Tag: michael schumacher

  • F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    Qualifiche emozionanti quelle disputate sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi dove Sebastian Vettel ha conquistato l’ultima pole position della stagione con il tempo di 1’39”394 che potrebbe essere la più importante della sua carriera. Al tramonto e sotto la luce artificiale dell’impianto arabo, il tedesco della Red Bull, alla decima pole quest’anno per un totale di 15, domani partirà davanti ad Hamilton, battuto di soli 31 millesimi, di un soffio, con una McLaren che su questo circuito è apparsa in grande spolvero. La notizia però che farà piacere a tutti i ferraristi è la terza posizione in griglia di Alonso, che con un ultimo giro al limite è riuscito a risalire posizioni, considerando che Webber, il rivale più pericoloso per la corsa al titolo Mondiale, domani scatterà dalla quinta piazza. Tra lo morsa dello spagnolo e dell’australiano si è piazzata la seconda McLaren di Button.

    Tempi strepitosi per Vettel ed Hamilton: l’inglese è stato il più veloce nei primi due settori ma il tedesco è riuscito a recuperare tutto nell’ultimo intermedio nel settore più guidato. Più staccati gli altri con Alonso a 4 decimi, Button a 5 e un’opaco Webber addirittura a 6 dal campagno di squadra. Massa partirà dalla sesta posizione mentre è da segnalare l’ottava posizione di Schumacher che si qualifica, una delle rare volte, davanti a Rosberg.

    E quanto sia stata importante questa sessione per la Ferrari lo dimostra l’esultanza di Domenicali e Montezemolo dinanzi ad una griglia di partenza che avvantaggia sicuramente il Cavallino Rampante e lo spagnolo al quale basterebbe un secondo posto, indipendentemente dalle posizioni degli altri, per portare il titolo a Maranello [guarda tutte le combinazioni]. Webber invece dovrebbe sopravanzare Alonso, Hamilton e arrivare anche davanti a Vettel, che sembra un fulmine, e sperare che Alonso non vada la terza posizione. Quattro piloti ancora in corsa per il Mondiale, non era mai successo prima d’ora. Nella lotta ci sono anche Vettel che, insieme ad sua vittoria, dovrebbe auspicare nel quinto posto finale di Alonso ed Hamilton che dovrebbe “pregare” e invocare nel miracolo di un ritiro di Alonso e che Vettel e Webber arrivino rispettivamente terzo e sesto.
    E la McLaren si ritrova nelle vesti di l’arbitro di questo Mondiale: a seconda delle situazioni che si verificheranno domani in gara, le due Frecce d’Argento andranno a vantaggio sistematicamente o di una Red Bull o di Alonso, rubando punti o da una parte o dall’altra.

    Domani semaforo verde alle 14:00, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 per una gara suggestiva in notturna, per l’ultimo Gran Premio della stagione che consegnerà il titolo iridato 2010 al termine di una stagione fantastica e ricca di colpi di scena come poche.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’39”394
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’39”425
    3. ALONSO FERRARI 1’39”792
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’39”823
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1’39”925
    6. MASSA FERRARI 1’40”202
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’40”203
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’40”516
    9. ROSBERG MERCEDES 1’40”589
    10. PETROV RENAULT 1’40”901
    11. KUBICA RENAULT Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1, GP Corea: Red Bull ko. Trionfa Alonso, bravo e fortunato

    F1, GP Corea: Red Bull ko. Trionfa Alonso, bravo e fortunato

    Fernando Alonso vince il Gran Premio di Corea, il primo nella storia della Formula 1, al termine di una gara incredibile che ha visto prima la bandiera rossa interrompere il GP dopo appena 3 giri a causa della quantità consistente di pioggia sulla pista di Yeongam, che presentava un’asfalto già scivoloso di suo in condizioni ottimali e di asciutto non gommato e che arrecava non pochi problemi ai piloti, e poi l’autoeliminazione di Webber e la rottura del propulsore di Vettel che ha spianato la strada allo spagnolo due volte campione del mondo verso la vittoria e che ora si trova in testa alla classifica piloti e con il coltello dalla parte del manico. Per Alonso si tratta della quinta vittoria in stagione e la 26esima in carriera.

    Per le Red Bull questa è stata la giornata più nera della loro storia: con due piloti nelle prime due posizioni sia in gara che in classifica piloti sono riuscite a non portare a casa neanche un misero punticino per i ritiri di Webber e Vettel in circostanze diverse: l’australiano si è schiantato contro le barriere dopo aver perso il retrotreno della sua vetture, il tedesco ha rotto il suo propulsore a pochi giri dalla bandiera a scacchi mentre era al comando della gara.

