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  • F1, Rosberg vince a Shangai davanti a Button e Hamilton. Solo 9° Alonso

    F1, Rosberg vince a Shangai davanti a Button e Hamilton. Solo 9° Alonso

    Nico Rosberg vince il terzo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1 sul circuito di Shangai, teatro del Gran Premio della Cina. Il pilota tedesco, dopo aver conquistato la prima pole della carriera nelle qualifiche, bissa il risultato positivo di sabato andando a vincere il suo primo Gran Premio dopo 111 gare all’attivo (inclusa quella di oggi), regalando alla Mercedes il ritorno al successo come costruttore dopo 57 anni, ultimo quello del cinque volte campione del mondo Juan Manuel Fangio sul circuito di Monza, GP d’Italia.

    Con la vittoria di oggi la Cina ha regalato al campionato il terzo vincitore diverso su altrettante gare disputate, il che fa presagire ad un mondiale sicuramente più equilibrato rispetto agli ultimi anni. A dimostrazione di ciò è stata emozionante ed esaltante la lotta finale che ha coinvolto fino ad un certo punto ben sei piloti, tutti racchiusi nel giro di un secondo ed in lotta per la seconda posizione, alle spalle di un Rosberg che aveva già fatto il vuoto e che non vedeva l’ora di tagliare il traguardo per portare a casa i suoi primi 25 punti mondiali.

    Alla fine l’ha spuntata Jenson Button, che però deve appellarsi alla sfortuna per essere rimasto bloccato ai box nel suo terzo e ultimo pit-stop oltre il tempo limite per un problema nel montaggio della ruota posteriore sinistra, senza il quale avrebbe potuto insidiare sicuramente la posizione di Rosberg che dopo la sua seconda e ultima sosta era ritornato davanti a lui per una decina di secondi. Cosi l’inglese è stato costretto a rientrare nel gruppetto e ad abbandonare i sogni di gloria, lasciando al tedesco la possibilità di risparmiare gli pneumatici e di involarsi da solo al traguardo.

    Terza posizione per l’altra McLaren di Lewis Hamilton, che si consola con il terzo gradino del podio che lo lancia inesorabilmente in vetta alla classifica mondiale in attesa del prossimo appuntamento. Il team di Woking non ha sicuramente sfruttato in questi primi tre GP tutto il potenziale e la miglior condizione rispetto ai rivali ma al momento è sicuramente la vettura che sta meglio e raggiungerla in vetta alla classifica non sarà di certo facile.

    Nico Rosberg © Ker Robertson/Getty Images

    Anche perchè la Red Bull sembra faticare più del previsto ma è comunque riuscita a salvare la faccia grazie alla quarta posizione di Mark Webber e alla quinta di Sebastian Vettel, che comunque ha rimontato dalla 11esima posizione e che avrebbe potuto raccogliere anche di più se non avesse dovuto arrendersi al calo di prestazione degli pneumatici nel finale e cedere la posizione prima a Button e poi nell’arco degli ultimi due giri ad Hamilton e Webber, che deve dirsi fortunato per essere decollato soltanto a metà dopo un’uscita di pista al 40esimo giro nella curva 13, prima del lungo rettilineo antecedente il traguardo.

    Alle spalle del tedesco bicampione del mondo troviamo la Lotus di Romain Grosjean, che ha portato a casa qualche punticino prezioso dopo che il team di Enstone aveva assaporato la possibilità di conquistare la seconda posizione con Kimi Raikkonen, che ha improvvisamente ceduto nel finale a causa del degrado delle gomme e che lo ha relegato in 14esima posizione. Buona comunque la prestazione del finlandese che fino a quando ha potuto ha lottato da vero guerriero per difendere la sua posizione.

    Cosi come è eccellente la prestazione delle due Williams di Bruno Senna e Pastor Maldonado, entrambe a punti nei primi dieci della classifica e apparse molto competitive e vicine ai team di testa. Sicuramente davanti alla Ferrari, che sta attraversando un periodo a dir poco nero. Non bastano i miracoli di Fernando Alonso, e alla fine la tanto attesa pioggia proclamata dallo spagnolo e che avrebbe potuto rimescolare le carte non è arrivata, e addirittura le temperature piuttosto basse del circuito cinese hanno fatto riemergere i soliti problemi della Rossa nel portare a giusta temperatura gli pneumatici. Cosi il risultato non poteva essere che deludente, con Alonso che anzi si è difeso bene fin quando ha potuto ma non riuscendo ad evitare la nona posizione finale, e Felipe Massa che ancora una volta chiude il suo score personale con uno zero in classifica, e con la 13esima posizione finale.

    Al contrario la prestazione delle Sauber, dimostraesi validissime sul giro secco in qualifica ma che hanno perso di consistenza sul passo di gara. Kamui Kobayashi riesce comunque a chiudere nella top-ten, anche se partiva dalla terza posizione, Sergio Perez, dopo la bella gara della Malesia, chiude in 11esima posizione.

    Peggio è andata a Micheal Schumacher che avrebbe potuto sicuramente lottare, se non per la vittoria, almeno per il podio, ma che è stato abbandonato sul più bello dai suoi meccanici che al primo pit-stop, al 12esimo giro, hanno dimenticato di avvitargli il dado della ruota anteriore destra costringendolo ad un ritiro che, vista la competitività della Mercedes, gli lascia l’amaro in bocca.

     

     

  • F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    Nelle prime prove libere del Gran Premio della Cina volano la McLaren di Hamilton e la Mercedes di Schumacher. Con la pioggia che ha bagnato l’asfalto del tracciato di Shanghai, ma che è andato progressivamente asciungandosi solo sul finale di sessione, il pilota anglo-caraibico ha staccato il miglior tempo nelle prove della mattina fermando il cronometro sull’1:37.106 al termine dei soli 7 giri effettuati in pista lasciando tra sè e il più immediato inseguitore Nico Rosberg un secondo pieno di distacco che a sua volta ha preceduto il compagno di box Michael Schumacher, entrambi hanno compiuto il doppio dei giri del pilota Mclaren che, ricordiamo, domani perderà 5 posizioni in griglia per aver sostituito il cambio sulla sua vettura.

