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  • NBA: Paul via dagli Hornets, Durant pensa al rinnovo

    I Memphis Grizzlies sono tra le compagini più attive in questo momento del mercato.
    Dopo aver confermato il G.M. Chris Wallace al posto di comando ora puntano forte all’acquisizione del talento dei New Orleans Hornets Chris Paul.
    Per “CP3” è stata una stagione sciagurata, fortemente caratterizzata dagli infortuni che non gli hanno mai consentito di esprimere il suo talento, numeri alla mano l’ex Wake Forest ha messo assieme queste cifre: 18.7 punti (39 punti contro Dallas il massimo stagionale), 4.20 rimbalzi, 2.1 recuperi e 10.7 assist (19 contro Denver il massimo stagionale).
    I New Orleans Hornets non hanno centrato l’obiettivo playoff però a loro volta, grazie anche fiuto del loro G.M., e allo stesso tempo coach, Jeff Bower, hanno scoperto 2 future stelle come la guardia Marcus Thornton (22 anni) e Darren Collison (22 anni) il quale ha ricoperto il ruolo di Paul alla grande nel suo periodo di assenza (12.4 punti e 5.7 assist).
    Proprio l’exploit di Collison potrebbe rivelarsi la carta fondamentale per convincere la dirigenza Hornets a dire addio al loro gioiello, inoltre i Grizzlies hanno messo sul piatto niente meno che uno dei loro giocatori simbolo, O.J. Mayo (22 anni), reduce da un’altra eccellente stagione da 17.5 punti (career-high 40 contro i Denver Nuggets), 3.8 rimbalzi e 3.0 assist.
    I Grizzlies hanno fatto chiaramente capire che tra Rudy Gay (24 anni) e Mayo, quello a cui tengono di più è il loro capitano malgrado però incombono le lusinghe di altre franchigie, una su tutte i Minnesota T-Wolves.
    Paul viene marcato stretto anche dagli Orlando Magic che potrebbero mettere sul piatto della bilancia il playmaker Jameer Nelson e alcune scelte future, nonchè i Portland Trail Blazers che sarebbero pronti a rinunciare alla stella e al loro pilastro LaMarcus Aldridge pur di arrivare al play dei “Calabroni” della Louisiana.

    Sempre a proposito di mercato il fenomeno degli Oklahoma City Thunder, Kevin Durant, ha aperto la possibilità al rinnovo con la sua squadra.
    Durant quest’anno ha stabilito il record come più giovane miglior marcatore nella storia della NBA a soli 21 anni e l’interesse per il suo talento è vivissimo in moltissime squadre, prime fra tutte i Los Angeles Lakers che puntano a ricostruire su di lui il dopo Kobe Bryant (anche se per i primi anni dovrà convivere con il numero 24 visto il rinnovo triennale firmato pochi mesi fa).
    La situazione di Durant è in continua evoluzione perchè dopo i progressi mostrati sia da lui che dalla squadra quest’anno, vorrebbe giocare in una formazione competitiva, per puntare al titolo. Il problema è che la dirigenza dell’Oklahoma è molto attenta al bilancio e a non sforare il salary cap ed essendo i Thunder una formazione giovanissima (ha l’età media più bassa dell’intera NBA) tra qualche mese ci sarà il problema dei rinnovi contrattuali dei suoi giovani, che ora hanno contratti molto bassi ma che sicuramente chiederanno in futuro delle cifre consistenti. Quindi il rischio che qualche giocatore che ora fa parte del progetto un domani possa partire è molto alto, e questo dispiacerebbe molto alla stella col numero 35, che ritiene essenziali gli attuali compagni di squadra per poter andare sempre più lontani nei playoff.
    Il problema dei rinnovi contrattuali non si sarebbe posto a Seattle, visto che la città economicamente è una delle più ricche degli Stati Uniti, ma la partenza dei Sonics per Oklahoma City (cambiando anche la denominazione in Thunder) potrebbe mettere a rischio il progetto iniziato a Seattle, viste le risicate risorse economiche. E sarebbe veramente un peccato!

  • NBA: Rudy Gay verso i Minnesota T-Wolves

    I Minnesota Timberwolves sono a caccia di campioni per rinforzare la squadra nel prossimo campionato.
    I T-Wolves sono reduci da una stagione disastrosa chiusa al penultimo posto nella NBA davanti ai soli New Jersey Nets e l’insoddisfazione dei tifosi che va crescendo con il passare dei giorni, che non vedono un progetto chiaro nelle operazioni dirigenziali, sta attivando sul mercato il management della franchigia per riuscire almeno a migliorare il pessimo record dell’ultima annata (solo 15 vittorie contro le 67 sconfitte totalizzate).
    Minnesota è stata abbastanza sfortunata alla Draft Lottery dove partiva in seconda posizione visto il piazzamento stagionale ma dopo l’estrazione delle squadre avrà il diritto di scegliere il rookie per il prossimo anno solo come quarta squadra, superata da Washington Wizards, philadelphia 76ers e ovviamente New Jersey Nets.
    L’obiettivo era quello di poter scegliere Evan Turner per coprire il buco nel ruolo di ala piccola e Turner in quella posizione potrebbe diventare uno dei migliori giocatori nel giro di pochi anni, anche perchè eccelle in ogni categoria: non solo punti ma anche tanti rimbalzi e molti assist, fisico notevole anche per difendere contro atleti più alti e grossi come stazza, insomma un sicuro talento, ma il risultato della Lottery ha probabilmente fatto svanire il sogno di poterlo selezionare.
    Ecco perchè si sta cercando sul mercato un campione proprio in quel ruolo per poter ridare competitività alla squadra: gli occhi sono tutti puntati su Rudy Gay, giovane talentino dei Memphis Grizzlies (23 anni) che ancora non ha trovato un accordo per il rinnovo di contratto con la franchigia del Tennessee.
    Reduce dalla sua miglior stagione con 19.6 punti, 5.90 rimbalzi e 1.9 assist, il prodotto di Connecticut University sarà impegnato quest’estate al training camp del Team U.S.A. dove rinunce illustri come quella di Kobe Bryant potrebbero addirittura consentire a Gay di prendere parte alla spedizione a stelle e strisce che disputerà i Mondiali di basket in Turchia.
    Ma il mercato chiama e negli ultimi giorni i Minnesota Timberwolves avrebbero messo giù le basi per aggiudicarsi il talento numero 22. A riportare la notizia è stato il “Memphis Commercial Appeal”, il giocatore preferisce pensare al training camp dichiarando:

