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  • F1: Alonso dietro Vettel nelle prime libere di Montecarlo

    F1: Alonso dietro Vettel nelle prime libere di Montecarlo

    Sebastian Vettel conquista le prime libere del venerdi sul circuito di Monaco, che domenica ospiterà il Gran Premio di Montecarlo valevole per il sesto appuntamento della stagione mondiale. Il tedesco chiude con il miglior tempo di 1:16.619, 113 millesimi meglio del tempo fatto segnare da Fernando Alonso, che si è dimostrato molto veloce sul circuito cittadino, avvicendandosi in testa con Vettel fino a pochi minuti dal termine della sessione.
    Terza posizione per Nico Rosberg sulla Mercedes, che però chiude più staccato, a mezzo secondo dalla vetta, davanti alla Ferrari di Felipe Massa (1:17.316) a sette decimi di ritardo.
    Quinto e sesto posto per le due McLaren di Hamilton e Button, che sembrano avere qualche difficoltà in più rispetto a Barcellona. Infatti, su questo tipo di circuito il passo più lungo della Freccia d’Argento potrebbe causare problemi di stabilità.

    Dietro le McLaren troviamo Pastor Maldonado, settimo con la Williams, e uno dei più prolifici piloti in pista con le sue 30 tornate. Solo Di Resta (19esimo con 32 tornate) e Karthikeyan ( 23esimo con 37 tornate) hanno girato di più.
    Alle spalle del venezuelano Sutil e Petrov in ottava e nona posizione, mentre Michael Schumacher chiude la top-ten con il tempo di 1:18.805, tempo realizzato prima di andare a dbattere contro le barriere alla Saint-Devote e chiudere cosi anzitempo il suo turno di prove.
    Nessun tempo per la Red Bull dell’australiano Mark Webber che ha completato soltanto tre tornate d’installazione a causa di un problema al cambio.

    Novità per quanto riguarda il DRS. Nella giornata di martedi la Fia HA annunciato, in seguito ad alcune richieste da parte di alcuni piloti, che il dispositivo dell’ala Mobile non sarà utilizzato sotto il tunnel poichè potrebbe risultare pericoloso effettuare il lungo curvone a destra con un notevole incremento della velocità.
    Sarà possibile utilizzare il dispositivo in due punti, uno ancora da decidere, e l’altro sul rettilineo del traguardo.

    I tempi delle libere

    1. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m16.619s 25
    2. Fernando Alonso Ferrari 1m16.732s + 0.113 24
    3. Nico Rosberg Mercedes 1m17.139s + 0.520 20
    4. Felipe Massa Ferrari 1m17.316s + 0.697 24
    5. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m17.350s + 0.731 23
    6. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m17.534s + 0.915 24
    7. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m18.527s + 1.908 30
    8. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m18.578s + 1.959 24
    9. Vitaly Petrov Renault 1m18.733s + 2.114 16
    10. Michael Schumacher Mercedes 1m18.805s + 2.186 14
    11. Nick Heidfeld Renault 1m18.928s + 2.309 19
    12. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m19.234s + 2.615 24
    13. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m19.395s + 2.776 24
    14. Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m19.463s + 2.844 25
    15. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m19.768s + 3.149 25
    16. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m19.792s + 3.173 26
    17. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m20.083s + 3.464 23
    18. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m21.116s + 4.497 27
    19. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m21.548s + 4.929 32
    20. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m21.758s + 5.139 31
    21. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m21.815s + 5.196 17
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m22.840s + 6.221 13
    23. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m23.885s + 7.266 37
    24. Mark Webber Red Bull-Renault No time 3

  • F1:  poker di Vettel in Spagna davanti ad Hamilton. Alonso 5°

    F1: poker di Vettel in Spagna davanti ad Hamilton. Alonso 5°

    Sebastian Vettel vince il Gran premio di Spagna al Montmelò, quinto appuntamento del mondiale di Formula 1. Il campione tedesco questa volta ha dovuto faticare più del solito per rintuzzare gli attacchi di un ritrovato Hamilton, che con la McLaren è stato l’unico in grado di tenere il suo passo (forse anche meglio quello dell’inglese). L’inglese le ha tentate davvero tutte per superare il tedesco, ma alla fine non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sopravanzarlo, consegnandogli di fatto il quarto successo su cinque GP disputati.
    Hamilton ha però dato battaglia a Vettel, mostrando di essere forse anche più veloce, come dimostra il giro più veloce della gara in 1:26.727, ma l’angusto circuito del Montmelò, che non consente molti sorpassi, ha fatto si che il tedesco mantenesse quei sei decimi di vantaggio fino al traguardo.

