Tag: M’Baye Niang

  • A Parma Niang titolare. Il Milan ritrova Amauri

    A Parma Niang titolare. Il Milan ritrova Amauri

    Questo pomeriggio al Tardini si gioca Parma-Milan, sfida valida per la 6 giornata di Serie A. Per i rossoneri un match senz’altro importante. La vittoria contro il Cagliari di mercoledì non ha infatti cancellato le ombre sullo stato di forma della squadra di Allegri, e la panchina di quest’ultimo resta ancora in bilico. Tre punti contro i ducali consentirebbero al Diavolo di ottenere quella fiducia indispensabile per affrontare le prossime partite con più tranquillità, a partire dalla sfida di Champions League contro lo Zenit di Spalletti in Russia. Difronte il Milan ritrova Donadoni, oggi tecnico dei padroni di casa ma indimenticabile ex rossonero degli anni ’90. Torna regolarmente in panchina Allegri, dopo aver scontato la squalifica nel turno infrasettimanale per essersi reso protagonista di un diverbio con l’arbitro Cieli nel post partita di Udine sette giorni fa.

    SORPASSO NIANG– Il tecnico livornese conferma il tridente delle ultime due giornate. Le novità nell’undici titolare però non mancheranno. Come confermato in conferenza stampa ieri, Allegri farà osservare un turno di riposo a Giampaolo Pazzini. Al posto dell’ex attaccante nerazzurro giocherà con ogni probabilità Niang, che ha superato la concorrenza di Bojan. Ancora panchina quindi per lo spagnolo. Dovrebbe riposare anche l’olandese Emanuelson. L’ex Ajax verrà rimpiazzato da uno tra Robinho e Boateng, con il ghanese favorito sul verdeoro. A centrocampo torna Nocerino, con Ambrosini e De Jong insieme dal primo minuto. In difesa Allegri si affiderà alla coppia colombiana Zapata-Yepes, mentre sugli esterni giocheranno Abate e Antonini.

    Lo spauracchio del Milan è Amauri | ©Claudio Villa/Getty Images

    STRISCIA POSITIVA – Negli ultimi 4 match contro il Parma il Milan ha sempre vinto. In Serie A le due squadre si sono affrontate 21 volte, con un bilancio favorevole ai colori rossoneri: 9 successi e 7 sconfitte. L’uomo più pericoloso per la difesa del Milan sarà Amauri. Tornato a Parma dopo una parentesi alla Fiorentina, l’italo-brasiliano sogna di ripetere la prestazione della primavera scorsa, quando a San Siro consentì ai viola di espugnare il campo dei padroni di casa. Quel gol sancì la resa quasi definitiva degli uomini di Allegri per il discorso scudetto, aprendo un’autostrada ai suoi vecchi compagni della Juventus.  La difesa del Milan dovrà fare attenzione anche a Dorlan Pabon, ex Nacional, che nel 3-5-2 di Donadoni agirà come seconda punta accanto allo stesso Amauri. Velocità e imprevedibilità sono le due armi che potrebbero mettere in difficoltà il reparto difensivo ospite, che nelle scorse settimane non ha dato grande prova di solidità. Fin qui il Milan nei due match giocati in trasferta ha collezionato 3 punti, frutto di una vittoria a Bologna e la sconfitta di Udine domenica scorsa. Il Parma invece non perde in casa da 7 incontri. In questa stagione tra le mura amiche i ducali hanno conquistato una vittoria (2-0 al Chievo) e un insperato pareggio al 90′ contro la Fiorentina.

    Parma-Milan le probabili formazioni
    Parma (3-5-2): Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Rosi, Parolo, Musacci, Galloppa, Gobbi, Pabon, Amauri.
    Panchina: Pavarini, Arteaga, Maceachen, Benalouane, Fideleff, Acquah, Morrone, Marchionne, Biabiany, Ninis, Sansone, Belfodil. Allenatore: Donadoni.
    Milan (4-3-3): Abbiati, Abate, Yepes, Zapata, Antonini, De Jong, Ambrosini, Nocerino, El Shaarawy, Boateng, Niang.
    Panchina: Amelia, Narduzzo, De Sciglio, Acerbi, Bonera, Mexes, Emanuelson, Constant, Montolivo, Bojan, Robinho, Pazzini. Allenatore: Allegri.

