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  • Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Il derby è da sempre un evento che vale ben più dei tre punti in palio, ma quest’anno più che mai è importantissimo anche in chiave classifica. Quella che per i tifosi della capitale é “la partita” è segnata in questa fase della stagione da una sfida nella sfida, quella per il quarto posto, che vede gli aquilotti di Lotito in vantaggio di 5 punti sugli eterni rivali giallorossi. I ragazzi di Montella sono reduci dalla pesante sconfitta in Ucraina che ha prodotto sicuramente più danni nelle teste che nelle loro gambe e affrontano il derby con uno stato d’animo tutto da decifrare. Il “caso” De Rossi e l’espulsione di Mexes contro lo Shakhtar sono solo gli ultimi segnali di un nervosismo che ormai attanaglia lo spogliatoi romanista; segnato dalla crisi societaria, cambio d’allenatore e tante voci di possibili partenze eccellenti a fine stagione. Dall’altra parte c’è una Lazio in un buon momento di forma (10 punti in 5 partite) che sta inseguendo il sogno Champions dall’inizio della stagione e che se saprà sfruttare gli isterismi degli avversari potrebbe dare il definitivo colpo di grazia alla stagione giallorossa.

    FORMAZIONI – Il 134° derby capitolino potrebbe perdere uno degli storici protagonisti visto che la presenza di Francesco Totti è in dubbio a causa di un’elongazione che potrebbe tenerlo fuori dai titolari. In campo ci sarà “capitan futuro” De Rossi che deve dimostrare di poter prendere per mano la squadra nonostante il difficile momento personale e di squadra. Per i biancocelesti ancora assente Rocchi; a cui si aggiunge Dias che non riesce a recuperare. Ce la dovrebbe fare invece Mauri almeno per la panchina.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; N.Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti.

    A disposizione: Julio Sergio, Loria, Simplicio, Castellini, Greco, Menez, Borriello.

    Allenatore: Montella

    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zarate; Floccari.

    A disposizione: Berni, Scaloni, Gonzalez, Garrido, Bresciano, Mauri, Kozak.

    Allenatore: Reja.

  • Tre turni a Zarate, Dias se la cava. Tutte le decisioni del giudice sportivo

    Tre turni a Zarate, Dias se la cava. Tutte le decisioni del giudice sportivo

    Mano pesante del giudice sportivo sui protagonisti di Bologna-Lazio conclusasi con una incresciosa rissa ieri pomeriggio. A pagare il prezzo più alto è inevitabilmente l’argentino Mauro Zarate “per aver lanciato il pallone verso un avversario colpendolo alla nuca, ha assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di un altro, che tentava di colpire con violenti movimenti del braccio, sfiorando un assistente” recita il referto.

    Se la cava meglio il brasiliano Dias autore del fallaccio da cui si è scatenata la prima rissa e comunque uno dei piu esagitati per lunghi tratti dell’incontro. Per il difensore un turno di stop e diecimila euro di multa. Falcidiato invece il Bologna con Gimenez appiedato per due turni e Moras, Perez e Portanova per una giornata.

    Gli altri fermati: Cesar (Chievo), Parisi (Bari), Conti e Nainggolan (Cagliari), Berardi (Brescia), Chivu, Cordoba e Stankovic (Inter), Pasqual (Fiorentina), Zaccardo (Parma). Ammende, infine, al Bari (12.000 euro) per le intemperanze dei tifosi e al Genoa (5.000 euro) per avere turbato con grida il minuto di silenzio.

  • Zarate perde la testa, rissa a Bologna. Video

    Zarate perde la testa, rissa a Bologna. Video

    Increscioso finale a Bologna tra gli uomini di Malesani e la Lazio di Edy Reja, una partita spigolosa diventa incandescente nel finale quando da un brutto fallo di Dias esce fuori una rissa che coinvolge gli uomini in campo e le panchine. Ma è al fischio finale che si surriscaldano gli animi con Zarate che lancia un pallone verso una avversario e sembra anche uno sputo.

