Tag: Maxi Lopez

  • Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Non solo derby al vertice della classifica fra Milan ed Inter: il ricco programma della trentunesima giornata di serie A prevede anche il derby siciliano fra Catania e Palermo, al Massimino.

    Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti: le previsioni di una giornata di sole, con clima quasi estivo, una ritrovata cornice di pubblico, con il ritorno dei tifosi rosanero a Catania per la prima volta dopo gli scontri del 2007, le motivazioni delle due squadre in campo, con diverse finalità ma con un unico obiettivo, i tre punti.

    Il Palermo vuole delle conferme, per testare se il cambio in panchina voluto da Zamparini sia stato veramente una mossa giusta. I segnali dell’ultimo match giocato, la vittoria al Barbera con il Milan, appaiono più che incoraggianti, ma il derby è sempre una partita a sè, che può riservare risvolti imprevedibili.

    Un protagonista di assoluto rilievo, in casa Palermitana, sarà il fantasista Javier Pastore, che così si è espresso, non nascondendo la grande voglia di vincere, per la classifica e per il predominio dell’isola: “Quella di domenica sarà una partita molto importante. Dobbiamo affrontarla con molta concentrazione. L’anno scorso a Catania abbiamo sbagliato qualcosa e credo che questa volta non possiamo permetterci di sbagliare. Dobbiamo vincere, perchè è troppo importante per la città e per questo nostro momento che non è tanto buono“.

    Ed, in merito alla vittoria dell’andata, Pastore aggiunge un personale auspicio: “La vittoria dell’andata? La ricordo benissimo e spero che la partita di domenica sia uguale a quella dell’andata“.

    L’allenatore, Serse Cosmi, ha preparato meticolosamente la partita, consapevole di quanto un derby possa essere sentito dai tifosi. A tal proposito, in conferenza stampa, ha affermato di aver percepito dall’ambiente circostante l’importanza del match, paragonabile per la piazza Palermitana alla vittoria di uno Scudetto: “Non ho incontrato un paio di tifosi che mi hanno chiesto la vittoria. Ho incontrato tantissimi tifosi che me lo hanno chiesto. La gente vuole assolutamente questo risultato in quanto a questa partita viene dato un valore diverso. Tutti mi hanno fatto questa domanda, ma con serenità, sottolineando come rappresenti quasi uno Scudetto. Credo che sia non legittimo, ma naturale per la gente rosanero tener tanto a questo derby”.

    In merito alla formazione da schierare in campo, Cosmi non nasconde le carte, parlando del’importanza del ruolo di Miccoli nel suo 3-5-1-1 ed elogiandone le qualità:Miccoli centravanti nel 3-5-1-1? Solo in Italia pensiamo che il centravanti debba essere un attaccante grande e possente, basta guardare il Barcellona. Io impazzivo quando lo allenavo le prime volte, perché volevo che facesse altro. Lui si muoveva da prima punta anche quando volevo che facesse altro. Non e’ facile trovarlo in quanto lui ha una maniera sofisticata di muoversi, ma se lo trovi la palla la mette giu’ in qualsiasi modo possibile ed immaginabile”.

    Per quanto riguarda il capitolo infortuni, una buona ed una cattiva notizia. La prima riguarda il recupero di Pinilla, tornato acciaccato dagli impegni con la Nazionale, ma recuperato in extremis, garantendo abbondanza nel reparto d’attacco. “Pinilla è a disposizione, e sicuramente l’attacco è il reparto in cui ho più possibilità di scelta e sicuramente dovrò prendere delle scelte, alcune anche dolorose, dato che c’è abbondanza” . La cattiva notizia, invece, riguarda l’assenza dello sloveno Ilicic a centrocampo, per un infortunio muscolare riportato il Nazionale. Al suo posto, Cosmi sembra intenzionato a schierare Migliaccio: “Migliaccio a centrocampo? È una situazione che ho provato. Il tutto e’ legato anche all’assenza di Ilicic. In quel ruolo di interno lo vedo molto bene, con il Milan ha anche fatto una grande prestazione, quindi questo infortunio non ci voleva. Migliaccio in questo contesto può tornare a fare il suo ruolo”.

    Infine, un pensiero generale sul derby, e sull’importanza del fattore psicologico: ” Una partita è segnata da tanti altri fattori ma se entriamo in campo con la giusta mentalità possiamo far risultato”.

    In casa Catania, l’allenatore Diego Simeone (che con tutta probabilità potrebbe essere riconfermato per il prossimo anno) in settimana ha provato diverse opzioni tattiche, ma sembra probabile la presenza in campo della coppia d’attacco Lopez Bergessio supportati dal trequartista Ricchiuti, con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese in difesa e Schelotto, Carboni e Lodi a centrocampo.

