Tag: Maxi Lopez

  • E’ Pastore Show, Palermo – Catania 3-1.

    E’ Pastore Show, Palermo – Catania 3-1.

    Il Palermo vince il derby siciliano contro il Catania, trascinato dal suo fuoriclasse argentino Javier Pastore, autore di una tripletta fantastica, considerando che il “Flaco”, non doveva nemmeno scendere in campo.

    Giampaolo schiera il suo Catania con la formazione tipo con davanti Mascara ed il redivivo Maxi Lopez, rinfrancato dal ritorno al gol nel turno infrasettimanale, mentre Delio Rossi deve rinunciare a Pinilla, uscito malconcio dalla trasferta di San Siro contro il Milan, ma non a Pastore che viene recuperato in extremis.

    Nel primo tempo è il Catania che parte meglio, ed è proprio dei rosso azzurri, la prima palla gol con Gomez che si libera in area e scarica il sinistro, Andujar  respinge ma Maxi Lopez spara alto da ottima posizione. Il Palermo risponde subito ed è una risposta che fa male, cross di Balzaretti e colpo di testa preciso di Pastore nell’angolino che inizia così, il suo personale spettacolo al Barbera.

    La ripresa vede un Catania rabbioso ed il pareggio arriva subito, con Terlizzi che pareggia insaccando indisturbato su cross da calcio d’ angolo. Non passa nemmeno un minuto, ed è di nuovo 2-1: palla dentro di Miccoli per Pastore, che con un rasoterra potente batte Andujar sul suo palo. Saltano gli schemi e ne guadagna lo spettacolo. Ilicic e Maccarone (entrato per Miccoli) sfiorano il 3-1, poi cresce notevolmente in Catania che ha la palla del pareggio con Izco che, imbeccato da Ricchiuti, centra in piena la traversa  e subito dopo è Sirigu che salva il risultato su un colpo di testa di Ricchiuti e un paio di mischie. Si arriva al 40′ ed il Flaco decide di chiudere i conti ed il suo show, con un sinistro facile su assist di Maccarone.

    Tabellino e pagelle

    PALERMO-CATANIA 3-1
    Palermo (4-3-2-1): Sirigu 6,5; Cassani 6, Muñoz 6, Bovo 6,5, Balzaretti 6; Migliaccio 6, Bacinovic 6,5, Nocerino 6; Pastore 8,5 (42′ st Goian s.v.), Ilicic 7 (47′ st Kasami s.v.); Miccoli 7 (19′ Maccarone 6,5). A disp.: Benussi, Garcia, C. Jara Martinez, Rigoni. All. Rossi
    Catania (4-1-4-1): Andujar 6,5; Potenza 5,5, Silvestre 5, Terlizzi 6, Marchese 5; Biagianti 5,5; Gomez 6,5 ( 14′ st Ricchiuti 6), Delvecchio 5 (1′ st Izco 6), Martinho 6 ( 39′ Antenucci s.v.), Mascara 5,5; Maxi Lopez 6. A disp.: Campagnolo, Alvarez, Llama, Sciacca. All.: Giampaolo
    Arbitro: Valeri
    Marcatori: 33′, 2′ st e 40′ st Pastore (P), 1′ st Terlizzi (C)
    Ammoniti: Bacinovic, Muñoz (P), Mascara (C)

  • Juve, il problema è l’attacco. Marotta dovrà correre ai ripari

    Juve, il problema è l’attacco. Marotta dovrà correre ai ripari

    La Juventus torna da Bologna con un pari che ha il sapore della sconfitta. I bianconeri vengono martoriati per il caso Krasic e per le parole dei buon temponi pronti sempre ad usare l’indice verso gli altri piuttosto che verso se stessi, ma l’episodio, per fortuna è stato ininfluente a fini del risultato grazie alla parata di Viviano ma anche e sopratutto al momento no degli attaccanti.

    Le gerarchie di Del Neri sono limpide e ben delineate e portano spesso al ballottaggio tra Amauri e Iaquinta per il ruolo di prima punta. Ma i due punteros ormai troppo spesso si contendono più un posto in infermeria che nel tabellino dei marcatori.

    L’involuzione dei due deve per forza di cose esser colmata da Marotta nel mercato invernale per trovare finalmente l’ariete giusto a concretizzare la grande molte di gioco degli esterni e di Aquilani in mezzo al campo.

    I nomi sono i soliti, l’impressione è che al momento sembra più facile arrivare a Maxi Lopez visti i buoni rapporti con il Catania che a Benzema ma il concetto è chiaro serve il bomber.

