Tag: mauro zarate

  • Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inizia con un risultato sudato e strappato con i denti l’avventura di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’ Inter . Cinque gol realizzati e quattro subiti, per ribadire come questa Inter sia più che pazza. Com’era prevedibile mancano ancora gli equilibri, ma i primi accorgimenti fatti dal neo tecnico nerazzurro, sono stati evidenti almeno dal punto di vista dello spettacolo, e nel saper rivitalizzare un giocatore dato per disperso come Zarate. Mentre la squadra di Marino mostra un evidente squilibrio tra la potenza del suo reparto offensivo, e le disattenzioni inspiegabili del proprio reparto arretrato, confermando le statistiche della peggior difesa della Serie A.

    La rivoluzione alla lettura delle formazioni non c’è, perché Stramaccioni, punta forte sui soliti noti, inserendo solo Chivu al posto di Nagatomo e lasciando Lucio in coppia con Samuel. Confermata davanti la presenza di Zarate nel tridente offensivo con Milito e Forlan. Marino deve far a meno di Rossi, inserendo in mediana Belluschi e nel tridente offensivo spazio per Sculli, con Gilardino e Palacio.

    Zarate e Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport

    PRIMO TEMPO  Genoa vicinissimo al gol al 9’ con Sculli che sugli sviluppi di un corner impatta di testa e trova il salvataggio sulla linea da parte di Cambiasso con Julio Cesar battuto. I nerazzurri sono spietati e alla prima azione utile puniscono il Genoa: azione bellissima con Zarate che pesca Forlan sull’esterno e l’uruguaiano pennella in area un cross perfetto per Milito che di testa batte Frey e porta i suoi sul 1 a 0. Al 20’ occasione colossale sprecata dai nerazzurri, dove Samuel serve una sponda a Cambiasso che di testa da due passi colpisce a botta sicura ma trova un miracolo di Frey, e sulla ribattuta brutta svirgolata di Milito che manda il pallone altissimo. Il Principe si fa perdonare al 28’ realizzando la sua doppietta, e il suo 16esimo gol personale, pescato da un gran lancio di Stankovic, l’argentino scatta sul filo del fuorigioco tagliando fuori tutta la difesa rossoblu e battendo in solitaria Frey. I nerazzurri calano il tris al 38’ con la difesa del Genoa completamente in tilt. Pessimo disimpegno difensivo e la firma sul terzo gol è di Samuel che da due passi deve solo mettere dentro l’assist di Lucio dalla destra. Il Genoa non si arrende e nel secondo minuto di recupero trova un gol fortunoso dopo un altro salvataggio sulla linea di Cambiasso, dove Sculli di rovesciata trova la deviazione di Moretti utile a battere Julio Cesar: 3 a 1.

    SECONDO TEMPO – Cambio per Marino nella ripresa che inserisce Jankovic togliendo Veloso, schierando un modulo estremamente offensivo, il  4-2-4. Partita più equilibrata nei primi minuti, sia per un Genoa più attento in fase difensiva sia per un’Inter che sembra essere calata vistosamente. Al 13’ episodio chiave, con Zanetti che commette involontariamente fallo di mano in aera di rigore, Valeri non ha dubbi e assegna il penalty. Palacio dagli undici metri è spietato e spiazza Julio Cesar portando il punteggio sul 3 a 2. Stramaccioni intanto fa esordire Guarin al posto di Stankovic. Al 28’ grande giocata di Milito che salta l’uomo serve un pallone perfetto a Forlan che in area liscia clamorosamente la conclusione. Pochi istanti dopo il gol se lo inventa da solo Zarate, saltando l’uomo, creandosi lo spazio e trovando un tiro a giro sul palo lontano, imprendibile per Frey: Inter 4 Genoa 2. La partita non smette un attimo di regalare emozioni e al 34’ Belluschi serve una verticalizzazione perfetta per Palacio. L’argentino a tu per tu con il portiere si fa stendere ottenendo un altro rigore e l’espulsione di Julio Cesar. Gilardino dagli undici metri beffa il neo entrato Castellazzi con un diagonale imprendibile. Partita riaperta: 4 a 3! Finale pirotecnico al 38’ con un penalty guadagnato da Guarin, l’espulsione di Belluschi per la chiara occasione da gol, e dal dischetto di rigore Milito mette a segno il terzo sigillo personale. Incredibile al 44’ un altro rigore per il Genoa, per un intervento scomposto di Lucio su Sculli: Gilardino realizza nuovamente, portando la partita sul risultato rocambolesco di 5 a 4. Liberazione al fischio finale, per tutto l’ambiente nerazzurro.

  • Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    È arrivato il momento della nuova Inter targata Andrea Stramaccioni. La sfida casalinga che i nerazzurri affronteranno domenica contro il Genoa di Marino, sarà un banco di prova importante per valutare se quantomeno l’influsso e le motivazioni positive del nuovo allenatore interista inizino a dare i loro frutti sin da subito. La classifica parla di due squadre assolutamente in crisi, dove per l’Inter bloccata con un punteggio che la tiene fuori dai giochi per il terzo posto, vincere significherebbe ritrovare quella scintilla che Moratti aveva già chiesto a Ranieri prima del match contro la Juventus. Discorso diverso per i grifoni, che dopo il pareggio acciuffato in extremis contro la Fiorentina, cercano la vittoria come l’acqua nel deserto, soprattutto considerando come i tre punti manchino in casa Genoa da otto turni.

    Mauro Zarate © Claudio Villa Getty Images Sport

    INTER- Per i più sognatori, e i tifosi più entusiasti che si aspettavano una rivoluzione ‘verde’, un rinnovamento totale dal punto di vista anagrafico, ci sarà ancora da aspettare. Stramaccioni ha iniziato a lavorare con il gruppo da una sola settimana, e la mission aziendale è stata subito chiara: Vincere. I giovani troveranno il loro spazio nel corso di quest’ultimo scorcio di campionato, ma ora spazio ancora una volta ai senatori, con qualche variazione tattica che permetterà forse di vedere una nuova Inter. L’assenza di Sneijder e Alvarez (non ancora recuperato al 100%) costringe il giovane Strama a schierare un 4-3-3 dove potrebbe rivedere il campo dal primo minuto proprio Mauro Zarate. Nel dettaglio, la linea difensiva potrebbe vedere tornare Ranocchia a fare coppia con Samuel, consegnando un turno di riposo a Lucio. Larghi sulle fasce, vista l’indisponibilità di Maicon, dovrebbero giocare il capitano Zanetti, e sul versante opposto uno tra Nagatomo e Chivu. In mediana la linea a tre vedrà Stankovic al centro con Poli da un lato e il ballottaggio tra Guarin e Cambiasso dall’altro. Nel tridente offensivo, posto garantito al centro per Milito, con l’innesto sulle fasce di Forlan e Zarate.

    GENOA-Le buone notizie arrivano dall’infermeria, dove è recuperato e arruolabile Rossi. Marino propone un modulo speculare a quella nerazzurro, schierando un 4-3-3 che garantisce buona copertura dietro e una discreta manovra offensiva in fase di ripartenza. Nel dettaglio, davanti a Frey agiranno l’ex rossonero Kaladze in coppia con Carvalho al centro, mentre sulle corsie laterali spazio a Mesto e Moretti. A centrocampo tanta responsabilità per Veloso che deve prendere le chiavi del gioco rossoblu in mano e guidare la sua squadra come un vero leader. Più larghi sugli esterni Rossi e Biondini. Davanti per cercare di bucare la retroguardia nerazzurra spazio al tridente composto da Gilardino ariete centrale, con Palacio e Jorquera  più decentrati. Attenzione all’incognita Belluschi già in gol contro la Fiorentina.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER GENOA:

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito, Forlan.

    A disposizione: Castellazzi, Faraoni, Lucio, Obi, Guarin, Castaignos, Pazzini.

    Allenatore: Stramaccioni.

    GENOA (4-3-3) Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Jorquera, Gilardino, Palacio.

    A disposizione: Lupatelli, Bovo, Belluschi, Birsa, Jankovic, Ze Eduardo, Sculli.

    Allenatore: Marino.

    Tutto Inter
    La Nuova Inter, Stramaccioni tra 4-2-3-1 e 4-3-3
    Conferenza stampa Stramaccioni si presenta con Balotelli
    Calciomercato Inter, Mourinho apre al ritorno
    Valentino Angeloni all’Inter. Moratti ingaggia il talent scout dell’Udinese

  • Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    L’alba di una nuova era in casa InterStramaccioni studia per diventare grande. Il nuovo allenatore nerazzurro ha a disposizione nove partite per convincere il presidente Massimo Moratti a confermarlo anche nella prossima stagione. In testa tante idee finalizzate ad un unico obiettivo, quello di dominare l’avversario. Concetti di gioco che già ritroviamo in quelle squadre che scendono in campo per avere il controllo assoluto del campo, il Barcellona in Spagna e la Juventus di Conte in Italia. Altro aspetto fondamentale la creazione di una forte empatia con la squadra fin dalle prime settimane di allenamenti. Il modulo tattico più congeniale all’ex tecnico della Primavera nerazzurra è il 4-2-3-1, sebbene non disdegni nemmeno il 4-3-3 sacchiano. Proviamo a scoprire quali saranno le pedine fondamentali della nuova Inter di Stramaccioni.

