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  • F1, Briatore accusa la FIA: “Sono vittima di un complotto”

    F1, Briatore accusa la FIA: “Sono vittima di un complotto”

    Flavio BriatoreFlavio Briatore passa al contrattacco e spara a zero contro chi lo scorso settembre ha preso la decisione di radiarlo dalla Formula 1, in seguito al “crashgate” del Gran Premio di Singapore dello scorso anno quando avrebbe dato l’ordine a Nelsinho Piquet, allora seconda guida della Renault, di andare a sbattere contro le barriere volontariamente per far entrare in pista la safety car e avvantaggiare così il suo compagno di squadra Fernando Alonso che poi vinse il Gran Premio.

    L’ex team principal della scuderia francese infatti ha presentato ricorso presso il Tribunale per le grandi istanze di Parigi contro la punizione impostagli dal Consiglio Mondiale della F1 accusando la FIA di aver agito in mala fede nei suoi confronti, aditando sospetti e gridando al complotto: “Ci furono trattative segrete alla vigilia della così detta udienza del 21 settembre davanti al Consiglio Mondiale e dietro la quale oggi la stessa FIA cerca di nascondersi“.

    La documentazione è stata pubblicata oggi sul quotidiano inglese The Guardian in esclusiva da cui si apprende che Briatore abbia richiesto l’annullamento della precedente sentenza oltre ad un milione di euro come risarcimento per i danni d’immagine.
    Le sue accuse sono rivolte principalmente a chi all’epoca era alla guida del giocattolo Formula 1, ovvero Bernie Ecclestone e Max Mosley: “La decisione di iniziare un’indagine e di portarla poi davanti al Consiglio Mondiale è stata presa dalla stessa persona (Max Mosley) che si è assunto così il ruolo di colui che denuncia, di investigatore, di pubblico ministero e di giudice. Ecclestone – continua il documento – ha preso parte alla votazione del Consiglio Mondiale ed era direttamente interessato a far sì che la Renault non venisse sanzionata, perché questo avrebbe significato l’addio alle corse della casa francese ed era anche ostile al signor Briatore per le prese di posizione da lui assunte nell’anno precedente, nella disputa con i costruttori“.

    Non resta che aspettare la sentenza del Tribunale di Parigi prevista per il 24 novembre per porre la parola fine a questa brutta e spiacevole vicenda.

  • F1: Jean Todt è il nuovo presidente della FIA. Succede a Mosley

    F1: Jean Todt è il nuovo presidente della FIA. Succede a Mosley

    jean todtJean Todt è il nuovo presidente della Fia: l’ex direttore tecnico della Ferrari è stato eletto dal Consiglio Mondiale della Formula 1 nella giornata di oggi a Parigi e prenderà il posto di Max Mosley, che ha ricoperto la carica di presidente per 18 anni.

    Todt ha battuto la concorrenza dell’ex rallysta finlandese Ari Vatanen (135 voti a favore contro i 49 di Vatanen) e arriva ai vertici della Fia dopo venti anni di successi e l’exploit costruito in Ferrari con Ross Brawn in cabina di regia e Schumacher in pista.

    Le prime parole del nuovo presidente sono proprio per i tedesco “Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo“, e continua “essere venuto qui accompagnato da mia moglie, da mio figlio e da Michael è il segno dell’amicizia che mi lega a Schumi“. Todt prende tempo sulle questioni spinose della Fia che riguardano il caso Briatore e le controversie con Montezemolo rimandando tutto al dopo l’insediamento.

    Laconico e deluso il commento dello sconfitto Ari Vatanen “Pensavo che ci fosse molta più gente a voler cambiare la Fia. Sappiamo come funziona e molti delegati hanno paura di perdere il posto”.

  • Formula 1, caso Renault: Alan Permane è mister X. Mosley ha avuto la sua vendetta

    Formula 1, caso Renault: Alan Permane è mister X. Mosley ha avuto la sua vendetta

