I Miami Heat si sono confermati campioni NBA, vincendo per il secondo anno consecutivo il l’anello NBA simbolo del titolo e realizzando così il Back-To-Back, battendo in gara 7, in una serie tiratissima, i San Antonio Spurs per 95-88. (altro…)
Tag: miami heat
-
Miami Heat di misura sui San Antonio Spurs in gara 6 delle NBA Finals 2013
Gara 6 delle NBA Finals 2013 tra Miami Heat e San Antonio Spurs ha avuto il sapore di una grande partita, di come davvero nei playoff devono essere giocate. Grande agonismo, tante belle giocate ed anche molti errori, in una partita che finisce all’Over Time e mette in mostra tanti campioni nei momenti decisivi. Alla fine all’Americaran Airlines Arena di Miami tra Heat e Spurs finisce 103 – 100, qui San Antonio, con un pessimo 5-18 al tiro da 3 punti, ha visto sfuggire di mano la prima occasione di ottenere il titolo NBA ed ora ci sarà una gara 7 in cui tutto è possibile.
Nel corso della partita si è visto nuovamente un LeBron James in formato Dr. Jekyll and Mr. Hyde, gioca una prima parte di gara leggermente sottotono, subendo ancora una volta la difesa di Kawhi Leonard, per poi cambiare il corso della partita con delle giocate importanti e dei tiri decisivi, terminando poi la gara con una tripla doppia da 32 punti, 11 assist e 10 rimbalzi.
Quello che però è forse il vero protagonista della serata è “He Got Game” Ray Allen, che mostra a tutti cosa significa essere il miglior tiratore da 3 punti della storia della NBA, dalle sue mani parte la tripla che manda le squadre al tempo supplementare, e sempre le sue mani segnano i due tiri liberi che danno la vittoria ai Miami Heat.
Utile ma un poco limitato Dwayne Wade, mentre si salva solo nel finale Chris Bosh ,che in alcuni momenti è stato addirittura fischiato, grazie ad il rimbalzo ed assist per la tripla del quarto quarto di Allen ed alla stoppata nel finale di overtime su Danny Green. Infine è tornato nuovamente a farsi notare Mario Chalmers, dopo tre gare in cui è stato praticamente assente segna 20 punti con 4/5 ai tiri da 3.Kawhi Leonard schiaccia su Mike Miller Immenso Tim Duncan che ha fatto notare la sua presenza sia in attacco che in difesa, 30 punti e 17 rimbalzi, purtroppo dopo un grandissimo primo tempo è un poco calato nel secondo tempo. Kawhi Leonard ancora una volta gioca una partita ad alti livelli, per lui 22 punti ed 11 rimbalzi, oltre a come già detto una grande prova in difesa contro King James, anche se ha sulla coscienza l’errore del libero che poteva dare la vittoria agli Spurs. Tony Parker si conferma ancora una volta il motore di questa squara, segna 19 punti e regala 8 assist, ha il coraggio di prendersi l’ultima palla da giocare nel quarto quarto e anche se non va a segno poco importa, lui combatte sempre. Chi va male invece è il duo Manu Ginobili – Danny Green, il primo è ancora una volta sotto le sue capacità, perde una palla decisiva su un dubbio fallo, oltre a perdere 8 palle in tutta la partita, sicuro avrà molto su cui pensare oggi, mentre il secondo gioca la sua peggior partita delle finali NBA, solo 3 punti, 1/7 dal campo ed 1/5 da 3 punti, un disastro per le aspettative che si erano create intorno a lui. Quello che però forse ha la colpa principale di questa sconfitta è coach Greg Popovich, non indirizzando i suoi a fare fallo sul +3 alla fine del quarto periodo.
Gara 6 – La partita
Le due formazioni scendono in campo con gli stessi giocatori della precedente gara, si inizia con il possesso di palla dei Miami Heat e con Wade che da un assist a Bosh, la risposta dei San Antonio Spurs è immediata con l’assis di Ginobili per il solito Duncan. Chi vuol fare vedere la differenza da gara 5 è Mike Miller che realizza subito un tiro da 3 punti.
