Tag: mclaren

  • Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    McLaren subito competitive sul circuito di Yas Marina, dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, nelle prime prove libere del venerdì. Nella sessione della mattina era stato Jenson Button a siglare il miglior giro con il tempo di 1:40.263, in quella pomeridiana è stato il compagno di scuderia Lewis Hamiltona mettere tutti in fila con il miglior crono di 1:39.586.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Con le Frecce d’Argente davanti in entrambi i turni, le Red Bull e le Ferrari si sono dovute accontentare delle posizioni immediatamente successive: nella prima sessione meglio le Lattine Volanti con Mark Webber, secondo, e Sebastian Vettel, quarto, a seguire le Rosse, nel secondo e ultimo turno di giornata Fernando Alonso, tornato sul “luogo del delitto” a distanza di un anno sul circuito dove nella passata stagione per una strategia errata del muretto Ferrari perse il titolo Mondiale in favore di Vettel, e Felipe Massa si sono messi davanti l’australiano e il neo campione del mondo, rimasto vittima di un incidente alla prima curva danneggiando solo in modo lieve la sua vettura tant’è che i meccanici del team austriaco hanno potuto rimettere a posto la sua Red Bull consentendo a Sebastian di poter rientrare in pista e prendere parte alla fase conclusiva della libere.

    Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la Mercedes, ha chiuso la giornata con un ottavo e un ventesimo posto lavorando differentemente tra la prima e la seconda sessione, al contrario il compagno di box Michael Schumacher che al mattino aveva ottenuto solo il 15esimo tempo per poi chiudere la giornata con il settimo tempo. Competitive si sono dimostrate anche le due Force India che con Adrian Sutil e Paul Di Resta sono riuscite ad entrate nella top ten. Male le due Renault che dovranno faticare più del previsto domani in qualifica, Vitaly Petrov ha chiuso con il 13esimo tempo sia al mattino che al pomeriggio, ancora più dietro Bruno Senna che nella seconda sessione ha terminato con il 15esimo miglior crono.

  • L’ultimatum di Montezemolo: “La Ferrari resta in F1 a 3 condizioni”

    L’ultimatum di Montezemolo: “La Ferrari resta in F1 a 3 condizioni”

    Avevamo già parlato settimana scorsa della riunione della Commissione Formula 1di Ginevra nella quale si sarebbero discusse alcune problematiche da affrontare per la nuova stagione e gli anni a venire.

    Luca Montezemolo | © Mark Thompson/Getty Images

    Oltre al cambio di denominazione di 3 team per il quale serviva l’unanimità, l’ex Renault che si chiamerà a tutti gli effetti Lotus e che di Renault avrà solo la fornitura motoristica, l’altra Lotus, quella anglo-malese di Tony Fernandes, che ha perso la causa per l’utilizzo del nome della gloriosa casa britannica, ha cambiato denominazione in Caterham e la Virgin di Richard Branson che dall’anno prossimo si chiamerà Marussia, nome della casa automobilistica russa che detiene ora la maggioranza delle azioni della scuderia (Virgin resterà come main sponsor), è stato anche approvato il calendario del 2012 che prevederà i 20 Gran Premi già stabiliti nello scorso mese di agosto dopo che quello del Bahrain, quello di Corea e il nuovo degli Stati Uniti nel Texas per motivi economici o per controversie politiche rischiavano di saltare riducendo il Mondiale della prossima stagione a 17 appuntamenti.

    Ma il nodo cruciale era rappresentato dall’ingresso, o meglio, dalla reintroduzione della customer car, ovvero una terza vettura da poter schierare in griglia e che i grandi costruttori potevano vendere a “buon prezzo” a team satelliti – così come si usa im MotoGP – che avrebbero risparmiato un mucchio di soldi sulla progettazione di una propria auto ricavandone così un beneficio condiviso. Ma fino al 31 dicembre 2012, data fino alla quale rimarrà in vigore il Patto della Concordia (accordo tra FOTA, organizzazione di cui fanno parte tutti i team che partecipano al campionato di Formula 1, e FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, per la regolamentazione economoche e sportive della F1) nessuna variazione in tal senso.

