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  • NBA: Houston si muove per Chris Bosh

    La dirigenza degli Houston Rockets è già al lavoro in vista del prossimo, caldissimo, mercato estivo che proporrà come agenti liberi alcuni tra i giocatori più forti dell’intera Lega. L’obiettivo numero uno della franchigia texana resta Chris Bosh, che tra tutti gli atleti che si svincoleranno dagli attuali contratti, sembra il più pronosticato a cambiare squadra e divisa di gioco, volendo chiudere la sua esperienza in Canada e ai Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Bosh ha già più volte espresso la volontà di tornare a giocare vicino casa, visto che è nativo di Dallas e Houston potrebbe essere la soluzione migliore tra tutte le altre dato che dista poco dalla sua città natale che sarebbe anche la prima opzione nella testa del giocatore ma si sa che i Dallas Mavericks questa Estate non potranno usufruire dello spazio salariale per firmare un campione del calibro del numero 4 dei Raptors.

    Secondo alcune fonti i Rockets, piuttosto che tentare un’offerta diretta, starebbero pensando di proporre un “sign & trade” (per bruciare tutte le altre squadre Houston proporrebbe a Toronto questa soluzione, ovvero rifirmare per un breve periodo la stella numero 4 e poi spedirla immediatamente in Texas. Lì Bosh poi si metterebbe al tavolo delle trattative coi dirigenti di Houston per l’estensione contrattuale a cifre elevatissime). Ai Toronto Raptors in cambio, tra gli altri, potrebbero andare il lungo Jordan Hill, arrivato a febbraio da New York, che pare molto gradito alla dirigenza canadese, più eventualmente altri 2 giocatori di cui però ancora non si sanno i nomi visto che l’operazione è tenuta sotto traccia. Pochi giorni fa anche i Miami Heat per accontentare la loro stella Dwyane Wade hanno proposto la medesima soluzione del “sign & trade” proponendo come merce di scambio il talentuosissimo Michael Beasley: E i Rockets avendo avuto sentore di possibile beffa si sono attivati per cercare di pareggiare in qualche modo l’offerta fatta dai rivali sul mercato. E’ chiaro che potendo perdere Chris Bosh a parametro zero, senza ricevere niente in cambio, i Raptors preferirebbero guadagnarci qualcosa in termini di giocatori, ma non possono tirare neanche troppo la corda pena il rischio di far saltare la trattativa e perdere il giocatore senza ricevere nulla, alla fine. Situazione molto delicata anche se la franchigia canadese spera nell’inserimento di qualche altra squadra per alzare il livello dell’offerta e racimolare qualcos’altro. I prossimi giorni ci diranno di più, ma la caccia a Bosh è appena partita e il via è stato dato da Miami. Houston ha iniziato a gareggiare, resta da vedere chi altri si inserirà nella trattativa.

  • Kobe Bryant regna nel merchandising NBA

    Kobe Bryant per il secondo anno consecutivo è in testa per quanto riguarda la vendita di magliette nel mondo NBA.
    La maglia numero 24 gialloviola è ancora la più venduta stando alle stime ricevute dalla Lega.

    LeBron James anche per questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto e della “medaglia d’argento”, sebbene oramai sia lui il dominatore riconosciuto dell’NBA. Il numero 23 di Cleveland paga il fatto di non giocare in un mercato imponente dal punto di vista economico come Los Angeles o New york o ancora Boston o Chicago.

    Gradino più basso del podio per la maglia numero 5 di Kevin Garnett dei Boston Celtics, anche se a livello diprestazioni ormai l’ex T-wolves pare avviato sul viale del tramonto.

    Sorprende Derrick Rose di Chicago che si piazza al quarto posto assoluto, davanti persino ad un fenomeno quale Dwyane Wade dei Miami Heate ad una stella in divenire come Dwight Howard degli Orlando Magic. Settimo posto per Chris Paul dei New Orleans Hornets, a lungo infortunato quest’anno, ottavo per Paul Pierce sempre dei Celtics.
    New entry alla nona posizione con Kevin Durant, nuovo fenomeno degli Oklahoma City Thunder, laureatosi quest’anno miglior marcatore della Lega e più giovane atleta a riuscire nell’impresa nella storia del basket americano.
    Chiude la top ten la divisa numero 15 di Carmelo Anthony dei Denver Nuggets dopo che lo scorso anno era sprofondato in 15esima posizione

    Per quanto riguarda i team il merchandising premia i Lakers, seguiti da Celtics, Cavs, Bulls e New York Knicks.