    In seconda posizione si è piazzato Hamilton che con una Mclaren non perfetta, lo dimostra la disastrosa gara di Button, è riuscito comunque a rimanere aggrappato ai piloti di testa e a portare un risultato positivo per sè e la scuderia inglese recuperando punti importanti ai due piloti Red Bull e alla stessa scuderia austriaca nelle classifiche iridate.
    A completare il podio l’altra Ferrari di un ottimo Massa che ha stupito tutti viste le sue pessime prestazioni in condizioni di pista bagnata. Il brasiliano torna sul podio che mancava dal GP d’Italia dello scorso 12 settembre.
    Ai piedi del podio si è classificato Schumacher che ha approfittato delle buone performance della sua Mercedes sul bagnato per tornare nelle posizioni di vertice, seguito da Kubica, Liuzzi (migliore piazzamento in carriera il sesto posto per il pilota italiano), Barrichello, Kobayashi, Heidfeld e Hulkenberg.

    Lo aveva detto Alonso che il campionato sarebbe stato vinto da chi sarebbe stato capace di commettere meno errori e così è stato: lo spagnolo ha guidato alla perfezione, non ha sbagliato nulla e il risultato non poteva che essere una vittoria. La fortuna ha aiutato molto l’asturiano perchè se Webber non avesse commesso il suo macroscopico errore e il motore Renault della Red Bull di Vettel non avesse ceduto nelle battute finali, ora staremmo parlando di un trionfo Red Bull che avrebbe potuto avere il match point per chiudere il Mondiale piloti e costruttori in Brasile. E invece così non è stato perchè dopo una partenza in regime di safety car per la pista quasi allagata dalla pioggia e la bandiera rossa per una visibilità veramente ridotta con conseguente interruzione durata quasi un’ora, Webber, che in quel momento era in seconda posizione negli scarichi di Vettel, decide di autoeliminarsi andandosi a schiantare contro le barriere di protezione dopo aver perso il controllo della sua monoposto portando fuori con sè il povero Nico Rosberg, che nel frattempo aveva beffato Hamilton al rientro della safety car che ha aperto la vera gara, che non ha potuto fare niente per evitarlo danneggiando irrimediabilmente la sua Mercedes.

    Esulta Vettel che si trova in testa, virtualmente, al Mondiale. Il tedesco conduce una gara tranquilla senza prendersi rischi eccessivi mostrando di poter tenere a bada Alonso in virtù di una Red Bull veramente eccezionale. Sembra uno corsa ad eliminazione: si ritirano, oltre ai già citati Webber e Rosberg, anche Trulli, Buemi, Di Grassi, Glock e Petrov.
    La pista migliora e i piloti decidono di montare le gomme intermedie approfittando dell’ennesima rientro in pista della safety car: Alonso viene sopravanzato da Hamilton per un problema nel montaggio della ruota anteriore sinistra ma lo spagnolo viene graziato da un errore di Hamilton, andato largo alla prima curva, alla ripartenza che consente ad Alonso di rimettersi alla caccia di Vettel.
    La gara diventa una corsa a tre: Hamilton si avvicina tanto ad Alonso e quest’ultimo a Vettel fin quando il motore non cede in rettilineo lasciandolo a piedi e con l’amaro in bocca a 10 giri dalla fine. E’ l’epilogo di un Gran Premio anomalo e imprevedibile. Trionfa Alonso che ora guarda tutti dall’alto in basso in classifica piloti: 231 punti per il ferrarista che precede Webber di 11 lunghezze, Hamilton di 21 e Vettel di 25. E a San Paolo, in Brasile, tra due settimane ci sarà l’occasione di mettere una seria ipoteca per il titolo, se non vincerlo. Un risultato impensabile fino a quest’estate quando la Ferrari annaspava dietro Red Bull e McLaren.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 2h48’20”.810
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 14”.999
    3. MASSA FERRARI + 30”.868
    4. SCHUMACHER MERCEDES + 39”.688
    5. KUBICA RENAULT + 47”.734
    6. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES + 53”.571
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’09”.257
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1’17”.889
    9. HEIDFELD SAUBER FERRARI + 1’20”.107
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH + 1’20”.851
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. BUTTON McLAREN MERCEDES
    13. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    14. SENNA HISPANIA COSWORTH
    15. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH




    LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

  • F1: a Suzuka si sfidano le… barchette

    F1: a Suzuka si sfidano le… barchette

    A farla da padrone, stamattina sul circuito di Suzuka, è stata la pioggia, caduta sulla pista in maniera torrenziale, che ha costretto i commissari a rimandare le qualifiche del GP del Giappone nella giornata di domenica mattina.
    In questo clima surreale, in un sabato dove a sfidarsi non sono state le vetture di Formula 1, i team hanno pensato di svagarsi costruendo delle barchette giocattolo,  con materiali quali plastica e lattine.
    In effetti, l’ironia appare propriamente azzeccata, vista la quantità d’acqua presente sul circuito: i 26 millimetri d’acqua, caduti in circa tre ore,infatti, hanno costretto tutti i piloti a restare dentro i propri box, rendendo protagonista per un giorno la safety-car del pilota Bernd Maylander, scesa per ben tre volte sul tracciato per verificarne la sicurezza.
    Il sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, aveva scherzato in mattinata, affermando che, a causa di tutta quella pioggia caduta sul tracciato, le vetture, più che correre in pista, nuotavano.

    I piloti della Virgin, Glock e Di Grassi, invece, hanno pensato bene di dilettarsi in una piacevole partita di poker.

    Il maltempo,dunque, dopo sei anni dall’ultimo episodio, sempre sullo stesso circuito di Suzuka, ferma per un giorno il grande Circus, e i tifosi della Ferrari sperano: motivo? in quell’occasione pole e vittoria andarono alla Rossa di Michael Schumacher, diventato poi campione del mondo del mondiale 2004.

  • Hamilton-Schumacher: possibile scambio in vista tra Mercedes e McLaren?

    Hamilton-Schumacher: possibile scambio in vista tra Mercedes e McLaren?

    Già nei giorni che precedevano il GP di Marina Bay a Singapore si era vociferato di una clamorosa operazione di mercato che potrebbe coinvolgere Mercedes e McLaren.
    La casa tedesca, infatti, ha rinnovato il suo interesse per il pilota inglese Lewis Hamilton, con il quale ha già collaborato in McLaren dal 2007, e potrebbe proporre uno scambio, non proprio alla pari alla luce delle ultime prestazioni, con il sette volte campione del mondo Michael Schumacher.

    Lo scambio, inteso in questi termini, sembrerebbe ridicolo, viste le prestazioni scadenti in pista del campione tedesco, ma l’intenzione della casa di Stoccarda è quella di offrire ai vecchi amici una parte del pacchetto azionario di cui è proprietaria di maggioranza. In questo modo la McLaren tornerebbe ad avere la maggior parte delle quote, ma si ritroverebbe con un campione in meno in squadra, perchè dobbiamo riconoscere che Button non ha la stessa velocità in pista di Hamilton. A meno che Martin Withmarsh non provi a piazzare il colpo Sebastian Vettel nel 2012, sogno neanche troppo nascosto delle Frecce d’Argento….

  • F1: Hamilton è il più veloce nelle libere del sabato a Monza

    F1: Hamilton è il più veloce nelle libere del sabato a Monza

    Nella terza ed ultima sessione di prove a Monza prima delle qualifiche del pomeriggio (ore 14:00) valide per il Gran Premio d’Italia, il più veloce è stato Lewis Hamilton con il tempo di 1’22”498 abbassando il miglior tempo precedente detenuto e fatto registrare ieri da Sebastian Vettel di oltre 3 decimi. L’inglese della McLaren, che ha adottato un setting diverso da quella del compagno di scuderia Button eliminando dalla sua vettura F-Duct, ha preceduto appunto Vettel di 47 millesimi e Fernando Alonso di un decimo e mezzo. Quarto Massa staccato di un niente, solo 4 millesimi, dallo spagnolo e che nelle qualifiche potrà dire la sua.

    Continua il calvario di Mark Webber che ha terminato le sue libere con il settimo tempo: il pilota della Red Bull si è fermato per la seconda volta in due giorni pare per un calo di potenza del propulsore Renault (ieri aveva accusato un problema di natura idraulica al cambio). Si è rivisto invece nelle prime posizioni Nico Rosberg (sesto) mentre il compagno di scuderia Schumacher, nonostante si stia impegnando a fondo per migliorare la configurazione della sua monoposto, è soltanto 13esimo.