    Immediatamente dietro si piazzano le due Sauber e le due Red Bull, il grande protagonista di Sepang Perez ha staccato il quarto tempo precedendo Kobayashi, Webber e il campione del mondo in carica Vettel. Chiudono la top ten Button, e le Toro Rosso di Ricciardo e Vergne. Male le Ferrari che chiudono le prime libere in 11esima e 12esima posizione rispettivamente con Alonso e Massa a 3 secondi dal leader.

    Se è vero che la prima sessione non è stata molto indicativa causa condizioni meteorologiche, lo stesso non vale per la seconda che si è svolta su pista asciutta: a svettare è stato Michael Schumacher con una Mercedes W03 molto competitiva e che ha ricevuto proprio ieri l’ok dalla FIA in merito al reclamo presentato dalla Lotus per il contestato sistema F-Duct, dichiarato regolare dal momento che il dispositivo non richiede l’intervento manuale del pilota come invece si doveva fare nella passata stagione. Ora tutti cercheranno di “copiare” il sistema messo a punto dalla Mercedes. Il Kaiser è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:36 concludendo le prove pomeridiane con il tempo di 1:35.973. Ad un soffio dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, staccato di 172 millesimi mentre ottima è stata anche la sessione di Vettel a 15 millesimi dal pilota inglese della McLaren. La Red Bull è sembrata a posto e capace domani di lottare per la pole position.

    Michael Schumacher © LIU JIN/AFP/Getty Images

    Quarto posto per l’altra “lattina volante” guidata da Webber che ha preceduto Rosberg con Button che, a guardare i tempi, si è concentrato più sul passo gara che a trovare la prestazione sul giro secco, fattore questo che implica come il pilota inglese sia assolutamente sicuro della sua vettura e favorito per la pole position domani dal momento che l’unico in grado di contendergli la pole, ovvero il compagno di team Hamilton, è fuori dai giochi a causa della penalità che dovrà scontare in qualifica.

    Alonso chiude la top ten chiudendo la giornata a un secondo e tre decimi dalla vetta e in decima posizione, Massa fa addirittura peggio rispetto alla prove della mattina piazzandosi in 17esima posizione preceduto dalle Lotus di Raikkonen e Grosjean, che non hanno brillato, dalle Toro Rosso di Vergne e Ricciardo, dalla Sauber di Perez e dalla Williams di Maldonado. La Ferrari, come era facilmente prevedibile, faticherà molto in qualifica, gli uomini del Cavallino sperano di fare meglio in gara, magari invocando l’arrivo della pioggia per domenica che potrebbe far ripetere l’exploit di Sepang.

  • F1, a Sepang ancora Hamilton in pole. 9° Alonso

    F1, a Sepang ancora Hamilton in pole. 9° Alonso

    In Malesia come in Australia. Lewis Hamilton conquista la seconda pole position consecutiva della stagione nelle qualifiche del Gran Premio di Malesia bissando quella ottenuta lo scorso week-end sul circuito di Melbourne nel Gran premio d’Australia ottenendo l’en-plein nelle prime due uscite stagionali.

    L’anglo-caraibico si conferma ancora re del giro secco conquistando la migliore prestazione  già al primo giro lanciato della Q3 fermando il crono sul tempo di 1.36:219. Il tempo del pilota della McLaren sarebbe potuto essere ancora più basso se non avesse avuto una piccola indecisione all’ultima curva dopo il lungo rettilineo dietro ai box, andando al bloccaggio delle ruote anteriori che forse qualche decimino per strada lo ha fatto perdere, ma nessuno poi è riuscito ad avvicinare il suo tempo tanto che non c’è stato bisogno neanche dell’ultimo tentativo lanciato. In definitiva Lewis può ritenersi soddisfatto della sua prestazione, dopo un sabato cominciato male, con un’escursione di pista nelle ultime libere e la pole, la 21esima delle sua carriera, poteva essere la miglior risposta possibile.

    Come a Melbourne anche la prima fila, tutta McLaren con Jenson Button che partirà alle spalle del compagno di squadra seppur di un solo decimo ( 1.36:368 il tempo del vincitore del Gran premio d’Australia), che spera di ripetere la prestazione del primo Gran Premio attaccando già in partenza il compagno di squadra, che sulla strategia di gara ha certamente qualcosina in meno. La McLaren comunque sembra davvero in forma e anche domani sarà la vettura da battere.

    Terzo posto per Michael Schumacher, che ottiene la sua miglior prestazione in qualifica dal suo ritorno in Formula 1 grazie ad un ottimo giro e ad una Mercedes che sul singolo giro non ha niente da invidiare a nessuno ma che sicuramente troverà qualche difficoltà in più sulla distanza di gara come già dimostrato in Australia.

    Per trovare la prima Red Bull bisogna scendere fino alla quarta posizione, dove troviamo Mark Webber che batte nuovamente in qualifica il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, ancora una volta in sesta posizione. Le lattine volanti non hanno più il passo dello scorso anno in qualifica, ma si sono dimostrate più veloci di tutte nelle libere sul passo di gara. Occhio anche alla strategia del campione del mondo che ha ottenuto il miglior tempo con gomme dure e che fa presagire ad una strategia diversa rispetto a tutti gli altri.

    Lewis Hamilton | © ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images

    Tra le due vetture anglo-austriache la Lotus di Kimi Raikkonen, ritrovatissimo campione che sembra non aver patito la lontanaza di due anni dalla Formula 1. Il finlandese, dopo aver ottenuto il primo tempo nella Q2, si ripete con un grandissimo tempo nell’ultima sessione ma purtroppo per lui sarà scalato di cinque posizioni per aver sostituito ieri la scatola del cambio e partirà dalla decima posizione.

