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  • Nba, Gallinari trascina i Nuggets, i Rockets perdono ancora

    Nba, Gallinari trascina i Nuggets, i Rockets perdono ancora

    La notte Nba ha riservato alcune sorprese per quanto riguarda le partite disputatesi oltreoceano. I Memphis Grizzlies, finora la squadra con il miglior record della lega, sono stati sconfitti sul parquet di casa dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari, assoluto protagonista della serata che con 26 punti messi a segno ha permesso alla franchigia del Colorado di battere una squadra molto forte e organizzata. Non basta ai Grizzlies l’ottima prova dei suoi giocatori per evitare il secondo ko stagionale, in una partita in totale equilibrio fino alla fine dove si è messo in evidenza il solito Rudy Gay con 22 punti e Zach Randolph con la doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi.

    Gli Spurs cadono contro i Clippers per la seconda volta in stagione, trascinati da Chris Paul e Blake Griffin vogliosi di rivincita dopo l’eliminazione subita proprio da parte dei texani nei playoff della scorsa stagione. Per San Antonio è un vero campanello d’allarme, in quanto due delle tre sconfitte stagionali sono arrivate ad opera della franchigia losangelina che può contare in un roster giovane e fresco a differenza degli “speroni” di cui l’età media è una delle più vecchie in Nba e questo potrebbe comportare il cammino verso il titolo della squadra capitanata dal solito Tim Duncan, sempre positivo e realizzatore di 20 punti a cui ha aggiunto 14 rimbalzi, e da Tony Parker, un po’ evanescente la scorsa notte. Paul migliore realizzatore dei Clippers con 19 punti messi a referto, ben coadiuvato dai compagni, soprattutto da un Matt Barnes efficace autore di 14 punti e 9 rimbalzi partito dalla panchina.

    Pronto riscatto per gli Indiana Pacers contro i Washington Wizards dopo il ko subito la scorsa notte per mano dei New York Knicks. Superlativa la prestazione di David West autore di 30 punti a cui si è aggiunta quella di un ottimo Roy Hibbert il quale ha messo a referto 20 punti e 12 rimbalzi e 4 stoppate. Per Washington, peggior squadra della lega e ancora a secco di vittorie, è degna di nota la gara di Bradley Beal autore di 18 punti. Per i Wizards, privi comunque della loro stella John Wall, sarà difficile accedere ai playoff.

    Gallinari
    Gallinari | © Christian Petersen / Getty Images

    Vittoria sofferta per i Charlotte Bobcats di Michael Jordan sui Milwaukee Bucks, cui non è bastata la grande prestazione di Monta Ellis autore di ben 31 punti e 5 assist. Per la squadra del North Carolina si è messo in evidenza Ramon Session, partito come sesto uomo nello scacchiere delle “linci” e top scorer dei suoi con 23 punti messi a segno. Eccezionale nel quarto quarto in cui ha segnato 9 punti decisivi per incanalare le sorti del match a favore dei suoi.

    Continua la striscia positiva degli Hawks che nella notte hanno battuto gli Orlando Magic sempre più in crisi in questa stagione dopo l’addio di Dwight Howard in estate finito ai Lakers. Per aver ragione della franchigia della Florida, ad Atlanta è bastata la buona prova di Al Horford che ha sfiorato la doppia doppia fermatosi comunque a 15 punti e 9 rimblazi. I Magic segnano poco e l’unico che riesce a finire in doppia cifra sulla casella dei punti è Glen Davis, il quale ha totalizzato 11 punti.

    Golden State rialza la testa dopo la sconfitta contro gli Oklahoma City Thunder e all’over-time supera Dallas all’American Airlines Center. Partita sempre in costante equilibrio nonostante un mini parziale dei Warriors che hanno toccato addirittura il +9 ma raggiunti per ben due volte dalle triple di OJ Mayo. Darren Collison firma il pari che prolunga il match di altri 5 minuti ma alla fine grazie al solito Stephen Curry portano a casa la vittoria per 105-101, nella quale sono stati determinanti anche David Lee (17 punti e 19 rimblazi per lui) ed Harrison Barnes, anche quest’ultimo in doppia doppia con 20 punti e 12 rimbalzi.

    All’Energy Solution Arena gli Utah Jazz hanno sconfitto i Rockets sempre più in crisi dopo la striscia negativa di risultati che li ha visti protagonisti. Houston, con un Harden a mezzo servizio causa febbre, ha inciso poco sul match, trovandosi sotto di 23 punti verso la  fine del secondo quarto. Il timido tentativo di rimonta non ha impensierito però gli Jazz che hanno amministrato e controllato la gara rifilando così alla squadra texana la settima sconfitta nelle ultime 9 partite. Per Harden solo 6 punti in 17 minuti di gioco, i cinque giocatori in doppia cifra dei Rockets non sono bastati ad interrompere la deludente striscia di sconfitte.