    • Non sto combattendo nessuno (riferito al rapporto con i Grizzlies, ndr), ora voglio solo pensare al training camp con il Team U.S.A. Voglio prendermi il mio tempo

    Di un altro avviso è stato il G.M. dei Grizzlies Michael Heisley che continua a smentire le voci che danno il suo gioiello lontano dal Tennessee, ribadendo che Rudy Gay resterà un “Grizzly” anche nella prossima stagione.
    Minnesota dal canto suo, con l’eventuale aggiunta di Gay, potrebbe mettere su una squadra veramente interessante e sicuramente migliore di quella passata. Alvin Jefferson sotto i tabelloni e in regia l’ottimo Jonny Flynn, Kevin Love che cresce di partita in partita come ala grande e Corey Brewer che finalmente, al terzo anno, ha dimostrato tantissimi progressi nel ruolo di guardia tiratrice. Ecco che l’aggiunta di Gay (che non è stato soddisfatto dalla prima offerta di rinnovo fatta pervenire dalla sua attuale squadra, i Grizzlies) darebbe sostanza e talento ad una squadra che proverà ad uscire dal limbo dell’anonimato.
    Resta solo da aspettare per capire la volontà del giocatore che in ogni caso vorrà monetizzare al massimo i ricavi del suo prossimo contratto.

  • NBA: La Draft Lottery premia Washington, seconda scelta per Philadelphia, solo terzi i Nets che avevano il peggior record

    Nella notte c’è stata la Draft Lottery NBA, uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (esempio i Cavaliers avranno la 30esima scelta perchè hanno ottenuto il miglior record, Orlando la 29esima visto che è stata la seconda migliore squadra della Lega in stagione regolare, i Lakers la 28 esima e così via)

    C’era tanta attesa per i Nets che avevano avuto in stagione il peggior record (12 vittorie e 70 sconfitte), pronti a rifondare la squadra con la possibile prima scelta e con il mercato dei giocatori free agent visto l’enorme spazio salariale a disposizione.
    Identica situazione per Minnesota, che in regular season aveva ottenuto qualche vittoria in più rispetto ai disastrati Nets.

    E invece la “follia” delle palline nell’urna ha premiato una delle squadre più sfortunate nell’intero anno cestistico, ovvero i Washington Wizards, che tra cessioni illustri per motivi di bilancio (Antawn Jamison ai Cavaliers di James e Caron Butler ai Mavericks di Nowitzki) e guai con la legge per l’esuberanza di alcuni giocatori della franchigia capitolina (vedi caso Gilbert Arenas per la famosa faccenda delle armi da fuoco portate nello spogliatoio dei Wizards durante gli allenamenti della squadra, gesto che è costato sospensione per tutto l’anno sportivo più multa e ore di servizi sociali al numero 0 di Washington) ha invece ricevuto in dote dalla fortuna la serie di numeri che dà la possibilità di sceglier per primi nel prossimo Draft del 24 giugno. I Wizards avevano il quinto peggior record e hanno compiuto quindi un prodigioso balzo in avanti avendo solo l’8,8% di aggiudicarsi il primo posto, scavalcando New Jersey Nets, Minnesota Timberwolves, Sacramento Kings e Golden State Warriors.
    Altra squadra baciata dalla buona sorte sono stati i Philadelphia 76ers che hanno ottenuto la seconda scelta assoluta benchè la posizione di partenza fosse la sesta. Troppo esigue le percentuali dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani (0,6%) di arrivare primi, veramente un’inezia al confronto degli altri.

    Poi nessun’altra sorpresa con i Nets appunto che sono scalati al terzo posto (con una grandissima delusione), Minnesota al quarto, Sacramento al quinto, Golden State al sesto e via dicendo.
    Grande opportunità quindi per Wizards e 76ers che si spartiranno i 2 migliori talenti Universitari, ovvero il fenomeno John Wall (talentuosissimo play-guardia di Kentucky University in odore di essere scelto come primo assoluto) ed Evan Turner (guardia-ala piccola tuttofare di Ohio State University che eccelle in ogni singola statistica di gioco, dai punti, agli assist, ai rimbalzi per finire alle stoppate e alle palle rubate). Sono loro i premi per Washington e Philadelphia che potranno tranquillamente ricostruire nel giro di pochi anni su questi 2 fenomeni!

    Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2009-2010):

    1 New Jersey Nets: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
    2 Minnesota Timberwolves: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
    3 Sacramento Kings: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
    4 Golden State Warriors: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
    5 Washington Wizards: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
    6 Philadelphia 76ers: 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
    7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
    8 Los Angeles Clippers: 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
    9 Utah Jazz (ricevuta dai New York Knicks): 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
    10 Indiana Pacers: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
    11 New Orleans Hornets: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
    12 Memphis Grizzlies: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
    13 Toronto Raptors: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
    14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità

    E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:

    1. Washington Wizards
    2. Philadelphia 76ers
    3. New Jersey Nets
    4. Minnesota Timberwolves
    5. Sacramento Kings
    6. Golden State Warriors
    7. Detroit Pistons
    8. Los Angeles Clippers
    9. Utah Jazz
    10. Indiana Pacers
    11. New Orleans Hornets
    12. Memphis Grizzlies
    13. Toronto Raptors
    14. Houston Rockets

    Appuntamento al 24 giugno con il Draft, dunque, primo grande appuntamento per iniziare a capire i destini delle squadre per la stagione 2010-2011!

  • NBA: Record amaro per Kobe Bryant

    Ai Lakers ieri notte non sono bastati i 24 punti di Kobe Bryant per battere gli Oklahoma City Thunder e portarsi sul 3-0 nella serie del primo turno dei playoff 2010, che sarebbe valso come una seria ipoteca sul passaggio del turno visto che nella storia dell’NBA mai nessuna squadra sotto 3-0 nei playoff ha rimontato e vinto una serie ribaltandola sul 4-3. I Thunder si sono imposti per 101-96 ed hanno in parte riaperto la qualificazione anche se appare improbabile un passaggio del turno. I punti messi a referto comunque consentono al numero 24 gialloviola di battere il record di punti segnati con la franchigia californiana che era di 4.457 e apparteneva a Jerry West. Sarebbero bastati 16 punti per battere il record.

    Bryant già in regular season aveva battuto, durante una partita contro Memphis (persa come ieri sera), il record di West per punti nella stagione regolare.
    Nessuno potrà mai cancellarlo dalla storia della franchigia.

