Tag: mclaren

  • Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Si svela e si mostra al pubblico la nuova monoposto di Formula 1 del team di Woking (Regno Unito), bella e “cattiva” come non mai. Si chiamerà MP4/30 continuando la linea delle precedenti e segnando la voglia di riscatto del ritrovato binomio McLaren-Honda.

    Livrea con il classico (da fine anni ’90) grigio metallizzato, una linea rossa fosforescente ed una forma aerodinamica accattivante che prende spunto dai nuovi regolamenti in materia. A spingerla ci penserà il propulsore Honda che promette da subito prestazioni top e la volontà congiunta di riportare dalle prime gare la McLaren nelle prime posizioni. Alla guida, oltre al confermatissimo Jenson Button, ci sarà l’ex ferrarista Fernando Alonso.

    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web
    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web

    Come si comporterà e di quali prestazioni sia capace la nuova MP4/30 lo vedremo presto, perché la scuderia sarà pronta dal 1 febbraio a scendere in pista a Jerez de la Fronteira per i classici test pre-campionato.

    Proprio sul nuovo inizio tra McLaren e la Honda è proprio Yasuhira Arai, Capo Motorsport Honda, a dire che c’è stata una strettissima collaborazione tra le due basi logistiche di Milton Keynes e Sakura con continuo interscambio di informazioni e prove per far uscire una monoposto che non sia solo un compromesso tra consumi e aerodinamica, ma l’esaltazione di entrambe le componenti per raggiungere il meglio. In mezzo c’è tanta tecnologia, ce come sempre in Formula 1 va all’avanguardia per essere poi nel tempo esportata nella produzione di auto di serie.

    Dal punto di vista aerodinamico, la MP4/30 porta l’influenza del nuovo Capo Ingegniere Peter Prodromou che dal settembre scorso è approdato in McLaren dopo l’esperienza vincente alla Red Bull. Rispetto alla Williams, vista la settimana scorsa, si possono notare alcune piccole differenze come il muso allungato e tenuto basso mentre il posteriore è raccolto intorno al motore con una presa di raffreddamento alta più larga rispetto a quanto visto sulla Williams.

    Inutile dire che i due piloti mostrano nei primi commenti grande ottimismo, Jenson Button si dichiara entusiasta e desideroso di apprendere subito nei test il più possibile della nuova monoposto per poi portarla ai limiti nella stagione che dovrà affrontare. Alonso non è da meno, dichiarando che durante la pausa invernale ha fatto parecchio allenamento per essere in una forma fisica perfetta già dai primi test a Jerez.

    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web
    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web

    Insomma le componenti della McLaren-Honda hanno dato tutte il massimo per partire nella nuova stagione alla grande. Nei prossimi giorni avremo i primi riscontri.

     

  • Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Un’avventura sfortunata quella del team anglo-russo della Marussia che definitivamente lascia la Formula 1. La dipartita del team comporta anche notevoli perdite per la Ferrari e per la McLaren che rispettivamente avevano in piedi con Marussia la fornitura dei motori per la prossima stagione la prima e l’assistenza tecnica la seconda.

    E’ il Sunday Telegraph che cita le cifre per cui i due team sono coinvolti nella fallimentare avventura di Marussia. Secondo il magazine britannico infatti la Ferrari conta perdite per 21 milioni di Euro, mentre la McLaren subisce una perdita di 9 milioni. I dati resi noti dal Sunday Telegraph sono stati raccolti attraverso i documenti della FRP Advisor che amministra la scuderia Marussia e sono datati 18 dicembre.

    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter
    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter

    La Marussia ha smesso di partecipare ai gran premi nello scorso novembre, lasciando il campionato a tre gare dal termine proprio per problemi economici. In cinque anni di partecipazione alla Formula 1 la Marussia ha raccolto solo due punti, conquistati da Jules Bianchi a Montecarlo. Il pilota poche settimane dopo ebbe il grave incidente da cui ancora deve riprendersi pienamente.

    Come gli anni scorsi RAI e SKY si sono accordate per la definizione del palinsesto e la divulgazione in diretta delle gare della prossima stagione. Più della metà degli eventi verranno trasmessi, come la scorsa stagione, con cinque ore di differita nella televisione di Stato mentre SKY avrà la diretta di tutto il week-end. La Pay-Tv ha i diritti della messa in onda del Campionato Mondiale di Formula 1 già da due anni ed il 2015 sarà il terzo.