Kawhi Leonard parte benissimo, ma è Tim Duncan in forma perfetta, che non sbaglia nulla, a guidare i San Antonio Spurs, mentre i Miami Heat tengono botta con Mario Chalmers. Sono questi due giocatori a fare il gioco del primo quarto, terminano segnando a referto il primo 12 punti ed il secondo dieci. Prima frazione giocata molto bene da entrambi le parti, con Manu Ginobii annullato in attacco da LeBron James, con l’unico vantaggio degno di nota segnato da un +5 di San Antonio, ma si finisce sul 27-25 per Miami.[jwplayer config=”60s” mediaid=”175588″]
Il secondo quarto inizia con un tiro da 3 Shane Battier, ma è pronta la risposta di Danny Green, in quello che purtroppo resterà il suo unico sussulto della serata. Dwayne Wade prova ad accelerare ma Duncan continua a non sbagliare nulla e per gi Heat è ancora Chalmers a fare il gioco, mentre James prima dorme, sbaglia prima un tiro e poi si fa stoppare da Green facendo arrivare gli Spurs a -1 e poi segna prima un canestro e poi due tiri liberi che riportano i suoi a +5. Ma è ancora Tim Duncan, che chiude il quarto con 25 punti e che sembra voler vincere la partita da solo, a dare la marcia giusta agli Spurs che chiudono il quarto ad un secondo dalla fine con il tap in di Leonard del 50-44.
[jwplayer config=”120s” mediaid=”175589″]
Inizia il secondo tempo e sembra suonare la sveglia per Ginobili, ma è solo un caso, Duncan sembra voler continuare la sua serie, ma saranno solo 2 dei 5 punti che segnerà fino alla fine della partita, gli altri tre arrivano con un 2+1 su un canestro più fallo subito, il tiro libero darà un +12 agli Spurs con 04.31 da giocare nel quarto, vantaggio che per mano di Tony Parker si incrementerà circa 40 secondi dopo di un ulteriore punto. Gli Heat devono ancora una volta recuperare, con Battier che infila ancora una bomba e nonostate gli sforzi di Wade e James il terzo quarto si chiude 65-75 per la formazione del Texas.
Mario Chalmers ha voglia di essere l’eroe della serata e inaugura il quarto quarto con un tiro da 3 punti, meno però memorabile di quello di Mike Miller che segna la tripla con una sola scarpa, esce fuori anche la forza di LeBron James che realizza 8 dei primi 14 punti del quarto dei Miami Heat, comprensivi di due schiacciate, tutto ciò fa si che con 8 minuti ancora da giocare gli Heat vadano a -3 sul 79-82. Sembra quasi che gli Spurs stiano facendo tutto perdere, troppi errori al tiro con Duncan che non trova più il canestro e Green che non ne indovina una dalla lunga distanza. Chris Andersen riduce le distanze su tiro libero, mentre il canestro del pareggio è ancora di James e quello del vantaggio è di Ray Allen. Break incredibile per la squadra della Florida che costringe coach Popovich a chiamare timeout.
[jwplayer config=”60s” mediaid=”175590″]
Al ritorno in campo fa ancora tutto James, sia in positivo che in negativo, perde palle, segna, fa fallo, ma è dopo un’alternanza di canestri di Ginobili e Wade che però arriva il risveglio di Tony Parker che segna prima uno splendido tiro da 3 punti e poi un canestro da 2 punti che porta il risultato sul 91-89 per i San Antonio Spurs con 58 secondi da giocare, un ultimo minuto che sarà incredibile.
[jwplayer config=”60s” mediaid=”175591″]
Ginobili dalla lunetta non è impeccabile, ma nonostante ciò segna tre dei quattro tiri liberi che si procura e porta la sua squadra a +5, subito dopo aver rubato palla a LeBron James, ed è proprio per mano del prescelto che arriva un canestro importantissimo, il tiro da 3 pnti che porta gli Heat a -2, il tutto in una azione in cui prima LBJ sbaglia dalla lunga distanza, dove Miller recupera il rimbalzo e gli passa nuovamente la palla. Con 20 secondi da giocare Erik Spoelstra indovina tutto, fallo di Miller su Leonard che però segna solo uno dei due riti liberi non riuscendo a mettere le giusta distanza tra la sua squadra e quella degli avversari. E’ invece Greg Popovich che sul +3 decide di non far fare fallo ai suoi, LeBron James sbaglia l’ennesimo tiro da 3, ma c’è il risveglio di Chris Bosh, ancora una volta criticato ed anche fischiato, che si trova nel momento giusto al posto giusto, prende il rimbalzo, ha il riflesso giusto e da ad un freddissimo Ray Allen l’assist del pareggio, con 5 secondi da giocare. Come già detto nulla potrà Parker per evitare i supplementari e vincere il titolo.[jwplayer config=”120s” mediaid=”175592″]
Si va all’overtime, arrivano due canestri di Leonard intervallati da uno di Bosh, poi a 02:42 dalla fine della partita Parker segna il canestro del +3, ma dopo che Allen riduce di nuovo a -1 sbaglia un fondamentale tiro dalla lunga distanza. Ancora una volta è James a decidere le sorti del gioco, prima segna il tiro del vantaggio di un punto dei Miami, poi perde una palla importantissima. Bosh non ci sta a non essere amato dal proprio pubblico e decide di fare a differenza in difesa, stoppa quindi Parker. A 10 secondi dalla fine l’errore di Wade fa ancora sperare gli Spurs, ma Ginobili è in giornata no e si vede, perde palla contro Allen, con il dubbio che ci sia stato il fallo, quando il cronometro segna 2 secondi alla fine. Il fallo di Boris Diaw manda in lunetta Ray Allen che non sbaglia e regala la vittoria ai suoi. L’ultimo assalto per gli Spurs al canestro degli Heat lo fa Green, ma ancora una volta Bosh decide di essere presente e stoppa mandando tutti a gara 7.
