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  • Inter Silvestre, incontro Moratti e Zamparini a Milano

    Inter Silvestre, incontro Moratti e Zamparini a Milano

    Un contatto telefonico di ieri tra il presidente dell’Inter Massimo Moratti e quello del Palermo Maurizio Zamparini ha fatto aprire definitivamente la trattativa per il difensore Silvestre. L’incontro tra i due avverrà oggi a Milano, dove i presidenti delle rispettive squadre parleranno anche di Viviano e Balzaretti.

    Zamparini è stato subito chiaro con Moratti, ricordandogli che la cifra richiesta non si schioda dai 15 milioni di euro. Sicuramente fin troppo alta la richiesta del presidente rosanero in quanto Moratti non può certo arrivare a spendere una tale cifra in questo momento di difficoltà.

    Stiamo parlando con l’Inter in quanto è la società che ha manifestato maggiore interesse nei confronti di Silvestre, ma sono interessate anche società straniereha spiegato Perinettiun anno fa il Palermo lo ha pagato 7 milioni di euro, di conseguenza se Silvestre partisse, la cifra da incassare dovrebbe essere elevata“.

    Il presidente dell’Inter definisce il proprio un mercato saggio ma per ora i primi obiettivi, tranne Palacio, sono tutti sfumati: non sono infatti riuscite le trattative per Lavezzi, per Isla e per Lucas che ha spiegato di non voler muoversi dal Brasile.

    Moratti |© Valerio Pennicino/Getty Images

    La lista dei giocatori che potrebbero approdare all’Inter è però ancora molto lunga: Moratti non ha infatti nessuna paura dirimanere senza calciatori per la prossima stagione nonostante le partenze siano molte. In questi giorni Julio Cesar sembra sempre più lontano dall’Inter in quanto Stramaccioni ha dato il suo consenso alla cessione del portiere brasiliano ma solamente nel caso in cui poi i soldi guadagnati dalla sua vendita siano impiegati per Handanovic.

    E ad avere messo le mani su Julio Cesar sembra essere proprio il Paris Saint Germain, il quale non sembra convinto di Salvatore Sirigu e con l’acquisto del portiere brasiliano andrebbero sul sicuro. Ancora nessuna trattativa invece per la vendita di Forlan e Lucio: i due hanno molto richieste ma la società neroazzurra non riesce a trovare un accordo valido.

    Ancora niente anche dal fronte di Parma dove la trattativa per il piccolo Giovinco sembra essere l’ennesimo flop in casa Inter; il giocatore ora impegnato con la nazionale agli Europei pare essere sempre più vicino al ritorno a Torino per vestire la maglia bianconera.

  • Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Si fa sempre più calda la trattativa Inter-Palermo per Matias Silvestre, centrale rosanero con il vizio del gol. L’Inter è sempre più propensa ad acquistare il 27enne difensore argentino, per il quale si era mosso anche il Milan prima che i rossoneri confermassero Thiago Silva e virassero le loro mire su Acerbi o la conferma per un altro anno di Alessandro Nesta. A disturbare i nerazzurri adesso c’è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, pronto a ricevere in Russia l’ex difensore del Catania. Proprio per questo l’Inter sta intensificando i discorsi con il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che per lasciare andar via il suo difensore pretende una cifra superiore ai 7 milioni pagati da lui un anno fa al Catania. Presupposto più che giusto quello del presidente rosanero che vuole monetizzare al meglio la cessione di uno dei migliori difensori in termini realizzativi del campionato di Serie A 2011/2012.

    La richiesta del Palermo per la cessione di Matias Silvestre si aggira intorno ai 13 milioni di euro, cifra che in questo momento l’Inter non è disposta a spendere. L’ultima offerta nerazzurra per il centrale argentino è rappresentata da 4 milioni di euro più l’altra metà di Emiliano Viviano (in comproprietà tra Inter e Palermo). Zamparini non propenso a questa soluzione chiede più cash per il suo difensore e l’Inter adesso spera di abbassare la richiesta economica del vulcanico presidente rosanero e chiudere la trattativa intorno ai 9 milioni. Il club di Massimo Moratti potrebbe essere la prossima destinazione di Silvestre che all’Inter andrebbe a formare insieme a Walter Samuel una coppia di centrali ex Boca Juniors.

