Tag: michael schumacher

  • Rosberg in pole, Schumi 2°. Prima fila Mercedes, male Vettel

    Rosberg in pole, Schumi 2°. Prima fila Mercedes, male Vettel

    Nico Rosberg conquista la pole position del Gran Premio di Cina sul circuito di Shangai che domenica ospiterà il terzo appuntamento extraeuropeo della stagione 2012. Il tedesco della Mercedes firma la sua prima pole position in carriera dopo ben 110 gare nel circus stampando un incredibile giro nella Q3 fermando il cronometro sul tempo di 1:35.121 che non ha lasciato diritto di replica agli avversari. Risultato storico per la casa dalla stella a tre punte che come costruttore non piazzava una monoposto davanti a tutti sulla griglia di partenza da ben 57 anni, dal lontano 1955.

    Il pilota che più si è avvicinato alla prestazione di Rosberg nelle qualifiche è stato Lewis Hamilton, che era anche stato il più veloce nelle terze e ultime libere del mattino, ma che di fatti si è fermato a ben mezzo secondo dalla vetta con il tempo di 1:35.626. Ma a causa della sostituzione del cambio della sua McLaren l’inglese sarà retrocesso in griglia di 5 posizioni, e quindi domani scatterà dalla quarta fila in settima posizione dietro la piazza del suo compagno di squadra Jenson Button.

    Proprio per questo motivo la prima fila di domani sarà colorata di verde-argento visto che Michael Schumacher scalerà dalla terza alla seconda posizione e partirà di fianco al suo compagno di squadra per una prima fila tutta Mercedes. La vettura tedesca si dimosta ancora una volta velocissima sul giro secco grazie anche al sistema F-duct, giudicato regolare nei giorni scorsi dalla Fia, che viene azionato non appena viene innescato nei tratti veloci il DRS, il dispositivo dell’ala mobile, anche se il tratto di pista in cui Rosberg ha fatto la differenza è stato quello centrale e quindi in quello guidato. Ma i problemi per il team tedesco potrebbero cominciare da domani quando il dispositivo, a differenza delle qualifiche, potrà essere azionato soltanto una volta e in più i due piloti tedeschi dovranno fare ancora i conti con l’eccessivo consumo degli pneumatici Pirelli, problema che come confermano nel box ancora non sembra essere stato risolto.

    Nico Rosberg © PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Alle spalle delle due Mercedes partirà la Sauber di Kamui Kobayashi che grazie ad un ultimo giro perfetto è riuscito a sopravanzare di appena un decimo il finlandese della Lotus Kimi Raikkonen. Mentre dalla terza fila scatteranno Jenson Button e Mark Webber, che potranno pensare al colpaccio in gara grazie ad una migliore gestione di gara rispetto agli altri.

    Detto di Hamilton, che sarà scalato in settima posizione, in ottava troviamo l’altra Sauber di Sergio Perez, reduce dalla fantastica gara della Malesia che per poco non gli consegnava la vittoria, proprio ai danni di Fernando Alonso che domani partirà alle sue spalle. Lo spagnolo è riuscito ancora una volta a limitare i danni riuscendo ad entrare nella Q3 anche se i distacchi di tutte le vetture sembrano essere notevolmente diminuiti. Chiude la top-ten il francese della Lotus Romain Grosjean che non ha effettuato nessun giro nella Q3 per risparmiare un set di gomme morbide per la gara.

    Sorpresa in negativo della qualifica cinese è l’assenza dai migliori dieci piloti del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che manca all’appuntamento della lotta alla pole dopo ben 41 Gran Premi. Il tedesco non è riuscito ad andare oltre l’11esima posizone vedendosi eliminato già nella Q2. Alle sue spalle partirà l’altra Ferrari di Felipe Massa, che ora sembra aver accorciato le distanze almeno dal suo compagno di squadra a soli tre decimi.

    La sorpresa di domani invece potrebbere essere l’arrivo della pioggia. Dopo le libere della mattina svoltesi sotto il sole, sono infatti arrivati dei nuvoloni che hanno coperto il cielo di Shanghai e che hanno minacciato per tutto il tempo lo svolgimento delle qualifiche. Un’eventuale gara su pista baganata potrebbe rimescolare le carte e regalarci una corsa emozionante come quella vista a Sepang.

  • F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    Nelle prime prove libere del Gran Premio della Cina volano la McLaren di Hamilton e la Mercedes di Schumacher. Con la pioggia che ha bagnato l’asfalto del tracciato di Shanghai, ma che è andato progressivamente asciungandosi solo sul finale di sessione, il pilota anglo-caraibico ha staccato il miglior tempo nelle prove della mattina fermando il cronometro sull’1:37.106 al termine dei soli 7 giri effettuati in pista lasciando tra sè e il più immediato inseguitore Nico Rosberg un secondo pieno di distacco che a sua volta ha preceduto il compagno di box Michael Schumacher, entrambi hanno compiuto il doppio dei giri del pilota Mclaren che, ricordiamo, domani perderà 5 posizioni in griglia per aver sostituito il cambio sulla sua vettura.

    Immediatamente dietro si piazzano le due Sauber e le due Red Bull, il grande protagonista di Sepang Perez ha staccato il quarto tempo precedendo Kobayashi, Webber e il campione del mondo in carica Vettel. Chiudono la top ten Button, e le Toro Rosso di Ricciardo e Vergne. Male le Ferrari che chiudono le prime libere in 11esima e 12esima posizione rispettivamente con Alonso e Massa a 3 secondi dal leader.