    Per farla breve SKY avrà l’esclusiva di ben 11 gare, mentre RAI avrà a disposizione 9 Gran Premi, c’è indecisione sull’orario per il gran Premio del Messico previsto il primo di novembre, mentre il Gran Premio di Corea è calendarizzato ma ancora non si sa se si correrà poiché non ha ancora ricevuto il nulla osta della FIA.

    CALENDARIO CAMPIONATO DI FORMULA 1 2015 E PALINSESTO:

    15/03 Australia – SKY
    29/03 Malesia – SKY
    05/04 Barhein – SKY e RAI
    19/04 Cina – SKY e RAI
    10/05 Spagna – SKY
    24/05 Montecarlo – SKY
    07/06 Canada – SKY e RAI
    21/06 Austria – SKY e RAI
    05/07 Gran Bretagna – SKY
    19/07 Germania – SKY
    26/07 Ungheria – SKY e RAI
    23/08 Belgio – SKY
    06/09 Italia – SKY e RAI
    20/09 Singapore – SKY e RAI
    27/09 Giappone – SKY
    11/10 Russia – SKY
    25/10 USA – SKY e RAI
    01/11 Messico – Orari da definire
    15/11 Brasile – SKY
    22/11 Abu Dhabi – SKY e RAI

  • Ayrton Senna il ricordo 20 anni dopo quel maledetto 1° maggio

    Ayrton Senna il ricordo 20 anni dopo quel maledetto 1° maggio

    Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
    e corro veloce per la mia strada
    anche se non è più la stessa strada
    anche se non è più la stessa cosa .

    Così inizia la canzone che Lucio Dalla dedicò al grande campione brasiliano Ayrton Senna che nel pomeriggio del 1° maggio 1994 perse la vita in un tragico incidente alla curva Tamburello durante il Gran Premio di San Marino ad Imola.

    20 anni dopo quella tragedia il ricordo di Senna è ancora vivo, nelle menti degli appassionati di Formula Uno, ma anche di tutti gli sportivi, rimangono ancora le gesta del grande campione, ma anche del grande uomo, che seppe far emozionare ed appassionare milioni di tifosi in tutto il mondo.

    Nato a San Paolo nel 1960, Senna mette subito in luce il suo talento sui kart, a 21 anni inizia la sua carriera con le monoposto realizzando grandi prestazioni con le formule minori sino all’esordio in F1 con una Toleman nel 1984, annata nella quale il giovane asso brasiliano entusiasma tutti ottenendo un incredibile secondo posto nel Gran Premio di Monaco sotto un vero e proprio diluvio, ma la gara fu fermata mentre Senna stava rimontando su Prost togliendo al brasiliano una possibile vittoria. L’annata si chiuse con altri due piazzamenti a podio.

    Molte scuderie si lanciarono su di lui, la più abile fu la Lotus con la quale Senna corse per 3 stagioni, dimostrando il suo punto di forza, il giro veloce, con la scuderia inglese ottenne 16 pole position e 6 vittorie.

    Ayrton Senna
    Ayrton Senna

    Nel 1988 il passaggio alla McLaren dove trovò, come compagno, quello che sarebbe diventato uno dei suoi più grandi rivali, Alain Prost. L’anno per l’asso brasiliano fu trionfale e con una super vettura riuscì a surclassare il compagno di team, ottenendo così il primo titolo mondiale. Nel 1989 con un finale thrilling fu Prost a soffiare il titolo a Senna a Suzuka, l’anno dopo Ayrton “restituì il favore” all’ex compagno, passato alla Ferrari, conquistando il secondo alloro mondiale. Il terzo titolo arrivò con qualche fatica in più, contro una grande Williams nel 1991, questo sarà ‘ultimo mondiale che Senna metterà in bacheca.

    Nel 1992 e nel 1993 la Williams cominciò a dimostrarsi molto più competitiva della McLaren, nonostante tutto nel biennio Senna riesce a conquistare 8 successi, in Australia nel 1993 arriverà quella che sarà la sua ultima vittoria.