    Matias Silvestre in azione contro Diego Milito © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    L’ex difensore del Catania infatti è cresciuto nelle giovanili del Boca sino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2002/2003. Quella fu la prima di 5 stagioni al Boca per Silvestre che nel gennaio del 2008 fu acquistato dalla squadra catanese per 1,5 milioni di euro grazie a Pietro Lo Monaco, direttore sportivo passato poche settimane fa al Genoa di Preziosi. In 3 stagioni e mezzo a Catania, Matias Silvestre totalizza in Serie A ben 118 presenze andando in rete in 7 occasioni. La miglior stagione in termini realizzativi è proprio quella del 2010/2011 con 36 presenze e 6 gol. Nell’estate del 2011 avviene il trasferimento in un’altra squadra siciliana ovvero il Palermo. Con la maglia dei rosanero totalizza 29 presenze e 5 reti e confermandosi difensore goleador si guadagna la stima di grandi società italiane (Inter e Milan su tutte) e europee (Tottenham e Zenit per citarne due).

    L’avventura palermitana di Silvestre sta per chiudersi dopo una sola stagione, per lui si preannuncia un meritato salto di qualità in una società dalle ambizioni ben diverse con tutto il rispetto per il Palermo. L’Inter fa sul serio e l’acquisto del centrale argentino andrebbe a colmare l’imminente partenza di Lucio, sempre più vicino all’approdo in Turchia tra le fila del Fenerbache. Il 27enne argentino troverà una concorrenza agguerrita in nerazzurro dove, oltre a Samuel che sembra essere il primo nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni, ricordiamo Andrea Ranocchia e Christian Chivu, fresco di rinnovo contrattuale con la società di Corso Vittorio Emanuele. La colonia argentina nerazzurra è pronta ad ampliarsi ulteriormente.

     

  • Milan, idea Balzaretti, Zamparini frena

    Milan, idea Balzaretti, Zamparini frena

    Calciomercato Milan, Galliani starebbe pensando a Federico Balzaretti per la fascia sinistra. Il calciatore del Palermo, che compirà 31 anni a dicembre, sarebbe entrato prepotentemente nelle mira del Diavolo, secondo quanto riportato questa mattina da Gazzetta e Corriere dello Sport. Il rosanero andrebbe a riempire così il “vuoto” della corsia di sinistra rossonera, da alcuni anni punto debole dello scacchiere milanista. E’ ormai noto dalla scorsa estate il desiderio del calciatore di trovare una nuova sistemazione, diversa da Palermo, il cui rapporto dura dal gennaio 2008. Sia la stagione scorsa che alcuni mesi fa si era parlato insistentemente di un suo possibile approdo a Parigi, per indossare la maglia del Paris Saint Germain. Gli sceicchi sembravano sul punto di chiudere la trattativa con il presidente Maurizio Zamparini, ma al termine di entrambe le sessioni di mercato non se ne fece più nulla, considerato anche l’acquisto del laterale sinistro Maxwell (ex Barca e Inter) nei primi giorni del 2012.