    Se è vero che la prima sessione non è stata molto indicativa causa condizioni meteorologiche, lo stesso non vale per la seconda che si è svolta su pista asciutta: a svettare è stato Michael Schumacher con una Mercedes W03 molto competitiva e che ha ricevuto proprio ieri l’ok dalla FIA in merito al reclamo presentato dalla Lotus per il contestato sistema F-Duct, dichiarato regolare dal momento che il dispositivo non richiede l’intervento manuale del pilota come invece si doveva fare nella passata stagione. Ora tutti cercheranno di “copiare” il sistema messo a punto dalla Mercedes. Il Kaiser è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:36 concludendo le prove pomeridiane con il tempo di 1:35.973. Ad un soffio dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, staccato di 172 millesimi mentre ottima è stata anche la sessione di Vettel a 15 millesimi dal pilota inglese della McLaren. La Red Bull è sembrata a posto e capace domani di lottare per la pole position.

    Michael Schumacher © LIU JIN/AFP/Getty Images

    Quarto posto per l’altra “lattina volante” guidata da Webber che ha preceduto Rosberg con Button che, a guardare i tempi, si è concentrato più sul passo gara che a trovare la prestazione sul giro secco, fattore questo che implica come il pilota inglese sia assolutamente sicuro della sua vettura e favorito per la pole position domani dal momento che l’unico in grado di contendergli la pole, ovvero il compagno di team Hamilton, è fuori dai giochi a causa della penalità che dovrà scontare in qualifica.

    Alonso chiude la top ten chiudendo la giornata a un secondo e tre decimi dalla vetta e in decima posizione, Massa fa addirittura peggio rispetto alla prove della mattina piazzandosi in 17esima posizione preceduto dalle Lotus di Raikkonen e Grosjean, che non hanno brillato, dalle Toro Rosso di Vergne e Ricciardo, dalla Sauber di Perez e dalla Williams di Maldonado. La Ferrari, come era facilmente prevedibile, faticherà molto in qualifica, gli uomini del Cavallino sperano di fare meglio in gara, magari invocando l’arrivo della pioggia per domenica che potrebbe far ripetere l’exploit di Sepang.

  • F1, a Sepang ancora Hamilton in pole. 9° Alonso

    F1, a Sepang ancora Hamilton in pole. 9° Alonso

    In Malesia come in Australia. Lewis Hamilton conquista la seconda pole position consecutiva della stagione nelle qualifiche del Gran Premio di Malesia bissando quella ottenuta lo scorso week-end sul circuito di Melbourne nel Gran premio d’Australia ottenendo l’en-plein nelle prime due uscite stagionali.

    L’anglo-caraibico si conferma ancora re del giro secco conquistando la migliore prestazione  già al primo giro lanciato della Q3 fermando il crono sul tempo di 1.36:219. Il tempo del pilota della McLaren sarebbe potuto essere ancora più basso se non avesse avuto una piccola indecisione all’ultima curva dopo il lungo rettilineo dietro ai box, andando al bloccaggio delle ruote anteriori che forse qualche decimino per strada lo ha fatto perdere, ma nessuno poi è riuscito ad avvicinare il suo tempo tanto che non c’è stato bisogno neanche dell’ultimo tentativo lanciato. In definitiva Lewis può ritenersi soddisfatto della sua prestazione, dopo un sabato cominciato male, con un’escursione di pista nelle ultime libere e la pole, la 21esima delle sua carriera, poteva essere la miglior risposta possibile.

    Come a Melbourne anche la prima fila, tutta McLaren con Jenson Button che partirà alle spalle del compagno di squadra seppur di un solo decimo ( 1.36:368 il tempo del vincitore del Gran premio d’Australia), che spera di ripetere la prestazione del primo Gran Premio attaccando già in partenza il compagno di squadra, che sulla strategia di gara ha certamente qualcosina in meno. La McLaren comunque sembra davvero in forma e anche domani sarà la vettura da battere.

    Terzo posto per Michael Schumacher, che ottiene la sua miglior prestazione in qualifica dal suo ritorno in Formula 1 grazie ad un ottimo giro e ad una Mercedes che sul singolo giro non ha niente da invidiare a nessuno ma che sicuramente troverà qualche difficoltà in più sulla distanza di gara come già dimostrato in Australia.

    Per trovare la prima Red Bull bisogna scendere fino alla quarta posizione, dove troviamo Mark Webber che batte nuovamente in qualifica il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, ancora una volta in sesta posizione. Le lattine volanti non hanno più il passo dello scorso anno in qualifica, ma si sono dimostrate più veloci di tutte nelle libere sul passo di gara. Occhio anche alla strategia del campione del mondo che ha ottenuto il miglior tempo con gomme dure e che fa presagire ad una strategia diversa rispetto a tutti gli altri.

    Lewis Hamilton | © ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images

    Tra le due vetture anglo-austriache la Lotus di Kimi Raikkonen, ritrovatissimo campione che sembra non aver patito la lontanaza di due anni dalla Formula 1. Il finlandese, dopo aver ottenuto il primo tempo nella Q2, si ripete con un grandissimo tempo nell’ultima sessione ma purtroppo per lui sarà scalato di cinque posizioni per aver sostituito ieri la scatola del cambio e partirà dalla decima posizione.

    Buona anche la prestazione del compagno di squadra Romain Grosjean a conferma dell’ottimo bilanciamento della Lotus E20, che sembra essere nata davvero bene. Il francese chiude in settima posizione, ma, complice l’arretramento di Raikkonen partirà in sesta posizione, alle spalle di Vettel.

    Non perfetto Nico Rosberg, che viene battuto dal compagno di squadra Schumacher. Il tedesco paga ancora una volta un’errore di troppo nel giro buono, e nonostante una Mercedes ben bilanciata non riesce ad andare oltre l’ottavo posto. Il rammarico cresce guardando la prestazione delle terze libere, chiusa con la migliore prestazione.