  • M’Baye Niang beccato senza patente. E’ come Balotelli?

    M’Baye Niang beccato senza patente. E’ come Balotelli?

    Chi ben comincia è a metà dell’opera. Dice così un famoso proverbio, e a ben guardare i detti popolari si rivelano il più delle volte veritieri. M’Baye Niang non è arrivato da neanche dieci giorni a Milano, e già fa parlare di sé. Purtroppo non per le sue qualità calcistiche (per quelle ci fidiamo della rete scouting rossonera) ma per faccende extra-calcistiche. Nella notte di ieri infatti il giovane calciatore è stato pizzicato alla guida di un Audi (di proprietà della società di Via Turati, la stessa che Gattuso guidava fino allo scorso anno) dalla polizia stradale. Al momento della richiesta dei documenti, il francese ha risposto di averli dimenticati in hotel. Oltre a non possedere la patente (in quanto minorenne), Niang ha aggravato la sua posizione rivelando di essere in realtà Bakaye Traorè, per via di una certa somiglianza fisica che accomuna i due giocatori del Milan.

    Game overIl giochino dell’ex Caen è durato il tempo di arrivare in hotel, dove era presente lo stesso Traorè. Evidente lo sbaglio clamoroso del calciatore rossonero, che forse pensava di essere immune soltanto perché appartiene all’elite del calcio. Non sappiamo come “funzioni” in Francia, ma crediamo che tutto il mondo sia Paese (almeno per quanto riguarda le quattroruote).

    M’Baye Niang | ©DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Sospensione di giudizio Dal Milan fanno sapere che ogni giudizio sull’azione di Niang verrà emesso soltanto dopo aver ricevuto dalla polizia stradale il rapporto dettagliato di quanto accaduto stanotte. In ogni caso immaginiamo che Galliani non lascerà impunito il giocatore, dal momento che il club di Via Turati si è sempre dimostrato sensibile riguardo la buona condotta dei propri tesserati.

    Come Balotelli Ovviamente l’episodio che ha coinvolto Niang ha fatto scattare il cosiddetto gossip pallonaro, con i media pronti ad accostare il 17 enne a Mario Balotelli. Forse i giornali non aspettavano altro, considerata la somiglianza fisica del francese col bad boy d’Inghilterra. D’altronde, chi ben comincia..

  • Milan e Juve che batoste. Insigne Jr. show

    Milan e Juve che batoste. Insigne Jr. show

    La terza giornata del Campionato Primavera rivela tutta la fragilità del nuovo corso Milan targato come lo scorso anno da Aldo Dolcetti, sconfitto pesantemente in trasferta dai pari età del Bologna per 3-0 (secondo ko dopo il 2-0 subito al debutto contro il Cesena). Sempre nel Gruppo B si registra il terzo successo consecutivo dell’Inter, che si accontenta di uno striminzito 1-0 proprio contro i romagnoli, giustizieri dei cugini due settimane fa (gol vittoria al 21′ del primo tempo firmato da Belloni). Nel Girone A clamoroso quanto successo nel campo della Juventus Primavera, uscita pesantemente sconfitta per 5-0 dalla sfida contro il Cagliari, con l’attaccante rossoblu Michele Chelo autore di una tripletta da sogno. Nel Gruppo C invece Lazio e Roma passeggiano rispettivamente contro Ternana (5-1) e Crotone (2-0 fuori casa). Infine continua la cavalcata del Napoli, aiutato anche ieri da Roberto Insigne (doppietta per il fratello di Lorenzo) nel successo per 3-2 contro l’Ascoli. Tre punti che confermano il primato in vetta al girone  da parte degli azzurri.

