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  • LeBron James e Kevin Durant guidano il miglior quintetto NBA

    LeBron James e Kevin Durant guidano il miglior quintetto NBA

    LeBron James, fenomeno dei Miami Heat (che pochi giorni fa ha ricevuto il premio di M.V.P. della stagione NBA 2011/2012 ed è diventato così vincitore di tre delle ultime 4 edizioni), è stato il giocatore che ha raccolto più punti nella votazione per stabilire il migliore quintetto NBA della stagione. James ha ricevuto 118 voti per la prima squadra su un massimo di 120 voti disponibili. Oltre al numero 6 di Miami nel migliore starting five sono stati inseriti Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers, Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder (finito ad una manciata di punti da James con 591 in totale e 117 voti da primo quintetto), Dwight Howard degli Orlando Magic e Chris Paul dei Los Angeles Clippers.

    Nonostante la media di minuti giocati più bassa in carriera (37.5 a gara), James (convocato otto volte per l’All Star Game) ha guidato la Lega nella categoria del plus-minus (differenziale di punti quando un giocatore è sul parquet) con un ottimo +7,6 ed ha concluso al terzo posto nella classifica marcatori (27,1 punti  a partita), è stato il leader dei Miami Heat negli assist (6.2 ad incontro) e nei rimbalzi (7.9 gli stessi del compagno Chris Bosh). Inoltre James ha stabilito i record in carriera per la percentuale dal campo (0,531) e nel tiro da tre punti (0,362). James guadagna gli onori della prima squadra NBA per la quinta stagione di fila e per la sesta volta in carriera.

    Kevin Durant è alla sua terza selezione nel miglior quintetto dell’anno. Ha guidato la NBA in punti segnati (28,0 a partita) per il terzo anno consecutivo, ed ha stabilito il suo massimo in carriera nei rimbalzi catturati (8.0 ad incontro) e negli assist (3.5). Durant ha segnato almeno 40 punti in stagione per quattro volte tra cui si deve registrare il career-high di ben 51 punti stabilito il 19 febbraio contro i Denver Nuggets di Danilo Gallinari. E’ stato eletto anche M.V.P. dell’All Star Game di Orlando dopo aver segnato 36 punti per la squadra della Western Conference nella vittoria per 152-149 contro la selezione dell’Est.

    Kobe Bryant è alla settima selezione consecutiva nel miglior quinetto della stagione, e diventa il giocatore in attività con più selezioni nel miglior quinetto dell’anno a quota 10. Bryant è arrivato secondo in campionato nei punti segnati (27,9 contro i 28 di Durant). Il 6 febbraio, nella sua città natale, Philadelphia, Bryant ha superato l’ex compagno di squadra ai Lakers Shaquille O’Neal al quinto posto in NBA per quanto riguarda i migliori realizzatori di tutti i tempi, e il 9 marzo, a Minnesota, è diventato il più giovane giocatore a toccare quota 29.000 punti in carriera (a 33 anni e 199 giorni). Con la sua decima selezione nella migliore squadra della stagione NBA, Bryant raggiunge mostri sacri come Kareem Abdul-Jabbar, Elgin Baylor, Bob Cousy, Michael Jordan, Bob Pettit, e Jerry West (anche loro a quota 10). Karl Malone è il leader di tutti i tempi con 11 selezioni totali e Kobe il prossimo anno proverà a raggiungerlo in testa a questa graduatoria.

    LeBron James & Kevin Durant | © Joe Murphy/NBAE via Getty Images

    Dwight Howard è stato selezionato nel miglior team NBA per la quinta stagione consecutiva, ha guidato la Lega nei rimbalzi con un 14,5 a gara e ha ottenuto il suo career high nella percentuale di realizzazione dal campo (0,573). E’ arrivato secondo nella statistica delle doppie doppie realizzate (con 43) e terzo nella classifica delle stoppate (2.15 a match). Howard inoltre ha avuto una media di 20,6 punti ed è stato uno degli unici tre giocatori in NBA con la media di almeno 20 punti e 10 rimbalzi a partita (gli altri sono stati Kevin Love e Blake Griffin).

    Chris Paul, alla seconda chiamata nel migliore quintetto dell’anno, è stato il leader NBA nei recuperi (2.53) ed ha concluso al terzo posto negli assist (9.1), aggiungendo anche 19,8 punti a partita con 3.5 rimbalzi. Ha realizzato 23 doppie doppie (16esimo assoluto). Paul in questa stagione è diventato il secondo giocatore (dopo Tim Hardaway nel 1990/1991) nella storia della NBA ad avere una media di almeno 19,0 punti, 9,0 assist, 3,5 rimbalzi e 2.0 recuperi.

    La seconda migliore squadra NBA è composta invece dalle guardie Tony Parker dei San Antonio Spurs e Russell Westbrook degli Oklahoma City Thunder, dalle ali Blake Griffin dei Los Angeles Clippers e Kevin Love dei Minnesota Timberwolves, e dal centro Andrew Bynum dei Los Angeles Lakers.

    Nel terzo migliore starting five della Lega sono finiti Dwyane Wade dei Miami Heat e Rajon Rondo dei Boston Celtics come guardie, Carmelo Anthony dei New York Knicks e Dirk Nowitzki dei Dallas Mavericks come ali, e Tyson Chandler dei New York Knicks come centro.