  • Maxi Lopez, Lo Monaco apre l’asta. Napoli sogna il tridente delle meraviglie

    Maxi Lopez, Lo Monaco apre l’asta. Napoli sogna il tridente delle meraviglie

    Da dove partire? Lo scaltro Lo Monaco meriterebbe la copertina ma prediligendo il gioco, l’estro, la tecnica, la fantasia voglio provare a farvi immaginare l’attacco del Napoli con l’acquisto di Maxi Lopez. Il tridente della meraviglie con il biondo argentino a far da boa a Lavezzi e Cavani con Hamsik a fungere da collante tra centrocampo ed attacco.

    Ve lo immaginate? Auriemma e Alvino non reggerebbero neanche metà campionato, il San Paolo potrebbe vivere i fasti di un tempo ed ogni traguardo non sarebbe più cosi precluso. Certo al momento è un sogno e molto dipende dalla volontà di Aurelio De Laurentiis di far sognare o meno il popolo partenopeo. Torniamo con i piedi per terra e ai giorni nostri, il vulcanico Lo Monaco ha di fatto messo sul mercato Maxi Lopez con una mossa astuta in un momento non particolarmente esaltante del giocatore.

    L’argentino ha tantissimo mercato e in estate è stato spesso accostato a Juventus, Inter e Fiorentina oltre che ai partenopei. Il Catania proverà a fare cassa sfruttando le astuzie di Lo Monaco ma chi lo prenderà farà il grande salto di qualità.

  • Juve – Dzeko atto secondo: il bomber a Torino a giugno

    Juve – Dzeko atto secondo: il bomber a Torino a giugno

    E’ stato il desiderio di tanti club europei e il protagonista delle ultime due sessioni di mercato estivo; prima c’ha provato il Milan a portarlo in Italia senza fortuna, poi anche la Juve che lo ha trattato per oltre un mese prima di decidere di mollare la presa. Pardon, lo sta trattando. E si, perchè Edin Dzeko, è di lui che stiamo parlando per chi ancora non lo avesse capito, è rimasto sempre l’obiettivo principale della nuova Juve targata Del Neri che sta rialzandosi dal tappeto dopo il fallimento della gestione Ferrara della passata stagione.
    Marotta è ancora li sul giocatore del Wolfsburg e sta già lavorando (non ha mai smesso di lavorare da agosto) per portarlo a Torino ma soltanto a giugno perchè la regola sugli extracomunitari (un acquisto all’anno) impedisce di farlo prima. E’ proprio questa nuova norma, criticata un pò da tutti, che ha fatto saltare i piani del dg bianconero che ha scelto di acquistare Krasic anzichè il centravanti bosniaco per esigenze di bilancio. Infatti il laterale serbo è costato 15 milioni mentre per Dzeko il club tedesco ne avrebbe voluti più del doppio (non meno di 35 milioni).

    E se il Wolfsburg allora ha avuto la forza di alzare le barricate per il suo attaccante, oggi la situazione sembra essersi capovolta perchè il coltello dalla parte del manico, ora, sembra averlo la Juventus che vanta ancora il pagamento di metà cartellino di Diego, circa 10 milioni, ceduto proprio ai tedesci negli ultimi giorni di calciomercato. In più il mosaico va delineandosi se si considera che Sissoko, che sta trovando poco spazio con Del Neri, ha già le valigie pronte per gennaio destinazione Wolfsburg, costo dell’operazione che si agirerebbe sui 9 milioni di euro. E se a tutto ciò sommiamo che dalla Germania scrivono di un Wolfsburg che ha già in mano Maxi Lopez del Catania, operazione avallata dalla Juventus che pare abbia strappato un diritto di prelazione per l’attaccante argentino, allora il gioco è fatto: Dzeko si trasferirà a Torino a giugno per una cifra di circa 30 milioni di euro ovvero Sissoko, la metà del pagamento di Diego e il via libera su Maxi Lopez mentre il pagamento cash si agirerebbe sui 10 milioni di euro, una cifra ben inferiore e più contenuta a quella che la Juventus avrebbe dovuto sborsare in estate.
    Marotta però, in un’intervista concessa a Tuttosport, ha confermato si l’interesse attuale per Dzeko ma ha scommesso su un suo trasferimento al Bayern Monaco: “Per Dzeko abbiamo fatto tutto il possibile anche di più per portarlo a Torino ma il Wolfsburg ha alzato un muro. E’ uno dei più forti d’Europa, fa la differenza. Ci riproveremo, ma ho la forte sensazione che alla fine Dzeko andrà al Bayern Monaco“. E chissà se a quella vecchia volpe di Marotta non si sia allungato il naso stile Pinocchio….