    Buona anche la prestazione del compagno di squadra Romain Grosjean a conferma dell’ottimo bilanciamento della Lotus E20, che sembra essere nata davvero bene. Il francese chiude in settima posizione, ma, complice l’arretramento di Raikkonen partirà in sesta posizione, alle spalle di Vettel.

    Non perfetto Nico Rosberg, che viene battuto dal compagno di squadra Schumacher. Il tedesco paga ancora una volta un’errore di troppo nel giro buono, e nonostante una Mercedes ben bilanciata non riesce ad andare oltre l’ottavo posto. Il rammarico cresce guardando la prestazione delle terze libere, chiusa con la migliore prestazione.

    Soltanto nono Fernando Alonso, che sembra non avere segnali incoraggianti dalla sua Ferrari F2012. Qualche piccolo miglioramento rispetto all’Australia lo si è visto ma il gap dalle posizioni che contano è ancora troppo alto e non sembra colmabile in poco tempo visto che anche gli avversari corrono eccome. La penalità inflitta a Raikkonen gli farà guadagnare la quarta fila, non certo soddisfacente. Va peggio all’altro ferrarista Felipe Massa, che chiude le sue qualifiche già nella Q2 in 12esima posizione. Il brasiliano ha mostrato tanta fatica anche a passare la prima qualifica in cui ha dovuto utilizzare anche un set di gomme morbide al pari degli avversari inferiori. Piccola consolazione per lui il nuovo telaio portato da Maranello, che almeno lo ha avvicinato alle prestazioni di Alonso, distante soltanto tre decimi.

    Chiude la top-ten la Sauber di Sergio Perez, colui che in questi giorni è stato accostato al sedile della Ferrari proprio al posto di Massa. Bella la risposta del messicano che con una grande prestazione riesce a chiudere la sua qualifica con i migliori dieci e partirà alle spalle di Alonso.

    Griglia di partenza

     1.  Lewis Hamilton        McLaren-Mercedes     1m36.219s
     2.  Jenson Button         McLaren-Mercedes     1m36.368s   + 0.149
     3.  Michael Schumacher    Mercedes             1m36.391s   + 0.172
     4.  Mark Webber           Red Bull-Renault     1m36.461s   + 0.242
     5.  Kimi Raikkonen        Lotus-Renault        1m36.461s   + 0.242
     6.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault     1m36.634s   + 0.415
     7.  Romain Grosjean       Lotus-Renault        1m36.658s   + 0.439
     8.  Nico Rosberg          Mercedes             1m36.664s   + 0.445
     9.  Fernando Alonso       Ferrari              1m37.566s   + 1.347
    10.  Sergio Perez          Sauber-Ferrari       1m37.698s   + 1.479
    11.  Pastor Maldonado      Williams-Renault     1m37.589s   + 0.874
    12.  Felipe Massa          Ferrari              1m37.731s   + 1.016
    13.  Bruno Senna           Williams-Renault     1m37.841s   + 1.126
    14.  Paul di Resta         Force India-Mercedes 1m37.877s   + 1.162
    15.  Daniel Ricciardo      Toro Rosso-Ferrari   1m37.883s   + 1.168
    16.  Nico Hulkenberg       Force India-Mercedes 1m37.890s   + 1.175
    17.  Kamui Kobayashi       Sauber-Ferrari       1m38.069s   + 1.354
    18.  Jean-Eric Vergne      Toro Rosso-Ferrari   1m39.077s   + 1.905
    19.  Heikki Kovalainen     Caterham-Renault     1m39.306s   + 2.134
    20.  Vitaly Petrov         Caterham-Renault     1m39.567s   + 2.395
    21.  Timo Glock            Marussia-Cosworth    1m40.903s   + 3.731
    22.  Charles Pic           Marussia-Cosworth    1m41.250s   + 4.078
    23.  Pedro de la Rosa      HRT-Cosworth         1m42.914s   + 5.742
    24.  Narain Karthikeyan    HRT-Cosworth         1m43.655s   + 6.483
  • F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    Lewis Hamilton è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere sul circuito di Sepang, che domenica sarà teatro del Gran Premio di Malesia, seconda tappa del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ha dominato la giornata ottenendo il miglior tempo nella mattinata, prima della pausa pranzo, fermando il cronometro sul tempo di 1:38.021, precedendo nella classifica generale del venerdi la Mercedes del tedesco Michael Schumacher di circa mezzo secondo e il compagno di squadra Jenson Button. Quarto tempo per Sebastian Vettel, che ha ottenuto lo stesso tempo del vincitore del GP d’Australia. Recupera nella seconda sessione Fernando Alonso e chiude in settima posizione.

    PRIMA SESSIONE – Nonostante le previsioni metereologiche avessero annunciato l’arrivo della tanta temuta pioggia, la prima sessione di prove si è svolta sotto il sole che ha regalato 31°C di temperatura atmosferica e ben 43°C per l’asfalto. Così tutti i team ne hanno approfittato per effettuare diverse tornate per evitare di essere presi in controtempo dall’arrivo di qualche acquazzone, molto frequenti di questo periodo sul territorio malese.

    Hamilton, che ha ottenuto il miglior tempo, ha lottato per tutta la sessione con Sebastian Vettel, che alla fine è costretto a lasciare la prima piazza all’anglo-caraibico per circa mezzo secondo. Alle spalle dei primi due troviamo entrambe le Mercedes di Nico Rosberg e Micheal Schumacher, rispettivamente in terza e quarta posizione. Ottima anche la prestazione delle Lotus, in quinta e settima posizione con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, intermezzate dalla Red Bull di Mark Webber.