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  • Super Bologna, la Lazio perde la testa

    Super Bologna, la Lazio perde la testa

    L’effetto derby si ripercuote sulle prestazioni della Lazio andata in vantaggio ma ripresa e superata da un Bologna strepitoso e incredibilmente determinata nonostante le grane societarie.

    Le aquile in vantaggio dopo cinque minuti su un delizioso assist di Hernanes per Floccari ma poi incapace di tenere a bada la reazione del Bologna trascinata dal baby prodigio Ramirez e da Di Vaio sempre più leader dell’undici di Malesani.

    La macchia su una partita intensa e sentita sta nel finale dove prima Dias e poi Zarate sono protagonisti di una deprechevole rissa che rovina la vittoria dei rossoblu e enfatizza il troppo nervosismo della Lazio.

  • Juve, assalto alla capitale: Vucinic e Zarate le nuove idee di Marotta

    Juve, assalto alla capitale: Vucinic e Zarate le nuove idee di Marotta

    Manca poco più di una settimana alla chiusura del calciomercato invernale e la Juventus, nella persona di Marotta, è sempre alla continua ricerca di un attaccante per potenziare il reparto avanzato a disposizione di mister Del Neri.
    Luis Fabiano, Forlan e Huntelaar (messi in ordine di preferenza ndr) non sono le sole trattative messe in piedi dal dg bianconero: le difficoltà ad inserire una contropartita tecnica (Amauri e Sissoko i quali non gradiscono le varie destinazioni) in cambio di uno dei giocatori sopracitati, e l’impossibilità di ricevere un extra budget dalla proprietà, spingono Marotta a guardarsi ulteriormente intorno per non arrivare al gong finale del mercato senza avere in mano l’attaccante tanto desiderato.

    In questo momento il dg ha cambiato obiettivi decidendo di porre un “assedio” alla capitale ma senza stravolgere le sue strategie, quelle di richiedere giocatori a titolo temporaneo o effettuare scambi di giocatori in prestito. Nelle ultime ore sono stati aperti infatti dei tavoli con Roma e Lazio per Vucinic e Zarate: per l’attaccante giallorosso è stato proposto uno scambio di prestiti con Iaquinta, che piace tanto a Ranieri, più qualche “spicciolo” e riscattare il giocatore in seguito per una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni da versare nelle casse della Roma, per il biancoceleste invece è stato offerto Amauri o un prestito oneroso fino a fine stagione. Nonostante sia il montenegrino che l’argentino siano in “guerra” con i rispettivi tecnici Ranieri e Reja, entrambi non dovrebbero muoversi, almeno fino a giugno, dalla capitale. Ma nel mercato mai dire mai, come ben sappiamo le varie situazioni possono subire variazioni di minuto in minuto e aprire scenari davvero interessanti.

  • Barzagli vicinissimo alla Juve. Zarate ultimo sogno di mercato

    Barzagli vicinissimo alla Juve. Zarate ultimo sogno di mercato

    Il tecnico McLaren lo ha escluso dai suoi convocati per la sfida contro il Mainz facendo intuire l’ormai imminente accordo tra il Wolfsburg e la Juventus per il suo trasferimento.

    Andrea Barzagli sarà il secondo rinforzo invernale di Gigi Del Neri e a meno di clamorosi colpi di scena lunedi si aggregherà ai bianconeri per preparare la sfida di Coppa Italia con la Roma.

    Ma il mercato bianconero seppur senza soldi potrebbe regalare un altro colpo importante: Mauro Zarate. L’argentino continua nel suo rapporto di amore ed odio con Reja e il suo futuro con le aquile non è più cosi scontato. Convincere Lotito è l’impresa più ardua, Marotta vorrebbe un prestito oneroso con diritto di riscatto al termine della stagione, la trattativa è difficile ma la Juve ci proverà.