    Soltanto nono Fernando Alonso, che sembra non avere segnali incoraggianti dalla sua Ferrari F2012. Qualche piccolo miglioramento rispetto all’Australia lo si è visto ma il gap dalle posizioni che contano è ancora troppo alto e non sembra colmabile in poco tempo visto che anche gli avversari corrono eccome. La penalità inflitta a Raikkonen gli farà guadagnare la quarta fila, non certo soddisfacente. Va peggio all’altro ferrarista Felipe Massa, che chiude le sue qualifiche già nella Q2 in 12esima posizione. Il brasiliano ha mostrato tanta fatica anche a passare la prima qualifica in cui ha dovuto utilizzare anche un set di gomme morbide al pari degli avversari inferiori. Piccola consolazione per lui il nuovo telaio portato da Maranello, che almeno lo ha avvicinato alle prestazioni di Alonso, distante soltanto tre decimi.

    Chiude la top-ten la Sauber di Sergio Perez, colui che in questi giorni è stato accostato al sedile della Ferrari proprio al posto di Massa. Bella la risposta del messicano che con una grande prestazione riesce a chiudere la sua qualifica con i migliori dieci e partirà alle spalle di Alonso.

    Griglia di partenza

     1.  Lewis Hamilton        McLaren-Mercedes     1m36.219s
     2.  Jenson Button         McLaren-Mercedes     1m36.368s   + 0.149
     3.  Michael Schumacher    Mercedes             1m36.391s   + 0.172
     4.  Mark Webber           Red Bull-Renault     1m36.461s   + 0.242
     5.  Kimi Raikkonen        Lotus-Renault        1m36.461s   + 0.242
     6.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault     1m36.634s   + 0.415
     7.  Romain Grosjean       Lotus-Renault        1m36.658s   + 0.439
     8.  Nico Rosberg          Mercedes             1m36.664s   + 0.445
     9.  Fernando Alonso       Ferrari              1m37.566s   + 1.347
    10.  Sergio Perez          Sauber-Ferrari       1m37.698s   + 1.479
    11.  Pastor Maldonado      Williams-Renault     1m37.589s   + 0.874
    12.  Felipe Massa          Ferrari              1m37.731s   + 1.016
    13.  Bruno Senna           Williams-Renault     1m37.841s   + 1.126
    14.  Paul di Resta         Force India-Mercedes 1m37.877s   + 1.162
    15.  Daniel Ricciardo      Toro Rosso-Ferrari   1m37.883s   + 1.168
    16.  Nico Hulkenberg       Force India-Mercedes 1m37.890s   + 1.175
    17.  Kamui Kobayashi       Sauber-Ferrari       1m38.069s   + 1.354
    18.  Jean-Eric Vergne      Toro Rosso-Ferrari   1m39.077s   + 1.905
    19.  Heikki Kovalainen     Caterham-Renault     1m39.306s   + 2.134
    20.  Vitaly Petrov         Caterham-Renault     1m39.567s   + 2.395
    21.  Timo Glock            Marussia-Cosworth    1m40.903s   + 3.731
    22.  Charles Pic           Marussia-Cosworth    1m41.250s   + 4.078
    23.  Pedro de la Rosa      HRT-Cosworth         1m42.914s   + 5.742
    24.  Narain Karthikeyan    HRT-Cosworth         1m43.655s   + 6.483
  • F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    Lewis Hamilton è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere sul circuito di Sepang, che domenica sarà teatro del Gran Premio di Malesia, seconda tappa del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ha dominato la giornata ottenendo il miglior tempo nella mattinata, prima della pausa pranzo, fermando il cronometro sul tempo di 1:38.021, precedendo nella classifica generale del venerdi la Mercedes del tedesco Michael Schumacher di circa mezzo secondo e il compagno di squadra Jenson Button. Quarto tempo per Sebastian Vettel, che ha ottenuto lo stesso tempo del vincitore del GP d’Australia. Recupera nella seconda sessione Fernando Alonso e chiude in settima posizione.

    PRIMA SESSIONE – Nonostante le previsioni metereologiche avessero annunciato l’arrivo della tanta temuta pioggia, la prima sessione di prove si è svolta sotto il sole che ha regalato 31°C di temperatura atmosferica e ben 43°C per l’asfalto. Così tutti i team ne hanno approfittato per effettuare diverse tornate per evitare di essere presi in controtempo dall’arrivo di qualche acquazzone, molto frequenti di questo periodo sul territorio malese.

    Hamilton, che ha ottenuto il miglior tempo, ha lottato per tutta la sessione con Sebastian Vettel, che alla fine è costretto a lasciare la prima piazza all’anglo-caraibico per circa mezzo secondo. Alle spalle dei primi due troviamo entrambe le Mercedes di Nico Rosberg e Micheal Schumacher, rispettivamente in terza e quarta posizione. Ottima anche la prestazione delle Lotus, in quinta e settima posizione con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, intermezzate dalla Red Bull di Mark Webber.

    Molto indietro le Ferrari con Felipe Massa 13esimo e Fernando Alonso 15esimo ad oltre un secondo e otto di ritardo dalla vetta. Molto probabile che in questa sessione entrambe le Rosse si siano concentrate sul lavoro in vista della gara e non sul giro di qualifica, sul quale solitamente si concentrano nelle seconde libere.

    Problemi anche per Jenson Button, rimasto fermo per la maggior parte del tempo a causa di alcuni problemi idraulici sulla sua Mp4-27. Proprio per questo il vincitore della prima gara non è riuscito a fare meglio del nono tempo.