  • NBA: Chicago agguanta i playoff, Durant vince la classifica marcatori

    Il risultato più importante della notte NBA è la vittoria di Chicago a Charlotte che dà ai Bulls una insperata (almeno fino a qualche tempo fa) qualificazione ai playoff dove incontrerà la migliore squadra dell’intera Lega, ovvero i Cleveland Cavaliers. Chicago prova a fare il vuoto ma Gerald Wallace tiene sempre i suoi in partita (alla fine 15 punti per lui). Poi si scatena Derrick Rose che chiude con 27 punti ben coadiuvato da Joakim Noah da 21 punti e 13 rimbalzi. Buona prova dell’ex Tyrus Thomas per i Cats con 16 punti. Chicago chiude la stagione sul 41 vittorie e 41 sconfitte, identico record della passata stagione.

    Atlanta batte Cleveland nel festival delle riserve e dei panchinari con Jeff Teague per gli Hawks che piazza 24 punti. Clevelan chiude la stagione con la quarta sconfita consecutiva e tutti i “big” a riposo in vista dei playoff.

    Boston lascia a riposo i migliori e Rajon Rondo ne approfitta per prendersi la scena piazzando 21 punti e 15 assist, che alla fine sono inutili perchè Milwaukee vince grazie ai 17 punti a testa della coppia Ridnour-Stackhouse.

    Dallas vince contro gli Spurs e le 2 squadre si ritroveranno a battagliare anche nella post season: anche lo scorso anno al primo turno le 2 squadre texane si sono affrontate ma con il vantaggio campo invertito (l’anno scorso per San Antonio, quest’anno per i Mavericks) e a spuntarla fu Dallas con grandi vittorie in trasferta. Nella partita odierna grande prova di Blair che piazza 27 punti e 23 rimbalzi conditi anche da 3 stoppate. Nowitzki invece allunga la serie di tiri liberi segnati consecutivamente a 74, estendendo il record di franchigia.

    New Orleans espugna Houston grazie ai 35 punti (e 10 rimbalzi) di West. Ai Rockets non bastano i 26 punti di Ariza e i 24 di Martin. Per gli Hornets “giovani fenomeni crescono” i rookie Collison e Thornton mettono a referto rispettivamente 26 e 20 punti.

    Vittoria più sofferta del previsto per i Miami Heat sui Nets che arriva dopo 2 supplementari. Senza la stella Dwyane Wade ci pensa Beasley a prendersi le luci della ribalta con 25 punti e 13 rimbalzi. I Nets timbrano la 70esima sconfitta stagionale ma grazie a questo orrido record (12 vittorie-70 sconfitte) hanno più possibilità di tutti di accaparrarsi il nuovo fenomeno John Wall al prossimo draft. Si aspetta solo il responso della Lottery tra un mese.

    Detroit espugna Minneapolis grazie ai 20 punti di Prince. Per i T-wolves (arrivati alla fine del calvario quale è stato questo campionato) ottimo Brewer con 27 punti.

    Orlando si prende il secondo miglior record della Lega dietro i Cavs battendo Philadelphia. Ora i Magic attendono Charlotte al primo turno playoff.

    Scontro inutile a Washington dove i Wizards battono sul filo di lana gli Indiana Pacers grazie ai 26 punti di Blatche. Per i Pacers ottimi i progressi mostrati quest’anno dal centrone Roy Hibbert che chiude la stagione con 29 punti.

    Kevin Durant diventa il più giovane atleta a vincere la classifica marcatori nella storia della NBA. La stella ex Sonics a soli 21 anni scrive già il proprio nome nella storia della Lega, e dopo soli 3 anni di attività è pronto a diventare il principale antagonista di LeBron James in campionato. Durant ha guidato i suoi Thunder alla vittoria su Memphis con 31 punti e chiude la sua annata con 30 punti di media a partita. Ora però ci sono i Lakers all’orizzonte nel primo turno playoff, che vede, secondo molti addetti ai lavori, già spacciati i giovanissimi di Oklahoma City che chiudono a 50 vittorie stagionali dopo le sole 23 dello scorso anno diventando così la principale candidata di squadra rivelazione dell’anno.

    Cadono ancora i Lakers, nel derby losangelino contro i Clippers. Senza Kobe Bryant non bastano i 21 punti di Odom e  18 punti e 17 rimbalzi di Gasol. I Clippers sono guidati dalla tripla doppia di Steve Blake che chiude con 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist.

    Curry aiuta i Warriors a battere i Blazers mettendo a referto 42 punti, 9 rimbalzi e 8 assist. Ora il fenomeno di Golden State si giocherà il titolo di rookie dell’anno con Tyreke Evans. Per Portland tutti a riposo in vista di Phoenix.

    E proprio Phoenix espunga la Energy Solutions Arena di Salt Lake City e si guadagna il terzo posto della Western Conference che vuol dire appunto Portland Trail Blazers al primo turno di playoff. Serata da dimenticare per i Jazz che speranzosi di agguantare addirittura il secondo posto, dopo la nona sconfitta casalinga perdono addirittura il fattore campo e scendono al quinto posto trovando come avversario i temibili Denver Nuggets di Carmelo Anthony. Deron Williams piazza 24 punti ma la metà proviene dalla lunetta (12/14) con 5/17 dal campo. Senza Boozer, Millsap delude con la sua gara che non va oltre i 7 punti ed i 7 rimbalzi per una squadra che tira il 37% e perde 19 palloni. Per i Suns uno splendido finale di stagione con 28 vittorie nelle ultime 35 partite giocate. Nella 54esima vittoria stagionale brilla Stoudemire (20 pts) mentre Nash si prende 4 tiri e smista 11 assist.