    Molto indietro le Ferrari con Felipe Massa 13esimo e Fernando Alonso 15esimo ad oltre un secondo e otto di ritardo dalla vetta. Molto probabile che in questa sessione entrambe le Rosse si siano concentrate sul lavoro in vista della gara e non sul giro di qualifica, sul quale solitamente si concentrano nelle seconde libere.

    Problemi anche per Jenson Button, rimasto fermo per la maggior parte del tempo a causa di alcuni problemi idraulici sulla sua Mp4-27. Proprio per questo il vincitore della prima gara non è riuscito a fare meglio del nono tempo.

    Da segnalare la prestazione del collaudatore della Williams Valterri Bottas, che dopo essersi messo in luce nei test invernali, firma un ottimo venerdì di prove ottenendo l’11esimo tempo davanti al compagno di squadra Pastor Maldonado. Ultime le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa.

    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    SECONDA SESSIONE – Si conferma Lewis Hamilton che però non riesce a migliorare la prestazione del mattino, anche se per un solo decimo. Alle spalle dell’anglo-caraibico la Mercedes di Michael Schumacher e l’altra McLaren del compagno Jenson Button, che dimostra di essersi ripreso dopo i problemi della mattinata, staccati entrambi di tre decimi.

    Rosberg conferma il ritmo tenuto nella mattinata e con un tempo simile si piazza in quarta posizione davanti alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che recupera ben 14 posizioni rispetto alla prima sessione. Migliora anche Fernando Alonso, che porta la sua Ferrari in sesta posizione a sette decimi dalla vetta. Massa invece sembra non avere proprio feeling con la nuova F2012 e non riesce ad andare oltre la 16esima poszione staccato di due secondi da Hamilton.

    Mezzo passo indietro per le Red Bull di Mark Webber con il settimo tempo, e soprattutto Sebastian Vettel, che chiude la top-ten con un distacco superiore al secondo. Stesso discorso anche per le Renault di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, che dopo una prima parte promettente hanno perso parte della loro competitività chiudendo rispettivamente in nona e 15esima posizione.

    Da segnalare ancora una volta problemi tecnici per la Sauber C32 di Kamui Kobayashi, che perde mezz’ora ai box prima di rientare in pista e chiudere in 14esima posizione. Due uscite di pista invece per Paul Di Resta con la sua Force India.

    A monopilizzare le ultime posizioni anche in questa sessione le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa, a oltre 5 secondi dalla vetta.

  • F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    Va a Lewis Hamilton la prima pole position della stagione. Sul circuito dell’Albert Park di Melbourne teatro del primo Gran Premio del 2012 il pilota inglese conquista la prima casella grazie ad un primo giro straordinario nell’ultima qualifica, la Q3, agevolato anche dal fatto di aver montato per primo un set di coperture morbide nuove risparmiate nelle altre due precedenti sessioni. L’anglo-caraibico è stato comunque l’unico in grado a scendere sotto il muro dell’1.25, anche se per soli pochi centesimi, fermando il cronometro sul tempo di 1.24:922, precedendo di un solo decimo il compagno di squadra Jenson Button (1.25:074 il tempo del vice campione del mondo), e partirà cosi davanti a tutti nel GP d’Australia. Per lui seconda pole position sul circuito australiano, 20esima della carriera.

    La McLaren conferma dunque le indiscrezioni dei protonistici e si conferma velocissima conquistando tutta la prima fila che non è sembrata mai in discussione per tutta la durata delle prove. Basti considerare che al terzo posto troviamo la sorpresa di giornata, la Lotus di Romain Grosjean, che bagna il suo rientro in Formula 1 con la prima piazza della seconda fila, davanti ad una coppia ritrovata, il binomio Mercedes-Schumacher, che conquista il miglior risultato da quando il tedesco ha fatto rientro nel Circus. La prestazione del team di Stoccarda è sembrata molto incoraggiante visto che hanno passato tutta la sessione nelle prime posizioni, e solo un errore per giro nell’ultima qualifica, ha impedito a Nico Rosberg di impensierire le due McLaren. Per il giovane figlio d’arte soltanto la settima posizione a sette decimi dalla vetta, davanti alla Williams Di Pastor Maldonado, la Force India di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che chiude la top-ten

    Lewis Hamilton © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Soltanto la terza fila invece per la Red Bull. Fa un pò effetto trovare indietro i campioni del mondo, le vetture che l’anno scorso monopolizzavano la prima fila facendo la differenza nell’ultimo giro secco. Sebastian Vettel chiude lontanissimo dalle McLaren, sesto e a sette decimi, dietro anche al suo compagno di squadra Mark Webber, cha ha accusato lo stesso ritardo. Secondo Chris Horner entrambi i piloti sarebbero stati rallentati da problemi al Kers, che avrebbero contribuito ad una prestazione abbastanza opaca. Ma anche l’anno scorso il sistema di recupero dell’energia non era il più funzionante sulla vettura anglo-austriaca, ma questo non gli impediva di dominare i GP. Insomma siamo solo all’inizio ed è ancora presto per tirare delle conclusioni,  ma le lattine volanti paiono aver perso un pò di competitività e lo strapotere visto lo scorso anno sembra essere soltanto un lontano ricordo.

    Parte male anche la stagione della Ferrari. A differenza della Red Bull, le difficoltà della F2012 erano state ampiamente previste e annunciate nei giorni scorsi e proprio per questo motivo nessuno si aspettava la pole position. Ma già dal primo Gran Premio stagionale vedere fuori dalla top-ten entrambe le monoposto di Maranello fa una certa impressione. Fernando Alonso chiude la sua qualifica in 12esima posizione, al secondo tentativo di giro veloce in Q2 a causa di un suo errore alla prima curva insabbiandosi nella ghiaia dopo un testacoda provocato dal contatto con l’erba a lato della pista. Peccato perchè il primo giro dello spagnolo era stato abbastanza incoraggiante e senza l’errore avrebbe potuto lottare sicuramente almeno per la seconda fila. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

    Felipe Massa invece chiude 16esimo, semplicemente per il fatto di essere stato più lento degli altri. Il brasiliano, chiamato a riscattare la stagione 2011 molto più che deludente, non poteva avere inizio peggiore, e viene graziato da Kimi Raikkonen, che non inizia proprio nel migliore dei modi la sua seconda vita in F1. il finlandese chiude in 18esima posizione, terminando i giochi già nella Q1.