  • Juve nel segno di Krasic. Il serbo beffa la Lazio al 94′

    Juve nel segno di Krasic. Il serbo beffa la Lazio al 94′

    Il posticipo della 16esima giornata del campionato di Serie A si conclude con la vittoria della Juventus all’ultimo secondo grazie al gol di Milos Krasic con la complicità del portiere laziale Muslera, che pochi minuti prima aveva fatto una prodezza su una punizione dal limite di Del Piero destinato all’incrocio dei pali. Il serbo regala così ai bianconeri il secondo posto in classifica dietro la capolista Milan e affianca proprio la Lazio (e il Napoli) a quota 30, candidandosi seriamente al titolo di anti-Milan. Ma andiamo alla cronaca:

    Già al minuto 1′ della gara, sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Aquilani, Chiellini porta in vantaggio la Juventus grazie a una sua zuccata che batte Muslera. Bianconeri che attaccano e per poco Quagliarella, ben servito da Krasic, non realizza il raddoppio. Al 13′ il pareggio della Lazio sempre su angolo: Zarate approfitta di un’uscita sbilenca di Storari, i difensori juventini non riescono a spazzare e l’argentino sottoporta calcia sul palo interno siglando l’1-1. La Juve attacca cercando il nuovo vantaggio, ma la difesa laziale si difende bene, ma al 30′ grande azione degli uomini di Del Neri che per poco non concretizzano il meritato vantaggio con Quagliarella grazie a Biava che s’immola sulla conclusione del bomber di Castellammare di Stabia. Pochi minuti prima Aquilani aveva scheggiato la traversa su punizione. Il primo tempo va in ghiaccio col risultato di 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi ma la musica è sempre la stessa, la Juve tiene il possesso palla, la Lazio prontissima a ripartire velenosamente in contropiede. Muslera respinge tre tiri telefonati dei vari Iaquinta, Aquilani e Marchisio, la Lazio non produce azioni da gol.
    Del Neri crede nel successo e decide per l’ingresso in campo di Del Piero a vivacizzare l’attacco bianconero. Il capitano offre una buona palla a Iaquinta sporcata in calcio d’angolo, poi ci prova lui ma il tiro è debole e finisce a lato. Allora sale in cattedra Krasic, che prima si beve Cavanda e Brocchi, procurandosi un calcio di punizione da posizione defilata, che Del Piero calcia magistralmente ma trova un Muslera in veste uomo ragno. Quando ormai la partita volge al termine Sissoko, a tempo scaduto, indovina il corridoio giusto per l’inserimento della Furia Serba, che con un tocco sotto mette in rete aiutato dalla deviazione decisiva di Muslera fin lì perfetto facendo esplodere l’Olimpico di Torino.

    IL TABELLINO
    JUVENTUS-LAZIO 2-1
    Juventus (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Melo, Aquilani (44′ st Sissoko), Marchisio (22′ st Pepe); Quagliarella (25′ st Del Piero), Iaquinta. A disp.: Manninger, Motta, Traoré, Legrottaglie. All.: Delneri
    Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Biava (16′ st Diakitè), Dias, Cavanda; Brocchi, Matuzalem; Mauri (42′ st Ledesma), Hernanes, Zarate (45′ st Del Nero); Floccari. A disp.: Berni, Bresciano, Rocchi, Kozak. All.: Reja
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 2′ Chiellini (J), 14′ Zarate (L), 49′ st Krasic (J)
    Ammoniti: Brocchi, Cavanda (L), Melo (J)
    Espulsi: –

  • L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter convalescente, dopo la vittoria in Champions con il Twente e nell’ultimo turno di campionato contro il Parma, ha avuto una ricaduta stasera nell’anticipo insolito del venerdì della 15esima giornata di Serie A: i nerazzurri campioni d’Italia e d’Europa vengono sconfitti dalla Lazio con un sonoro 3-1 dimostrando di essere una squadra ancora malata.
    Era importante per la squadra di Benitez dare una continuità di risultati considerato che la truppa nerazzurra partirà nei prossimi giorni per Abu Dhabi dove è in programma il Mondiale per Club per affrontare la competizione con uno spirito diverso e con un morale e una fiducia rinsaldati. E invece l’Inter prende tre sberle dai biancocelesti che rimettono in discussione il tecnico spagnolo.