    RISULTATI NBA 19 NOV 2012

    Washington Wizards – Indiana Pacers 89-96
    Was: Beal 18, Seraphin 13, Crawford 11
    Ind: West 30, Hibbert 20, Hill 12

    Charlotte Bobcats – Milwaukee Bucks 102-98
    Cha: Sessions 23, Mullens 19, Walker 19
    Mil: Ellis 31, Dunleavy 16, Jennings 10

    Atlanta Hawks – Orlando Magic 81-72
    Atl: Horford 15, Williams 14, Johnson 9
    Orl: Davis 11, Nelson 8, Moore 8, McRoberts 8, Harkless 8

    Memphis Grizzlies – Denver Nuggets 92-97
    Mem: Gay 22, Gasol 16, Randolph 12
    Den: Gallinari 26, McGee 15, Faried 13

    Dallas Mavericks – Golden State Warriors 101-105 (overtime)
    Dal: Mayo 27, Kaman 18, Murphy 12
    GS: Curry 31, Barnes 20, Lee 17

    San Antonio Spurs – Los Angeles Clippers 87-92
    SA: Duncan 20, Ginobili 15, Parker 11
    Cli: Paul 19, Griffin 16, Barnes 14

    Utah Jazz – Houston Rockets 102-91
    Uta: Hayward 15, Jefferson 14, Foye 14
    Hou: Patterson 19, Lin 13, Jones 12, Morris 12

  • NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    Nella notte NBA i New York Knicks conoscono la loro prima sconfitta stagionale al FedEx Forum di Memphis. Dopo le 6 vittorie consecutive la franchigia della Grande Mela deve arrendersi 105-95 alla squadra che attualmente detiene il miglior record della Lega, i Grizzlies. Superlativi i due lunghi: il più giovane dei fratelli Gasol, Marc, e Zach Randolph che mettono a referto 24 punti e 7 rimbalzi e 20 punti e 15 rimbalzi a testa. Ai Knicks non bastano Melo Anthony e Raymond Felton.

    I Los Angeles Lakers del nuovo corso Mike D’Antoni (ancora non in panchina) si rialzano dopo la battuta d’arresto all’esordio contro i San Antonio Spurs. I californiani battono i Phoenix Suns 114-102 guidati dal solito Kobe Bryant autore di 31 punti coadiuvato dall’ apporto di Metta World Peace (22 punti) e dalle doppie doppie di Dwight Howard (18 punti e 12 rimbalzi) e Pau Gasol (16 punti e 10 rimbalzi).

    Kobe Bryant | © Brett Deering/Getty Images

    Riscatto immediato anche per gli Oklahoma City Thunder che sbancano New Orleans 110-95, sugli scudi Kevin Durant con 27 punti e 9 rimbalzi. Spettacolo tra Portland Trail Blazers e Houston Rockets: i texani sempre avanti durante i primi tre periodi costruiscono un buon vantaggio ma nell’ultimo quarto vengono ripresi dai padroni di casa grazie alle bombe (8/17 in due) di Batum (35 punti) e Lillard (27). Si va all’overtime con la franchigia dell’Oregon che mantiene il possesso di vantaggio. Ai Rockets non basta Harden autore di 29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist). Vittorie anche per Philadelphia 76ers, Indiana Pacers, Orlando Magic, Golden State Warriors e Atlanta Hawks.

    RISULTATI NBA 16 novembre 2012

    Philadelphia 76ers – Utah Jazz 99-93
    Phi: Holiday 26, Richardson 20, Young 14
    Uta: Millsap 22, Jefferson 15, Carroll 17

    Indiana Pacers – Dallas Mavericks 103-83
    Ind: Hill 15, West 15, Hibbert 14, Young 14
    Dal: Mayo 19, Collison 10, Carter 10

    Detroit Pistons – Orlando Magic 106-110
    Det: Monroe 23, Prince 18, 14 Singler
    Orl: Redick 23, Afflalo 19, Davis 17

    New Orleans Hornets – Oklahoma City Thunder 95-110
    NO: Anderson 15, Lopez 12, Mason jr 11
    Okl: Durant 27, Martin 27, Ibaka 15

    Minnesota Timberwolves – Golden State Warriors 98-106
    Min: Williams 23, Shved 22, Kirilenko 18
    GS: Barnes 18, Lee 18, Curry 17

    Memphis Grizzlies – New York Knicks 105-95
    Mem: Gasol 24, Randolph 20, Gay 17
    NY: Anthony 20, Felton 18, Wallace 13

    Sacramento Kings – Atlanta Hawks 96-112
    Sac: Thompson 19, Thornton 17,  Evans 14
    Atl: Korver 22, Williams 21, Horford 20

    Portland Trail Blazers – Houston Rockets 119-117 (overtime)
    Por: Batum 35, Aldridge 29, Lillard 27
    Hou: Harden 29, Parsons 19, Asik 16, Morris 16

    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 114-102
    Lak: Bryant 31, World Peace 22, Howard 18
    Pho: Dragic 22, Scola 18, Beasley 14

  • NBA Western Conference, Thunder e Lakers davanti a tutti

    NBA Western Conference, Thunder e Lakers davanti a tutti

    Dopo aver esaminato la Eastern Conference, passiamo in rassegna i team della Western Conference che da molti anni ormai si rivela molto più competitiva ed equilibrata rispetto a quella delle squadre poste ad Est della NBA. Questa l’analisi delle Division e delle franchigie che si apprestano a giocare nel campionato 2012/2013.

    SOUTHWEST DIVISION

    Dallas Mavericks: Gli ex campioni NBA si apprestano a disputare una stagione completamente (o quasi) rinnovati. Squadra più giovane ed inserimenti mirati come Darren Collison in regia, Kaman al centro dell’area, Elton Brand lungo di lusso dalla panchina e O.J. Mayo nel ruolo di guardia sperando che possa esplodere. L’avvio non sarà facile visto che i Mavs dovranno fare a meno per un pò di tempo del leader tedesco Nowitzki per alcuni problemi al ginocchio. Tuttavia Dallas può essere tranquillamente annoverata tra le squadre che parteciperanno ai playoff.

