Tag: mauro zarate

  • Consigli Fantacalcio per la 31°Giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 31°Giornata di Serie A

    Mandata in archivio la sosta per le sfide delle nazionali, il campionato si lancia verso il rush finale, quindi siamo nuovamente pronti con i nostri Consigli Fantacalcio valevoli per il 31° turno della massima serie.

    La 31° giornata di Serie A, si svolgerà sui tre giorni, dal sabato al lunedì. Si partirà nel tardo pomeriggio di sabato con il primo dei due anticipi Carpi-Sassuolo derby emiliano importantissimo per i padroni di casa che vogliono credere ancora nella salvezza. Alle 20.45 del sabato la capolista Juventus ospiterà l’Empoli per cercare un allungo sul Napoli. Il lunch match della domenica vedrà proprio protagonisti gli uomini di Sarri impegnati sul campo dell’Udinese. Alle 15 ci saranno ben 5 sfide: Atalanta-Milan con due squadre che vogliono i tre punti per continuare la rincorsa ai propri obiettivi, Chievo-Palermo con i rosanero alla disperata ricerca di punti,  Fiorentina-Sampdoria che segna il ritorno di Montella a Firenze, Genoa-Frosinone con i liguri alla ricerca dei punti tranquillità e  i ciociari ancora con il sogno salvezza ben vivo e sopratutto il derby tra Lazio e Roma. Alle 20.45 l’Inter cercherà di mantenere viva la propria speranza Champions ospitando il Torino. Il turno sarà chiuso dal posticipo delle 20.45 del lunedì tra Bologna e Verona.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 31° GIORNATA SERIE A 2015/16

    CARPI – SASSUOLO sabato 02/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    LOLLO

    SANSONE

    SCONSIGLIATI

    COFIE

    MISSIROLI

    SORPRESE

    DE GUZMAN

    PELLEGRINI

     

    JUVENTUS – EMPOLI sabato 02/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MANDZUKIC

    MACCARONE

    SCONSIGLIATI

    EVRA

    TONELLI

    SORPRESE

    STURARO

    PAREDES

     

    UDINESE – NAPOLI domenica 03/04 h.12.30

    CONSIGLIATI

    ZAPATA

    HIGUAIN

    SCONSIGLIATI

    DI NATALE

    REINA

    SORPRESE

    BADU

    JORGINHO

     

    ATALANTA – MILAN domenica 03/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PINILLA

    BACCA

    SCONSIGLIATI

    TOLOI

    MONTOLIVO

    SORPRESE

    DE ROON

    HONDA

     

    CHIEVO – PALERMO domenica 03/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MEGGIORINI

    VAZQUEZ

    SCONSIGLIATI

    GOBBI

    ANDELKOVIC

    SORPRESE

    INGLESE

    CHOCHEV

     

    FIORENTINA – SAMPDORIA domenica 03/04 h.15.00

    Mauro Zarate | Foto Twitter
    Mauro Zarate | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    ZARATE

    QUAGLIARELLA

    SCONSIGLIATI

    TOMOVIC

    RANOCCHIA

    SORPRESE

    BABACAR

    CORREA

     

    GENOA – FROSINONE domenica 03/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PAVOLETTI

    D.CIOFANI

    SCONSIGLIATI

    MUNOZ

    AJETI

    SORPRESE

    SUSO

    PAGANINI

     

    LAZIO – ROMA domenica 03/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    FELIPE ANDERSON

    SALAH

    SCONSIGLIATI

    BISEVAC

    DE ROSSI

    SORPRESE

    KLOSE

    TOTTI

     

    INTER – TORINO domenica 03/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PERISIC

    BELOTTI

    SCONSIGLIATI

    FELIPE MELO

    ACQUAH

    SORPRESE

    EDER

    BASELLI

     

    BOLOGNA – VERONA lunedì 04/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    FLOCCARI

    TONI

    SCONSIGLIATI

    BRIGHI

    ALBERTAZZI

    SORPRESE

    DIAWARA

    WSZOLEK

  • Premier League, Chelsea e Swansea a punteggio pieno, pari Arsenal

    Premier League, Chelsea e Swansea a punteggio pieno, pari Arsenal

    Le gare di questo sabato, valevoli per la seconda giornata di Premier League, hanno visto il Chelsea e lo Swansea ottenere la seconda vittoria consecutiva e, in attesa delle gare di Hull e Tottenham di domani e di Liverpool e Manchester City che si sfideranno nel Monday Night, conquistano la vetta della classifica a punteggio pieno.