    Ecco la classifica delle maglie:

    1) Kobe Bryant (LAL)
    2) LeBron James (CLE)
    3) Kevn Garnett (BOS)
    4) Derrick Rose (CHI)
    5) Dwight Howard (ORL)
    6) Dwyane Wade (MIA)
    7) Chris Paul (NOH)
    8 ) Paul Pierce (BOS)
    9) Kevin Durant (OKC)
    10) Carmelo Anthony (DEN)

    Ecco la classifica per team:

    1) Los Angeles Lakers
    2) Boston Celtics
    3) Cleveland Cavaliers
    4) Chicago Bulls
    5) New York Knicks

  • Vendetta Lakers sui Thunder, Mavs ancora vivi, Celtics e Cavs avanti

    Boston vince gara 5 contro gli Heat. Ancora una volta è Wade contro tutti con il fenomeno di Miami che piazza 31 punti. A dare un minimo di appoggio il solo Mario Chalmers con 20 punti, poi nessun’altro giocatore degli Heat riesce a raggiungere la doppia cifra. Per i Celtics ottime le prove di Ray Allen (24 punti) e Pierce (21). Doppia doppia per Rondo da 16 punti, 12 rimbalzi e anche 8 assist, mentre Garnett ne mette 14. Celtics sempre inarrivabili che raggiungono anche il +21, prima che Wade trascini i suoi fino al -3 di inizio quarto periodo. Poi però deve arrendersi anche lui. Disastroso ancora una volta Jermaine O’Neal (3/10 dal campo, 9/45 in tutta la serie, numeri da far inorridire per un atleta che è pagato ben 23 milioni di dollari all’anno, terzo nell’intera Lega dietro ai soli McGrady e Bryant), assente per l’ennesima volta Beasley che dovrebbe essere il secondo realizzatore dopo Wade (2 soli punti). Ora i Celtics sfideranno Cleveland nella semifinale di Eastern Conference.

    Avanzano al turno successivo anche i Cavs di LeBron James. Nonostante problemi ad un gomito il numero 23 di Cleveland piazza una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi che per un solo assist (9) non diventa la sesta tripla doppia nei playoff. Jamison segna 25 punti, West ne piazza 16 e anche Shaquille O’Neal fa il suo dovere mettendo a referto 14 punti e 8 rimbalzi. Nei Bulls ottimo come al solito Rose (31 punti) che nei playoff diventa irresistibile rispetto alla regular season, Deng aggiunge 26 punti. E’ mancato l’apporto di Noah che ha chiuso con soli 8 punti e 9 rimbalzi. Grande attesa ora per la sfida contro Boston, in Ohio, che partirà sabato 1 maggio.

    Dallas evita l’eliminazione e vince gara 5 tra le mura amiche. Gara che va in archivio ad inizio ripresa con coach Popovich che capisce la situazione e tiene a riposo per quasi 2 quarti i suoi titolari mettendo in campo anche le terze linee, riposo utile per cercare di essere al massimo della forma fisica in vista di gara 6 che potrebbe dare la qualificazione ai suoi Spurs. Mattatore della serata Caron Butler con 35 punti e 11 rimbalzi. Se replicherà questa prestazione nella prossima partita i Mavs avranno molte probabilità di impattare la serie. Nowitzki solo 15 punti ma è stato fatto riposare in prospettiva, per San Antonio match da dimenticare, come se non fosse mai stato disputato. Gara 6 è in programma giovedì 29 aprile sul parquet dei neroargento

    I Lakers assaporano il dolce gusto della vendetta e distruggono nel vero senso della parola i Thunder. Gara 5 è a senso unico con i gialloviola già a +21 dopo il primo tempo (55-34) e addirittura a +28 (88-60) alla fine del terzo periodo. Devastanti Gasol e Bynum (25 punti e 11 rimbalzi il primo, 21 punti e 11 rimbalzi il secondo) che dominano a rimbalzo, nel piturato, in attacco e in difesa!. Bryant si limita all’ordinaria amministrazione con 13 punti ma tanta difesa su Westbrook che per la prima volta non incide nella serie (ottima contromossa di Phil Jackson farlo marcare dal numero 24!). Durant spento con soli 17 punti. Oklahoma City non pervenuta. I Thunder si affideranno a gara 6 per riequilibrare la serie, ma sembra molto improbabile a questo punto un loro passaggio del turno.