    Houston Rockets: Chi farà più fatica a conquistare un posto per la post season è Houston che al momento pare meno attrezzata per raggiungere questo obiettivo. Le fortune dei Rockets passeranno dalle mani di Jeremy Lin, fantastico nella scorsa annata ai Knicks fino a quando non si è infortunato. Ma il resto del team è troppo giovane ed inesperto per poter puntare in alto. Forse sarebbe meglio perdere qualche partita in più e puntare ai primi posti della Draft Lottery per poter continuare il processo di costruzione.

    Memphis Grizzlies: Squadra come al solito molto interessante e completa, che però potrebbe pagare la cessione di Mayo che dalla panchina portava sempre il suo discreto contributo (un pò come Harden ai Thunder). Memphis ha un grande settore lunghi e un back court completo e con la giusta dose di fortuna nessun traguardo pare vietato preventivamente. Rudy Gay è chiamato alla stagione della sua definitiva consacrazione.

    New Orleans Hornets: Gli Hornets sono in piena ricostruzione e tutto pare andare a gonfie vele visto che in un Draft ricco di talenti come quello del 2012 il team della Louisiana ha scelto davvero bene: Anthony Davis (il giocatore più simile a Dwight Howard) come prima scelta assoluta, a completare l’opera è arrivato Austin Rivers, figlio di Doc (coach di Boston) che ha già fatto intravedere lampi del suo talento. Anche il resto della squadra non è male e già in questo primo anno di rilancio si potranno avere buoni risultati. Ovviamente i playoff appaiono lontani ma gli Hornets, mattone dopo mattone, cercheranno di rientrare nei piani alti del basket NBA.

    San Antonio Spurs: Ultima grande occasione per i texani che proveranno ancora una volta l’assalto al titolo. Le potenzialità per vincere ci sono tutte ma vista l’alta età media dei giocatori chiave ci sarà bisogno del contributo di tutti per dare modo a Ginobili, Duncan e Parker di poter riposare ed essere più freschi al momento della post season. La squadra è molto competitiva e possiede una panchina profonda e lunga, vedremo molto presto cosa riusciranno a fare i neroargento.

    PACIFIC DIVISION

    Golden State Warriors: Team molto interessante questi Warriors, il quintetto titolare è di gran livello con Curry in regia, Thompson guardia tiratrice (atteso a progressi notevoli), il rookie Barnes come ala piccola (che se trova la mano dalla distanza diventa inarrestabile) e la coppia di lunghi David Lee-Andrew Bogut che potenzialmente appare devastante. Non c’è molto talento in panchina (a parte 2/3 cambi) e per questo Golden State probabilmente non potrà ambire ai playoff. Ma il futuro sorride a questa squadra dopo qualche anno al di sotto delle previsioni.

    Los Angeles Clippers: La squadra meno blasonata di Los Angeles dovrà provare ad alzare l’asticella degli obiettivi. Lo scorso anno fu semifinale di Conference ad Ovest con conseguente sconfitta pesante contro gli Spurs. Ora Chris Paul, Blake Griffin e compagni dovranno cercare di ottenere un risultato migliore ma non sarà facile nell’agguerrita Western Conference. Il talento c’è per poter puntare in alto, esperienza e gioventù si fondono in un bel mix ma servirà anche avere i nervi saldi nei momenti di difficoltà. Solo così si potrà arrivare in alto.

    Los Angeles Lakers: I gialloviola dopo la grande campagna acquisti del mercato estivo sono la più seria candidata della Western Conference (assieme ai Thunder ovviamente) alla Finale NBA: sono arrivati in rapida sequenza uno dei migliori playmaker del momento e della storia NBA come Steve Nash, un grande ricambio in panchina come Jamison ed il centro più forte della lega, ovvero Dwight Howard. Questi giocatori vanno a rinforzare un gruppo che già può contare sul fenomeno indiscusso Kobe Bryant, su Pau Gasol (una delle ali grandi più forti della NBA) e su World Peace (alias Ron Artest) rendendo il roster dei Lakers uno dei miglior e più competitivi. Non sarà facile battere Oklahoma City nel testa a testa che si svilupperà nella stagione ma Los Angeles ha dato un segnale forte alla NBA, chi vorrà vincere dovrà fare i conti (necessariamente) con questi Lakers che puntano decisamente al titolo dopo un paio di stagioni non all’altezza del loro blasone.

    Phoenix Suns: Restyling in casa Suns con i viola-arancio che si presentano ai nastri di partenza come una delle possibili sorprese della stagione. La squadra non ha delle vere e proprie “Stelle” considerando l’addio di Nash, ma un gruppo solido e valido in ogni reparto che potrà dare molto fastidio a tutti. L’obiettivo è quello di arrivare ai playoff, cosa non così sicura ma neanche impossibile. Beasley dovrà far vedere il suo vero potenziale, finora molto nascosto. Attenzione al rookie Marshall, playmaker che potrà diventare uno dei migliori della Lega.

    Sacramento Kings: La mina vagante della Western Conference. Finalmente, dopo una decina di anni di Draft Lottery, a Sacramento ci sono le basi per far bene.  La squadra è molto interessante ma soprattutto giovane e futuribile. A dare man forte sotto canestro ad un potenziale fenomeno come Cousins è arrivato Thomas Robinson dal Draft. In cabina di regia gran colpo con l’acquisto di Aaron Brooks che assieme ad Evans e Thornton promette scintille. Fredette dovrà elevare il suo rendimento, per completare questa squadra e renderla perfetta per l’approdo ai playoff serve un’ala piccola di livello, capace di segnare e difendere al tempo stesso. Ma a Sacramento possono guardare con fiducia al futuro, anche se il rischio di perdere la franchigia incombe sempre, dato che i Maloof (i proprietari dei Kings) non vogliono sborsare molti soldi per i rinnovi dei giocatori e per la costruzione della nuova Arena e da Seattle premono forte per acquistare una squadra talentuosa ed in rampa di lancio per ricreare i tanto rimpianti SuperSonics.

