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  • Mondiali 2014: la Germania soffre ma elimina una buona Algeria

    Mondiali 2014: la Germania soffre ma elimina una buona Algeria

     Il calcio è uno sport semplice: si gioca in undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi.

    Queste parole pronunciate anni fa dall’attaccante inglese Gary Lineker si sono dimostrate vere anche nella gara disputatasi ieri sera tra Germania ed Algeria, valevole come ottavo di finale a Brasile 2014.

    La Germania infatti è riuscita a battere 2-1, dopo i tempi supplementari, la squadra africana che però esce dal mondiale a testa altissima avendo impegnato e fatto soffrire i tedeschi.

    Low apporta alcune modifiche nel suo 4-3-3 inserendo Mustafi sulla fascia e spostando Boateng al centro al posto dell’acciaccato Hummels.

    Il tecnico degli algerini Halizovic invece cambia molto: fuori Bougherra, Bentaleb, Brahimi, Djabou e Mesbah ed in campo tornano Ghoulam, Taider, Lacen e Mostefa per un 4-5-1 piuttosto prudente.

    Si parte con l’Algeria molto chiusa ma che però spaventa i tedeschi nelle ripartenze, al 17° Slimani trova anche il gol, ma è in fuorigioco e la rete è annullata. La continua ricerca della profondità degli uomini di Halilozic costringe Neuer a giocare altissimo, quasi da libero. Nel finale di tempo inizia a diventare protagonista il portiere Mbolhi che salva su Gotze. Si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa Low inserisce Schurrle al posto di uno spento Gotze ed i tedeschi ne traggono beneficio spingendosi con continuità in avanti, ma qui inizia il “Mbolhi Show”. Il portiere dell’Algeria prima salva su Lahm, poi su Muller ed infine su Schweinsteger mantenendo la porta inviolata sino alla fine dei tempi regolamentari.

    Andre Schurrle
    Andre Schurrle

    La Germania però ha dalla sua l’inerzia della gara e l’Algeria pare stanca, al 92° il match si sblocca: Thomas Muller si mette i panni dell’assist man e serve a Schurrle un pallone in area che il calciatore del Chelsea trasforma in gol con un colpo di tacco. I tedeschi prendono in mano del controllo della gara ma faticano a chiuderla sino al 119° quando in ripartenza con la difesa africana totalmente scoperta, Ozil trova il gol del raddoppio. Finita? Non del tutto perchè al 121° Feghouli pennella il cross che Djabou trasforma nell’illusorio gol del 1-2. La gara finisce qua con la Germania che porta a casa la qualificazione ed andrà a sfidare la Francia nei quarti di finale, all’Algeria rimane un’amara sconfitta ma anche tanti meritati complimenti.

     

    GERMANIA – ALGERIA 2-1 d.t.s (0-0 al 90°) (92° Schurrle (G), 119° Ozil (G), 121° Djabou (A))

    GERMANIA (4-3-3): Neuer; Mustafi (69° Khedira), Boateng, Mertesacker, Hoewedes; Schweinsteiger (109° Kramer), Lahm, Kroos; Ozil, Mueller, Gotze (46° Schurrle).

    Allenatore: Low.

    ALGERIA (4-5-1): Mbolhi; Ghoulam, Belkalem, Halliche (97° Bougherra), Mandi; Lacen, Soudani (99° Djabou), Taider (77° Brahimi), Mostefa, Feghouli; Slimani.

    Allenatore: Halilozic.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Halliche (A), Lahm (G).

  • Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Il Campionato del Mondo Brasile 2014 vede il girone G impegnate Germania, Portogallo, Ghana e Usa.

    GERMANIA

    Non ci sono stati problemi per la compagine tedesca a ottenere il pass per Brasile 2014. In un girone che prevedeva nella Svezia la maggiore antagonista, Neuer e compagni hanno dominato in lungo e in largo, concludendo al primo posto con 9 vittorie e 1 solo pareggio. Mattatore dei tedeschi è stato Mesut Ozil, capocannoniere con otto reti realizzate. Marco Reus, partendo spesso dalla panchina, ha messo a segno cinque reti. Semifinale all’Europeo 2012, terzo posto al Mondiale 2010 la formazione di Low si presenta in Brasile come la mina vagante della competizione. Parliamo di una squadra la quale racchiude il giusto mix di esperienza e di freschezza mista a classe. In tutti i reparti per il selezionatore ci sarà l’imbarazzo della scelta. Se non ci saranno le solite pecche dal punti di vista della personalità nei momenti decisivi, il 4-2-3-1 di Low potrà fare molto male.

    gruppo DJoachim Low è C.t. della Germania dal 2006, quando ottenne in casa il terzo posto al Mondiale giocato in casa come vice di Klismann. Prese le redini, ha trasformato in una macchina la squadra, capace di giocare bene e di portare a casa risultati. Non è, però, mai arrivato il successo finale a causa della mancata personalità necessaria per poter affrontare con la stessa spensieratezza  e freddezza gli appuntamenti che contavano. Ha già rinnovato il suo contratto fino al 2016, ma certamente non vorrà essere ricordato come un perdente di successo.

    In porta Neuer è una garanzia di affidabilità,  insieme a lui partiranno per il Brasile Roman Weidenfeller e Ron-Robert Zieler.