    SULLE ORME DI SPALLETTI – In difesa è previsto il rilancio di Ranocchia. Il giovane difensore centrale prenderà il posto di Lucio. Il brasiliano è apparso piuttosto in imbarazzo nelle ultime uscite e Stramaccioni non pare intenzionato a rinnovargli fiducia. Capitan Zanetti tornerà a rivestire il suo ruolo naturale di terzino sinistro, con Maicon pronto a spingere sulla corsia opposta. Di fondamentale importanza sarà il ruolo ricoperto da uno dei due centrocampisti, il quale sarà chiamato a piazzarsi fra i due centrali difensivi per iniziare l’azione, passando in questo modo ad una difesa a tre, con i due terzini chiamati ad offendere. Il Sergio Busquets o il De Rossi dell’Inter sarà con tutta probabilità Stankovic, con il serbo che sembra favorito su Cambiasso. L’altro centrocampista utilizzato da Stramaccioni potrebbe essere uno fra Guarin e Poli. L’ex Porto è ormai pronto al debutto con la maglia nerazzurra dopo aver smaltito l’infortunio che l’ha costretto allo stop lo scorso gennaio. Sulle fasce una delle maggiori novità sarà rappresentata dal ritorno di Zarate, con l’argentino che dovrebbe giocare come esterno d’attacco sulla corsia di destra. Stramaccioni punta anche al recupero di Forlan, impiegandolo sulla fascia sinistra. Nel ruolo di trequartista il nuovo tecnico dell’Inter attende l’infortunato Sneijder, mentre arrivano notizie incoraggianti sulla forma fisica di Ricky Alvarez, fermo da metà gennaio. Milito invece continuerà ad essere il punto di riferimento dell’attacco nerazzurro.

    andrea stramaccioni | © Christopher Lee/Getty Images

    TRE PUNTE CONTRO IL GENOA – L’infortunio di Sneijder e le condizioni ancora incerte di Alvarez spingono Stramaccioni a schierare l’Inter con il 4-3-3, modulo con il quale ha fatto le fortune della Primavera nerazzurra. Nel centrocampo a tre, il colombiano Guarin dovrebbe occupare la posizione di centro-sinistra, mentre Poli andrebbe a guadagnare una maglia da titolare come mezz’ala destra. Da tenere però d’occhio le sorprese Obi e Faraoni. Il primo è dato in ottima forma e potrebbe sfilare il posto dal primo minuto all’ex centrocampista del Porto, mentre Faraoni, prodotto del vivaio, rappresenta un’alternativa importante per la fascia destra, ed in questo caso potrebbe farne le spese uno fra Zarate e Forlan. Da non sottovalutare anche un altro giovane interista arrivato la scorsa estate dalla terra d’Olanda, quel Castaignos che Stramaccioni già conosce per averlo già avuto con sé alla guida della Primavera nel corso di questa stagione.

    PENSIERO STRAMACCIONI, VIDEO TRATTO DAL SITO GAZZETTA.IT

  • Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Continua anche fuori dal territorio nostrano la spirale negativa innescata da Ranieri e dalla sua Inter. Stavolta non bastano i nove undicesimi della squadra capace di vincere tutto con Mourinho, (con le uniche novità davanti di Zarate e Forlan) poiché nonostante i nerazzurri abbiano ritrovato certi equilibri tattici, davanti la porta è mancato quel cinismo necessario a chiudere la partita, come si era visto contro la Lazio e nel derby. Inter brutta senza dubbio, ma che certamente non ha subito il gioco dei francesi, e che di controparte non ha imposto il proprio, pensando fin troppo a non prendere gol e ad essere eccessivamente prudente. L’immagine della partita è la solita: Julio Cesar rimane inoperoso fino al 92’, quando devia in corner una conclusione di Ayew. Dallo stesso angolo scaturirà nell’ultimo minuto di recupero la zuccata dell’attaccante ghanese a sancire la fine della partita. Perdere così fa davvero male, perché l’Inter dopo averci provato, ha di fatto rinunciato a giocarsi le proprie carte, accontentandosi di un pareggio contro un Marsiglia tutt’altro che insuperabile, per ritrovarsi in fin dei conti con un pugno di mosche in mano e tantissimo amaro in bocca. Pensare di potersela giocare a San Siro con questo dettame tattico e questa sterilità offensiva è più che un’utopia.

    PAGELLE MARSIGLIA

    Mandanda 6 compie un intervento strepitoso nei primissimi minuti per negare il gol sulla zampata al volo di Forlan. Poi si fa trovare sempre ben posizionato, riuscendo a neutralizzare le altre conclusioni nerazzurre senza pericolo. Fortunato nel finale sulla conclusione da due passi centralissima di Stankovic.

    Azpilicueta 6,5  Parte con il freno a mano tirato, ma poi nella ripresa mostra il meglio di se spingendo moltissimo e mettendo in seria difficoltà la retroguardia nerazzurra.