    Nba | foto tratta dal web

    NORTHWEST DIVISION

    Denver Nuggets: Il team di Danilo Gallinari punta deciso ai traguardi più alti ed in effetti nulla pare precluso a priori. Il “Gallo” ha attorno a sè compagni di alto livello come il play Ty Lawson, l’ala grande Faried (la vera sorpresa della scorsa stagione), il centro McGee (dal potenziale enorme ma dalla testa deficitaria), in più dai Sixers è arrivato un top player come Andre Iguodala (sacrificando un onesto comprimario come Afflalo ora ad Orlando). Chiaro dunque che le potenzialità dei Nuggets appaiono illimitate, considerando anche la panchina lunga, da sempre punto di forza della franchigia del Colorado. Per Denver sarebbe possibile anche l’approdo alla Finale di Conference se tutto procederà nel verso giusto.

    Minnesota Timberwolves: Reduci da una buona stagione nello scorso torneo, i Timberwolves sono chiamati a migliorarsi ed a centrare (dopo molti anni) la post season. L’obiettivo non pare poi così irraggiungibile anche se a Minneapolis la partenza sarà ad handicap visto l’infortunio alla mano di Kevin Love (che salterà sicuramente il primo mese di regular season) e la degenza di Rubio (che sta recuperando dall’infortunio al ginocchio che lo ha messo KO nello scorso campionato con i Timberwolves in lotta per un posto playoff). I loro recuperi saranno fondamentali per le fortune di Minnesota che in Estate ha completato il roster con le acquisizioni di Kirilenko e Brandon Roy, tornato nel grande basket dopo aver annunciato solo 12 mesi fa il suo ritiro dalla scena a soli 27 anni.

    Oklahoma City Thunder: Assieme ai Lakers la grande favorita dell’Ovest. Squadra giovanissima ma già vincente, assetto collaudato, talento a bizzeffe, a questi Thunder non manca proprio nulla per aggiudicarsi il titolo di campioni NBA. E’ cambiato poco rispetto all’ultima (quasi) trionfale annata (vista la sconfitta in Finale contro i Miami Heat di LeBron James), è arrivato Perry Jones III dal Draft, giocatore molto simile a Jeff Green, l’unico pezzo importante perso per strada del progetto vincente partito da Seattle nel 2007. Il gruppo è rimasto intatto e si sente unito e pronto a togliersi finalmente grandi soddisfazioni. Con un asso come Kevin Durant, al momento il secondo giocatore più forte della lega dopo James, nulla è precluso. Ibaka ha rinnovato il contratto ed a centro area dispenserà ancora una volta le sue stoppate, l’incognita è Harden che invece ha il contratto in scadenza e per esigenze di salary cap potrebbe essere piazzato a qualche altra squadra anche in corso di campionato per non perderlo a zero a luglio. Ma per il resto la corazzata Thunder è pronta a (ri)scrivere la storia.

    Portland Trail Blazers: Portland è in una fase delicata, di ricostruzione, e per questo non ci si potrà aspettare molto dai giovani Blazers. Tutto ciò che arriverà in questo campionato sarà solo un guadagno, in attesa di vedere una squadra vincente nell’immediato futuro. Attenzione al rookie Damian Lillard, un playmaker moderno dalle capacità illimitate.

    Utah Jazz: I progressi dei Jazz sono evidenti, la forza della squadra è indubbiamente il settore lunghi, con Jefferson, Millsap, Kanter e Favors che rappresentano quasi il meglio che si può trovare sotto canestro. Meno completo il back court. Ma le fortune della squadra dello Utah dovranno essere costruite nelle gare in trasferta, da sempre punto debole di questa franchigia, vista invece la difficoltà degli altri team a giocare a Salt Lake City, parquet quasi inespugnabile. Lotteranno per aggiudicarsi l’ultimo posto playoff.

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  • NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    Prosegue la preseason NBA: nella notte i San Antonio Spurs hanno battuto nettamente la Montepaschi Siena nella prima delle 2 amichevoli che la formazione italiana giocherà in territorio statunitense. Punteggio finale impietoso, 106-77 in favore dei texani con la squadra di coach Banchi capace di restare in partita solo per pochi minuti prima di essere letteralmente travolta.

    Dura solo metà del primo quarto la resistenza dei toscani, poi gli Spurs si scatenano guidati da Duncan e Ginobili: doppia cifra di vantaggio e difesa senese che incassa 29 punti in appena 10 minuti. La situazione peggiora in apertura di seconda frazione (40-25 dopo appena 2 minuti del secondo quarto),  San Antonio è troppo forte e continua a martellare il canestro toscano con Parker ed i suoi campioni. Il match si chiude definitivamente alla fin del primo tempo con l’11-0 per il  provvisorio +26 (59-33), poi la ripresa serve solo per dare spazio alle riserve. 20 punti per Bobby Brown ma con 5/17 al tiro, e 15 di Benjamin Eze, mentre l’ex seconda scelta degli Spurs Viktor Sanikidze si mette in luce con 11 rimbalzi. La squadra di Banchi trova punti anche da Janning (9) e Hackett (7) ma il divario fisico contro una squadra NBA è davvero troppo elevato e condanna i toscani a percentuali dal campo irrisorie (intorno al 29%). Gary Neal e Manu Ginobili (11 punti a testa) top scorer degli Spurs. Siena si trasferisce ora verso l’Ohio, dove domani notte (all’1 ora italiana) giocherà a Cleveland contro i Cavaliers.