    In difesa Mats Hummels ha la pecca di essere un difensore molto statico. Philipp Lahm ha disputato una grandissima stagione con il Barcellona ed ha avutoil nuovo ruolo impostogli da Guardiola dicentro mediano davanti alla difesa. Risultato: Philipe sembrava aver sempre giocato in quella posizione, vedremo se Low ne terrà conto.Kevin Grosskreutz è una garanzia di affidabilità nel Borussia e sicuramente si saprà far valere anche ai Mondiali.Jerome Boateng è un difensore centrale che può anche disimpegnarsi sulla fascia destra. Per Mertesacker, nel giro della nazionale dal 2004, è un difensore roccioso di grande compattezza fisica.

    A centrocampo Mario Gotze è un centrocampista offensivo in passato, nel Borussia Dortmund, impiegato anche come trequartista, come esterno o ala; gioca spesso a centrocampo sapendo sfruttare le sue doti di incursore senza palla. Possiede una buona visione di gioco ed è anche abile nel dribbling. Il suo compagno di squadra Toni Kross è un regista dalla grande visione di gioco; sa ricoprire diversi ruoli: nasce trequartista ma può essere impiegato anche come esterno, seconda punta o centrocampista centrale. Bastian Schweinsteiger è un centrocampista completo, molto abile negli inserimenti ed a impostare il gioco: inoltre possiede un tiro molto potente e preciso dalla distanza; può ricoprire il ruolo di trequartista, mediano e centrocampista centrale. Marco Reus agisce da seconda punta ma può anche giocare da ala su entrambi le fasce. La velocità e il dribbling sono le sue armi principali; è prolifico in zona gol e non è da meno come assistman. Mesut Ozil fa dell’ottima visione di gioco e del passaggio smarcante le sue armi in più: ha un ottimo mancino ed è rapidissimo palla al piede. La sorpresa può essere  Julian Draxler che è cresciuto in maniera esponenziale, dotato di una polivalenza tecnica che lo renderà in grado in tutti i ruoli di trequartista.

    In attacco Mirosalv Klose arriva da una stagione non certo esaltante alla Lazio constellata da diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare diversi match, dalla sua ha l’esperienza di giocare queste manifestazioni.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Joachim Low

    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96)

    Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal), Shkodran Mustafi (Sampdoria).
    Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Andre Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Podolsky (Arsenal), Marco Reus (Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern)
    Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Kevin Volland (Hoffenheim)

    PORTOGALLO

    E’ dovuta passare per i playoff il Portogallo di Bento. Secondo dietro alla Russia. Agli spareggi ha eliminato la Svezia grazie alla sua stella Cristiano Ronaldo. Può essere la mina vagante cosi come le ultime edizioni di Europeo e Mondiale. Bento ha a disposizione calciatori di esperienza e di classe. La migliore posizione dell’ulitmo decennio è la finale persa all’Europeo 2004, mentre al Mondiale il risultato migliore ottenuto è il quarto posto del 2006; il Mondiale brasiliano è un nuovo banco di prova.

    Bento è C.t. del Portogallo dal 2009. Ottimo centrocampista che negli anni 90′ ha giocato con Oviedo, Benfica e Sporting Lisbona.

    In porta ci sarà Rui Patricio. Con lui in Brasile ci andranno Beto e Eduardo.

    In difesa ci saranno João Pereira, Pepe fresco campione d’Europa con il Real Madrid, Bruno Alves da anni nel giro della nazionale portoghese. Fábio Coentrão, impiegato in questa stagione da fluidificante della fascia sinistra da parte di Carlo Ancelotti.

    A centrocampo João Moutinho ha disputato una buona stagione nelle fila del Monaco. Miguel Veloso e Raul Meireles formeranno il terzetto che dovrà fare da diga.

    Cristiano Ronaldo in avanti è una forza della natura: mai nessuno aveva segnato tanto quanto lui in una Champions League, è lui che, praticamente da solo, ha sconfitto la Svezia nei playoff, è lui la vera arma del Portogallo. Nani è un giocatore fantastico come tempi di inserimento con e senza palla, ha la grande capacità di saltare l’uomo con molta facilità, ha gamba e corre molto. Helder Postiga vanta molte partite in nazionale: i suoi compagni gli chiedono, anche a lui, di fare più gol possibili.

    Ecco la lista dei convocati da parte del C.t. Beto

    Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)
    Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia).
    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga).
    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

    GHANA

    Pass Mondiale decisamente sudato per il Ghana, è stato infatti necessario lo spareggio contro l’Egitto per avere la certezza di entrare a far parte delle trentadue. A pesare sul cammino verso il Brasile la sconfitta subita in Zambia per 1-0. La nazionale ghanese ha sbrigato agevolemente la pratica playoff. Messa in campo con un prudente 4-1-4-1, il punto di forza del Ghana è senza dubbio il centrocampo.

    James Kwesi Appiah è un ex difensore. C.t. del Ghana a più riprese, è stato anche vice allenatore della Nazionale africana prima di assumerne in prima persona  la guida nel 2012. Il suo è un calcio molto attento alla fase difensiva, senza disdegnare ficcanti contropiedi, soluzione decisamente efficace quando si ha in rosa giocatori dalla grande velocità abbinata ad un ottima tecnica di base.

    Fatau Dauda sarà il portiere titolare. In Brasile anche Fatau Dauda e Stephen Adams.

    In difesa Daniel Opare, Rashid Sumaila, Jerry Akaminko e Samuel Inkoom: saranno loro il quartetto arretrato, ma rappresentato una incognita: nessuno possiede una esperienza maturata nel proprio club a livello europeo Per loro il Mondiale sarà un banco di prova.

