Tag: michael phelps

  • Il Google Zeitgeist 2012, un anno di ricerche. Da Baumgartner a Morosini

    Il Google Zeitgeist 2012, un anno di ricerche. Da Baumgartner a Morosini

    Dicembre 2012, è tempo di bilanci. Quante cose sono successe in questi dodici mesi, e quante ancora ne dovranno accadere da qui al 31. Approfittando del fatto di essere ancora in onda, checché nei dicano i maya, riviviamo insieme l’anno appena trascorso con Google Zeitgeist 2012.  Le persone, curiosità, tendenze, che più hanno destato l’interesse degli internauti, di coloro i quali accendono il proprio computer non solo per visitare ancora il solito sesso. D’altronde siamo Il Pallonaro, e non raccontiamo solo canzonette. Dalla morte di Piermario Morosini all’epico momento di Felix Baumgartner, passando attraverso i Giochi Olimpici di Londra. Ma il 2012 è stato anche l’anno di Antonio Cassano e del match che a San Siro ha visto il Milan sfidare il Barcellona. E l’Atalanta?

    TUTTO L’UNIVERSO OBBEDISCE A BAUMGARTNER– Dal 14 ottobre il mondo non è più lo stesso. Gettandosi da 39 mila metri d’altezza, Felix ha lanciato un messaggio di onnipotenza umana, trasmettendo ai posteri quella che sarà vissuta come una delle più grandi imprese dell’uomo. La popolarità del 43 enne austriaco è stata tale da trascinare il suo nome al quinto posto nella speciale classifica delle persone più ricercate in Italia nel 2012.

    Austrian extremist parachuter Felix Baum
    L’uomo volante Felix Baumgartner | ©DENIS BALIBOUSE/AFP/Getty Images

    IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE– Credenti o no, profeti o meno, la sensazione è quella che il meglio debba ancora venire, comunque. Per tutti, nessuno escluso, tanto più per Piermario Morosini, il calciatore del Livorno tragicamente scomparso quel pomeriggio del 14 aprile 2012. Il numero 25 resterà per tanti altri anni ancora nel cuore e nella memoria di tutti i pallonari.

    Livorno midfielder Piermario Morosini re
    You are not alone Moro | ©AFP/Getty Images

    I BELIEVE I CAN FLY– Chi più chi meno si è aggrappato ad uno dei cinque cerchi delle Olimpiadi. Londra è stato il teatro perfetto dei vecchi e nuovi protagonisti della scena mondiale. Se Michael Phelps (secondo atleta più ricercato al mondo, dietro solo al cestista Jeremy Lin) e Usain Bolt hanno confermato il loro dna extra-terrestre, altri come la nuotatrice cinese Ye Shiwen si sono eretti a star del 2012. Dopotutto una ragazza con quel cognome non poteva non fallire l’appuntamento più caro alle divinità.

    SWIM-WCUP-CHN
    La donna cannone Ye Shiwen | ©STR/AFP/Getty Images

    GLI OMINI SESSUALI– Antonio Cassano ne ha combinato un’altra delle sue. Il suo “spero di no, sono problemi loro” alla domanda di un giornalista se ci fossero omosessuali nella Nazionale italiana di calcio ha fatto il giro del mondo, armando il popolo del web di tastiera e mouse per conoscere il significato della parola Metrosexual (così li ha definiti Cecchi Paone), terza chiave di ricerca più utilizzata nel 2012.

    FC Internazionale Milano v SSC Napoli - Serie A
    The cave man Antonio Cassano | ©Claudio Villa/Getty Images

    ILS SONT LES MEILLEURS – Qual è stata la partita che ha avuto più clamore mediatico in Italia nel 2012? Milan-Barcellona, non poteva essere altrimenti. Il biglietto per quella partita è stato il più ricercato dagli internauti sul web. A sorpresa, alle spalle dei “meilleurs” si è piazzato il biglietto per Juventus-Atalanta. Chi non è un tifoso della Juventus fatica a capire i motivi che hanno spinto il popolo del web a cercare proprio quel biglietto. Vi diamo un aiutino: quando Del Piero ha dato il suo addio alla Vecchia Signora? Esattamente.