    Risultati NBA del 27 aprile 2010

    Boston Celtics – Miami Heat 96-86
    –> Bos: Ray Allen 24, Pierce 21, Rondo 16 – Mia: Wade 31, Chalmers 20, Arroyo 8
    Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls 96-94
    –> Cle: Jamison 25, James 19, West 16 – Chi: Rose 31, Deng 26, Hinrich 12
    Dallas Mavericks – San antonio Spurs 103-81
    –> Dal: Butler 35, Nowitzki 15, Terry 12 – SA: Parker 18, Hill 12, Duncan 11
    Los Angeles Lakers – Oklahoma City Thunder 111-87
    –> Lak: Gasol 25, Bynum 21, Farmar 14, Artest 14 – Okl: Durant 17, Westbrook 15, Ibaka 12

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 2-2
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 1-3
    Lakers – Thunder 3-2
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)
    Mavs – Spurs 2-3
    Suns – Trail Blazers 3-2

  • Cleveland non sbaglia, Boozer trascina i Jazz, Wade stratosferico

    Cleveland sbaglia una partita, non 2 di fila: battuti i Bulls a Chicago con la quinta tripla doppia nei playoff di un sensazionale LeBron James da 37 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. La svolta sul finire del secondo quarto quando l’ultimo tiro di LeBron sulla sirena dà la doppia cifra di vantaggio (72-62) che i Cavs non molleranno più ma che addirittura dilateranno nei 2 quarti successivi. James si rende protagonista anche di un favoloso canestro da metà campo sulla sirena del terzo periodo che annienta le flebili speranza di Chicago di portare la serie sul 2-2 (99-76). Ultimo quarto chiuso in scioltezza e ora si torna in Ohio per chiudere la serie. Jamison ottimo chiude con 24 punti e Williams ne aggiunge 19. Cleveland domina nel tiro da 3 (12/25), chiude con il 53% abbondante dal campo e limita i rossoneri dell’Illinois ad un misero 37%. Bulls che vincono la lotta a rimbalzo (49-41) ma non può bastare se non si segna. Noah chiude con 21 punti e 20 rimbalzi, Rose ne piazza 21 e Deng 16, ma non serve contro lo strapotere di questi Cavaliers. Gara 5 per chiudere la serie è in programma martedì 27 aprile a Cleveland.

    Miami batte Boston e spera nel colpaccio in trasferta in gara 5 per riaprire la serie che comunque sembra già scritta. Ottima partenza per gli Heat che chiudono il primo quarto sul 31-18. Celtics che però iniziano a macinare gioco dopo il massimo vantaggio per i padroni di casa (+18 sul 42-24) e che recuperano punto su punto fino a passare in vantaggio con 2 liberi di Rondo (66-64) a 3 minuti dalla fine del terzo periodo. Il pericolo dell’eliminazione con un sonoro “cappotto” da 4-0 sveglia i rossoneri della Florida, che trascinati da Wade iniziano a distruggere il canestro avversario da 3 punti nell’ultimo quarto. Wade ne infila 4 su 4 tentativi (5/7 in totale) e piazza 19 punti dei suoi 46 risultando pressochè immarcabile. Il numero 3 è assistito da Quentin Richardson con 20 punti e Beasley con 15. Ai Celtics quindi non bastano i 23 di Rondo, visto che negli ultimi 2 minuti i biancoverdi sbagliano 5 tiri liberi sui 5 tentati (incredibili gli errori di Ray Allen che in carriera viaggia ad oltre il 90% dalla linea della carità!). Da segnalare il record in negativo per Jermaine O’Neal che con il suo 6/34 complessivo (in 4 partite) eguaglia 2 record per percentuali più basse dal campo degli anni ’60! Gara 5 è in programma a Boston martedì 27 aprile. Celtics che proveranno a chiudere il discorso.

    Ancora una battaglia a San antonio e ancora una volta dalla lotta senza esclusione di colpi emergono gli Spurs: neroargento che ringraziano il trio Hill-Ginobili-Jefferson che segna 61 dei 92 punti totali. Spurs che riemergono in un sensazionale terzo quarto dopo essere stati sotto di 15 lunghezze. Fondamentale per la vittoria la tripla dall’angolo di Ginobili sull’86-84 ad 1 minuto e 50 secondi dalla fine del match. +5 (89-84) e partita che scorre via sul 3-1 Spurs che ora si trovano 3 match point. Nowitzki limitato a soli 17 punti, non brilla neanche Duncan (4 punti e 11 rimbalzi in 37 minuti di impiego). Da segnalare alcuni falli al limite del regolamento, in particolare quello che costa l’espulsione a Najera ad inizio quarto periodo che fa insorgere la panchina di San Antonio (coach Popovich in testa) visto il pericolo per Ginobili che già gioca con una vistosa fasciatura al naso per la botta subita da Nowitzki in gara 3. Martedì 27 si torna tutti a Dallas, probabilmente in un clima infuocato dove i Mavs cercheranno di rimanere ancora in vita e gli Spurs vorranno ridare ai padroni di casa la stessa delusione subita da loro nella serie playoff dello scorso anno.