    Risultati NBA del 14 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Chicago Bulls 89-98
    (Cha: Thomas 16, Wallace15, Jackson 14 – Chi: Rose 27, Noah 21, Miller 11, Deng 11, Gibson 11)
    Atlanta Hawks – Cleveland Cavaliers 99-83
    (Atl: Teague 24, Evans 15, Pachulia 13 – Cle: Moon 15, Hickson 14, Parker 8, Telfair 8, Illgauskas 8)
    Boston Celtics – Milwaukee Bucks 95-106
    (Bos: Rondo 21, Daniels 13, Robinson 12, Williams 12 – Mil: Ridnour 17, Stackhouse 17, Ilyasova 15)
    Dallas Mavericks – San Antonio Spurs 96-89
    (Dal: Butler 20, Nowitzki 19, Kidd 18 – SA: Blair 27, Parker 16, Temple 14)
    Houston Rockets – New Orleans Hornets 115-123
    (Hou: Ariza 26, Martin 24, Scola 15 – NO: West 35, Collison 26, Thornton 20)
    Miami Heat – New Jersey Nets 94-86 (2 overtime)
    (Mia: Beasley 25, Chalmers 15, Wright 11, Jones 11 – NJ: Yi 23, Lee 17, Lopez 12)
    Minnesota Timberwolves – Detroit Pistons 98-103
    (Min: Brewer 27, Jefferson 16, Milicic 15 – Det: Prince 20, Villanueva 16, Summers 12, Daye 12, Jerebko 12)
    Orlando Magic – Philadelphia 76ers 125-111
    (Orl: Nelson 21, Carter 17, Gortat 16 – Phi: Speights 23, Dalembert 12, Carney 11, Green 11)
    Washington Wizards – Indiana Pacers 98-97
    (Was: Blatche 26, McGee 14, Martin 11 – Ind: Hibbert 29, Granger 17, Watson 14)
    Oklahoma City Thunder – Memphis Grizzlies 114-105
    (Okl: Durant 31, Green 16, Maynor 15, Ibaka 15 – Mem: Gay 25, Randolph 21, Mayo 17)
    Los Angeles Clippers- Los Angeles Lakers 107-91
    (Cli: Blake 23, Kaman 22, Outlaw 14 – Lak: Odom 21, Gasol 18, Brown 18)
    Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 116-122
    (Por: Pendergraph 23, Webster 18, Howard 13, Cunningham 13 – GS: Curry 42, Ellis 34, Tolliver 19)
    Utah Jazz – Phoenix Suns 86-100
    (Uta: Williams 24, Okur 21, Miles 14 – Pho: Stoudemire 20, Frye 15, Richardson 12, Dragic 12)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Finalmente super Bargnani e Toronto spera ancora nei playoff

    Facile vittoria per i Magic su Indiana. 7 uomini in doppia cifra per Orlando, con Carter sugli scudi (21 punti), che permette alla franchigia della Florida di mantenere il secondo posto assoluto nella Lega alle spalle dei Cavs ad una sola partita dalla fine della stagione regolare.

    Il canestro di Haslem a 2 secondi dalla fine dà la vittoria agli Heat e permette il sorpasso in classifica sui Bucks e fara sì che Miami possa incontrare ai playoff, per ora, i più abbordabili Celtics rispetto ai temibili Hawks. 30 punti di Wade, mentre a Phila non bastano i 24 di Kapono.

    Toronto mantiene vive le speranze di playoff e vince a Detroit grazie ad una grandissima prova di Bargnani (33 punti, 7 rimbalzi, 5/6 da 3) e al career high di Amir Johnson autore di 26 punti. I canadesi sono in serata di grazia e chiudono con il 60% sia dal campo che dall’arco mentre per i Pistons c’è la 24esima sconfitta casalinga con un Ben Gordon da 24 punti. Per i Raptors, ottima prova di Jack (15 punti, 12 assist).

    Charlotte passa a New Jersey (probabilmente ultima partita ad East Rutherford, si trasferiranno a Brooklyn) con un Jackson da 17 punti, mentre ai Nets non basta Williams da 21 punti, 13 rimbalzi e 6 assist.

    24 punti di Danilo Gallinari e 26 di Lee trascinano i Knicks alla vittoria sui Wizards. Per Washington c’è un buon Mike Miller che infila 5 delle 10 triple di squadra per i suoi 23 punti, conditi da 7 rimbalzi e 5 assist.

    Milwaukee cade in casa contro Atlanta e saluta il quinto posto nella Eastern Conference prendendosi al primo turno playoff proprio i temibili “Falchi”. Johnson mette a referto 31 punti e ai Bucks non bastano i 28 di Salmons.

    50esima vittoria stagionale per gli Spurs che passeggia sui resti dei derelitti Timberwolves: 75 punti dei panchinari per San antonio che ora sono attesi dall’ultimo turno contro Dallas per giocarsi il sesto posto ai danni dei Blazers.

    26 punti di Smith, 22 di Afflalo (con ben 13 rimbalzi) e 21 di Anthony permettono ai Nuggets una facile vittoria contro Memphis. Stanotte sfida decisiva a Phoenix per mantenere il terzo posto a d Ovest.

    Oklahoma sarà l’avversario dei campioni in carica dei Los Angeles Lakers: in uno scontro “spareggio” contro i Blazers, a Portland, i giovani Thunder perdono le redini del comando negli ultimi minuti e sono condannati ad affrontare i gialloviola californiani in una sfida che quasi sicuramente li vedrà spazzati via in men che non si dica. Portland passa grazie a 30 punti di Camby, agli ex Sonics non bastano i soliti 30 punti di Kevin Durant. Portland è quasi matematicamente sesta, Oklahoma più che questo KO paga quello di ieri contro i modestissimi Warriors, segno che nell’ultimo periodo la squadra attraversa momenti poco brillanti in determinati frangenti di gioco permettendo grandi parziali agli avversari per vincere l’incontro. Serve una svolta per dare quantomeno filo da torcere ai Lakers.

    Tyreke Evans mette a referto i 24 punti necessari per chiudere la stagione con una media di 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist (impresa riuscita nell’anno da rookie solo a Jordan, James e Robertson) mentre i Rockets si portano via da Sacramento la vittoria numero 42 di una stagione comunque positiva. L’ex Kevin Martin segna 39 punti con 11/20 dal campo e 16/16 dalla lunetta mentre Ariza infila 5 delle 8 triple dei Rockets e chiude con 29 punti.

    Dallas ipoteca la seconda piazza ed espugna il campo dei Clippers: a Dirk Nowitzki bastano 22 minuti per mettere a referto 25 punti con 8 rimbalzi, 9/13 dal campo e 3/3 dall’arco.