    La proposta avanzata dalla Ferrari va a scontrarsi contro le idee conservatrici dei top team Red Bull, McLaren e Mercedes e di Jean Todt, ex dt della scuderia di Maranello dal 1993 al 2008 e ora a capo della FIA, le intenzioni degli “oppositori” alla proposta della Rossa è quella di preservare il principio del campionato costruttori mentre l’dea del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo è quella di introdurre nuove regolamentazioni per la Formula 1 del domani.

    A tal proposito, Montezemolo, intervenuto nel corso delle Finali dei campionati monomarca del Cavallino Rampante che si sono tenuti nell’ultimo fine settimana al Mugello, ha lanciato un vero e proprio ultimatum minacciando di abbandonare la Formula 1 dedicandosi ad altre categorie motoristiche se non si dovesse arrivare ad un accordo su 3 principali condizioni che la Ferrari ritiene necessarie per restare nel Grande Circus e che si possono riassumere nel modo seguente:

    1 – no ad una Formula 1 basata esclusivamente sull’aerodinamica perchè la competizione prevede anche il confronto tra altre componenti, deve esserci il giusto mix tra aerodinamica, motori, elettronica etc etc;
    2 – no allo sperpero di denaro per l’utilizzo delle gallerie del vento quando l’ideale, al fine della progettazione delle nuove vetture, sarebbe quello di reintrodurre i test che oggi sono limitati ad alcune sessioni così da poter provare e far crescere i piloti del domani;
    3 – la terza vettura in pista, la customer car, di cui abbiamo già spiegato sopra. Queste le dichiarazioni, chiare, di Montezemolo:

    La Formula 1 rimane la nostra vita ma senza Ferrari non c’è la Formula 1, così come senza Formula 1 la Ferrari sarebbe diversa. Abbiamo tanta pazienza ma ci sono delle condizioni precise per proseguire nel nostro impegno. Corriamo non soltanto per farci pubblicità ma soprattutto per fare ricerca avanzata per le nostre vetture stradali, su tutti gli aspetti: motori, telai, meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica, tanto è vero che il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi vent’anni. Quello che non ci sta più bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull’aerodinamica o che il nostro sia l’unico sport in cui viene impedito di allenarci, uno sport dove sono proibiti i test. C’è il tema della terza macchina che non lo sosteniamo tanto per il nostro interesse quanto per quello dello sport in generale. Siamo convinti che l’attenzione di tifosi, media e sponsor possa aumentare se in pista c’è un numero più ampio di vetture competitive e non macchine più lente di due o tre secondi al giro che vengono doppiate dopo poche tornate. Nel ’61, Giancarlo Baghetti vinse il Gran Premio di Francia a Reims con una Ferrari messagli a disposizione da un privato: ecco, sarebbe bello vedere in futuro una nostra macchina correre con i colori americani, cinesi o, magari di Abu Dhabi. Sosterremo le nostre ragioni nelle sedi e nei modi più opportuni ma saremo molto chiari e a chi sta bene bene altrimenti se ne faranno una ragione. Se vorranno ancora la Ferrari, la Formula 1 deve cambiare e tornare ad essere ricerca avanzata, sempre con una necessaria attenzione ai costi. Noi non siamo in Formula 1 come degli sponsor ma come costruttori“.

  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    Sono trascorsi 48 anni da quando un giovane pilota neozelandese di 26 anni ebbe il coraggio e l’intuizione di fondare una squadra tutta sua con il sogno un giorno di mettersi al volante della sua creatura e di guidarla personalmente in Formula 1. Era il 1963 e Bruce McLaren, allora pilota della Cooper, fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd iniziando così anche la carriera di costruttore di vetture sportive facendo esordire la sua vettura nelle serie CanAm.