    Utah non si cura degli infortuni e batte ancora una volta i Nuggets. L’accoppiata Deron Williams-Carlos Boozer va a meraviglia (24 punti e 13 assist per il playmaker, 31 punti e 13 rimbalzi per l’ala grande) e Denver non riesce atrovare le adeguate contromisure. Buoni i contributi di Miles e Matthews (rispettivamente 21 e 18 punti) più in ombra il protagonista di gara 3 Paul Millsap (12 punti) che lascia il palcoscenico al compagno Boozer. I Nuggets dopo un piccolo vantaggio iniziale sono stati costretti ad inseguire per tutto l’incontro, stando sempre sulla doppia cifra di ritardo. Nell’ultimo periodo si sono trovati 2 volte sul -7 ma avere un regista come Williams permette alla squadra di gestire non solo i vantaggi ma anche le rimonte degli avversari. Anthony mette a referto 39 punti (4/4 da 3) con 11 rimbalzi ma non è bastato a fare la differenza anche perchè Billups gioca alquanto male in questom periodo. Solo 14 punti per il numero 1 biancoceleste e uscita per raggiunto limite di falli a 4 minuti dalla fine, segno del nervosismo di non riuscire ad arginare il suo dirimpettaio Williams che sta letteralmente dominando la serie. Si ritorna in Colorado con Denver che deve necessariamente riaprire i giochi mercoledì 28. Sarebbe un’ eliminazione clamorosa dopo che lo scorso anno fecero sudare i Lakers poi campioni NBA nella finale della Western Conference. L’assenza di coach George Karl sta pesando come un macigno, anche se Denver è al completo con tutti i suoi giocatori: quando si dice “l’importanza di un coach!”

    Risultati NBA del 25 aprile 2010

    Chicago Bulls – Cleveland Cavaliers 98-121
    –> Chi: Rose 21, Noah 21, Deng 16 – Cle: James 37, Jamison 24, Williams 19
    Miami Heat – Boston Celtics 101-92
    –> Mia: Wade 46, Richardson 20, Beasley 15 – Bos: Rondo 23, Garnett 18, Pierce 16
    San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 92-89
    –> SA: Hill 29, Ginobili 17, Jefferson 15 – Dal: Nowitzki 17, Butler 17, Marion 14
    Utah Jazz – Denver Nuggets 117-106
    –> Uta: Boozer 31, Williams 24, Miles 21 – Den: Anthony 39, Martin 14, Billups 14

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 3-1
    Hawks – Bucks 2-1
    Celtics – Heat 3-1
    Nuggets – Jazz 1-3
    Lakers – Thunder 2-2
    Magic – Bobcats 3-0
    Mavs – Spurs 1-3

    Suns – Trail Blazers 2-2

  • Utah autoritaria, Boston e Spurs si impongono nel finale

    Un canestro di Paul Pierce, sulla sirena finale, doma gli Heat e permette a Boston di portarsi sul 3-0 il che vuol dire passaggio del turno ormai assicurato: nessuna squadra nella storia dei playoff NBA è mai riuscita a ribaltare un 3-0 in 4-3. Pierce protagonista non solo nel finale ma in vari momenti chiave del match e alla fine a referto scriverà 32 punti con 8 rimbalzi e 4 bombe da 3. A fare da secondo violino un ottimo Ray Allen da 25 punti, Rondo aggiunge la solita regìa con 17 punti e Garnett ne piazza 16, con Perkins che si dedica solo alla difesa prendendo 12 rimbalzi e distribuendo 2 stoppate. Miami ancora una volta è sembrata solo Wade senza contributi dei compagni (almeno quelli del quintetto di partenza): Beasley 16 punti dà un certo aiuto, ma Richardson (5 punti), Arroyo (2 punti) e O’Neal (2 punti, nelle ultime due partite 4 punti e 2/17 dal campo!) non danno una mano al talento degli Heat che deve arrangiarsi in solitario segnando 34 punti con 5 rimbalzi, 8 assist, 2 steal e 2 stoppate. Buono l’apporto di Dorell Wright dalla panchina con 15 punti. Gara 4 è in programma sempre a Miami domenica 25: Boston va per chiudere la serie, Miami per segnare almeno il punto della bandiera ed evitare il cosiddetto “cappotto”, cosa sempre spiacevole da subire nel mondo dello sport.