    Risultati NBA del 12 aprile 2010

    Indiana Pacers – Orlando Magic 98-118
    (Ind: Price 19, Granger 18, Dunleavy 18 – Orl: Carter 21, Nelson 15, Lewis 14)
    Philadelphia 76ers – Miami Heat 105-107
    (Phi: Kapono 24, Meeks 21, Brand 15 – Mia: Wade 30, Arroyo 15, Beasley 15, Richardson 15)
    Detroit Pistons – Toronto Raptors 97-111
    (Det: Gordon 24, Prince 17, Villanueva 16 – Tor: Bargnani 33, Johnson 26, Jack 15)
    New Jersey Nets – Charlotte Hornets 95-105
    (NJ: Harris 22, Williams 21, Lee 18 – Cha: Jackson 17, Henderson 14, Thomas 13)
    New York Knicks – Washington Wizards 114-103
    (NY: Lee 26, Gallinari 24, Douglas 16 – Was: Miller 23, Blatche 19, Livingston 18)
    Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 96-104
    (Mil: Salmons 28, Jennings 21, Stackhose 13 – Atl: Johnson 31, Williams 18, Horford 13, Bibby 13)
    San Antonio Spurs – Minnesota Timberwolves 133-111
    (SA: Bogans 17, Duncan 16, Hairston 14, Mahinmi 14 – Min: Pavlovic 16, Sessions 13, Ellington 13, Jefferson 13)
    Denver Nuggets – Memphis Grizzlies 123-101
    (Den: Smith 26, Afflalo 22, Anthony 21 – Mem: Conley 22, Young 18, Randolph 12, Mayo 12)
    Portland Trail Blazers – Oklahoma City Thunder 103-95
    (Por: Camby 30, Miller 22, Aldridge 15 – Okl: Durant 30, Green 17, Harden 12)
    Sacramento Kings – Houston Rockets 107-117
    (Sac: Evans 24, Landry 19, Udrih 16, Greene 16 – Hou: Martin 39, Ariza 29, Lowry 14)
    Los Angeles Clippers – Dallas Mavericks 94-117
    (Cli: Kaman 17, Smith 15, Novak 15 – Dal: Nowitzki 25, Marion 21, Terry 12, Kidd 12)

    CLASSIFICA NBA

  • NBA: San Antonio sbanca Denver, Nowitzki guida Dallas

    Nona vittoria nelle ultime 11 partite per Indiana: i Pacers continuano nel loro momento felice grazie a Granger (22 punti) e Murphy (25 punti e 9 rimbalzi).

    Charlotte batte Detroit e tenta un disperato aggancio ai Miami Heat che vorrebbe dire evitare i temibilissimi Orlando Magic di Dwight Howard nei playoff.

    Atlanta doma Washington grazie al sempre più sesto uomo dell’anno Jamal Crawford autore di 28 punti.

    Philadelphia sbanca Memphis grazie alla sua migliore serata nel tiro da 3 della stagione (14 bombe segnate), e ad un’ottima prova di Speights (22 punti). Ai Grizzlies non bastano i 23 punti di Conley.

    Boston espugna Milwakee: Pierce mette a referto 24 punti, Allen ne piazza 21 e ai Bucks non basta la coppia Jennings-Salmons che insieme scrive a referto 40 punti.

    San Antonio va a vincere sul difficile campo dei Denver Nuggets: quarto periodo da 36 punti per gli Spurs che piega la resistenza dei padroni di casa e Ginobili e Jeferson autori di 15 punti a testa. Billups segna 27 punti ma non bastano a trascinare i compagni di squadra.

    Dopo i 40 punti segnati a Portland, Dirk Nowitzki si ripete e ne segna 39 dopo sole 24 ore. Mavs che sono quasi sicuri del secondo posto, aiutati dalla seconda tripla doppia della stagione (105esima della sua carriera NBA) di un rinato Jason Kidd (11 punti, 10 rimbalzi e 13 assist) e da un Jason Terry che piazza 25 punti uscendo dalla panchina. Kings che mettono in vetrina Landry con 30 punti e il solito Evans con 27 punti 8 rimbalzi e 6 assist.

    Finisce dopo 7 sconfitte di fila la serie negativa dei Los Angeles Clippers che battono i Golden State Warriors in una partita di pura fine stagione. Per i padroni di casa, grande gara di Kaman che mette a referto una doppia doppia da 27 punti e 10 rimbalzi. La ditta Davis-Blake produce 35 punti, 11 rimbalzi e 14 assist con i Clippers che chiudono sopra il 50% al tiro. Ai Warriors non bastano i 29 punti di Curry (ma nessuno nell’ultimo decisivo periodo) che infila 5 delle 14 triple degli ospiti, di cui 8 portano la firma della coppia Morrow-Williams (40 punti in due).

    Risultati NBA del 10 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Detroit Pistons 99-95
    (Cha: Hughes 18, Jackson 14, Wallace 14 – Det: Gordon 21, Maxiell 14, Villanueva 12, Bynum 12)
    Indiana Pacers – New Jersey Nets 115-102
    (Ind: Murphy 25, Granger 22, jones 18 – NJ: Lopez 20, Yi 18, Williams 15, Lee 15)
    Washington Wizards – Atlanta Hawks 95-105
    (Was: Blatche 24, Young 23, Miller 16 – Atl: Crawford 28, Johnson 20, Josh Smith 10, Evans 10, Bibby 10)
    Memphis Grizzlies – Philadelphia 76ers 101-120
    (Mem: Conley 23, Randolph 19, Gay 14, Arthur 14 – Phi: Speights 22, Kapono 15, Iguodala 15)
    Milwaukee Bucks – Boston Celtics 90-105
    (Mil: Salmons 21, Jennings 19, Stackhouse 12 – Bos: Pierce 24, Allen 21, Rondo 15)
    Denver Nuggets – San Antonio Spurs 85-104
    (Den: Billups 27, Anthony 19, Smith 13 – SA: Duncan 18, Jefferson 15, Ginobili 15)
    Sacramento Kings – Dallas Mavericks 108-126
    (Sac: Landry 30, Evans 27, Casspi 15 – Dal: Nowitzki 39, Terry 25, Butler 15)
    Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 107-104
    (Cli: Kaman 27, Davis 21, Butler 15 – GS: Curry 29, Williams 22, Morrow 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Durant manda KO i Suns, Bargnani e Gallinari ancora sconfitti

    28 punti di Danilo Gallinari (5/10 da 3) non bastano ai Knicks per espugnare Orlando. I Magic esplodono 15 bombe nel canestro arancioblu e i 25 punti a testa di Vince Carter e Dwight Howard (per lui anche 13 rimbalzi) danno la 56esima vittoria stagionale a coach Stan Van Gundy e la corsa al secondo posto assoluto nella Lega, dietro ai soli Cavs, continua.

    Vittoria dei Bucks a Philadelphia con uno straordinario Carlos Delfino da 23 punti. i 76ers hanno l’occasione di mandare la gara in overtime ma la tripla di Jrue Holiday va sul ferro a soli 8 secondi dalla fine. Per Phila ottima la gara di Andre Iguodala (21 punti) ma non basta ad evitare il sesto KO consecutivo.