    Nel 1994 finalmente, approfittando anche del ritiro dalle corse di Alain Prost, Senna riuscì ad ottenere il sedile della tanto desiderata Williams-Renault, sogno che purtroppo durò soltanto 3 gare.

    La Williams di allora, a causa di nuovi regolamenti, aveva perso competitività, non era semplice da guidare ma nonostante questo Senna nelle prime due gare, Brasile e Pacifico, ottenne due Pole Position, vanificate poi in gara, da un testacoda ad Interlagos, sotto la pressione dell’astro nascente Michael Schumacher, e da un incidente in partenza ad Aida. Senna voleva rifarsi e l’occasione giusta era il Gran Premio di San Marino in programma il 1° maggio 1994.

    Il weekend di Imola fu però tragico, l’incidente del venerdì, senza gravi conseguenze al connazionale Barrichello, quello purtroppo mortale di Ratzenberger al sabato, tutto questo segnò pesantemente Senna che però nonostante tutto decise di correre e alla domenica si posizionò al suo posto, in Pole Position.

    Dopo una caotica partenza, con l’ingresso della Safety Car per rimuovere i detriti di un incidente tra Lehto e Lamy, la gara riprese il suo corso, Senna piazzò subito un giro veloce per allontanare Schumacher senza sapere che di lì a poco sarebbe giunta la sua fine.

    Al 7° giro, dopo aver tagliato il traguardo, Senna si preparò ad affrontare la curva Tamburello in piena velocità, il piantone dello sterzo cedette e l’impatto contro il muretto, nonostante la frenata del pilota, fu inevitabile. Nello schianto il puntone della sospensione anteriore destra s’infilò nella parte altra della visiera del pilota, causando sfondamento della regione temporale destra e provocando quelle che si rivelarono le lesioni fatali.

    Le immagini successive sono impresse nella mente di tutti, la macchina che rientra verso la pista, Senna inerte nell’abitacolo, l’intervento dei soccorsi, la pozza di sangue perso dal pilota nella via di fuga, l’elicottero che atterra per portare il brasiliano all’ospedale di Bologna. Quei lunghi momenti di gelo furono accompagnati dalla speranza del miracolo, che però non avvenne: Ayrton Senna si spense all’ospedale alle 18.40 del 1° maggio 1994 senza aver mai ripreso conoscenza.

    Tutto il mondo si unì al dolore del Brasile che con solenni funerali, pianse la perdita del suo campione.

    Vorrei concludere questo ricordo citando ancora Lucio Dalla che nella sua canzone ci dice:

    E ho deciso una notte di maggio
    in una terra di sognatori
    ho deciso che toccava forse a me
    e ho capito che Dio mi aveva dato
    il potere di far tornare indietro il mondo
    rimbalzando nella curva insieme a me
    mi ha detto “chiudi gli occhi e riposa”
    e io ho chiuso gli occhi.

     

  • Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Iniziata di fatto, anche se non ufficialmente, la nuova stagione di Formula 1. Le principali scuderie dopo le presentazioni delle loro monoposto si sono indirizzate sul circuito di Jerez de la Frontera per effettuare i primi test.

    Bisogna dire che le scuderie nel primo giorno di test hanno dovuto affrontare i problemi relativi alle difficoltà di assemblaggio delle nuove monoposto. Come ha detto il Campione del Mondo Sebastian Vettel:

    Nelle auto di Formula 1 ci sono milioni di parti da assemblare, è normale che all’inizio qualcosa possa non essere perfetto“.

    Il primo pilota ad effettuare un tempo significativo  è stato Hamilton che con la sua Mercedes ha fatto registrare 1’27″621 nella prima giornata. Il pilota britannico è stato anche il primo ad effettuare il primo incidente stagionale. Anche l’affidabilità delle monoposto va rodata, così come la conoscenza delle parti che compongono il bolide, nel caso della Mercedes ha ceduto l’ala, bella botta ma per fortuna nessuna conseguenza per Hamilton.

    La Ferrari inizialmente ha avuto qualche problema, poi Raikkonen è riuscito ad uscire e nelle prime tornate, tante rispetto ai colleghi delle scuderie top, non ha mai fatto registrare un tempo vicino a quello di Hamilton, ma il cronometro diminuiva il distacco ad ogni paio di tornate.