    Gli Spurs mettono a segno il punto del 2-1 sui Mavericks: gara tiratissima anche questa decisa solo nel finale grazie ovviamente agli uomini migliori dei neroargento. Duncan segna 25 punti e 23 vengono dalle mani di Tony Parker. Hill sembra non accusare dolori alla caviglia e ne piazza 17, mentre Ginobili, nonostante un bruttissimo colpo al naso provocatogli dal gomito di Nowitzki mette a referto 15 punti. Dallas troppo dipendente dal tedesco che segna 35 punti, ma ha contributi importanti solo da Terry (17 punti) e Barea (14). Gara 4 sempre sul parquet degli Spurs è in programma per domenica 25 aprile e molto probabilmente sarà un’altra battaglia.

    Vittoria pesantissima per gli Utah Jazz che hanno la meglio sui deludentissimi Denver Nuggets: dopo un primo quarto giocato molto bene da Denver e chiuso sul +6 per la franchigia del Colorado, ecco scatenarsi la “strana coppia” Williams-Millsap. Il playmaker segna 24 punti con 10 assist, l’ala grande 22 ma si scatena sotto i tabelloni acchiappando 19 rimbalzi (quasi la metà dell’intera squadra di Denver che chiude a 40), Boozer non è in serata di grazia al tiro (sbaglia le prime 6 conclusioni per un bruttissimo 6/18 totale per segnare 18 punti) ma il contributo del resto della squadra è fondamentale per allungare e portarsi addirittura a +23 nel quarto periodo. Nuggets che vivono sulle gesta di Melo Anthony e Billups (25 punti ciascuno) ma non trovano collaborazione nei compagni che non riescono a superare la doppia cifra di fatturato dal campo. Gara 4 sempre a Salt Lake City è in programma domenica 25 ed è partita decisiva per Denver che se non vincerà molto probabilmente dovrà dire addio al sogno di qualificarsi al turno successivo.

    Risultati NBA del 23 aprile 2010

    Miami Heat – Boston Celtics 98-100
    –> Mia: Wade 34, Beasley 16, Wright 15 – Bos: Pierce 32, r. Allen 25, Rondo 17
    San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 94-90
    –> SA: Duncan 25, Parker 23, Hill 17 – Dal: Nowitzki 35, Terry 17, Barea 14
    Utah Jazz – Denver Nuggets 105-93
    –>Uta: Williams 24, Millsap 22, Boozer 18 – Den: Billups 25, Anthony 25, Lawson 9

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-1
    Hawks – Bucks 2-0
    Celtics – Heat 3-0
    Nuggets – Jazz 1-2
    Lakers – Thunder 2-1

    Magic – Bobcats 2-0
    Mavs – Spurs 1-2
    Suns – Trail Blazers 2-1

  • NBA: Wade potrebbe restare a Miami, Bosh il rinforzo perfetto

    Dwyane Wade ha fatto sapere che il suo futuro potrebbe non essere lontano da Miami.
    La superstar infatti ha posto come condizione primaria e necessaria il rafforzamento della franchigia e Pat Riley si è messo subito al lavoro per esaudire le sue richieste.
    Sembra infatti che la prima scelta della franchigia della Florida sia Chris Bosh, ala grande dei Toronto Raptors che come Wade andrà in scadenza di contratto questa Estate. Il numero 4 dei canadesi pare intenzionato a lasciare la squadra e Miami, al contrario di altre pretendenti, potrebbe essere la favorita inserendo come contropartita il giovane talentuoso ma troppo discontinuo Michael Beasley, anch’egli ala grande e perciò possibile sostituto di Bosh nel quintetto titolare di Toronto.
    Infatti altre franchigie si sono interessate a Bosh ma tutte lo vorrebbero firmare da free agent, ovvero senza dare nulla in cambio, vista la scadenza del contratto.
    Per bruciare tutte le altre squadre Miami proporrebbe a Toronto un “sign and trade”, ovvero rifirmare per un breve periodo la stella numero 4 e poi spedirla immediatamente a Miami in cambio di Beasley. Lì Bosh poi si meterebbe al tavolo delle trattative coi dirigenti rossoneri per l’estensione contrattuale a cifre elevatissime.
    L’operazione renderebbe tutti contentissimi perchè Bosh andrebbe a giocare assieme a Wade e alzerebbe il livello di squadra facendo diventare gli Heat una seria pretendente al titolo. Toronto riceverebbe un super talento che a Miami assieme a Bosh risulterebbe inutile e farebbe solo panchina, per poterlo sviluppare come atleta per ritrovarselo nel giro di 2 anni tra le superstar della Lega: Beasley è infati del 1989 e ha amplissimi margini di miglioramento, il talento non si discute, essendo stato seconda scelta assoluta del draft del 2008 (solo Derrick Rose dei Bulls gli è finito davanti).
    Si attendono sviluppi nelle prossime ore, ma la notizia non pare campata in aria.