    Da segnalare la prestazione del collaudatore della Williams Valterri Bottas, che dopo essersi messo in luce nei test invernali, firma un ottimo venerdì di prove ottenendo l’11esimo tempo davanti al compagno di squadra Pastor Maldonado. Ultime le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa.

    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    SECONDA SESSIONE – Si conferma Lewis Hamilton che però non riesce a migliorare la prestazione del mattino, anche se per un solo decimo. Alle spalle dell’anglo-caraibico la Mercedes di Michael Schumacher e l’altra McLaren del compagno Jenson Button, che dimostra di essersi ripreso dopo i problemi della mattinata, staccati entrambi di tre decimi.

    Rosberg conferma il ritmo tenuto nella mattinata e con un tempo simile si piazza in quarta posizione davanti alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che recupera ben 14 posizioni rispetto alla prima sessione. Migliora anche Fernando Alonso, che porta la sua Ferrari in sesta posizione a sette decimi dalla vetta. Massa invece sembra non avere proprio feeling con la nuova F2012 e non riesce ad andare oltre la 16esima poszione staccato di due secondi da Hamilton.

    Mezzo passo indietro per le Red Bull di Mark Webber con il settimo tempo, e soprattutto Sebastian Vettel, che chiude la top-ten con un distacco superiore al secondo. Stesso discorso anche per le Renault di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, che dopo una prima parte promettente hanno perso parte della loro competitività chiudendo rispettivamente in nona e 15esima posizione.

    Da segnalare ancora una volta problemi tecnici per la Sauber C32 di Kamui Kobayashi, che perde mezz’ora ai box prima di rientare in pista e chiudere in 14esima posizione. Due uscite di pista invece per Paul Di Resta con la sua Force India.

    A monopilizzare le ultime posizioni anche in questa sessione le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa, a oltre 5 secondi dalla vetta.

  • La Ferrari ricorda Simoncelli in Malesia

    La Ferrari ricorda Simoncelli in Malesia

    Sepang non è, nè sarà mai più la stessa da quella tragica domenica, il 23 ottobre 2011, quando Marco Simoncelli, per tutti semplicemente Sic, perse la vita sulla sua moto da gara, in una curva del circuito Malese, schiantandosi al suolo irrimediabilmente. La Moto Gp non sarà più la stessa senza il suo pilota più simpatico e solare, con la sua immagine buffa ed il sorriso contagioso, ed il nuovo campionato si preannuncia già più vuoto e triste.

    Su quel maledetto circuito, nel prossimo weekend, si tornerà a correre, per il gran premio di Formula uno della Malesia, seconda prova del mondiale, ed, inevitabilmente, i piloti ed i team hanno avuto modo di riflettere su cosa è accaduto in quel luogo, e di ricordare Marco Simoncelli proprio laddove la sua giovane vita si è interrotta prematuramente.

    La curva undici del circuito della Malesia | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In particolare, i piloti della Ferrari hanno voluto esprimere un sentito ricordo del Sic: Fernando Alonso ha postato su twitter una frase semplice ma molto significativa: “Sic per sempre con noi, Sic forever with us!”. Alonso, inoltre, insieme all’altro pilota ferrarista Felipe Massa e con lo staff dei loro fisioterapisti al completo (Matteo Orsi ed Edoardo Bendinelli e Massimo Rivola, Massimo Balocchi e Roberta Vallorosi), hanno voluto posare nei pressi di quella maledetta curva numero undici un cartello di segnalazione, di quelli che solitamente si utilizzano in gara per le comunicazioni scritte fra i box ed i piloti in pista, con la frase “Sic sempre con noi”, per compiere un gesto che ricordasse Marco: “il minimo che potessimo fare per lui, per la sua famiglia e per tutti i tifosi”.

    Fernando Alonso, inoltre, ha voluto aggiungere anche qualche personale sensazione a proposito del circuito Malese, una delle sue piste preferite prima dello scorso Ottobre 2011, sulla quale conquistò la prima pole position della sua carriera e sulla quale corse grandi gare ma che, dopo la scomparsa del Sic, “non è più la stessa”.

    Oltre alla Ferrari ed ai suoi piloti, anche l’ex pilota del Cavallino Michael Schumacher, attuale pilota della Mercedes, ha voluto ricordare Marco Simoncelli fermandosi nei pressi della curva undici con il motorino durante il giro di ricognizione della pista: “mi è tornato in mente Simoncelli – ha commentato il pilota tedesco – l’avevo conosciuto ed era un ragazzo fantastico e solare”.

    Dopo tante manifestazioni di ricordo e commemorazione in suo onore – dal venticinquesimo compleanno festeggiato presso lo stadio di Rimini con una grande serata di musica, alla partita del Milan contro il Lecce in cui è stato ricordato a San Siro, ed in vista di tanti altri momenti di ricordo che la sua famiglia organizzerà in collaborazione con la fondazione appositamente creata – l’iniziativa della Ferrari offre, dunque, un ulteriore spunto per ricordare una grande persona e sentirla ancora presente. Nel prossimo weekend motoristico, dunque, “tutti correranno rivolgendogli un pensiero”, così come ha dichiarato anche Felipe Massa. 

    Sic vive ancora nell’affetto di chi lo ricorda, e correre a Sepang, d’ora in poi, sarà davvero più difficile per tutti.

  • F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    Sono partite questa mattina sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia le prime libere che hanno aperto il mondiale 2012 di Formula 1. Entrambe le sessioni sono state caratterizzate da una leggera pioggia che ha reso umido il tracciato, ma se nella prima parte di giornata i 20 gradi di temperatura hanno contribuito ad asciugare la pista, dopo la pausa pranzo la pioggia torrenziale ha costretto per la maggior parte del tempo i piloti a rimanere nei box.