    A centrocampo poche nazionali possono contare sulle qualità di Kevin Prince Boateng, qualità abbinata ad una grande forza fisica. Jolly di centrocampo possiede una enorme esperienza ai più alti livelli; è capace di giostrare alle spalle di una unica punta, potrà rivelarsi una utile arma tattica per le difese più quotate, sperando che la condizione fisica continui ad accompagnarlo. L’esperienza di Michael Essien può tornare molto utile anche se il centrocampista sta attraversando un momento calante della sua carriera. Sulley Muntari ha attraversato una stagione nel Milan molto altalenante e i continui infortuni non lo aiutano ad essere sempre al top: il C.t. spera di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità. Kwadwo Asamoah è stata un’arma molto importante per la Juventus, la sua velocità sulla fascia sinistra garantiranno grande spinta al Ghana.

    Sarà da osservare molto attentamente  Christian Atsu  che è un giovane attaccante : cresciuto nelle giovanili del Porto, gioca con i lusitani nella stagione  2012-13, mettendosi in luce e meritando le attenzioni del Chelsea. Dai gramdi margini di miglioramento, per lui si prospetta un futuro radioso nel calcio europeo.  Asamoah Gyan sarà l’unico riferimento offensivo; si è già reso protagonista di tre reti nel Mondiale 2010 e, sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe portato il Ghana alle semifinali.

    Ecco la lista dei convocati del C.t.James Kwesi Appiah:

    Portieri: Adam Kwarasey (Stromsgodset), Fatau Dauda (Orlando Pirates), Stephen Adams (Aduana Stars)

    Difensori: Samuel Inkoom (Platanias), Daniel Opare (Standard Liegi), Harrison Afful (Esperance Tunisi), Jeffrey Schullp (Leicester), John Boye (Rennes), Jonathan Mensah (Evian), Jerry Akaminko (Eskisehirspor), Rashid Sumaila (Mamelodi Sundows)

    Centrocampisti: Michael Essien (Milan), Rabiu Mohammed (Evian), Agyemang Badu (Udinese), Kwadwo Asamoah (Juventus), Sulley Muntari (Milan), Albert Adomah (Middlesbrough), Wakasu Mubarak (Rubin Kazan), Christian Atsu (Vitesse Arnhem), David Accam (Helsingborg), Andre Ayew (Marsiglia), Afriyie Acquah (Parma)

    Attaccanti: Asamoah Gyan (Al Ain), Kevin Prince Boateng (Schalke), Abdul Majeed Waris (Valenciennes), Jordan Ayew (Sochaux)

    USA

    Grazie al proprio ranking, la rincorsa al Mondiale in Brasile della nazionale allenata da Jurgen Klismann è incominciata dal terzo turno dove si è dovuta confrontare in un girone più che abbordabile composto da Giamaica, Guatemala e Antigua e Barbuda che le ha permesso di chiudere in prima posizione con appena tre punti di vantaggio sulla seconda e sulla terza. Primato che è stato raggiunto anche nel quarto turno dove la concorrenza era decisamente più agguerrita con selezioni del calibro di Costa Rica, Honduras, Messico, Panama e Giamaica.

    Dopo gli ottavi di finale raggiunti al Mondiale 2010 gli Usa cercheranno di andare ancora più lontano, magari cercheranno di ripercorrere le gesta della nazionale del 2002 capace di spingersi fino ai quarti di finale, tuttavia le risorse a disposizione del tecnico sembrano più complete nel reparto avanzato e decisamente più carenti in quello arretrato.

    Dopo la precedente esperienza di C.t. alla guida della Germania Jurgen Klismann si appresta a vivere il secondo Mondiale da allenatore. E chissà che sulla panchina americana, il tedesco non riesca a riscattare il mancato successo nel 2010, quando la competizione si disputò in terra teutonica. Dall’altra parte ha già dimostrato di avere le carte in regola per puntare in alto dopo il successo nell’ultima edizione della Gold Cup.

    C’è un escluso di eccellenza, Landon Donovan, campione dei Los Angeles Galaxy, uno dei migliori marcatori della Nazionale. La decisione del C.t. ha lasciato tutti di stucco e il giocatore non ha preso bene l’esclusione.

    In porta ci sarà il portiere dell’Everton Tim Howard. In alternativa Brad Guzan e Nick Rimando.

    In difesa Geoff Cameron difensore dello Stoke City, Matt Besler, Omar Gonzalez e  DaMarcus Beasley dovrebbero esser i quattro che comporranno il pacchetto arretrato.

    A centrocampo farà parte della spedizione brasiliana Michael Bradley il quale ha dimostrato di essere un calciatore fondamentale per gli schemi dell’allenatore tedesco. Jermaine Jones non ha trovato molto spazio nel Besiktas, ma punta al Mondiale per riscattarsi. Attenzione a Mix Diskerud già protagonista della vittoria nella Gold Cup. Atteso alla prova Mondiale Julian Green, centrocampista 18enne del Bayern Monaco.