    Juventus' forward Alessandro Del Piero c
    Simply the best Alessandro Del Piero | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages
  • Sports Illustrated, le migliori 100 foto sportive di tutti i tempi

    Sports Illustrated, le migliori 100 foto sportive di tutti i tempi

    Lo sport e la fotografia sono due mondi che viaggiano in parallelo, difficilmente infatti un’impresa sportiva non ha una foto che la rappresenta. Il noto sito americano Sportsillustrated.com ha voluto pubblicare una speciale classifica contenente le migliori 100 foto sportive di tutti i tempi. Davvero una bella iniziativa quella che permette di rivivere alcuni momenti storici dello sport mondiale attraverso un semplice scatto. Nella top 10 troviamo autentiche leggende dello sport vedi Muhammad Ali, è sua infatti la prima foto di questa speciale classifica, una foto (risalente al novembre del 1966) che lo ritrae con le braccia alzate mentre il suo avversario Cleveland ‘Big Cat’ Williams tramortiva al tappeto. Il pugile statunitense in quella occasione mando ko Williams nel terzo round conservando il titolo di campione del mondo dei pesi massimi.

    Michael Phelps
    Michael Phelps © Heinz Kluetmeier/SI

    Non poteva mancare in questa speciale rassegna di foto, il miglior atleta olimpico di tutti i tempi. Stiamo parlando dell’ex nuotatore americano Michael Phelps, ritiratosi dopo le recenti Olimpiadi di Londra 2012. Nessuno mai come lui, vincitore di ben 22 medaglie olimpiche (18 d’oro). La foto che rappresenta lo squalo di Baltimora risale alle Olimpiadi di Pechino 2008, in particolare il fotofinish della finale dei 100 metri farfalla vinta dall’americano per 1 solo centesimo di secondo. Vittoria che valse a Phelps la settima delle otto medaglie d’oro conquistate in quella edizione dei Giochi Olimpici, record assoluto di medaglie d’oro vinte nella stessa edizione.

    La top 10 si chiude con una foto storica, che ritrae l’incontro ravvicinato tra Mike Tyson ed Evander Holyfield. Incontro passato alla storia per il morso con il quale Tyson staccò un pezzo di cartilagine dall’orecchio di Holyfield, che poi vinse l’incontro per squalifica. Questo episodio, senza precedenti nella storia della boxe, costò tra l’altro a Tyson la revoca della licenza di pugile per un anno. La classifica stilata da Sports Illustrated con le migliori 100 foto sportive di tutti i tempi è consultabile integralmente qui 

  • Michael Phelps fenomeno anche nel golf

    Michael Phelps fenomeno anche nel golf

    Un campione è sempre un campione ed è questo il caso di Michael Phelps, nuotatore statunitense ben noto da tutti per i suoi grandi successi conquistati all’interno della vasca. Nella sua carriera il “Cannibale di Baltimora” ha infatti conquistato ben 72 medaglie a livello internazionale aggiungendo al suo palmares grandi risultati e tanti riconoscimenti per svariati record che è riuscito a mettere a segno.

    Fin da quando esordì alle Olimpiadi si rese padrone dei giornali approdando a Sydney 2000 come il più giovane nuotatore di tutti i tempi: a soli 15 anni ha infatti calcato le acque dei Giochi Olimpici ma in quella occasione si dovette accontentare del titolo di giovane promessa. I risultati comunque non hanno tardato ad arrivare e, proprio a Londra 2012 si è aggiudicato la nomina di atleta più medagliato alle Olimpiadi, atleta con più medaglie d’oro e atleta che è riuscito a conquistare 8 ori in una sola edizione.

    Michael Phelps Alfred Dunhill Links Championship - Day One
    Michael Phelps © David Cannon/Getty Images)

    Insomma i risultati non sono di certo mancati a Michael Phelps che, nonostante la giovane età ha deciso di lasciare il nuoto appena conclusasi la recente Olimpiade di Londra: ecco quindi che il vero campione è uscito alla scoperto in quanto il Cannibale ha intrapreso la carriera di golfista stupendo tutti per gli ottimi risultati. In questi giorni all’Alfred Dunhill Championship, torneo che si disputa in Scozia, l’ex nuotatore statunitense ha infatti imbucato un putt da 40 metri lasciando a bocca aperta tutti i presenti. Chissà che questo non sia l’inizio di un’ulteriore grande carriera dopo quella che ha condotto per tutti questi anni nel nuoto: non sarebbe certo da stupirsi se Phelps riuscesse a portarsi avanti e arrivare a sfidare golfisti di grosso calibro, per adesso si accontenta di gareggiare divertendosi tra i dilettanti VIP come sta facendo in questi giorni in terra scozzese con Oscar Pistorius, Bill Murray, Greg Kinnear, Huey Lewis e tanti altri.