    La sessione mattutina si è aperta nel segno della McLaren che ha conquistato le prime due posizioni con Jenson Button, autore del miglior crono con il tempo di 1.27:560, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, staccato di soli due decimi. Terzo posto per Michael Schumacher, in ritardo di sei decimi dalla coppia di Woking. L’altra Mercedes del compagno Nico Rosberg chiude in sesta posizione.

    Dietro le tre Frecce d’Argento la Ferrari di Fernando Alonso, che si ferma a otto decimi dalla vetta. Non malissimo la posizione dello spagnolo che comunque ammette che le condizioni della F2012 non sono ancora al meglio. Il compagno di squadra Felipe Massa comincia la sua stagione nel peggiore dei modi chiudendo la sua prima sessione in 18esima posizione a tre secondi di ritardo e con un errore all’attivo che lo ha costretto ad insabbiarsi nella ghiaia dopo un testacoda.

    Jenson Button © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Male apparentemente anche la Red Bull, che comunque si pensa abbia fatto pretattica facendo di tutto per nascondersi. Mark Webber chiude quinto a quasi un secondo, Sebastian Vettel è addirittura 11esimo, fuori dalla top ten, con oltre due secondi di svantaggio, dietro anche al rientrante Kimi Raikkonen che chiude in decima posizione.

    La pioggia  ha reso praticamente inutile la seconda sessione visto che le condizioni metereologiche hanno permesso ai piloti di montare le gomme slick solamente a 20 minuti dalla fine, quiando i giochi erano praticamente fatti. Il più veloce di tutti nell’ultima sessione è stato Michael Schumacher, seguito da Nico Hulkenberg con la Force India e dalla Sauber di Sergio Perez.

    Le insidie del tracciato bagnato non hanno risparmiato l’altra C32 di Kamui Kobayashi, che si è resa protagonista di un testacoda proprio sul rettilineo finale, finendo sal centro della pista essendo uscito troppo largo dall’ultima curva e avendo toccato l’erba sintetica ancora troppo umida. I top team hanno girato con cautela testandole condizioni della pista senza foezare il tempo, mentre Alonso conferma la quarta posizione.

    Per le qualifiche non è prevista pioggia quindi le prove che decideranno la griglia di partenza si svolgeranno con pista asciutta. A differenza delle libere di oggi che lasciano il tempo che trovano, da domani si farà sul serio.

  • F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    Tutti i piloti e i team sono già arrivati al Melbourne, manca ormai poco all’inizio dell’attesissimo Mondiale 2012 di Formula 1, soltanto 24 ore alle prime libere sul circuito dell’Albert Park in Australia che apriranno la 63esima edizione del campionato del mondo, quello che sarà infatti il più lungo mondiale della storia della F1. Da quest’anno saranno infatti ben 20 i Gran Premi su cui i piloti dovranno confrontarsi, uno in più rispetto allo scorso anno quando venne cancellato dal calendario il GP del Barhain per gli ormai noti disordini del paese.

    Le new-entry quest’anno saranno proprio il rientro del Bahrain e il nuovo GP di Austin sui quali però aleggiano ancora molti dubbi, mentre di sicuro non avremo più il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istanbul, che saluta la competizione dopo 7 anni. Per il resto tutto confermato, con il rientro del Nurburgring a discapito di Hockenheim per l’alternanza ogni anno per il GP della Germania, e i due suggestivi Gran Premi in notturna di Singapore e Abu Dhabi.

    Si riparte da Melbourne, che come nella maggior parte delle volte sarà teatro della gara inaugurale del Mondiale. Circuito cittadino ma da sempre uno dei più veloci considerando le medie sul giro tra le più alte della Formula 1, è da tradizione favorevole alla vettura meglio bilanciata in conseguenza dell’alto carico aerodinamico che le vetture necessitano per percorrere le sue 16 curve. Il punto in cui i piloti potranno maggiormante tentare il soprpasso sarà sul rettilineo del traguardo, favoriti dal dispositivo DRS introdotto la scorsa stagione, che da quest’anno potrà essere attivato ben due volte su questo circuito, sia sul rettilineo principale che in quello successivo tra la le curve 2 e 3.   Il punto di detection point invece sarà solo uno, e sarà posto alla curva prima del traguardo.

    Sarà un GP molto importante perchè da molti anni resiste la tradizione che vede campione del Mondo il pilota che riesce a vincere  su questa pista. Il favorito numero uno in questione è sicuramente Sebastian Vettel, forte della sua consacrazione negli ultimi due anni e voglioso di eguagliare il record di Micheal Schumacher e Fangio di conquistare tre titoli mondiali consecutivi. Riuscendoci riuscirebbe sicuramente a smentire tutti coloro (più dai colleghi stessi che dall’esterno) che lo etichettano come “pilota che vince perchè ha la macchina più forte”. Anche perchè da quest’anno si riparte da una sorta di anno zero, in cui sono state tantissime le limitazioni e le innovazioni imposte dalla Fia.

    A partire dall’abolizione dei tanto discussi scarichi soffiati introdotti dal genio Adrian Newey, che da quest’anno saranno posizionati più in alto sulla vettura come ai vecchi tempi e non potranno generare più tanto carico aerodinamico. Proprio per questo motivo la Pirelli che anche quest’anno sarà il fornitore ufficiale degli pneumatici fornirà gomme che consentiranno al pilota una maggiore aderenza al posteriore.

    Ma la novità più importante a livello visivo sarà sicuramente l’antiestetico muso a becco d’anatra che sarà presente su tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren che ha preferito optare per una soluzione lineare in controtendenza rispetto al resto della compagnia. Questa soluzione aerodinamica sarà caratterizzata dalla divisione per via di uno scalino della parte dell’abitacolo con la parte anteriore del muso stesso per via delle nuove regolamentzioni che vincolano l’altezza massima della vettura nella parte anteriore, per diminuire la pericolosità dell’impatto in caso di urto con la parte laterale della vettura che è stata appositamente rialzata.