    federico balzaretti | © Claudio Villa/Getty Images

    Secondo quanto riporta oggi il sito di Sportmediaset, Galliani avrebbe contatto la dirigenza rosanero offrendo uno scambio con il giovane Darmian, jolly del reparto difensivo e una delle migliori promesse del vivaio rossonero di qualche anno fa. La proposta dell’ad rossonero sarebbe stata rispedita al mittente senza troppi inconvenevoli. A Palermo infatti Balzaretti è uno di quei calciatori tenuti in grande considerazione, ovvero un giocatore fondamentale nella rosa del neo tecnico Sannino. A rinforzare ulteriormente l’imprescindibilità del terzino sinistro sono le parole del presidente dei siciliani Zamparini, che ai microfoni di Radio Radio definisce il passaggio di Balzaretti al Milan un’autentica bufala di calciomercato, rivendicando uno speciale rapporto che, a detta dello stesso Zamparini, intercorre tra lui e il calciatore di Torino. Il patron rosanero ha parlato di Balzaretti come se fosse un figlio, specificando di essere per il calciatore come un secondo padre. Ha inoltre ricordato ai giornalisti che la ragazza del calciatore è di Palermo, e l’unica ipotesi di trasferimento (Paris Saint Germain) è definitivamente tramontata dopo il nulla di fatto durante il mercato di gennaio, e che a questo punto Balzaretti non ha alcuna intenzione di spostarsi dall’isola.

    La dirigenza del Milan punta sopratutto al fatto che il contratto del terzino è in scadenza nel 2013, e qualora il giocatore venisse tentato dalle sirene rossonere, nonostante le dichiarazioni di Zamparini facciano pensare il contrario, la società del Palermo si ritroverebbe con le mani legate, dal momento che rischierebbe di perdere poi il calciatore a parametro zero dopo dodici mesi. Un revival già visto nell’isola siciliana. Infatti non è trascorso ancora un anno da quando Antonio Nocerino è approdato a Milanello nell’ultimo giorno disponibile della sessione estiva. Un trasferimento considerato alla stregua di una “rapina” da parte del presidente Maurizio Zamparini qualche mese più tardi, ripensando al milione di euro incassato per la cessione di uno dei pezzi più pregiati del centrocampo palermitano, la cui situazione contrattuale era uguale a quella in cui si trova oggi Federico Balzaretti.

    Saprà Galliani regalare un nuovo colpo low cost al tecnico Massimiliano Allegri, oppure stavolta “vincerà” Zamparini?

  • Monti “Fermare il calcio per 2-3 anni”. Zamparini “Si vergogni”

    Monti “Fermare il calcio per 2-3 anni”. Zamparini “Si vergogni”

    La ricetta di Mario Monti contro il sisma sportivo che sta colpendo il nostro calcio? Una sospensione di 2-3 anni di tutte le manifestazioni calcistiche italiane. E’ quanto auspica il Presidente del Consiglio che ha risposto così alle domande poste in merito al calcioscommesse durante il vertice italo-polacco a Villa Madama con il Primo Ministro Donald Tusk, precisando allo stesso tempo che non si tratta di una proposta del governo da portare in Parlamento:

    «Le notizie di questi giorni inerenti al calcio provocano una profonda tristezza e sembrano far emergere uno scenario che fa rabbrividere. In questi ultimi anni abbiamo visto tanti fenomeni indegni: abbiamo assistito di recente a un invisibile ricatto pieno di omertà, con giocatori che a Genova si sono inginocchiati di fronte a chissà quali minacce da parte di poteri occulti. Inoltre trovo inammissibile che siano stati usati e vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio. Alla luce di questo scenario lancio una proposta che non è una proposta mia del mio governo, ma semplicemente una riflessione ad alta voce: mi domando se per due o tre anni non gioverebbe una totale sospensione di questo gioco».

    Non sono tardate ad arrivare le reazioni dal mondo del calcio, il primo a prendere posizione contro il premier è stato il vulcanico presidente del Palermo Maurizio Zamparini che ha risposto duramente condannando fermamente la riflessione di Monti: «Si vergogni per quello che ha detto, l’unica cosa indegna è che uno come lui osi dire quello che ha detto. Con i suoi provvedimenti sta distruggendo l’Italia, dovrebbe riflettere prima di parlare. Inoltre dimostra di essere ignorante perchè allo Stato ogni anno le società di calcio professionistiche versano ben 800 milioni di euro» riferendosi ai soldi pubblici che le società utilizzano per ripianare i propri bilanci.