    Che scoppole Giornata da dimenticare quindi per Milan e Juventus. Se da una parte lo 0-5 interno subito dai bianconeri di Marco Baroni può essere letto come una sconfitta senza precedenti nella storia della Vecchia Signora, dall’altra parte crediamo che chi si debba preoccupare maggiormente è in realtà il tifoso rossonero. Una Primavera, quella di Dolcetti, che fatica a trovare una propria identità, apparsa ieri pomeriggio vuota di spirito (specialmente nel primo tempo). Un twit emblematico della giovane punta rossonera Petagna (fra le altre cose uno dei più negativi a mio parere) a fine partita recitava così: “Per giocare a calcio ci vogliono le palle! Bisogna lavorare dai ragazzi”. Una frase che per quanto visto nei 90′ minuti contro il Bologna è assolutamente legittima, ma forse sarebbe dovuta essere pronunciata da mister Dolcetti. Da segnalare il debutto con la maglia della Primavera di Niang. Il francese non è mai riuscito ad incidere sull’andamento della partita ed è poi stato sostituito ad inizio ripresa da Spagnoli. Se a Milanello piangono, a Torino non sorridono. Ad onor di cronaca comunque lo 0-5 contro il Cagliari deve essere interpretato semplicemente come una giornata storta e sopratutto decisa da episodi quasi sempre sfavorevoli ai ragazzi di Marco Baroni. Nei primi venti minuti gli ospiti erano già sul 2-0, frutto di due penalty concessi dal direttore di gara alla squadra di Diego Lopez (ex difensore/capitano dei rossoblu), con il secondo che è costato a Branescu il cartellino rosso. L’inferiorità numerica della Juventus si è poi accentuata a fine primo tempo, quando Emmanuello ha dovuto abbandonare il rettangolo di gioco per un fallo di reazione giudicato da cartellino rosso. Uno stop che comunque non pregiudica la situazione di classifica dei bianconeri, già a quota 6 punti dopo due sole giornate.

    Favola Insigne Continua il periodo magico di Roberto Insigne, il fratello più piccolo di Lorenzo. Se il Napoli di mister Saurini sta volando (a punteggio pieno dopo 3 giornate nel Girone C), il merito è sopratutto di Roberto, anche ieri protagonista assoluto del match degli azzurri, vinto non senza difficoltà contro l’Ascoli. Una doppietta che si aggiunge ai due gol segnati contro la Roma di De Rossi all’esordio, per un totale di quattro gol in 180′ minuti, così come l’attaccante della Lazio Antonio Rozzi. Sebbene sia presto per tirare conclusioni, l’inizio travolgente degli azzurri lascia immaginare un futuro roseo per lo stesso Insigne junior. Per un giovane come lui (ricordiamo che ha compiuto appena 18 anni nel mese di maggio) ciò che può fare la differenza, oltre ovviamente alla qualità, è la costanza con la quale sarà in grado di ripetere prestazioni come quella offerta ieri. Diventando il trascinatore della Primavera partenopea, automaticamente Roberto potrà coronare il proprio sogno di giocare nel San Paolo insieme al Magnifico.

  • Johad Ferretti, il Milan guarda al futuro

    Johad Ferretti, il Milan guarda al futuro

    Mino Raiola ha tracciato la rotta, il Milan esegue. I top player non esistono più, si creano. Dopo M’Baye Niang, il club rossonero chiude definitivamente un’altra operazione di prospettiva. Dalle ore 13,40 sul sito ufficiale della società di Via Turati campeggia il comunicato ufficiale che sancisce il passaggio a titolo definitivo di Johad Ferretti (provenienza Genoa). Nato a Marsiglia 18 anni fa, il promettente terzino destro andrà a rinforzare inizialmente il gruppo Primavera allenato da Dolcetti. Il cognome del giovane calciatore rivela le origini italiane (i nonni sono liguri). I primi calci al pallone Johad li ha dati sul suolo francese, nelle giovanili del Grenoble. Il tempo scorre e il giovane talento di Marsiglia si trasferisce in Italia dai nonni. Sbarcato in Liguria, il passaggio al Genoa è immediato.