    Nkoulou 6  Difensore roccioso che tiene a bada Forlan e Zarate chiudendo quando può lo spazio con i centimetri e il fisico

    Ayew 7 Praticamente assente per tutto il primo tempo nel finale della partita si accende e inizia a prendere la mira con un paio di colpi di testa di poco fuori. Al minuto 92 dribbla Nagatomo e fa partire un gran tiro dal limite, su cui Julio Cesar devia in corner. All’ultimo respiro, colpevole la dimenticata marcatura di Chivu non può sbagliare e sul cross del calcio d’angolo da due passi colpisce di testa e punisce i nerazzurri.

    Mauro Zarate | © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Chivu 4,5 Davvero è inspiegabile come un difensore possa avere certi cali di concentrazione a 30 secondi dalla fine della partita. È come se il romeno fosse già negli spogliatoi con la testa, perché la mancata marcatura su Ayew nel finale non fa altro che accentuare quanto poca attenzione ci sia in fase difensiva in queste ultime uscite per i nerazzurri. Da segnalare un inutile fallo a centrocampo che gli costerà la squalifica per il match di ritorno.

    Cambiasso 7 Il Cuchu dopo diverse partite da voto mediocre, torna a essere quel giocatore fondamentale per il centrocampo nerazzurro, lottando e ringhiando in mediana, senza contare l’innumerevole numero di palloni recuperati e la corsa messa a disposizione della squadra. Buone idee anche in fase di costruzione con gli ottimi assist sprecati per Zarate e Forlan. La nota positiva della serata.

    Sneijder 5,5 Doveva essere l’uomo in più, il trascinatore della squadra, e invece in campo ti trovi solo il fantasma del giocatore che solo due anni fa meritava di vincere il Pallone d’oro. Sbaglia numerosi appoggi, e tanti controlli, evidenziando una tranquillità che gli manca da tempo. L’addio a giugno sembra cosa fatta.

    Forlan 5,5 Tanta corsa, molto movimento e tanto sacrificio per il bene della squadra. Ma schierato da prima punta a uno come lui si chiede solo il gol e come dimostrano le ultime prestazioni sembra aver dimenticato come si faccia a segnare.

    Zarate 4,5 Esaurisce il suo credito verso Ranieri. Prova a saltare l’uomo con le solite giocate, che puntualmente non gli riescono, perdendo palla  o facendosela rubare senza creare mai qualcosa di buono.

    VIDEO HIGHLIGHTS MARSIGLIA INTER 1-0

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”125526″]

  • Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Zarate grana Inter | ©Getty Images
    Il bilancio 2011 dell’Inter è sostanzialmente altalenante e scandito dalle due importanti rimonte costruite da Leonardo nella scorsa stagione e da Ranieri in questa. Le quattro vittorie consecutive hanno riportato l’Inter in zone di classifica più consone permettendo di non ammainare del tutto le speranze di conquista del titolo e lasciare ancora aperte le chance di un posto nella Champions League. Il normalizzatore Ranieri ancora una volta è riuscito a trovare un certo equilibrio nelle difficoltà affidandosi ad un abbottonatissimo 4-4-2 che permette alla difesa di aver più copertura e affidandosi all’estro dei suoi attaccanti o alle palle inattive per far risultato.

    Il modulo del condottiero romano ha come esclusi eccellenti Mauro Zarate e Wesley Sneijder, il primo dopo esser stato provato in varie occasioni come esterno è stato accantonato finendo in diverse occasioni in tribuna. L’estro ribelle di Zarate sembra non poter esser inglobato nei ferrei dettami tattici di Ranieri e l’attacca sembra adesso rivivere le incomprensioni passate alla Lazio con Reja. L’Inter sta cercando di liberarsene trovando la squadra disposta ad accollarsi, totalmente o parzialmente, i 15,5 milioni di euro pattuiti in estate con la Lazio per la cessione in estate. La Fiorentina sembra disposta a trattare per il prestito ricomponendo in viola la coppia Zarate Rossi ma la situazione non è semplicissima.

    La situazione di Sneijder è in parte diversa. L’olandese è fuori dal 4-4-2 di Ranieri ufficialmente per i ripetuti acciacchi, in realtà però la sua posizione rischia di far crollare la solidità difensiva acquisita nell’ultima parte del 2011, in molti poi accusano il trequartista di scarso attaccamento ai nerazzurri preferendo spesso la Nazionale al club. Ranieri ha comunque avuto parole d’elogio per Sneijder ma dall’Inghilterra le voci di un possibile addio si fanno sempre più insistenti. La destinazione ovviamente in Manchester United con Ferguson pronto ad offrire i 30 milioni di euro che i nerazzurri vorrebbero ricavare dalla cessione.