    C’è chi ha fatto quindi di necessità virtù, neanche a dirlo Newey si è subito adoperato per trovare uno stratagemma per trasformare un semlice scalino in un’arma micidiale: vi ha infatti posto una fessura per il passaggio dell’aria che non si è ancora riuscita a decifrare ma si è pronti a scommettere su un’altra invenzione aerodinamica (simile all’F-duct) e non ad un semplice passaggio d’aria per refrigerare i piloti come lui stesso ha dichiarato. Anche la Sauber ha presentato una soluzione analoga posta però al di sopra dello scalino.

    F1, Gran Premio Australia | © Robert Cianflone/Getty Images

    Dalle varie Gallerie del Vento si è passati poi alla pista e i test pre-stagionali hanno mostrato che per forza di cose la macchina da battere sarà ancora la Red Bull campione del mondo in carica ma la lotta si preannuncia molto serrata: la macchina più in forma è stata sicuramente la Lotus, dominatrice nella maggior parte delle giornate di test, che quest’anno schiera una coppia tutta nuova quanto ambiziosa. Il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen fa il suo ritorno dopo due anni passati nel Rally, e Romain Grosjean, campione iridato GP2, ansioso di riscattare la mezza stagione nel 2009 con la Renault in cui venne ingaggiato per sostituire Nelsinho Piquè e nella quale non si mise certo in luce per i risultati in pista, abbastanza deludenti.

    Dalle premesse la scuderia francese sicuramente potrebbe essere la sorpresa della stagione, anche se le gerarchie là davanti non sembrano essere cambiate. La McLaren si presenta sicuramente come anti Red Bull visto che nei test collettivi è stata una delle scuderie più convincenti. Hamilton e Button sono due piloti di sicuro affidamento e che possono puntare entrambi al Mondiale, ma l’anglo-caraibico dovrà dimostrare di saper gestire meglio la sua vita al di fuori della pit-lane. Per il resto la scelta del team di andare in controtendenza nella progettazione della nuova vettura è stata molto coraggiosa e bisognerà aspettare ancora poco per sapere se porterà un vantaggio o uno svantaggio.

    E poi c’è la Ferrari che nonostante i problemi annunciati da Domenicali ci si aspetta di trovarla sempre lassù a lottare per la vittoria. E’ vero che i test non sono andati nel modo in cui si sperava ma la progettazione di un’auto innovativa rispetto allo scorso anno richiede tempo per migliorare. Anche la McLaren lo scorso anno partì malissimo ma finì per diventare l’anti Red Bull. E se su Alonso si può fare sicuro affidamento, Massa deve dimostare di meritare la Ferrari riscattando la stagione deludente dello scorso anno, portando più risultati utili possibili al team.

    Alle spalle delle prime tre big, la Mercedes sembra essere nata sotto i migliori auspici, e come al solito il team tedesco, sotto la direzione dell’ex Ferrari Ross Brawn, è stato uno dei miglior a livello di innovazione. Basti pensare al W-duct, fratello di quell’ F-duct bandito dalla FIA, che migliora l’aerodinamica della vettura e incrementa la velocità in rettilineo mandando in stallo l’ala anteriore. Non è un caso che il dispositivo sia stato copiato subito dalla McLaren, ma essendo stato considerato un sistema legale le vetture ad utilizzarlo non potranno che aumentare. Sicuramente all’interno del team si punterà sulla voglia di riscatto del vecchio leone Micheal Schumacher che vuole dimostare di non essere un pilota finito e per questo ripartirà dal record di sorpassi ottenuto lo scorso campionato, e sulla bravura di Nico Rosberg, pilota mai sbocciato completamente ed in attesa della prima vittoria.

    Posibili outsider sicuramente la Force India che punta a migliorare il campionato dello scorso anno già di ottimo livello. Per farlo potrà contare su Nico Hulkenberg che ha dimostrato il suo valore già in Williams conquistando anche una pole position nel GP del Brasile 2010, e su Paul Di Resta. Fatto fuori invece Adrian Sutil a seguito della vicenda che lo ha coinvolto nel caso Lux. Desta molta sorpresa la coppia tutta nuova in Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne che hanno sostituito Alguersuari e Buemi che comunque non demeritavano affatto. Se per lo svizzero c’è stata la promozione se pur come terzo pilota in Red Bull per lo spagnolo è stata una vera è propria bocciatura. Sicuramente dalla nuova coppia ci si aspetta di più dal team, staremo a vedere.

    Da non sottovalutare anche la Sauber spinta dal propulsore Ferrari e che potrà contare su un pilota sempre di scuola “Rossa” come Sergio Perez e dal samurai giapponese Kamui Kobayashi, capace come pochi di rifilare sorpassi in un fazzoletto di pista. Molte aspettative anche sul fronte Williams, la grande decaduta ormai da un pò (troppi) anni, abbandonata anche dai suoi sponsor principali. Così per mantenere il suo grande appeal ha richiamato un binomio affscinante, quello con Senna che ricalca le orme dello zio Ayrton, affiancato dal venezuelano Pastor Maldonado sperando che in questi anno arrivino risultati più convincenti.

    Partono in ultima posizione sia la Marussia, exVirgin, che ha totalizzato pochi chilometri con Timo Glock e Charles Pic tra l’altro con la vecchia vettura, e la HRT di Pedro de La Rosa e Narain Karthikeyan, che si apprestano ad iniziare il Mondiale con zero chilometri sulle spalle. Davanti a loro la comunque migliorata Catehram, che ha perso la battaglia legale con la Renault per il nome Lotus, schiererà Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, che grazie ai suoi sponsor ha scalzato all’ultimo momento Jarno Trulli.