    Alan Permane e Flavio BriatoreDopo la sentenza della Fia che ha visto Flavio Briatore, team manager della Renault, radiato dalla Formula 1 e Pat Symonds, direttore tecnico, squalificato per 5 anni per l’incidente nel Gran Premio di Singapore dell’anno scorso di Piquet causato volontariamente per favorire la vittoria di Alonso, si è aperta la caccia a chi nell’ambiente della scuderia francese avrebbe “cantato” e così confermato tutte le accuse a loro carico, come citato nei verbali della Fia.
    Il super-testimone che avrebbe tradito Briatore sarebbe Alan Permane, responsabile degli ingegneri di pista Renault e da oggi capotecnico vista la squalifica di Symonds; a Permane, così come a Piquet, è stata offerta in cambio l’impunità ma anche nella sua deposizione sembrano esserci troppi “sembra” e “può essere” il che fa pensare ad un disegno architettato dal presidente della Federazione Max Mosley, che tra poco concluderà il suo mandato e che non verrà rieletto proprio per volere dei “capi” di tre scuderie principali: Ron Dennis si è fatto da parte all’indomani del caso “spy-story” che ha coinvolto la sua McLaren in uno scandalo senza precedenti, Flavio Briatore con questa sentenza è stato eliminato per sempre dalla Formula 1 e infine Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari. Infatti secondo tanti e anche secondo il diretto interessato sarebbe stata una loro idea il festino a luci rosse in cui è stato coinvolto Mosley, organizzato ad arte appunto per screditare il presidente.
    La vendetta di Mosley è giunta quasi alla conclusione ma sarà difficile tagliare un’altra testa anche perchè la Ferrari gode della difesa di un ottimo alleato: Bernie Ecclestone, il patron della Formula 1.

    Intanto il futuro della Renault sembra incerto perchè i due sponsor principali della scuderia, “Ing” e “Mutua Madrilena”, hanno comunicato la rescissione del contratto con effetto immediato. Quindi già da questo weekend non vedremo i loghi degli sponsor ne sulla vettura ne all’interno dei box. Una mazzata economica che rischia di far scomparire una scuderia importante e blasonata come la Renault dalla Formula 1.

  • F1: Le scuderie hanno vinto, Mosley ha perso. Trovato l’accordo; niente campionato alternativo

    F1: Le scuderie hanno vinto, Mosley ha perso. Trovato l’accordo; niente campionato alternativo

    La Formula 1 è salva. Nella giornata di oggi nel Consiglio Mondiale di Parigi è stato trovato l’accordo tra la Fota (organizzazione delle scuderie) e la Fia scongiurando così la nascita del campionato alternativo proposto dai team “ribelli”, Ferrari in primis.
    Max MosleyLa “pace” è stata sancita grazie alla retromarcia fatta dal presidente della Fia Max Mosley che non si ricandiderà alla fine del suo mandato; quindi nel 2010 resteranno in vigore le stesse regole con l’impegno delle scuderie di ridurre il budget riportandolo a quello degli anni ’90 nel giro di due anni.
    Nella conferenza stampa congiunta Mosley-Montezemolo (presidente della Fota), cui ha partecipato anche Ecclestone si è ufficializzata l’intesa tra le due organizzazioni: “Abbiamo trovato un accordo sulla riduzione dei costi– ha detto un comunque sorridente Mosley – Non ci sarà quindi alcuna separazione: nel 2010 ci sarà un solo Mondiale di F1“.
    Soddisfatto Bernie Ecclestone, che per poco non ha visto crollare il suo castello da vicino: “Sono felice, ha prevalso il buon senso“.
    Inoltre il presidente della Fia Mosley ha confermato le scuderie che prenderanno il via al Mondiale della prossima stagione: oltre a quelle di quest’anno parteciperanno le nuove Campos Grand Prix, Manor Grand Prix e Team Us F1.

  • La Ferrari si iscrive al Mondiale 2010 di F1

    La Ferrari si iscrive al Mondiale 2010 di F1

    Tutte le scuderie di Formula 1, Ferrari compresa, riunite nella FOTA (l’Associazione di tutti i team) hanno deciso di iscriversi al Mondiale del 2010 con riserva; lo rende noto la stessa FOTA: “Tutte le scuderie della FOTA – si legge Ferrarinel comunicato – hanno presentato oggi l’iscrizione condizionale per il Campionato di Formula 1 2010. La FOTA conferma l’impegno a lungo termine di tutti i suoi associati a partecipare al Campionato del mondo della FIA, e all’unanimità si è espressa per ulteriori azioni volte a ridurre sostanzialmente i costi nei prossimi tre anni, creando un sistema che preservi la competizione sul piano tecnoclogico e allo stesso tempo faciliti l’ingresso in F.1 di nuove squadre. Queste misure sono in linea con quanto già deciso nel 2009 dalla FOTA, con risparmi sui motori“.
    Le condizioni dell’iscrizione sono due:

    1. Il Patto della Concordia deve essere firmato da tutte le parti prima del 12 giugno 2009, dopo il quale tutti i team della FOTA garantiranno la loro presenza fino al 2012. Il rinnovamento del Patto garantirà sicurezza per il futuro di questo sport.
    2. Le basi del regolamento 2010 dovranno essere uguali a quelle 2009, salvo modifiche in accordo con la proposta che la FOTA ha inviato alla FIA.