    A dimostrazione della ritrovata competitività delle Frecce d’ Argento il terzo posto di Jenson Button, che dopo una partenza disastrosa riesce a guadagnare il podio con una strategia perfetta. L’inglese, a differenza dei principali rivali, attua una strategia più conservativa decidendo di sfruttare di meno le gomme e ritardare il secondo pit-stop, scelta questa che gli permette di effettuare una sosta in meno e di relegare alle sue spalle Mark Webber, quarto ai piedi del podio.
    Troppo forti Red Bull e Mclaren per la Ferrari di Alonso. Basti pensare che gli unici ad aver completato tutte e 66 le tornate sono stati i primi quattro piloti, mentre tutti gli altri hanno chiuso doppiati ad un giro e oltre.

    Webber e Alonso appunto, classificatisi ai piedi del podio, e che possono considerarsi i due grandi sconfitti di giornata, seppur per motivi diversi. L’australiano, dopo la pole di ieri, sembrava avere tutte le carte in regola per tagliare per primo il traguardo e bissare il succeso dello scorso anno, in virtù del passo fatto registrare anche nelle libere, ma poi come sempre dall’inizio del campionato, è stato bastonato dal compagno di squadra.
    Lo spagnolo perchè, per i primi 18 giri ha fatto sognare i tifosi ferraristi e spagnoli, dapprima guadagnando ben quattro posizioni alla partenza, e poi restando in testa per il primo terzo di gara. Poi ha dovuto cedere il passo alle più forti rivali, ma davvero, con questa Ferrari non si poteva osare di più, considerando il crollo prestazionale dopo aver montato gomme dure (oltre due secondi più alto il passo dello spagnolo). Nando si è cosi ritrovato dal lottare per la vittoria all’ essere doppiato nel giro di metà gara, ma il lavoro svolto dallo spagnolo è stato davvero eccezionale, se consideriamo tutto il week-end di Felipe Massa, sempre lento, mai in gara e ai margini della zona punti prima di  ritirarsi nel finale a causa di problemi al cambio.

    Dopo i primi cinque troviamo la coppia Mercedes formata da Schumacher e Rosberg, con il sette volte campione del mondo che riesce finalmente a battere il più giovane compagno di squadra e a disputare una gara per lo meno dignitosa.
    In ottava posizione un’altro tedesco, Nick Heidfeld, autore di una grande rimonta dall’ultima posizione. Ottimo risultato per il pilota della Renault, che riesce a portare a casa quattro punti importantissimi considerati tutti i problemi avuti nel sabato prima delle qualifiche.

    Chiudono la top-ten le due Sauber di Perez e Kobayashi. Da considerare anche la grande gara del giapponese, che riesce ad arrivare a punti nonostante la foratura iniziale.

    Brutta figura per l’altro idolo di casa Jaime Alguersuari, 16esimo a due giri dai primi, cosi come Barrichello, sempre più in crisi con una Williams FW33 deludente nelle prestazioni, mentre il compagno di squadra, Pastor Maldonado, che era riuscito ad entrare nella top-ten nelle qualifiche chiude 15esimo. Jarno Trulli con la Lotus taglia il traguardi in 18esima posizione.
    Ritirati, oltre a Massa, Kovalainen e Liuzzi.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h39:03.301
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +0.603
    3. BUTTON McLAREN MERCEDS +35.697
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +47.966
    5. ALONSO FERRARI +1 GIRO
    6. SCHUMACHER MERCEDES +1 GIRO
    7. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8. HEIDFELD RENAULT +1 GIRO
    9. PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11. PETROV RENAULT +1 GIRO
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    13. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +2 GIRI
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    18. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    21. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    22. MASSA
    FERRARI RIT
    23. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    24. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • F1: in Spagna Webber in pole davanti a Vettel. Alonso 4°

    F1: in Spagna Webber in pole davanti a Vettel. Alonso 4°

    Mark Webber interrompe il dominio in qualifica di Sebastian Vettel e sul circuito del Montmelò conquista la sua prima pole position stagionale firmando il tempo di 1:20.981, due decimi meglio di quello del compagno di squadra, che partirà appaiato a lui domani sulla griglia di partenza. Questa volta il campione del mondo ha dovuto fare a meno in Q2 e in Q3 dell’aiuto del Kers, e forse questo gli ha impedito di conquistare la sua quinta pole su cinque Gran premi disputati.
    C’è da dire che in più Webber e Vettel avranno a disposizione un treno di gomme morbide praticamente nuovo domani in gara poichè nella Q3 è bastato un solo tentativo ai due piloti per conquistare le prime due piazze.