[jwplayer config=”240s” mediaid=”175593″]
Una partita intensa, giocata ad ottimi livelli e che ha dato tante emozioni, se serviva da premessa a gara 7 allora dobbiamo aspettarci una partita unica tra qualche giorno, perchè tra l’altro, si sa, non c’è rivincita a gara 7.
Miami Heat – San Antonio Spurs 103 -100
Miami Heat:
James 32 punti, Chalmers 30, Wade 14.
Bosh 11 rimbalzi, James 10, Miller 7.
James 11 assist.San Antonio Spurs:
Duncan 30 punti, Leonard 22, Parker 19.
Duncan 17 rimbalzi, Leonard 11.
Parker 8 assist. -
NBA Finals 2013: San Antonio Spurs domano i Miami Heat in gara 5
Le NBA Finals 2013 tra i San Antonio Spurs e i Miami Heat arrivano a gara 5 e coach Greg Popovich gioca una carta nuova che ancora una volta porta la serie a favore della compagine texana. (altro…)
-
I Big Three degli Heat affossano gli Spurs in gara 4 delle NBA Finals 2013
Basta poco ai Miami Heat per battere i San Antonio Spurs in gara 4, con il punteggio di 109-93, delle NBA Finals 2013, bastano i Big Three in forma, quel trio delle meraviglie formato da LeBron James, Dwayne Wade e Chris Bosh che totalizza 85 punti, poco meno di tutta la squadra avversaria.
All’AT&T Center di San Antonio si è vista la migliore prestazione in queste finali del trio di Miami, che ha messo in mostra tutta la velocità e bravura di un Wade, che oltre a segnare 32 punti, si supera anche in difesa rubando ben 6 palle e prendendo 6 rimbalzi, che ha fatto ricordare a tutti che James è l’MVP del campionato e lo ha fatto notare con i suoi 33 punti e gli 11 rimbalzi e soprattutto giocando come in questo momento solo lui sa fare, che ha fatto notare nuovamente il criticato Bosh che attacca bene il ferro, prende 13 rimbalzi, ritrov il suo tiro dalla media e realizza 20 punti.[jwplayer config=”240s” mediaid=”175501″]
D’altronde se dall’altro lato non si gioca la partita perfetta c’è poco da fare, fin quando il gioco ad alti livelli di Tony Parker regge gli Spurs restano in partita, ma se i 15 punti con 7/12 al tiro del primo tempo diventano nel secondo uno zero con 0/4 dal campo le cose diventano problematiche, specie se Manu Ginobili è praticamente assente, e soprattutto se Tim Duncan che seppur riesce a mettere dentro 20 punti viene limitato a soli 5 rimbalzi. A poco servono allora i gregari, Kawhi Leonard non è super come nelle altre partite, Danny Green si ferma a 10 punti (con 3/5 da 3 punti) e Gary Neal a 13 (con 3/4 da 3 punti).Gara 4 – La Partita
LeBron James – NBA Finals 2013 Si scende in campo con l’assoluta voglia di vincere da parte di coach Erik Spoelstra, tanto è che decide di mettere nel quintetto di partenza dei Miami Heat Mike Miller (che però chiude a zero punti) al posto di Udonis Haslem, Nonostante ciò sono i San Antonio Spurs che iniziano meglio, con due canestri di Parker, una tripla di Green ed una di Neal, le quali fanno presagire erroneamente ad un’altra super prestazione come quella di gara 3, che portano il parziale sul 10-3. I dubbi sullo stato di forma di Tony Parker vengono fugati immediatamente, sembra essere in forma strepitosa e continua l’assalto alla difesa degli Heat realizzando punti e dando assist, dopo circa 5 minuti di partita è un suo passaggio per un tiro da 3 di Leonard che fissa il punteggio sul 15-5, e costringe la formazione della Florida al primo time out.