    Pareggio sofferto ed in rimonta per l’Arsenal in casa dell’Everton.

    Veniamo al racconto delle gare odierne.

    L’anticipo delle 13.45 ha visto Aston Villa e Newcastle non riuscire a superarsi chiudendo la gara a reti bianche.

    Diego Costa
    Diego Costa

     

    A Stamford Bridge il Leicester resiste un’ora agli attacchi del Chelsea anche grazie alla bravura del portiere figlio d’arte Schmeichel. Al 62° però gli ospiti devono cedere a Diego Costa che porta in vantaggio i suoi. La partita la chiude poi Hazard al 77°.

     

     

    Molto bene il West Ham che anche grazie al gol dell’ex Lazio ed Inter Mauro Zarate, espugna per 3-1 il campo del Crystal Palace.

    Southampton e Wba danno vita ad un pareggio per 0-0 che permette d entrambe di fare un passettino in avanti in classifica.

    Lo Swansea continua a procedere a punteggio pieno e grazie al gol segnato da Dyer al 23° battono il Burnley volando a 6 punti e lasciando la matricola a 0.

    Nel posticipo delle 18.30 spettacolo a Goodison Park con l’Everton che può mangiarsi le mani per una vittoria persa negli ultimissimi minuti. I toffies partono bene e nei primi 45 minuti ottengono il doppio vantaggio con Coleman al 19° e Naismith al 45°. Nella ripresa i minuti passano e il 2-0 si mantiene sino al 83° quando Ramsey accorcia le distanze. I Gunners completano la rimonta al 90° con il gol di Giroud.

     

    RISULTATI

    Aston Villa – Newcastle 0-0

    Chelsea – Leicester 2-0 (62° Diego Costa, 77° Hazard)

    Crystal Palace – West Ham 1-3 (34° Zarate (W), 37° Downing (W), 48° Chamakh (C), 62° Cole (W))

    Southampton – Wba 0-0

    Swansea – Burnley 1-0 (23° Dyer)

    Everton – Arsenal 2-2 (19° Coleman (E), 45° Naismith (E), 83° Ramsey (A), 90° Giroud (A))

     

    CLASSIFICA

    Chelsea e Swansea 6, Arsenal e Aston Villa 4, West Ham, Manchester City*, Liverpool*, Tottenham*, Hull City* 3, Everton e Wba 2, Sunderland*, Newcastle, Southampton e Leicester 1, Manchester United*, Qpr*, Stoke City*, Crystal Palace e Burnley 0.

    * una partita in meno

  • Lazio, dopo Diakitè scoppia il caso Cavanda. E Zarate si diverte…

    Lazio, dopo Diakitè scoppia il caso Cavanda. E Zarate si diverte…

    Siamo alle solite, Lotito e i rinnovi contrattuali non vanno proprio d’accordo. Dopo Diakitè, anche Cavanda rischia di finire fuori rosa, andando a far compagnia a quel Mauro Zarate, ormai separato in casa a Formello da qualche mese. Per i due difensori è tutta questione di un rinnovo contrattuale che non vuole arrivare. La causa? Secondo il presidente laziale è Ulisse Savini, procuratore dei due giocatori della Lazio. Si sa, il mestiere dell’agente è quello di far tanti soldi, per lui e per i propri assistiti. E quale momento migliore per guadagnare se non durante le trattative sul contratto in scadenza? Ed ecco che prima Diakitè (contratto in scadenza a giugno 2013) e poi Cavanda (scadenza a giugno 2014) puntano i piedi e rifiutano qualsiasi offerta del club biancoceleste. La colpa, manco a dirlo è di Savini, reo di aver spinto prima il francese e poi il belga allo scontro totale con la dirigenza capitolina.

    Volete sapere la reazione di Lotito e Tare? Giocatori fuori rosa! Pensate sia finita qui? Non pensateci nemmeno, perché tra i giocatori fuori rosa, spunta il nome di Mauro Zarate che, vista la situazione non le ha mandate a dire alla società biancoceleste e saputo dell’imminente arrivo di Cavanda (Diakitè si allena da parte già da qualche tempo) tra di loro, l’ha accolto con un significato “Benvenuto Cavanda tra i fuori rosa! Ti accoglieremo calorosamente. Eheh” scritto a chiare lettere sul social network Twitter.