    Mario Monti © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    A Zamparini hanno fatto eco le dichiarazioni di Gianni Rivera, un’istituzione del calcio italiano e attuale presidente del settore giovanile e scolastico della Figc, che esprime tutta la sua amarezza verso le parole del Presidente del Consiglio: «Provo dispiacere per la sua uscita, le sue sono frasi fuori luogo e fuori tempo. Non sono un difensore di questo calcio ma non bisogna esagerare. Visto che sono state dette da Monti c’è da preoccuparsi per il futuro del Paese». Sulla stessa scia il numero uno della federazione Giancarlo Abete «Capisco e condivido l’amarezza del presidente Monti ma fermare i campionati significherebbe mortificare tutto il calcio, penalizzare chi opera onestamente ,la gran parte del nostro sistema, e perdere migliaia di posti di lavoro. Non è questa la soluzione» affondando poi il colpo sui soldi pubblici destinati alle società «Il calcio professionistico non riceve un euro di fondi pubblici. E’ finanziato da risorse provate e introiti commerciali. Versa 1.100 milioni l’anno all’Erario, i 64 milioni di contributo alla Figc sono per dilettanti, giovani, giustizia sportiva, settore arbitrale, bisogna stare attenti a non ingenerare equivoci».

    Inevitale che quanto detto da Monti non farà altro che scatenare altre reazioni provenienti dal mondo del calcio e non solo.

  • Palermo, Paulo Dybala. Zamparini sicuro

    Palermo, Paulo Dybala. Zamparini sicuro

    Il calciomercato del Palermo vive in queste ore il caso Paulo Dybala. Zamparini sembra sicuro del suo acquisto, tanto da averlo annunciato in pompa magna prima del derby di sabato scorso contro il Catania. La trattativa però non sarebbe affatto conclusa. Infatti il presidente rosanero si trova difronte un rebus di difficile soluzione, dal dolce sapore sudamericano. La situazione più complicata è quella relativa alla situazione contrattuale del calciatore. Da una parte c’è il procuratore Gustavo Mascardi che da tempo dichiara di essere il detentore dell’intero cartellino di Paulo Dybala. Dall’altra il fratello dell’attaccante classe ’93, il quale afferma come siano in realtà gli agenti Gonzalo Rebasa e Omar Peiron coloro che dovrebbero gestire la cessione della “Joya”.

    ANNUNCIO – E a dire che soltanto due giorni fa sembrava fatta. Il nuovo fuoriclasse sudamericano a Palermo da quest’estate. Forse tutto troppo semplice, anche per una vecchia volpe come Zamparini. Gli affari Cavani, Pastore, Hernandez, Vazquez parlano da soli. A questi era pronto ad aggiungersi anche Paulo Dybala, che in Argentina è spesso paragonato al piccolo Messi. Un accordo trovato con il presidente dell’Instituto sulla base di 12 milioni di euro, come confermato questa mattina dallo stesso presidente rosanero a Radio Gol. Gli interrogativi però rimangono.

    paulo-dybala

    NULLO – Se davvero Dybala è un calciatore del Palermo, perché dall’Argentina arrivano notizie decisamente meno entusiastiche in merito al trasferimento in rosanero? A dirlo è il segretario generale dell’Instituto, Jose Theaux, che fa intendere come la trattativa per Dybala sia tutto fuorché conclusa. Il motivo? Il presidente della società argentina non avrebbe alcun potere di firma all’interno del club e non avrebbe ricevuto l’autorizzazione nel procedere alla trattativa. La conseguenza primaria di tali dichiarazioni è la completa invalidità della trattativa fra Zamparini e Juan Carlos Barrera (numero uno del club capolista in Primera B Nacional).

    INTER – Oltre alle spine burocratiche, il Palermo deve risolvere un altro problema, forse più difficile rispetto a alle lotte interne fra procuratori e dirigenti dell’Instituto. Dybala vuole i rosanero? A tal proposito le ultime notizie davano il talento argentino più propenso ad un avventura con la maglia dell’Inter, oppure al Napoli, mentre la Sicilia non rappresenterebbe attualmente una priorità.