    IL VIDEO DEL PUTT DI MICHAEL PHELPS LUNGO 40 METRI

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  • Nadal e Phelps ai tavoli di poker?

    Nadal e Phelps ai tavoli di poker?

    Il poker ha conquistato proprio tutti dai grandi calciatori come Buffon passando per Teddy Sheringham e Gerard Pique fino a Boris Becker, Maradona e tantissimi altri, segno che il binomio poker e sport è destinato ad andare avanti a lungo. Quello che probabilmente interessa il pubblico è vedere i propri beniamini impegnati in una disciplina che esula da quella consueta ed osservare le sfide ai tavoli verdi contro i poker players che invece si trovano nel loro territorio. Non è certo un caso che anche nelle ultime settimane alcuni grandi campioni abbiano fatto notizia come il tennista Spagnolo Rafa Nadal che è diventato testimonial di e si prepara a diventare un vero e proprio asso del poker.

    Per ora Nadal, impegnato nei tornei di Tennis, farà esclusivamente da ambasciatore della poker room e presterà la sua “racchetta” per gli eventi di beneficienza ma essendo anche un giocatore appassionato non è detto che non provi a giocare in qualche torneo prestigioso. Nel frattempo un altro sportivo celeberrimo come Michael Phelps, dato ufficialmente l’addio al nuoto sbarca su tutte le prime pagine dei giornali per una clamorosa vincita realizzata a poker durante una vacanza a Las Vegas. Con alcuni amici al Caesar’s Palace, Phelps ha vinto circa 80.000€ su un tavolo di cash game e la sfida si profila all’orizzonte.

    Michael Phelps si da al Poker | ©Getty Images

    I siti di scommesse ed i bookmakers Inglese stanno già pensando ad un indimenticabile Head’s up tra i due campioni anche se metterli insieme non sarà facile; il pubblico sembra apprezzare l’idea e secondo un recentissimo sondaggio almeno 2 giocatori su tre vorrebbero assistere all’incontro. Chissà se i due sarebbero d’accordo; per il momento nessuno li ha ufficialmente interpellati ma la stampa ha iniziato a rivolgere grande attenzione alle imprese del “Cannibale di Baltimora” ai tavoli di poker, per cui è probabile che prima o poi la fatidica domanda verrà posta.
    Nadal non è propriamente ancora un frequentatore di casino ma all’occasione ha dimostrato di non disdegnare l’attenzione della Dea Bendata al gioco; sfida imminente dunque?. Per i bookmakers ancora no, ma le prospettive per un in contro epico ci sono tutte. Due sport e due sportivi completamente diversi ma accomunati dal successo; Nadal sempre tra i primi tre al mondo e Phelps l’atlata più medagliato di sempre potrebbero presto trovarsi faccia a faccia con due carte in mano ed il vincitore porterebbe a casa molto di più di una semplice vittoria. Staremo a vedere.

  • Londra 2012: Michael Phelps e gli USA di nuovo sul podio

    Londra 2012: Michael Phelps e gli USA di nuovo sul podio

    Nell’ultima giornata di gare all’Acquatic Center di Londra 2012 sono fioccati i record ma soprattutto, ancora una volta, gli americani si sono imposti sugli altri atleti: su quattro finali infatti ben due medaglie d’oro sono finite nelle mani della squadra statunitense. Non bastasse gli USA hanno potuto continuare i festeggiamenti grazie al premio che Julio Maglione, il presidente della Federazione internazionale di nuoto, ha voluto consegnare al cannibale di Baltimora Michael Phelps: dopo l’ennesima medaglia d’oro conquistata in queste Olimpiadi, all’americano è stato infatti consegnato un trofeo d’argento per riconoscergli tutti i suoi grandi successi.

