Tag: mediaset

  • Diritti TV, si trova l’accordo tra Sky e Mediaset

    Diritti TV, si trova l’accordo tra Sky e Mediaset

    Spifferano dalle stanze della Lega di Serie A le voci, sempre più insistenti, per cui la guerra tra i due colossi televisivi, Sky e Mediaset, sembra arrivata ad una conclusione pacifica con un accordo tra le parti per l’assegnazione dei diritti Tv.

    Alla luce di questa armonia trovata tra le due concorrenti per l’assegnazione dei diritti televisivi, per le partite del nostro massimo campionato, la Lega a questo punto potrà procedere all’assegnazione dei suddetti diritti inerenti il triennio dal 2015 al 2018.

    L’assegnazione, secondo le indiscrezioni raccolte, avverrà in questo modo, il pacchetto per la piattaforma satellitare all’emittente di Murdoch (357 milioni annui), quello per il digitale a Mediaset (280 milioni). Mediaset inoltre si aggiudica anche  il pacchetto D, ovvero quello previsto con gli scontri diretti di 12 squadre per una cifra pari a 306 milioni.

    Con questa ripartizione, che trova sempre più conferme, l’incasso totale per la Lega sarebbe di 943 milioni a stagione, 114 in più dell’attuale triennio ma meno di quello che speravano ad inizio delle trattative , dove si paventava la possibilità di superare addirittura il miliardo di Euro.

    Considerando he la giornata odierna si era aperta con la proroga della scadenza per la presentazione dell’offerta dalle ore 12:00 iniziale alle ore 24:00 tutto faceva presupporre all’ennesimo incidente diplomatico tra le due offerenti, con addirittura il rischio che Mediaset vincesse la gara per il satellitare e Sky quella sul digitale terrestre scatenando un putiferio mediatico, questo accordo tra le parti paventato è da considerare come un buon successo per la Lega calcio che può incassare e ottenere ossigeno fresco da reinvestire nel calcio, anche se tra il dire ed il fare come sempre abbiamo visto, sembra ci sia un’eternità che privilegia troppo spesso sempre di più le grandi del nostro calcio a sfavore delle compagini di seconda e terza fascia che si trovano a spartirsi solo le briciole.

    Una telecamera appostata a bordo campo / Foto Web / Il Pallonaro
    Una telecamera appostata a bordo campo / Foto Web / Il Pallonaro

    L’intesa tra i broadcaster per i diritti Tv infatti, prevede che la Lega, previa autorizzazione delle authority, autorizzi  lo scambio dei diritti, che porterebbe a questo scenario finale: Mediaset rivenderebbe il pacchetto D a Sky che quindi continuerebbe ad avere l’intero campionato di Serie A, con l’esclusiva su 12 squadre (ma non la Roma, inizialmente inserita nel pacchetto D) e su interviste e telecamere negli spogliatoi, scongiurando proprio un delirio collettivo degli utenti costretti a modificare improvvisamente schede digitali o abbonamenti satellitari per seguire quanto pattuito alla sottoscrizione iniziale.

    Al pari di Sky a Mediaset resterebbe il pacchetto principale con le partite in casa e trasferta di otto squadre, tra cui Inter, Juve, Milan, Napoli e Roma. Alla fine di tutta l’operazione l’investimento complessivo di Sky, comprese le eventuali ma quasi scontate concessioni secondarie, ammonterebbe a 572 milioni e quello di Mediaset a 373.

    Ricordiamo che per il momento per questo accordo, non rientrano i diritti Tv per la Champions League.