    McLaren 700 GP | Facebook McLaren
    Soltanto 3 anni più tardi, nel 1966, realizzò il suo sogno facendo l’esordio in Formula 1 al volante di una vettura che portava il suo nome nel Gran Premio di Montecarlo tra le strette e insidiose curve del circuito del Principato di Monaco: per Bruce però l’esordio non fu felice perchè fu costretto al ritiro dopo appena 9 giri per una perdita d’olio sulla sua M2B. La prima soddisfazione, dopo quelle con la Cooper con la quale vinse 3 corse, però non tardò ad arrivare perchè in quello stesso anno durante il GP “di casa” in Gran Bretagna a Brands Hatch, Bruce si piazzò sesto regalando il primo punto iridato alla sua “neonata”. Per la prima vittoria dovette aspettare altri due anni, a Spa durante il GP del Belgio, per quella che poi fu soltanto la prima di una lunga serie. Purtroppo il povero Bruce non potè godersi a lungo il frutto del suo lavoro perchè due anni più tardi, nel 1970, perì in un incidente mentre stava provando la nuova M8D sul circuito di Goodwood. Da lì a poco quella vettura sarebbe diventata una delle scuderie più vincenti della Formula 1 annoverando tra le proprie fila piloti del calibro di Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Nigel Mansell (anche se per qualche GP), Mika Hakkinen, David Coulthard per arrivare fino ai più recenti Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. In totale 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara che sono valsi 12 titoli piloti, dietro solo alla Ferrari (15), e 8 titoli costruttori, terza dietro alla scuderia di Maranello (16) e Williams (9). Il primo titolo giunse nel 1974 grazie all’esperienza di Emerson Fittipaldi, già campione del mondo due anni prima con la Lotus, gli anni più belli furono quelli degli epici scontri interni tra il Professore Alain Prost e The Magic Ayrton Senna che, da compagni di squadra, fruttarono alla McLaren in sole due stagioni 25 vittorie, 28 pole position e 4 titoli Mondiali (2 piloti e 2 costruttori) monopolizzando le stagioni ’88 e ’89 nonostante gli “scontri” in pista. Da ricordare anche l’era Hakkinen, con il primo Schumacher in Ferrari come rivale, che vinse due degli ultimi titoli piloti per la scuderia di Woking prima dell’ultimo datato 2008 e che porta la firma di Lewis Hamilton, trionfo rocambolesco con sorpasso decisivo per il titolo nelle curve finali su Timo Glock sulla pista di San Paolo e vinto ai danni del padrone di casa Felipe Massa dopo che lo stesso inglese l’anno precedente, alla sua stagione d’esordio in Formula 1, gettò al vento il Mondiale perdendolo in favore di Kimi Raikkonen, nel frattempo passato in Ferrari, dilapidando un vantaggio di 16 punti con sole due gare al termine della stagione (l’assegnazione dei punteggi prevedeva ancora 10 punti al primo classificato) nei confronti del finlandese. Quella di domenica in Corea sarà la gara numero 700 per l’eterna rivale della Ferrari, la scuderia di Woking taglierà questo grande e prestigioso traguardo (seconda solo al Cavallino Rampante per numero di Gran Premi) cercando di festeggiarlo nel migliore dei modi. E come se non con una vittoria? Sarebbe però ancor più bello farlo con una doppietta Vettel e Red Bull permettendo….

  • F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    Con le condizioni metereologiche avverse, soprattutto nella prima ora e mezza del mattino in cui i piloti sono scesi in pista solo per pochi giri vista l’abbondante pioggia caduta sul circuito di Yeongam, le libere del venerdì del Gran Premio di Corea sono andate rispettivamente a Michael Schumacher e Lewis Hamilton.

    Lewis Hamilton | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images
    Il tedesco della Mercedes si è esaltato nel turno della mattina, approfittando dell’asfalto reso viscido dall’acqua, confezionando il miglior tempo cronometrato in 2:02.784 e precedendo di soli 56 millesimi il neo campione del mondo Sebastian Vettel. Terzo e quarto tempo per le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, dei big scesi in pista Lewis Hamilton chiude settimo e Mark Webber decimo mentre Fernando Alonso, Felipe Massa e Jenson Button non hanno effettuato nessun tempo cronometrato preferendo rimanere tutto il tempo fermi ai box. Nel secondo turno, con la pista bagnata ma che è andata sempre migliorando asciungandosi progressivamente, a dettare legge sono state le due McLaren di Hamilton (1:50.828) e Button (1:50.932). Le Frecce d’Argento, che proprio domenica taglieranno il traguardo dei 700 Gran Premi in Formula 1, si sono trovate a proprio agio con quelle condizioni del circuito considerando che Vettel, terzo alla fine, ha accusato un ritardo di ben un secondo e otto decimi. Bene Alonso, quarto, ad un decimo dal tedesco della Red Bull e che ha preceduto Webber di 3 decimi; poi Jaime Alguersuari, Felipe Massa e Nico Rosberg mentre Schumacher è scivolato indietro con il 14esimo miglior tempo.