    Felice invece il ritorno a casa per Dirk Nowitzki. Alla O2 World Arena di Berlino, i Dallas Mavericks hanno battuto 89-84 l’Alba nella loro prima tappa dell’NBA Europe Live Tour 2012. Dopo la sconfitta dei Boston Celtics ad Istanbul contro il Fenerbahce, i texani vanno vicini ad imitare i biancoverdi, ma alla fine riescono ad evitare la sconfitta (seppur con fatica) contro una formazione che non fa parte dell’élite continentale. Solo 8 punti per l’acclamatissimo Nowitzki; brillano invece, con 14 punti ciascuno, Vince Carter, Darren Collison e Chris Kaman. All’Alba Berlino non sono bastati i 20 punti del pivot Deon Thompson e 15 della guardia bosniaca (ed ex Roma) Nihad Djedovic. I Mavericks torneranno in campo martedì prossimo a Barcellona, prima di rientrare negli U.S.A.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Bene anche i Memphis Grizzlies che hanno la meglio contro il Real Madrid per 105-93. Per gli spagnoli 16 punti di Rudy Fernandez (nella NBA fino alla scorsa stagione) e 14 di Nikola Mirotic. Per i Grizzlies protagonisti Rudy Gay (27 punti), Mike Conley (18) e il catalano Marc Gasol, autore di una doppia doppia da 16 punti e 16 rimbalzi.

    Infine parte bene la stagione dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che nell’ultimo match in programma hanno battuto i Los Angeles Clippers in quello che potrebbe poi essere anche uno scontro playoff al termine della regular season. 106-104 il risultato finale con il layup decisivo di Ty Lawson (8 punti complessivi) allo scadere che decide la partita, ma Danilo Gallinari realizza 4 dei suoi 15 punti nell’ultimo minuto di gara. Per i Nuggets, anche 18 punti di Faried, 17 di Jordan Hamilton e 16 di Corey Brewer con 7/8 al tiro, per i californiani 25 punti di uno scatenato Eric Bledsoe, in quintetto al posto di Chris Paul, tenuto a riposo assieme a Billups e Grant Hill. Solo 22 minuti di gioco per il fenomeno losangelino Blake Griffin autore di 6 punti e 7 rimbalzi.

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  • Peyton Manning entra nella NBA?

    Peyton Manning entra nella NBA?

    La risposta a questa domanda è, incredibilmente, si!

    L’attuale quarterback dei Denver Broncos, già leader degli Indianapolis Colts dal 1998 al 2011, entrerà a far parte del CDA della Squadra NBA dei Memphis Grizzlies.

    Per la verità, secondo l’Associated Press, Manning, 4 volte M.V.P. della NFL, non sarà direttamente coinvolto, almeno per ora, ma sosterrà la moglie Ashley Thompson che assieme all’ex Giocatore NBA degli Orlando Magic Anfernee “Penny” Hardaway ed al cantante Justin Timberlake, affiancheranno come gruppo di minoranza, Robert J. Pera a capo della franchigia di Memphis.

    Manning ha dichiarato alla Associated Press:

    Attualmente il mio lavoro è quello di fare il quarterback per i Denver Broncos, ma non vedo l’ora di assistere a mia moglie coinvolta nella gestione della squadra della propria città natale.

    La moglie, nel corso della stessa intervista, si è detta entusiasta della possibilità di essere parte della società dei Grizzlies dichiarando:

    Essendo nata a Memphis, per me è importante che la squadra rimanga nel Tennessee e continui ad avere un impatto positivo sulla comunità locale”.

    Il ruolo di Manning nell’affare non porterà ad alcun conflitto di interessi con la NFL, stando alle parole di Greg Aiello, portavoce della lega di football americano.

    Denver Broncos vs Atlanta Falcons | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Robert J. Pera, CEO Founder di Ubiquiti Networks, azienda hi-tech, ha fatto un accordo per l’acquisto della squadra dei Grizzlies da Michael Heisley (il vecchio proprietario) per 350 milioni di dollari nel mese di Giugno, tale operazione deve ancora però essere approvata ufficialmente dalla NBA (mancherebbero solo alcune formalità), ma anche prima di concludere l’accordo, Pera aveva lavorato alacremente per portare nel proprio gruppo di minoranza J.R. Hyde (fondatore di AutoZone), Staley Cates (uomo d’affari, già parte del gruppo con Heisley) e alcune star locali.

    Manning quindi, mentre si appresta a scrivere un nuovo capitolo di una delle sfide tra quarteback che più hanno infiammato la NFL negli ultimi anni, contro i New England Patriots guidati dal rivale Tom Brady (l’appuntamento è per domenica alle ore 22.20 circa in Italia), prepara il proprio futuro da dirigente.

  • Jeremy Lin al bivio: Rockets o Knicks. Mayo va a Dallas

    Jeremy Lin al bivio: Rockets o Knicks. Mayo va a Dallas

    Oggi martedì 17 luglio è il giorno in cui si deciderà il destino di Jeremy Lin: i New York Knicks infatti in serata dovranno comunicare all’NBA se pareggeranno l’offerta degli Houston Rockets (da 25 milioni in 3 anni) per trattenere il playmaker cino-taiwanese oppure se faranno a meno delle sue prestazioni in futuro facendolo così partire per il Texas.