    Troppo forti queste Red Bull, che dopo la pausa di due settimane sembrano aver aumentato il gap con i principali rivali. Lewis Hamilton infatti è terzo, ma accusa un ritardo di quasi un secondo sul duo della casa austriaca, e domani in gara le cose non sembrano destinate a cambiare in meglio.
    Quarto tempo per la Ferrari di Fernando Alonso, che con un giro strepitoso, riesce a mantenersi a 3 millesimi da Hamilton, rischiando di soffiargli addirittura la terza posizione.
    Lo spagnolo riesce ad inserirsi tra le due McLaren, poichè in quinta posizione troviamo Button. Il terzetto è comunque vicinissimo ed è diviso soltanto da 35 millesimi. Ma entrambe le McLaren avranno un vantaggio sul resto degli “inseguitori”, in quanto potranno sfruttare al meglio un set di gomme morbide nuovo, non utilizzato nella Q3.

    Sesta posizione per la Renault di Vitaliy Petrov, che è riuscito a piazzarsi davanti alla Mercedes di Rosberg e alla Ferrari di Felipe Massa.
    Nono posto per un ottimo Pastor Maldonado, che con la Williams riesce ad acciuffare la prima top-ten in stagione. Chiude Michael Schumacher, che decide di non far segnare un tempo di qualifica ma preferisce risparmiare il treno di gomme morbide in vista della gara.

    In fondo al gruppo troviamo a sorpresa la Renault di Nick Heidfeld, che non è riuscito a scendere in pista a causa del principio d’incendio sulla vettura in mattinata provocato dal malfunzionamento del Kers, e che i meccanici non sono riusciti a riparare.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. WEBBER RED BULL RENAULT 1:20.981
    2. VETTEL RED BULL RENAULT 1:21.181 +0.200
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:21.961 +0.980
    4. ALONSO FERRARI 1:21.964 +0.983
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:21.996 +1.015
    6. PETROV RENAULT 1:22.471 +1.490
    7. ROSBERG MERCEDES 1:22.599 +1.618
    8. MASSA FERRARI 1:22.888 +1.907
    9. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH 1:22.952 +1.971
    10. SCHUMACHER MERCEDES NO TIME
    11. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI Q2
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q2
    16. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    19. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q1
    20. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    21. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    22. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
    23. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    24. HEIDFELD
    RENAULT NO TIME

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • F1: nelle terze libere riecco Vettel

    F1: nelle terze libere riecco Vettel

    Sebastian Vettel ha mostrato gli artigli nelle terze libere e dopo essersi nascosto nelle prime prove di ieri, oggi ha fatto segnare il miglior tempo fermando il crono sull’1:21.707, che è il miglior tempo fatto registrare in tutte e tre le sessioni, nonostante abbia praticamente completato un solo giro veloce a causa di problemi alla vettura che ne hanno impedito il proseguimento.
    Alle spalle del campione tedesco l’altra Red Bull di Mark Webber, staccato di soli 84 millesimi. Le due lattine prenotano cosi le prime due piazze in griglia di partenza in vista della gara di domani, considerando i distacchi abissali inflitti a tutti gli avversari.

    La terza vettura, la Mercedes del sette volte campione del mondo Michael Schumacher, accusa un ritardo di addirittura 1″ e tre decimi, e precede di pochi centesimi le due McLaren di Hamilton e Button.
    Sesta l’altra Mercedes di Nico Rosberg davanti a Kobayashi e Petrov.