    Johad Ferretti insieme a Galliani | © foto Facebook
    Il prestito al Novara Tra le fila degli Allievi Nazionali rossoblu Johad Ferretti colleziona prestazioni via via sempre più convincenti, distinguendosi come una delle migliori promesse nel proprio ruolo di terzino. Nell’estate del 2011 ottiene la promozione in Primavera. L’avventura nel gruppo ’93  dura sei mesi. Infatti durante il mercato invernale la società ligure decide di mandarlo in prestito al Novara. L’esperienza in Piemonte termina nel maggio scorso, con Johad che torna nuovamente a Genova.

    Trofeo Shalom Il talento del terzino classe ’94 ha trovato la piena consacrazione durante l’edizione 2011 del Trofeo Shalom, prestigioso torneo a livello giovanile disputatosi a Benevento. Non è eresia affermare come Johad Ferretti sia una scoperta di Massimo Tanzillo, direttore del famoso sito Generazioneditalenti.com, bravo a fiutare il potenziale dell’allora 16 enne rossoblu (avrebbe compiuto 17 anni un mese più tardi).

    Le caratteristiche Chi l’ha potuto osservare da vicino dichiara che tra le qualità più importanti di Johad Ferretti si possono citare la corsa ininterrotta lungo tutta la fascia di appartenenza oltre ad un fisico piuttosto importante per un ragazzo classe ’94.

    La scheda
    Nome: Johad Ferretti
    Data: 30-05-1994
    Luogo: Marsiglia
    Nazionalità: Francia
    Ruolo: terzino destro
    Piede preferito: destro
    Squadra: Milan
    Valutazione: 50.000 euro

  • Milan Niang e Bojan, acquisti razionali?

    Milan Niang e Bojan, acquisti razionali?

    Ieri sera Galliani è atterrato dalla Francia con il nuovo acquisto del Milan, M’Baye Niang. Classe ’94, il talentuoso attaccante francese sbarca in Italia per una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro. In compagnia dell’ad rossonero, l’ex calciatore del Caen ha cenato da Giannino, l’ormai famoso ristorante milanese che funge da ufficiosa sede operativa per il numero due di Via Turati. Dopo aver mosso i suoi primi passi nel Bel Paese è iniziata la corsa a trovare l’aggettivo che meglio lo qualifichi. In virtù di una mancanza generale di informazioni sul suo conto (fino a maggio giocava nella Serie B francese, per altro senza essere un titolare fisso della propria squadra), ci si è affidati al look e alla carta d’identità, strumenti che spesso e volentieri possono trarre in inganno anche i migliori addetti ai lavori.

    Come Balotelli e HenryGli accostamenti più scontati che potesse offrire il panorama calcistico europeo sono stati quelli più abusati dai media e profani. Stazza imponente, inusuale per un ragazzo della sua età, longilineo e veloce, muscolatura lunga, ed ecco che il richiamo al nostro Supermario diventa inevitabile. Poi si sbircia la carta d’identità e alla voce nazionalità si legge francese. Per chi ha un briciolo di nozione calcistica diventa così semplice l’altro paragone banale, ovvero Niang è come Henry quando l’ex fuoriclasse dei Gunners aveva 17 anni.

    M’Baye Niang | ©DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Parola all’esperto C’è chi però non è d’accordo con entrambe le valutazioni espresse dai giornalisti nostrani. Si chiama Johann Crochet, penna di Eurosport, il quale si chiede la logica dei 2 milioni di euro versati dal Milan nelle casse del Caen dal momento che Niang è soltanto un buon giocatore e nulla più. Crochet si è poi domandato perché la società rossonera non abbia dato un’opportunità ad un ragazzo della Primavera (riferendosi nello specifico a Simone Andrea Ganz), soluzione a costo zero e che avrebbe dato i medesimi frutti  del 17 enne transalpino. Ha ribadito infine la propria convinzione nel ritenere che Niang fra due mesi verrà bocciato da Massimiliano Allegri e spedito nella Primavera rossonera allenata da Dolcetti. I tifosi del Milan possono fare gli scongiuri.