[jwplayer config=”120s” mediaid=”175502″]
Al ritorno sul campo è Wade che decide di combattere e coadiuvato da James e Bosh porta il risultato sul 19-19, si capisce che il magico trio non vuole darla vinta, anzi che ha tutte le carte in regola per decidere la partita. Miami inizia a girare bene, passa in vantaggio e si fa rincorrere fino alla chiusura del primo quarto sul 29-26.
L’inizio del secondo quarto è tutto in discesa per gli Heat che hanno un +10 sul 31-41, tra l’altro con Manu Ginobili che dopo sette minuti della seconda frazione si trova già a 3 falli commessi. L’orgoglio Spurs esce fuori con le penetrazioni di Parker, il risveglio di Duncan e soprattutto l’innesto in campo di Boris Diaw che realizza 5 punti in 30 secondi con due tiri liberi e una bomba ( da li alla fine del quarto ne segnerà 7 dei 9 totali) utilissimi a fare il break del -4, così come utili le sue mani a segnare il canestro del 49-49 che manda le squadre in parità negli spogliatoi.
Al rientro sul parquet si gioca molto sulla difesa, Wade fa quasi subito due falli e si trova così al quarto totale, ma la linfa vitale per il parziale del +8, sul 74-66 a favore degli Heat, arriva per mano di due tiri da 3 di Mario Chalmers, che segnano inizio e fine del break. Purtroppo scompare Tony Parker mentre è sempre presente LeBron James, si andrà avanti su quella misura, con un solo leggero attacco di Neal che riduce le distanze, fino alla fine del quarto che si chiude 81-76.
[jwplayer config=”240s” mediaid=”175503″]
L’ultimo quarto dura poco, la tripla di Ray Allen per l’allungo viene annullata subito dal tiro da 3 di Neal, ma Dwayne Wade che ricorda il Flash di qualche anno fa decide che la vittoria deve essere dei Miami Heat, continua a rubare palle e a segnare, Bosh difende e si fa trovare anche in attacco, LBJ è costante e sicuro. Tutto ciò manda i San Antonio Spurs sotto di 15 punti, con un pesantissimo 87-102, ed apre ad un finale in leggerezza per gli ospiti che con una tiro da 3 di LeBron James a 22 secondi dalla fine sigillano il risultato e fanno si che Miami Heat battano i San Antonio Spuirs per 109-93.
Un 2-2 meritato che mostra gli equilibri alterni tra le squadre nelle varie partite ma anche nelle varie fasi di gioco. Ancora una volta chi ha meno palle perse vince, specie quando il conto è 18 a 9 a favore dei Miami Heat, che prendono anche 41 rimbalzi contro i 36 dei San Antonio Spurs. La certezza di avere almeno un’altra gara in casa fa si che i Miami tornino favoriti, ma la prossima gara probabilmente sarà quella decisiva.
[jwplayer config=”30s” mediaid=”175507″]
San Antonio Spurs – Miami Heat 93 – 109
San Antonio Spurs:
Duncan 20 punti, Parker 15, Neal 13.
Leonard 7 rimbalzi, Duncan 5.
Parker 9 assist, Green 4.Miami:
James 33 punti, Wade 32, Bosh 20.
Bosh 13 rimbalzi, James 11, Wade 6.
Chalmers 5 assist, Wade 4, Cole 4, James 4.
Wade 6 palle rubate. -
LeBron James sulla copertina di NBA 2K14
LeBron James debutta sulla cover di un videogioco che, neanche a dirlo, è NBA® 2K14, il più famoso, più venduto e più premiato franchise videoludico sulla NBA. E’ la prima volta che la star e leggenda vivente dei Miami Heat, LeBron James, si presta a diventare atleta di copertina per un videogioco e ciò è motivo di vanto per la 2K Sports che è riuscita a conquistare il si di uno dei più grandi atleti di questa generazione.