    I 15 punti di Andrea Bargnani ( ma con 17 tentativi!) non servono ai Raptors per avere la meglio sugli Hawks: Atlanta recupera lo svantaggio iniziale grazie ad un favoloso secondo quarto (45-22 il parziale) e mantiene poi sempre la testa avanti anche grazie ai 25 punti di Jamal Crawford e alla buona prestazione del tuttofare Josh Smith (17 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate). Toronto paga molto cara, come al solito, la non difesa in vari frangenti di gioco e un ottimo Amir Johnson (sostituto di Chris Bosh) da 18 punti e 13 rimbalzi non serve a portare a casa il risultato. Ottava piazza ancora per i Canadesi vista la sconfitta di Chicago in quel di New Jersey e domenica scontro diretto in Canada sicuramente decisivo.

    Boston viene piegata in casa dai derelitti Washington Wizards: in alcuni momenti i Celtics vengono addirittura umiliati dagli avversari che toccano il +28 di vantaggio, salvo poi rientrare nel finale quando ormai le cose sono compromesse. Andray Blatche mette a referto 31 punti e 11 rimbalzi, Shaun Livingston sembra aver trovato la squadra giusta dopo il gravissimo infortunio alla gamba che 2 anni addietro poteva costargli l’amputazione dell’arto (25 punti per il playmaker). Per Boston brilla solo Rajon Rondo con 17 punti e 12 assist, poi poco altro e terzo posto che forse sfuma in maniera definitiva.

    Successo prestigioso per gli Indiana Pacers sul parquet dei Cleveland Cavaliers: privi di 3 pedine fondamentali come Antawn Jamison, LeBron James e Mo Williams (ma solo il primo risulta essere infortunato!) i Cavs subiscono la quinta sconfitta interna della stagione e non basta uno splendido J.J. Hickson da 21 punti e 10 rimbalzi. I Pacers si affidano a Danny Granger che non tradisce le attese dei compagni e piazza 36 punti di cui 7 nell’ultimo minuto (frutto di una bomba da 3 punti e 4 liberi) che ricacciano indietro i vani tentativi dei Cavs di rientrare in partita. A coach Mike Brown valutare ora se è più utile tenere i giocatori migliori a riposo in vista dei playoff, oppure farli giocare affinchè non perdano il ritmo partita (cosa che è già successa molte volte quest’anno per Cleveland).

    Dopo 9 vittorie di fila gli Heat cadono sul parquet amico al cospetto dei Detroit Pistons: gran serata per Ben Gordon che chiude con 39 punti e 7 triple nel canestro avversario, ben coadiuvato dal solito Tayshaun Prince con 28 punti. Miami ha un Dwyane Wade leggermente sottotono (19 punti e 9 assist) e forse, vista la contemporanea vittoria dei Bucks, perde la possibilità di arrivare quinta nella Eastern Conference.

    Tutto facile per i Lakers a Minneapolis: pur senza Kobe Bryant tenuto a riposo per la seconda gara di fila, i campioni in carica sbrigano la pratica già nel primo tempo grazie ad un monumentale Pau Gasol da 29 punti e 15 rimbalzi. I T-wolves provano a rientrare in partita (Kevin Love trascinatore con 12 punti e 18 rimbalzi, coadiuvato da Johnny Flynn con 19 punti) e arrivano anche al -4 a pochi minuti dalla fine ma il solito spagnolo e l’all around player Lamar Odom (13 punti e 12 rimbalzi) chiudono la partita regalando ai gialloviola la testa di serie numero 1 dell’intera Western Conference in vista dei playoff.

    Periodo strano per i Chicago Bulls che dopo aver battuto la squadra migliore della Lega ieri, cadono invece sul parquet della peggiore: i Nets si impongono dopo 2 overtime grazie ad uno stratosferico Terrence Williams che chiude in tripla doppia (la prima della sua carriera) mettendo a referto 27 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Fondamentale anche l’apporto del centro Brook Lopez che chiude con 26 punti e 14 rimbalzi e il tiro sulla sirena finale che ha impattato la partita per andare ai supplementari. Per i Bulls torna a brillare Brad Miller con 27 punti mentre Derrick Rose chiude con 25 ma non sono sufficienti alla franchigia dell’Illinois.

    Utah continua a mostrare il suo favoloso attacco ed espugna New orleans: Deron Williams top scorer per i Jazz con 27 punti e 16 assist, Carlos Boozer ne aggiunge 19 con 10 rimbalzi e Paul Millsap chiude in doppia doppia con 15 punti e 12 rimbalzi. A New Orleans non basta il rookie Darren Collison che piazza 28 punti. Jazz che continuano a cullare il sogno secondo posto nella Western Conference.

    Charlotte perde a Houston ed in base agli altri risultati sembra destinata ad affrontare i Magic nel primo turno dei suoi primi playoff. Vincono i Rockets con Aaron Brooks che s’accende nel finale segnando 10 dei suoi 23 punti nel quarto periodo con Trevor Ariza vicino alla tripla doppia (19 punti, 9 rimbalzi e 8 assist). Charlotte tiene a riposo Stephen Jackson con l’attacco che ne risente parzialmente. 90 punti realizzati con il 43% dal campo e 18 punti a testa per Boris Diaw e Gerald Wallace.

    Brutta sconfitta casalinga per gli Spurs che si fanno sorprendere dai Memphis Grizzlies e scendono all’ottavo posto ad Ovest accoppiandosi per i playoff con i Lakers. Grande gara di Zach Randolph che segna 28 punti con 15 rimbalzi mentre in casa texana Manu Ginobili festeggia amaramente l’estensione di contratto con 26 punti per il dodicesimo KO interno della stagione.

    I Suns cadono adf Oklahoma City: Amar’è Stoudemire segna 24 punti conditi da 15 rimbalzi, Steve Nash ne fa 11 con 12 assist, ma ad essere decisivo è il solito fenomeno Kevin Durant, autore di 35 punti e 9 rimbalzi per gli ex Seattle Sonics. Jeff Green è la solita spalla ideale con i suoi 15 punti, Serge Ibaka una presenza non solo più in difesa (3 stoppate) ma anche in attacco (15 punti) e Russell Westbrook sempre vicino alla tripla doppia con 8 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. Su queste basi gli ex Sonics potranno dire la loro nei prossimi playoff che ora li vedono al sesto posto nella Conference. Durant sempre più solo e sempre più leader della classifica marcatori con 30 punti di media.

    40 punti di uno straordinario Dirk Nowitzki permettono ai Mavs di battere a domicilio i Blazers. LaMarcus Aldridge ha provato in tutti i modi a rispondere all’asso tedesco di Dallas ma si è dovuto arrendere alla fine (27 punti per lui). Portland ha pagato molto cara la pessima serata al tiro di Brandon Roy con 13 punti in 14 tentativi dal campo.