  • Calciomercato Inter via Sneijder, Zarate e Castaignos

    Calciomercato Inter via Sneijder, Zarate e Castaignos

    Chi comprerà l’Inter? Quali saranno i colpi nel calciomercato invernale? Davvero Moratti vuol ridimensionare le ambizioni del club? Il 2012 in casa nerazzurro è nato con i dubbi del vecchio anno, legati ad un 2011 decisamente fallimentare sia in termini di risultati che di scelte societarie che hanno portato alla successione di ben quattro tecnici sulla panchina e all’arrivo di giocatori non consoni o comunque non ancora pronti ad un palcoscenico ambizioso come San Siro. Con la cessione di Samuel Eto’o questa estate il patron Moratti ha fatto intuire a tutti come il calciomercato Inter non abbia preclusioni con tutti gli elementi della rosa cedibili ma solo a condizioni favorevoli per la società. E proprio in virtù di tale strategia il mercato invernale potrebbe regalare ai tifosi nuovi addii più o meno pesanti. Proviamo ad analizzare le varie indiscrezioni di mercato facendo cosi un quadro complessivo dei possibili obiettivi nerazzurri.

    Wesley Sneijder ancora nel mirino del Manchester | ©PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images
    Un partente sicuro nella sessione invernale dovrebbe esser Luc Castaignos, per l’attaccante olandese non si tratta di una bocciatura ma di una opportunità di crescita trovando la continuità che all’Inter in questo momento è difficile garantire. Sono tanti gli estimatore per l’ex Feynoord ma il Bologna sembra esser in leggero vantaggio. Un altro addio, potrebbe esser quello di Mauro Zarate e in questo caso si tratterebbe di una vera bocciatura. L’argentino non ha convinto per la sua poca disciplina tattica e i tentativi di strappare al Napoli Edu Vargas o l’interesse per Farfan ne sono la più evidente conferma. Zarate potrebbe passare in prestito alla Fiorentina dove ritroverebbe Delio Rossi per cercare l’ambiente ideale per una definitiva consacrazione.

    Lo scenario più clamoroso è però quello di Wesley Sneijder decisamente assente nella prima parte del campionato e sempre al centro degli interessi di Sir Alex Ferguson per rinforzare il Manchester United. Pur avendo avuto la conferma di Ranieri e dall’Inghilterra i dirigenti dello United hanno smentito a più riprese l’olandese potrebbe far le valigie già a gennaio aiutando i Red Evil’s a salvare la stagione e combattere fino al termine per il trionfo sui cugini del City nella Premier League. Ovviamente dalla cessione di Sneijder l’Inter deve guadagnare almento 25/30 milioni di euro per permettergli poi di reinvestire sul mercato.

    In entrata infatti oltre a Juan Jesus e Kucka sempre dal Brasile arrivano indiscrezioni sull’interesse nerazzurro per Dybala e sul terzino del Gremio Bruno Collaço ma il vero colpo potrebbe esser Juan Manuel Vargas la cui trattativa potrebbe esser agevolata proprio dalla cessione in prestito di Zarate.

    TUTTE LE TRATTATIVE DI CALCIOMERCATO INTER

  • Mercato Inter. Zarate via per Lucas, Dybala scommessa

    Mercato Inter. Zarate via per Lucas, Dybala scommessa

    Molto probabilmente il prossimo mercato Inter sarà un mercato low cost in rispetto alla manovra Monti, con molti tagli e pochi arrivi. La crisi ha colpito senza fare distinzioni anche il mondo del calcio, con la prospettiva del prossimo Fair Play Finanziario previsto da Platini, c’è aria di pochi colpi da mettere a segno cercando di non sbagliare gli acquisti e scegliendo il meglio che offra il mercato per riportare la squadra ai fasti degli anni passati. A giugno ci saranno da risolvere le scadenze contrattuali di moltissimi senatori, lasciati in stand by proprio in attesa di capire se l’Inter riuscirà a conquistare un posto nella prossima Champions League. In attesa della finestra estiva di mercato, Moratti ha promesso al suo tecnico e a suoi tifosi i giusti rinforzi per ripartire nel miglior dei modi la scalata alla classifica in corso. Nella passata stagione arrivarono prezzi pregiati come Pazzini e Ranocchia, con Nagatomo bollato come una mera operazione commerciale verso il Giappone e invece scoperto come un giocatore assolutamente fondamentale per la rosa nerazzurra. Questo gennaio regalerà sicuramente colpi a sorpresa.

    Vediamo nel dettaglio i possibili arrivi in direzione Milano nerazzurra:

    JUAN JESUS- La telenovela Juan Jesus (il difensore classe 1991 in forza all’Internacioal) sembra essere giunta al suo miglior lieto fine. Riassumendo il tutto: il cartellino è stato al centro di un intreccio degno del miglior giallista contemporaneo è oggi in mano all’agente Bertolucci  che ne detiene la totale partecipazione, con i nerazzurri che sembrano aver bruciato tutti i concorrenti e aver solo bisogno di tempo per chiudere l’affare. Il portale internet, FcInterNews.it ha contattato in esclusiva Carlos Meinberg Neto, procuratore del giocatore “L’affare non è ancora definito non l’Inter, credo che l’ok ufficiale arriverà per il 10 di gennaio. Stiamo parlando con l’Inter e anche col Milan, questo si sa, ma posso garantire che con i nerazzurri le trattative sono in stato molto più avanzato e concreto”. Altri particolari sull’accordo arrivano sempre dall’agente Neto che spiega come Juan: “Sicuramente, siglerà un contratto valido per cinque anni dal momento della firma”.