    Il caso Cavanda, apre allo scontro tra Lotito e il procuratore Savini © Marco Luzzani/Getty Images
    Il caso Cavanda, apre allo scontro tra Lotito e il procuratore Savini © Marco Luzzani/Getty Images

    Caso Cavanda – Dopo Diakitè, finito fuori rosa dopo aver rifiutato un rinnovo da 850 mila euro annuali (contro i 250 mila euro che percepisce al momento), è arrivato il turno di Cavanda che rifiutando la proposta biancoceleste ha visto il suo nome spostarsi tra gli indesiderati. Nonostante le smentite, la non convocazione del belga per il match contro il Napoli è arrivata subito dopo l’incontro tra Savini (agente del terzino da circa un mese) e la dirigenza laziale, concluso con una fumata nerissima. Il rischio di ritrovarsi davanti ad un caso simile a quello di Diakitè è molto alto, così come testimoniato dalla Lazio, pronta a trattenere il giocatore fino al termine del contratto (estate 2014) senza farlo allenare con i compagni.

    La distanza – Tra la richiesta dell’agente e la proposta laziale ballano circa 20o mila euro. Attualmente l’offerta biancoceleste si fermerebbe a 180 mila euro annuali mentre Savini chiede minimo il doppio per poter mettere tutto nero su bianco.

    E Zarate? – Il futuro dell’ex idolo della curva laziale è sempre più lontano da Roma. L’entourage del giocatore starebbe pressando la dirigenza biancoceleste affinché accetti l’offerta della Dinamo Kiev, permettendogli così di lasciare Formello e una squadra che non sente più sua. La proposta del club ucraino si aggira sempre intorno agli 8 milioni di euro e darebbe un po di respiro alle casse della Lazio, sia per con i soldi ricavati dalla cessione, sia per la rinuncia all’alto ingaggio dell’attaccante argentino. Il mercato in Ucraina terminerà a fine mese, quindi ci sono ancora due settimane di tempo per trovare un accordo che possa mettere d’accordo tutte le parti.

  • L’exploit di Pektovic: la Lazio è tornata una big?

    L’exploit di Pektovic: la Lazio è tornata una big?

    E’ arrivato a Formello fra l’indifferenza generale. Un allenatore come tanti, si pensava fosse un normale tecnico visto e considerando che allenava il Sion. In breve tempo, Vladimir Pektovic ha azzittito critici e diffidenti con un grandissimo inizio di campionato. Grazie alla rivoluzione, sia per quanto riguarda la parte strategica, sia per quanto concerne la modalità del lavoro, Pektovic è riuscito a far volare ancora una volta l’aquila biancoceleste. Addirittura, dopo la vittoria di sabato in rimonta contro il Cagliari, il neo allenatore della Lazio ha eguagliato i risultati ottenuti da un mostro sacro come Erikson. Perchè quindi non sognare?

    L’AQUILA VOLA – Pektovic è un allenatore che di solito predilige il gioco offensivo anche se in questa stagione ha ottenuto i migliori risultanti con un 4-5-1, trovando in Miro Klose la punta di diamante della squadra. Intelligente e razionale, l’ex tecnico del Sion è in grado di far cambiare pelle alla Lazio in base all’avversario che c’è da affrontare. Sabato contro il Cagliari, per esempio, la vittoria è arrivata con un modulo inedito che vedeva la difesa ridursi di un uomo e passare a tre giocatori. Con la sua filosofia, Pektovic ha portato la Lazio a lottare per le prime posizioni ed attualmente i biancocelesti si trovano al secondo posto solitari a cinque lunghezze dalla Juventus. Forse parlare di scudetto può essere una follia ma anche pronosticare una Lazio in questa posizione lo era prima dell’inizio del campionato. La Juventus è certamente più completa della Lazio ma l’allenatore Pektovic ci metterà del suo fino alla fine per mettere i bastoni fra le ruote alla squadra di Conte. Da sottolineare che contro le grandi la Lazio ha fatto sempre bene: vittoria con Roma, Inter, Milan, pareggio con la Juventus a Torino e uniche sconfitte con Napoli e Fiorentina. Niente male. Comunque sia, i tifosi biancocelesti si godono i meritati 39 punti ed una difesa che incassa pochissimi gol.