    In attacco sono attesi due grandi protagonisti e cioè Altidore e Dempsey. Il primo ha trovato continuità e spazio nel Sunderland, dimostrando di essere un centravanti dalla qualità ancora non totalmente espressa. Il secondo, dopo una breve parentesi al Tottenham e al Fulham, è ritornato negli States in forza al Seattle.  Molte aspettative intorno a Aron Johannsson autore nell’AZ Alkmaar di 17 gol in 23 partite disputate.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Jurgen Klismann:

    Portieri: Brad Guzan (Aston Villa/Ing), Tim Howard (Everton/Ing), Nick Rimando (Real Salt Lake)
    Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla/Mex), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin/Ger), Geoff Cameron (Stoke City/Ing), Timmy Chandler (Nuremberg/Ger), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach/Ger), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC)
    Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes/Fra), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg/Nor), Julian Green (Bayern Munich/Ger), Jermaine Jones (Besiktas/Tur), Graham Zusi (Sporting Kansas City)
    Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland/Ing), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar/Ola), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Arsenal-Napoli sale l’attesa per un nuovo big match

    Arsenal-Napoli sale l’attesa per un nuovo big match

    Il Napoli, reduce da un ottimo rendimento in campionato, dovrà affrontare in Inghilterra, nella seconda giornata di Champions League, l’Arsenal del tecnico Arsene Wenger. (altro…)

  • Caos Real, Zidane contro Bale: “nessuno vale 100 milioni”

    Caos Real, Zidane contro Bale: “nessuno vale 100 milioni”

    In casa Real Madrid la situazione non sembra delle migliori, almeno a giudicare dalle tensioni verbali che emergono in queste ore e che lasciano pensare ad un clima di “tutti contro tutti”. (altro…)

  • Brasile ko contro l’Inghilterra, la Germania supera la Francia

    Brasile ko contro l’Inghilterra, la Germania supera la Francia

    Mercoledì ricchissimo di numerose sfide internazionali, alcune dei veri e propri scontri diretti tra le formazioni migliori del globo. Nella lista di partite disputate, analizziamo qui Inghilterra-Brasile e Francia-Germania. Che dire, il valore di queste nazionali è abbastanza rinomato e risaputo e il risultato dei loro incontri è stato avvincente. L’Inghilterra ha sconfitto a Webley il Brasile per 2-1. Gli inglesi hanno messo in mostra un Rooney autore di una forma smagliante che, non solo ha segnato il primo dei due gol, ma ha anche aiutato i suoi in fase difensiva: sacrificio totale. I verdeoro hanno invece un po’ deluso, soprattutto Ronaldinho che, nella serata celebrativa delle sue 100 presenze con la nazionale brasiliana, si fa parare un rigore da Hart. L’altra sfida presa in considerazione è quella tra Francia e Germania: le due squadre europee hanno giocato una gara a viso aperto come se fosse una finale. Allo “Stade de France”, ancor più che a Webley, gli spettatori presenti si sono goduti una serata di grande calcio che ha visto la Germania rimontare l’iniziale svantaggio dei padroni di casa e portarsi a casa una vittoria pesante. Sia chiaro, in palio non c’erano punti ma tanto orgoglio e fiducia in vista dei prossimi impegni ufficiali. Vincere contro il Brasile, nel caso dell’Inghilterra, o espugnare lo Stade de France, nel caso della Germania, rientrano nel filone di imprese che impreziosisce una squadra in toto.

    Rooney festeggia dopo la rete del vantaggio della sua Inghilterra | © Clive Brunskill/Staff / Getty Images
    Rooney festeggia dopo la rete del vantaggio della sua Inghilterra | © Clive Brunskill/Staff / Getty Images

    INGHILTERRA-BRASILE – A Webley c’era il pienone: più di 87 mila spettatori a tifare la nazionale inglese di Rooney e company. Il motivo di un afflusso così consistente è dato anche dal nome dell’avversario: il Brasile, la nazionale di calcio per eccellenza e poco importa se nell’ultimo periodo i verdeoro hanno avuto un calo di forma. L’Inghilterra non batte il Brasile da 23 anni e ieri sera, grazie alla squadra messa in campo da Hodgson, gli inglesi sono riusciti a sfatare questo tabù. Dall’altra parte ci sarà un po’ di amarezza per la prima uscita di Felipe Scolari, nuovo allenatore del Brasile. I verdeoro non sono nella loro forma migliore mentre i padroni di casa danno il massimo davanti al loro pubblico. Già al 18′ si capisce che non è serata per il Brasile. L’arbitro assegna un rigore agli ospiti e sul dischetto va Ronaldinho ma Hart è bravo a respingere il tiro dagli undici metri. Poco dopo arriva il pareggio di Rooney al 26′ su una corta respinta di Julio Cesar. Ad inizio ripresa il Brasile si riporta in parità grazie a Fred ma il neo entrato Lampard chiude i conti al 60′.

    FRANCIA-GERMANIA – A Parigi i tedeschi superano in rimonta la Francia. I padroni di casa si portano in vantaggio con Valbuena allo scadere del primo tempo di gioco. Nella ripresa però, la Germania riesce a ribaltare le sorti del match. Prima Muller, poi Khedira, segnano i due gol che completano la rimonta tedesca. Nella Francia da segnalare l’ottima partita di Ribery e quella di Valbuena, fra l’altro autore anche del gol del momentaneo vantaggio per i suoi. Il migliore in assoluto in campo veste però la maglia della Germania. Stiamo parlando di Ozil che, pur non avendo segnato, si prende gran parte dei meriti della vittoria della sua nazionale. Sarà interessante capire come le due squadre arriveranno ai Mondiali del Brasile. La strada è ancora lunga.