    I migliori team della stagione NBA sono stati scelti da una giuria di 120 giornalisti sportivi  degli Stati Uniti e del CanadaI giornalisti hanno votato per i giocatori e per la selezione nella migliore squadra sono stati assegnati 5 punti, per l’inserimento nel secondo miglior team sono stati dati 3 punti ed infine per la chiamata nella terza squadra è stato fornito solo 1 punto.

    2011-12 All-NBA First Team:

    G: Chris Paul (Los Angeles Clippers) 484 punti
    G: Kobe Bryant (Los Angeles Lakers) 568 punti
    C: Dwight Howard (Orlando Magic) 476 punti
    F: LeBron James (Miami Heat) 596 punti
    F: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) 591 punti

    2011-12 All-NBA Second Team:

    G: Tony Parker (San Antonio Spurs) 367 punti
    G: Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) 239 punti
    C: Andrew Bynum (Los Angeles Lakers) 400 punti
    F: Blake Griffin (Los Angeles Lakers) 170 punti
    F: Kevin Love (Minnesota Timberwolves) 365 punti

    2011-12 All-NBA Third Team:

    G: Rajon Rondo (Boston Celtics) 142 punti
    G: Dwyane Wade (Miami Heat) 235 punti
    C: Tyson Chandler (New York Knicks) 60 punti
    F: Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks) 136 punti
    F: Carmelo Anthony (New York Knicks) 154 punti

    Questi gli altri giocatori che hanno ricevuto voti dalla giuria (ordinati secondo i punti totali ottenuti): LaMarcus Aldridge, Portland, 55; Marc Gasol, Memphis, 52; Derrick Rose, Chicago, 44; Josh Smith, Atlanta, 33; Paul Pierce, Boston, 31; Al Jefferson, Utah, 30; Pau Gasol, Los Angeles Lakers, 27; Steve Nash, Phoenix, 24; Kevin Garnett, Boston, 22; Tim Duncan, San Antonio, 18; Joe Johnson, Atlanta, 16; Deron Williams, New Jersey, 14; Rudy Gay, Memphis, 10; James Harden, Oklahoma City, 8; Luol Deng, Chicago, 5; Roy Hibbert, Indiana, 5; Manu Ginobili, San Antonio, 3; Danny Granger, Indiana, 3; Joakim Noah, Chicago, 3; Monta Ellis, Milwaukee, 2; Chris Bosh, Miami, 2; Luis Scola, Houston, 2; Marcin Gortat, Phoenix, 2; Paul Millsap, Utah, 2; Serge Ibaka, Oklahoma City, 2; David Lee, Golden State, 1; DeMarcus Cousins, Sacramento, 1.

  • Miami Heat in Finale ad Est grazie a James e Wade

    Miami Heat in Finale ad Est grazie a James e Wade

    In gara 6 della Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012 i Miami Heat sbancano per 105-93 Indianapolis ed ottengono il decisivo punto del 4-2 nella serie contro i Pacers che permette al team della Florida di volare alla Finale di Eastern Conference che prenderà il via molto probabilmente lunedì prossimo e metterà contro agli uomini di coach Spoelstra una squadra tra Sixers e Celtics che nella loro sfida sono al momento sul punteggio di 3-3 in attesa della decisiva gara 7 di sabato notte da giocare a Boston.

    I volti del successo Heat sono i soliti: Dwyane Wade e LeBron James, ancora loro 2 che dopo la disastrosa gara 3 persa proprio nell’Indiana e che aveva portato i Pacers sul vantaggio di 2-1 nella serie, hanno cambiato letteralmente marcia diventando devastanti e rispondendo così alle critiche, piovute in quei giorni particolari, per tutta la franchigia che vedeva aggirarsi minaccioso lo spettro dell’eliminazione.

    Il match prende decisamente la via della Florida nel terzo quarto, quando al ritorno in campo dal riposo lungo Miami piazza un parziale di 28-16 che spezza in 2 la gara e le gambe degli avversari. Il vantaggio in doppia cifra infatti viene gestito al meglio anche nei successivi e finali 12 minuti e per gli Heat può esplodere la gioia per una qualificazione che dopo l’infortunio in gara 1 di Chris Bosh era diventata molto problematica.

    Miami Heat | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Sull’andamento dell’incontro non è pesata neanche l’assenza dei lunghi: coach Spoelstra infatti ha dovuto rinunciare a Pittman (squalificato dalla NBA per 3 gare per un fallo in gara 5) ma soprattutto ad Udonis Haslem (una gara di sospensione sempre per un fallo giudicato troppo duro dalla Lega nella partita precedente). Ma Miami pur avendo le rotazioni corte in questo reparto ha usufruito dei regali dei pari ruolo di Indiana che non ne hanno approfittato, in primis il centro Roy Hibbert, scomparso letteralmente dalla serie dopo gara 2 e gara 3 in cui aveva disintegrato qualsiasi giocatore avversario in area pitturata.

    A fine gara i padroni di casa hanno il top scorer in David West, 24 punti e 5 rimbalzi, George Hill ne aggiunge 18, Paul George infila la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi e Danny Granger arriva fino a quota 15 punti. Per Hibbert gara da 12 punti ma poca presenza nei momenti cruciali e topici del match. Miami trionfa con i 41 punti, 10 rimbalzi e 3 assist di uno stratosferico Dwyane Wade, LeBron James gioca una gara a tutto tondo chiudendo con 28 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. Un grande aiuto alla coppia degli Heat la fornisce Mario Chalmers con 15 punti (3/4 da 3 punti) mentre Mike Miller diventa finalmente un fattore portando alla causa 12 punti (4/7 dalla lunga distanza): sono loro a mettere a referto tutte le 7 bombe degli Heat.