  • Mediaset soffia a Sky diritti Champions

    Mediaset soffia a Sky diritti Champions

    La Uefa Champions League a Mediaset. Ebbene sì: per il triennio 2015-2018 sarà della famiglia Berlusconi l’esclusiva della massima competizione europea per club soffiandola a Sky che, invece, continuerà ad avere l’esclusiva soltanto per il prossimo anno. L’offerta Mediaset per i diritti televisivi della Champions League è di quelle che fanno tremare i polsi: 700 milioni di euro, una cifra che a prima vista parrebbe ben superiore rispetto alle reali possibilità di spesa di Mediaset alla luce del bilancio presentato. Sicuramente il calcio è l’asset principale della pay tv, ma una cifra tanto alta fa presumere una strategia differente considerando che, finora, il rendimento di Mediaset Premium non ha ancora generato utili. Per cambiare rotta e iniziare a incrementare il proprio rendimento, occorrerebbe un aumento considerevole in termini di abbonamenti che dovrebbero raggiungere e superare i 2.5 milioni. Come fare? Sicuramente la Champions League è uno dei poli attrattori principali in tal senso e, proprio per questo, Mediaset avrebbe puntato su tale strategia. Il punto, però, resta il nodo economico considerando l’ingente esborso che risulta superiore di ben 70 milioni rispetto alla cifra versata da Sky per il presente triennio.

    Mediaset conquista diritti tv Champions | foto da web
    Mediaset conquista diritti tv Champions | foto da web

    Ecco, dunque, che Mediaset potrebbe aver “sparato alto” per accaparrarsi i diritti televisivi per poi pensare alla ricerca di una società partner che le permetta di suddividere l’esborso per i diritti tv. Tale partner potrebbe essere addirittura l’emittente araba Al Jazeera che da anni starebbe pianificando lo sbarco nel mercato europeo, oppure la Newscorp che fa riferimento allo stesso Rupert Murdoch, numero uno di Sky. Sarebbe interessante, in tal senso, se si verificasse un accordo con lo stesso Murdoch che opererebbe sotto altre vesti creando una nuova società ad hoc proprio con Mediaset.

    Gli analisti di mercato, infatti, sembrano più che certi nell’affermare che il comportamento di Mediaset in tale frangente può essere interpretato soltanto in chiave “strategica”, ricercando un partner di lungo periodo, prendendo spunto dalla partnership già collaudate altrove in tal senso. L’aspetto singolare, in tutto ciò, è che Sky sia stata “bruciata” per la seconda volta considerando che anche nel Regno Unito il gruppo Murdoch ha perso i diritti tv per la Premier League e il campionato scozzese a beneficio di British Telecom. Sarà soltanto una tattica attendista per, poi, allearsi con l’avversario e dividere i profitti del gioco? Staremo a vedere.

  • Berlusconi condannato a 4 anni nel processo diritti tv Mediaset

    Berlusconi condannato a 4 anni nel processo diritti tv Mediaset

    Quattro anni di reclusione per “una evasione notevolissima” perpetrata tra il 2002 – 2003. È questa la sentenza di condanna emessa dai giudici del tribunale di Milano a carico di Silvio Berlusconi. Sentenza giunta in primo grado nell’ambito del processo per l’acquisizione dei diritti tv di Mediaset. All’ex premier sono stati inflitti anche tre anni di interdizione dai pubblici uffici.

    Il pronunciamento della corte milanese arriva dopo quasi dieci anni di indagini e sei anni di processo: un iter “lumaca”, ostacolato da richieste di ricusazione avanzate dai legali e l’istanza di astensione presentata dal giudice. In mezzo altri ostacoli, tra il Lodo Alfano e il conseguente ricorso alla Consulta, la richiesta di trasferimento del procedimento a Brescia, i continui legittimi impedimenti dovuti alla carica istituzionale rivestita dall’allora Presidente del Consiglio. Il provvedimento, in ogni caso, non è ancora esecutivo essendo la sentenza di primo grado. Il dato che emerge, tuttavia, è la misura della condanna. Quattro anni. Due mesi in più rispetto a quanto chiesto nella requisitoria dalla pubblica accusa.

