Sebastian Vettel è stato il più veloce nelle terze e ultime libere che hanno preceduto le qualifiche che determineranno la pole position e la griglia di partenza del Gran premio di Gran Bretagna. Il tedesco della Red Bull, con condizioni di asfalto pressochè umido, ha realizzato il suo miglior giro in 1:31.401 precedendo di soli 63 millesimi il ferrarista Fernando Alonso. Virtuale seconda fila per l’australiano Mark Webber e dell’autore del miglior tempo nella sessione del venerdì Felipe Massa, staccati rispettivamente di quattro e sette decimi.
Alle spalle dei primi quattro a sorpresa la Williams di Pastor Maldonado che precede di mezzo secondo il padrone di casa Jenson Button. Nale invece il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, che chiude le libere con un deludente 13esimo tempo a quasi 2″ e mezzo.
Le due Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher chiudono in ottava e 11esima posizione.
Le qualifiche che scatteranno tra poco più di un’ora sapranno dirci quali sono i reali valori in campo, ma intanto la giornata è stata caratterizzata dalla decisione della Fia di fare un passo indietro per quanto riguarda la regola sulla concessione di utilizzare gli scarichi in rilascio.
I tempi delle terze libere
1. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m31.401s 17
2. Fernando Alonso Ferrari 1m31.464s + 0.063s 20
3. Mark Webber Red Bull-Renault 1m31.829s + 0.428s 12
4. Felipe Massa Ferrari 1m32.169s + 0.768s 20
5. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m32.496s + 1.095s 20
6. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m32.956s + 1.555s 18
7. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m33.014s + 1.613s 20
8. Nico Rosberg Mercedes 1m33.044s + 1.643s 23
9. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m33.264s + 1.863s 21
10. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m33.423s + 2.022s 22
11. Michael Schumacher Mercedes 1m33.551s + 2.150s 11
12. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m33.660s + 2.259s 22
13. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m33.842s + 2.441s 16
14. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m33.905s + 2.504s 21
15. Vitaly Petrov Renault 1m34.042s + 2.641s 22
16. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m34.329s + 2.928s 20
17. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m34.799s + 3.398s 20
18. Nick Heidfeld Renault 1m34.822s + 3.421s 21
19. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m35.225s + 3.824s 21
20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m36.905s + 5.504s 21
21. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m37.614s + 6.213s 18
22. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m38.068s + 6.667s 20
23. Daniel Ricciardo HRT-Cosworth 1m38.289s + 6.888s 19
24. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m38.568s + 7.167s 17
TuttosportNon si ricorda a memoria un Gran Premio del genere, talmente folle e così emozionante che le quasi due ore di attesa per la bandiera rossa che ha interrotto la corsa causa diluvio abbatutosi sull’Isola artificiale di Notre Dame che ospita il circuito intitolato ad un grande “pazzo”, nel senso buono della parola, della storia della Formula 1, Gilles Villeneuve, sono state vissute con una trepidazione particolare. A Montreal, sede del GP del Canada, settimo appuntamento del Mondiale 2011 di F1, trionfa Jenson Button in una gara resa spettacolare dalle condizioni metereologiche e dai protagonisti in pista che hanno fatto letteralmente “a sportellate”, amici o rivali non hanno fatto nessuna differenza, approfittando di un errore al 70esimo e ultimo giro del leader Sebastian Vettel dopo averlo messo sotto pressione costringendolo al limite e portandolo all’errore perdendo il posteriore della sua Red Bull al Pont de la Concorde che ha permesso al pilota inglese della McLaren di beffarlo e interrompere così la striscia di vittorie del tedesco reduce da tre successi di fila. Difficile, se non impossibile, raccontare giro per giro la gara: partenza sotto regime di safety car per la tanta acqua presente sul tracciato canadese, al primo giro utile contatto Hamilton – Webber con quest’ultimo che finisce in testa cosa; poche curve più avanti sul rettilineo finale l’inglese attacca il suo compagno di squadra Button, che poi verrà penalizzato per un drive through per aver oltrepassato il limite di velocità nella corsia dei box, che a sua volta gli chiude lo spazio e lo costringe a sbattere sulle barriere, incidente che causa il ritiro del numero 3 della Freccia d’Argento. Intanto Vettel, partito dalla pole, consolida la leadership del GP e vola inseguito dalle Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa che fanno ben sperare visti i tempi fatti registrare nel weekend. La pioggia però comincia a farsi più consistente allagando la pista e la direzione gara decide per l’interruzione del Gran Premio esponendo la bandiera rossa esattamente al giro 25 (solo 5 i giri percorsi senza la presenza della safety car) che dura oltre due ore. Poi la ripresa che vede la pista asciugarsi rapidamente favorendo lo spettacolo: Schumacher sembra tornato ai tempi d’oro e risale fino alla seconda posizione davanti a Kobayashi e Massa, Webber si scatena sull’asciutto e lotta per il podio, Button fa una rimonta d’altri tempi dalla 21esima posizione, durante una fase di sorpasso arriva al contatto con Alonso che ha la peggio e si ritira, e inanella una serie di giri veloci che gli consentono di arrivare negli scarichi della Red Bull di Webber che è in lotta per il secondo gradino del podio con Schumacher. Nel frattempo Massa, per suo errore sul bagnato con le gomme supersoft fredde e appena montate, sbatte contro il muretto e danneggia l’ala anteriore uscendo dai box in settima posizione. Si arriva così alle battute finali: Vettel al comando, Schumacher e Webber protagonisti di una lotta serrata nel quale il sette volte iridato si difende da vero campione, e Button che rinviene su di loro di gran carriera raggiungendoli. Entra per l’ultima volta la safety car per consentire ai commissari di pulire la pista dai detriti lasciati dalla Renault di Heidfeld: distacchi nuovamente annullati. Ultimi 8 giri sconsigliati ai deboli di cuore, Button fa secco prima Webber e poi Schumacher, a sua volta superato dall’australiano, e si getta all’inseguimento di Vettel, distante un paio di secondi. Nelle ultime tornate l’inglese è ben visibile negli specchietti del tedesco e con una serie di giri veloci gli arriva negli scarichi ma, proprio quando sembra ormai impossibile portare l’attacco decisivo, ecco che arriva l’errore del campione del mondo in carica che consente a Button di vincere il primo Gran Premio stagionale e il decimo della sua carriera.