    I tempi delle prove libere del sabato

    1. Hamilton – McLaren Mercedes – 1’22”498
    2. Vettel – Red Bull Renault – +0.047
    3. Alonso – Ferrari – +0.146
    4. Massa – Ferrari – +0.150
    5. Button – McLaren – +0.226
    6. Rosberg – Mercedes – +0.448
    7. Webber – Red Bull Renault – +0.584
    8. Hulkenberg – Williams Cosworth – +0.631
    9. Kubica – Renault – +0.711
    10. Sutil – Force India Mercedes – +0.805

  • F1: a Button e Vettel le libere di Monza ma la Ferrari c’è

    F1: a Button e Vettel le libere di Monza ma la Ferrari c’è

    Finalmente, dopo tanta attesa, è iniziato il weekend italiano della Formula 1. A Monza, sotto un bel sole, i primi due turni di prove libere se li aggiudicano Button e Vettel: nella prima il pilota della McLaren con il tempo di 1’23”693 ha preceduto il tedesco della Red Bull e il compagno di squadra Hamilton mentre le due Ferrari hanno faticato un pò piazzandosi ottava con Alonso e nona con Massa.

    Nella seconda sessione, quella pomeridiana, è stato Vettel a mettere tutti alle sue spalle facendo anche il miglior tempo in assoluto della giornata fermando il cronometro sull’1’22”839. Secondo tempo, ad un soffio a soli 73 millesimi, Fernando Alonso che si è riconfermato leggermente più veloce di Massa anche nelle ultime libere del venerdì. Il brasiliano ha concluso però le sue prove prima del previsto per un’escursione fuori pista alla Parabolica senza riportare danni alla vettura. McLaren subito dietro con Hamilton quarto e Button quinto. Le due Frecce d’Argento hanno provato due diverse soluzioni in vista del Gran Premio di domenica: sulla vettura di Hamilton è stato eliminato l’F-Duct presente invece su quella del campione del mondo in carica Button.

    Un pò sottotono Webber in entrambe le sessioni: l’australiano, secondo in classifica iridata, ha fatto “solo” due sesti posti accusando anche un problema al cambio nella seconda parte di prove che lo ha costretto a fermarsi. Male l’ex idolo dei tifosi Ferrari, Michael Schumacher: il sette volte campione iridato è ancora lontano dai primi ultimando le sue libere con un decimo e un 14esimo posto.

    I tempi delle libere del mattino

    1. Button – McLaren Mercedes – 1’23”.693
    2. Vettel – Red Bull Renault – +0.097
    3. Hamilton – McLaren Mercedes – +0.274
    4. Kubica – Renault – +0.427
    5. Rosberg – Mercedes – +0.436
    6. Webber – Red Bull Renault – +0.753
    7. Liuzzi – Force India Mercedes – +0.819
    8. Alonso – Ferrari – +0.850
    9. Massa – Ferrari – +0.955
    10. Schumacher – Mercedes – +1.063

    I tempi delle libere del pomeriggio

    1. Vettel – Red Bull Renault – 1’22”.839
    2. Alonso – Ferrari – +0.076
    3. Massa – Ferrari – +0.222
    4. Hamilton – McLaren Mercedes – +0.315
    5. Button – McLaren Mercedes – +0.371
    6. Webber – Red Bull Renault – +0.576
    7. Barrichello – Williams Cosworth – +0.869
    8. Kubica – Renault – +0.870
    9. Hulkenberg – Williams Cosworth – +1.013
    10. Rosberg – Mercedes – +1.018

  • F1: Schumacher da bandiera nera. Il tedesco si scusa con Barrichello

    F1: Schumacher da bandiera nera. Il tedesco si scusa con Barrichello

    La manovra pericolosa di Schumacher in Ungheria nei confronti dell’ex compagno di squadra in Ferrari Barrichello è costata al tedesco della Mercedes una penalità di 10 posizioni in griglia da scontare nel prossimo Gran Premio del Belgio che si correrà sul bellissimo circuito di Spa-Francorshamp.
    Oggi Schumi ha chiesto pubblicamente scusa, con colpevole ritardo, a Barrichello per quanto accaduto. Il sette volte campione iridato al termine della gara aveva valutato con molta superficialità l’accaduto ma a mente fredda è tornato sui suoi passi facendo ammenda:

    • La manovra è stata troppo dura, chiedo scusa. Non volevo mettere in pericolo Barrichello. Subito dopo la corsa ero ancora preso dalla situazione, poi dopo aver rivisto le immagini dell’episodio che mi ha coinvolto con Rubens, devo dire che gli steward hanno preso la decisione giusta. La mia manovra nei suoi confronti è stata troppo dura. Ovviamente volevo rendergli difficile il sorpasso, gli ho mostrato chiaramente che non volevo lasciarlo passare. Se guardiamo la situazione in maniera razionale, non stavo cercando di danneggiarlo con la mia manovra, se ha avuto questa sensazione mi dispiace. Non era mia intenzione“.