    Miami ora godrà di qualche giorno di riposo che sarà importante anche per valutare le condizioni fisiche di Chris Bosh: c’è da dire però che il suo recupero pare improbabile anche per la Finale di Conference.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 24 maggio:

    Indiana Pacers-Miami Heat 93-105
    Ind: West 24, Hill 18, Granger 15
    Mia: Wade 41, James 28, Chalmers 15

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 4-2 Heat (Miami accede alla Finale di Conference)
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 3-3

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • James show ad Indianapolis. Spurs in finale di Conference

    James show ad Indianapolis. Spurs in finale di Conference

    Nella notte NBA risultato importantissimo dei Miami Heat che sbancano il parquet degli Indiana Pacers e pareggiano sul 2-2 la serie di Semifinale della Eastern Conference. Un primo tempo opaco per la squadra della Florida, ma una ripresa giocata in modo eccezionale, con tanto cuore e determinazione, armi che hanno avuto come logica conseguenza un successo di capitale importanza che permette a Miami di riprendersi il vantaggio del fattore campo e di guardare al futuro con un pò più di ottimismo. Il grande protagonista in campo è stato senza ombra di dubbio LeBron James autore di una gara mostruosa da 40 punti, 18 rimbalzi e 9 assist, ben coadiuvato dall’altro fenomeno degli Heat Dwyane Wade che ha chiuso la sua partita con 30 punti, 9 rimbalzi e 6 assist: il duo rossonero segna tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo ben 38 punti (di fila) in combinata che ribaltano il provvisorio -10 a favore dei padroni di casa. Fondamentale nella vittoria anche Udonis Haslem, quasi perfetto dal campo (5/6 al tiro, 4/4 ai liberi) con 4 canestri pesantissimi nel finale di gara quando Indiana ha provato a riacciuffare, invano, gli avversari. La super prestazione di James rende inutili i 20 punti di Granger, i 16 di Collison ed i 13 di George mentre West ed Hibbert, gravati di falli, rendono meno del previsto (18 punti in 2). La serie, di nuovo in parità, si sposta a Miami per gara 5 che sarà cruciale per il proseguio dei playoff delle 2 formazioni.

    LeBron James, Miami Heat | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Passano invece al turno successivo, ovvero alla Finale di Western Conference, i San Antonio Spurs che così come contro gli Utah Jazz liquidano con un secco 4-0 anche i Los Angeles Clippers. Match in equilibrio fino ai minuti finali, poi la maggiore esperienza dei neroaggento fa la differenza e per i californiani non c’è scampo: Tim Duncan gioca un’altra partita splendida chiudendo il suo score con 21 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate, Tony Parker aggiunge 17 punti mentre sono 14 quelli infilati da Gary Neal e Danny Green. A completare l’opera poi ci pensano Ginobili e Splitter autori di 11 punti ciascuno. Per i Clippers, Chris Paul gioca la migliore gara della serie chiudendo con 23 punti, 6 rimbalzi ed 11 assist ma sbaglia qualche pallone fondamentale nel concitato finale, a dargli sostegno solo Blake Griffin (21 punti) ed Eric Bledsoe (17), poi poco altro. San Antonio ora avrà qualche giorno di meritato riposo, poi probabilmente ritornerà sul parquet per affrontare gli Oklahoma City Thunder che stanno per eliminare i Los Angeles Lakers (serie 3-1 per OKC con gara 5 da giocare in casa per chiudere i conti): in molti sono pronti a scommettere che quella tra texani e Thunder sarà la vera finale NBA, un appuntamento da non perdere assolutamente.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 20 maggio:

    Indiana Pacers-Miami Heat 93-101
    Ind: Granger 20, Collison 16, George 13
    Mia: James 40, Wade 30, Haslem 14

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 99-102
    Cli: Paul 23, Griffin 21, Bledsoe 17
    S.A.: Duncan 21, Parker 17, Green 14, Neal 14

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 2-2 
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-2

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 3-1 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Indiana travolge Miami, Spurs inarrestabili contro i Clippers

    Indiana travolge Miami, Spurs inarrestabili contro i Clippers

    Proseguono le Semifinali di Conference dei playoff NBA 2012 con altre 2 partite giocate nella notte.

    La situazione si fa davvero pericolosa ora per i Miami Heat che vengono travolti ad Indianapolis dai Pacers e vedono scappare via gli avversari che si prendono il punto del momentaneo 2-1 nella serie. L’infortunio di Bosh rischia di costare veramente caro al team della Florida che a centro area non sembra avere armi per contrastare i giovani di Indiana. Il computo dei rimbalzi alla fine è infatti impietoso ed è tutto a favore dei padroni di casa che dominano per 52 a 36. Con queste basi per Miami diventa impossibile trovare la competitività per avere la meglio nella serie. Dopo un ottimo primo quarto degli Heat (26-17) nel secondo quarto i Pacers ripagano con la stessa moneta James e compagni eguagliando il punteggio della prima frazione per andare al riposo lungo in parità (43-43). Indiana trova il parziale vincente al ritorno in campo dagli spogliatoi (26-12) e per la franchigia della Florida non c’è più scampo. Roy Hibbert fa quello che vuole contro i pari ruolo avversari e chiude con 19 punti, 18 rimbalzi e 5 stoppate, George Hill aggiunge 20 punti sbagliando solo 2 tiri (3/4 da 3 punti per lui), Danny Granger si issa fino a quota 17 e David West fino a 14 punti. Coach Spoelstra prova a ribaltare la forze in campo mandando, ad inizio match, in campo Battier e Pittman come titolari per affiancare James, Wade e Chalmers ma i risultati non sono buoni. Se ne accorge proprio Wade che litiga (o discute a seconda di come si voglia vederla) durante un time out proprio con il suo allenatore. Ma se Spoelstra ha le sue colpe di certo sono ancora più gravi quelle della guardia numero 3 di Miami che litiga con il canestro segnando solo 5 punti (2/13 dal campo e plus-minus di -25, il peggiore tra tutti i giocatori scesi in campo). James ha bisogno di 22 tiri per segnare 22 punti e scompare lentamente nel secondo tempo, l’unico a non affondare è Mario Chalmers con 25 punti. Gara 4 sarà sempre ad Indianapolis ed è facile constatare come questa, per gli Heat, sarà la partita della verità.