    Video Inghilterra-Brasile

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  • Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Come di consueto apriamo una finestra sul calcio estero. Nella Liga rimonta vincente, come spesso capita, per il Real di Mourinho. I Blancos hanno visto ieri più di una strega sul campo del Valladolid, “merito” sopratutto dello scatenato Manucho. L’attaccante angolano mostra tutte le proprie qualità, le stesse che avrebbero potuto e dovuto offrire a Manucho un futuro in un grande club, e perché no, in Italia. Il Valladolid trova il vantaggio al settimo minuto, proprio grazie alla prima rete del calciatore africano. Il Real però pareggia i conti con Benzema cinque minuti più tardi. Quelli che si aspettano la rimonta in pieno stile Real devono ricredersi al minuto ventidue, quando Manucho riporta in vantaggio i padroni di casa. Sembra l’ennesima giornata no dei Blancos di Spagna, ma sul terreno di gioco doveva ancora scendere in campo lui, Ozil.

    DOPPIETTA– La rimonta del Real è solo rinviata. Il trequartista tedesco trova infatti il pareggio poco prima che l’arbitro fischi la fine del primo tempo, ed è lo stesso Ozil a firmare il gol vittoria alla mezzora del secondo tempo per il definitivo 3-2. Con questa vittoria il Real conferma il terzo posto nella classifica generale a otto punti dal Barcellona, che però ha una partita in meno.

    Real Valladolid CF v Real Madrid CF - La Liga
    Mesut Ozil festeggia con Benzema la solita rimonta Real | ©Denis Doyle/Getty Images

    PSG SHOW – Al Parco dei Principi nessuna difficoltà per gli uomini di Carlo Ancelotti che strapazzano l’Evian con quattro reti. Apre le danze il solito Ibrahimovic, seguito a ruota da Lavezzi, al suo primo gol con la maglia del Psg davanti ai propri tifosi. Nella ripresa completano la festa Thiago Motta e Gameiro. In classifica il Psg si porta a due punti dalla capolista Lione, impegnata stasera nella difficile trasferta sul campo del Saint Etienne.

    PRIMO SORRISO – E’ tempo di sorrisi anche per Rafa Benitez, che dopo il successo in Champions League contro il Nordsjaelland, coglie anche la prima vittoria in Premier. Contro il Sunderland Torres e compagni si ricordano di essere i Campioni d’Europa in carica, e proprio El Nino con una doppietta è il protagonista della vittoria per 3-1 del Chelsea. Oggi invece riflettori puntati sul derby di Manchester, big match che vale la testa della classifica.

    KAPUTT – In Bundesliga la sorpresa più grande arriva dal Dortmund, con la squadra di Klopp che soccombe in casa per opera del Wolfsburg (3-1 il risultato finale, a segno anche Bas Dost). Ne approfitta il Bayern Monaco, che continua la sua marcia trionfale in campionato. Sul campo del Augsburg i bavaresi centrano la tredicesima vittoria stagionale, raggiungendo quota 41 punti, a più 14 sui rivali del Borussia.

  • Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Nella lista dei calciatori in corsa per la conquista del Pallone d’Oro 2012, pubblicata oggi dal quotidiano France Football, appaiono anche i nomi di tre calciatori italiani: si tratta infatti dei due bianconeri Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo e soprattutto del bomber del City Mario Balotelli. Sicuramente inaspettato il nome del talento senza testa che, nonostante i tanti capricci e litigi avvenuti in questi ultimi tempi, si è conquistato un posto tra i 23 giocatori più forti del mondo.

    Inutile dire che la maggior parte dei calciatori è di nazionalità spagnola e specificatamente indossano la maglia del Real Madrid e del Barcellona: solamente loro infatti occupano undici posti dei ventitre disponibili. Per la prima volta inoltre tra i candidati vi è un giocatore che milita nel campionato cinese: si tratta ovviamente di Didier Drogba, attaccante in forza allo Shanghai Shenhua.

    Italian forward Mario Balotelli (R) cele
    Balotelli e Buffon © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Sicuramente per tutti gli atleti inseriti nella lista è un grande onore ma le scommesse vedono come favoriti alla vittoria finale i soliti Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, veri e propri talenti della natura che stanno continuando a stupire partita dopo partita.

    Ecco dunque la lista completa:

    Sergio Aguero (Manchester City – Argentina)
    Mario Balotelli (Manchester City – Italia)
    Karim Benzema (Real Madrid – Francia)
    Gianluigi Buffon (Juventus – Italia)
    Sergio Busquets (FC Barcellona – Spagna)
    Iker Casillas (Real Madrid – Spagna)
    Didier Drogba (Chelsea e Shanghai Shenhua – Costa d’Avorio)
    Radamel Falcao (Atletico Madrid – Colombia)
    Zlatan Ibrahimovic (Milan e PSG – Svezia)
    Andrés Iniesta (FC Barcellona- Spagna)
    Lionel Messi (FC Barcellona – Argetina)
    Manuel Neuer (Bayern Monaco – Germania)
    Neymar (Santos – Brasile)
    Mesut Özil (Real Madrid – Germania)
    Gerard Piqué (FC Barcellona – Spagna)
    Andrea Pirlo (Juventus – Italia)
    Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)
    Cristiano Ronaldo (Real Madrid – Portogallo)
    Wayne Rooney (Manchester United – Inghilterra)
    Yaya Toure (Manchester City – Costa d’Avorio)
    Robin van Persie (Arsenal e Manchester United – Olanda)
    Xabi Alonso (Real Madrid – Spagna)
    Xavi Hernandez (FC Barcellona – Spagna)

    Nello stesso articolo è stato poi riportata la lista dei candidati per la nomina di miglior allenatore: tra i dieci vi sono gli italiani Roberto Di Matteo, Roberto Mancini e Cesare Prandelli.