    CATANIA K.O – Intanto la Lazio continua la sua marcia anche in Tim Cup. L’avversario di serata, il Catania di Maran, regge solo un tempo. Nella ripresa i biancocelesti legittimano il vantaggio ottenuto alla mezz’ora con Radu, grazie ad una pregevole doppietta del Profeta Hernanes. Finisce 3-0 per la Lazio che adesso attende ai quarti di finale la vincente dello scontro fra Juventus e Milan. Al termine della partita, come riportato da CalcioNews24.com, queste le parole di Pektovic, contento per la vittoria sul Catania: “Abbiamo meritato questa vittoria, nel primo tempo abbiamo meritato ma nel secondo abbiamo fatto molto bene.  Abbiamo iniziato con i 3 dietro, poi siamo passati al 4-4-1-1 e poi nuovamente a 3. Floccari ha giocato benissimo. Nelle ultime partite Hernanes aveva un po’ faticato ma oggi nel secondo tempo quando è stato più vicino alla porta è stato devastante. Juve o Milan? E’ lo stesso, adesso possiamo preparare la gara e pensare al campionato”. Da sottolineare che con la vittoria ottenuta ieri, Pektovic ottiene il tredicesimo risultato utile consecutivo fra campionato e coppe. Unico nodo in casa Lazio è la questione relativa a Mauro Zarate, imprigionato nella capitale ma praticamente tagliato fuori da tutti i progetti. Qualche giorno fa ha parlato così il presidente Claudio Lotito, come riportate da Lazionews.eu: ““Non bado a queste cose, non seguo i social network. Io non rispondo perché sono i dipendenti che devono rispondere alle scelte della società e non la società che deve rispondere alle loro frasi”.

  • Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Anno nuovo, storie vecchie. I rapporti tra la Lazio e Mauro Zarate rimangono ai minimi storici. Da una parte c’è una società che ha investito tanto nell’argentino (circa 20 milioni di euro), dall’altra un giocatore che dopo il primo anno ad alto livello ha subito un lungo e graduale crollo dal punto di vista fisico e tecnico. Dribbling sbagliati, passaggi intercettati e pochi gol. A che serve alla Lazio un calciatore così? A nulla! Prima Reja, poi Petkovic l’hanno messo alla porta e neanche il prestito annuale all’Inter nella scorsa stagione è servito per ritrovare la brillantezza del campionato 2008-2009. Adesso le due parti sono pronte a dirsi addio e le varie frecciatine iniziano ad infastidire anche i tifosi che da qualche mese hanno deciso di abbandonare l’argentino.

    Ma che ne sarà di Zarate? L’alto ingaggio, le prestazioni scadenti dell’ultimo periodo e Lotito sono gli ostacoli principali da superare per poter lasciare Roma.

    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images
    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images

    Twitter“In partenza per Roma. A fare il pastore di Formello per un anno”. Questa la frase-frecciata, scritta da Zarate nel noto social network prima del suo rientro nella Capitale. La rottura sembra insanabile e l’addio del giocatore è certo. Petkovic non lo prende in considerazione e neanche con la cessione di Rocchi guadagnerà delle posizioni nelle gerarchie del tecnico.

    Mercato – A questo punto l’argentino dovrà guardarsi attorno alla ricerca di una società che voglia puntare sulle sue qualità. Il Fenerbahce sembrerebbe interessato al giocatore, che non vorrebbe però trasferirsi in Turchia, in un campionato di livello medio-basso e dal poco clamore mediatico. Allora rimane l’opzione Genoa, con Enrico Preziosi pronto a recuperare Zarate dal punto di vista mentale. Resta da capire quanto possa essere fattibile come operazione, visto l’alto ingaggio dell’attaccante e un caratterino non facile da gestire, soprattutto in una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per mantenere la categoria.

    The end – I titoli di coda del film Zarate Lazio sono partiti. Al momento si vive da separati in casa, con allenamenti regolari con il gruppo ma la convocazione per la partita contro il Cagliari del 5 gennaio è lontana anni luce.

  • Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Dopo la batosta incassata a Catania, Vladimir Petkovic aveva catechizzato i suoi: imperativo vincere. Con la testa già alla Roma, la sfida di domenica prossima, la Lazio ha stracciato il modesto Panathinaikos per 3-0. Con uno sforzo al minimo sindacale. Due volte Kozak e Floccari liquidano la pratica greca ipotecando il passaggio al prossimo turno di Europa League.

    Indovina chi invito a cena – In ottica derby il tecnico dei biancocelesti mette pesantemente mano alla formazione anti – Pana, sostituendo dieci undicesimi rispetto alla gara col Catania. La sorpresa è il ritorno di Zarate dal 1′, che fa prove di rilancio. Tra i pali torna Marchetti, protetto dai centrali Ciani – Cana, mentre Scaloni e Radu si posizionano sugli esterni. In mediana Ledesma detta il canovaccio tattico, affiancato da Onazi e Gonzalez. Floccari e Kozak terminali offensivi. Il Panathinaikos paga lo scotto di cinque indisponibili, per il resto la squadra schierata da Ferreira è la titolare.