    Le accuse – I giudici milanesi, dunque, hanno ritenuto concreta la tesi costruita dal pm Flavio De Pasquale. Tesi secondo cui Mediaset, negli anni novanta, attraverso un sistema di prezzi gonfiati finalizzati alla frode, acquistava i diritti televisivi e cinematografici da intermediari e sub intermediari della major americane. Un gioco niente male, che ha consentito al padre del Biscione, sempre secondo l’accusa, un accumulo di fondi neri di circa 270 milioni di euro. A suo solo beneficio. La sentenza emessa dal Tribunale di Milano ha interessato anche gli altri imputati del procedimento sui diritti tv. Per il “socio occulto” Frank Agrama la condanna ammonta a tre anni di reclusione. Condanne anche per Daniele Lorenzano, produttore ed ex manager Fininvest (3 anni e 8 mesi), Gabriella Galetto, ex manager del gruppo in Svizzera (1 anno e 6 mesi). L’accusa di riciclaggio per Paolo Del Bue è stata derubricata e mandata in prescrizione. Assolto Fedele Confalonieri.

    Silvio Berlusconi
    Silvio Berlusconi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Gli imputati condannati dovranno inoltre versare la somma di 10 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. In ogni caso, sull’intero procedimento, compreso il giudizio finale, pesa come un macigno la decisione della Corte Costituzionale che, di fatto, potrebbe far saltare tutto. In pratica, un responso su un presunto conflitto di attribuzione tra la Camera dei deputati e il palazzo di Giustizia. Nel marzo del 2010, i giudici milanesi si erano rifiutati di rimandare una udienza dedicata all’imputato Silvio Berlusconi, nonostante il premier fosse impegnato in attività di governo. Le toghe, in pratica, avrebbero dovuto attendere l’esito della Consulta prima di emettere una sentenza.

    Le reazioni – In merito alla condanna, un no comment secco è arrivato dai legali di Berlusconi. «Vogliamo prima leggere le motivazioni». Non dello stesso parere il fronte politico, che già subito dopo il verdetto si è spaccato sui quattro anni inflitti all’ex premier. Se, infatti, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parla di «ennesima prova di un accanimento giudiziario nei confronti di Silvio Berlusconi», Antonio di Pietro, di Idv, difende la sentenza affermando che «nonostante tutte le leggi ad personam, alla fine, tutti i nodi sono venuti al pettine». Per il Pd, Dario Franceschini, ha stemperato il clima. «Le sentenze si rispettano, non si commentano» ha sottolineato il già segretario democratico. E intanto su tutti i siti internet dei più importanti quotidiani del mondo la notizia rimbalza imponendosi come “news” di primo piano.

  • Del Piero commentatore Mediaset per le partite della Juve?

    Del Piero commentatore Mediaset per le partite della Juve?

    Il legame tra Del Piero e la Juventus sembra destinato a rimanere indissolubile, tanto indissolubile che per i tifosi bianconeri è stato difficile (e lo è tutt’ora iniziare una stagiona senza Il Capitano) dover dire addio al numero 10 più amato della Vecchia Signora, ma altrettanto difficile il distacco da quella che per 20 anni è stata la sua seconda casa lo è stato per Alex. Forse il binomio Del Piero/Juventus potrebbe continuare ad esistere anche per la stagione ventura, almeno stando a quanto ha svelato il direttore di Sport Mediaset, Ettore Rognoni, nel corso della presentazione dei palinsesti sportivi di Mediaset.

    Sembra infatti che esista una trattativa tra la pay tv di Cologno Monzese e Alessandro Del Piero, quest’ultimo avrebbe il ruolo di commentatore tecnico “in seconda” per le telecronache di Champions (sia per le partite che andranno in onda su Premium, sia per quelle previste su Italia 1) della Juventus che finalmente dopo anni è tornata nell’Europa che conta. L’iniziativa certamente conquisterebbe un nutrito numero di telespettatori di fede juventina considerando che i tifosi bianconeri sono i più numerosi in Italia. Per Mediaset sarebbe un’ottima operazione di marketing.

    Se Del Piero volesse smettere o se rimanesse a giocare in un campionato vicino all’Italia potrebbe entrare nella nostra squadra. Forse è un sogno, speriamo di realizzarlo. Sarebbe un grande regalo anche per i tifosi bianconeri” – queste le parole di Ettore Rognoni.