    La Ferrari F14 T alla fine dei 31 giri compiuti dal pilota finlandese il primo giorno  farà registrare il miglior tempo di giornata. Raikkonen infatti timbra un bel 1’27″104.

    Anche la Toro Rosso, ha lavorato alacremente in questi giorni raccogliendo preziosi dati grazie ai 15 giri percorsi da Vergne. Il primo giorno ha girato meno la Force India con Pérez, mentre si sono viste impegnate la Williams con Bottas, la Sauber con Gutierrez e la Caterham con l’esordiente Ericsson.

    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images
    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images

    Problemi invece nei primi due giorni di test per il campione del mondo Sebastian Vettel che il primo giorno ha compiuto solo una rapida uscita nel tardo pomeriggio con la nuova Red Bull RB10 facendo anche un testacoda senza conseguenze. 

    McLaren invece che si è fatta notare il secondo giorno insieme alla Mercedes di Rosberg. Mentre come detto la Red Bull ha mostrato ancora problemi. Sempre presente con Kimi Raikkonen la Ferrari, che segnala due punti fondamentali: 1) Raikkonen non è vero che non ama i test, qui sta macinando chilometri e facendo raccogliere preziosi dati per la scuderia. 2) La Ferrari ha forse qualche handicap nell’affidabilità, ma come globalità, senza avere un riferimento dalla Red Bull, sembra competitiva alla pari con i più forti già all’inizio della stagione.

    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images
    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images

    Ed il terzo giorno di prove conferma la straordinaria affidabilità di McLaren e Mercedes che girano incessantemente. Ferrari che a parte un problema tecnico con Alonso, che ha dovuto arrestare la sua monoposto, ma poi ha ripreso i test senza problemi, continua a girare incessantemente. Mentre ci sono a questo punto problemi importanti che riguardano l’elettronica ed i motori Renault, quindi soffrono Caterham, Toro Rosso ma soprattutto Red Bull che pagano pesantemente dazio alla scarsa affidabilità e riescono a fare ben poco.

    In generale le sensazioni migliori le hanno date come detto McLaren, Mercedes e Ferrari ed i piloti della rossa di Maranello stanno collaborando con un’abnegazione incredibile. Venerdì ultimo giorno di test a Jerez de la Frontera.

  • Formula 1: Mclaren, presentate le nuove frecce d’argento

    Formula 1: Mclaren, presentate le nuove frecce d’argento

    Bella, cattiva e tutta argentata, così come la storia della Formula 1 l’ha consacrata, una freccia d’argento. La nuova McLaren è un mix di tecnologia ed aerodinamica da far paura e soprattutto tanta sicurezza. (altro…)

  • Formula 1, la Force India si toglie i veli

    Formula 1, la Force India si toglie i veli

    La prima scuderia del prossimo campionato di Formula 1 a presentarsi è la Force India che avrà in Sergio Perez e Nico Hulkenberg i piloti di punta.
    La VJM07 con motore Mercedes sfoggia una nuova livrea in nero, arancione e verde ma le novità sono altre, come ha spiegato il direttore tecnico Andrew Green durante la presentazione:

    “Quasi ogni singolo pezzo è figlio di un nuovo design, dall’ala anteriore destra al diffusore. La nascita della VJM07 è riconducibile alla macchina del 2013 ma abbiamo dovuto ottenere gli stessi risultati in un modo leggermente diverso”.

    E proprio sul’applicazione delle nuove norme diramate dalla F.I.A. interviene il principal manager della scuderia, Vijay Malya che raccoglie la nuova sfida per la Force India:

    “Le nuove regole hanno rappresentato una sfida enorme,  ma sono molto orgoglioso dell’approccio e della direzione presi. Sarà affascinante vedere come le diverse scuderie hanno interpretato le norme anche se in questo momento è impossibile prevedere chi ha fatto il miglior lavoro”.

    Nuova livrea Force India VJM07
    Nuova livrea Force India VJM07

    Per la Force India i test inizieranno la settimana prossima, presso il circuito di Jerez, impianto scelto dalla maggior parte dei team per provare le monoposto per la sua completezza. Infatti rappresenta un buon combinato per testare aerodinamicità e velocità, telaio e motore.