    Chiudono la classifica le Caterham del connazionale Kovalainen e Petrov, le Marussia di Glock e Pic e le HRT di De La Rosa e Karthikeyan che non hanno superato neanche il 107% e rischiano di non prendere parte alla gara di domani.

    La griglia di partenza potrebbe essere comunque modificata a seguito di alcune irregolarità di alcune vetture. Alla fine della Q2 infatti i commissari di gara hanno messo sotto la lente di ingrandimento il comportamento di alcuni piloti che erano scesi contemporaneamente in pista per cercare di passare il turno e che probabilmente hanno commesso qualche scorrettezza. Nelle prossime ore il verdetto.

  • F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    Sono partite questa mattina sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia le prime libere che hanno aperto il mondiale 2012 di Formula 1. Entrambe le sessioni sono state caratterizzate da una leggera pioggia che ha reso umido il tracciato, ma se nella prima parte di giornata i 20 gradi di temperatura hanno contribuito ad asciugare la pista, dopo la pausa pranzo la pioggia torrenziale ha costretto per la maggior parte del tempo i piloti a rimanere nei box.

    La sessione mattutina si è aperta nel segno della McLaren che ha conquistato le prime due posizioni con Jenson Button, autore del miglior crono con il tempo di 1.27:560, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, staccato di soli due decimi. Terzo posto per Michael Schumacher, in ritardo di sei decimi dalla coppia di Woking. L’altra Mercedes del compagno Nico Rosberg chiude in sesta posizione.

    Dietro le tre Frecce d’Argento la Ferrari di Fernando Alonso, che si ferma a otto decimi dalla vetta. Non malissimo la posizione dello spagnolo che comunque ammette che le condizioni della F2012 non sono ancora al meglio. Il compagno di squadra Felipe Massa comincia la sua stagione nel peggiore dei modi chiudendo la sua prima sessione in 18esima posizione a tre secondi di ritardo e con un errore all’attivo che lo ha costretto ad insabbiarsi nella ghiaia dopo un testacoda.

    Jenson Button © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Male apparentemente anche la Red Bull, che comunque si pensa abbia fatto pretattica facendo di tutto per nascondersi. Mark Webber chiude quinto a quasi un secondo, Sebastian Vettel è addirittura 11esimo, fuori dalla top ten, con oltre due secondi di svantaggio, dietro anche al rientrante Kimi Raikkonen che chiude in decima posizione.

    La pioggia  ha reso praticamente inutile la seconda sessione visto che le condizioni metereologiche hanno permesso ai piloti di montare le gomme slick solamente a 20 minuti dalla fine, quiando i giochi erano praticamente fatti. Il più veloce di tutti nell’ultima sessione è stato Michael Schumacher, seguito da Nico Hulkenberg con la Force India e dalla Sauber di Sergio Perez.

    Le insidie del tracciato bagnato non hanno risparmiato l’altra C32 di Kamui Kobayashi, che si è resa protagonista di un testacoda proprio sul rettilineo finale, finendo sal centro della pista essendo uscito troppo largo dall’ultima curva e avendo toccato l’erba sintetica ancora troppo umida. I top team hanno girato con cautela testandole condizioni della pista senza foezare il tempo, mentre Alonso conferma la quarta posizione.

    Per le qualifiche non è prevista pioggia quindi le prove che decideranno la griglia di partenza si svolgeranno con pista asciutta. A differenza delle libere di oggi che lasciano il tempo che trovano, da domani si farà sul serio.

  • F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    Tutti i piloti e i team sono già arrivati al Melbourne, manca ormai poco all’inizio dell’attesissimo Mondiale 2012 di Formula 1, soltanto 24 ore alle prime libere sul circuito dell’Albert Park in Australia che apriranno la 63esima edizione del campionato del mondo, quello che sarà infatti il più lungo mondiale della storia della F1. Da quest’anno saranno infatti ben 20 i Gran Premi su cui i piloti dovranno confrontarsi, uno in più rispetto allo scorso anno quando venne cancellato dal calendario il GP del Barhain per gli ormai noti disordini del paese.

    Le new-entry quest’anno saranno proprio il rientro del Bahrain e il nuovo GP di Austin sui quali però aleggiano ancora molti dubbi, mentre di sicuro non avremo più il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istanbul, che saluta la competizione dopo 7 anni. Per il resto tutto confermato, con il rientro del Nurburgring a discapito di Hockenheim per l’alternanza ogni anno per il GP della Germania, e i due suggestivi Gran Premi in notturna di Singapore e Abu Dhabi.

    Si riparte da Melbourne, che come nella maggior parte delle volte sarà teatro della gara inaugurale del Mondiale. Circuito cittadino ma da sempre uno dei più veloci considerando le medie sul giro tra le più alte della Formula 1, è da tradizione favorevole alla vettura meglio bilanciata in conseguenza dell’alto carico aerodinamico che le vetture necessitano per percorrere le sue 16 curve. Il punto in cui i piloti potranno maggiormante tentare il soprpasso sarà sul rettilineo del traguardo, favoriti dal dispositivo DRS introdotto la scorsa stagione, che da quest’anno potrà essere attivato ben due volte su questo circuito, sia sul rettilineo principale che in quello successivo tra la le curve 2 e 3.   Il punto di detection point invece sarà solo uno, e sarà posto alla curva prima del traguardo.