    La voglia di vincere il derby è fortissima anche in casa rossazzurra, anche in relazione alla salvezza. Obiettivo che il Catania non vuol nascondere, esprimendolo tramite le parole del direttore generale Lo Monaco: ” Vincere significherebbe mettere una seria ipoteca sulla salvezza. Proclami dal Palermo? Hanno voglia di conquistare i 3 punti, mi sorprenderebbe il contrario. Le nostre motivazioni sono al massimo. Il Palermo ha ormai poco da chiedere al campionato, mentre noi abbiamo ancora un obiettivo molto importante da raggiungere”.

  • Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Non sarà un Catania perfetto dal punto di vista tattico e spesso da il meglio di se quando è costretta ad inseguire ma l’avvento di Simeone in panchina ha dato sicuramente un botta adrenalica notevole all’organico del presidente Pulvirenti.

    La partita all’ora di pranzo è stato un grande mix di emozioni, polemiche e tanto per non farci mancare nulla errori arbitrali. Il primo tempo è un monologo del Genoa sorretto a centrocampo dalle ottime qualità di Veloso e Kucka e pericoloso sulle fasce grazie a Criscito e Mesto. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare ma è viziato da una netta posizione di fuorigioco di Floro Flores, poi si esaltano i portieri. Andujar è prima aiutato dalla traversa e poi si supera su Rossi, Eduardo è praticamente decisivo su Maxi Lopez.

    Nella ripresa si ha la metamorfosi e in cinque minuti si ha il sorpasso firmato da Maxi Lopez e dall’ultimo arrivato Bergessio. Al 67′ episodio chiave della gara, con l’espulsione di Criscito per fallo da ultimo uomo con grandi proteste del Genoa. Proteste che durano a lungo e ne fanno le spese Floro Flores, appena sostituito, e il tecnico Ballardini, entrambi espulsi dalla panchina.

    Al 75′ colpo di scena Paloschi cade in area dopo un contrasto con Agustyn, per l’incerto Gervasoni è rigore ma Veloso sbaglia facendosi ipnotizzare da Andujar.

    IL TABELLINO

    CATANIA-GENOA 2-1
    19′ Floro Flores (G); 6′ st Maxi Lopez (C); 11′ st Bergessio (C);
    Catania (4-3-1-2): Andujar; Potenza (1′ st Schelotto), Silvestre, Augustyn, Alvarez; Lodi, Ledesma (1′ st Ricchiuti), Carboni; Gomez (34′ st Marchese); Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Pesce, Llama, Morimoto. All.: Simeone
    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (6′ st Antonelli); Rossi, Veloso, Kucka (12′ st Paloschi), Criscito; Floro Flores (23′ st Jankovic), Palacio. A disposizione: Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. All.: Ballardini

    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Augustyn (C)
    Espulsi: 22′ st Criscito (G) per fallo da ultimo uomo; 24′ st Floro Flores e Ballardini (dalla panchina) per proteste; 30′ st Augustyn (C) per fallo da ultimo uomo

  • Vucinic e Borriello trascinano la Roma. Catania ko 4-2

    Vucinic e Borriello trascinano la Roma. Catania ko 4-2

    Inizia con una vittoria sofferta il 2011 della Roma targata Borriello e Vucinic. E’ infatti grazie alla doppietta a testa dei due attaccanti giallorossi che la Roma piega le resistenze di un buon Catania che era stato capace di andare al riposo in vantaggio per 2-1 all’Olimpico. In particolare l’attore principale è il montenegrino che entra a 10 minuti dal termine del match e realizza le due reti che lanciano i capitolini al quarto posto in classifica infliggendo una punizione troppo severa alla squadra etnea.

    La Roma guidata dal tridente Menez, Totti e Borriello passa subito avanti al 5′ grazie all’attaccante ex Milan al suo centro numero 8 in campionato che mette alle spalle di Andujar dopo la ribattuta del portiere ospite su una staffilata dalla distanza di De Rossi. Si paventa una goleada facile ma il Catania si sveglia immediatamente dal torpore e nel giro di 10 minuti, dal 29′ al 38′, da due mazzate pesanti alla squadra di Ranieri che subiscono prima la rete di Silvestre di testa sugli sviluppi di un corner con Simplicio che rilancia la sfera quando questa aveva già oltrepassato la linea di porta e poi quella di Maxi Lopez che, scattato sul filo del fuorigioco, scarta Julio Sergio e deposita in rete.