    La Lazio dimostra di non avere timori reverenziali al cospetto della squadra del Triplete e che solo pochi mesi fa vinceva tutto quello che c’era da vincere facendo subito intuire agli avversari che sarebbe stata dura fare risultato e che avrebbe fatto di tutto per portare a casa l’intera posta in palio, merito del tecnico Reja che ha preparato la partita nei minimi dettagli.
    I padroni di casa sfiorano il gol con Mauri ma lo trovano, abbastanza fortunosamente, al minuto 27 con Biava, che mette in rete di anca da due passi sul tentativo di rinvio di Cambiasso.
    L’Inter è disordinata e perde per strada anche Stankovic per infortunio, l’ultima di una serie infinita. E allora ci prova il neo entrato Thiago Motta a dare una scossa ai suoi compagni, senza fortuna, con una conclusione dalla distanza che chiama all’intervento Muslera.

    Nella ripresa arriva la doccia gelata con il 2-0 di Zarate: magnifica è l’apertura di Hernanes come è magnifico il tocco dell’attaccante argentino a scavalcare Castellazzi. L’Inter è tramortita, non da nessuna reazione, anzi rischia addirittura di capitolare per la terza volta se non fosse per l’erroraccio di Floccari davanti al portiere nerazzurro e di Mauri che manca la girata al volo verso il sette. Sneijder vaga per il campo senza meta, Pandev e Biabiany soffrono la difesa aggressiva della Lazio mentre il capitano e condottiero Zanetti è impalpabile.
    Ma proprio quando la rassegnazione sta per prendere il sopravvento, l’ex Pandev riapre, in tutti i sensi il match ad un quarto d’ora dal termine: l’Inter comincia a giocare e a stazionare stabilmente nella metà campo avversaria alla ricerca, almeno, di un disperato pari ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa il Profeta Hernanes, sempre più leader e trascinatore della squadra biancoceleste, su un calcio di punizione dal limite dell’area al 90′.

    Tre punti meritatissimi per la Lazio che aggancia il Milan in testa alla classifica a quota 30 punti, e può godersi il primato in attesa di conoscere il risultato dei rossoneri di domani sera impegnati a San Siro contro il Brescia. La squadra di Reja fa sul serio e, la vittoria maturata contro la regina della Serie A degli ultimi anni, fa candidare ufficialmente i biancocelesti come pretendenti quantomeno di una qualificazione in Europa per la prossima stagione.
    L’Inter invece deve voltare subito pagina e quale medicina migliore per una squadra malata se non la vittoria dell’ex Coppa Intercontinentale ora Mondiale per Club?

    Il tabellino
    LAZIO – INTER 3-1
    27′ Biava (L), 50′ Zarate (L), 74′ Pandev (I), 89′ Hernanes (L)
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem, Mauri; Hernanes (91′ Bresciano); Floccari (86′ Rocchi), Zarate (80′ Ledesma).
    Panchina: Berni, Diakitè, Cavanda, Kozak.
    Allenatore: Reja
    INTER (4-3-3): Castellazzi; Natalino (83′ Santon), Cordoba, Lucio, J.Zanetti; Stankovic (36′ Thiago Motta), Cambiasso, Muntari (53′ Alibec); Biabiany, Sneijder, Pandev.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Benedetti, Nkwankwo.
    Allenatore: Benitez
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Brocchi (L), Radu (L), Muntari (I)

  • Lazio bloccata a Parma, Floccari risponde a Crespo

    Lazio bloccata a Parma, Floccari risponde a Crespo

    Un Parma rinato e reduce da due vittorie consecutive in campionato ferma al Tardini una Lazio lanciatissima e antagonista inaspettata del Milan per la supremazia della Serie A. Ducali e biancocelesti fanno 1-1, utile ai primi per allontanarsi dalla zona calda della graduatoria meno ai secondi che ora vedono i rossoneri a allungare a +3. Succede tutto nel primo tempo, al gol dell’ex Crespo risponde Floccari al terzo minuto di recupero aiutato dalla deviazione nella propria porta di Antonelli.

    Reja e Marino giocano la propria battaglia tattica l’uno con il trio esplosivo Hernanes, Zarate e Mauri dietro l’unica punta Floccari, l’altro con la decisione di dare maggiore peso offensivo con l’inserimento di Valdanito davanti.
    A passare in vantaggio per primo è il Parma: crosso preciso di Angelo dalla destra, appena entrato al posto di Morrone infortunato, e incornata di testa di Crespo che segna alla sua maniera il suo secondo gol in questo campionato.
    La Lazio non demorde e comincia a premere sull’acceleratore alla ricerca del pari prima della fine del primo tempo: pareggio che arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo sul quale il tocco di Floccari è trasformato in oro da Antonelli che manda nella propria porta alle spalle di un incolpevole Mirante.