    Sahara Force India | © forceindiaf1 / Il Pallonaro
    Sahara Force India | © forceindiaf1 / Il Pallonaro

    La Force India è stata la prima a mostrarsi al pubblico, ma in settimana ci saranno le presentazioni delle altre monoposto, alcune direttamente in pista, altre con il consueto gala a cominciare da domani con la McLaren del nuovo corso targato Ron Dennis. Ecco l’elenco:

    • 24 gennaio 2014 – McLaren (online, ore 12:00)
    • 25 gennaio 2014 – Ferrari (ore 14:30)
    • 26 gennaio 2014 – Sauber (online)
    • 27 gennaio 2014 – Toro Rosso (Jerez)
    • 28 gennaio 2014 – Red Bull (Jerez, in pista)
    • 28 gennaio 2014 – Mercedes (Jerez, in pista)
    • 28 gennaio 2014 – Caterham (Jerez)

    Per Marussia, Williams e Lotus, che non parteciperà alla prima sessione di test, non è ancora stata stabilita una data al momento.

  • Formula 1: McLaren, Dennis di nuovo CEO per vincere

    Formula 1: McLaren, Dennis di nuovo CEO per vincere

    Un gran rinforzo per la scuderia di Woking (Regno Unito) è certamente quello del ritorno al ponte di comando di Ron Dennis. Veterano delle corse che ha guidato la McLaren ai successi più recenti.
    Nel 2009 il suo posto era stato preso da Martin Whitmarsh e nell’ultima stagione la monoposto britannica non ha mai raggiunto il podio, cosa che accadde per l’ultima volta nel 1980, proprio quando la Marlboro in qualità di principal sponsor intervenne sulla scuderia elevando Dennis a Team Manager. Con prima John Barnard e poi Adrian Newey iniziò proprio lì la scalata recenti successi delle frecce d’argento.

    Nella prossima stagione la McLaren ha deciso di cercare di invertire la rotta e riportare in prima linea il vecchio leone che maniacalmente e con modi di fare a volte che lo hanno reso antipatico è riuscito nell’impresa di risollevare la scuderia creata da Bruce McLaren nel 1963.

    Ron Dennis si è ripreso il posto di Ceo (Chief Executive Officer), una posizione che include tra le nuove responsabilità l’esame della competitività del team. Insomma dirigente di alto livello e coordinatore del reparto corse, in pratica è da prevedere una nuova rivoluzione a Woking.

    Ron Dennis e Martin Whitmarsh | © Clive Mason / Getty Images
    Ron Dennis e Martin Whitmarsh | © Clive Mason / Getty Images

    In un’intervista recente, apparsa sul Corriere dello Sport, Dennis dichiara:

    ” I miei colleghi azionisti mi anno dato mandato per scrivere un nuovo capitolo nella storia della McLaren, a cominciare dal migliorare le nostre prestazioni dentro e fuori la pista, nelle prossime settimane ho intenzione di intraprendere una revisione completa e obiettiva di ciascuna delle nostre imprese con l’intento di ottimizzare ogni aspetto della nostra attività esistenti, oltre all’individuazione di nuove aree di crescita da capitalizzare sulle nostre tecnologie ed eventualmente ulteriormente investire in loro. A febbraio articolerò una nuova strategia del Gruppo per implementare la struttura organizzativa più adatta per realizzarlo. Sono eccitato dalla prospettiva di tornare al ruolo di Ceo del gruppo e lavorare con i miei colleghi e gli altri soci per soddisfare il nostro obiettivo, che è quello di vincere qualunque cosa facciamo

    Il lancio della nuova monoposto McLaren, la MP4-9 è previsto per il 24 gennaio. C’è molta attesa per vedere l’inizio di questa seconda era targata Ron Dennis.

  • F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    Una nuova inchiesta giudiziaria vede come protagonista in Svizzera il patron della F1 Bernie Ecclestone a causa di presunte tangenti nell’ambito della vendita dei diritti della Formula 1.
    Bernie Ecclestone, imprenditore britannico a capo della struttura del campionato automobilistico di F1, già accusato in Gran Bretagna e Germania di corruzione in merito alla vendita delle quote della Formula 1 alla Cvc Capital, è attualmente indagato dalla procura svizzera.