    Molto attardate le Ferrari, con Fernando Alonso soltanto nono e Felipe Massa 11esimo a oltre 2″ e mezzo dalle Red Bull. Tra le due Ferrari la Williams dell’ex Rubens Barrichello, che chiude la top-ten.
    Le Rosse hanno dovuto rinunciare alla novità della nuova ala posteriore, utilizzata nelle prime due libere della giornata di venerdi, che è stata considerata irregolare dalla Fia. Come se non bastasse la Ferrari numero 5 dell’idolo di casa è stata costretta a fermarsi negli ultimi minuti della sessione a causa di un problema al cambio, che è rimasto bloccato in sesta marcia.
    Insomma, il week-end casalingo non è iniziato sotto i migliori auspici per Alonso, che sperava nei giorni scorsi di aver parzialmente colmato il gap con la Red Bull, e che invece si ritrova con l’aver fatto più di un passo indietro rispetto alla Turchia, anche se è vero che bisogna aspettare le qualifiche prima di tirare conclusioni affrettate.

    Paura per Nick Heidfeld che a 25 minuti dall’inizio della sessione è stato costretto a parcheggiare la sua Renault dopo che un problema al Kers ha causato un principio d’incendio sulla sua vettura. il tedesco chiude le libere con il 23esimo tempo.

    I tempi delle terze libere

    1. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m21.707s 6
    2. Mark Webber Red Bull-Renault 1m21.791s + 0.084s 17
    3. Michael Schumacher Mercedes 1m23.057s + 1.350s 16
    4. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m23.068s + 1.361s 13
    5. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m23.214s + 1.507s 14
    6. Nico Rosberg Mercedes 1m23.397s + 1.690s 18
    7. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m23.669s + 1.962s 17
    8. Vitaly Petrov Renault 1m24.043s + 2.336s 18
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m24.270s + 2.563s 11
    10. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m24.318s + 2.611s 18
    11. Felipe Massa Ferrari 1m24.322s + 2.615s 17
    12. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m24.329s + 2.622s 19
    13. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m24.399s + 2.692s 17
    14. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m24.535s + 2.828s 16
    15. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m24.695s + 2.988s 18
    16. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m24.722s + 3.015s 14
    17. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m25.223s + 3.516s 19
    18. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m26.236s + 4.529s 11
    19. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m27.000s + 5.293s 20
    20. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m27.706s + 5.999s 20
    21. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m28.330s + 6.623s 17
    22. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m29.057s + 7.350s 18
    23. Nick Heidfeld Renault 1m29.200s + 7.493s 6
    24. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m29.562s + 7.855s 16

  • F1: in Cina Hamilton spezza il dominio di Vettel

    F1: in Cina Hamilton spezza il dominio di Vettel

    Lewis Hamilton trionfa meritatamente nel GP di Cina, terza prova del mondiale di Formula 1. Sul circuito di Shangai il pilota inglese mette in fila tutti al termine di una gara resa entusiasmante dal degrado delle gomme che hanno movimentato le strategie di gara.
    E’ stato questo infatti il leitmotiv della gara. Hamilton è riuscito a sfruttare al meglio i treni di gomme a disposizione attuando una strategia completamente differente dagli avversari, e questo gli ha permesso a pochi giri dalla fine di avvicinare, superare e salutare Vettel, andando a tagliare il traguardo indisturbato spezzando un dominio che durava da troppo tempo. Per l’inglese si tratta della prima vittiroria in stagione e la 15esima in Formula 1.

    Appunto, Vettel. Il campione del mondo in carica per la prima volta quest’anno ha avuto delle difficoltà con la sua vettura. Scattato male in partenza, sverniciato a velocità supersonica dalle McLaren, il tedesco ha avuto dei problemi anche con le comunicazioni ai box, e forse anche per questo che attua male la sua strategia, credendosi troppo forte e troopo fiducioso di poter compiere 25 giri con le gomme dure, che oggi come in Malesia, rendevano meno delle gomme morbide (vedi recupero di Webber con gomme morbide). Tuttavia non è andata male al tedeschino, che riesce a conservare la seconda posizione finale e un ampio margine in classifica generale sul vincitore di giornata.