  • F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    Attendevamo solo di avere la certezza aritmetica, a Suzuka gli bastava fare solo un misero punto per vincere il titolo Mondiale. Sul circuito dove nel passato tanti altri campioni hanno celebrato il titolo iridato (Ayrton Senna, Alain Prost, Damon Hill e Michael Schumacher), Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di Formula 1 per la seconda volta nella sua carriera, il pilota più giovane ad aver centrato tale obiettivo.

    Vettel e Button | © JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images
    Partito dalla pole position, il tedesco della Red Bull alle fine si accontenta del terzo posto che gli consegna ugualmente l’iride bissando il successo dell’anno passato. Se l’anno scorso il titolo era arrivato all’ultima gara e in seguito al pasticcio degli uomini Ferrari, quello di quest’anno è stato un vero e proprio trionfo per il pilota di Heppenheim che ha dominato la stagione fin dall’inizio a Melbourne con numeri strepitosi e quasi da record: 9 vittorie, 12 pole position, 114 punti di vantaggio sul secondo in classifica e salendo sempre sul podio, a parte il Nurburgring dove è arrivato quarto, nei 15 Gran Premi fin qui disputati. Tutto questo anche merito di quel gioiello di vettura che si ritrova tra le mani progettato da Adrian Newey. Gli è mancata solo la vittoria oggi, il Gran Premio del Giappone è stato vinto infatti da un impeccabile Jenson Button che è riuscito a sopravanzare il tedesco durante la prima sosta ai box per poi rimanergli davanti fino alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese della McLaren centra il suo terzo successo in stagione, il 12esimo in carriera, in quello che lui considera come secondo Gran Premio di casa (la fidanzata Jessica Michibata è giapponese) festeggiando così nel migliore dei modi il rinnovo di contratto con la scuderia di Woking e precedendo Alonso e, appunto, Vettel. Button aumenta il suo vantaggio sullo spagnolo nella lotta al secondo posto nella classifica mondiale piloti portandolo a 8 punti (210 contro i 202) diventando il favorito per la conquista del titolo di vice-campione del mondo e, presumibilmente, il pilota di punta della McLaren considerando l’ennesimo flop di Lewis Hamilton.
    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images
    Può sorridere Fernando Alonso autore di un’altra straordinaria prestazione in gara dopo la delusione di ieri in qualifica (partiva quinto anche dietro al compagno di squadra Felipe Massa). Il ferrarista è veloce, costante e non sbaglia nulla, ciò gli permette nell’ultimo pit stop di sopravanzare Vettel. Lo spagnolo prima si difende brillantemente dagli attacchi del tedesco e poi va all’attacco di Button arrivandogli addirittura ad 1 secondo di distanza a 2 giri dal termine nonostante fosse con le gomme a mescola più dura che tanto hanno fatto soffrire la Ferrari quest’anno. Al quarto posto si piazza la seconda Red Bull di Mark Webber che solo nel finale da segnali di risveglio, poi Lewis Hamilton con una gara dai due volti: l’inglese parte bene e guadagna una posizione al via agevolato dalla manovra aggressiva, a tagliare la strada, di Vettel su Button; all’inizio sembra l’unico a tenere il ritmo indiavolato del tedesco ma una piccola foratura gli fa perdere pressione allo pneumatico costringendolo ad un pit stop anticipato. Da lì in poi l’anglo-caraibico si perde e si ritrova a lottare con Massa per la quinta piazza (scintille ancora tra i due che arrivano al contatto alla staccata della chicane con il brasiliano che perde un pezzo di carbonio dalla sua vettura). Lewis sta pagando a caro prezzo i molteplici errori commessi quest’anno che lo hanno reso più vulnerabile sotto il profilo psicologico e con Button che ultimamente, a partire dal Gran Premio d’Ungheria, gli finisce costantemente sempre davanti questo non lo aiuta ad uscire dal “tunnel” nel quale è entrato di recente. Sesto Michael Schumacher che per un paio di giri si è ritrovato addirittura in testa alla corsa prima di affrontare il suo ultimo pit stop. Il 7 volte campione del mondo ha preceduto Felipe Massa, a punti vanno anche Sergio Perez, Vitaly Petrov e Nico Rosberg, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall’ultima fila sulla griglia di partenza. Fuori dalla top ten le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta e la Sauber dell’idolo di casa Kamui Kobayashi che, nonostante sia partito dalla settima posizione, non è riuscito nel suo Gran Premio ad ottenere un risultato soddisfacente. La Formula 1 non si ferma. In settimana il Grande Circus si trasferirà dal Giappone alla vicina Corea, domenica si farà tappa a Yeongam dove andrà in scena il secondo GP coreano della storia della F1.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1h30:53.427
    2.   ALONSO FERRARI +1.160
    3.   VETTEL RED BULL RENAULT +2.006
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +8.071
    5.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +24.268
    6.   SCHUMACHER MERCEDES +27.120
    7.   MASSA FERRARI +28.240
    8.   PEREZ SAUBER FERRARI +39.377
    9.   PETROV RENAULT +42.607
    10.   ROSBERG MERCEDES +44.322
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +54.447
    12.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:02.326
    13.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:03.705
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1:04.194
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1:06.623
    16.   SENNA RENAULT +1:12.628
    17.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:14.191
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1:27.284
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +1:36.140
    20.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    22.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    24.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
  • F1, Button rinnova con la McLaren