    Kozak festeggia il gol | © Paolo Bruno/Getty Images

    Estasi Kozak –  La Lazio ci mette qualche minuto ad ingranare. Un paio di scaramucce in fase di studio, un discreto rischio al 20′ procurato da Tochè (provvidenziale Radu), poi è monologo biancoceleste. Perché al 24′ e al 40′ Kozak prima spezza gli equilibri, poi firma il raddoppio che chiude un match tutto in discesa. Alla fine sarà il migliore in campo. In ogni caso è grasso che cola: gestire già a fine primo tempo una gara che precede il derby è tanta roba.

    Chiude Floccari – Il secondo tempo è materiale per amanti dei numeri. Perché lo spettacolo è un’altra cosa, e i greci fanno una comparsata che giustifica l’ultimo posto nel girone di Europa League. Al 14′ Floccari firma il tris, in torsione su una punizione tesa di Zarate, chiudendo definitivamente le ostilità. Nonostante il vantaggio rassicurante, la Lazio continua a macinare gioco. Poi c’è spazio anche per Hernanes e Klose. Messaggi neanche troppo velati ai cugini giallorossi. Il brasiliano ha recuperato dall’infortunio. Domenica sarà in campo.

    LAZIO-PANATHINAIKOS 3-0 (primo tempo 2-0)

    MARCATORI: 22’pt e 40′ pt Kozak; 13′ st Floccari.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Scaloni, Cana, Ciani, Radu; Gonzalez (23’st Hernanes), Ledesma (35’st Lulic), Onazi; Zarate; Floccari, Kozak (31’st Klose). In panchina: Bizzarri, Biava, Mauri, Candreva. Allenatore: Petkovic.

    PANATHINAIKOS (4-3-3): Karnezis; Seitaridis, Vyntra, Velazquez, Spiropoulos; Vitolo; Christodoupoulos, Zeca (33’st Lagos), Chouchoumis (14’st Mavrias), Owusu-Abeyie; Tochè (23’pt Petropoulos). In panchina: Kapino, Triantafyllopoulos, Fourlanos, Barbarouses. Allenatore: Ferreira.

    ARBITRO: Schörgenhofer (Aut).

     

  • Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Va di scena questa sera all’Olimpico di Roma Lazio Inter , l’ultimo scontro diretto, per tenere aperto il discorso terzo posto e la conseguente qualificazione alla prossima edizione della Champions League. A differenza di due anni fa, quando i biancocelesti si ‘scansarono’ facendo vincere in modo fin troppo facile i nerazzurri (evitando di consegnare il tricolore nelle mani degli eterni rivali capitolini della Roma), questa sera sarà una sfida vera e propria, con entrambe le squadre a darsi lotta per ottenere i tre punti, con un occhio alla sfida tra Catania e Udinese e all’altra tra Siena e Napoli. Ovviamente volendo fare un tuffo nel passato, Lazio Inter all’ultima giornata di campionato, non evoca bei ricordi ai tifosi nerazzurri, considerando la giornata incubo del 5 Maggio nella quale la squadra nerazzurra vide sfumare il sogno scudetto, proprio all’Olimpico, con le ormai tanto celebri lacrime di Ronaldo in panchina, simbolo della resa interista.

    Miroslav Klose © Valerio Pennicino/Getty Images

    LAZIO – Reja cerca la vittoria che possa regalare alla sua squadra una qualificazione Champions che solo lo scorso anno sfumò al fotofinish sempre ai danni dell’Udinese. Dopo un periodo decisamente negativo, contro l’Atalanta a Bergamo, nella vittoria per 2 a 0 si è rivista la vera Lazio, che merita di essere così in alto in classifica. Reja può sorridere per i rientri importanti di Klose e Lulic, cercando di chiudere la stagione davanti al pubblico di casa nel migliore dei modi. Tornano a disposizione Biava e Ledesma dopo aver scontato il turno di squalifica, con una formazione che dovrebbe prevedere un 4-2-3-1: Bizzari tra i pali a sostituire lo squalificato Marchetti, linea difensiva a quattro con Biava e Diakitè al centro e Scaloni e Konko esterni. In mediana spazio a Cana per affiancare Ledesma, mentre più avanzati ci saranno Mauri, Candreva e Lulic a supportare il rientrante Miroslav Klose. Il bomber tedesco dovrebbe giocare sin dal primo minuto, ma considerando come abbia da poco recuperato dall’infortunio, è prevista una staffetta con Kozak.