    Alessandro Del Piero © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Del Piero insieme al fratello manager non hanno scartato l’ipotesi, ma, anzi stanno valutando l’offerta. Al momento hanno chiesto un po’ di tempo, Alex infatti vuole prima capire dove sarà il suo futuro calcistico, se non dovesse trovare una squadra che gli dia ancora “stimoli” come quelli che gli ha dato la sua Juventus per ben 19 anni, potrebbe anche decidere di appendere le scarpe al chiodo e sedersi in tribuna stampa, il martedì e il mercoledì per commentare le partite della sua ex squadra.

    L’alternativa per Del Piero sarebbe quella di continuare a fare quello che gli piace di più, giocare a calcio, ma cercando una squadra in una località non troppo lontano dall’Italia, così da consentirgli di potersi spostare tra gli studi di Mediaset e il campo di calcio della sua eventuale nuova squadra.

  • Accordo Sky-Mediaset, la Champions anche su Premium

    Accordo Sky-Mediaset, la Champions anche su Premium

    Fine della contesa. Dopo una lunga ed estenuante trattativa quando ormai sembrava non esserci più nessun margine di negozazione, Mediaset è riuscita a trovare l’accordo con Sky per trasmettere sui propri canali dedicati le gare della Champions League per il prossimo biennio. Nella stagione 2012/2013 e 2013/2014 quindi la maggiore competizione europea per club che vedrà impegnate Milan, Juventus e, se dovesse superare il preliminare, anche l’Udinese, verrà trasmessa anche su Premium.

    L’emittente satellitare di Rupert Murdoch, che si era aggiudicata l’esclusiva nei mesi scorsi, ha ceduto in sublicenza alle reti controllate dalla famiglia Berlusconi i diritti televisivi della Champions ricevendo in cambio quelli dell’Europa League detenuti a sua volta in esclusiva da Mediaset. Le partite di Napoli, Inter e Lazio verranno trasmesse anche su Sky che si è riservata inoltre l’esclusiva delle trasmissioni in HD (Alta definizione) della Champions e ricevuto quelle dell’Europa League da Mediaset che ha mantenuto la trasmissione in chiaro della migliore partita del mercoledì di Champions e della migliore partita del giovedì di Europa League, entrambe andranno in onda su Italia 1.

    Nelle scorse settimane era divampata la polemica sui forum riguardo ai diritti tv, divenuti un vero e proprio giallo che ha allertato centinaia di migliaia di abbonati inducendo a pensare comprensibilmente che una delle due stesse mentendo: mentre Sky promuoveva attraverso spot pubblicitari l’esclusiva di tutta la Champions League, gli operatori Mediaset, per scongiurare l’esodo di massa verso la piattaforma televisiva concorrente e contenere le perdite derivanti da questa migrazione, offrivano considerevoli sconti sull’abbonamento e assicuravano ai clienti delusi dalla perdita della visione della Champions che avevano inoltrato domanda di disdetta dell’abbonamento di aver strappato l’accordo con l’emittente satellitare per continuare a trasmettere il massimo torneo calcistico europeo. Alla fine così è stato nonostante a molti queste rassicurazioni siano parse ingannevoli accusando la tv del Biscione di manovre scorrette della serie “disposti a tutto pur di non perdere clienti”. Di seguito la nota diffusa da Mediaset:

    «Questa programmazione è frutto di un accordo raggiunto tra Mediaset e Sky Italia che prevede uno scambio di diritti acquisiti separatamente dalla Uefa. L’accordo consente a entrambi gli operatori di rendere visibili ai propri telespettatori tutti gli incontri delle squadre italiane impegnate in Europa nelle prossime due stagioni».

  • Diritti tv Champions 2013 Sky o Mediaset. Chi mente?

    Diritti tv Champions 2013 Sky o Mediaset. Chi mente?