    Mauro Zarate | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    ZARATE VS LUCAS- Le aspettative e la pazienza verso Zarate sembrano essere terminate in casa Inter. Dopo un iniziale esborso per il prestito della punta argentina con il suo riscatto fissato a quota 16 milioni, le speranza di vederlo rimanere in maglia nerazzurra sono davvero nulle. Il suo curriculum interista parla chiaro: tra Settembre e Dicembre 2011 una sola rete e un assist sono davvero un bottino magro. Come spesso l’ha definito il tecnico Ranieri deve trovare quella costanza che ogni grande giocatore dovrebbe avere. Troppo spesso a corrente alterna, riuscendo a tirare fuori ottime prestazioni e risultare il peggior il campo nel turno seguente, riuscendo a guadagnare la tribuna nell’ultimo turno di campionato. Forlan e il nuovo Alvarez ovviamente gli toglieranno ulteriore spazio, facendo apparire il riscatto come un miraggio. Da qui l’idea di utilizzare questo bonus per il riscatto di Zarate nell’affare Lucas, il giovanissimo centrocampista carioca da tempo sul taccuino di Branca e soci. Occhio anche alle manovre che portano a un altro vecchio pallino nerazzurro come Casemiro, su cui si è fatta forte la pressione e l’interesse della Roma. Con 10 milioni di euro si chiude l’affare come già specificato dal presidente del San Paolo.

    DYBALA- Le ultime indiscrezioni parlano di un interesse nel mercato Inter anche per il giovane classe ‘93 Paulo Dybala attaccante dell’Instituto Central de Cordoba, sponsorizzato direttamente dal capitano dell’Inter Javier Zanetti che ultimamente ha rilasciato queste dichiarazioni in merito: “E’ un talento puro. Dybala può far bene in qualsiasi squadra di livello”.  Zanetti ha inoltre spiegato, come, nonostante l’età Dybala sia pronto per il grande calcio: “E’ giovane, però se una società lo prende e dà lui la giusta fiducia può ripagare alla grande perché le qualità non gli mancano”.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.It

  • Inter Udinese Alvarez e Zarate “festeggiano” in discoteca

    Inter Udinese Alvarez e Zarate “festeggiano” in discoteca

    I tifosi si interrogano sul perché, la società inizia a metter in dubbio tutte le scelte, compresa quella di scegliere Ranieri per la panchina ma ovviamente ad esser sotto accusa è anche Marco Branca assoluto protagonista delle scelte di mercato. Analizzare la partite dell’Inter ieri è un opera assai difficile e lo è ancor di più alla luce delle scelte di Ranieri a partita in corso di rinunciare prima ad Alvarez e poi sostituire l’infortunato Faraoni con Zarate mostrando il fianco all’Udinese notoriamente devastante sugli esterni e mettendo in crisi anche capitan Zanetti che ha rimediato la prima espulsione in campionato nella sua lunga carriera nerazzurra.

    Alvarez | ©Claudio Villa/Getty Images

    Squadra assente e stanca l’Inter rischia di vivere una stagione in sordina che senza la qualificazione in Champions League rischierebbe di compromettere anche la prossima stagione. Ma prima del mercato invernale utile per sistemare la stagione in casa nerazzurra ci si interroga sul reale valore dei giocatori in organico con Zarate e Alvarez acquistati in estate per dar nuova linfa all’organico nerazzurro ma adesso sotto accusa per lo scarso rendimento in campo ma sopratutto per la gestione del dopo partita. I due argentini infatti, stando alle indiscrezioni lanciate da Fabio Ravezzani durante la trasmissione QSVS di Telelombardia, avrebbero passato la notte in discoteca tirando fino all’alba, non pensando alla cocente sconfitta subita qualche ora prima e dello stato d’animo di società e tifosi.

    Ovviamente quando le cose vanno male i comportamenti dei singoli, sopratutto di quelli sotto accusa e più indisciplinati vengono passati sotto la lente d’ingrandimento e lanciati in pasto ai tifosi rischiando di comprometterne il feeling e l’intera stagione. Oltretutto Zarate criticato aspramente da Ranieri in conferenza stampa post partita pare sia stato beccato dalle telecamere a sorridere dopo l’errore dal dischetto di Pazzini.