    CHI E’ – Paulo Dybala è la “Joya” dell’Instituto de Cordoba. Il primo posto nella Serie B argentina è merito anche dei 17 gol in 31 presenze dell’attaccante classe ’93, al suo primo anno tra i professionisti. E’ l’attaccante centrale nel 4-3-3 dell’allenatore Franco. L’altezza è la stessa di Messi (169 m), la finalizzazione non è da meno. Ha una velocità di base importante e un ottimo dribbling. Ama passare il pallone di prima ai propri compagni di squadra, facendo dell’altruismo una qualità più che apprezzabile. Restano dei dubbi riguardo il suo ambientamento in Italia, sarà il Barbera o un altro stadio a dare una risposta.

    Dybala, scheda giocatore
    Nome: Paulo Dybala
    Data di nascita: 15 novembre 1993
    Città natale: Laguna Larga
    Paese: Argentina (passaporto polacco)
    Altezza: 169 cm
    Peso: 72 kg
    Ruolo: attaccante centrale
    Piede: sinistro
    Debutto in Primera B Nacional: 13 agosto 2011 (Instituto Huracan 2-0)
    Primo gol in Primera B Nacional: 20 agosto 2011 (Aldovisi Instituto 2-2)
    Curiosità: c’è chi lo paragona a Messi, chi ad Aguero, chi a Montella
    Profilo Twitter: @PauDybala_JR

    VIDEO PAULO DYBALA, LE MIGLIORI GIOCATE
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  • Zamparini e Lotito squalificati per calciomercato irregolare

    Zamparini e Lotito squalificati per calciomercato irregolare

    Un altro caso si abbatte sul mondo del calcio, anche se in confronto alla bufera calcioscommesse di tratta di una pioggia leggera: protagonisti del “fatto” sono due presidenti di serie A, Zamparini e Lotito, rispettivamente patron di Lazio e Palermo, condannati dalla Commissione disciplinare della Federcalcio a 10 e 12 mesi di squalifica, per “operazioni di mercato irregolari”. Nel caso di Lotito le irregolarità sono legate agli acquisti di Mauro Zarate e Julio Cruz mentre, nel caso di Zamparini, la contestazione riguarda le operazioni condotte per acquistare l’ argentino Pastore, attualmente in forza al Paris Saint Germain.

    Nel caso di Maurizio Zamparini, in particolare, il reato è legato al ricorso ad una società esterna per visionare il calciatore – una possibilità riservata solo ai direttori sportivi – e per non aver conferito il mandato agli agenti del calciatore sull’apposto modulo standard previsto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

    Maurizio Zamparini | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Oltre a Zamparini, poi, è stato punito anche il segretario generale del club rosanero, Roberto Fellicori, cui è stata inflitta un’inibizione di due mesi. Sono stati assolti, invece, l’allora ds del Palermo Walter Sabatini, ed il procuratore di Pastore, con grande disappunto del vulcanico presidente rosanero che commenta la squalifica ricevuta come un classico “pasticciaccio all’italiana, perchè io non ho nulla da nascondere, anche se a 71 anni sono stanco di queste cose: da parte mia non c’è stato alcun giochino e la sentenza che mi riguarda è un cumulo di errori formali”.

    Il presidente biancoceleste Claudio Lotito, invece, è stato condannato per aver intrattenuto rapporti con due società, nel ruolo di mediatrici, nelle operazioni connesse agli acquisti degli argentini Mauro Zarate e Julio Cruz, nella sessione di mercato del 2009: società alle quali il patron laziale ha versato commissioni per circa due milioni di euro ma senza conferire loro mandato ufficiale violando, dunque, il regolamento della Figc. Oltre alla squalifica comminata al presidente Lotito, così come nel caso del Palermo, anche alla Lazio è stata inflitta una multa da 80 mila euro.

  • Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina Palermo sarà uno dei match più interessanti del turno infrasettimanale di mercoledì 11 aprile. I viola sono a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo l’exploit inatteso a San Siro contro il Milan, mentre i rosanero devono cercare di racimolare quei punti necessari per raggiungere la salvezza matematica e dare spazio a quei giovani tanto invocati dal patron Zamparini.