    Barrichello, che in fase di sorpasso ha rischiato di andare a schiantarsi contro il muretto dei box per la manovra di chiusura di Schumacher, ha rivissuto ai microfoni nel dopo gara quegli attimi che potevano essergli fatali:

    • Per fortuna il muro a un certo punto è finito, ero arrivato a pochi millimetri dallo schianto. Adoro correre, ma quello che è successo è stato decisamente troppo. La manovra contro di me è la più pericolosa che abbia mai visto, se Michael vuole andare in paradiso prima di me, faccia pure. Io non voglio andarci“.

    Il malessere che sta vivendo Schumacher in questo momento è evidente e può portare a questi gesti sconsiderati. Il tedesco non pensava di trovare una Mercedes da titolo ma neanche così poco competitiva; certo che una manovra del genere non può essere giustificata in nessun modo e le scuse sono il minimo che si può fare.

    Il video della manovra pericolosa di Schumacher

    [jwplayer mediaid=”106271″]

  • F1,GP Ungheria: Prima fila tutta Red Bull

    F1,GP Ungheria: Prima fila tutta Red Bull

    Inizia sotto il segno delle “lattine volanti” il GP d’Ungheria. Le monoposto di Milton Keynes hanno mostrato un dominio imbarazzante rispetto agli avversari, e prenotano la doppietta in vista della gara di domani (scontri in famiglia permettendo).
    Sebastian Vettel è stato autore di un giro fenomenale in 1:18.773, l’unico in grado di scendere sotto il muro dell’ 1.19, a soli tre decimi dal record del circuito che resiste dal 2004.
    Mark Webber è stato l’unico a tenere il passo del compagno di squadra, senza però impensierirlo più di tanto. Sono 4 infatti i decimi che separano i due piloti Red Bull.
    In seconda fila le due Ferrari di Alonso e Massa staccati a oltre un secondo, cosi come il leader del mondiale Lewis Hamilton, piazzatosi quinto.
    Seguono Rosberg, a oltre 2″, e le due Renault di Petrov e Kubica che viene battuto in qualifica per la prima volta in stagione dal compagno di squadra.
    Schumacher chiude in 14esima posizione. Male Button che non supera la Q2.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’18”773
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’19”184
    3. ALONSO FERRARI 1’19”987
    4. MASSA FERRARI 1’20”331
    5. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’20”499
    6. ROSBERG MERCEDES 1’21”082
    7. PETROV RENAULT 1’21”229
    8. KUBICA RENAULT 1’21”328
    9. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 1’21”411
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’21”710
    11. BUTTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q1
    19. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN MERCEDES Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    Una doppietta strameritata per la Ferrari ma che viene macchiata dall’ordine di scuderia che ha concesso ad Alonso di superare Massa, fin li in testa alla corsa, e di andare a vincere il Gran Premio di Germania sul circuito di Hockenheim, il secondo della stagione per il pilota spagnolo dopo il successo in Bahrain. Secondo, a completare la doppietta, Massa visibilmente deluso a fine corsa per aver dovuto cedere il passo al compagno di team che comunque in quel momento era il più veloce in pista. A completare il podio il pilota di casa Vettel con una Red Bull che è stata inferiore alla Rossa per tutti i 67 giri di Gran Premio così come lo è stato per la McLaren, alle prese con notevoli problemi di messa a punto della vettura per la durata di tutto il weekend tedesco.

    Un corsa dominata dalla Ferrari: Massa alla partenza trova il guizzo vincente per portarsi in testa alla gara beffando sia Vettel che Alonso; lo spagnolo sopravanza il tedesco dopo una manovra azzardata di quest’ultimo al via e insieme al brasiliano impongono un ritmo insostenibile per i rivali. Hamilton supera Webber in rettilineo portandosi in quarta posizione, Button rimane in sesta. Non succede praticamente nulla fino al primo pit stop in cui l’inglese campione del mondo in carica, ritardando la sua sosta, sopravanza l’australiano della Red Bull.