    Al terzo posto, come già anticipato, uno straordinario Mark Webber, che a cui va una nota di merito. L’australiano, partito 18esimo per un errore del suo team ieri in qualifica, è il protagonista, assieme ad Hamilton, di giornata, avendo realizzato un numero impressionante di sorpassi che gli hanno consentito di arrivare sul gradino più basso del podio neanche troppo lontano dal compagno di squadra. Webber ha sfruttato al meglio la strategia che gli ha permesso di terminare la gara con le gomme morbide, che oggi rendevano e duravano più di quelle dure.
    Alle spalle dell’australiano Jenson Button , che viene beffato proprio all’ultimo giro dal pilota della Red Bull. La gara dell’inglese è stata comunque ricca di errori, e la sua gestione degli pneumatici non è stata impeccabile. Scattato bene in partenza, conquista subito la prima posizione, ma rientrando ai box commette un errore a dir poco carnevalesco fermandosi sulla piazzola di sosta della Red Bull. Questo errore gli fa perdere tanti secondi rientrando dietro Vettel all’uscita dalla pit. E’ comunque bravo a guadagnarsi la terza posizione negli ultimi giri superando Rosberg e Massa, ma Webber gli toglie la gioia del podio.

    Gara più che positiva per la Mercedes di Nico Rosberg. Il tedesco sfrutta bene la sua strategia, rientrando per primo ai box prima del decadimento prestazionale delle gomme Pirelli. Da quel punto in poi gara gestita benissimo dal tedesco, che è anche riuscito a tornare in testa ad un Gran Premio, esattamente un anno dopo l’ultima volta e sempre nello stesso GP di Cina che evidentemente porta bene al pilota della Mercedes. La sua quinta posizione dimostra che la casa di Stoccarda sta facendo progressi e le nuove componenti aerodinamiche potrebbero dare i frutti sperati per il salto di qualità. Intanto l’obiettivo primario per questa gara è stato portato a termine, e cioè chiudere davanti alla Ferrari.

    Ferrari che ancora una volta mostra i suoi limiti e tutte le difficoltà di questo inizio campionato. Il team di Maranello attua la stessa startegia per entrambi i piloti, che all’inizio sembra essere favorevole, con Massa e Alonso nelle prime posizioni, ma poi non paga come dovrebbe a causa del decadimento degli pneumatici a mescola dura. L’errore startegico costa caro alle due Rosse che con soli due pit-stop chiudono in sesta e settima posizione.
    Alonso viene insidiato fino all’ultima curva dall’altra Mercedes di Michael Schumacher, ma lo spagnolo riesce a difendere la sua settima posizione. Dunque il tedesco termina in ottava prestazione, lontano dal suo compagno di team e ancora una volta battuto.

    Lontanissimi, a quasi un minuto dalla vetta, la Renault di Vitaly Petrov e la Suaber Ferrari di Kamui Kobayashi, che chiudono la top ten. Il pilota giapponese ha corso per tutta la gara con un apertura sul musetto causata da un duello nelle primissime battute con la Renault di Petrov, ma è comunque riuscito a terminare la sua gara senza sostituirlo.

    Chi invece non deve essere soddisfatto di questa gara, anche guardando la bella prestazione nelle qualifiche di ieri, è la Toro Rosso. Il team di Faenza deve fare mea culpa avendo provocato il ritiro del pilota spagnolo Jaime Alguersuari che dopo soli 12 giri perde lo pneumatico avvitato male durante il primo pit-stop.
    Sebastian Buemi non realizza una gara entusiasmante e chiude in 14esima posizione.

    Obiettivo raggiunto invece per le HRT di Liuzzi e Karthikeyan. Entrambi i piloti riescono a tagliare il traguardo cosi come le due Virgin di D’Ambrosio e Glock.
    Il nostro Jarno Trulli chiude in 19esima posizione, battuto dal compagno Heikki Kovalainen, 16esimo.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h36:58.226
    2. VETTEL RED BULL RENAULT +5.198
    3. WEBBER RED BULL RENAULT +7.555
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES +10.000
    5. ROSBERG MERCEDES +13.448
    6. MASSA FERRARI +15.840
    7. ALONSO FERRARI +30.662
    8. SCHUMACHER MERCEDES +31.206
    9. PETROV RENAULT +57.404
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:03.273
    11. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.757
    12. HEIDFELD RENAULT +1:12.739
    13. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH +1:30.189
    14. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1:30.671
    15. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    16. KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    17. PEREZ
    SAUBER FERRARI +1 GIRO
    18. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    19. TRULLI
    LOTUS RENAULT +1 GIRO
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    22. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    24. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI RIT

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  • F1: In Cina è ancora pole per Vettel

    F1: In Cina è ancora pole per Vettel

    Sebastian Vettel conquista senza alcuna sorpresa la pole del Gran Premio della Cina sul circuito di Shangai. Il pilota tedesco, dopo aver dominato tutti e tre i turni di prove libere, riesce a strappare con una facilità imbarazzante un 1:33.706, abbassando di circa otto decimi la pole dello scorso anno, che gli permette di partire davanti a tutti per la terza volta consecutiva, su 3 GP disputati.