    Sarà un GP molto importante perchè da molti anni resiste la tradizione che vede campione del Mondo il pilota che riesce a vincere  su questa pista. Il favorito numero uno in questione è sicuramente Sebastian Vettel, forte della sua consacrazione negli ultimi due anni e voglioso di eguagliare il record di Micheal Schumacher e Fangio di conquistare tre titoli mondiali consecutivi. Riuscendoci riuscirebbe sicuramente a smentire tutti coloro (più dai colleghi stessi che dall’esterno) che lo etichettano come “pilota che vince perchè ha la macchina più forte”. Anche perchè da quest’anno si riparte da una sorta di anno zero, in cui sono state tantissime le limitazioni e le innovazioni imposte dalla Fia.

    A partire dall’abolizione dei tanto discussi scarichi soffiati introdotti dal genio Adrian Newey, che da quest’anno saranno posizionati più in alto sulla vettura come ai vecchi tempi e non potranno generare più tanto carico aerodinamico. Proprio per questo motivo la Pirelli che anche quest’anno sarà il fornitore ufficiale degli pneumatici fornirà gomme che consentiranno al pilota una maggiore aderenza al posteriore.

    Ma la novità più importante a livello visivo sarà sicuramente l’antiestetico muso a becco d’anatra che sarà presente su tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren che ha preferito optare per una soluzione lineare in controtendenza rispetto al resto della compagnia. Questa soluzione aerodinamica sarà caratterizzata dalla divisione per via di uno scalino della parte dell’abitacolo con la parte anteriore del muso stesso per via delle nuove regolamentzioni che vincolano l’altezza massima della vettura nella parte anteriore, per diminuire la pericolosità dell’impatto in caso di urto con la parte laterale della vettura che è stata appositamente rialzata.

    C’è chi ha fatto quindi di necessità virtù, neanche a dirlo Newey si è subito adoperato per trovare uno stratagemma per trasformare un semlice scalino in un’arma micidiale: vi ha infatti posto una fessura per il passaggio dell’aria che non si è ancora riuscita a decifrare ma si è pronti a scommettere su un’altra invenzione aerodinamica (simile all’F-duct) e non ad un semplice passaggio d’aria per refrigerare i piloti come lui stesso ha dichiarato. Anche la Sauber ha presentato una soluzione analoga posta però al di sopra dello scalino.

    F1, Gran Premio Australia | © Robert Cianflone/Getty Images

    Dalle varie Gallerie del Vento si è passati poi alla pista e i test pre-stagionali hanno mostrato che per forza di cose la macchina da battere sarà ancora la Red Bull campione del mondo in carica ma la lotta si preannuncia molto serrata: la macchina più in forma è stata sicuramente la Lotus, dominatrice nella maggior parte delle giornate di test, che quest’anno schiera una coppia tutta nuova quanto ambiziosa. Il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen fa il suo ritorno dopo due anni passati nel Rally, e Romain Grosjean, campione iridato GP2, ansioso di riscattare la mezza stagione nel 2009 con la Renault in cui venne ingaggiato per sostituire Nelsinho Piquè e nella quale non si mise certo in luce per i risultati in pista, abbastanza deludenti.

    Dalle premesse la scuderia francese sicuramente potrebbe essere la sorpresa della stagione, anche se le gerarchie là davanti non sembrano essere cambiate. La McLaren si presenta sicuramente come anti Red Bull visto che nei test collettivi è stata una delle scuderie più convincenti. Hamilton e Button sono due piloti di sicuro affidamento e che possono puntare entrambi al Mondiale, ma l’anglo-caraibico dovrà dimostrare di saper gestire meglio la sua vita al di fuori della pit-lane. Per il resto la scelta del team di andare in controtendenza nella progettazione della nuova vettura è stata molto coraggiosa e bisognerà aspettare ancora poco per sapere se porterà un vantaggio o uno svantaggio.

    E poi c’è la Ferrari che nonostante i problemi annunciati da Domenicali ci si aspetta di trovarla sempre lassù a lottare per la vittoria. E’ vero che i test non sono andati nel modo in cui si sperava ma la progettazione di un’auto innovativa rispetto allo scorso anno richiede tempo per migliorare. Anche la McLaren lo scorso anno partì malissimo ma finì per diventare l’anti Red Bull. E se su Alonso si può fare sicuro affidamento, Massa deve dimostare di meritare la Ferrari riscattando la stagione deludente dello scorso anno, portando più risultati utili possibili al team.

    Alle spalle delle prime tre big, la Mercedes sembra essere nata sotto i migliori auspici, e come al solito il team tedesco, sotto la direzione dell’ex Ferrari Ross Brawn, è stato uno dei miglior a livello di innovazione. Basti pensare al W-duct, fratello di quell’ F-duct bandito dalla FIA, che migliora l’aerodinamica della vettura e incrementa la velocità in rettilineo mandando in stallo l’ala anteriore. Non è un caso che il dispositivo sia stato copiato subito dalla McLaren, ma essendo stato considerato un sistema legale le vetture ad utilizzarlo non potranno che aumentare. Sicuramente all’interno del team si punterà sulla voglia di riscatto del vecchio leone Micheal Schumacher che vuole dimostare di non essere un pilota finito e per questo ripartirà dal record di sorpassi ottenuto lo scorso campionato, e sulla bravura di Nico Rosberg, pilota mai sbocciato completamente ed in attesa della prima vittoria.

    Posibili outsider sicuramente la Force India che punta a migliorare il campionato dello scorso anno già di ottimo livello. Per farlo potrà contare su Nico Hulkenberg che ha dimostrato il suo valore già in Williams conquistando anche una pole position nel GP del Brasile 2010, e su Paul Di Resta. Fatto fuori invece Adrian Sutil a seguito della vicenda che lo ha coinvolto nel caso Lux. Desta molta sorpresa la coppia tutta nuova in Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne che hanno sostituito Alguersuari e Buemi che comunque non demeritavano affatto. Se per lo svizzero c’è stata la promozione se pur come terzo pilota in Red Bull per lo spagnolo è stata una vera è propria bocciatura. Sicuramente dalla nuova coppia ci si aspetta di più dal team, staremo a vedere.