    Borriello ristabilisce la parità dopo appena 2 giri di lancette dall’inizio del secondo tempo ma l’azione è viziata da un evidente irregolarità: la palla con la quale Riise serve l’ariete giallorosso infatti aveva oltrepassato nettamente la linea di fondo ma le proteste della squadra di Giampaolo servono a poco.
    Si arriva così al momento decisivo del match quando all’80’ Ranieri decide di giocarsi la carta Vucinic: l’attaccante montenegrino entra in campo e fa 3-2 all’86’ per poi scrivere la parola fine in pieno recupero su assist di Totti in contropiede.

    Il tabellino
    ROMA – CATANIA 4-2
    5′ Borriello, 29′ Silvestre (C), 38′ pt Maxi Lopez (C), 47′ Borriello (R), 86′ Vucinic (R), 93′ Vucinic (R)
    ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Taddei (80′ Vucinic), De Rossi (46′ Perrotta), Simplicio (47′ Greco); Menez; Totti, Borriello.
    Panchina: Doni, N. Burdisso, Cicinho, Brighi, Vucinic.
    Allenatore: Ranieri
    CATANIA (4-1-4-1): Andujar; Alvarez, Silvestre, Bellusci, Capuano; Carboni; Gomez, Ledesma (73′ Delvecchio), Pesce (88′ Mascara), Llama (68′ Martinho); Maxi Lopez.
    Panchina: Campagnolo, Marchese, Antenucci, Sciacca.
    Allenatore: Giampaolo
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Ledesma (C), Alvarez (C), Andujar (C), Silvestre (C), Cassetti (R)

  • Gila tratta con la Juve, Mihajlovic coccola Maxi Lopez

    Gila tratta con la Juve, Mihajlovic coccola Maxi Lopez

    Con Milan e Inter attivissime sul mercato la Juventus deve, per forza di cose, dar qualche sussulto importante per risolvere i buchi d’organico e non perder troppo terreno dalle maggiori pretenti allo scudetto. Il nodo principale in casa bianconera è l’acquisto di un finalizzatore capace di finalizzare la grande mole di occasioni create dal gioco di Del Neri.

    Perso Dzeko, Marotta in completa sintonia con Agnelli vuole anticipare l’acquisto della punta già a gennaio e nelle ultime ore Alberto Gilardino sembra aver scalzato Pazzini dall’indice di gradimento. L’affare è complicato ma non impossibile, la Fiorentina infatti sta caldeggiando l’ipotesi Maxi Lopez grazie alla mediazione di Mihajlovic che nella scorsa stagione lo ha rivalorizzato nel Catania.

    Se i viola arrivassero all’argentino per la Vecchia Signora sarebbe cosa fatta, l’accordo con il giocatore è totale e i soldi dovrebbero arrivare dalle cessioni di Sissoko, vicinissimo allo Schalke, e di uno tra Amauri e Iaquinta quest’ultimo con tanto mercato in Premier League e corteggiato anche dallo Zenit di Spalletti.

  • Gilardino alla Juve a gennaio. La chiave è Amauri

    Gilardino alla Juve a gennaio. La chiave è Amauri

    La vittoria di ieri nel posticipo contro la Lazio ha lanciato definitivamente le ambizioni della Juventus che si è candidata come l’anti Milan sebbene i bianconeri siano ancora a -6 dai rossoneri ma con il vantaggio di poter concentrare le forze solo ed esclusivamente sul campionato dopo l’eliminazione dall’Europa League.
    Ma per lottare fino in fondo urge un attaccante capace di garantire quei 15-20 gol stagionali che al momento manca in rosa nonostante Quagliarella stia segnando come non aveva mai fatto in precedenza, Agnelli, Marotta e Del Neri l’hanno capito e per questo hanno deciso di intervenire nel mercato di gennaio per portare a Torino un centravanti di livello, il cui nome risponde a quello di Alberto Gilardino.

    E’ infatti l’attaccante dell Fiorentina, secondo Sportmediaset, il principale obiettivo della dirigenza bianconera che avrebbe proposto ai viola uno scambio con Amauri, tartassato da infortuni (ben 4 quest’anno) e che non è riuscito, nelle poche occasioni avute a disposizione in questa stagione, ad esprimere tutto il suo potenziale dopo una partenza incoraggiante.
    Gilardino, che era stato già trattato dalla Juventus nella stagione 2005-2006 quando poi si trasferì dal Parma al Milan, farebbe carte false per approdare nella squadra per la quale faceva il tifo da bambino.
    L’affare è fattibile ma Amauri pare restìo ad accettare Firenze come destinazione con conseguente rilevante decurtamento dello stipendio: l’attaccante italo-brasiliano infatti vedrebbe ridursi l’attuale ingaggio dai 3.8 milioni ai 2.5, gli stessi che percepisce Gilardino, oltre al fatto di essere costretto a ridimensionare i suoi obiettivi andando a giocare in un club che al momento sta attraversando un periodo difficile e in cui i risultati sono al di sotto delle aspettative.