    In seconda posizione la McLaren di Jenson Button, staccato però di oltre sette decimi. Il divario tra le due vetture, comparato alla giornata di ieri quando le Frecce d’Argento parevano essere vicinissime alla lattina volante del tedesco, sembra essere aumentato notevolmente ed è destinato a crescere ancora in gara, dove Vettel riesce a fare la differenza gestendo meglio di tutti la sua vettura.
    Terzo posto per l’altra McLaren di Lewis Hamilton, staccato di soli 42 millesimi dal compagno di squadra. L’inglese attua una strategia strana nel Q3, sfruttando un solo set di gomme morbide su due disponibili. Ma è pur vero che anche Vettel e Button, vedendo che i loro tempi non sarebbero stati minimamente attaccati, hanno rinunciato al loro secondo run.
    A sorpresa in quarta posizione la Mercedes di Nico Rosberg, a poco meno di un secondo dal leader. Il tedesco, con una vettura notevolmente aggiornata, partirà in seconda fila con Hamilton.

    Molto staccate entrambe le Ferrari. Fernando Alonso è quinto, staccato di quasi un secondo e mezzo dalla vetta, ma nel suo ultimo tentativo è comunque riuscito a piazzarsi davanti al compagno di squadra Felipe Massa. Entrambi partiranno appaiati dalla terza fila.

    Ottima anche la prova delle Toro Rosso di Jaime Alguersuari e Sebastian Buemi. Il primo chiude in settima posizione, mentre il secondo in nona. Le due Toro Rosso sono divise dalla Force India di Paul Di Resta, che completa un terzetto diviso soltanto da 45 millesimi.

    Decimo partirà Vitaly Petrov. La sua Renault, però, ha accusato un problema al cambio durante la Q2, dopo il suo ultimo giro lanciato. Il russo è cosi riuscito ad entrare, anche con un buon tempo, nella Q3 ma ha dovuto rinunciare a lottare per la pole con gli altri top-ten. Il problema alla vettura di Petrov, che ha forzatamente fermato la sua auto sulla pista, ha conseguentemente causato la bandiera rossa a 2 minuti dalla fine della sessione, che ha frenato i tentativi dello stesso compagno di squadra Nick Heidfeld (16esimo), e di Michael Schumacher, che non va oltre la 14esima posizione.

    Incredibilmente fuori nella Q1 l’australiano Mark Webber. Il pilota della Red Bull, in evidente difficoltà con i tempi rispetto al compagno di squadra, sbaglia nettamente strategia, decidendo di uscire con gomme dure per il suo secondo run. Scelta decisamente sbagliata considerando che gli avversari, montando gomme morbide, lo beffano, rifilandolo nelle retrovie.
    Dunque, gara tutta in salita domani per l’australiano, che partirà dalla 18esima posizione. Ma quello che più stupisce è appunto la differenza di prestazione con Vettel, che è riuscito a qualificarsi alla Q2 montando un solo set di gomme dure, cosi come le McLaren. Il ritardo non può essere imputato soltanto al non funzionamento del Kers, che si, è importante in termini prestazionali , ma non spiega tutta questa differenza di gap con i migliori: Webber partirà davanti soltanto alle Lotus, alle Virgin e alle HRT. Un pò poco per uno che dovrebbe lottare per il mondiale.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:33.706
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:34.421 +0.715
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:34.463 +0.757
    4. ROSBERG MERCEDES 1:34.670 +0.964
    5. ALONSO FERRARI 1:35.119 +1.413
    6. MASSA FERRARI 1:35.145 +1.439
    7. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 1:36.158 +2.452
    8. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 1:36.190 +2.484
    9. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:36.203 +2.497
    10. PETROV RENAULT NO TIME
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    13. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI Q2
    14. SCHUMACHER
    MERCEDES Q2
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. HEIDFELD RENAULT Q2
    17. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. WEBBER RED BULL RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
    Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
    Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
    Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
    In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
    Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
    Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.

    La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.

    Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.

    Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +37.248
    7. HAMILTON McLAREN MERCEDES +49.957
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    Come da pronostico Sebastian Vettel vince la prima gara stagionale sul circuito di Melbourne, valida per il Gp d’Australia. Il campione del mondo domina dall’inizio alla fine, imprimendo un ritmo inavvicinabile per gli avversari, e allungando inesorabilmente dopo il primo pit-stop. Facilità imbarazzante, dimostrata anche dal fatto che, cosi come anche il compagno di squadra, Vettel ha fatto a meno del Kers per tutta la gara, ma questo non gli ha impedito di tagliare il traguardo indisturbato. Il tedesco firma cosi la sua 11esima vittoria in carriera precedendo Lewis Hamilton, l’unico che ha provato a tenere il ritmo del tedesco, rimasto vicinissimo alla Red Bull per la prima parte del GP, ma che poi è stato costretto a rallentare il suo ritmo a causa di un’uscita di pista che ha danneggiato il fondo della sua McLaren. Buona comunque la prova della Freccia d’Argento, considerando le difficoltà incontrate nei test. Terzo posto per la sorprendente Lotus-Renault di Vitaly Petrov, che beffa in partenza Button e Alonso. Il russo, che da sesto si è ritrovato in quarta posizione, ha approfittato dei problemi agli pneumatici di Mark Webber, sopravanzandolo al primo pit-stop. Una volta conquistata la terza posizione, ha amministarto senza troppa fatica, riuscendo a contenere nel finale gli attacchi di Fernando Alonso, quarto dopo una brutta partenza e un’ottima rimonta. Lo spagnolo è stato penalizzato dalla strategia di gara, caratterizzata da 3 cambi gomme che non lo hanno di certo aiutato a risalire più posizioni, ma ha comunque mostrato un buon passo gara, dimostrando di poter lottare anche per le prossime gare. Alle spalle dello spagnolo il padrone di casa Mark Webber, che al contrario del compagno di squadra, non ha brillato, anche a causa di problemi agli pneumatici che ne hanno rallentato il ritmo. Anche per lui la strategia di tre pit-stop è stata penalizzante, ma questa volta i problemi di usura non sono certo da imputare alla squadra. L’australiano si è poi fermato subito dopo il traguardo, lungo la corsia di uscita dei box. Avrà avuto dei problemi, oppure sarà stato un segno di protesta contro la sua squadra?

    In sesta posizione troviamo l’altra McLaren di Jenson Button. L’ex campione del mondo, dopo essere stato sopravanzato in partenza da Petrov e Massa, ha dato vita ad un bel duello con il brasiliano. L’inglese era nettamente più veloce, ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sopravanzarlo. Questo fino al decimo giro, quando nel tentativo di attacco alla doppia curva Waite, Button viene spinto verso l’esterno da Massa e lo supera tagliando la chicane, non restituendo la posizione come da regolamento. Il pilota della McLaren verrà poi punito giustamente con un drive through, ma il duello con Massa si ripeterà anche negli ultimi giri della corsa. Il brasiliano, anche lui costretto dagli pneumatici a tre pit-stop, è in evidente difficoltà con le gomme dure. Questa volta Button lo sopravanza senza troppo problemi andando a guadagnare la sesta posizione. Questo sarà ricordato come il primo sorpasso effettuato grazie al dispositivo dell’ala mobile. Massa invece è costretto a rientrare e montare gomme morbide. L’unico acuto di una gara più che opaca è il miglior giro della gara, fatto registrare in 1:29.091. Il brasiliano chiude in nona posizione davanti a Buemi.

    Bella gara, invece, da parte delle due Sauber-Ferrari di Perez e Kobayashi rispettivamente in settima e ottava posizione. Il messicano ha adottato un’ottima strategia fermandosi per il cambio gomme soltanto una volta. Strategia azzeccata per il prossimo pilota Ferrari, che porta a casa un bel bottino di punti alla sua prima gara in F1. Anche Kimi Raikkonen al suo debutto in Sauber realizzò una grande prestazione. Che sia il suo erede? Vedremo se riuscirà a seguire le sue orme.