    I Milwaukee Bucks invece sono fortemente intenzionati a rinnovare il contratto a John Salmons anche per la prossima stagione.
    Dal suo arrivo in Wisconsin nello scorso febbraio, l’ex Bulls ha letteralmente dato qual cambio di marcia che ha consentito ai Bucks di centrare i playoff: 15.4 punti, 3.3 rimbalzi e 2.8 assist ad uscita per lui. Con tanti tiri da 3 punti, cosa che un pò mancava a coach Skiles. Il problema è l’intenzione del giocatore il quale fa sapere che prima di rinnovare con i Bucks vorrebbe dare un’occhiata al mercato estivo che lo vedrà tra i giocatori liberi più contesi.

    Chiudiamo con New York: la “Grande Mela” sarà sicuramente sotto i riflettori di questo mercato estivo: a parte gli obiettivi già dichiarati, la società deve affrontare anche la questione in merito al futuro di David Lee, free agent al prossimo mercato, ma che ha disputato una stagione mostruosa nel ruolo di centro. Il prodotto di Florida ha recentemente rilasciato un’intervista dove senza usare mezzi termini ha spiegato dove vorrebbe giocare:

    Amo New York, amo i tifosi e la città! Ho passato qui cinque anni stupendi e vorrei tanto rimanere anche nella prossima stagione“.

    Senza ombra di dubbio Lee è stato (alla pari col nostro danilo Gallinari) il miglior giocatore della compagine allenata da Mike D’Antoni sia sotto l’aspetto carismatico che tecnico, chiudendo la stagione 2009/10 con cifre veramente da capogiro: 20.2 punti, 11.7 rimbalzi e 3.6 assist ad uscita.
    I primi a cercarlo sono stati i New Orleans Hornets, convinti che, se dovesse restare Chris Paul (miglior playmaker della Lega), Lee sarebbe il partner ideale. Staremo a vedere anche qui come si svilupperà la situazione.

  • NBA playoff 2010, primo turno: Celtics sul velluto, rivincita Suns

    Atlanta batte Milwaukee e si porta avanti 2-0 nella serie. Ottima la prova di squadra degli Hawks che ha tutto il quintetto titolare in doppia cifra capace di realizzare ben 89 punti sui 96 totali. A fare la voce grossa il solito Joe Johnson con 27 punti, Horford aggiunge 20 punti e 10 rimbalzi, mentre un sensazionale Josh Smith va vicinissimo alla tripla doppia confermandosi un campione di primissimo piano (21 punti, 14 rimbalzi e 9 assist). Per i Bucks brillano solo Salmons (21 punti) e Ilyasova (13 punti e 15 rimbalzi) mentre Jennings non ripete la straordinaria prova di gara 1 (solo 9 punti e un orrido 3/15 al tiro). Gara 3 sabato 24 sul parquet di Milwaukee.

    Boston distrugge Miami. Gara equilibrata solo nel primo quarto con un parziale di 23-23. Poi i Celtics iniziano a scatenarsi e nel secondo periodo tengono gli Heat a soli 10 punti segnati, allungando comodamente per un vantaggio che non solo non sarà più colmato ma che verrà aumentato quasi fino ai 30 punti di divario. Ottimo Ray Allen con 25 punti, Glen Davis (sostituto di Garnett squalificato) ne piazza 23 ma tutti i Celtics girano a meraviglia con un ottimo 12/20 da 3 punti e il dominio palese a rimbalzo (50-33 per Boston). Miami è solo Dwyane Wade con i suoi 29 punti, e se la franchigia della Florida continuerà a farlo giocare così isolato non potrà sfuggire ad una precoce eliminazione. Gara 3 è in programma venerdì 23 a Miami.