    INTER – Stramaccioni incassata la fiducia del presidente Moratti, con la promessa verbale di essere confermato anche per la prossima stagione, cercherà di chiudere nel migliore dei modi una stagione più nera che azzurra per tutto l’ambiente Inter. Cavalcando le ali dell’entusiasmo per un derby Stra-vinto,  i nerazzurri partono leggermente favoriti, con un Milito in versione goleador spietato e inarrestabile. Il tecnico interista Stramaccioni deve però far i conti con la lista degli indisponibili, tra cui figurano Stankovic, Chivu e Castaignos, e a cui si devono aggiungere gli ultimi forfait di Obi e Sneijder entrambi alle prese con alcuni guai muscolari. Out anche Forlan alle prese con il solito dolore alla caviglia. Fa notizia la non convocazione per scelta tecnica di Mauro Zarate, ex di turno della sfida, considerando questa scelta come un segnale chiaro ed inequivocabile in chiave mercato: l’argentino non sarà riscattato e tornerà in estate a vestire i colori biancocelesti. Dubbi dunque sul possibile modulo, con l’ipotesi più plausibile che vede uno schieramento ad albero di natale, un 4-3-2-1 così schierato: Castellazzi tra i pali a sostituire Julio Cesar, Samuel, Lucio, Maicon e Nagatomo per la linea difensiva, mentre a centrocampo possibile una linea a tre con Cambiasso, Zanetti e Poli. Avanzati a supporto dell’unica punta Milito, spazio a Alvarez e Guarin in un’inedita posizione.

    Probabili formazioni Lazio Inter

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma; Candreva, Mauri, Lulic; Klose.
    A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Cana, Onazi, Makinwa, Kozak. All.: Reja.

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Poli, Cambiasso, Zanetti; Alvarez, Guarin; Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Poli, Zarate, Pazzini. All.: Stramaccioni.

  • Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato in fermento. Nell’ultima settimana si è ben parlato delle intenzioni del club di Massimo Moratti, alcune mosse sono già state svelate mentre altre sono ancora ben celate da una stagione che terminerà tra poco più di ventiquattro ore e da un mercato che deve ancora entrare nel vivo. D’altronde l’ultima partita (domenica ore 20:45 contro la Lazio) potrebbe spostare molti equilibri visto che in ballo c’è una qualificazione Champions League, che significherebbe prestigio internazionale ma anche una bella valanga di milioni nella voce entrate. Aspettando il verdetto del campo, facciamo un passo indietro e soffermiamoci sulle situazioni che sono già ben definite in Via Durini.

    CAPITOLO RINNOVI – In settimana sono arrivati i primi rinnovi per alcuni giocatori dell’Inter che erano in scadenza. Walter Samuel, nerazzurro da sette stagioni, ha prolungato di un anno il suo contratto con scadenza giugno 2013.

    Walter Samuel © Valerio Pennicino/Getty Images
    Confermato anche Luca Castellazzi, che domani festeggerà in campo il suo prolungamento di due anni (scadenza giugno 2014) difendendo i pali nerazzurri contro la Lazio. Rinnovo in vista anche per Yuto Nagatomo; per il giapponese, arrivato alla corte di Massimo Moratti nel gennaio 2011, è pronto un nuovo contratto fino al 2017 con aumento dello stipendio che salirà dai 700000 euro annui attuali a 1,2 milioni annui. Il giusto premio per un giocatore molto stimato da società, compagni e tifosi. Infine Moratti ha deciso di premiare l’ultimo arrivato, il tecnico Andrea Stramaccioni, a cui verrà sottoposto un nuovo contratto triennale da 450000 euro più bonus legati ai risultati ottenuti.

    PRONTI A PARTIRE – C’è chi resta e c’è chi va. Ad Appiano Gentile sono presenti parecchie valigie pronte ad accompagnare giocatori che per un motivo o per un altro non rientrano più nei piani societari. E’ il caso di Angelo Palombo: arrivato a gennaio in prestito dalla Sampdoria, l’ex capitano doriano non ha convinto (solo 3 presenze) e verrà rimandato certamente al mittente. Situazione stazionaria quella che riguarda Diego Forlan, arrivato un anno fa a Milano per sostituire l’insostituibile Eto’o. Il nazionale uruguaiano, autentico flop della stagione in corso, starebbe vagliando attentamente la proposta arrivata dal Brasile come confermato da Branca nella giornata di ieri. Il reparto offensivo verrà sfoltito ulteriormente in virtù del fatto che non verrà riscattato l’argentino Mauro Zarate. L’ex numero 10 laziale farà ritorno a Roma nonostante alcune prestazioni incoraggianti arrivate da quando c’è Stramaccioni.