    Risultati NBA del 9 aprile 2010

    Orlando Magic – New York knicks 118-103
    (Orl: Dwight Howard 25, Vince Carter 25, Anderson 19 – NY: Gallinari 28, Duhon 13, Rodriguez 13)
    Philadelphia 76ers – Milwaukee Bucks 90-95
    (Phi: Iguodala 21, Louis Williams 15, Holiday 13 – Mil: Delfino 23, Ridnour 18, Jennings 16)
    Atlanta Hawks – Toronto Raptors 107-101
    (Atl: Crawford 25, Joe Johnson 18, Josh Smith 17 – Tor: Weems 18, Amir Johnson 18, Bargnani 15)
    Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers 113-116
    (Cle: Hickson 21, Telfair 21, Anthony Parker 17 – Ind: Granger 36, Brandon Rush 16, Watson 16)
    Miami Heat – Detroit Pistons 99-106
    (Mia: Wade 19, Haslem 16, Dorell Wright 15 – Det: Ben Gordon 39, Prince 28, Villanueva 11)
    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Lakers 88-97
    (Min: Flynn 19, Sessions 16, Gomes 15 – Lak: Gasol 29, Odom 13, Farmar 13)
    New Jersey Nets – Chicago Bulls 127-116 (2 overtime)
    (NJ: Terrence Williams 27, Brook Lopez 26, Devin Harris 19 – Chi: Brad Miller 27, Rose 25, Deng 19)
    New Orleans Hornets – Utah Jazz 103-114
    (NO: Darren Collison 28, David West 19, Marcus Thornton 15 – Uta: Deron Williams 27, Matthews 20, Boozer 19)
    Houston Rockets – Charlotte Bobcats 97-90
    (Hou: Aaron Brooks 23, Ariza 17, Budinger 12, Scola 12 – Cha: Gerald Wallace 18, Diaw 18, Hughes 16, Felton 16)
    San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 99-107
    (SA: Ginobili 26, Bonner 19, Duncan 15 – Mem: Randolph 28, Gay 21, Conley 19)
    Oklahoma City Thunder – Phoenix Suns 96-91
    (Okl: Durant 35, Jeff Green 15, Sefolosha 15, Ibaka 15 – Pho: Stoudemire 24, Jason Richardson 12, Nash 11)
    Portland Trail Blazers – Dallas Mavericks 77-83
    (Por: Aldridge 27, Roy 13, Fernandez 11 – Dal: Nowitzki 40, Caron Butler 18, Jason Terry 12)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Gallinari abbatte i Celtics, spettacolo tra Jazz e Thunder

    Charlotte stacca il biglietto per i playoff battendo nettamente Atlanta: protagonista Gerald Wallace con ben 28 punti.

    Cleveland fa fuori i Raptors che perdono Bosh per un colpo al viso. Male Bargnani che segna solo 11 punti.

    Dopo 11 sconfitte consecutive i Pistons sbancano Philadelphia e mettono fine alla loro striscia perdente in stagione: ottime prove per Villanueva (25 punti) e Stuckey (24).

    Washington asfalta i Warriors grazie ai progressi mostrati dai suoi giovani come Young (29 punti) e McGee (25 punti e 15 rimbalzi)

    Grande sorpresa al Madison Squadre Garden dove i Celtics non approfittano della sconfitta di Atlanta e subiscono un inaspettato stop contro i Knicks, al primo successo stagionale contro la squadra di Rivers. Decide uno straripante Danilo Gallinari che realizza il canestro del sorpasso a 36” dal termine. 31 punti per l’italiano che chiude con 10/15 dal campo. A Boston (-10 a rimbalzo) non basta il 55% dal campo ed un Allen da 9 tiri, 17 punti e 3 triple.

    Preziosissima vittoria di Milwaukee a Chicago che quindi resta indietro per la corsa all’ottavo posto playoff ad Est nei confronti dei Raptors.

    Houston espugna Memphis e pareggia lo stesso record dei Grizzlies, visto che l’obiettivo per le 2 squadre è quello di finire la stagione sopra il 50% di vittorie. Buona prova di Martin da 29 punti, ai Grizzlies non bastano i 22 di Randolph.

    Dopo aver sonnecchiato per 3 quarti di gioco (5 pts, 1/6), Manu Ginobili prende in mano gli Spurs nel quarto periodo e con 11 dei 24 punti griffati Spurs li trascina verso la quarta vittoria consecutiva, la 12esima delle ultime 16 giocate. L’argentino chiude con 16 punti e 6 assist mentre Garrett Temple sostituisce egregiamente l’infortunato Hill in quintetto con una prova da 15 punti, 4 assist e 5/8 al tiro. Altra buona notizia è il rientro dopo 17 gare di assenza di Tony Parker che gioca 16’ con 8 punti e 4 TO. Per i Kings, sconfitta numero 54 nonostante un Evans da 22 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.

    Grande partita a Salt Lake City dove i Jazz riescono ad imporsi dopo un overtime sugli Oklahoma City Thunder. Una delle più belle sfide di quest’anno in NBA con i Thunder sotto di 6 punti a 40 secondi dalla fine e capaci di impattare e andare al supplementare dove la differenza la fa un canestro di Williams a 1 secondo dalla sirena. Il successivo tentativo di Durant (45 punti per il fenomeno di Oklahoma con 7 triple a bersaglio!) non trova neanche il ferro ma la giustificazione per l’asso dei Thunder è l’evidentissimo (e non lo è stato solo per gli arbitri!) fallo di Miles che si aggrappa letteralmente al braccio del numero 35 impedendogli coordinazione ed equilibrio. Infuriato coach Brooks a fine gara così come i suoi ragazzi visto che la sfida avrebbe potuto portare i Thunder nelle prime posizioni ad Ovest e invece ora hanno perso anche il sesto posto scalando settimi (superati dagli Spurs) e con Portland che giocherà lo scontro diretto in casa tra qualche giorno per lasciare proprio ad Oklahoma l’ottavo posto e un regalino chiamato Los Angeles Lakers!