  • Fantacalcio: gli attaccanti del FantaPallonaro

    Fantacalcio: gli attaccanti del FantaPallonaro

    Completato il reparto di centrocampo, tutte le energie psico-fisiche vengono dirottate sugli attaccanti da acquistare per la nostra fantasquadra. Da tale scelta, dipenderanno in buona misura le sorti del nostro Fantacalcio. E’ il momento più importante di ogni fantaallenatore, in quanto l’intero equilibrio esistenziale dei successivi 9 mesi dipenderà dal rendimento e dai gol che saranno in grado di garantire i nostri avanti.

    Gli sguardi si fanno intensi, la tensione sale e il sudore comincia a scendere copioso. Non possiamo fallire, ma soprattutto non possiamo perdere il nostro pupillo, colui per il quale stravediamo o che siamo certi farà un grande campionato realizzando tanti gol. Tutti ne abbiamo almeno uno e siamo sempre convinti che qualcuno tenterà di portarcelo via, ma noi, ovviamente, non possiamo permetterlo.

    Totò Di Natale (37) lo scorso anno ha sbaragliato e sorpreso tutti, conquistando il titolo di capocannoniere. Si ripeterà? Magari non arriverà ai livelli della passata stagione, ma di sicuro continuerà a segnare perché è un fuoriclasse. Davanti a lui, comunque, nelle quotazioni Gazzetta, c’è Diego Milito (38). Il Principe è uno di quelli che non si risparmia e che vede la porta come pochi. Indubbiamente, il pezzo più pregiato in circolazione.

    Tuttavia, tralasciando i soliti nomi e i soliti noti, vi dico subito che io stravedo per Maxi Lopez (26). L’attaccante argentino del Catania ha dimostrato in poche partite di essere un giocatore completo ed affidabile e quindi è lecito attendersi molto da lui, potendo, stavolta, cominciare la stagione dall’inizio. A dire la verità, mi aspetto molto anche da Amauri (20) e Luca Toni (26). Lo juventino non può fallire per due volte di seguito, mentre l’ariete genoano potrà sfruttare, specie in casa, le tante palle gol create dal gioco offensivo della squadra di Gasperini.

    Un altro che non può ri-deludere è Maurito Zarate (18), che insieme a Sergio Floccari (25) può formare una coppia gol molto affiatata.

    Ad ogni modo, non fiondatevi solo sugli attaccanti delle squadre più titolate. E’ fondamentale, infatti, averne in rosa qualcuno delle cosiddette “provinciali”. A tal proposito, i vari Matri (24), Barreto (24), Eder (18), Chevanton (12) potrebbero fare al caso vostro.

    Infine, in attesa degli ultimissimi colpi di mercato, le ultime parole, le spendo per il giovane Hernandez (19) e per il Pocho Lavezzi (22). Il primo, chiamato a raccogliere l’eredità di Cavani, impressiona per la sua rapidità di esecuzione; il secondo, oltre a scorazzare come sempre sul fronte offensivo, potrebbe essere impiegato spesso come prima punta e quindi avere, finalmente, più occasioni per far gol.

    Adesso tocca a voi. Meditate, tirate le somme e preparatevi ad un altro avvincente fantacampionato. Prima però, dovete studiare bene e partorire la vostra fantasquadra, magari seguendo (perché no?) anche qualche consiglio del FantaPallonaro.

    Buon Fantacalcio a tutti!

  • Maxi Lopez nei guai. La domestica lo denuncia per molestie

    A veder la sua compagna stentiamo a crederci eppure le voci provenienti dell’Argentina iniziano a trovar conferma. Guia in vista per Maxi Lopez, accusato da un ex domestica di molestie sessuali.

    La ragazza, il cui nome al momento è top secret, è difesa dall’avvocato Hermann Schumascher e lunedi mattina presenterà la denuncia al tribunale di Buenos Aires.

    Wanda Nara, compagna di Lopez, difende senza mezzi termini l’attaccante accusando la domestica di dire il falso.

  • Calciomercato Napoli: si tratta Asamoah, Almiron e Zuculini alternative

    Calciomercato Napoli: si tratta Asamoah, Almiron e Zuculini alternative

    In attesa di partire all’assalto della prima punta di peso e da 15 gol (Maxi Lopez il nome più gettonato) il presidente De Laurentis in piena sintonia con Mazzarri e Bigon stanno sondando il mercato in cerca dei rinforzi utili per il centrocampo.