    James in Miami Heat v Indiana Pacers © Jonathan Daniel/Getty Images

    Nell’altro incontro della notte successo facile facile dei San Antonio Spurs sui Clippers ed ora i neroargento sono 2-0 nella serie. Per loro 16esimo successo di fila tra regular season e playoff. I texani partono forte (andando sul +15), hanno un momento di sbandamento dove i losangelini si riportano sotto ma lo gestiscono molto bene e piazzano la zampata vincente nel terzo periodo. Per gli Spurs il top scorer è Tony Parker che nel giorno del suo 30esimo compleanno piazza 22 punti, 5 rimbalzi e 5 assist demolendo il rivale Chris Paul (solo 10 punti per lui). Duncan gioca come se avesse 10 anni di meno (18 punti e tanta qualità e sostanza) mentre Diaw e Green portano alla causa rispettivamente 16 e 13 punti. Per i californiani, già detto di Paul in ombra, ci sono i 20 punti di Blake Griffin e gli 11 di Randy Foye, poi poco altro e contro questi Spurs serve molto di più per poter impensierirli. La serie si sposta a Los Angeles per le prossime 2 gare ed i Clippers sono chiamati alla reazione per procurarsi qualche chance di poter passare il turno.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 17 maggio:

    Indiana Pacers-Miami Heat 94-75
    Ind: Hill 20, Hibbert 19, Granger 17
    Mia: Chalmers 25, James 22, Anthony 10

    San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 105-88
    S.A.: Parker 22, Duncan 18, Diaw 16
    Cli: Griffin 20, Foye 11, Paul 10

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-2 Pacers
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-1 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 2-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    Nella notte passo falso che potrebbe costare molto caro ai Miami Heat, che in gara 2 delle Semifinali di Conference dei playoff NBA 2012 si fanno beffare in casa dagli Indiana Pacers che così pareggiano la serie sul punteggio di 1-1 prendendosi inoltre il vantaggio del fattore campo. Il team della Florida, privo dell’infortunato Chris Bosh che si è procurato in gara 1 uno stiramento ai muscoli addominali e potrebbe aver concluso anche la stagione, gioca un match orribile per quanto riguarda la produzione offensiva e mette in evidenza l’importanza del lungo ex Toronto Raptors, forse troppo facilmente criticato dalla stampa americana nel corso di queste 2 stagioni. Agli Heat infatti mancano i suoi punti ed i suoi rimbalzi ed è per questo motivo che West ed Hibbert prendono il dominio dell’area pitturata in favore degli ospiti, distruggono a rimbalzo gli avversari e guidano la franchigia di Indianapolis al successo. Miami ci mette anche del suo, tira con percentuali rivedibili dal campo (35%) e dimostra di non avere una panchina all’altezza della situazione (solo 11 i punti delle seconde linee). Il momento chiave della partita è il terzo quarto che i Pacers chiudono con un parziale di 28-14 che fa la differenza. Gli errori nel finale di James (ai tiri liberi) e di Wade (che prima sbaglia la conclusione del pareggio sul 77-75 per gli ospiti e poi cede la palla del tiro da 3 punti per l’overtime a Chalmers non prendendosi la responsabilità pur essendo libero) costano cari. Per loro 2 però ci sono anche tante attenuanti visto che segnano 52 dei 75 punti totali (28 per James e 24 per Wade), contributo nullo dagli altri compagni: il terzo miglior marcatore è Chalmers con 5 punti (come Battier) troppo poco per una squadra che ambisce a vincere il titolo. I Pacers invece trovano le doppie doppie di Paul George (10 punti, 11 rimbalzi) e West (16 punti e 10 rimbalzi) con Hill che contribuisce con 15 punti. La serie si sposta ad Indianapolis per le prossime 2 partite e coach Spoelstra dovrà inventarsi qualcosa per tamponare la perdita di Bosh e recuperare il vantaggio del fattore campo perduto.

