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  • Platini al contrattacco: “Abete? mi aspettavo di risentirlo dopo Inter-Chelsea”

    Michel Platini non ci sta. Il linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto dopo Bayern-Fiorentina è stato spietato. Cosa che non è successa dopo Inter-Chelsea, quando gli inglesi sono stati pesantemente penalizzati contro i nerazzurri per un rigore (con annessa espulsione di Samuel) non concesso per un evidente fallo su Kalou: «Dopo l’errore di Ovrebo con la Fiorentina, Abete mi ha telefonato. Per il rigore non dato al Chelsea, no». Ecco uno stralcio dell’intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport.

    Da Euro 2016 ai disastri arbitrali nelle coppe: è un momento difficile tra Uefa e Italia?
    «Ci mancherebbe. Qualcuno mi accusa: avrei aiutato il Bayern perché Rummenigge è mio amico. Dai! Con le designazioni arbitrali non c’entro niente, decide la Commissione: quante volte devo dirlo?».

    L’International Board allungherà i test dei cinque arbitri?

    «Spero. Le relazioni sull’esperimento in Europa League sono molto positive. L’obiettivo è schierarli nella prossima Champions e nelle qualificazioni per Euro 2012. Ma occorrono sei voti».

    S’era parlato di cinque arbitri anche al Mondiale, poi…

    «Sarebbe stato troppo presto. Lavoriamo al progetto da tre anni: non si può cambiare tutto in tre mesi».

    Blatter porterà al Board il pallone con il chip, per l’ennesima volta,e l’«occhio di falco». Tecnologie utili?

    «Degli altri esperimenti non m’importa. Se vogliono aggiungere qualcosa, perché no? L’importante è che ci sia l’arbitro accanto alla linea di porta».

    Arbitri nella bufera?

    «In tv si vedono al microscopio tutti i loro errori: è in crisi l’arbitraggio, non gli arbitri. Ma è tempo di cambiare qualcosa».
    [via: juvemania

  • Mourinho si vergogna per Calciopoli ma ai tempi del suo Porto….

    Mourinho si vergogna per Calciopoli ma ai tempi del suo Porto….

    “Voi italiani avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare come uomo di calcio. Quando ho saputo di Calciopoli, mi sono vergognato terribilmente di dare da mangiare alla mia famiglia con i soldi del calcio. Però adesso qualcuno dice che bisognare abbassare i toni… L’Italia comunque non mi cambierà: sono arrivato onesto, me ne andrò via onesto”

    In linea di massima il discorso di Jose Mourinho nel dopo partita di Inter-Chelsea non fa un grinza anche se forse il portoghese ha scelto il momento meno adatto visto l’aiuto di Mejuto Gonzales nella gara contro i Blue. Ogni sportivo con un briciolo di obiettività la penserebbe come lui ma da quanto si legge oggi sul portoghese Diario de Noticias, e riportato da Calciomercato.com, in Portogallo si è iniziato ad indagare su presunti condizionamenti da parte della classe arbitrale proprio negli anni in esplodeva la Mourinhomania al Porto.

    Azevedo Duarte, ex vicepresidente della Federacalcio portoghese, è stato accusato davanti alla Seconda Circoscrizione Penale di Lisbona di aver sollecitato, attraverso una serie di telefonate, favori a un ex arbitro.
    Per carità, il valore di Mourinho non si discute e la vittoria della Champions League è un impresa ma forse prima di ergersi a moralizzatore bisognerebbe pensarci visto che tutto il mondo è paese….

  • Mourinho “se parlo di Firenze prendo altre tre giornate”

    Nonostante il grande aiuto avuto questa sera da Mejuto Gonzales, reo di aver chiuso gli occhi su evidente fallo da rigore di Samuel su Kalou sul finale di primo tempo oltre ad una netta trattenuta di Thiago Motta su Ivanovic il tecnico portoghese non perde la sua aria di superiorità nei confronti del calcio italiano.

    Lo Special One rispondendo ai microfoni di Sportmediaset sul mancato rigore concesso da Rosetti alla Fiorentina dimostra di non aver digerito l’arbitraggio di domenica scorsa di Tagliavento e ancor meno le tre giornate di squalifica: “di campionato non parlo , parlo solo della Champions. Mi hanno detto cosa è successo a Firenze, se parlo prendo altre due-tre giornate“. A chi gli fa notare che c’era un rigore per il Chelsea, Mourinho replica: “Se il fallo fosse stato nella mia area – dice – mi sarebbe piaciuto che l’arbitro avesse dato il penalty. Rigore? Sì. L’Italia non mi cambia, sono onesto e rimango onesto…”.

    Questa volta, però, il tecnico portoghese avrebbe potuto far finta di non sapere perdendo un altra occasione di star zitto.

  • Caos arbitri: Mejuto Gonzales bestia nera di Ancelotti

    Caos arbitri: Mejuto Gonzales bestia nera di Ancelotti

    In Italia ancora c’è l’eco delle polemiche contro lo scandaloso arbitraggio di Ovrebo nella partita dell’Allianz Arena, si è chiesto l’intervento della Figc, si è parlato di complotto e di scandalo. In Italia il week end è andato ancora peggio, con le plateali proteste di Mourinho e il “famoso” gesto dell’arresto che gli è costato tre giornate di squalifica. Anche le direzioni di Rosetti e Trefoloni nei recuperi di Fiorentina-Milan e Udinese-Cagliari hanno dato adito a polemiche e sospetti, ma la decisione più assurda è quella dello spagnolo Mejuto Gonzales in Inter-Chelsea.

    Il fischietto “sui generis”, poco amato in Spagna per i suoi plateali favori all’Atletico Bilbao, fuori dai prossimi mondiali si è rivelato ancora una volta bestia nera di Ancelotti. L’ex tecnico rossonero incontrò Gonzales nella finale di Istanbul con il Liverpool e anche in quella occasione la sua direzione fu costellata da errori, il più clamoroso fu il rigore concesso a Gerrard per la rete del 3 a 3, ma anche sul triplo vantaggio rossonero non punì con il rosso un intervento da ultimo uomo di Hyppia su Shevechenko.

    Questa sera ad Ancelotti manca un rigore sul finale di primo tempo per un fallo da ultimo uomo di Samuel su Kalou lanciato a rete. Se avesse concesso il fallo l’Inter sarebbe stata costretta a a giocar il secondo tempo in inferiorità numerica.