    Lin è un restricted free agent e la squadra della Grande Mela, offrendo lo stesso contratto delle altre squadre interessate può trattenere il giocatore nel roster. Il problema è che i Rockets hanno studiato un accordo fatto apposta per mettere i bastoni tra le ruote ai Knicks, dato che il salario è molto basso nei primi 2 anni (5 milioni di dollari a stagione e su queste basi New York può competere) ma diventa esorbitante nel terzo anno di contratto dato che si parla di una cifra vicina ai 15 milioni di dollari (14,5 per la precisione) e questo provocherà  sicuramente degli sconquassamenti nel salary cap newyorchese nella stagione 2014/2015.

    Proprio per questo motivo in molti sono convinti che i Knicks non pareggeranno l’offerta di Houston e lasceranno andare via l’idolo del Madison Square Garden: gli ingaggi negli ultimi giorni di 2 playmaker come Jason Kidd (arrestato ieri per guida in stato di ebrezza, rischia tra l’altro un anno di carcere) e del cavallo di ritorno Raymond Felton paiono aver diramato la questione ma niente di definitivo si potrà dire fino a stasera quando tutto sarà risolto, o in una direzione oppure nell’altra.

    Intanto i Dallas Mavericks, mettono a segno un importante colpo di mercato: O.J. Mayo, talentuosa guardia tiratrice dei Memphis Grizzlies, ha accettato l’offerta degli ex campioni NBA. Ovviamente, così come Lin, anche Mayo è restricted free agent e quindi i Grizzlies pareggiando l’offerta dei Mavs potranno trattenere il giocatore, ma difficilmente lo faranno dato che sotto la guida di coach Lionel Hollins Mayo non ha mai giocato con continuità, partendo più che altro dalla panchina. Il giocatore ieri ha comunicato la sua scelta, quella di firmare con Dallas, ma ora si attende la decisione di Memphis. Beffati comunque i Phoenix Suns che erano fortemente interessati al giocatore dopo che i New Orleans Hornets, ieri, erano riusciti a trattenere Eric Gordon che dalla squadra dell’Arizona aveva ricevuto un corposo contratto da 58 milioni di dollari complessivi in 4 anni. Gli Hornets hanno pareggiato l’offerta e così le attenzioni di Phoenix erano andate proprio su Mayo, ma anche qui non c’è stato nulla da fare.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    L’ex Rockets Aaron Brooks, invece, dopo l’esperienza nella scorsa stagione nel campionato cinese con i Guangdong Tigers, torna nella NBA e firma un biennale da 6.6 milioni di dollari totali con i Sacramento Kings.

    Dopo il corteggiamento di Minnesota, alla fine Kyle Korver va ad Atlanta. Gli Hawks per lui mettono in piedi una trade con i Bulls spedendo a Chicago una “trade exception” salariale da 5 milioni di dollari.

    I Lakers invece, sempre vigili sul fronte Dwight Howard (difficilissimo però portarlo ora in California), sembrano vicini a prendere il 36enne Antawn Jamison e non mollano la presa nemmeno su un altro veterano di sicuro affidamento, Grant Hill, ma nelle ultime ore anche i cugini dei Clippers sembrano aver messo gli occhi sul free agent di Phoenix. Resta a Orlando il playmaker Jameer Nelson, il quale si lega alla franchigia della Florida con un contratto triennale, nelle prossime ore potrebbe arrivare la rinuncia dei Washington Wizards al lungo Blatche che verrà tagliato con la “Amnesty Clause“.

  • I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    Nella notte NBA si completa il quadro delle squadre qualificate alle Semifinali di Conference dei playoff 2012.

    I Los Angeles Clippers, pur con qualche giocatore acciaccato, sbancano Memphis per 82-72, eliminano i Grizzlies dalla post season (4-3 il punteggio nella serie dopo questa decisiva gara 7) ed accedono alle Semifinali di Conference dove sfideranno i San Antonio Spurs. Match dal punteggio basso con partenza al rallentatore di entrambe le formazioni. La chiave del successo ospite è la grande difesa e l’apporto della panchina dato che Blake Griffin (solo 8 punti), alle prese con i dolori al ginocchio, non brilla. E allora ci pensano Martin, che lo sostituisce degnamente piazzando la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, e Nick Young che infila 13 punti fondamentali. Il faro della squadra è Chris Paul che guida magistralmente i suoi compagni con una gara sapiente chiusa con 19 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Ai padroni di casa non resta che la delusione per il passaggio del turno mancato, ci si consola con i 19 punti e 9 rimbalzi di Rudy Gay, con i 19 di Marc Gasol e con la doppia doppia sfiorata da Zach Randolph (9 punti e 12 rimbalzi), poi poco altro. Esultano i californiani, per Memphis ci sarà da registrare qualcosa nel mercato estivo per puntellare il roster.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, valida però per la Semifinale di Conference dell’Eastern Conference, i Miami Heat, guidati da un super LeBron James, battono Indiana e si portano avanti per 1-0 nella serie. Dopo un ottimo primo tempo dei Pacers, nella ripresa la differenza la fa tutta il fenomeno di Miami (che ad inzio match riceve il meritato premio di M.V.P. stagionale) che a fine gara ottiene un bottino di 32 punti, 15 rimbalzi e 5 assist. 29 punti li aggiunge Dwyane Wade mentre Bosh gioca appena 15 minuti (problemi fisici per lui) ma porta alla causa 13 punti. Per i Big Three ben 74 punti sui 95 totali di squadra. Indiana alza bandiera bianca nonostante il dominio nella zona pitturata con West ed Hibbert (rispettivamente 17 punti e 12 rimbalzi e 17 punti ed 11 rimbalzi per i lunghi dei Pacers) e non bastano neanche i 10 punti a testa di George Hill e Darren Collison. Delude Granger (7 punti con 1/10 al tiro), per gara 2 si resta a Miami e gli ospiti saranno chiamati all’impresa per non vedere sfumare già ogni speranza di passaggio del turno.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 13 maggio