    In caso non se ne facesse nulla restano sempre in piedi le trattative con Catania e Palermo per Maxi Lopez e Pinilla ma pare evidente che il dg Marotta stia puntando forte sul bomber di Biella per dare la caccia al Milan di Zlatan Ibrahimovic.

  • Juve, spunta Pinilla per l’attacco

    Juve, spunta Pinilla per l’attacco

    Con ancora altre due giornate da giocare prima di chiudere il 2010 e ripresentarsi nel nuovo anno all’Epifania, gli operatori di mercato bianconeri Marotta e Paratici hanno già cominciato il loro duro lavoro per regalare a Del Neri l’attaccante in grado di sistemare il reparto avanzato considerato che Amauri, al suo quarto infortunio stagionale, è ancora fermo, Del Piero è fuori condizione e comincia a sentire il peso dei suoi 37 anni e con Iaquinta e Quagliarella che non possono “portare la croce” da soli da qui fino al termine della stagione.
    L’ultimo nome che il dg bianconero ha segnato sul suo taccuino è quello del cileno Mauricio Pinilla, ottimo avvio di stagione con il Palermo ma che ora sta trovando poco spazio essendo chiuso da Miccoli, Pastore e Ilicic per i quali il tecnico rosanero Delio Rossi non sembra volerne fare a meno.

    Non solo dunque Maxi Lopez e Di Vaio nel progetto Juve dopo che la pista Benzema è tramontata prima di nascere. Zamparini per Pinilla, arrivato a Palermo in estate dal Grosseto al termine di uno splendido campionato di Serie B condito da 24 reti in altrettante partite che gli sono valse il titolo di capocannoniere della cadetteria in ex aequo con Rolando Bianchi, chiede 10 milioni di euro, una cifra importante e che la Juve vorrebbe abbattere di 3-4 milioni ma difficilmente il vulcanico patron rosanero troverà un accordo in questo senso con la Juve che resta bisognosa di un attaccante, nonostante abbia il miglior attacco del campionato, per rimanere protagonista e restare ai vertici anche per i prossimi mesi.

  • Marotta a colloquio con Lo Monaco, si parla di Maxi Lopez?

    Marotta a colloquio con Lo Monaco, si parla di Maxi Lopez?

    Tra pochi minuti la Juventus sfiderà il Catania al Massimino con il chiaro intento di allontanare la Juventus in classifica ma anche con l’ambizione di proporsi come anti Milan nella lotta scudetto. Nel pre partita, però, uno strano siparietto ha fatto correre l’immaginazione di addetti ai lavori e tifosi in vista dell’orami prossimo mercato invernale.

    La Juve cerca una punta e Maxi Lopez sembra esser uno dei papabili anche perchè l’argentino pare voglia rimisurarsi in un top club dopo aver avuto problemi con il Barcellona e il Catania di fronte ad una buona offerta potrebbe farlo partire. Al momento sono supposizioni visto che lo stesso ds bianconero ha confermato l’interesse per Matri e Pazzini “Dobbiamo tenere in considerazione due cose. Bisogna vedere cosa c’è sul mercato e acquisire calciatori funzionali alla nostra rosa. Non possiamo fare investimenti importanti. Maxi Lopez non piace solo a noi, non c’è stato alcun contatto e non credo ci sarà. Per ora non abbiamo potuto contare su Amauri. Bisogna completare la rosa, abbiamo anche la sorpresa Sorensen che sta dando ottime risposte. Bisogna valutare cosa offre il mercato per vedere se si può dare un rinforzo alla squadra. Matri e Pazzini sono elementi che possono giocare in squadre importanti, ma il Cagliari e la Sampdoria vogliono tenerseli stretti o monetizzare al meglio. E’ fuor di dubbio che sono calciatori interessanti per noi”

  • Il Milan ha scelto Matri, l’Inter su Cassano. Maxi Lopez apre alla Juve

    Il Milan ha scelto Matri, l’Inter su Cassano. Maxi Lopez apre alla Juve

    Le voci sono contrastanti ma noi siamo pronti a giurare che il mercato invernale regalerà colpi importanti e decisivi per la gerarchie finali dell’attuale stagione di serie A. Come dimostra l’ultima giornata è veramente labile la differenza tra le candidate allo scudetto (Milan e Inter) e chi ha la possibilità di entrarci (Juve, Roma, Napoli, Palermo e Lazio) e azzeccare o meno il colpo di mercato invernale può contribuire ad alterare o ridurre il gap dalla vetta.