    Da non sottovalutare anche la Sauber spinta dal propulsore Ferrari e che potrà contare su un pilota sempre di scuola “Rossa” come Sergio Perez e dal samurai giapponese Kamui Kobayashi, capace come pochi di rifilare sorpassi in un fazzoletto di pista. Molte aspettative anche sul fronte Williams, la grande decaduta ormai da un pò (troppi) anni, abbandonata anche dai suoi sponsor principali. Così per mantenere il suo grande appeal ha richiamato un binomio affscinante, quello con Senna che ricalca le orme dello zio Ayrton, affiancato dal venezuelano Pastor Maldonado sperando che in questi anno arrivino risultati più convincenti.

    Partono in ultima posizione sia la Marussia, exVirgin, che ha totalizzato pochi chilometri con Timo Glock e Charles Pic tra l’altro con la vecchia vettura, e la HRT di Pedro de La Rosa e Narain Karthikeyan, che si apprestano ad iniziare il Mondiale con zero chilometri sulle spalle. Davanti a loro la comunque migliorata Catehram, che ha perso la battaglia legale con la Renault per il nome Lotus, schiererà Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, che grazie ai suoi sponsor ha scalzato all’ultimo momento Jarno Trulli.

    Per questo motivo il Mondiale partirà dopo moltissimi anni senza nessun portabandiera a difendere il nostro tricolore, ma in compenso potremo contare sullo spettacolo che si spera i ben 6 campioni del Mondo daranno nell’arco della stagione. In pista contemporaneamente ci saranno 12 titoli iridati, con Michael Schumacher, re assoluto con 7 titoli all’attivo, seguito dalla coppia Vettel e Alonso che inseguono a quota 2. Un titolo a testa per la coppia McLaren Hamilton e Button e l’ex Raikkonen.

    Chi avrà la meglio quest’anno? Allacciate le cinture, il responso, come al solito, lo darà la pista.

  • Ducati, in vendita il marchio

    Ducati, in vendita il marchio

    Notizia shock nel mondo dei motori. La Ducati,  storico marchio italiano che insieme alla Ferrari è simbolo dell’Italia nel mondo, rischia di scomparire dopo l’annuncio dell’imprenditore italiano Andrea Bonomi che ha annunciato di averlo messo in vendita. Bonomi, proprietario della Investindustial, gruppo tricolore di private equity, l’aveva rilevata sei anni fa, alla fine del 2005, dai fondi di investimento americani della Texas Pacific, rafforzando la sua immagine riportandola ad un buon livello di vendita e spera ora di ricavare dalla vendita del marchio una cifra intorno al miliardo di euro.

    La notiza è stata pubblicata e riportata dal principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, il Financial Times ed è poi giunta in Italia tramite il corrispondente Il Sole 24ore, che ha riportato i dettagli dell’operazione che dovrebbe portare il colosso italiano in terra straniera. La speranza, secondo Bonomi, è che il marchio possa essere acquistato da un partner industriale al fine di svilupparne le potenzialità e farlo crescere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di chiudere l’affare già in questo anno: “Ducati è una società perfetta ma che per crescere ancora ha bisogno del sostegno di un partner industriale di rilevanza mondiale, cominceremo a cercarlo già da quest’anno”.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Come già detto Bonomi valuta il marchio Ducati su una cifra che si aggira intorno al miliardo di euro, cifra tre volte superiore all’acquisto iniziale, e i pretendenti per l’acquisto non mancano: su tutti i grandi gruppi automobilistici tedeschi della BMW, che però ha subito smentito l’interesse, Volkswagen e Mercedes, tutti nel settore delle quattro ruote. In questo senso si spera che la collaborazione tra un marchio tedesco ed uno italiano porti ad un risultato positivo come accaduto per l’acquisto della Lamborghini da parte sempre della Volkswagen tramite Audi.

    In alternativa Investindustrial, sempre tramite il manager Bonomi,  potrebbe quotare l’azienda in borsa e in tal senso ha dato mandato incarico ad alcune banche tra le quali Goldman Sachs, Deutsche Bank e Banca Imi, di valutare una possibile stima del marchio nei titoli di Honk Kong. Questa operazione, a causa dell’uscita dell’azienda nel 2008 dalla Borsa di Milano, resta comunque più difficile e praticabile soltanto come alternativa.

    In conclusione l’azienda emiliana,  che partecipa in forma ufficiale al campionato del mondo MotoGP e in forma privata nel mondo delle derivate di serie della Superbike, è ambita da molti perchè nonostante la crisi che ha colpito il paese italiano le quote di mercato sono sempre in costante crescita. Per cui non si escludono sorprese dell’ultima ora da parte di altri acquirenti oltre a quelli sopra citati.

  • F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    La terza e penultima giornata di prove pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera se l’aggiudica ancora una volta la Mercedes, questa volta con Nico Rosberg che nella giornata odierna ha preso il posto di Michael Schumacher. Il tedesco firma il miglior tempo di giornata in 1.17:613, unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.18, durante la sessione della mattina, una delle più fredde mai passate in Formula 1 cominciata a 0°C e terminata con il termometro poco sopra lo zero.

    Per quanto possa essere poco indicativo in questi giorni di test il risultato della scuderia dalla stella a tre punte mostra comunque come le vecchie monoposto dotate del dispositivo degli scarichi soffianti al diffusore siano più performanti rispetto a quelle di quest’anno, ancora non pienamente efficaci con la soluzione “standard” dei tubi di scarico.

    Il pilota più veloce con le vetture del 2012 è il francese Romain Grosjean con il tempo di 1.18:419. Il pilota della Lotus conferma le buone prestazioni della nuova vettura staccando di otto decimi Sebastian Vettel, alle sue spalle, prima di abbandonare la sessione per aver finito il carburante causando anche una delle tre bandiere rosse.