    David West, Indiana Pacers | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte i San Antonio Spurs si sbarazzano facilmente dei Los Angeles Clippers e si portano sull’1-0 nella serie di Semifinale di Western Conference. I californiani disputano un buon primo tempo restando a contatto con i padroni di casa, ma crollano nella ripresa dove i texani alzano i ritmi e non vengono più ripresi. I protagonisti della vittoria sono Tim Duncan con 26 punti e 10 rimbalzi e Manu Ginobili con 22 punti. In ombra Tony Parker (solo 7 punti con 1/9 dal campo ma 11 assist a referto), il rivale Chris Paul non fa meglio dato che segna 6 miseri punti (3/13 al tiro) senza riuscire ad aumentare il suo score nella ripresa. Non bastano così i 23 punti di Bledsoe (il suo sostituto) ed i 15 punti a testa di Caron Butler e Blake Griffin. Gara 2 è sempre in programma a San Antonio ed i Clippers dovranno reagire se non vorranno già andare incontro ad una situazione insormontabile.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 15 maggio:

    Miami Heat-Indiana Pacers 75-78
    Mia: James 28, Wade 24, Chalmers 5, Battier 5
    Ind: West 16, Hill 15, Granger 11

    San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 108-92
    S.A.
    : Duncan 26, Ginobili 22, Leonard 16
    Cli: Bledsoe 23, Butler 15, Griffin 15

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-1
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 1-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    Nella notte NBA si completa il quadro delle squadre qualificate alle Semifinali di Conference dei playoff 2012.

    I Los Angeles Clippers, pur con qualche giocatore acciaccato, sbancano Memphis per 82-72, eliminano i Grizzlies dalla post season (4-3 il punteggio nella serie dopo questa decisiva gara 7) ed accedono alle Semifinali di Conference dove sfideranno i San Antonio Spurs. Match dal punteggio basso con partenza al rallentatore di entrambe le formazioni. La chiave del successo ospite è la grande difesa e l’apporto della panchina dato che Blake Griffin (solo 8 punti), alle prese con i dolori al ginocchio, non brilla. E allora ci pensano Martin, che lo sostituisce degnamente piazzando la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, e Nick Young che infila 13 punti fondamentali. Il faro della squadra è Chris Paul che guida magistralmente i suoi compagni con una gara sapiente chiusa con 19 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Ai padroni di casa non resta che la delusione per il passaggio del turno mancato, ci si consola con i 19 punti e 9 rimbalzi di Rudy Gay, con i 19 di Marc Gasol e con la doppia doppia sfiorata da Zach Randolph (9 punti e 12 rimbalzi), poi poco altro. Esultano i californiani, per Memphis ci sarà da registrare qualcosa nel mercato estivo per puntellare il roster.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, valida però per la Semifinale di Conference dell’Eastern Conference, i Miami Heat, guidati da un super LeBron James, battono Indiana e si portano avanti per 1-0 nella serie. Dopo un ottimo primo tempo dei Pacers, nella ripresa la differenza la fa tutta il fenomeno di Miami (che ad inzio match riceve il meritato premio di M.V.P. stagionale) che a fine gara ottiene un bottino di 32 punti, 15 rimbalzi e 5 assist. 29 punti li aggiunge Dwyane Wade mentre Bosh gioca appena 15 minuti (problemi fisici per lui) ma porta alla causa 13 punti. Per i Big Three ben 74 punti sui 95 totali di squadra. Indiana alza bandiera bianca nonostante il dominio nella zona pitturata con West ed Hibbert (rispettivamente 17 punti e 12 rimbalzi e 17 punti ed 11 rimbalzi per i lunghi dei Pacers) e non bastano neanche i 10 punti a testa di George Hill e Darren Collison. Delude Granger (7 punti con 1/10 al tiro), per gara 2 si resta a Miami e gli ospiti saranno chiamati all’impresa per non vedere sfumare già ogni speranza di passaggio del turno.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 13 maggio

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 72-82
    Mem: Gay 19, Gasol 19, Randolph 9
    Cli: Paul 19, Young 13, Martin 11

    RISULTATI SEMIFINALI NBA EASTERN CONFERENCE 13 maggio 2012

    Miami Heat-Indiana Pacers 95-86
    Mia: James 32, Wade 29, Bosh 13
    Ind: West 17, Hibbert 17, Hill 10, Collison 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 4-3 Lakers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-4 Clippers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, LeBron James è ancora il “Re”. Terzo titolo di MVP in carriera

    NBA, LeBron James è ancora il “Re”. Terzo titolo di MVP in carriera

    Come già ampiamente anticipato in mattinata, LeBron James, ala piccola dei Miami Heat, è stato nominato M.V.P. della stagione 2011/2012. Lo ha annunciato poco fa la NBA che ha consegnato al numero 6 degli Heat il trofeo Maurice Podoloff (trofeo così chiamato in onore del compianto Maurice Podoloff, il primo commissario della NBA che è stato in carica dal 1946 fino al 1963, anno del suo pensionamento). James ottiene il prestigioso riconoscimento per la terza volta nelle ultime quattro stagioni e diventa il primo giocatore dopo Michael Jordan a vincere almeno tre titoli di M.V.P.

    James ha totalizzato nelle votazioni ben 1.074 punti (di cui 85 voti da primo posto), voti assegnati da un pannello di121 giornalisti sportivi delle maggiori emittenti televisive di tutti gli Stati Uniti e del Canada più un voto unico dato dai fan su NBA.com. Per la terza stagione consecutiva, infatti, la NBA ha dato ai tifosi la possibilità di presentare le loro cinque preferenze classificando i loro voti attraverso una pagina Web sul sito ufficiale. Il voto dei fan è stato contato come un voto unico che è andato al giocatore ovviamente più votato tra tutti quelli disponibili. Ai giocatori sono stati assegnati 10 punti per ogni voto da primo posto, sette punti per ogni voto da secondo posto, cinque punti per ogni voto da terzo posto, tre punti per ogni voto da quarto posto e un punto per ogni voto da quinto posto ricevuto.