    Scoppia il giallo riguardo i diritti tv Champions 2013. L’esclusiva sui match della massima competizione europea per club è stata pubblicizzata dall’emittente di Rupert Murdoch nelle scorse settimane ma aveva generato molta confusione visto che Mediaset Premium inizialmente inseriva nella propria offerta agli abbonati la visione della stessa competizione. La polemica nata tra le due piattaforme ha visto come principali vittime i rispettivi abbonati. Da una parte l’abbonato Sky, dopo aver visto le iniziative pubblicitarie proposte dall’emittente satellitare si domandava come fosse possibile che un’esclusiva potesse essere condivisa con un’altra piattaforma, dall’altra l’abbonato Mediaset Premium è stato confuso dall’esclusiva Sky si esclusiva Sky no.

    A questo punto facciamo chiarezza noi e vi diciamo che l’esclusiva della Champions League 2012/2013 apparterrà a Sky. Mediaset Premium perderà i diritti criptati condivisi proprio con Sky fino alla scorsa stagione ma tornerà ad avere i diritti in chiaro (appartenenti negli ultimi anni alla Rai) quindi ciò significa che ogni mercoledì verrà trasmessa su Canale 5 (o Italia 1) la partita settimanale che vedrà impegnata la Juve e il Milan (e l’Udinese se dovesse superare il terzo turno preliminare) e la partita settimanale (quella del mercoledì sera) trasmessa in chiaro non potrà essere trasmessa da Sky in contemporanea ma solo in differita. Inoltre i canali in chiaro di Mediaset proporranno le solite rubriche contenenti gli highlights delle altre partite. Sky in definitiva trasmetterà in esclusiva tutte le partite della prossima Champions League tranne una partita a settimana ogni mercoledì sera che verrà trasmessa solo in chiaro su Canale 5. Discorso a parte è la finale della Champions League 2012/2013, che sarà trasmessa sia su Sky sia in chiaro sulle reti Mediaset, che inoltre garantirà la trasmissione in chiaro anche delle eventuali gare di semifinale coinvolgenti club italiani ma disputate di martedì (insieme a Sky).

    Questa è l’ipotesi maggiormente accreditata al momento ma non è da escludere che Mediaset acquisti una parte dei diritti della Champions League proprio da Sky. Questo perchè la cassetta della posta Mediaset è intasata da numerose richieste di disdetta dell’abbonamento inviate soprattutto dai tifosi di Milan, Juve ed anche Udineseovvero quei tifosi le cui squadre del cuore avranno l’onore di scendere sui migliori campi Europei. A questi aggiungiamo anche i veri appassionati di calcio che non hanno nessuna intenzione di guardarsi la sola partita del mercoledì. Come dargli torto. D’altro canto unica nota positiva al momento per i dirigenti Mediaset è il fatto che molti tifosi di Inter, Lazio e Napoli (le tre squadre italiane che saranno impegnate nell’Europa League 2012/2013 trasmessa da Mediaset Premium) pur di vedere il giovedì sera la propria squadra del cuore sono disposti a non rescindere l’abbonamento rinunciando conseguentemente alle magie di Messi e Cristiano Ronaldo. Cosa non si fà per la propria fede?

    Ma a Mediaset non può bastare il fatto di non perdere i molti e numerosissimi tifosi delle tre squadre impegnate in Europa Legue e per evitare un’emigrazione di massa verso la concorrenza stanno contattando tutti gli utenti che hanno fatto richiesta di disdetta offrendo sconti sul piano abbonamento e garantendo che verrà trovato un accordo per la trasmissione dei match di Champions anche su i loro canali. Secondo alcune indiscrezioni Mediaset sarebbe disposta a cedere addirittura con un anno di anticipo i diritti del Motomondiale, che comunque dal 2014 sarà un’esclusiva Sky. Ritornando invece alla nostra ipotesi iniziale e supponendo la sua attuazione possiamo invece dedurre che la partita del mercoledì sera essendo trasmessa in diretta solo in chiaro provocherà dati Auditel record e qualche lamentela degli abbonati Sky che, abituati a vedere le partite in HD ed ultimamente anche in 3D, rivendicheranno lo spot pubblicitario recitante “tutte le 128 partite della prossima Champions League in esclusiva solo su Sky“… ma proprio tutte?