James guiderà la rivoluzione del franchise NBA 2K nel futuro dei videogame sportivi con due esperienze esclusive e dinamiche per la corrente e futura generazione di console. LeBron, che attualmente è impegnato a disputare le NBA Finals 2013 commenta così:“I miei amici, la mia famiglia ed i miei fan sanno quanto amo NBA 2K. Mi ricordo, da bambino, quanto fossi eccitato per l’uscita del gioco e di scoprire chi sarebbe stato in copertina ed è fantastico entrare a far parte di questa grande tradizione. Amo le partnership e le opportunità che mi collegano direttamente ai fan. Lo so per mia personale esperienza ed ora guardando i miei figli, NBA 2K è il modo più puro e figo per i fan di entrare in sintonia con la NBA. Amo farne parte“.
LeBron James nella copertina di NBA 2K14 2K Sports annuncia anche il contento bonus “King James bonus pack” che offre contenuti esclusivi con LeBron. Per i clienti che prenoteranno NBA 2K12 per Xbox 360® e PlayStation3 rieveranno:
- 10,000 monete virtuali per iniziare al meglio la competizione
- Contenuti extra per la nuova Path al “Greatness mode”
- LeBron James sbloccato in modalità Blacktop
- La nuova “LeBron James Signature Skill” disponibile per il tuo MyPlayer.
I fan che invece prenoteranno per Xbox 360 e PlayStation 3 riceveranno il “King James Bonus Pack” senza costi aggiuntivi al day-one – 4 Ottobre 2013. NBA 2K14 sbarcherà anche su Xbox One® e PlayStation®4 più avanti quest’anno.
“Largamente riconosciuto come il miglior giocatore di oggi, LeBron James è la scelta perfetta per NBA 2K14, il migliore e più grande gioco nella storia del franchise di NBA 2K,” – dichiara Jason Argent, SVP Senior Vice President Operations in 2K Sports – “NBA 2K diventa il punto di riferimento per i giochi sportivi sulla corrente generazione di console, e NBA 2K14 porterà la sua eredità sulle console di prossima generazione. Con due esperienze uniche che distintamente massimizzano la potenza delle console attuali e di prossima generazione, NBA 2K14 è il basket come e dove i nostri milioni di fan lo vogliono giocare“.
-
NBA Finals 2013: in gara 2 la difesa degli Heat surclassa gli Spurs
Le NBA Finals 2013 entrano nel vivo e quella tra Miami Heat e San Antonio Spurs diventa una sfida accesa, in una gara 2 che diventa letteralmente l’opposto della prima partita della serie. (altro…)
-
NBA Finals 2013: i San Antonio Spurs strappano Gara 1 ai Miami Heat
Sono iniziate le NBA Finals 2013 ed è subito sorpresa e spettacolo. Contro i pronostici del giorno prima, che vedevano favoriti i Miami Heat, i San Antonio Spurs riescono a portare a casa Gara 1, ribaltando così di fatto il fattore campo e dando un chiaro segnale di voler vincere la serie ed il titolo NBA. (altro…)
-
NBA: Gallinari torna alla vittoria
Sette le partite Nba giocate nella notte. Non sono scesi in campo, ma i Lakers possono comunque tirare un sospiro di sollievo per le sconfitte di Utah e Houston, rispettivamente contro Clippers e Washington, ko che riaccendono la sfida play-off nella Western Conference, con i giallo-viola capitanati da Bryant (40 punti di Black Mamba nell’ultima partita contro Portland) distanti 3 vittorie e mezzo dai Rockets, a cui non sono bastati i 27 punti di James Harden per espugnare il Verizon Center. Nella Eastern Conference registriamo l’ennesimo successo di Miami, che in trasferta strapazza Philadelphia con un sonoro 114-90. LeBron James protagonista insieme a Wade (33) con una tripla doppia (16 punti, 10 rimbalzi, 11 assist). Trasferte positive anche per Indiana (90-72 a Detroit), e Atlanta, che vince in volata contro i Bucks grazie al canestro decisivo di Al Horford a cinque secondi dal termine. Malissimo infine Orlando, che cade davanti al proprio pubblico contro i Cavaliers. Sugli scudi Speights con i suoi 18 punti e 8 rimbalzi.