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 72-82
    Mem: Gay 19, Gasol 19, Randolph 9
    Cli: Paul 19, Young 13, Martin 11

    RISULTATI SEMIFINALI NBA EASTERN CONFERENCE 13 maggio 2012

    Miami Heat-Indiana Pacers 95-86
    Mia: James 32, Wade 29, Bosh 13
    Ind: West 17, Hibbert 17, Hill 10, Collison 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 4-3 Lakers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-4 Clippers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Memphis batte i Clippers. LeBron James sarà l’MVP della stagione

    Memphis batte i Clippers. LeBron James sarà l’MVP della stagione

    Nell’unica gara disputata nella notte NBA i Memphis Grizzlies sbancano il parquet dei Los Angeles Clippers, pareggiano la serie di questo primo turno playoff di Western Conference sul 3-3 e potranno giocare la decisiva gara 7 (che avrà luogo domenica) sul campo di casa, riprendendosi così in extremis il vantaggio del fattore campo perso nel primo incontro della serie quando i californiani espugnarono l’arena di Memphis operando un clamoroso recupero nell’ultimo quarto della partita.

    Gli ospiti partono decisamente meglio e cercano di allungare per gestire il risultato nel corso del match ma già nella seconda frazione i Clippers si rifanno sotto chiudendo con soli 4 punti di svantaggio all’intervallo lungo.

    Nella ripresa i californiani riescono anche a mettere la testa avanti ma i Grizzlies non demordono e si tengono agganciati ai padroni di casa, sferrando il colpo decisivo nell’ultimo periodo, quando nei minuti finali le giocate di Gasol e Randolph mandano all’aria i sogni di gloria dei tifosi losangelini che speravano di poter assistere alla vittoria della loro squadra del cuore e di conseguenza festeggiare il passaggio alle Semifinali di Conference.

    Marc Gasol, Memphis Grizzlies | © Ronald Martinez/Getty Images

    Memphis trionfa grazie appunto all’apporto dei suoi 2 lunghi, Marc Gasol segna 23 punti con 9 rimbalzi, Zach Randolph piazza una sontuosa doppia doppia da 18 punti e 16 rimbalzi (alla quale si aggiungono anche 3 decisive stoppate). Buono anche il contributo di Rudy Gay (13 punti) e del playmaker Mike Conley autore di 13 punti e 9 assist. Ai Clippers non bastano 5 giocatori in doppia cifra, il leader è Blake Griffin che infila 17 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, seguìto da Eric Bledsoe che dalla panchina porta alla causa 14 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, da Chris Paul che chiude la sua prova con 11 punti, 5 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi ed infine da Martin e Butler che infilano 10 punti ciascuno.

    Per gara 7, come già accennato, si torna a Memphis e la strada si fa dura per Los Angeles che aveva un vantaggio di 3 partite ad una sui Grizzlies. Intanto nella serata americana partiranno le Semifinali di Conference ad Est con la sfida tra Boston e Philadelphia e sapremo anche chi tra Lakers e Nuggets passerà il primo turno ad Ovest. Sarà una giornata ricca di avvenimenti dato che secondo alcune fonti (rimaste anonime), LeBron James avrebbe vinto il suo terzo titolo di M.V.P. stagionale, precedendo il rivale Kevin Durant. Ovviamente si attende la conferma ma la notizia sembra avere buone fonti e possono escludersi sorprese. James diventerebbe il primo giocatore nella storia dei Miami Heat a ricevere il prestigioso riconoscimento.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 11 maggio

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 88-90
    Cli
    : Griffin 17, Bledsoe 14, Paul 11
    Mem: Gasol 23, Randolph 18, Gay 13, Conley 13

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-3
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-3 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    Nella notte NBA 2 le partite disputate e valide per il primo turno dei playoff 2012.

    I Miami Heat staccano il biglietto per le Semifinali di Conference battendo in gara 5 i New York Knicks per 106-94 chiudendo la serie con un netto 4-1. Dopo un avvio di match firmato in larga parte dagli ospiti, Miami sale in cattedra poco per volta ma quando accelera e gioca in velocità diventa devastante: trascinata da LeBron James la squadra della Florida prende la testa dell’incontro e non si volta più indietro, controllando l’ampio margine ed i tentativi di rimonta dei Knicks. Per James prestazione da 29 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, ben coadiuvato dalle altre 2 stelle della formazione ovvero Dwyane Wade (19 punti) e Chris Bosh (19 punti e 7 rimbalzi). Bene anche la panchina che porta con soli 3 giocatori 22 punti. Ai bluarancio non basta la super prova offensiva di Carmelo Anthony che infila 35 punti aggiungendo 8 rimbalzi, doetro di lui Stoudemire con 14 punti, J.R. Smith con 12 e Fields (12 anche per lui), Tyson Chandler porta alla causa 7 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate ma l’eliminazione inciderà pesantemente sul futuro di questa squadra che potrebbe anche essere rivoluzionata in vista del prossimo anno. Per gli Heat ora ci saranno i Pacers da affrontare nella Semifinale di Conference ed ovviamente Miami parte sia con il vantaggio del fattore campo che con i favori del pronostico rispetto ad Indiana.

