suo rivale Vettel. Lo spagnolo, giunto ormai ai 31 anni d’età si dice sereno e pronto a giocarsi le sue chance.

    Gp Brasile
    Schumacher e Alonso in conferenza stampa © Orlando Kissner/Getty Images

    PARALLELO CON IL CALCIO – Sembra di rivivere la lotta scudetto tra Inter e Roma di qualche anno fa, quando i giallorossi allenati da Ranieri, riuscirono a completare una rimonta ai danni dei nerazzurri e portarono avanti il detto “Non succede, ma se succede…“. Poi lo scudetto finì in mano interista (decisiva una doppietta di Pazzini all’Olimpico). Diciamo che Alonso fa le veci della squadra capitolina (sperando in un esito positivo!), sa che l’impresa è difficile, lui ci proverà e se ci sarà la rimonta potrà partire la grande festa.

    PASSIONE ITALIANA – La Formula 1 nel passato ha regalato sempre grandi emozioni, nel recente passato il pilota più amato in Italia è stato sicuramente Micheal Schumacher, autore di anni fantastici in casa Ferrari, con tanti titoli conquistati sia personali che di squadra. Alonso ha avuto la sfortuna di arrivare nella casa di Maranello nel periodo delle grandi modifiche al regolamento e con la crescita esponenziale della Red Bull, altrimenti avrebbe potuto ripetere le gesta del collega tedesco ora alla Mercedes. Nonostante tutto, viene apprezzato nel Bel Paese per la sua voglia di vincere, per la capacità di saper lottare per le posizioni che contano anche senza una monoposto competitiva. Simpatiche le immagini che spesso si intravedono nei social network con il pilota spagnolo alla guida di una semplice berlina in lotta con Vettel seduto sulla sua Red Bull.

    LA PIOGGIA – Il clima potrebbe diventare un fattore decisivo per le speranze di rimonta. Infatti, in caso di gara bagnata, le due scuderie potrebbero partire alla pari e a quel punto sono le motivazioni e soprattutto la bravura del pilota ad avere la meglio. Alonso ha dimostrato che sulla pioggia si trova a proprio agio, anche se il rischio di errore è sempre dietro l’angolo, soprattutto se sei costretto a vincere.

    GLI ADDII – L’ultimo Gran Premio della stagione porterà qualche addio. In primis, il pilota inglese in forza alla McLaren, Lewis Hamilton, passerà dalla prossima stagione alla Mercedes e cercherà di salutare la sua attuale scuderia con un Gp importante, magari con una prestazione da podio (magari terzo, dietro Alonso e Massa). Saluta (in modo definitivo?) Micheal Schumacher, sette volte Campione del Mondo di Formula 1 tra Benetton e Ferrari. L’arrivo di Hamilton alla Mercedes gli chiude tutti gli spazi e avrà l’occasione in Brasile per salutare a suo modo, se dovesse piovere, potrebbe diventare la sua gara.

    71 giri alla fine di un Mondiale bello e intenso. Ci auguriamo di assistere ad un Gran Premio leggendario. Non succede, ma se succede…

  • F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    Va a Lewis Hamilton la prima pole position della stagione. Sul circuito dell’Albert Park di Melbourne teatro del primo Gran Premio del 2012 il pilota inglese conquista la prima casella grazie ad un primo giro straordinario nell’ultima qualifica, la Q3, agevolato anche dal fatto di aver montato per primo un set di coperture morbide nuove risparmiate nelle altre due precedenti sessioni. L’anglo-caraibico è stato comunque l’unico in grado a scendere sotto il muro dell’1.25, anche se per soli pochi centesimi, fermando il cronometro sul tempo di 1.24:922, precedendo di un solo decimo il compagno di squadra Jenson Button (1.25:074 il tempo del vice campione del mondo), e partirà cosi davanti a tutti nel GP d’Australia. Per lui seconda pole position sul circuito australiano, 20esima della carriera.

    La McLaren conferma dunque le indiscrezioni dei protonistici e si conferma velocissima conquistando tutta la prima fila che non è sembrata mai in discussione per tutta la durata delle prove. Basti considerare che al terzo posto troviamo la sorpresa di giornata, la Lotus di Romain Grosjean, che bagna il suo rientro in Formula 1 con la prima piazza della seconda fila, davanti ad una coppia ritrovata, il binomio Mercedes-Schumacher, che conquista il miglior risultato da quando il tedesco ha fatto rientro nel Circus. La prestazione del team di Stoccarda è sembrata molto incoraggiante visto che hanno passato tutta la sessione nelle prime posizioni, e solo un errore per giro nell’ultima qualifica, ha impedito a Nico Rosberg di impensierire le due McLaren. Per il giovane figlio d’arte soltanto la settima posizione a sette decimi dalla vetta, davanti alla Williams Di Pastor Maldonado, la Force India di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che chiude la top-ten

    Lewis Hamilton © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Soltanto la terza fila invece per la Red Bull. Fa un pò effetto trovare indietro i campioni del mondo, le vetture che l’anno scorso monopolizzavano la prima fila facendo la differenza nell’ultimo giro secco. Sebastian Vettel chiude lontanissimo dalle McLaren, sesto e a sette decimi, dietro anche al suo compagno di squadra Mark Webber, cha ha accusato lo stesso ritardo. Secondo Chris Horner entrambi i piloti sarebbero stati rallentati da problemi al Kers, che avrebbero contribuito ad una prestazione abbastanza opaca. Ma anche l’anno scorso il sistema di recupero dell’energia non era il più funzionante sulla vettura anglo-austriaca, ma questo non gli impediva di dominare i GP. Insomma siamo solo all’inizio ed è ancora presto per tirare delle conclusioni,  ma le lattine volanti paiono aver perso un pò di competitività e lo strapotere visto lo scorso anno sembra essere soltanto un lontano ricordo.

    Parte male anche la stagione della Ferrari. A differenza della Red Bull, le difficoltà della F2012 erano state ampiamente previste e annunciate nei giorni scorsi e proprio per questo motivo nessuno si aspettava la pole position. Ma già dal primo Gran Premio stagionale vedere fuori dalla top-ten entrambe le monoposto di Maranello fa una certa impressione. Fernando Alonso chiude la sua qualifica in 12esima posizione, al secondo tentativo di giro veloce in Q2 a causa di un suo errore alla prima curva insabbiandosi nella ghiaia dopo un testacoda provocato dal contatto con l’erba a lato della pista. Peccato perchè il primo giro dello spagnolo era stato abbastanza incoraggiante e senza l’errore avrebbe potuto lottare sicuramente almeno per la seconda fila. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

    Felipe Massa invece chiude 16esimo, semplicemente per il fatto di essere stato più lento degli altri. Il brasiliano, chiamato a riscattare la stagione 2011 molto più che deludente, non poteva avere inizio peggiore, e viene graziato da Kimi Raikkonen, che non inizia proprio nel migliore dei modi la sua seconda vita in F1. il finlandese chiude in 18esima posizione, terminando i giochi già nella Q1.

    Chiudono la classifica le Caterham del connazionale Kovalainen e Petrov, le Marussia di Glock e Pic e le HRT di De La Rosa e Karthikeyan che non hanno superato neanche il 107% e rischiano di non prendere parte alla gara di domani.

    La griglia di partenza potrebbe essere comunque modificata a seguito di alcune irregolarità di alcune vetture. Alla fine della Q2 infatti i commissari di gara hanno messo sotto la lente di ingrandimento il comportamento di alcuni piloti che erano scesi contemporaneamente in pista per cercare di passare il turno e che probabilmente hanno commesso qualche scorrettezza. Nelle prossime ore il verdetto.