  • MotoGP su Sky, a Mediaset i diritti della Superbike

    MotoGP su Sky, a Mediaset i diritti della Superbike

    La MotoGP sbarca su Sky. L’emittente satellitare del magnate Rupert Murdoch ha infatti annunciato l’acquisto della massima categoria del Motomondiale assieme alle sorelle Moto2 e Moto3, che dalla stagione 2014, anno in cui terminerà il contratto ancora vigente con Mediaset, saranno visibili soltanto a pagamento e non più in chiaro.

    Secondo alcune fonti l’accordo tra Sky e la Dorna, la società spagnola che cura gli interessi del Motomondiale, sarebbe stato raggiunto sulla base di 17 milioni, cifra con la quale la società di Murdoch si è assicurata tutte e 18 gare del campionato. L’accordo tra le due società prevede anche una clausola con la quale l’emittente televisiva si impegna a trasmettere almeno 8 gare, presumibilmete le più importanti, in chiaro, e aquesto punto resta da capire chi avrà la voglia di aggiudicarsi una competizione in calo di ascolti, complice soprattutto l’assenza di piloti italiani competitivi visto che il maggior rappresentante Valentino Rossi, protagonista di battaglie epiche in tutto il decennio che ha accompagnato la collaborazione tra il Motomondiale e Mediaset, sta vivendo il momento di maggiore crisi in sella alla sua Ducati. L’ipotesi più probabile è che la collaborazione resti in famiglia con la messa in onda delle gare su Cielo, canale del digitale terrestre sempre di proprietà di Murdoch, anche se le probabilità di vederle sulla Rai o sulla stessa Mediaset non sono del tutto da scartare.

    MotoGP © MIGUEL RIOPA AFP/Getty Images

    L’impresa controllata dalla Holding Fininvest, proprietà della famiglia Berlusconi, che ha “scaricato” il Motomondiale ”dopo un rapporto pluriennale ricco di soddisfazioni, in assenza di certezze sui regolamenti e sul numero di Case e di campioni presenti nel 2014“, non resterà però a bocca asciutta. La società ha infatti deciso di puntare forte sul campionato delle derivate di serie, la Superbike, campionato sempre di più in ascesa e che sta registrando una sempre più costante crescita di appassionati grazie alle lotte mozzafiato messe in atto in pista dai piloti soprattutto quelli italiani con Max Biaggi e Marco Melandri. L’azienda di Cologno ha acquisito da Infront Sports&Media i diritti esclusivi del Mondiale a partire dal 2013, anno di scadenza con La7 che attualmente ne detiene i diritti, fino al 2015, con opzione per il triennio successivo, puntando su “un circuito molto competitivo che si caratterizza per un alto numero di piloti e scuderie ufficiali in pista (Bmw, Honda, Suzuki, Kawasaki, Aprilia e Ducati) rispetto al campionato concorrente della MotoGP, oltre che per una formula che vede gareggiare moto di serie praticamente uguali a quelle disponibili sul mercato per il pubblico degli appassionati“.

    Dall’anno prossimo dunque Mediaset trasmetterà entrambe le competizioni, a meno che con sorprese dell’ultimo minuto Sky non decida di acquistare con un’anno di anticipo il Mondiale dei prototipi.

  • I pesci d’Aprile del calcio: da Ronaldo a Nedved

    I pesci d’Aprile del calcio: da Ronaldo a Nedved

    A fare quello più clamoroso sono stati i soliti buontemponi inglesi ma anche i siti web italiani hanno fatto un bel lavoro: 1° aprile giornata di scherzi e anche il calcio ha avuto i suoi “pesci” confenzionati ad arte, anche se alcuni si sono spinti un pò troppo oltre con la fantasia.

    CRISTIANO DI SPAGNA – L’Indipendet pubblica la notizia del passaggio di Cristiano Ronaldo alla Spagna per ripianare i debiti dello stato portoghese, con tanto di sondaggio su chi ritenesse il giocatore un salvatore della patria o un traditore. E l’articolo si chiude con il controrilancio inglese, con il primo ministro Cameron pronto a rilanciare fino a 200 milioni di euro per far giocare CR7 con la maglia della nazionale di Sua Maestà.