    Risultati NBA del 6 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 109-100
    (Cha: Wallace 28, Diaw 17, Jackson 15 – Atl: Evans, Josh Smith 18, Crawford 18)
    Cleveland Cavaliers – Toronto Raptors 113-101
    (Cle: Jamison 20, James 19, Parker 18 – Tor: Jack 23, Johnson 16, Bargnani 11)
    Philadelphia 76ers – Detroit Pistons 103-124
    (Phi: Speights 21, Meeks 19, Williams 12, Iguodala 12 – Det: Villanueva 25, Stuckey 24, Wallace 18)
    Washington Wizards – Golden State warriors 112-94
    (Was: Young 29, McGee 25, Blatche 21, Livingston 21 – GS: Curry 27, Maggette 20, Williams 18)
    New York Knicks – Boston Celtics 104-101
    (NY: Gallinari 31, Barron 17, Rodriguez 14 – Bos: Allen 17, Perkins 14, Garnett 14)
    Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 79-74
    (Chi: Deng 16, Rose 12, Miller 10 – Mil: Salmons 26, Ilyasova 17, Ridnour 13)
    Memphis Grizzlies – Houston Rockets 103-113
    (Mem: Randolph 22, Gay 20, Young 16 – Hou: Martin 29, Brooks 17, Scola 17)
    Sacramento Kings – San Antonio Spurs 86-95
    (Sac: Evans 22, Landry 20, Greene 12 – SA: Jefferson 18, Ginobili 16, Temple 15)
    Utah Jazz – Oklahoma City Thunder 140-139 (overtime)
    (Uta: Williams 42, Boozer 28, Okur 20 – Okl: Durant 45, Westbrook 27, Green 20)

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  • NBA: Gallinari non basta a New York, i Cavs fanno 60

    Successo rilevante dei Charlotte Bobcats sui Milwaukee Bucks: Salmons (28 punti) a 10 secondi dalla fine manda la partita all’overtime con un canestro da 3, nel supplementare Jackson (32 punti) la chiude facendo altrettanto a 50 secondi dalla sirena finale. Charlotte ora può provare ad agganciare i Bucks al sesto posto playoff evitando lo squadrone degli Orlando Magic.

    Miami supera Milwaukee in classifica (prendendosi il quinto posto), espugnando il campo dei Pacers con un Wade mostruoso da 43 punti di cui 8 consecutivi nel supplementare.

    Chicago batte Washington e continua ad insidiare Toronto per l’ultimo posto playoff. Trascinatori il solito Rose (24 punti) e lo splendido Gibson di questo finale di stagione (14 punti e 16 rimbalzi).

    Nuova sconfitta casalinga per i Boston Celtics, che devono arrendersi agli Houston Rockets dopo un supplementare: Brooks (30 punti alla fine) a 9 secondi dalla fine impatta il match, nei supplementari si scatenano Scola (27 punti e 11 rimbalzi) e Budinger (24 punti con un complessivo 6/8 da 3!). Per i Celtics non bastano i 27 punti di Pierce e i 23 di Rondo.

    60esima vittoria stagionale per i Cavs con LeBron James sempre protagonista: 27 punti (di cui 14 consecutivi nell’ultimo quarto) e 13 rimbalzi, ben coadiuvato da Williams con 24 punti. Atlanta troppo poco propositiva in trasferta, unico neo di una squadra che se eliminasse questo difetto potrebbe dire la sua anche per il titolo.

    Phoenix raggiunge il secondo posto della Western Conference (cosa impensabile 2 mesi fa quando i Suns annaspavano in settima posizione!) battendo i derelitti Detroit Pistons grazie ai 29 punti di Stoudemire e la precisione nel tiro da 3 (15/29). Decima vittoria consecutiva per i Suns, Decima sconfitta consecutiva per i Pistons!

    Sfida “molle” tra Memphis e New Orleans con i Grizzlies che alla fine si prendono la vittoria.

    Prestazione straordinaria da 43 punti di Manu Ginobili e San Antonio batte i Magic. In questo momento l’argentino è tutta la squadra degli Spurs, un elemento diventato troppo prezioso per coach Popovich che per una sera ritrova un Duncan in condizioni decenti con 23 punti. Orlando distrutta anche grazie ai problemi di falli della sua stella, il centro Dwight Howard, che resta in campo solo per 22 minuti complessivi.

    I Knicks cadono ad Oakland pur potendo contare sulle favolose prestazioni di Gallinari (29 punti, 8 assist e 8 rimbalzi) e di Lee (37 punti, 20 rimbalzi e 10 assist per una sontuosa tripla doppia!). Per i Warriors 35 punti di Morrow tornato ad alti livelli.

    Odom trascina i Lakers al successo sui Jazz grazie a 26 punti e 10 rimbalzi. Bryant tira male ma mette assieme 25 punti, ai Jazz non bastano le doppie doppie di Boozer con 20 punti e 18 rimbalzi e di Williams con 20 punti e 10 assist. Jazz che scendono al quarto posto della Western Conference 24 ore dopo aver conquistato il secondo! ad Ovest c’è tanta bagarre per le posizioni che contano.

    Risultati NBA del 2 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Milwaukee Bucks 87-86 (overtime)
    (Cha: Jackson 32, Felton 12, Augustin 8 – Mil: Salmons 28, Bogut 19, Delfino 14)
    Indiana Pacers – Miami Heat 96-105 (overtime)
    (Ind: Murphy 29, Granger 25, Price 13 – Mia: Wade 43, Beasley 12, Wright 11)
    Washington Wizards – Chicago Bulls 87-95
    (Was: Blatche 18, Miller 15, McGee 13 – Chi: Rose 24, Deng 14, Gibson 14)
    Boston Celtics – Houston Rockets 114-119 (overtime)
    (Bos: Pierce 27, Rondo 23, Perkins 15 – Hou: Brooks 30, Scola 27, Budinger 24)
    Cleveland Cavaliers – Atlanta Hawks 93-88
    (Cle: James 27, Mo Williams 24, Jamison 12 – Atl: Josh Smith 20, Crawford 17, Marvin Williams 15)
    Detroit Pistons – Phoenix Suns 94-109
    (Det: Gordon 21, Prince 17, Jerebko 14 – Pho: Stoudemire 29, Dudley 20, Hill 17)
    Memphis Grizzlies – New Orleans Hornets 107-96
    (Mem: Mayo 27, Gay 20, Young 19 – NO: Thornton 19, Paul 16, Collison 15)
    San Antonio Spurs – Orlando Magic 112-100
    (SA: Ginobili 43, Duncan 23, Bonner 15 – Orl: Pietrus 18, Lewis 18, Redick 15, Nelson 15)
    Golden State Warriors – New York Knicks 128-117
    (GS: Morrow 35, Williams 23, Maggette 21 – NY: Lee 37, Gallinari 29, Walker 14, Duhon 14)
    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 106-92
    (Lak: Odom 26, Bryant 25, Fisher 14, Gasol 14 – Uta: Williams 20, Boozer 20, Matthews 14)

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