    VIA LUCIO? – E’ in attesa di sviluppi anche il 34 enne Lucio. Il difensore brasiliano piace molto al Paris Saint-Germain, che è alla ricerca di un difensore di esperienza su cui poter far affidamento nella prossima Champions League, ma non è da escludere un ritorno in patria o in Germania dove Lucio ha già giocato con le maglie di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. Se dovesse arrivare la cessione del centrale brasiliano, l’Inter dovrebbe confermare Andrea Ranocchia, autore di una stagione deludente ma pur sempre uno dei migliori difensori italiani in prospettiva, a cui ben presto potrebbe aggiungersi un altro giovane difensore italiano. Infatti Branca starebbe pensando al ritorno di Marco Andreolli, difensore del Chievo che andrebbe ad occupare il posto lasciato libero dal ritiro di Ivan Cordoba.

  • Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter Cesena non era una partita facile e su questo era stato chiaro mister Stramaccioni alla vigilia. Il risultato premia i neroazzurri nonostante le enormi difficoltà manifestate durante i 90 minuti di gioco. Ciò che contava per il popolo interista erano i tre punti e alla fine così è stato.

    Parte forte l’ Inter subito pericolosi nei primi minuti. Gli uomini di Stramaccioni aggrediscono con un pressing alto e  i romagnoli stentano ad entrare in partita . Al 5′ primo tiro in porta della gara ad opera di Guarin, ma la conclusione è debole. Rispondono subito i romagnoli con Ceccarelli , ma il suo tentativo è facile preda di Castellazzi. Prende coraggio il Cesena, ma è l’Inter a rendersi ancora pericolosa con Sneijder e Alvarez. Ottima prova anche di Nagatomo, ispiratissimo sul settore sinistro.Gioca bene l’Inter ma è poco cinica sotto porta e al 20’ fallisce una clamorosa occasione con Pazzini che tira addosso ad Antonioli da pochi metri dalla linea di porta.  Al 28′ ci prova Sneijder su calcio piazzato ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Da sottolineare anche la vivacità di Ricky Alvarez autore di un ottimo primo tempo.

    La ripresa vede  il Cesena subito pericoloso con Vincenzo Iaquinta, il quale si invola in area avversaria ma calcia di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Castellazzi. L’Inter riparte un po’ più compassata rispetto ai primi 45 minuti di gioco. Sneijder prova ad imbeccare Pazzini con un tocco delizioso in area, ma il solito Antonioli respinge. Immediato rovesciamento di fronte da parte del Cesena che colpisce la traversa con Iaquinta. Al 56′ primo colpo di scena della gara. Ceccarelli riceve palla e calcia sul secondo palo con la palla che si infila in rete dopo una netta deviazione di Nagatomo. Dura soltanto due minuti il vantaggio del Cesena perché l’inter pareggia al 58′ con un tiro da fuori area di Obi, al primo goal in maglia neroazzurra.

    Mauro Zarate © Marco Luzzani/Getty Images

    Dopo il pareggio Stramaccioni lancia Milito e Zarate per Alvarez e Pazzini e l’Inter riprende a macinare gioco. Al 72′ passano i neroazzurri: Guarin si mette in proprio e scodella dalla destra un traversone, sul quale Zarate impatta di testa per il 2-1 dei padroni di casa. Il finale serve ai neroazzurri per controllare agevolmente il risultato e balzare inaspettatamente al terzo posto in piena lotta Champions.

    Le pagelle di Inter Cesena: 

    INTER

    Nagatomo 6,5 : Solito pendolino sulla sinistra. Sfortunato nella deviazione nel goal di Ceccarelli. PILE DURACEL

    Zarate 6,5 : La cura Stramaccioni funziona anche per lui. Il goal è di vitale importanza per la rincorsa al terzo posto dei neroazzurri. RINATO

    Sneijder 6,5: Vera spina nel fianco della difesa romagnola, le sue iniziative sono fondamentali per il gioco nerazzurro. GENIO DELLA LAMPADA

    CESENA

    Antonioli 7: Evita una potenziale goleada da parte dei neroazzurri con diversi miracoli. Mica male a 41 anni. ETERNO

    Ceccarelli 6,5: Prestazione sufficente, mezzo punto in più per il goal. STANTUFO

    Mutu 5: Dovrebbero chiamare “Chi l’ha visto” dopo il match di quest’ oggi. Non entra mai in partita. FANTASMA

     

    INTER :Castellazzi 6; Maicon 6, Lucio 6, Ranocchia 5.5, Nagatomo 6,5; Guarin 5.5, Cambiasso 6, Obi 6.5; Alvarez 6.5 (21′ st Zarate 6.5), Sneijder 6.5 (35′ st Poli sv); Pazzini 5 (15′ st Milito 6). .