    LeBron James, Miami Heat | © Marc Serota Getty Images

    Nell’altra partita della serata i Memphis Grizzlies stendono i Los Angeles Clippers e mantengono aperta la serie che ora vede i californiani sempre in vantaggio ma per 3-2. Match controllato in tranquilllità dai padroni di casa con qualche piccola apprensione quando a 6 minuti dal termine gli ospiti si riavvicinano dal quasi -20 al provvisorio -6 (rievocando l’incubo di gara 1!). Poi però approfittando dell’uscita dal campo di Chris Paul per alcuni fastidi fisisci i Grizzlies tornano in pieno possesso del risultato e gestiscono fino alla sirena. Brillano le 3 stelle di Memphis, Marc Gasol infila 23 punti, Zach Randolph la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi e Rudy Gay chiude con 14 punti segnati. Ai losangelini servono a poco le prove di Mo Williams (che dalla panchina piazza 20 punti), di Chris Paul (19 punti e 4 assist) e Blake Griffin (15 punti ed 11 rimbalzi). Per gara 6 si torna in California ma coach Del Negro dovrà valutare in questi giorni le condizioni fisiche dei suoi 2 assi dato che Griffin è uscito alla fine del terzo quarto per un problema al ginocchio dopo una schiacciata e Paul subito dopo per un dolore all’inguine. Senza loro 2 il destino infatti sarebbe segnato nonostante il momentaneo vantaggio nella serie.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 9 maggio

    Miami Heat-New York Knicks 106-94
    Mia: James 29, Wade 19, Bosh 19
    N.Y.: Anthony 35, Stoudemire 14, Fields 12, Smith 12

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 92-80
    Mem: Gasol 23, Randolph 19, Gay 14
    Cli: Williams 20, Paul 19, Griffin 15

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-3 Sixers
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 3-2 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-2 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-3 Clippers

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA playoff, Spurs in semifinale di conference

    NBA playoff, Spurs in semifinale di conference

    Solo 2 le partite disputate nella notte NBA, entrambe valide per il primo turno dei playoff 2012.

    Ancora una volta gara tiratissima tra Los Angeles Clippers e Memphis Grizzlies e per la terza volta in 4 incontri a spuntarla sono i californiani che così si portano sul 3-1 nella serie. La sfida si protrae in overtime dove i Clippers la spuntano con un parziale di 14-10. Tantissima la tensione nel match con Griffin omaggiato di un trattamento “speciale” da parte della difesa dei Grizzlies, a 5 minuti dal termine Mo Williams esplode la bomba del +10 e la gara sembra finita ma gli ospiti rientrano prepotentemente grazie alle giocate di Conley, Randolph e Gay che fissano la parità a quota 85 quando mancano solo 30 secondi alla sirena. Nell’azione successiva Paul riporta in testa i Clippers ma Randolph pareggia dalla linea del tiro libero (87-87), l’ultima azione è per i padroni di casa che però sprecano tutto, merito anche della grande difesa di Memphis su Chris Paul, si va così al tempo supplementare. Qui però il playmaker losangelino si scatena e con alcune giocate sensazionali trascina al successo i suoi compagni, per lui a fine gara bottino succulento con 27 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, grande anche il contributo di Blake Griffin che piazza 30 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Agli ospiti non bastano i 25 punti, 7 rimbalzi ed 8 assist del play Mike Conley, i 23 punti di Rudy Gay e la doppia doppia sfiorata da Zach Randolph (12 punti e 9 rimbalzi). Per gara 5 si torna a Memphis ma le speranze dei Grizzlies di passare questo primo turno sono ora appese veramente ad un sottile filo.

    Tim Duncan © Steve Dykes/Getty Images

    Accede invece alle Semifinali della Western Conference San Antonio che doma anche in gara 4 gli Utah Jazz e completa lo sweep per 4-0 sui rivali di primo turno. Gli Spurs giocano come al solito una gara esemplare, sempre in testa e per gli inesperti Jazz non c’è scampo. Inutili i 26 punti e 10 rimbalzi di Al Jefferson, i 19 punti di Devin Harris, i 16 punti e 10 rimbalzi di Derrick Favors e la sontuosa doppia doppia di Paul Millsap (10 punti e ben 19 rimbalzi) schierato da ala piccola tattica per cercare di mettere in difficoltà nel pitturato la difesa di San Antonio, in particolare il settore lunghi. Per i texani il top scorer è Ginobili con 17 punti mentre Parker, Duncan e Neal infilano 11 punti a testa. I neroargento sono la seconda squadra che passa il turno dopo i Thunder ed attendono ora la vincente di Grizzlies-Clippers.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 7 maggio

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 101-97 (overtime)
    Cli: Griffin 30, Paul 27, Butler 14
    Mem: Conley 25, Gay 23, Randolph 12

    Utah Jazz-San Antonio Spurs 81-87
    Uta:
    Jefferson 26, Harris 19, Favors 16
    S.A.:
    Ginobili 17, Parker 11, Duncan 11, Neal 11

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-3 Sixers
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 3-1 Heat
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 3-1 Pacers
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 3-1 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-1 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-3 Clippers