    Dopo aver ricevuto il premio, Phelps ha annunciato il suo ritiro dopo questi Giochi Olimpici: il nuotatore lo aveva già affermato subito dopo Pechino 2008, spiegando che sarebbe sceso in vasca a Londra 2012 solamente per superare il record del maggior numero di medaglie, ed ora che ci è riuscito, può finalmente dedicarsi alla vita normale di ogni uomo. L’americano ha infatti dichiarato di essere stressato e stanco e che una pausa non servirebbe a nulla: per questo ha deciso di appendere il costume al chiodo una volta per tutte, dedicandosi ad una vita fatta di viaggi in giro per il mondo, in quanto durante la sua vita ha visto tante città ma di esse conosce solamente il palasport e l’hotel dove alloggiava.

    Julio Maglione premia Michael Phelps © Al Bello/Getty Images

    Tornando alle gare disputate ieri sera, nella prima finale, valida per il titolo olimpico nei 1500 sl maschili, a vincere è stato il cinese Yang Suns: ma il nuotatore ha rischiato grosso in quanto, ancora prima dello start, si è tuffato in acqua. Fortunatamente però non è incappato nella squalifica e, risalito sul blocchetto la gara è cominciata davvero: subito si è portato in vantaggio, nuotando per tutta la durata della sfida sotto di due secondi rispetto al record mondiale e chiudendo con un fantastico 14’31″02 che gli ha permesso di mettere dietro di se il canadese Ryan Cochrane, che ha stabilito il nuovo record americano con un 14’39″63, ed il tunisino Oussama Mellouli, campione olimpico di Pechino 2008 che si è dovuto accontentare del bronzo grazie al crono di 14’40″31. Quinto posto invece per il diciasettenne italiano Gregorio Paltrinieri che, complice anche il dolore alla spalla, non riesce a regalare all’Italnuoto l’unica possibile medaglia: l’azzurro ha pagato la partenza fortissima degli avversari e non è quindi riuscito a mantenere un ritmo che gli concedesse di rimanere tra le prime posizioni, ma sicuramente saprà far parlare di se già dai Mondiali di Barcellona.

    Importante vittoria anche nei 50 sl femminili dove a trionfare è l’olandese Ranomi Kromowidjojo, la quale ha così bissato la medaglia d’oro nei 100 sl: con un 24″05 la bellissima nuotatrice stabilisce anche il nuovo record olimpico e mette dietro di se la bielorussa Aliaksandra Herasimenia che chiude con un 24″28, e la connazionale Marleen Veldhuis che con un 24″39 si regala la medaglia di bronzo. Fuori dal podio le note Britta Steffen, tedesca che si è dovuta accontentare del quarto posto, e la svedese Therese Alshammar, la quale ha chiuso in sesta posizione.

    A chiudere queste emozionanti giornate di gare all’Acquatic Center ci pensano poi le due staffette 4×100 miste: in quella femminile le nuotatrici americane Dana Volmer, Rebecca Soni, Allison Schmitt e Missy Franklin hanno nettamente meritato la vittoria, andando a mettere a segno il nuovo record mondiale nuotando 3’52″05, seguite dall’Australia che ha conquistato la medaglia d’argento grazie ad un 3’54″02 e dal Giappone che è riuscito a mettersi al collo la medaglia d’argento con il crono di 3’55″73. In quella maschile gli USA bissano la vittoria delle ragazze, con il quartetto formato da Michael Phelps, Nathan Adrian, Matthew Grevers, e Brendan Hansen che chiude in gran bellezza queste Olimpiadi di Londra 2012: gli americani si impongono con un 3’29″35, mettendo dietro di loro il Giappone e l’Australia.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Londra 2012, Phelps vince ancora oro anche a Florent Manaudou

    Londra 2012, Phelps vince ancora oro anche a Florent Manaudou

    Continuano i grandi successi nel nuoto che, ogni sera, sta regalando emozioni a non finire a tutti gli spettatori dell’Acquatic Center di Londra 2012: la supremazia assoluta dell’America è salita in cattedra anche nelle finali di ieri dove su quattro gare, tre sono state vinte proprio dagli statunitensi. Già nella prima finale, valida per il titolo olimpico nei 200 dorso femminile, è nuovamente Missy Franklin a conquistare la medaglia d’oro, mettendo a segno anche il nuovo record mondiale: con un 2’04”06 l’americana ha infatti messo dietro di se la russa Zueva e la connazionale Beisel, che hanno chiuso la propria gara rispettivamente con i tempi di 2’05”92 e 2’06”55.