    A completare la top five della classifica ci sono Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder (secondo a quota 889 punti, con 24 voti da primo posto, che però si consola con il terzo titolo di fila nella classifica marcatori), Chris Paul dei Los Angeles Clippers (terzo a quota 385 punti, con sei voti da primo posto), Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers (quarto a quota 352 punti, con due voti da primo posto) ed infine Tony Parker dei San Antonio Spurs (quinto a quota 331 punti, con quattro voti da primo posto).

    LeBron James | © Marc Serota/Getty Images

    James ha portato gli Heat ad un record di 46 vittorie a fronte di 20 sconfitte ottenendo così la testa di serie numero 2 nei playoff della Eastern Conference (dietro ai soli Chicago Bulls che hanno avuto il miglior record della Lega). Nonostante il minimo in carriera per minuti giocati in stagione (“solo” 37.5 a partita), l’otto volte All Star ha guidato la NBA nel differenziale di plus-minus (+7,6) è giunto al terzo posto nella classifica marcatori della Lega nei punti segnati per gara (27.1, migliore realizzatore degli Heat), ed è stato il leader di Miami negli assist (6.2 a partita) e nei rimbalzi (7.9 ad incontro). Inoltre James ha stabilito il suo record personale in carriera nella percentuale dal campo (tirando con il 53%) e nel tiro da 3 punti(36%). Numeri da brividi, solo il grande Michael Jordan in carriera (precisamente nel 1988/1989) riuscì a fare meglio, segno di quanto sia meritato il premio per “King” James.

    In questa stagione, James è stato eletto giocatore del mese nella Eastern Conference per due volte (gennaio e febbraio), e ha ottenuto il riconoscimento di migliore giocatore della settimana per ben 6 volte in regular season, estendendo il suo record NBA in questa categoria portando il totale a 37. James è arrivato a quota 419 partite consecutive in cui ha raggiunto la doppia cifra in punti segnati la settima striscia più lunga nella storia della NBA, dietro ai soli Michael Jordan (866 gare di fila), Kareem Abdul-Jabbar (autore di 2 striscie da 787 e poi 508 partite), Karl Malone (575 incontri), Moses Malone ( 526), ​​e Oscar Robertson (428).

    LeBron James succede a Derrick Rose (Chicago Bulls) che lo scorso anno vinse il premio interrompendo la striscia di 2 successi di fila proprio dell’asso dei Miami Heat che però a quei tempi vinse i riconoscimenti di M.V.P. con la maglia dei Cleveland Cavaliers. James entra di diritto nella storia di questo sport: finora infatti erano solo sette i giocatori ad aver toccato o superato quota tre titoli di M.V.P., primo fra tutti Kareem Abdul-Jabbar con sei, poi Bill Russell e Michael Jordan con cinque e Wilt Chamberlain con quattro, gli unici ancora davanti, mentre ora James raggiunge Moses Malone, Magic Johnson e Larry Bird.

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    IL VIDEO DELLE MIGLIORI 10 GIOCATE DELLA STAGIONE 2012 DI LEBRON JAMES:

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  • NBA playoff, programma e analisi Semifinali Eastern Conference

    NBA playoff, programma e analisi Semifinali Eastern Conference

    Nella serata americana (la notte italiana) partiranno le Semifinali di Eastern Conference che anticiperanno di qualche giorno quelle della Western visto che ad Ovest 2 serie sono ancora in bilico sul risultato di 3-3 (tra cui anche quella dei Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari contro i Los Angeles Lakers) in attesa di giocare le risolutive gare 7.

    Ad Est la sorpresa del primo turno è stata Philadelphia che dall’ottavo ed ultimo posto palyoff è riuscita nell’impresa di eliminare la squadra con il miglior record della Lega, i Chicago Bulls, sfruttando al massimo gli infortuni di Derrick Rose e di Joakim Noah dopo gara 1 vinta facilmente dai “Tori” dell’Illinois. Ora, davanti, i giovani Sixers si troveranno di fronte un’altra Big della NBA, i Boston Celtics ed anche qui Philadelphia parte sfavorita ma pronta a compiere l’ennesimo miracolo. Nell’altra serie si troveranno di fronte gli Indiana Pacers (vittoria 4-1 in scioltezza contro i derelitti Magic) ed i Miami Heat che hanno sbattuto fuori dai playoff i temibili New York Knicks (anche qui 4-1 il risultato nella serie). Miami parte favoritissima e con il vantaggio del fattore campo.

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers:

    Gli Heat ovviamente dopo l’uscita di scena dei Bulls acquisiscono il ruolo di grande favorita ad Est. A render loro la vita difficile ci penseranno i giovani Pacers, approdati nuovamente alla Semifinale di Conference dopo 7 lunghi anni. Nel corso della stagione regolare i confronti parlano a favore di Miami che ha vinto 3 partite su 4. Per Indiana comunque è già un successo essere arrivati a questo punto, dopo aver conquistato il quinto posto assoluto nella classifica generale della NBA, un traguardo in cui in pochissimi credevano ad inizio torneo. Il team della Florida avrà un grosso vantaggio nel backcourt dato che LeBron James (fresco vincitore per la terza volta in carriera del premio di M.V.P. della regular season) e Dwyane Wade potranno fare il bello ed il cattivo tempo contro i pariruolo avversari. I Pacers dal canto loro dovranno cercare di concretizzare la loro superiorità nel settore lunghi (in particolare con West ed Hibbert) contro il solo Chris Bosh, dato che proprio nel ruolo di centro ed ala grande gli Heat hanno i loro problemi maggiori (a seconda se Bosh viene schierato nell’uno o nell’altro ruolo). Questa sarà la chiave della sfida, se Miami troverà le contromisure giuste in area pitturata per Indiana si farà veramente dura, in caso contrario invece la serie non si risolverà molto presto e non è esclusa nessuna sorpresa.