    CAPITAN RIISE – Nel panorama italiano una delle società più bersagliate dai pesci d’aprile è la Roma: da un lato le fantomatiche dichiarazioni da nuovo allenatore di Van Gaal, con la fascia di capitano che sarebbe passata da Totti a Riise visto che quest’ultimo conosce più lingue del capitano e sarebbe stato più utile nel riportare le indicazioni ai compagni. E poi una nuova cordata pronta a rilevare la Roma al posto di DiBenedetto, ovvero il gruppo Lafico che avrebbe gia rilevato il 34% della società, il tutto per la felicità dei lettori di Dagospia.

    TORNA PAVEL – Goal.com racconta del ritorno in campo di Pavel Nedved per sopperire all’infortunio di Del Piero con il Pallone d’Oro che decide di fare marcia indietro e dare una mano ai suoi compagni in difficoltà. Viste le ottime condizioni fisiche il ceco sarebbe dovuto scendere in campo sin da subito. E purtroppo questo è un pesce d’aprile ma la un pensierino forse sarebbe stato il caso di farcelo sul serio.

    NIENTE DERBY – Anche la redazione del Pallonaro ha voluto inscenare il suo scherzo pubblicando la notizia che Mediaset e Sky avevano raggiunto l’accordo per censurare il derby di Milano per la mancanza di rispetto dei tifosi verso le due emittenti e citando anche la rissa tra Lotito e De Laurentis.

    Insomma una giornata di scherzi sportivi che potrebbe anche dare qualche buona idea

  • Tutta la Champions nelle mani di Sky. Murdoch annienta Mediaset

    Tutta la Champions nelle mani di Sky. Murdoch annienta Mediaset

    Ieri si sono aperte le buste per l’assegnazione dei diritti tv della Uefa Champions League per il triennio 2012/2015 e con molto stupore si è scoperto che Sky ha presentato un offerta fuori mercato che la renderà l’unica piattaforma a trasmettere la massima competizione europea.

    La tv di Murdoch ha acquisito per una cifra superiore ai 100 milioni di euro l’esclusiva sia via satellite che digitale terrestre per il prossimo triennio pagando una cifra spropositata per aver qualcosa in meno. Dal 2012 l’Italia infatti avrà due squadre alla fase a gironi più la terza ai preliminari, con l’obbligatorietà di trasmettere in chiaro la partita del mercoledi la piattaforma satellitare praticamente si è svenata per una sola partita esclusiva.

    La mossa strategica è fatta proprio contro Mediaset per togliere potere di contrattazione facendosi preferire anche per il campionato seppur a prezzi più alti. Da quest’altro comunque non stanno a guardare e già ieri è partito un ricorso all’antitrust per abuso di posizione dominante:

    “Mediaset prende atto che, ancora una volta, Sky ha abusato della propria posizione dominante accaparrandosi tutti i diritti televisivi pay di una rilevante competizione calcistica internazionale. Il valore offerto è infatti al di fuori di ogni logica economica e motivato esclusivamente dalla volontà di eliminare qualunque tipo di concorrenza. E privare i telespettatori della scelta di quale offerta in pay tv guardare”

  • Milan: Leonardo smentisce rescissione

    La notizia data in mattinata dal giornalista Mediaset Carlo Pellegatti secondo il quale il tecnico Leonardo avrebbe già rescisso il suo contratto con il Milan circa due giorni fa, è stata smentita dal diretto interessato sul sito ufficiale del club rossonero:

    In riferimento alle notizie divulgate oggi relative a una sua presunta rescissione di contratto, l’allenatore del Milan Leonardo precisa che queste sono da intendersi totalmente prive di fondamento“.

    Ma cosa c’è sotto? Qualcosa dovrà pur esserci perchè Pellegatti, uno dei pochi a conoscere da vicino le vicende rossonere, non avrebbe mai dato la notizia in anteprima se non ne fosse stato certo e soprattutto su un sito legato indirettamente al club di via Turati.