    Dominio assoluto anche di Phoenix contro Portland. Dopo aver fallito la vittoria in gara 1, sorpresi dai combattivi e tosti Blazers, i Suns giocano una partita sfavillante che permette agli uomini di coach Alvin Gentry di scappare e non essere più ripresi. Ottimo Jason Richardson con 29 punti, Grant Hill ne aggiunge 20 con un solo errore al tiro (l’ultimo peraltro!), Stoudemire domina nel pitturato con 18 punti e Nash colleziona una doppia doppia da 13 punti e 16 assist. Blazers annichiliti con il 38% dal campo e top scorer Martell Webster con 16 punti. Andre Miller è il lontano parente di quello sceso in campo in gara 1 (12 punti e contributo nullo). Ora si va tutti in Oregon per una cruciale gara 3 in programma giovedì 22.

    Risultati NBA del 20 aprile 2010

    Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 96-86
    -< Atl: Johnson 27, Josh Smith 21, Horford 20 – Mil: Salmons 21, Stackhouse 15, Ilyasova 13
    Boston Celtics – Miami Heat 106-77
    -< Bos: R. Allen 25, Davis 23, Pierce 13, Perkins 13 – Mia: Wade 29, Beasley 13, Chalmers 10
    Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 119-90
    -< Pho: Richardson 29, Hill 20, Stoudemire 18 – Por: Webster 16, Miller 12, Batum 12)

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-0
    Hawks – Bucks 2-0
    Celtics – Heat 2-0
    Nuggets – Jazz 1-1

    Lakers – Thunder 2-0
    Magic – Bobcats 1-0
    Mavs – Spurs 1-0
    Suns – Trail Blazers 1-1

  • NBA playoff 2010, primo turno: Garnett squalificato per una partita per la rissa con Richardson

    Kevin Garnett è stato squalificato dalla Lega per una partita a causa della rissa (da lui provocata per una gomitata rifilata a Quentin Richardson) scatenatasi in gara 1 dei playoff NBA 2010 tra i Boston Celtics e i Miami Heat, match disputatato al “Garden” di Boston.

    Sanzione che pare giusta visto l’inconsueto nervosismo dell’ex T-wolves che lo ha caratterizzato in tutta questa stagione e che non è calato neanche con l’inizio della post season. E’ dall’infortunio dello scorso anno (di questi periodi tra l’altro) che il numero 5 biancoverde mostra un lato di sè che non sembra metterlo nelle grazie di arbitri e avversari, cercando sempre di essere polemico e aizzando gli animi in campo.

    La partita era quasi finita, mancavano pochi secondi alla fine del quarto quarto), quindi si coglie l’assoluta evitabilità del gesto in quanto i Celtics avevano praticamente vinto l’incontro portandosi 1-0 nella serie.
    Anche Quentin Richardson ha subìto le conseguenze del gesto di Garnett e della sua reazione: multa di 25mila dollari.

    In questi giorni si sprecano i commenti sul carattere di Kevin Garnett, che forse a causa dell’infortunio al ginocchio di un anno fa, non si sente più il giocatore dominante di prima, non riuscendo a fare le meravigliose giocate a cui ci ha abituato in questi anni di onorata e stupefacente carriera NBA (ha vinto anche il titolo di MVP stagionale con Minnesota, premio dato al migliore giocatore in assoluto del campionato), e tutto ciò scade nel nervosismo e nella provocazione continua. A metter ancor più benzina sul fuoco ci ha pensato Joakim Noah, centro dei Chicago Bulls:

    Garnett? E’ un giocatore sporco, non mi ha sorpreso quello che ha fatto“.

    Ad ogni modo ecco le immagini del “fattaccio”:

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Anthony distrugge i Jazz

    Tutte vittorie casalinghe nella prima notte dei playoff NBA 2010.
    I Cleveland Cavaliers battono i Chicago Bulls al termine di una gara dominata in lungo e in largo. Dopo una buona partenza per Chicago, i Cavs prendono le redini della situazione grazie ad un parziale di 22-6 griffato Shaq O’Neal e Mo Williams. Le Bron James, anche se un pò sottotono rispetto alle medie della regular season (24 punti, 6 rimbalzi 5 assist ma ben 4 stoppate) provvede a mantenere il vantaggio dei suoi sui 20 punti. Nel quarto quarto i Bulls provano a riportarsi in partita e arrivano fino al -7 ma con LeBron in panchina, poi pagano lo sforzo e devono cedere le armi di gara1. O’Neal (12 punti) e Williams (19 punti e 10 assist) hanno ben supportato il “Prescelto” dando a Cleveland la spinta necessaria alla fuga. Per i Bulls Rose segna 28 punti con 10 assist e 7 rimbalzi ma con 7 palle perse. Appuntamento per gara2 lunedì 19 aprile.