    PROGRAMMA DELLA SERIE:

    gara 1: Miami Heat-Indiana Pacers domenica 13 maggio a Miami, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 2: Miami Heat-Indiana Pacers martedì 15 maggio a Miami, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia)
    gara 3: Indiana Pacers-Miami Heat giovedì 17 maggio ad Indianapolis, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia)
    gara 4: Indiana Pacers-Miami Heat domenica 20 maggio ad Indianapolis, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    *gara 5: Miami Heat-Indiana Pacers martedì 22 maggio a Miami, orario in via di definizione
    *gara 6: Indiana Pacers-Miami Heat giovedì 24 maggio ad Indianapolis, orario in via di definizione
    *gara 7: Miami Heat-Indiana Pacers sabato 26 maggio a Miami, orario in via di definizione

    LeBron James, Miami Heat | © Jeff Zelevansky/Getty Images

    4) Boston Celtcis vs 8) Philadelphia 76ers:

    Boston inizia questa serie di Semifinale di Conference con i favori del pronostico, non solo per il vantaggio del fattore campo ma anche per la grande esperienza nei playoff dei suoi uomini di punta, mentre i Sixers ne sono sprovvisti o quasi (il passaggio del turno contro Chicago è stato il primo dal lontano 2003). Nelle sfide stagionali Philadelphia conduce a sorpresa con 2 vittorie a fronte di una sola sconfitta con il fattore campo rispettato in ogni match. La serie metterà contro l’esperienza e l’attitudine vincente dei Celtics e la freschezza atletica e l’esuberanza dei giovani Sixers. La chiave della serie sarà proprio questa: se Boston, con i suoi giocatori un pò attempati, reggerà i ritmi e la velocità degli avversari (sperando che gli infortuni girino al largo e l’integrità fisica sia preservata), allora avrà grosse possibilità di passare il turno ed andare in Finale di Eastern Conference. Se invece la giovinezza degli atleti di Philadelphia avrà la meglio, i Celtics andranno incontro a grandi problematiche che i Chicago Bulls hanno già conosciuto nei giorni scorsi. Ago della bilancia sarà Evan Turner: la guardia del team della Pennsylvania sembra pronta ad esplodere dopo il positivo finale di regular season, se i suoi numeri continueranno a crescere “Phila” potrebbe mettere a segno il secondo colpaccio di fila!

    PROGRAMMA DELLA SERIE:

    gara 1: Boston Celtics-Philadelphia 76ers sabato 12 maggio a Boston, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 2: Boston Celtics-Philadelphia 76ers lunedì 14 maggio a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia)
    gara 3: Philadelphia 76ers-Boston Celtics mercoledì 16 maggio a Philadelphia, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia)
    gara 4: Philadelphia 76ers-Boston Celtics venerdì 18 maggio a Philadelphia, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 5: Boston Celtics-Philadelphia 76ers lunedì 21 maggio a Boston, orario in via di definizione
    *gara 6: Philadelphia 76ers-Boston Celtics mercoledì 23 maggio a Philadelphia, orario in via di definizione
    *gara 7: Boston Celtics-Philadelphia 76ers sabato 26 maggio a Boston, orario in via di definizione

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  • NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    Nella notte NBA 2 le partite disputate e valide per il primo turno dei playoff 2012.

    I Miami Heat staccano il biglietto per le Semifinali di Conference battendo in gara 5 i New York Knicks per 106-94 chiudendo la serie con un netto 4-1. Dopo un avvio di match firmato in larga parte dagli ospiti, Miami sale in cattedra poco per volta ma quando accelera e gioca in velocità diventa devastante: trascinata da LeBron James la squadra della Florida prende la testa dell’incontro e non si volta più indietro, controllando l’ampio margine ed i tentativi di rimonta dei Knicks. Per James prestazione da 29 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, ben coadiuvato dalle altre 2 stelle della formazione ovvero Dwyane Wade (19 punti) e Chris Bosh (19 punti e 7 rimbalzi). Bene anche la panchina che porta con soli 3 giocatori 22 punti. Ai bluarancio non basta la super prova offensiva di Carmelo Anthony che infila 35 punti aggiungendo 8 rimbalzi, doetro di lui Stoudemire con 14 punti, J.R. Smith con 12 e Fields (12 anche per lui), Tyson Chandler porta alla causa 7 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate ma l’eliminazione inciderà pesantemente sul futuro di questa squadra che potrebbe anche essere rivoluzionata in vista del prossimo anno. Per gli Heat ora ci saranno i Pacers da affrontare nella Semifinale di Conference ed ovviamente Miami parte sia con il vantaggio del fattore campo che con i favori del pronostico rispetto ad Indiana.