    Leggi anche:
    Inter Udinese 0-1 commento e video highlights
    Inter Udinese le pagelle

  • Castaignos all’ultimo respiro Siena Inter 0-1

    Castaignos all’ultimo respiro Siena Inter 0-1

    Dal 24 settembre a Bologna nessun attaccante nerazzurro riusciva più a trovare il gol e con la rete di Castaignos l’Inter torna a casa con 3 punti fondamentali dalla difficile trasferta di Siena, anche senza  convincere per il gioco espresso. Ranieri punta forte con il nuovo modulo, ma la partita stenta a decollare con pochissime azioni da gioco rilevanti e un Pazzini a fare lo spettatore in attacco. È il Siena a giocarsela, coprendo tutti gli spazi e rischiando di trovare il vantaggio in diverse occasioni. Stesso copione nella ripresa, nonostante i cambi di Obi e Castaignos per Alvarez e Zarate, l’Inter gioca un calcio compassato e lento che si riduce spesso all’inutile fraseggio in orizzontale e in pochissime verticalizzazioni. Quando la partita sembra finire sul pari, arriva il guizzo vincente di Castaignos che ripaga la fiducia del tecnico romano segnando la sua prima rete stagionale e regalando 3 punti assolutamente decisivi per una risalita in classifica.

    Nel dettaglio la sintesi di Siena Inter:
    Ranieri non cambia nulla rispetto alle previsioni iniziali e sceglie il 4-1-4-1 già visto contro il Trabzonspor: centrocampo con Motta affiancato da Cambiasso e Stankovic, mentre Alvarez e Zarate agiscono sugli esterni in appoggio di Pazzini. Tribuna per l’altro baby talento Coutinho, che non ha smaltito al meglio i fastidi muscolari. Niente novità nemmeno per Sannino che scioglie i dubbi sull’attacco, vista l’indisponibilità di Destro schierando dal primo minuto Calaiò in coppia con Larrondo.

    Castaignos decide Siena Inter | ©Getty Images

    PRIMO TEMPO- Squadre molto chiuse nei primissimi minuti, con entrambe le compagini che chiudono tutti gli spazi e di conseguenza la partita si gioca molto a centrocampo in attesa che vengano serviti palloni migliori per le punte. Primi spunti nerazzurri che arrivano dalla fascia di Alvarez al 16’, con l’argentino che serve un gran cross in area a trovare la torre di Pazzini per un colpo di testa facilmente neutralizzabile da Brkcic di Zarate. Ritmi fin troppo lenti per i nerazzurri che si appoggiano troppo spesso a Julio Cesar in fase di ripartenza, permettendo in questo modo al Siena ogni volta di riorganizzare la linea difensiva.

    La partita si infiamma alla mezz’ora sugli sviluppi di un calcio d’angolo per l’Inter, con Samuel che avrebbe l’occasione di segnare il gol del vantaggio e invece calcia malissimo addirittura facendo uscire il pallone fuori dall’area. A seguire ripartenza velocissima del Siena che ha sui piedi di Brienza l’occasione buona per punire l’Inter, con la conclusione del giocatore bianconero che va di poco alta sulla traversa. Ancora Siena nel finale con Calaiò che fa a sportellate con Samuel, calcia a incrociare di precisione sul secondo palo sorprendendo Julio Cesar ma il pallone finisce di poco a lato.

    SECONDO TEMPO- Cambio a sorpresa per Ranieri che inaspettatamente all’inizio della ripresa boccia entrambi gli esterni e sostituisce Alvarez inserendo Obi,  con Castaignos a rilevare Zarate. Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, ma è ancora il Siena ad essere pericoloso nei primissimi minuti con il solito Calaiò particolarmente ispirato. Il cambio effettuato da Ranieri non sembra modificare l’atteggiamento dei nerazzurri, che faticano a creare gioco, con i tifosi ancora in attesa di un azione degna di nota in zona offensiva. È invece il Siena a fare la partita e a rendersi particolarmente pericoloso nei pressi dell’area presidiata dal portiere nerazzurro, aiutato dalle tempestive chiusure di Samuel e Zanetti che tengono ancora immutato il risultato. Intanto Sannino al 19’ sostituisce uno stremato Calaiò inserendo Reginaldo. L’Inter di rivede in attacco al 21’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo in un azione molto rocambolesca dove arrivano alla conclusione prima Stankovic, poi Ranocchia, ma entrambi vengono murati senza trovare la porta del Siena. Ancora un cambio per Sannino che affida il peso dell’attacco a Gonzalez rilevando uno spento Larrondo, mentre Ranieri si gioca l’ultima carta rischiando tutto inserendo Milito per Cambiasso, con un’Inter a trazione anteriore. Arriva all’ultimo respiro il vantaggio nerazzurro con il peggiore in campo sin in quel momento, Castaignos che riceve palla da Thiago Motta, spalle alla porta controlla, si gira e calcia di precisione battendo Brkcic, segnando il suo primo gol in maglia nerazzurra. Espulsione negli ultimi minuti per Brienza che macchia la sua prova distruggendo per un gesto di stizza con un calcio la bandierina del corner, rimediando il secondo giallo e terminando la partita anzitempo.