    Atlanta non perde il vantaggio campo domando i mai arrendevoli Bucks di uno scatenato Brandon Jennings da 34 punti (a soli 2 punti dal record di Jabbar e Rose come esordio nei playoff!). Milwaukee paga i primi 2 quarti in cui concede tantissimo agli Hawks (62% dal campo) e tenta il disperato recupero solo nella parte finale di gara. Senza il centrone croato-australiano Andrew Bogut sarà dura strappare qualche vittoria ai “Falchi” che grazie a Joe Johnson (22 punti) e altri 6 giocatori in doppia cifra dimostrano di poter segnare in ogni modo. Molto bene in difesa la coppia Josh Smith-Al Horford che mette assieme ben 9 stoppate. Gara 2 martedì 20 aprile.

    Una grande prova difensiva permette a Boston di battere gli Heat che negli ultimi 12 minuti non vanno oltre i 10 punti realizzati (32 totali nel secondo tempo). Boston vince ma gli Heat escono dal “Garden” con il grande rimpianto di aver dissipato i 14 punti di vantaggio del terzo quarto messi assieme (9 punti in 5 minuti) da Dwyane Wade che da quel momento in poi deve sudarsi e costruirsi ogni singolo tiro. Brutto episodio da parte di Kevin Garnett che rifila una gomitata a Quentin Richardson per un parapiglia che coinvolge le 2 squadre e il numero 5 dei Celtics che viene espulso con l’ausilio della TV a bordo campo (salterà per squalifica la prossima gara). Wade chiude a 26 punti, per Boston doppia doppia di Rondo con 10 punti e 10 assist e 15 punti del nervoso Garnett. Gara 2 martedì 20 aprile.

    Uno strepitoso Melo Anthony da 42 punti distrugge quasi da solo i Jazz e permette a Denver di partire col piede giusto nella serie. Grande aiuto al numero 15 dei Nuggets arriva da J.R. Smith che segna tutti i suoi 20 punti nell’ultimo periodo e ricaccia indietro i tentativi di rientrare in partita di Utah.
    Grandi problemi per la formazione di Salt Lake City visto l’infortunio di Okur dopo soli 11 minuti (tendine d’achille) e di Miles che ha accusato un attacco di nausea dopo uno scontro di gioco. Pesa l’assenza di Kirilenko che pare l’unico a poter fermare Anthony. Gara 2 lunedì 19 aprile.

    Risultati NBA del 17 aprile 2010

    Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls 96-83
    (Cle: James 24, Williams 19, Jamison 15 – Chi: Rose 28, Deng 12, Noah 10)
    Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 102-92
    (Atl: Johnson 22, Bibby 19, Crawford 17 – Mil: Jennings 34, Salmons 16, Ilyasova 11)
    Boston Celtics – Miami Heat 85-76
    (Bos: Pierce 16, Garnett 15, T. Allen 14 – Mia: Wade 26, Richardson 15, O’Neal 8)
    Denver Nuggets – Utah Jazz 126-113
    (Den: Anthony 42, Smith 20, Nenè 19 – Uta: Williams 26, Boozer 19, Miles 17)

    PRIMO TURNO:

    Cavs-Bulls 1-0
    Hawks-Bucks 1-0
    Celtics-Heat 1-0
    Nuggets-Jazz 1-0

  • NBA, playoff 2010 primo turno: I pronostici

    I pronostici del primo turno playoff:

    EASTEN CONFERENCE:

    Cavs-Bulls 4-0
    Magic-Bobcats 4-1
    Hawks-Bucks 4-0
    Celtics-Heat 2-4

    WESTERN CONFERENCE:

    Nuggets-Jazz 2-4
    Suns-Trail Blazers 4-1
    Mavericks-Spurs 4-3
    Lakers-Thunder 4-2 (ATTENZIONE: possibile sorpresa del primo turno proprio questa sfida che potrebbe essere vinta dai Thunder 4-2 invece che 4-2 Lakers)