    Il procuratore generale di Ginevra ha reso noto di aver aperto un’inchiesta per il passaggio del 47% delle azioni F1 dalla Constantin Medien alla Cvc Capital. Secondo la procura svizzera l’affare si sarebbe concluso per una cifra non consona di circa 600 milioni di euro per consentire ad Ecclestone e a Gerhard Gribkowsky di lucrare sul precedente finanziatore. Il portavoce del procuratore elvetico ha così motivato il provvedimento: “L’inchiesta è stata avviata in seguito ad una denuncia presentata dalla società Constantin Medien e si dovrà ora stabilire se questi fatti costituiscono un’infrazione del diritto penale svizzero”.

    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images
    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images

    Nel frattempo a Londra, durante il processo per la richiesta danni da 171 milioni di euro avanzata dalla Constantin Medien nei confronti di Bernie Ecclestone, l’avvocato del patron della F1 ha così replicato in difesa del suo assistito: “Questo è un caso che semplicemente non torna. Il motivo per cui la banca BatenLB vendette i diritti a Ecclestone fu perché la sua venne considerata un’offerta molto buona. Quei pagamenti vennero effettuati perché il dottor Gribkowsky ricattava Bernie Ecclestone. L’idea che tutto ciò possa essere stato fatto per rafforzare la posizione di Ecclestone semplicemente non ha fondamenta. Vi sono una serie di prove che dimostrano che il dottor Gribkowsky era, per usare un eufemismo, un visionario”. In precedenza Gribkowsky aveva asserito di aver ricevuto un tentativo di corruzione da Bernie Ecclestone con tangenti di 10 e 20 milioni di dollari durante i Gran Premi di Francia e Australia.

  • Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria, decima prova del Mondiale 2013 di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring il pilota britannico ha ripetuto la splendida prestazione dello scorso anno al volante della McLaren centrando il quarto successo in carriera sul tracciato ungherese, il primo a bordo del suo nuovo team, la Mercedes. Un capolavoro cominciato con un giro da favola nelle qualifiche del sabato, dove Lewis ha strappato di forza una pole position che sembrava saldamente nelle mani del favoritissimo Vettel, e continuato con un dominio netto per i 70 giri di gara in cui nessuno è riuscito a tenergli testa. Al contrario di quello che ci si aspettava alla vigilia il gran caldo non ha influito sul degrado degli pneumatici della W04 che sta entrando di prepotenza nella lotta per entrambi i titoli iridati, e ciò ha permesso all’anglo-caraibico di poter sfruttare al meglio il suo stile di guida e spingere fino al limite; ne sa qualcosa Webber, beffato per ben due volte alla curva 3 con un fenomenale sorpasso all’esterno che ha permesso al pilota dell Mercedes di avere pista libera davanti a sè e imprimere il proprio ritmo.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    Tutto ciò che invece non è riuscito a Sebastian Vettel, il grande favorito per la vittoria del GP  e invece vera delusione del week-end. Il campione tedesco non è riuscito a replicare alla grande prestazione di Hamilton nelle qualifiche ed ha finito per essere beffato anche da Kimi Raikkonen, che grazie ad una sosta in meno è riuscito a scavalcare il tre volte campione del mondo in carica e a prendersi la seconda posizione finale. Al finlandese infatti è bastato tenere il suo ritmo di gara con una Lotus particolarmente in forma e come sempre dolcissima sulle gomme per far si di ritrovarsi davanti alla Red Bull numero 1; le caratteristiche tortuose del circuito che non favoriscono di certo i sorpassi hanno poi fatto il resto con Vettel che le ha tentate davvero tutte pur di scavalcare il finnico che ora è diventato il primo avversario anche nella classifica generale.

    Il tedesco invece è stato sfortunato nelle dinamiche di gara che per ben due volte lo hanno visto uscire dai pit-stop alle spalle della McLaren di Button, duello in cui il pilota della Red Bull ha avuto anche il danneggiamento dell’ala anteriore in seguito ad un contatto con il posteriore della McLaren numero 5 che ha fatto da tappo favorendo l’allungo dell’ex compagno di squadra Hamilton.

    Quarto posto per Mark Webber, autore davvero di una bella gara in risposta ai problemi avuti nelle qualifiche del sabato al Kers che lo hanno fatto qualificare in decima posizione. L’australiano, partito con una strategia di pneumatici diversa rispetto ai primi, ha recuperato diverse posizioni portandosi a ridosso delle posizioni di vertice e classificandosi davanti a Fernando Alonso, centrando l’obiettivo del team Red Bull di classificare entrambe le monoposto davanti allo spagnolo.