  • Lite Mourinho-Sergio Ramos, arriva la smentita

    Lite Mourinho-Sergio Ramos, arriva la smentita

    Di certo non è una stagione facile per il Real Madrid e soprattutto per il tecnico Josè Mourinho che, dopo il problema con Cristiano Ronaldo, il quale sembrava non essere più felice con il club spagnolo, ha dovuto discutere con Sergio Ramos. Nella partita disputatasi contro il Deportivo La Coruna, il giocatore spagnolo è infatti entrato nella ripresa ma, sotto la propria maglia, ha indossato quella di Ozil, il quale era stato tolto dal campo da Mourinho con tanto di rimproveri per l’insufficiente prestazione.

    Una provocazione che lascia il tempo che trova in quanto i giornali ci hanno chiaramente marciato sopra ma tra i due, a parte qualche battibecco per idee differenti, sembra non esserci niente di particolare. A riguardo su quanto successo sono intervenuti entrambi per dare la propria spiegazione dei fatti: da una parte il tecnico portoghese ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa spiegando che il rapporto tra loro non è dei migliori e che va certamente meglio quello tra lui e sua moglie. Una battuta che è però seguita da parole confortanti in quanto Mourinho ha voluto precisare che Ramos è un grande professionista e che tutti i suoi giocatori remano verso la vittoria.

    Sergio Ramos e Josè Mourinho © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages

    Lo stesso provocatore, il quale sembra aver indossato la maglia solamente per togliersela e mostrare quella di Ozil in caso di rete, è intervenuto direttamente sul proprio profilo Twitter per precisare alcune cose: con tono seccato il numero 4 del Real Madrid ha scritto che per lui Josè Mourinho è il miglior allenatore del mondo e che ha fatto quel gesto solamente per una promessa fatta al compagno di squadra. Sergio Ramos ha inoltre voluto dichiarare che quello successo nella passata stagione è acqua passata e che tutta la squadra vuole una sola cosa e chiaramente si riferisce alla conquista di risultati importanti.

  • Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Da molti è considerato come il girone di ferro di questi Campionati Europei 2012. Di sicuro Olanda e Germania avranno storto il naso alla lettura di Portogallo e Danimarca inserite nel loro stesso girone. Sopratutto i lusitani di Cristiano Ronaldo rappresentano una seria minaccia per le ambizioni delle due favorite del Gruppo B, che covano entrambe il sogno della finale. Quali i punti di forza e le debolezze?

    LA STORIA – Da girone di ferro che si rispetti, il blasone delle Nazionali di questo Gruppo si ammira nei 5 successi continentali raccolti nell’arco di 50 anni. Soltanto il Portogallo infatti manca all’appello di questa speciale classifica, mentre Danimarca, Olanda e Germania possono a diritto fregiarsi del titolo europeo. I danesi ottennero un successo quantomeno inatteso nell’edizione del ’92 disputata in Svezia, battendo in finale per 2-0 proprio i tedeschi. Gli orange invece riuscirono a trionfare nell’Europeo dell’88, grazie ad una rosa difficilmente riproponibile nei successivi anni. Trascinati dal giovane Marco Van Basten, senza dimenticare Ruud Gullit e Frank Rijkaard, la Nazionale allenata dal leggendario Rinus Michels sovvertì qualsiasi pronostico fino ad issarsi sul tetto d’Europa battendo in finale per 2-0 l’Unione Sovietica, data da tutti come la favorita del torneo. C’è poi la Germania, fino ad oggi la Nazionale che può contare più successi (3 titoli), due conquistati prima della caduta del muro di Berlino. I tedeschi sono anche la squadra che è arrivata più volte in fondo alla competizione (6).

    OLANDA

    Olanda © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    RIVINCITA – C’è un Mondiale che grida vendetta, un sogno svanito in finale contro la Roja di Del Bosque. Dopo due anni l’Olanda di Bert van Marwijk cerca la rivincita. Talento e classe non mancano di certo alla selezione orange, la quale può contare anche su un’ottima organizzazione di gioco grazie al lavoro del commissario tecnico olandese. Tante stelle brillano nel firmamento orange. Sulla carta, l’unico punto debole dei 23 di van Marwijk appare la difesa, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen non paragonabile, o perlomeno inferiore rispetto alle altre big. Anche nella corsia di sinistra, che verrà occupata con ogni probabilità dall’esperto Bouma (in rampa di lancia c’è il 18enne del Psv Willems), l’Olanda sembra perdere qualcosa rispetto alle grandi d’Europa. Da centrocampo in su però i tulipani fanno paura. Nel 4-2-3-1 di van Marwijk si inseriscono a pennello Mark Van Bommel (capitano della spedizione) e il mediano del City De Jong, senza dimenticare che in panchina siede Kevin Strootman, forse una delle migliori promesse del calcio olandese. Sulla trequarti spazio al nerazzurro Sneijder, con Van der Vaart e Robben sulle fasce. A completare l’attacco atomico degli orange troviamo Robin Van Persie, il cui trasferimento alla Juventus potrebbe diventare la prossima telenovela del calciomercato estivo. Tra le note negative e anche inspiegabili della spedizione olandese di Euro 2012 c’è l’assenza di Siem De Jong, uno dei protagonisti della cavalcata scudetto dell’Ajax di Frank De Boer.