    Il Milan sembra aver scelto Alessandro Matri, l’attaccante cresciuto nel vivaio rossonero è sponsorizato da Allegri e dimostra domenica dopo domenica di aver una buona confidenza con il gol. I buoni rapporti tra Cellino e Galliani potrebbero agevolare la trattativa con il Cagliari che potrebbe attestare le sue pretese ai ragionevoli 12 milioni di euro o addirittura meno inserendo la seconda parte del cartellino di Astori e la compartecipazione dei giovani Strasser e Oduamadi.

    L’Inter ha scelto Antonio Cassano, sono molte le indiscrezioni che vogliono il talento barese vicino alla casacca nerazzurra già a partire da gennaio. Cassano in attesa di verdetto potrebbe esser l’alterego di Pandev della passata stagione, per l’Inter sarebbe un affare a costo zero che aumenterebbe di gran lunga la competitività del reparto avanzato.

    Attenzione a non sottovalutare la Juve, lo scaltro Marotta gioca mantenendo un profilo basso ma questa prima parte della stagione ha mostrato che manca davvero poco ai bianconeri per esser competitivi al 100%. Il nome più gettonato per l’attacco è quello di Maxi Lopez che adesso mostra qualche apertura verso la Vecchia Signora ma che qualcosa si muove lo si intuisce anche dalle parole di Giampalo che nel post partita con la Lazio si è fatto sfuggire un eloquente “spero che resti”.

  • Juve, Amauri va di nuovo ko

    Juve, Amauri va di nuovo ko

    Continua la maledizione infortuni in casa Juve. L’ultimo della lista, in ordine di tempo, è Amauri che durante l’allenamento odierno si è procurato una distorsione al ginocchio sinistro con probabile interessamento del legamento collaterale interno.
    L’attaccante italo-brasiliano nei prossimi giorni si sottoporrà ad altri esami per valutare la corretta entità dell’infortunio e stabilire i tempi di recupero. In ogni caso il suo 2010 è già finito, rientrerà con l’inizio del nuovo anno.

    Una stagione questa da dimenticare per Amauri che, dopo le prime gare incoraggianti con il ritorno al gol, ha subìto una serie di infortuni che lo hanno costretto a saltare gran parte degli impegni della Juventus. Prima la distrazione al retto femorale della coscia sinistra, poi la distorsione alla caviglia e il problema al tendine d’Achille e ora la distorsione al ginocchio.
    Del Neri, almeno fino a gennaio, dovrà affidarsi ai soli Del Piero, Iaquinta e Quagliarella in attacco in attesa dell’apertura della sessione invernale del mercato che dovrebbe portare un’altra punta a Torino, Maxi Lopez e Benzema sono i principali candidati.

  • Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    E’ soltanto una partita amichevole ma le convocazioni della Nazionale danno sempre adito a dubbi e dibattiti, e sopratutto nei momenti della rifondazione azzurra lasciano perplessi. Il compito di Cesare Prandelli è arduo sopratutto perchè il nostro calcio non sembra sfornare più talenti e giocatori decisivi come un tempo tanto da esser in difficoltà in ogni reparto.

    L’ex tecnico viola ha promosso Ranocchia vera speranza azzurra per la difesa e come anticipato a più riprese ha convocato Balotelli. Scelte, giuste, chiare limpide quel che ci lascia perplessi è la convocazione di Ledesma, buon giocatore per carità ma nulla più. La Nazionale dovrebbe accogliere un oriundo se servisse ad aumentare il valore della stessa e non soltanto per moda o come sintomo di coraggio.

    Il centrocampo azzurro si basa sulle geometrie di Pirlo e la dinamicità di De Rossi, alle loro spalle sta crescendo Marchisio mentre Montolivo sta lavorando da leader, Del Neri ha dato nuovo vigore ad Aquilani e allora perchè Ledesma? Il progetto giovane prevederebbe magari l’ingresso di Poli, la fiducia in Palombo e non di un ventottenne da sempre snobbato dalla selezione argentina.

    La voglia di aprire agli oriundi aveva aperto le porte della Nazionale ad Amauri in crisi d’indentità e senza gol da tempo mentre questa volta ha chiuso le porte all’attaccante italiano più in forma del momento: Marco Borriello per far posto al fido Gilardino e al rivalutato Pazzini. Cassano tornerà, forse. Se proprio la voglia di oriundi è cosi contagiosa magari sarebbe interessante coinvolgere Zarate o Maxi Lopez, attaccanti si ma con il senso del gol.