    F1, Button rinnova con la McLaren

    La McLaren scaccia i recenti rumors che volevano Jenson Button in Ferrari a partire dal 2013 annunciando il prolungamento del contratto, in scadenza a fine 2012, con il pilota inglese. La scuderia di Woking non ha chiarito la durata del nuovo accordo precisando solo di averlo esteso per più anni.

    © Mark Thompson/Getty Images

    Il campione del mondo 2009 con la Brawn, resterà così ancora a lungo in McLaren che ora dovrà risolvere la questione legata a Lewis Hamilton, anche lui in scadenza nel 2012, nonostante Lewis abbia reagito con entusiasmo alla notizia del rinnovo di Button “è una grande notizia, Jenson ed io siamo ancora affamati e ambiziosi come sempre di vincere gare e Mondiali in futuro“. Con Button che in questa stagione si è rivelato più efficace del collega, dimostrando maggiore sangue freddo e una maggiore costanza di rendimento del compagno di squadra andato spesso in confusione, il team britannico potrebbe anche decidere di interrompere, alla fine della prossima stagione, il rapporto con l’ex bimbo prodigio, “allevato” proprio dalla McLaren, che strizza l’occhio a quella Red Bull che si appresta a vincere il suo secondo titolo mondiale con Sebastian Vettel. Un campanello d’allarme per la McLaren che non avrebbe mai voluto perdere entrambi i piloti e restare con un palmo di naso.   Button, che si trova al secondo posto in classifica piloti, il primo dei “mortali”, e che in McLaren ha vinto 4 Gran Premi di cui 2 quest’anno (Canada e Ungheria), si è dichiarato entusiasta per aver avuto la possibilità di continuare a gareggiare al volante della Freccia d’Argento:

    Non mi sono mai sentito così a casa come alla McLaren. Con questa squadra ho conquistato quattro vittorie fra le più belle della mia carriera, sono attualmente secondo nel Mondiale e sento di non avere mai guidato meglio di così. Sono risultati che si possono raggiungere solo con l’adeguato livello di supporto e sono fermamente convinto che la passione e la volontà di vincere siano più forti nella McLaren che in qualsiasi altra squadra Non ho mai nascosto di voler continuare a vincere gare e Mondiali e sono sicuro che questo sia il posto giusto per raggiungere questi obiettivi. Alla McLaren sappiamo come si vince.

  • Button alla Ferrari se lascia la McLaren

    Button alla Ferrari se lascia la McLaren

    La notizia potrebbe avere lo stesso impatto di alcune clamorose indiscrezioni di calciomercato in piena estate. In tal caso, però, è d’obbligo parlare di Fantaformula uno. Ma il prefisso “Fanta” potrebbe venir meno, date le trame fitte che ruotano intorno al mondo dei paddock. Protagonista della notizia è Jenson Button, il pilota inglese della McLaren, attualmente impegnato nella trattativa per il rinnovo contrattuale con la scuderia britannica, che, però, potrebbe saltare per l’inserimento della Ferrari nell’affare.