    La vittoria ottenuta a San Siro è stata vero e proprio ossigeno per i viola che hanno potuto calmare per un po’ le critiche di tifoseria ed addetti ai lavori mentre, per quanto riguarda la compagine di Bortolo Mutti, si deve assolutamente raggiungere quanto prima la quota salvezza, che con la vittoria del Lecce contro la Roma dell’ultimo turno, si è alzata non consentendo ancora di chiudere il campionato in tranquillità.

    Delio Rossi non ha sciolto ancora i pochi dubbi dell’undici iniziale viola ma si dovrebbe andare verso una riconferma in blocco della squadra che ha espugnato San Siro con l’italo – brasiliano Amauri da titolare e con Adem Ljajic in panchina. In mediana possibile opportunità dal primo minuto per Lazzari con il ballottaggio per l’ultimo posto fra Berhami ed Olivera con lo svizzero favorito. Bortolo Mutti recupererà Mantovani, Donati ed Hernandez, tutti assenti contro la Juve per squalifica con lo sloveno Josip Ilicic che si dovrà accomodare in panchina dopo la scialba – e per certi versi irritante prestazione – fornita al Barbera contro i bianconeri di Conte. In difesa sono ancora assenti sia Matias Silvestre che Federico Balzaretti e quindi, altra opportunità da titolare per il giovane Labrin che non ha certamente sfigurato nelle precedenti uscite.

    Amauri ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Probabili formazioni Fiorentina Palermo

    Fiorentina (3-5-2) – Boruc; Gamberini Natali Nastasic; De Silvestri Behrami Montolivo Lazzari Pasqual; Jovetic Amauri. A disposizione: Neto, Felipe, Olivera, Kharja, Vargas, Marchionni, Ljajic. Allenatore: Rossi

    Palermo (3-5-2) – Viviano; Munoz Mantovani Labrin; Pisano Migliaccio Donati Barreto Acquah; Miccoli Hernandez. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Ilicic, Budan. Allenatore: Mutti.

  • Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Sabato pomeriggio, alle ore 18, 30 lo stadio Barbera di Palermo accoglierà una sfida molto attesa e, di certo, delicata, soprattutto in chiave vertice della classifica. Di scena, contro i rosanero, la Juventus di Antonio Conte, che giunge in terra sicula rinvigorita dalle ultime uscite positive, dopo aver rosicchiato due punti al Milan nell’ultimo turno di campionato, ed, in particolare, dopo la bella vittoria ottenuta contro il Napoli nel posticipo di domenica scorsa. Un match delicato, dunque, contro il Palermo di Bortolo Mutti, nel turno di campionato prima della Pasqua, che Antonio Conte spera possa rivelare solo ed esclusivamente sorprese positive. In tal senso, si può “leggere” in questa direzione il discorso che il mister ha rivolto ieri alla squadra prima dell’allenamento a Vinovo, in cui ha mostrato – ancora una volta – tutta la sua determinazione e la sua grinta, nell’intento di spronare i suoi a dare il massimo da qui alla fine, per poter “iniziare a guardare davanti”, senza lasciare nulla sul campo.

    In un clima già assolutamente elettrico, tipico dei momenti “topici” della stagione, dunque, la Juventus giungerà in Sicilia per la sfida ai rosanero del presidente Maurizio Zamparini, il quale – in preparazione all’incontro – ha avuto modo di analizzare il match, sia dal punto di vista della sua squadra che dal punto di vista bianconero. In particolare, secondo il vulcanico presidente, “la Juventus avrà tantissimo da perdere, mentre il Palermo affronterà la sfida di sabato in maniera serena”, aggiungendo, poi, con una punta tagliente che “in ogni caso, la Juventus dovrà pur perderla una partita quest’anno, o no?”, riferendosi inequivocabilmente al fatto che la Juventus di Conte è ancora imbattuta nella presente stagione, ed augurandosi indirettamente che possa essere proprio il suo Palermo la prima squadra a fare uno sgambetto alla Signora.