    Nella ripresa entrambe le squadre non si risparmiano ma sono i laziali che hanno varie occasioni per far male: prima uno spento Zarate, poi Hernanes e infine Lichtsteiner, che in contropiede non riesce a servire al meglio Mauri ben piazzato, sprecano incredibilmente.

    Il tabellino
    PARMA – LAZIO 1-1
    23′ Crespo, 48′ pt Floccari
    PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paci, Lucarelli, Antonelli; Morrone (20′ Angelo), Dzemaili (43′ Dellafiore), Gobbi; Candreva, Crespo, Bojinov (57′ Marques).
    Panchina: Pavarini, Feltscher, Ze’ Eduardo, Pisano.
    Allenatore: Marino.
    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava (75′ Diakité), Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem; Mauri, Hernanes (71′ Ledesma), Zarate (81′ Rocchi); Floccari.
    Panchina: Berni, Garrido, Bresciano, Foggia.
    Allenatore: Reja
    Arbitro: Rizzoli

  • Lazio: Lotito blinda Zarate e promette altri due acquisti

    Lazio: Lotito blinda Zarate e promette altri due acquisti

    Il secondo posto in campionato e la grande stagione che sta disputando la Lazio hanno convinto il presidente biancoceleste Claudio Lotito a fare un ulteriore sacrificio economico e rinforzare la squadra nel mercato di riparazione. Non che il numero uno laziale non avesse operato bene in estate ma tutti hanno capito che con un paio di rinforzi la Lazio diventerebbe molto più competitiva e puntare così ad obiettivi che all’inizio della stagione sembravano pura utopia.
    L’acquisto di Hernanes, il reintegro in rosa, grazie alla mediazione del tecnico Reja, di Ledesma, il riscatto di Floccari e la rinascita di Mauri hanno permesso alla Lazio di fare un salto di qualità rispetto alla scorsa annata costellata da tanti problemi che l’avevano portata ad un passo dalla zona retrocessione.

    I nomi che circolano più insistentemente sono quelli di un difensore, necessario per puntellare il reparto arretrato, e di un attaccante che sappia dare il suo contributo con un discreto numero di gol visto: gli identikit portano al difensore portoghese ex Stoccarda ora in forza allo Zenit San Pietroburgo Fernando Meira e gli attaccanti Roque Santa Cruz e Hugo Almeida.
    I contatti con il difensore, fresco campione di Russia con Spalletti, sembrano essere già ben avviati tant’è che anche il procuratore del giocatore ha confermato l’interesse del suo assistito di misurarsi nel campionato italiano affermando che la Lazio è soluzione gradita.
    Per quanto riguarda l’attaccante si tratta di due ritorni di fiamma: Lotito infatti era stato già vicino dal chiudere l’accordo con Santa Cruz quest’estate ma saltò tutto negli ultimi giorni di mercato. Il giocatore poi rimase al Manchester City ma continua a non rientrare nei piani del tecnico Mancini. Hugo Almeida invece era stato trattato subito dopo che era sfumato il centravanti paraguaiano ma il Werder Brema non volle cederlo. L’impressione è che uno dei due, se i biancocelesti continueranno a stazionare nelle zone alte della classifica, arriverà di certo alla corte di Reja.

    Ma tutti i progetti di una grande Lazio sarebbero vani se venisse ceduto Zarate, visti anche i recenti attriti con Reja. Le cose tra giocatore e allenatore sembrano essersi messe definitivamente a posto e Mauro ha trovato posto in pianta stabile nell’undici titolare del tecnico goriziano.
    Lotito ha già annunciato che Zarate non sarà venduto, anzi, ha promesso altri colpi: “Siamo a novembre, non ho aperto nessun tavolo di trattative ma a gennaio ho intenzione di acquistare e non di vendere“.