    Per ora quindi la Ferrari decide di non ritirarsi e se Mosley accetterà le richieste della FOTA la decisione di rimanere in Formula 1 sarà definitiva.

  • F1: L’addio della Ferrari è realtà, ricorso respinto

    Il Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dalla Ferrari contro la Fia per bloccare il regolamento 2010 della F1 imposto da Max Mosley. Questo l’esito della sentenza emessa dal giudice Gondrand de Robert. Un verdetto favorevole a Maranello avrebbe smontato i piani della Federazione, che con l’introduzione del “budget cup” di 45 milioni di euro spera di attirare nuove scuderie come.
    La Ferrari ha chiesto inutilmente il blocco delle nuove regole, che per la prossima stagione prevede l’entrata in vigore di un tetto agli investimenti. Il presidente Montezemolo, così come il management di altre squadre, ritiene che il provvedimento creerà un Mondiale diviso in due categorie.Per questo, il Cavallino ha già annunciato che non si iscrivera’ al Mondiale 2010 se le norme non verranno modificate. La Fia, attraverso il presidente Mosley, nei giorni scorsi ha ribadito che non intende eliminare la misura relativa al tetto al budget.
    Decisive saranno le prossime ore, ormai, visto che le iscrizioni al prossimo campionato possono essere presentate tra il 22 e il 29 maggio.
    fonte:sportmediaset

  • Processo FIA-Ferrari: domani la sentenza

    Processo FIA-Ferrari: domani la sentenza

    Domani alle 14:00 ci sarà il giudizio del Tribunale di Parigi sulla causa della Ferrari contro la FIA in merito alle nuove norme varate dalla Federazione che entreranno in vigore nel 2010.
    Max MosleySecondo la scuderia di Maranello, la FIA ha violato l’accordo (il Patto della Concordia) sottoscritto nel 2005 nel quale veniva sancito l’obbligo di un accordo tra i team e la FIA appunto, per modificare il regolamento della Formula 1, mentre invece il la massima organizzazione dell’automobilismo contesta il ricorso presentato dal “Cavallino Rampante”, sostenendo che il passaggio al nuovo regolamento è una questione soltanto sportiva e non commerciale come sostengono i dirigenti della “Rossa”.
    Se il tribunale, dovesse dar ragione alla Ferrari il nuovo regolamento verrebbe sospeso e le parti in causa, cioè Fia e Fota dovrebbero sedersi di nuovo al tavolo e concordare eventualmente le decisioni da prendere. In caso di sentenza favorevole alla Fia la Ferrari si ritirerebbe dalla Formula 1.
    Appuntamento quindi fissato per le 14 di domani.

  • F1: Niente accordo con la FIA, la Ferrari si ritira

    F1: Niente accordo con la FIA, la Ferrari si ritira

    Il presidente della FIA Max Mosley è categorico: “Non ci sarà nessun compromesso sul tetto del budget per il 2010”. E’ quindi rottura definitiva tra la Federazione Internazionale e la FOTA (l’organizzazione delle scuderie di Formula 1 sulle regole a partire dal Mondiale 2010.
    FerrariL’incontro, avvenuto all’hotel dell’aeroporto “Heathrow” a Londra, non ha dato i risultati sperati per i team confermando il regolamento per la prossima stagione con il tetto di 44.4 milioni di euro di spese per ogni scuderia e le leggi diverse per chi aderisce al budget rispetto a chi non vuole limitazioni.
    La Ferrari aveva annunciato, già nei giorni scorsi, il ritiro dalla Formula 1 se non ci fossero stati dei cambiamenti a questo regolamento e ha deciso di presentare ricorsi presso un tribunale in Francia per fermare le nuove norme di Mosley. Per la scuderia di Maranello, la FIA avrebbe violato il “Patto della Concordia”, secondo cui le modifiche al regolamento dovevano essere decise da Federazione e team in maniera biunivova, non da una delle due parti.
    Gli appassionati di Formula 1 rischiano seriamente di non vedere più in pista la Ferrari, scuderia che finora ha partecipato a tutte le edizioni del Mondiale.