    Incompatibilità C’è poi un’ultimo ma non meno importante problema. Adesso che M’Baye Niang è a tutti gli effetti un calciatore rossonero, e come dichiarato da Galliani si allenerà con la Prima squadra, chi giocherà nel ruolo di punta centrale? Gli attaccanti del Milan che possono ricoprire quel ruolo sono tre: Alexandre Pato, Giampaolo Pazzini e Niang. La logica farebbe propendere l’ago della bilancia sul nome dell’ex blucerchiato. E allora perché bruciare un ragazzo di 17 anni in maniera così scriteriata? Quando poi tornerà Pato (salvo nuovi infortuni), M’Baye Niang verrebbe a trovarsi come terza scelta.

    Arriva anche Bojan Nel frattempo si è sbloccata la trattativa per l’arrivo di Bojan a Milano. Dopo che Galliani aveva rivelato come Allegri tenesse in alta considerazione l’ex blaugrana, ecco arrivare la fumata bianca per il trasferimento in prestito dalla Roma. L’incontro tra Sabatini e la dirigenza rossonera avvenuto questa mattina a Milano ha avuto esito positivo. Bojan è atteso nel capoluogo lombardo entro la serata per firmare il contratto che lo legherà ai rossoneri fino al termine della stagione 2012-2013. Un altro acquisto che va ad aggiungersi a quello di Niang e che moltiplica i dubbi intorno all’operato della società. Avendo già Robinho, El Shaarawy e Pato in rosa, perché acquistare un’altro attaccante con caratteristiche simili a quelle dei tre appena citati? Se Allegri continuasse sulla strada del 4-3-1-2, quattro attaccanti ogni domenica resterebbero in panchina. In particolare però la domanda è questa: al Milan servivano davvero due attaccanti o era preferibile concentrare le energie per l’acquisto di un forte mediano da posizione davanti alla difesa?

  • Il Milan su M’Baye Niang, il nuovo Henry di Francia

    Il Milan su M’Baye Niang, il nuovo Henry di Francia

    Con Tevez e Dzeko definitivamente sfumati dopo l’arrivo di Zapata che ha riempito così la seconda casella relativa agli extracomunitari, si cerca sempre un attaccante in casa Milan. L’affare Kaka è sempre più difficile da chiudere, e sembrano essere due le piste rimaste in piedi. Una ormai conosciuta da settimane, ovvero quella relativa allo juventino Matri, per il quale la società bianconera continua a prendere tempo, l’altro tutta nuova e che porta al giovane francese classe 1994 M’Baye Babacar Niang.

    Si tratta di un giocatore piuttosto duttile che può essere impiegato sia da prima che da seconda punta. Di origini senegalesi ma di passaporto francese, M’Baye Niang, il quale attualmente milita nel Caen ma è anche nel giro della Nazionale francese Under 21, è stato ribattezzato proprio oltralpe come il nuovo Thierry Henry per via delle grandi doti atletiche abbinate ad una tecnica piuttosto eccellente che lo rendono un elemento piuttosto completo.

    M’Baye Niang © Facebook FanPage

    Dopo essersi messo in mostra nella squadra riserve ha esordito in Ligue 1 ad appena diciassette anni mettendo a segno 3 gol in sette presenze nella sua prima stagione. Il Caen ha cosi deciso di puntare forte su di lui anche se, paradossalmente, nell’ultima stagione ha siglato solo 2 reti in 23 gare giocate, complice anche una squadra non eccezionale che alla fine è anche retrocessa. Ma il talento di M’Baye Niang comunque ha attirato l’attenzione di alcune squadre, e oltre al Milan sul ragazzo c’è una squadra che di giovani talenti se ne intende, ovvero l’Arsenal di Arsen Wenger, il quale lo avrebbe notato nel corso di una gara disputata dall’Under 21 francese.

    Il giocatore, reduce da una visita al centro sportivo del Milan, preferirebbe tuttavia i rossoneri, i quali sarebbero chiamati a sborsare circa cinque milioni di euro per accaparrarselo. Resta poi da capire se verrà aggregato subito alla prima squadra o alla Primavera.