    Fischio finale e i nerazzurri passano all’Artemio Franchi con una prova decisamente opaca che garantisce comunque i 3 punti fondamentali per la risalita.

  • Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Le notizie migliori per i nerazzurri arrivano prima del fischio d’inizio della partita contro il Trabzonspor perché dal campo del Cska Mosca giunge la conferma della sconfitta dei russi da parte del Lille; risultato che qualifica matematicamente l’Inter agli ottavi di finale, garantendogli il primato in classifica con un ulteriore punto.

    Javier Zanetti | © AFP PHOTO/STRINGER/Getty Images

    I nerazzurri scendono in campo per vincere e con il primo gol stagionale di Alvarez la partita sembra mettersi sui binari giusti. Non passa molto tempo e ci pensa Halil Altintop con la complicità di una deviazione decisiva di Samuel a rimettere i turchi in gioco. La sfida regala diverse emozioni da entrambe le parti con il Trabz che sfiora l’impresa colpendo addirittura un legno. Nel finale le squadre rallentano e si accontentano di un pareggio che fa felici entrambi gli allenatori, garantendo all’Inter il primato nel girone e una grossa chance di passare il turno ai turchi ora secondi a quota 6 punti.

    Sorpresa iniziale per l’Inter nella formazione con Ranieri che lascia in panchina Thiago Motta e sceglie Cambiasso per dare copertura alla difesa nel vertice basso di centrocampo. Nel ruolo di trequartista a supporto del duo Milito – Zarate c’è Alvarez che vince il ballottaggio con Coutinho.

    PRIMO TEMPO – Parte decisamente forte il Trabzonspor che, supportato dal fattore campo, non sembra risentire del blasone e della superiorità tecnica nerazzurra. Poco gioco nei primi minuti per i nerazzurri che giocano la palla in maniera troppo lenta e compassata permettendo in questo modo ai turchi di organizzarsi con facilità. La scelta di schierare Alvarez premia Ranieri quando l’argentino al 18’ dal limite dell’area salta un uomo, scambia con Milito e una volta in area calcia di piatto a battere Tolga, portando i suoi in vantaggio. Non si arrendono i turchi che nell’azione successiva al gol sfiorano il pareggio con Burak che anticipa Julio Cesar ma non riesce a trovare la porta per un soffio.
    Arriva pochi minuti dopo il gol di Alvarez la doccia fredda per i nerazzurri, al minuto 23, quando Altintop dal limite dell’area fa partire un gran tiro che trova la deviazione decisiva di Samuel con il pallone che si insacca sotto la traversa.

    Entrambe le squadre ci credono e la partita vive di fiammate dove i portieri devono mantenere al massimo il livello di concentrazione, con Julio Cesar alla mezz’ora impegnato su un gran destro di Alanzinho e Tolga prontissimo a chiudere il tiro di Zarate sulla successiva ripartenza nerazzurra. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro inglese Atkinson manda le squadre a riposo sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO – Le squadre tornano in campo con gli stessi uomini della prima frazione di gioco. Occasione nei primi minuti della ripresa per il Trabz, su calcio di punizione battuto benissimo da Burak che trova una pronta risposta da parte di Julio Cesar a negargli il gol. Pressione dei turchi davvero notevole, che si affacciano con continuità nei pressi dell’area nerazzurra, costringendo l’Inter a schiacciarsi nella proprio metà campo. È all’8’ che i nerazzurri si rivedono davanti con un gran tiro al volo di Stankovic dal limite dell’area,  neutralizzato da un prontissimo Tolga.
    L’Inter inizia a crederci e sui piedi di Zarate capitano le occasioni migliori al 15’ con Tolga che gli respinge una prima conclusione con un’uscita bassa perfetta, e a seguire è Glowaski  a negare il gol all’argentino immolandosi sulla linea della porta.

    Cambio per Ranieri che al 24’ sceglie di mandare in campo Coutinho al posto di un Mauro Zarate assolutamente poco ispirato sottoporta.
    Brividi alla mezz’ora per i nerazzurri su un’azione insistita del Trabz: Celustka che serve un cross perfetto a Mierzejweski totalmente dimenticato da Lucio in area, il nuovo entrato schiaccia di testa e colpisce un palo clamoroso per la disperazione dei tifosi turchi. Le squadre stanche nel finale si accontentano del pareggio.

    Il risultato da il primato nel girone ai nerazzurri e porta i turchi al secondo posto con 6 punti, garantendogli la possibilità di giocarsi la qualificazione nell’ultima partita contro il Lille.

    VIDEO HIGHLIGHTS DI TRABZONSPOR – INTER 1-1

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”107318″]