    Nella finale dei 100 farfalla maschile, Michael Phelps è sceso in vasca per l’ultima gara di queste Olimpiadi, sapendo di dover fare attenzione a Chad Le Clos: neanche a farlo apposta entrambi ritardano al via a staccarsi dal blocchetto di partenza e si ritrovano in penultima ed ultima posizione alla virata dei 50 metri. La forza e la determinazione però si impadronisce dei due nuotatori e, in un batter d’occhio, si portano in testa poco dopo i 75 metri: nel finale è una lotta continua ma a mettere davanti la mano per primo è nuovamente il cannibale di Baltimora che, con un 51”21, conquista la sua terza medaglia d’oro in questa specialità dopo quelle di Atene 2004 e Pechino 2008. Dietro di lui si sono piazzati il sudafricano Le Clos ed il russo Korotyshkin, entrambi medaglia d’argento grazie al tempo di 51”44.

    Florent Manaudou © MARTIN BUREAU/AFP/GettyImages

    Altro giro, altra corsa e vittoria per l’America: nella finale degli 800 sl femminile è infatti Katie Ledecky a conquistare la vittoria. La giovanissima atleta statunitense ha sbaragliato tutte le grandi protagoniste che erano scese in vasca convinte di poter conquistare la medaglia d’oro: allo start la Ledecky si è portata subito in testa e da li in poi, bracciata dopo bracciata, è riuscita a staccarsi e a portarsi sempre più avanti, costringendo la tanto attesa Adlington a mollare la rincorsa. Alla fine inoltre, con un 8’14”63, la statunitense manca per poi centesimi di secondo il record del mondo, ma per il momento si accontenta di aver messo a segno quello nazionale e quello continentale, mettendo dietro di se la spagnola Belmonte Garcia, 8’18”76, e la britannica Adlington, solamente terza con il crono di 8’20”31.

    A chiudere la penultima giornata di gare del nuoto è una fantastica vittoria del francese Manaudou nella finale maschile dei 50 sl: il fratellino della ben nota Laure Manaudou è stato infatti in grado di stupire tutti, vincendo di gran lunga la gara e conquistando così un’importantissima medaglia d’oro, riportando in alto la sua famiglia. Il tifo dell’emozionatissima sorella sembra aver spinto il transalpino che, con un 21”34 ha conquistato il gradino più alto del podio, mettendo dietro di se l’americano Cullen Jones ed il brasiliano Cesar Cielo, che hanno chiuso la propria gara rispettivamente con un 21”54 e con un 21”59. Inutile dire che tutti i presenti sono rimasti a bocca aperta per l’impresa che Florent Manaudou è riuscito a centrare, facendosi conoscere in queste Olimpiadi nel migliore dei modi.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Olimpiadi, Phelps abbatte un altro record, gli USA fanno incetta di medaglie

    Olimpiadi, Phelps abbatte un altro record, gli USA fanno incetta di medaglie

    È proprio tempo di record per Michael Phelps che, dopo aver conquistato nella giornata di mercoledì il titolo di numero uno al mondo per il maggior numero di medaglie vinte ai Giochi Olimpici, raggiunge un altro importante obiettivo: con la vittoria di ieri nei 200 misti, il cannibale di Baltimora ha infatti conquistato il terzo oro in tre edizioni diverse nella stessa gara alle Olimpiadi. Un record che fino ad oggi era stato raggiunto solamente da Dawn Fraser nei 100 sl e da Kristina Ezerszegi nei 200 dorso: il nuotatore americano ha però dovuto lottare con il connazionale Ryan Lochte, il quale ha tentato il tutto e per tutto per battere il recordman, ma alla fine si è dovuto accontentare della medaglia d’argento grazie al tempo di 1’54”90, mettendo dietro di se l’ungherese Laslo Cseh.

    Nelle altre gare della serata non sono di certo mancate le emozioni e, mentre gli azzurri si cimentano nelle polemiche, l’America spopola e si prende tutto ciò che può: oltre a Phelps infatti nella finale dei 200 rana femminile è Rebecca Soni a far impazzire i presenti: la statunitense non solo ha conquistato la medaglia d’oro grazie all’ottimo tempo di 2’19″59, ma ha fissato anche il nuovo record mondiale. La giovane americana ha messo dietro di sé la giapponese Satomi Suzki, medaglia d’argento con il crono di 2’20”72 e la russa Yulia Efimova, la quale è riuscita a mettere a segno il nuovo record europeo con il tempo di 2’20”92.