    CESENA: Antonioli 7; Ceccarelli 6.5 (40′ Djokovic sv), Benalouane 5.5, Von Bergen 6, Rodriguez 6,Comotto 5.5 (19′ st Martinho 6); Santana 5.5, Guana 5.5, Parolo 5; Mutu 5(30′ st Lolli sv), Iaquinta 6.

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  • Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Entra subito nel cuore dei tifosi la nuova ‘Pazza’ Inter di Stramaccioni, con la grinta e la voglia di non mollare mai, marchio di fabbrica della vecchia squadra allenata da Mourinho. La vittoria pirotecnica e rocambolesca ottenuta contro il Genoa, potrebbe davvero rappresentare quella famosa scintilla di cui parlava Massimo Moratti. Nonostante il discorso terzo posto sia quasi compromesso, i giocatori hanno dato tutto in campo, dimostrando quell’attaccamento alla maglia che nelle ultime prestazioni era assolutamente mancato.

    Buona la prova tattica di Strama che con il nuovo 4-3-3 risveglia dal letargo invernale Mauro Zarate, dandogli la giusta dose di fiducia per fargli ritrovare la serenità smarrita. Il gol che realizza è la risposta migliore che un tecnico possa volere da un suo uomo. Da segnalare le note positive di Poli, Zanetti, un ritrovato Cambiasso, e un super Milito che con la tripla di oggi sale a 17 gol (avesse iniziato a segnare prima sarebbe stata un’altra stagione). Sale agli onori delle cronache anche l’oggetto misterioso Fredy Guarin che al suo esordio conquista il pubblico con buoni spunti, ottime giocate e un rigore conquistato. I quattro gol incassati non sono di certo un bel segnale, ma forse nemmeno Stramaccioni poteva immaginare un esordio così pazzo come la sua nuova Inter.

    Diego Milito © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Lucio 5,5 Qualche buona chiusura nel primo tempo, poi anche l’assist decisivo per Samuel, ma dimentica che il suo compito è quello di non far prendere gol, e nel finale compie un intervento un po’ troppo scomposto regalando il terzo rigore della partita ai rossoblu.

    Poli 6,5 Buonissimo l’impatto sulla partita del ex doriano. Il ragazzo ha qualità e sicuramente sta dimostrando di avere ulteriori margini di miglioramento. Chiude, corre, recupera e si concede anche qualche bella giocata nello stretto strappando gli applausi dei suoi tifosi.

    Zanetti 7 Il capitano nel suo vecchio ruolo, in sostituzione di Maicon non sfigura affatto, anzi. Corre come un ragazzino della primavera anticipando e scartando ogni avversario. Sfortunato sull’episodio del rigore, considerando come la distanza ravvicinata, il tocco di mano sarebbe potuto essere considerato involontario.

    Milito 7,5 Welcome back Principe. Per la serie scusate il ritardo. Mette a segno una tripletta che lo scaraventa a quota 17 gol. Considerando come abbia iniziato a segnare tardissimo, con una stagione migliore avrebbe lottato per il titolo cannonieri a mani basse.

    Zarate 6,5 Il vizio di non passare la palla ce l’ha sempre, ma stavolta i dribbling e le giocate da campione gli riescono, trovando un gol da cineteca con la palla che gira e beffa Frey. Ritrovato.

    PAGELLE GENOA

    Kaladze 5 Soffre tantissimo e commette una serie innumerevole di errori, tra cui il più brutto è dimenticarsi la marcatura su Milito nel primo gol.

    Veloso 5 Macchinoso e lento. Avrebbe dovuto essere il metro di riferimento della sua squadra, gestendo le chiavi del gioco rossoblu, invece risulta essere il peggiore in campo.

    Belluschi 6 Splendida la verticalizzazione per Palacio mettendolo in condizione di essere uno contro uno con il portiere nerazzurro. Poi fallo scriteriato su Guarin, che gli costerà il rosso diretto e il rigore per gli avversari

    Sculli 6,5 Bella e fortunata la sua rovesciata nel finale di primo tempo. Caparbio e determinato nell’azione in cui si conquista il calcio di rigore prendendosi il calcione in area da Lucio.

    Palacio 6 Spreca un occasione a inizio gara, poi segna un rigore e se ne procura un altro saltando con grande tecnica Julio Cesar.

    Video Inter Genoa

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