Gallinari e Denver tornano alla vittoria
Andre Iguodala | ©Rob Carr/Getty Images Individualmente parlando non è stata una grande giornata per Gallinari, che rimane sul parquet di Charlotte soltanto 15 minuti, giusto il tempo di segnare due triple, oltre a mettere a referto anche due assist e altrettante stoppate, ma il nostro Gallo ha di che sorridere visto che Denver è tornata a vincere in trasferta dopo quattro ko consecutivi lontano dal Pepsi Center. La palma di migliore in campo va ad Iguodala (5/7 dal campo), che realizza tredici punti e 10 assist. Da segnalare anche i 17 punti di JaVale McGee dalla panchina (8/10 dal campo).
Tutti i risultati
Magic-Cavaliers 94-118
Bobcats-Nuggets 99-113
Wizards-Rockets 105-103
Pistons-Pacers 72-90
Sixers-Heat 90-114
Bucks-Hawks 102-103
Clippers-Jazz 107-94Classifica Eastern Conference
- Heat 39-14
- Pacers 35-21
- Knicks 32-20
- Nets 33-23
- Bulls 32-23
- Hawks 31-23
- Celtics 29-26
- Bucks 26-28
- Sixers 22-31
- Raptors 23-33
- Pistons 22-36
- Cavaliers 18-37
- Wizards 17-37
- Magic 15-41
- Bobcats 13-43
Classifica Western Conference
- Spurs 44-13
- Thunder 40-15
- Clippers 40-18
- Grizzlies 36-18
- Nuggets 35-22
- Warriors 32-23
- Jazz 31-25
- Rockets 31-27
- Lakers 27-29
- Mavericks 25-29
- Blazers 25-30
- Timberwolves 20-32
- Hornets 19-37
- Kings 19-37
- Suns 18-38
-
NBA: Miami e San Antonio scappano via
Se ci sono due superpotenze quest’anno nel campionato Nba, queste sono Miami e San Antonio, che anche nella notte appena trascorsa hanno confermato di essere giustamente in testa alle rispettive classifiche. Gli Heat hanno strapazzato fuori casa Chicago, di certo non l’ultima arrivata, conquistando la nona vittoria consecutiva, il massimo stagionale per la squadra di coach Spoelstra. I ragazzi della Florida hanno dominato l’intero match (67-86), dando una dura lezione ai Bulls. Sugli scudi come sempre LeBron James, che chiude la serata a quota 26 punti, a cui si aggiungono i 17 di Dwyane Wade. Continua l’attesa tra i padroni di casa per il ritorno di Derrick Rose, tornato comunque ad allenarsi a pieno regime con i propri compagni di squadra. Top scorer per Chicago Nate Robinson, autore di 14 punti. Buona prestazione anche per Joakim Noah, che accarezza la tripla doppia con 11 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.
San Antonio da sogno allo Staples Center
Tony Parker trionfa allo Staples Center | ©Harry How/Getty Images Se nella Eastern Conference ogni discorso per il primo posto pare essere definitivamente chiuso e rimandato alla prossima regular season, anche ad Ovest non si scherza. La partita dello Staples Center contro i Clippers doveva essere la prova del nove per gli Spurs, che in stagione non hanno quasi mai perso un colpo, e l’esame è stato superato brillantemente dagli uomini di Popovich (90-116). Ennesima prestazione superlativa di Tony Parker, top scorer con 31 punti. Bene anche Danny Green, che mette a segno 15 punti. I rosso-blu di Los Angeles pagano a caro prezzo invece la giornata storta di Chris Paul (4 punti e tre assist), che non meno di cinque giorni fa aveva incantato tutti nel gran finale dell’All-Star Game. Inutili i 17 punti di Blake Griffin e i 18 di Matt Barnes.
Classifica Eastern Conference
- Heat 38-14
- Knicks 32-19
- Pacers 33-21
- Nets 33-22
- Bulls 31-23
- Hawks 29-23
- Celtics 28-26
- Bucks 26-27
- Sixers 22-30
- Raptors 22-33
- Pistons 22-34
- Cavaliers 17-37
- Wizards 15-37
- Magic 15-39
- Bobcats 13-41
Classifica Western Conference
- Spurs 44-12
- Thunder 39-15
- Clippers 39-18
- Grizzlies 35-18
- Nuggets 34-21
- Warriors 31-23
- Jazz 31-24
- Rockets 30-26
- Lakers 26-29
- Blazers 25-29
- Mavericks 24-29
- Timberwolves 20-31
- Hornets 19-36
- Kings 19-36
- Suns 18-37
Nba Top 5 di oggi
[jwplayer config=”60s” mediaid=”171888″]