    Michael Phelps © LEON NEAL/AFP/GettyImages

    Altra importante finale è stata quella nei 100 sl femminile dove Ranomi Kromowidjojo ha conquistato la medaglia d’oro grazie al suo 53”00 che è valso inoltre il titolo di nuovo record olimpico: l’olandese classe 1990 ha superato nei metri finali la bielorussa Herasimenia e la cinese Tang Yi, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo.

    Infine nei 200 dorso maschili a trionfare è stato l’altro americano Tyler Clary il quale, come i suoi colleghi, non si è accontentato della medaglia d’oro, ma ha chiuso con un 1’53”41 che gli ha permesso di abbattere l’ormai vecchio record olimpico. Altra medaglia è arrivata anche per il Giappone che, grazie al secondo posto di Ryosuke Ire, ha potuto incrementare il proprio medagliere. Il podio è stato chiuso dal fantastico Ryan Lochte che poco dopo è sceso in vasca nei 200 misti conquistandosi l’argento dietro a Michael Phelps e quindi la seconda medaglia della giornata.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Record e sorprese nelle finali nuoto, delude ancora la Pellegrini

    Record e sorprese nelle finali nuoto, delude ancora la Pellegrini

    La serata di ieri si è aperta con la sfortunata finale dei 200 sl dove Federica Pellegrini si è dovuta accontentare del quinto posto: a vincere è stata l’americana Allison Schmitt, la quale è riuscita a dare vita ad una gara spettacolare, mettendosi davanti fin dai primi metri e chiudendo con il tempo di 1’53″61 che, oltre alla medaglia d’oro ha consegnato alla nuotatrice il titolo di nuovo record olimpico, detenuto fino a ieri dall’azzurra Pellegrini. A completare il podio sono state la francese Camille Muffat, autrice di una prova discreta chiusa con il crono di 1’55″58 e valida la medaglia d’argento e Bronte Barratt che, con un 1’55″81, è riuscita a mettere dietro di se le altre concorrenti salendo sul gradino più basso del podio.

    La serata ha poi cominciato a farsi interessante quando a scendere in vasca sono stati i nuotatori che si sono contesi la vittoria dei 200 farfalla: qui ad essere visto come favorito era lo statunitense Michael Phelps che si è però dovuto accontentare della medaglia d’argento. Nei metri finali infatti il campione olimpico si è visto superare dal sudafricano Chad Le Clos che, con il tempo di 1’52″96 si è imposto su tutti i suoi avversari. Per il campione di Baltimora è stato comunque un’importante risultato dato che è riuscito a conquistare la 18esima medaglia olimpica; a chiudere il podio è stato poi il giapponese Takeshi Matsuda con un buon 1’53″21.

    Chad Le Clos © Al Bello/Getty Images

    A confermare che questa edizione dei Giochi Olimpici per quanto riguarda il nuoto non è per niente quella dei grandi favoriti ci ha pensato la talentuosa cinese Ye Shiwen: nella finale dei 200 misti la tanto discussa nuotatrice ha conquistato infatti la vittoria mettendo a segno anche il nuovo record olimpico. Dopo aver fatto tutti i test antidoping la Shiwen va quindi a bissare la medaglia d’oro che ha conquistato pochi giorni fa nei 400 misti: anche ieri sera la giovane atleta ha disputato una gara sopra ogni livello chiudendo con un ottimo 2’07″57, seguita a ruota da Alicia Coutts, medaglia d’argento grazie al tempo 2’08″15 e Catlin Reverenz, medaglia di bronzo con un 2’08″95.

    Chiude una serata ricca di emozioni all’Aquatics Centre la finale della staffetta 4×200 sl maschile dove a trionfare è stata la squadra degli Stati Uniti grazie ad una prestazione sopra le righe dei quattro atleti americani Ryan Lochte, Conor Dwyer, Ricky Berens e Michael Phelps che hanno chiuso con un 6’59″70, conquistando così la medaglia d’oro davanti a Francia e Cina. Con questa vittoria Phelps ha conquistato il primo oro di questa Olimpiade ma soprattutto ha superato il record delle medaglie olimpiche detenuto da Larisa Latynina diventando di fatto l’atleta che ha conquistato più medaglie nell’arco della sua carriera.

  • Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Lo chiamano il cannibale di Baltimora. E se gli hanno dato questo soprannome un motivo ci sarà. Parliamo di Michael Phelps, nuotatore statunitense che ieri è entrato nella leggenda come l’atleta ad aver vinto più medaglie nella storia dei Giochi Olimpici. Ben 19 con quella d’oro conquistata nella staffetta 4×200. Numeri impressionanti per un nuotatore che ha cominciato a vincere ad Atene 2004 e non si è più fermato. Ieri l’argento nei 200 farfalla alle spalle del sudafricano Chad Le Clod per appena 5 centesimi e la seconda medaglia ai giochi di Londra dopo quella d’oro nella staffetta 4X200 con gli Stati Uniti.

    Superato cosi il primato della ginnasta sovietica Larisa Latynina che durava da quasi mezzo secolo dopo le vittorie ottenute nei Giochi del 1956, del 1960 e del 1964. In questi otto anni l’atleta europea conquistò 9 ori, 5 argenti e 4 bronzi per un totale di 18 medaglie. Numeri ancora più da capogiro quelli di Phelps: per lui tra Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono arrivati la bellezza di 14 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

    Michael Phelps © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    Tuttavia per la Latynina un primato ancora c’è: quello del numero di medaglie ottenute individualmente, ovvero 14, contro le 11 di Phelps che dal canto suo vanta il maggior numero di ori olimpici conquistati in totale e anche in una singola edizione dei giochi. In Cina, quattro anni fa, ne ha collezionati 8, superando il record di Mark Spitz che a Monaco 1972 ne conquistò 7. Ma Phelps sembra avere ancora tutto il tempo per battere anche il primato di allori individuali.

    Ecco l’elenco di tutte le medaglie conquistate dal 27enne nuotatore statunitense sin qui: Atene 2004: Oro 200 misti Oro 200 farfalla Oro 400 misti Oro 200 farfalla Oro 4X100 misti Oro 4X200 stile libero Argento 200 stile Argento 4X100 stile Pechino 2008: Oro 100 farfalla Oro 400 misti Oro 200 stile Oro 200 farfalla Oro 200 misti Oro 4X100 misti Oro 4X100 stile Oro 4X200 stile Londra 2012: Oro 4X200 misti Argento 200 farfalla Argento 4X100 stile.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Ye Shiwen la sedicenne cinese più veloce di Phelps. Video

    Ye Shiwen la sedicenne cinese più veloce di Phelps. Video

    Domenica è nata una nuova stella del nuoto. Si chiama Ye Shiwen , è cinese e a soli sedici anni ha vinto la medaglia d’oro stracciando oltretutto il record del mondo nei 400 misti individuali. La prestazione di Ye Shiwen ha entusiasmato tutti ma allo stesso tempo ha alimentato sospetti su una prestazione all’inverosimile che nell’ultima parte, quella di libero, l’ha addirittura vista nuotare meglio di Ryan Lochte e Michael Phelps. La cinese ha appena conquistato la finale nei duecento facendo registrare, pur senza strafare, il nuovo record olimpico. Il sospetto doping aleggia e a chieder ulteriori controlli è John Leonard, direttore esecutivo della World Swimming Coach Association e della Usa Swimming Coach Association.

    “Dobbiamo esser prudenti quando parliamo di doping. Ma nella storia del nostro sport quando vediamo qualcosa di ‘incredibile’, e metto incredibile tra virgolette, la storia ci mostra che c’entra il doping”. – dice Lenoard al The Guardian – “Quegli ultimi cento metri, a gente che lavora in questo settore da anni, ricordano le nuotatrici dell’Europa dell’est. Ricordano i 400 misti di Michelle Smith a Atlanta”.

    Ye Shiwen oro con record del mondo nei 400 misti | ©Getty Images

    Ye Shiwen ovviamente smentisce tutto “Non c’è alcun problema di doping. La squadra cinese ha regole ferree” e nonostante la giovane età dimostra di saper tenere a freno le polemiche e le eccessive attenzioni scendendo in vasca sicura dei propri mezzi e della propria forza dirompente. Ovviamente noi tutti speriamo che la piccola “grande” cinese Ye Shiwen sia il nuovo fenomeno del nuoto e che non abbia nulla a che fare con l’irlandese Michelle Smith che vinse i 400 nel 2006 per venire dopo due anni squalificata con la pesante accusa di doping.

    Il video della performance strepitosa di Ye Shiwen nella finale dei 200 misti

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