    LeBron James, Miami Heat | © Marc Serota Getty Images

    Nell’altra partita della serata i Memphis Grizzlies stendono i Los Angeles Clippers e mantengono aperta la serie che ora vede i californiani sempre in vantaggio ma per 3-2. Match controllato in tranquilllità dai padroni di casa con qualche piccola apprensione quando a 6 minuti dal termine gli ospiti si riavvicinano dal quasi -20 al provvisorio -6 (rievocando l’incubo di gara 1!). Poi però approfittando dell’uscita dal campo di Chris Paul per alcuni fastidi fisisci i Grizzlies tornano in pieno possesso del risultato e gestiscono fino alla sirena. Brillano le 3 stelle di Memphis, Marc Gasol infila 23 punti, Zach Randolph la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi e Rudy Gay chiude con 14 punti segnati. Ai losangelini servono a poco le prove di Mo Williams (che dalla panchina piazza 20 punti), di Chris Paul (19 punti e 4 assist) e Blake Griffin (15 punti ed 11 rimbalzi). Per gara 6 si torna in California ma coach Del Negro dovrà valutare in questi giorni le condizioni fisiche dei suoi 2 assi dato che Griffin è uscito alla fine del terzo quarto per un problema al ginocchio dopo una schiacciata e Paul subito dopo per un dolore all’inguine. Senza loro 2 il destino infatti sarebbe segnato nonostante il momentaneo vantaggio nella serie.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 9 maggio

    Miami Heat-New York Knicks 106-94
    Mia: James 29, Wade 19, Bosh 19
    N.Y.: Anthony 35, Stoudemire 14, Fields 12, Smith 12

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 92-80
    Mem: Gasol 23, Randolph 19, Gay 14
    Cli: Williams 20, Paul 19, Griffin 15

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-3 Sixers
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 3-2 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-2 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-3 Clippers

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Heat e Thunder sul 3-0, Knicks e Mavericks vicini all’eliminazione

    Heat e Thunder sul 3-0, Knicks e Mavericks vicini all’eliminazione

    Solo 2 le partite disputate nella notte NBA e valide per il primo turno dei playoff 2012 ed entrambi sono risultati molto importanti.

    I Miami Heat sbancano il Madison Square Garden di New York e si portano sul punteggio di 3-0 nella serie contro i Knicks: prima della palla a due viene consegnato a Tyson Chandler il premio di migliore difensore della stagione ed il centro newyorchese inizia a mille con una super stoppata dopo 15 secondi di gioco su Udonis Haslem. Con una grande difesa i Knicks tengono a bada gli avversari per tutto il primo tempo (vantaggio anche in doppia cifra per gli uomini di coach Woodson) e Miami fa registrare solo 36 punti segnati all’intervallo. Nel terzo quarto gli ospiti rimettono in gioco il risultato ed assestano il colpo del KO nell’ultima frazione di gioco grazie ad un LeBron James letteralmente immarcabile ed infuocato che piazza 17 dei suoi 32 punti totali proprio nel quarto periodo. Lo strapotere del numero 6 di Miami è impressionante ed i Knicks a fine gara accusano un gap di ben 17 punti, abbandonando ogni speranza di recupero del risultato della serie che ora pende nettamente a favore degli Heat. Oltre ai 32 punti per James ci sono 8 rimbalzi e 5 assist, Dwyane Wade aggiunge 20 punti, Mario Chalmers 19 mentre Chris Bosh si limita all’essenziale chiudendo con 9 punti e 10 rimbalzi ma un plus-minus di +27! Panchina di Miami letteralmente inesistente (solo 5 punti) ma tanto basta potendo contare su un trio di fenomeni come James, Wade e Bosh. A New York non serve quindi la grande prova di Carmelo Anthony da 22 punti ed 8 rimbalzi, gli unici a dare sostengono per i bluarancio sono Tyson Chandler (10 punti e 15 rimbalzi) e J.R. Smith con 12 punti dalla panchina, un pò poco per impensierire gli avversari. Senza Stoudemire (infortunio ad una mano patito in gara 2) la serie sembra segnata per i Knicks dato che mai nessuna squadra in NBA è riuscita a vincere una serie al meglio delle 7 partite quando si è trovata sotto per 3 partite a 0.

    Miami Heat v New York Knicks © Jeff Zelevansky/Getty Images

    Serie chiusa anche per gli Oklahoma City Thunder che dopo aver faticato nelle 2 partite casalinghe (entrambi i successi ottenuti con margine minimo) vanno a vincere con molta più facilità a Dallas portandosi, come i Miami Heat, sul 3-0 nella serie contro i Mavericks. Secondo tempo devastante per i giovani di Oklahoma City che possono contare su un Kevin Durant formato extra lusso da 31 punti e 6 assist, Westbrook piazza 20 punti, dalla panchina Harden e Fisher aggiungono 10 punti ciascuno ed Ibaka firma la doppia doppia da 10 punti ed 11 rimbalzi (con 4 stoppate). Dallas tira male dal campo (34%), il top scorer è Nowitzki con 17 punti ma non in gran serata, Kidd e Terry portano alla causa rispettivamente 12 ed 11 punti. Serie quasi chiusa in favore dei Thunder che in gara 4 potranno vendicarsi dei campioni in carica (che lo scorso anno li eliminarono nella Finale di Conference), al momento Oklahoma City è la più autorevola candidata al titolo NBA. Triste declino per i Mavs che solo un anno fa dominavano, a sorpresa, i playoff, e che ora dovranno concentrarsi sul futuro per costruire nuovamente una squadra vincente.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 3 maggio

    New York Knicks-Miami Heat 70-87
    N.Y.: Anthony 22, Smith 12, Chandler 10
    Mia: James 32, Wade 20, Chalmers 19

    Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 79-95
    Dal: Nowitzki 17, Kidd 12, Terry 11
    Okl: Durant 31, Westbrook 20, Ibaka 10, Harden 10, Fisher 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 3-0 Heat
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 2-1 Pacers
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 2-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 3-0 Thunder
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 2-0 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-1

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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