    Per questo motivo il Mondiale partirà dopo moltissimi anni senza nessun portabandiera a difendere il nostro tricolore, ma in compenso potremo contare sullo spettacolo che si spera i ben 6 campioni del Mondo daranno nell’arco della stagione. In pista contemporaneamente ci saranno 12 titoli iridati, con Michael Schumacher, re assoluto con 7 titoli all’attivo, seguito dalla coppia Vettel e Alonso che inseguono a quota 2. Un titolo a testa per la coppia McLaren Hamilton e Button e l’ex Raikkonen.

    Chi avrà la meglio quest’anno? Allacciate le cinture, il responso, come al solito, lo darà la pista.

  • F1, la nuova Mercedes W03 presentata a Barcellona

    F1, la nuova Mercedes W03 presentata a Barcellona

    E’ stata presentata questa mattina la nuova Mercedes W03, la nuova vettura della casa di Stoccarda che prenderà parte al mondiale 2012 di Formula 1. La nuova “Freccia d’Argento” è stata svelata sul circuito del Montmelò a Barcellona, dove da oggi fino a venerdi 24 febbraio si terrà la seconda sessione di test-prestagionali in vista della prossima stagione.

    In realtà la nuova Mercedes l’avevamo già vista nei giorni scorsi grazie alle foto e ai video scattati da un’anonimo durante un breve shakedown del team sul circuito di Silverstone, che avevano fatto già intravedere a grandi linee le nuove forme della W03, e cosi senza nessuna sorpresa possiamo “ammirare” anche sulla Mercedes l’0rmai famoso muso con lo scalino caratterizzante tutte le vetture fin qui presentate ad eccezione della sola McLaren. A differenza dell’auto dello scorso anno la macchina è stata molto affinata nella parte aerodinamica e di conseguenza le fiancate sono state ristrette e ribassate per effetto del nuovo regolamento. La sezione frontale è molto bassa rispetto alle altre monoposto e potrebbe nascondere il famigerato F-duct di cui si parlava nei giorni scorsi che incamera l’aria dal muso per poi smistarla nell’ala anteriore, mandandola in stallo e rappresentando così un vantaggio in termini di velocità massima. Rastremata anche la parte posteriore, che risulta quasi assente, per canalizzare meglio i flussi d’aria.

    Mercedes W03 | © Paul Gilham/Getty Images

    L’obiettivo del team guidato da Ross Brawn è migliorare le prestazioni dello scorso anno arrivando a lottare con le prime della classe, cercando così di piazzarsi stabilmente a podio nelle gare di campionato. Si respira un grande ottimismo nell’ambiente tedesco, come si può notare dalle dichiarazioni del responsabile della Mercedes Motorsport Norbert Haug, che ha definito il progetto di quest’anno “un nuovo inizio, senza però grandi sorprese tecniche”, avendo portato quell’innovazione all’interno del team necessaria per il grande salto di qualità, in primis l’ingaggio dalla Ferrari dell’ingegnere Aldo Costa che ha partecipato, anche se solo nelle fasi finali, alla progettazione della nuova vettura.

    La Mercedes F1 W03 era scesa in pista già nella giornata di ieri precedendo tutte le altre “colleghe” avendo abbandonato il circuito di Jerez dove si sono svolti i primi test un giorno prima della fine della sessione. Per questo motivo la scuderia tedesca ha ottenuto una deroga per girare in pista a Barcellona per 200 chilometri. A Michael Schumacher, che era sceso nella mattinata a testare la nuova monoposto, è succeduto nel pomeriggio Nico Rosberg. Questo per il team di Brackley è stato un test molto importante perchè fino ad ora i test erano stati effettuati con la vecchia monoposto, ovvero la F1 W02, con il solo obiettivo di testare i nuovi pneumatici della Pirelli, dati che sono stati utilizzati sulla nuova vettura che avrà alle spalle già alcuni chilometri con tutte le nuove componenti.

    Michael Schumacher sarà il primo a completare la prima sessione di prove, mentre nei prossimi giorni toccherà al compagno Nico Rosberg portare quanti più dati possibili al team per migliorare la base della vettura. Un quadro più completo della situazione si avrà solo nei prossimi giorni.

  • Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Michael Schumacher ha chiuso in testa la seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera. Il pilota della Mercedes è autore della migliore prestazione sia al mattino che al pomeriggio, ma è proprio nella prima mezza giornata di prove che il tedesco mette a segno il giro migliore di giornata girando con gomme morbide in 1.18:561, come ieri con la Mercedes W02 dello scorso anno. Nella scuderia della stella a tre punte si sono concentrati per lo più sulla raccolta dei dati dei nuovi pneumatici Pirelli in vista del debutto della nuova vettura il 21 febbraio sul circuito del Montmelò, in occasione della seconda sessione di test.

    Per questi motivi il tempo fatto segnare dal Kaiser va preso abbastanza con le pinze in quanto fatto segnare con il dispositivo degli scarichi soffiati, e che di conseguenza potrebbe essere di cinque o sei decimi inferiore rispetto ai tempi delle nuove vetture. Il primo tempo di riferimento dunque è neanche a dirlo della Red Bull di Mark Webber, che dovendo recuperare il tempo perso nella giornata di ieri, ha completato 97 giri, il migliore dei quali in 1.19:184. Quello che fa (ormai non più) sorpresa è la costanza nei tempi dell’australiano, a dimostrazione che anche quest’anno la lattina volante è nata sotto i migliori auspici.