    Se l’idea Inler sembra sgonfiarsi è sempre friulana la nuova idea. Si tratta del ghanese Kwadwo Asamoah, classe ’88 ma già una certezza del calcio italiano. A svelar il possibile interessamento è il procuratore del centrocampista Vagheggi che tra l’altro cura gli interessi anche di Sergio Almiron anche lui in odor di San Paolo. Domani mattina a Milano ci sarà un incontro interlocutorio per capire i reali interessi e i margini di trattativa.

    Per il centrocampo un ipotesi plausibile è quella che porta a Franco Zuculini, l’argentino dell’Hoffenheim ha una quotazione poco inferiore ai dieci milioni di euro e già nello scorso anno vicino al Napoli scoperto da Marino.

  • Liscio & Sbalascio: Pazzini fa volare la Samp, Milan e Fiorentina allo sbando

    Anche la 35esima giornata del massimo campionato di calcio è passata in archivio. Come ogni settimana esaminiamo i migliori e i peggiori del turno appena concluso.

    Migliore in assoluto è, senza ombra di dubbio alcuno, la Sampdoria e il suo cannoniere Giampaolo Pazzini (arrivato alla 17esima segnatura in questo campionato).
    I blucerchiati sono la squadra più in forma del momento e mantenendo questa condizione non dovrebbero avere difficoltà a portare a casa un quarto posto un pò imprevisto ad inizio torneo che li proietterebbe nel giro dell’Europa che conta, regalando i preliminari di Champions League. Certo ancora ci sarà da sudare in vista anche dello scontro diretto della penultima giornata contro il super Palermo di Delio Rossi che sabato sera ha annichilito il Milan, ma le basi per fare bene ci sono tutte: la Roma non perdeva da 24 giornate e batterla sul terreno amico dell’Olimpico non è roba da tutti, un campo che ha visto anche il tracollo della super Inter di Mourinho qualche giornata fa e questo evidenzia in modo ancor più netto l’impresa dei liguri. Delneri con i 2 cambi del primo tempo ha dato scacco matto ai più quotati avversari, segno che l’impronta data a questa squadra dal tecnico ex Atalanta, Roma e Chievo è evidente. Peccato che una tra Samp e Palermo resterà fuori dal giro Champions, indubbiamente lo avrebbero meritato entrambe dopo questo stratosferico campionato giocato sempre ai vertici.

    Secondo posto per Vincenzo Iaquinta che tornato dal lungo infortunio da un paio di partite si è rimesso in condizione e i risultati non sono tardati ad arrivare: doppietta al Bari e Juve trascinata al successo. Peccato che l’attaccante calabrese abbia avuto poca fortuna quest’anno per quanto riguarda l’integrità fisica, con lui siamo certi che la Juventus avrebbe qualche punticino in più in classifica, non per lottare per lo scudetto, ma sicuramente sullo stesso livello di Palermo e Sampdoria. Ora invece dopo i risultati di ieri i bianconeri saranno sicuramente costretti alla zona Europa League, l’obiettivo Champions resterà solo un sogno, visto che oltre a 3 vittorie nelle ultime 3 partite serve una combinazione di risultati delle dirette avversarie che sarebbe molto più facile giocare 6 numeri al Superenalotto e vincerlo. Ma non tutto il male viene per nuocere, sbagliando si impara e speriamo vivamente, per tutti i milioni di tifosi della “Vecchia Signora”, che i dirigenti faranno tesoro di questa annata disgraziata, per far risorgere dalle proprie ceneri la società più gloriosa in Italia.

    Terzo posto che è condiviso da 2 giocatori: uno è Christian Chivu, che nel turno dove l’Inter si riappropria di ciò che le era stato tolto qualche settimana fa dalla Roma, segna un grandissimo gol, dai molteplici significati, soprattutto dopo aver rischiato la carriera calcistica (e non solo) per il terribile infortunio alla testa patito contro il Chievo nel girone di andata e di cui porta, evidenti, i segni. L’altro è Maxi Lopez che segna un gol capolavoro a Livorno (brutta sconfitta però per il Catania contro i retrocessi labronici!). Un mix di istinto, cordinazione, fiuto del gol, eleganza e bravura che ne faranno sicuramente la rete dell’anno: veramente da restare senza parole!