    Al giro 49 il “fattaccio” evidente, che alimenterà molte polemiche, che la Ferrari ha tentato “stupidamente” di nascondere nel dopo gara e per questo, personale opinione, mostrando una caduta di stile: Rob Smedley, ingegnere di pista di Massa, comunica a Felipe: “Alonso è più veloce di te, confermi?” Dall’abitacolo nessuna risposta del pilota che qualche tornata dopo, all’uscita di una curva, lascia spazio a Fernando. Chiaro che sia stato un ordine di scuderia. Confermato anche dallo stesso ingegnere qualche minuto più tardi che via radio si scuserà con il pilota brasiliano: “Ben fatto, sorry“, e dalla delusione di Massa che nelle interviste post gara risponderà all’inevitabile domanda: “C’è bisogno di commentare?“.
    Per carità, gli ordini dai box ci sono sempre stati e sempre ci saranno, forse è proprio il regolamento che andrebbe rivisto in questo senso. L’importante è saper tenere la bocca chiusa quando la vicenda ha riguardato e riguarderà anche altri team….

    Non dovrebbero esserci squalifiche o provvedimenti particolari in merito perchè il paragrafo 39.1 del regolamento vieta espressamente ordini di scuderia come questo ma non ne specifica al meglio le sanzioni da applicare. Si va da una possibile cancellazione dalla classifica del Gran Premio a quella più grave della squalifica dal campionato fino ad arrivare a quella più leggera, e quella che presumibilmente verrà applicata alla Ferrari, di una semplice multa.

    Alonso transita così per primo sotto la bandiera scacchi riaprendo il discorso Mondiale, seguito da Massa, Vettel, Hamilton, Button e Webber.
    La delusione del pubblico per lo scarso rendimento della scuderia di casa, la Mercedes, e del suo pilota più amato Schumacher: il sette volte campione del mondo chiude in nona posizione, il compagno di squadra Rosberg lo precede in ottava. Per la scuderia tedesca un Gran Premio di casa da dimenticare.
    Non c’è però il tempo per festeggiare perchè si vola subito per Budapest dove tra sette giorni si correrà il Gran Premio d’Ungheria nel quale la Ferrari cercherà di confermarsi.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 1h28’38”.866
    2. MASSA FERRARI + 4”.196
    3. VETTEL RED BULL RENAULT + 5”.121
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 26”.896
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES + 29”.482
    6. WEBBER RED BULL RENAULT + 43”.606
    7. KUBICA RENAULT + 1 giro
    8. ROSBERG MERCEDES + 1 giro
    9. SCHUMACHER MERCEDES + 1 giro
    10. PETROV RENAULT + 1 giro
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH
    14. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI
    15. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES
    17. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    18. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH
  • F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    Di un niente, solo 2 millesimi! Questo quanto basta a Sebastian Vettel per strappare la pole position ad Alonso e domani nel Gran Premio di Germania ad Hockenheim partirà davanti a tutti. Il pilota tedesco di casa beffa Fernando nell’ultimo settore mentre lo spagnolo stava per assaporare la sua prima pole stagionale. E invece con un terzo intermedio strepitoso Vettel si prende la prima posizione girando in 1’13″791 conquistando l’11esima pole in carriera, la sesta stagionale ma soprattutto la terza di fila dopo Valencia e Silverstone.

    Alle sue spalle, dicevamo, Fernando Alonso, ottimo in questa qualifica e che per una questione davvero di centimetri partirà in seconda posizione in griglia. Ma la cosa importante per la Rossa è che i progressi sperati sono stati raggiunti confermati anche dal terzo posto di Massa che precede l’altra Red Bull di Webber di pochissimo. In ogni caso Vettel e Alonso sembrano irraggiungibili per la gara di domani (sono oltre 5 i decimi di distacco tra piloti della prima fila e della seconda).

    Subito dietro l’accoppiata Red Bull – Ferrari, le due McLaren che sembrano essere tagliate fuori per la corsa: Button è quinto, Hamilton sesto ma le vetture, in affanno per tutto il weekend, non sono competitive sul circuito di Hockenheim. Chiudono la top ten Kubica, Barrichello, Rosberg e Hulkenberg.

    Delusione per Michael Schumacher, l’idolo di casa su una vettura tutta tedesca: il sette volte campione del mondo, eliminato nel Q2, viene beffato dai connazionali Rosberg e Hulkenberg e domani partirà dall’11esima posizione in griglia.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’13”791
    2. ALONSO FERRARI 1’13”793
    3. MASSA FERRARI 1’14”290
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 1’14”347
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’14”427
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’14”566
    7. KUBICA RENAULT 1’15”079
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’15”109
    9. ROSBERG MERCEDES 1’15”179
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’15”339
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    22. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q1
    23. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1