    © Vladimir Rys/Getty Images
    La scuderia di Maranello, infatti, starebbe vaglaindo l’ipotesi di una proposta di ingaggio a Jenson Button, dal 2013, per affiancarlo a Fernando Alonso, sostituendo, così, Felipe Massa. La trattativa pare avere dei buoni presupposti per decollare, alla luce del fatto che il pilota vorrebbe prolungare il suo contratto con la McLaren soltanto per una stagione, ossia fino al 2012, per poi liberarsi nel 2013 e potersi accordare con la Ferrari, che – come lui stesso ha rivelato in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza – rappresenterebbe la realizzazione del suo sogno di bambino, anche se – correttamente – ha anche precisato di essere onorato di correre per la McLaren, che considera un team di assoluto prestigio, e con il quale punta al titolo mondiale. La problematica del rinnovo contrattuale, però, non è detto venga risolta in maniera tanto lineare. Nell’accordo, infatti, oltre alla durata del prolungamento, dovranno essere discussi gli impegni del pilota dal punto di vista promozionale, che Jenson Button vorrebbe alleggerire rispetto alla situazione attuale: un punto sul quale la scuderia inglese non pare essere d’accordo e che potrebbe complicare il buon esito dell’accordo o, almeno, prolungare i tempi necessari all’intesa, anche se gli uomini McLaren, per ora, si mostrano fiduciosi sul raggiungimento del prolungamento in tempi brevi.

  • F1, Vettel in pole a Monza. Alonso 4°

    F1, Vettel in pole a Monza. Alonso 4°

    Previsioni rispettate: sarà Sebastian Vettel a partire in pole position domani nel Gran Premio d’Italia. A Monza il tedesco ha firmato con il crono di 1:22.275 la sua decima pole stagionale, e la 25esima in carriera da quando corre in Formula 1, risultato straordinario anche per la Red Bull che ottiene la 13esima pole in altrettante qualifiche disputate dall’inizio della stagione.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    In prima fila al fianco del campione del mondo partirà Lewis Hamilton, che alla vigilia sembrava l’unico in grado di interrompere la striscia positiva della scuderia austriaca e che invece si è dovuto accontentare del secondo miglior tempo a 450 millesimi da Vettel, complice anche un errore nei minuti finali che lo ha costretto ad abortire il suo ultimo tentativo. Ad aprire la seconda fila Jenson Button con la seconda McLaren con prestazioni vicinissime al compagno di team: l’inglese infatti è a soli 52 millesimi da Hamilton e domani, considerando la sua grande costanza in gara, potrebbe inserirsi nella lotta alla vittoria. Seconda fila acciuffata con le unghie da Fernando Alonso che di più proprio non poteva fare: lo spagnolo, sfruttando la scia di Felipe Massa(sesto), ha chiuso le qualifiche con un buon 1:22.841 che gli è valso il quarto miglior tempo. Tra la morsa delle due Ferrari partirà Mark Webber che ha un pò deluso le aspettative. Vanno a chiudere la top ten le due Renault e le due Mercedes: Vitaly Petrov scatterà dalla settima piazza in griglia seguito da Michael Schumacher e Nico Rosberg, che ha effettuato un solo tentativo con gomme a mescola dura preservando un treno di gomme morbide per la gara così come Bruno Senna che ha deciso di non scendere in pista per l’ultima e decisiva sessione non facendo nessun giro cronometrato. Force India e Williams le prime delle escluse con Paul Di Resta (11°), Adrian Sutil (12°), Rubens Barrichello (13°) e Pastor Maldonado (14°). Fuori nel Q1 i due piloti italiani di casa, Jarno Trulli partirà 19esimo mentre Vitantonio Liuzzi in 24esima posizione chiude la griglia di partenza. Domani appuntamento per il Gran Premio d’Italia alle 14:00.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:22.275
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:22.725 +0.450
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:22.777 +0.502
    4. ALONSO FERRARI 1:22.841 +0.566
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1:22.972 +0.697
    6. MASSA FERRARI 1:23.188 +0.913
    7. PETROV RENAULT 1:23.530 +1.255
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1:23.777 +1.502
    9. ROSBERG MERCEDES 1:24.477 +2.202
    10. SENNA RENAULT NO TIME
    11. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    14. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    15. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    18. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1