    Passiamo ai peggiori dove trova posto come quasi accennato poco fa il Catania: la squadra quando vuole giocare a calcio è una formazione che non avrebbe nulla da invidiare a team più blasonati (non parliamo certamente di Inter e Roma, ma giocherebbe alla pari con tante altre squadre di vertice di questo campionato). La batosta di ieri a Livorno giunge un pò inaspettata, quindi come ne sono stati evidenziati i meriti quando ha battuto l’Inter, così dobbiamo evidenziarne i demeriti nella giornata di ieri. E anche Mihajlovic, crediamo, abbia le sue colpe!

    Secondo gradino del podio per il Milan che oramai è allo sbando. Il Palermo gioca una partita sostanziosa, niente di fenomenale, ma a questo Milan basta poco per andare letteralmente in bambola, anche le semplici giocate dei diretti avversari. Oddo disastroso (non è il suo ruolo quello di centrale ma a questi livelli non possono compiersi errori così grossolani e lo aveva fatto già domenica contro la Sampdoria). C’è apprensione anche per il terzo posto, fortuna vuole che cmq Palermo e Samp hanno un difficile scontro diretto da giocarsi!

    Peggiore in assoluto (ed è un bel pò di settimane che lo diciamo) la Fiorentina che sembra una squadra senza capo nè coda. Vargas ha i suoi “meriti” nel risultato di ieri avendo sbagliato il rigore del possibile vantaggio, ma la situazione appare veramente tragica visto che il Chievo è salvo e senza motivazioni mentre i Viola si giocano (o si giocavano!) un posto in Europa. Certamente gli infortuni del primo tempo hanno inciso, ma resta il fatto che questa squadra dopo la batosta dell’eliminazione in Champions da parte del Bayern Monaco, ha perso gran parte degli stimoli. In forte calo, ed è un peccato vedere una stagione sicuramente buona, buttata via in questo modo con sconfitte sopra sconfitte. Speriamo vada bene la prossima.

  • Liscio & Sbalascio: Maxi Lopez affonda il Palermo, brutto KO per i rosanero

    Terminato il 32esimo turno del campionato di Serie A, andiamo a vedere i protagonisti in positivo e in negativo del Sabato di Pasqua.

    Al primo posto nella classifica dei migliori della Giornata troviamo l’interista Thiago Motta, autore, contro il Bologna, di una doppietta e di una prova maiuscola che permette all’Inter di mantenere il vantaggio di un punto sulla Roma, vittoriosa sul difficile campo della rivelazione Bari.

    Al secondo posto della nostra classifica si piazza l’argentino del Catania Maxi Lopez, autore anch’egli di una doppietta nel sentitissimo Derby di Sicilia contro il Palermo terminato 2-0 a favore degli etnei.

    Ultimo gradino del podio va all’Udinese che nel posticipo di giornata schianta 3-0 la Juventus ormai in una crisi senza fine. Da applausi la prova dei friulani trascinati da Di Natale, che così rispondono alla vittoria pomeridiana dell’Atalanta, 3 punti fondamentali per la salvezza mantenendosi a distanza proprio dai bergamaschi.

    Al terzo posto della classifica dei peggiori di giornata troviamo a sorpresa il Palermo, nonostante il superlativo campionato fin qui disputato. Rosanero battuti nettamente dal Catania nel Derby che così rende la corsa al quarto posto sempre più appassionante.

    Secondo posto per la difesa del Cagliari, imbarazzante per tutta la partita disputata contro il Milan, soprattutto sull’autogol di Astori, complice anche un’intervento errato del portiere Marchetti, che ha permesso ai rossoneri di incamerare 3 preziosi punti per la corsa-scudetto.

    Il primo posto tra i peggiori, rischiando di essere scontati e ripetitivi, se l’aggiudica ancora una volta la Juventus, incapace di reagire nei minuti iniziali al gol di Sanchez. La squadra di Zaccheroni è sembrata ancora una volta vuota, senza idee, nè stimoli (che in ottica aggancio quarto posto per la Champions del prossimo anno non dovrebbero mancare), un 3-0 che sembra duro da mandare giù, che induce staff, dirigenza e giocatori a proclamare un inevitabile e quanto mai necessario silenzio stampa per tutta la settimana.

  • Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Quale occasione migliore per utilizzare l’esclamazione di Sandro Ciotti quando, per descrivere una sconfitta determinante per la volata scudetto dell’Inter a Catania negli anni ’60, coniò la celebre frase “Clamoroso al Cibali”. Lo stadio di Catania ora non si chiama più Cibali ma Massimino, il risultato a fine gara è impietoso, come allora, per i nerazzurri: Catania – Inter 3-1.