    Per il pilota della Ferrari invece è arrivata l’ennesima delusione portata dalla scarsa competitività della F138. Le novità aerodinamiche apportate per questo GP non hanno funzionato e in casa Ferrari si sta cercando di compiere un passo indietro per raddrizzare la situazione. La Rossa non ha mai avuto il passo per lottare per la vittoria e in più si è commesso l’errore nelle libere di concentrarsi sul giro singolo e non sul passo gara segno che le idee a Maranello sono tutt’altro che chiare. E sarebbe potuta andare ancora peggio se non fosse stata comminata una penalità a Romain Grosjean, a cui è stato inflitto un drive throught per un contatto a metà gara con Button. Il pilota francese, che oggi aveva il passo per lottare per la vittoria, si è portato nel finale nella scia dell’asturiano che tuttavia è stato bravo a non lasciare spiragli per un sorpasso portando a casa almeno il quinto posto.

    Settimo Jenson Button, che ha davvero sgomitato per ottenere oggi il miglior risultato possibile. L’inglese è stato autore di una gara generosa che lo ha portato a chiudere davanti alla Ferrari di Felipe Massa. A punti anche l’altra McLaren di Sergio Perez che ormai ha recuperato la distanza in classifica costruttori dalla Force India, e Pastor Maldonando che ha regalato il primo punto stagionale alla Williams. Fuori Nico Rosberg a pochi giri dal termine della gara per la rottura del motore Mercedes. Sfortunatissimo il pilota tedesco che dopo il contatto con Massa ad inizio gara si è ritrovato a centro gruppo perdendo molto terreno dai primi.

  • Montezemolo scuote la Ferrari: “meno parole e più fatti!”

    Montezemolo scuote la Ferrari: “meno parole e più fatti!”

    Il poco positivo exploit della Ferrari al Gran Premio di Nürburgring di Formula 1 pare aver deluso Luca Cordero di Montezemolo, presidente della storica scuderia di Maranello. Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva della rossa, vista la recente débâcle potrebbe pagarne in un prossimo futuro le conseguenze.

    Il presidente della FerrariLuca Cordero di Montezemolo, guarda avanti e sprona il team del cavallino rampante al riscatto nelle prossime due gare di Silverstone del 19 luglio e dello Hungaroring‎ del 28 luglio: “Oggi insieme ai tecnici abbiamo esaminato l’agenda delle prossime settimane di lavoro chiarendo le priorità. Adesso chiedo a tutti una maggiore determinazione e una forte concentrazione su ogni dettaglio. Ho enorme fiducia nella squadra e da tutti attendo risposte concrete, perchè solo attraverso una grande volontà e tanto lavoro sarà possibile raggiungere i risultati che tutti vogliamo ottenere. In sintesi, meno annunci e parole e più fatti”.

    Luca Cordero di Montezemolo/ © Mark Thompson / Getty Images
    Luca Cordero di Montezemolo/ © Mark Thompson / Getty Images

    Dopo il rammarico in casa Ferrari per il negativo epilogo della gara di Nürburgring conclusasi con la quarta posizione di Fernando Alonso, a 34 lunghezze da Sebastian Vettel, ed il ritiro di Felipe Massa, il team principal della scuderia di Maranello, Stefano Domenicali, ha manifestato tutta la voglia di riscatto della Ferrari: “Ancora una volta abbiamo avuto conferma dell’importanza delle analisi e della gestione del comportamento delle gomme. Regola valida per tutti ma che noi dobbiamo cercare di sfruttare meglio degli altri se vogliamo vincere, anche per quanto riguarda lo sviluppo della F138, terreno su cui dobbiamo far meglio dei nostri avversari. Ora ci attendono settimane decisive in vista dell’Ungheria. C’è un test importantissimo che dovremo cercare di sfruttare al massimo, sia per quanto riguarda il rendimento degli pneumatici, sia per lo sviluppo tecnico della monoposto. Tutto è ancora in gioco, perché siamo solo a metà campionato e i traguardi di inizio stagione sono ancora alla nostra portata”.