    DANIMARCA

    Christian Eriksen © Dean/Getty Images

    RICCHI E POVERI – Attualmente nel ranking Fifa occupa il 10° posto, appena dietro all’Argentina, davanti a Italia e Francia. Nonostante ciò i danesi non sembrano una Nazionale capace di destare sorprese eclatanti quando inizieranno i Campionati Europei. Se non bastasse un attacco decisamente poco incisivo, con il solo Bendtner ad essere in doppia cifra con la maglia danese (oltre all’eterno Rommedahl), il ct Morten Olsen dovrà fare a meno di Sorensen, il portiere titolare della Nazionale (oltre 100 presenze), a causa di un infortunio alla schiena. Al suo posto dovrebbe giocare Lindegaard (8 presenze quest’anno in Premier League con la maglia del Manchester United). A centrocampo ci vorrà il migliore Eriksen (talento straordinario in forza all’Ajax, seguito negli ultimi tempi anche dal Milan) per far girare tutta la squadra. Anche perché in mezzo al campo la Danimarca è povera di talento (l’altro giocatore più conosciuto è Kvist, mediano dello Stoccarda). In difesa invece il commissario tecnico potrà contare sull’esperienza del capitano Daniel Agger (centrale del Liverpool), al cui fianco dovrebbe giocare Andreas Bjelland, stella del Nordsjaelland (club che quest’anno ha trionfato in Superligaen, la Serie A danese). Salvo sorprese dell’ultima ora quindi Simon Kjaer dovrebbe partire dalla panchina, pagando di fatto la disastrosa stagione con la maglia della Roma. Infine una curiosità: nella rosa dei 23 convocati figurano tre Poulsen. C’è Simon (terzino sinistro dell’Az), Christian (centrocampista dell’Evian e vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nella Juve, famoso sopratutto per essere stato sputato da Francesco Totti agli Europei del 2004), e Jakob (centrocampista del Midtjylland). Tre Poulsen ma nessuna parentela fra loro.

    GERMANIA 

    Ozil, Gomez e Muller © ROBERT MICHAEL/AFP/GettyImages

    FAVORITI – Volendoci sbilanciare diamo i tedeschi favoriti per il successo finale. Ormai il processo di maturazione intrapreso in questi quattro anni (dagli Europei del 2008 fino ai Mondiali di Sudafrica). La rosa non presenta apparenti punti deboli. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dalla corsia di destra occupata da Jerome Boateng, il fratello del rossonero Prince. Rispetto alle altre big della rassegna continentale, la Germania è la Nazionale con l’età media più bassa. E la giovane età non deve ingannare, dal momento che giocatori come Ozil, Kroos, Muller, Badstuber, hanno alle spalle già un’esperienza internazionale importante. Molti di loro infatti giocano titolari nei grandi club d’Europa, come Real e Bayern Monaco. Altri calciatori come Klose e Lahm non fanno altro che accrescere ulteriormente il carisma della Nazionale teutonica. In nessun altra squadra troviamo una coppia centrale di centrocampo come quella formata da Toni Kroos e Schweinsteiger (ricordando che in panchina c’è un certo Khedira), che unisce potenza e qualità tecnica, due pregi che ritroviamo sia in difesa che in attacco, con il ballottaggio tra Klose e Muller che dovrebbe essere vinto dal giocatore della Lazio, in molte occasioni preferito dal commissario tecnico Low al panzer del Bayern. A consegnare ulteriore qualità alla manovra tedesca ci sarà poi il fantasista del Real Mesut Ozil, oltre che il gioiellino del Borussia Mario Goetze. Un altro tassello fondamentale dello scacchiere tedesco è dato dalla presenze in porta di Manuel Neuer, ovvero uno degli estremi difensori più forti d’Europa, dietro forse soltanto al “nostro” Gigi Buffon. Infine non è da sottovalutare nemmeno lo stato psicologico in cui versa attualmente la Nazionale tedesca. Se da una parte si potrebbe pensare che molti dei giocatori tedeschi in rosa siano ancora sotto schok per la finale persa contro il Chelsea nella finale di Champions League, dall’altra la stessa debacle in Coppa Campioni potrebbe essere la molla decisiva per spingere l’orgoglio dei calciatori di Low a voler vincere ad ogni costo questo Europeo.

    PORTOGALLO

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ETERNA INCOMPIUTA – Quando si parla di Portogallo non si può non citare il classico luogo comune che circonda da anni la Nazionale lusitana. Tanto talento quanta poca concretezza davanti, senza un bomber che sappia far fare il salto di qualità all’intero movimento portoghese. La Pantera Eusebio è ora un lontano ricordo. In Ucraina e Polonia ci saranno i soliti noti, ovvero Helder Postiga e Hugo Almeida, calciatori che hanno messo insieme 30 gol in 100 presenze totali, dando un apporto ridicolo durante le fasi finali dei tornei più importanti (Mondiali ed Europei). Ogni anno c’è il punto interrogativo di Cristiano Ronaldo. A livello individuale è uno dei migliori al mondo, ma non è mai riuscito da solo a trascinare il proprio Paese al successo. Per la verità c’è andato vicino nel 2004, quando nell’Europeo di casa il Portogallo riuscì nell’impresa di arrivare per la prima volta in finale per poi perdere contro la Grecia. Una motivazione in più quest’anno è data dalla possibilità di vincere il Pallone d’Oro, approfittando del fatto che il Barca di Messi non ha vinto né Liga e né Champions. Tanto talento dicevamo, Cristiano Ronaldo e Nani sulle fasce ne sono un esempio pratico, senza dimenticare che a centrocampo ci sono Moutinho e Miguel Veloso, coadiuvati dalla forza fisica di Raul Meireles. In difesa il ct Paulo Bento (in carica dal 2010), potrà contare sul blocco Real, con il discusso Pepe in posizione centrale e Fabio Coentrao sulla corsia di sinistra. Le chances del Portogallo di superare il girone sono concentrate in gran parte sull’esito della sfida contro l’Olanda (considerando la Germania un gradino sopra le altre). Se Cristiano Ronaldo e Nani riusciranno a prendere in mano la squadra e spingerla alla vittoria contro gli orange, probabilmente i lusitani continueranno la loro avventura agli Europei.