    Sebastian Vettel come detto si aggiudica la terza posizione, scavalcando nel pomeriggio Lewis Hamilton. La Red Bull RB8 si è concentrata maggiormante sui long-run mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, lavorando prevalentemente con gomme a mescola dura. L’inglese della McLaren dunque chiude in quarta posizione staccato di un secondo e otto dalla vetta e di due decimi dal campione del mondo, mentre quello più attardato del trio delle meraviglie è sicuramente Fernando Alonso, solo settimo con la sua Ferrari F2012 a due secondi e sette dalla vetta. Il pilota asturiano idolo di casa non ha trascorso una prima giornata di lavoro molto fortunata, bloccato da un problema idraulico che per gran parte della mattinata lo ha costretto a restare fermo ai box. Per lui soltanto 67 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.20:412.

    Buona prestazione ancora una volta per la Toro Rosso con Jean Eric Vergne, che ha preso il posto di Daniel Ricciardo, in quinta posizione alle spalle di Hamilton, mentre in sesta posizione chiude la Sauber di Sergio Perez.

    Bruno Senna chiude il suo primo giorno di test in ottava posizione, penultimo, ma con un gran numero di giri all’attivo, ben 125, mirati al lavoro di sviluppo delle componenti aerodinamiche e all’acquisizione di dati relativi alle nuove gomme. Per la sua Williams FW34 anche molti long-run con il pieno di carburante.

    Ultima posizione per la Catheram del collaudatore Giedo Van der Garde, molto lontano dal gruppo con i suoi 5 secondi e sette di distacco dalla vetta. Per lui anche un testacoda che ha causato una bandiera rossa, cosa che non gli ha impedito di riprendere le prove. Molto sfortunato invece Jules Bianchi che dopo appena due giri è andato a sbattere contro le barriere danneggiando la sua Force India VJM05. I meccanici non hanno fatto in tempo a riparare la vettura e di conseguenza nessun tempo cronometrato all’attivo per il francese, oltre ad una giornata preziosissima di test andata persa.

  • Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Michael Schumacher ha chiuso in testa la seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera. Il pilota della Mercedes è autore della migliore prestazione sia al mattino che al pomeriggio, ma è proprio nella prima mezza giornata di prove che il tedesco mette a segno il giro migliore di giornata girando con gomme morbide in 1.18:561, come ieri con la Mercedes W02 dello scorso anno. Nella scuderia della stella a tre punte si sono concentrati per lo più sulla raccolta dei dati dei nuovi pneumatici Pirelli in vista del debutto della nuova vettura il 21 febbraio sul circuito del Montmelò, in occasione della seconda sessione di test.

    Per questi motivi il tempo fatto segnare dal Kaiser va preso abbastanza con le pinze in quanto fatto segnare con il dispositivo degli scarichi soffiati, e che di conseguenza potrebbe essere di cinque o sei decimi inferiore rispetto ai tempi delle nuove vetture. Il primo tempo di riferimento dunque è neanche a dirlo della Red Bull di Mark Webber, che dovendo recuperare il tempo perso nella giornata di ieri, ha completato 97 giri, il migliore dei quali in 1.19:184. Quello che fa (ormai non più) sorpresa è la costanza nei tempi dell’australiano, a dimostrazione che anche quest’anno la lattina volante è nata sotto i migliori auspici.

    Alle sue spalle Daniel Ricciardo che conferma l’ottima prestazione fatta registrare nella giornata di ieri migliorandosi e chiudendo in terza posizione.  Molti giri (100) anche per la Toro Rosso STR7, che come la sorella maggiore ha mostrato un buon passo gara, molto vicino a quello dei primi, anche se ancora i tempi sono poco indicativi per chiarirci i reali valori in campo, anzi in pista.

    Quarta posizione per Jules Bianchi con il tempo di 1.20:221. Il test driver francese della Force India ha prima preso il posto di Paul Di Resta completando soltanto 46 giri, per poi restituirglielo al pomeriggio. Per il pilota scozzese sesta posizione finale con il tempo di 1.20:272.

    Tra le due Force India troviamo la Lotus E20 di Kimi Raikkonen che diversamente da ieri si è concentrato sui long-run. Molti errori da parte del finlandese che nei suoi 117 giri totali, il migliore dei quali in 1.20:239, ha compiuto diversi errori, due uscite di pista per lui, una per sessione, e una di queste ha causato anche una delle due bandiere rosse di giornata.

    Ancora indietro Ferrari e McLaren con Felipe Massa e Jenson Button in settima e ottava posizione. In Ferrari hanno preferito continuare con il lavoro di valutazione sulla configurazione aerodinamica e per il momento non pare si siano concentrati sulla prestazione assoluta. Alla fine il miglior tempo di giornata del brasiliano è di 1.20:454, ma in totale i 276 chilometri percorsi nella due giorni di test sono serrviti molto per la raccolata dei vari dati della nuova vettura. Parzialmente soddisfatto il vice campione del mondo 2008: “La F2012 ha un potenziale gigante vista la base dalla quale partiamo. L’auto è molto diversa e c’è da fare un pò di lavoro in più del previsto. Le impressioni sono buone, il cronometro non vale nulla oggi”. Da domani Felipe lascerà il posto al compagno di squadra Fernando Alonso.

    Stesso discorso per la scuderia di Wooking che con Jenson Button ha preferito concentrarsi sui long-run e verificare il comportamento della vettura con un alto carico di carburante. Seguono Sergio Perez con la Sauber e Pastor Maldonado con la Williams. Più indietro come da previsione la nuova Catheram di Heikki Kovalainen e la “vecchia” HRT di Pedro De La Rosa.

    Da domani dentro le “seconde guide”: con Vettel, Hamilton e Alonso si avrà un antipasto della lotta mondiale.