    Gara tutt’altro che da ricordare invece per la Mercedes. Dopo i buoni propositi dei giorni scorsi ecco che arrivano le smentite da parte della pista. Il trend rispetto all’anno scorso non sembra essere molto cambiato, e in effetti i problemi della casa tedesca sembrano essere abbastanza evidenti: se è vero che Michael Schumacher è stato toccato nelle primissime battute da un’altra vettura, andando a rovinare gomma e sospensione costringendolo al ritiro, è pur vero che il tedesco non lottava per le primissime posizioni, e dopo pochi giri era già doppiato. Cosi come il compagno di squadra Nico Rosberg, mandato fuori pista da Rubens Barrichello (penalizzato in seguito con un drive through), ma visibilmente più lento della Williams del brasiliano. Insomma siamo solo alla prima gara, ma il progetto tedesco pare che vada rivisto. Che sia in previsione un altro flop?

    L’unico italiano Jarno Trulli termina la sua gara in 15esima posizione e doppiato di due giri. Termina la sua gara davanti soltanto al tedesco della Virgin Jerome D’Ambrosio, doppiato di quattro giri.

    Aggiornamento: nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. PEREZ SAUBER FERRARI +1:05.845
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:16.872
    9. MASSA FERRARI +1:25.186
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    15. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    16. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    17. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    18. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    19. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    20. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    21. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    22. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    La Red Bull è ritornata cosi come aveva lasciato l’anno scorso, cioè davanti a tutti e con grande margine. Nello specifico lo è stata con un Sebastian Vettel in forma strepitosa, capace di rifilare otto decimi all’inglese della McLaren Lewis Hamilton e al suo compagno di squadra Mark Webber.
    Il campione del mondo in carica , dopo aver preparato la pole nelle terze libere di questa mattina in cui è stato nettamente il più veloce, ha girato in 1:23.529 facendo a meno anche dell’utilizzo del kers, che poteva fargli guadagnare qualcosa in più in termini di velocità e prestazionalità. Questo non gli ha impedito di marcare il giro più veloce e di abbassare il record della pista di 6 decimi (record che apparteneva a Michael Schumacher dal 2004). Anche Hamilton ha fatto una scelta analoga, che però non gli ha consentito di avvicinarsi più di tanto al tedesco. Dunque cosi come nell’ultima gara dell’anno scorso ad Abu Dhabi, la prima fila sarà composta da Vettel ed Hamilton.
    Dopo i primi tre, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button, a dimostrazione della ritrovata competitività del team inglese, che però è staccato di 1″ e 2 decimi.

    Fernando Alonso con la Ferrari partirà subito dietro, dalla terza fila. Il campione spagnolo paga un distacco di quasi 1″ e mezzo, soltanto nell’ultimo settore, dove Vettel fa incredibilmente la differenza, è più lento di 1″. Vedremo se in gara, come spesso accade, la Ferrari riuscirà a limitare i danni, ma, al contrario dei giorni scorsi la F150° Italia sembra più nervosa, e soprtattutto sembra avere poco grip all’anteriore. A dimosrtrazione di ciò, la deludente ottava posizione di Felipe Massa, staccato di 2″ e mezzo, e che ha rischiato più volte l’eliminazione in Q1 e Q2.
    Davanti al brasiliano partiranno il russo Vitaly Petrov e Nico Rosberg.
    Completano la top-ten Kobayashi e Buemi.

    Michael Schumacher è rimasto fuori al suo ultimo tentativo in Q2, cosi come Sergio Perez ed Jaime Alguersuari. Rubens Barrichello, che inizia con questo week-end la sua 19esima stagione in F1, è stato autore di un testacoda alla curva tre che non gli ha permesso di completare le qualifiche.
    Fuori al primo turno Nick Heidfeld, Kovalainen e Trulli insieme a Glock, D’Ambrosio, Liuzzi e il rientrante dopo 5 anni Karthikeyan. I due piloti HRT non hanno ottenuto un tempo inferiore al 107 % del tempo migliore in Q1 e quindi non potranno prendere parte al GP, a meno che non si appellino per queste prime gare alla clemenza dei giudici sportivi.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:23.529
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:24.307 +0.778
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:24.395 +0.866
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:24.779 +1.250
    5. ALONSO FERRARI 1:24.974 +1.445
    6. PETROV RENAULT 1:25.247 +1.718
    7. ROSBERG MERCEDES 1:25.421 +1.892
    8. MASSA FERRARI 1:25.599 +2.070
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:25.626 +2.097
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:27.066 +2.537
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. HEIDFELD RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%