    SPECIALE EURO 2012

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  • Bayern Monaco – Real Madrid 2-1, Gomez punisce al 90′

    Bayern Monaco – Real Madrid 2-1, Gomez punisce al 90′

    Nella prima semifinale d’andata di Champions League, la quale vedeva opposte Bayern Monaco Real Madrid, ha dato vita ad un match di grande livello. Trionfano i bavaresi, grazie ai goal di Ribery e di Gomez, che allo scadere gela gli animi madrileni. I bavaresi ipotecano così  la finale del 19 Maggio, che si giocherà proprio all’ Allianz Arena.

    Partono subito forte gli uomini di Heynckes, costringendo i “blancos” nella propria metà campo. Il match è comunque equilibrato. Il Real Madrid bada al possesso palla, mentre il Bayern si affida alle rapide ripartenze dei suoi esterni Ribery e Robben. Al 11′ Benzema, lanciato a rete da Ozil, prova ad ammutolire l’Allianz Arena con un destro in piena corsa, ma la sua conclusione è deviata prontamente  in angolo da Neuer. Al 17′ il primo colpo di scena della gara: il Bayern beneficia di un calcio d’angolo dalla sinistra, sui quali sviluppi, Ribery è lesto ad approfittare di una corta respinta di Sergio Ramos, portando così in vantaggio i bavaresi (goal viziato da una netta posizione in fuorigioco di Gustavo)! Il Real accusa il colpo. Ci prova C. Ronaldo su calcio piazzato, ma anche per il portoghese non sembra la migliore serata! Fine dei primi 45′ si va negli spogliatoi.

    Bayern Monaco – Real Madrid © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto. Il Real ci prova subito con Benzema, chiuso in angolo da J. Boateng. Al 52′ C. Ronaldo calcia addosso a Neuer, sulla quale respinta si avventa Benzema, cross in mezzo, tocco di prima di Ronaldo e tapin vincente di Ozil, 1-1! Azione fantastica, ma allo stesso tempo molto fortunata. Il Bayern Monaco si riversa nella metà campo ospite a caccia del nuovo vantaggio. Ci prova Gomez in due occasioni, prima di destro, poi su colpo di testa, ma in entrambe le occasioni Casillas risponde “presente”.

    Ma al 90′ il Bayern concretizza la superiorità dimostrata anche in questa ripresa. Lahm vola sulla destra, cross tagliato al centro sul quale si avventa Gomez, che in spaccata anticipa Coentrao, depositando alle spalle di Casillas per il nuovo vantaggio bavarese. Non c’è più tempo. Il Bayern Monaco supera meritatamente il Real Madrid 2-1, candidandosi fortemente alla finale del 19 Maggio.

    Le Pagelle:

    BAYERN MONACO

    Neuer 7: Il successo bavarese è gran parte merito suo. Sbatte la porta in faccia ad ogni tentativo madrileno. PROVVIDENZA

    Lahm 7: Solito corsaro sulla destra, fa vanti e indietro per tutta la gara. Decisivo l’assist per Gomez sul finale. PENDOLINO

    Ribery 7,5: Fa impazzire letteralmente i difensori avversari. Astuto nell’occasione del goal. SLALOM GIGANTE

    Gomez 7,5: Ancora lui, sempre lui! Nel goal del 2-1 mette in mostra tutte le sue qualità di bomber. CINICO

    REAL MADRID

    Casillas 6 : E’ l’ultimo ad arrendersi. Tenta in tutti i modi di sventare le offensive avversarie. DURO A MORIRE

    Sergio Ramos 5: Meglio come esterno che come centrale. Ingenuo nell’occasione del goal di Ribery. SPAESATO

    C. Ronaldo 5: Non è la sua miglior serata, e lo dimostrano le due punizioni calciate in malo modo. Lento e macchinoso, mai incisivo. DELUSIONE

    Bayern Monaco: Neuer 7; Lahm 7, J. Boateng 6,5, Badstuber 6, Alaba 6,5; Luiz Gustavo 6, Schweinsteiger 6,5 (16′ st Müller 6,5); Robben 6,5, Kroos 7, Ribery 7,5; Gomez 7,5. A disp.: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Timoshschuk, Olic. All.: Heynckes

    Real Madrid: Casillas 6; Arbeloa 5,5, Pepe 5,5, Sergio Ramos 5, Coentrao 5; Kedhira 5,5, Xabi Alonso 5,5; Di Maria 6 (35′ st Granero s.v), Özil  6(24′ st Marcelo 5), Ronaldo 5; Benzema 6,5 (39′ st Higuain s.v). A disp.: Adan, Albiol, Varane, Kakà. All.: Mourinho