    Alle sue spalle Daniel Ricciardo che conferma l’ottima prestazione fatta registrare nella giornata di ieri migliorandosi e chiudendo in terza posizione.  Molti giri (100) anche per la Toro Rosso STR7, che come la sorella maggiore ha mostrato un buon passo gara, molto vicino a quello dei primi, anche se ancora i tempi sono poco indicativi per chiarirci i reali valori in campo, anzi in pista.

    Quarta posizione per Jules Bianchi con il tempo di 1.20:221. Il test driver francese della Force India ha prima preso il posto di Paul Di Resta completando soltanto 46 giri, per poi restituirglielo al pomeriggio. Per il pilota scozzese sesta posizione finale con il tempo di 1.20:272.

    Tra le due Force India troviamo la Lotus E20 di Kimi Raikkonen che diversamente da ieri si è concentrato sui long-run. Molti errori da parte del finlandese che nei suoi 117 giri totali, il migliore dei quali in 1.20:239, ha compiuto diversi errori, due uscite di pista per lui, una per sessione, e una di queste ha causato anche una delle due bandiere rosse di giornata.

    Ancora indietro Ferrari e McLaren con Felipe Massa e Jenson Button in settima e ottava posizione. In Ferrari hanno preferito continuare con il lavoro di valutazione sulla configurazione aerodinamica e per il momento non pare si siano concentrati sulla prestazione assoluta. Alla fine il miglior tempo di giornata del brasiliano è di 1.20:454, ma in totale i 276 chilometri percorsi nella due giorni di test sono serrviti molto per la raccolata dei vari dati della nuova vettura. Parzialmente soddisfatto il vice campione del mondo 2008: “La F2012 ha un potenziale gigante vista la base dalla quale partiamo. L’auto è molto diversa e c’è da fare un pò di lavoro in più del previsto. Le impressioni sono buone, il cronometro non vale nulla oggi”. Da domani Felipe lascerà il posto al compagno di squadra Fernando Alonso.

    Stesso discorso per la scuderia di Wooking che con Jenson Button ha preferito concentrarsi sui long-run e verificare il comportamento della vettura con un alto carico di carburante. Seguono Sergio Perez con la Sauber e Pastor Maldonado con la Williams. Più indietro come da previsione la nuova Catheram di Heikki Kovalainen e la “vecchia” HRT di Pedro De La Rosa.

    Da domani dentro le “seconde guide”: con Vettel, Hamilton e Alonso si avrà un antipasto della lotta mondiale.

  • F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    Sebastian Vettel conquista anche l’ultima pole stagionale del GP del Brasile, sul circuito di Interlagos, pole che gli vale il record assoluto di pole position in una sola stagione stabilito da Nigel Mansell nel 1992, con ben 15 centri. Il campione tedesco già nel suo primo tentativo in Q3 fa capire agli avversari che la prima posizione è solo un affare suo rifilando con un 1:13.2 mezzo secondo al secondo classificato, ma è nel secondo tentativo che il tedesco tira fuori il coniglio dal cilindro completando un giro stratosferico in 1:11.918 che lo porta sotto il muro dell’1:12, neanche a dirlo unico pilota in grado di riuscirci. Il pilota della Red Bull  conquista cosi l’ultimo degli obiettivi di una stagione piena di soddisfazioni e che lo ha visto consacrarsi campione già con largo anticipo.

    Sebastian Vettel | © NELSON ALMEIDA/Getty Images

    Soddisfazione anche per la Red Bull che centra l’ennesima prima fila con la seconda posizione di Mark Webber, che ancora una volta dimostra di essere velocissimo in prova, ma dovrà dimostrare di non perdere di consistenza in gara, anche perchè la seconda posizione nel campionato del mondo è lontana ma ancora possibile.

    Seconda posizione che si trova nelle mani di Jenson Button e che domani partirà dalla seconda fila in terza posizione. L’inglese è distante tre decimi da Vettel ma domani gli basterà arrivare sul podio per essere sicuro del piazzamento d’onore nella classifica mondiale. L’altra McLaren di Lewis Hamilton chiude in quarta posizione, a oltre mezzo secondo dalla prima piazza, deludente prestazione considerando le buone prove libere della giornata di ieri. L’anglo-caraibico cercherà di correre più per il morale che per le proprie ambizioni poichè per la prima volta in carriera chiuderà alle spalle del compagno di team.

    Pronostici rispettati invece in Ferrari, dove quinta posizione si aspettavano e alla fine quinta posizione è arrivata. Sempre con il solito Fernando Alonso che limitai danni e che domani cercherà di correre una gara tutta d’attacco cercando di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Anche lo spagnolo è in lizza per la seconda posizione nel mondiale e l’impresa non è impossibile anche perchè la Ferrari (di Alonso) ha dimostrato di avere sempre un buon passo in gara, simile a quello della McLaren. Certo è che servirà l’aiuto di Felipe Massa, a cui l’aria di casa però proprio non ha fatto bene. Il brasiliano chiude soltanto in settima posizione a 1″ e 1 decimo di distacco preceduto anche dalla Mercedes di Nico Rosberg.

    Ottava posizione per la Force India di Adrian Sutil, che per la quarta volta consecutiva chiude fra i primi dieci ed è buona anche la qualifica dell’altro idolo di casa, nipote del più amato pilota brasiliano di sempre Ayrton, Bruno Senna che termina le sue qualifiche in nona posizione e ritorna nella top-ten che mancava dal GP del Giappone a Suzuka. Chiude la top-ten il vecchio leone Michael Schumacher, che dopo essere entrato nella Q3 proprio per una questione di centesimi, ha deciso di non scendere in pista nell’ultima qualifica e di risparmiare 2 set di gomme morbide per la gara. Schumi è sempre entrato nei migliori dieci del GP del Brasile.