    Gara quasi interamente dominata dagli etnei a parte una decina di minuti nella ripresa, quando dopo il vantaggio l’Inter sembrava potesse prendere il sopravvento della partita. Nel primo tempo da segnalare 2 grandissime occasioni (quasi simili peraltro) per il Catania con Adrian Ricchiuti, che, lasciato sempre solo soletto in mezzo all’area di rigore, ha sbagliato clamorosamente in entrambe le occasioni. Per i Campioni d’Italia un gran tiro di Sneijder su una ripartenza nerazzurra sventato in corner da Andujar con una grande parata.

    Il secondo tempo invece è ricco di emozioni e sussulti: al 54esimo l’Inter passa in vantaggio con una bellissima azione di contropiede di Eto’o (la posizione di partenza del camerunense è buona, anche se ci sono proteste dei siciliani) con l’attaccanta africano che arrivato davanti ad Andujar preferisce appoggiare al più libero compagno di squadra Milito che a porta vuota segna l’1-0.
    Per la reazione del Catania occorre circa un quarto d’ora (tempo in cui l’Inter sembra prendere le redini del gioco), poi all’improvviso, al 74esimo, un cross in mezzo all’area, ben teso, di Alvarez trova il piedino di Maxi Lopez per il momentaneo ed inaspettato 1-1. Cambia di nuovo la partita, perchè la esile superiorità dell’Inter svanisce, il Catania si rifà coraggio e si ributta all’attacco.
    Mourinho (in tribuna per scontare la seconda delle 3 giornate di squalifica) decide che comunque vuole vincere la partita e ad una formazione già super offensiva aggiunge il decisivo Muntari e Pandev al posto di Cambiasso e Stankovic (3 punte per l’allenatore portoghese più 2 trequartisti per cercare di far suo il risultato, senza mediani di ruolo). La mossa paga, per il Catania però, perchè Muntari (per questo dicevamo decisivo) dopo 30 secondi fa fallo da dietro al limite dell’area su uno scatenato Martinez e si prende un sacrosanto giallo. Ma la beffa deve ancora arrivare perchè sugli sviluppi della punizione tirata da Mascara, il giocatore ghanese allarga il braccio in modo scomposto per impedire al tiro di arrivare in porta. Risultato? secondo cartellino giallo (in 1 minuto!), espulsione, Inter in 10 e calcio di rigore per il Catania. Peggio di così difficilmente Muntari avrebbe potuto fare. Mascara lascia tutti a bocca aperta battendo Julio Cesar dal dischetto con il “cucchiaio” per un rigore memorabile.

    E’ l’81esimo e ci si aspetta il forcing finale dei milanesi come capita spesso nei momenti in cui devono recuperare le partite. Ma il Catania sorprende tutti, non si scompone, ingabbia i nerazzurri, riparte in contropiede e proprio al 90esimo segna il gol della sicurezza con lo scatenato Martinez che sprinta sulla fascia sinistra, si accentra bevendosi Lucio, mandando in tilt Materazzi e spedendo il pallone in rete facendolo passare sotto il braccio di Julio Cesar in disperata uscita. Pochi minuti dopo Valeri mette fine alle ostilità e lo stadio esplode in tutta la sua felicità: la capolista è caduta ed autori dell’impresa sono Mihajlovic e i suoi ragazzi (con la forte partecipazione del nerazzurro Sulley Muntari).
    Josè Mourinho è attonito e perplesso in tribuna e non crede ai suoi occhi. Spetta a Milan e Roma, ora, riaprire più che mai il Campionato.

    Il tabellino CATANIA – INTER 3-1
    54′ Milito (I); 74′ Maxi Lopez (C); rig 81′ Mascara (C); 90′ Martinez (C) CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano (87′ Potenza); Izco, Biagianti, Ricchiuti (76′ Delvecchio); Mascara, Maxi Lopez (83′ Carboni), Martinez.
    A disposizione: Campagnolo, Augustyn, Ledesma, Morimoto.
    Allenatore: Mihajlovic
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Materazzi, J.Zanetti; Stankovic (76′ Pandev), Cambiasso (79′ Muntari), Mariga (46′ Quaresma); Sneijder; Milito, Eto’o.
    A disposizione: Toldo, Orlandoni, Cordoba, Khrin.
    Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Baresi)
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Biagianti (C), Zanetti (I), Stankovic (I), Martinez (C)
    Espulsi: Muntari (I)