    In casa Palermitana, poi, oltre al presidente Zamparini, che pare essere già caricato a mille per la sfida contro i bianconeri, un altro uomo importante ha parlato dell’incontro di sabato pomeriggio: è il caso di Fabrizio Miccoli, ex di turno, che più volte ha dimostrato di avere ancora qualche strascico di risentimento nei confronti della Signora.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    L’attaccante salentino, capitano del Palermo, si augura di realizzare una rete contro la squadra bianconera, anche se sa bene che “non sarà facile”, perchè la Juventus ha una difesa molto solida, al contrario di quella rosanero che è una delle più battute della serie A (con circa 30 gol incassati in più rispetto alla Juventus, ndr).

    Inoltre, Fabrizio Miccoli esprime parole di grande rispetto nei confronti dei prossimi avversari che, finora, lo hanno “impressionato molto”, poichè si sono mostrati alla pari del Milan, dimostrando di essere una grande squadra, e contro la quale bisognerà “essere concentrati già da oggi per quella che sarà la partita più difficile del campionato”. Oltre alle tematiche di stretta attualità legate al prossimo turno di campionato, Fabrizio Miccoli ha parlato – fra il serio ed il faceto – anche della situazione in casa bianconera, circa la “questione Del Piero”, che a fine stagione, a seguito della scadenza del proprio contratto, dovrebbe lasciare la sua squadra di sempre. In tal senso, Miccoli non nasconde come potrebbe fargli piacere un approdo di Alex al Palermo, al punto che sarebbe anche disposto ad offrirgli anche la “sua” maglia numero dieci: “la maglia non è un problema, intanto convinco Alex a venire al Palermo, poi vedremo…”

  • Zeman chiude le porte al Palermo di Zamparini

    Zeman chiude le porte al Palermo di Zamparini

    Il suo Pescara continua a vincere e divertire ed il suo nome è accostato a club di blasone, ma Zdenek Zeman pensa al campionato da vincere e non al futuro. Tuttavia, con il suo solito eloquio fatto di ironia e garbo, lascia capire che la prossima stagione non è lontanissima e che le voci di mercato iniziano a farsi insistenti.

    Se in casa Inter il suo nome nella griglia dei papabili alla panchina interista sembra essere soppiantato da quelli di Blanc e Villas Boas (con Guardiola variabile impazzita) e le ipotesi Napoli e Roma sembrano flebili, altri club appaiono stuzzicati dall’idea di affidarsi al boemo (Fiorentina, Catania etc. etc.) con il Palermo in prima fila. A sorpresa, tuttavia, Zeman chiude le porte al suo ritorno da Re in Sicilia dove incantò alla guida del Licata. Il motivo? Non la ‘paura’ di un Presidente vulcanico come Maurizio Zamparini, ritenuto non a torto un autentico ‘mangia-allenatori’, ma un passato nel quale le strade di Zeman e dei Rosanero potevano incrociarsi più volte senza mai sovrapporsi. “Non ho reazioni a queste voci, possono anche far piacere ma le chiacchiere stanno a zero”, dichiara nella conferenza stampa di vigilia Cittadella-Pescara. “Il Palermo? Per me è impossibile, con Zamparini per tre volte ero d’accordo e tre volte lui ha fatto saltare tutto, stavolta farei saltare io. Perché? Ve lo racconterò quando scriverò un libro”. Scriverà davvero una biografia? “No”.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Poi apre al rinnovo al Pescara, anche se i tempi non sono ancora maturi per suggellare l’accordo nonostante con la società biancazzurra i rapporti sono ottimi ed i progetti importanti: “sto bene a Pescara, spero si potrà continuare”. C’è una serie A da conquistare, possibilmente senza appendice playoff, ed il salto di categoria sarebbe fondamentale per la conferma anche se ad Aprile dovrebbero esserci sviluppi per il rinnovo del contratto che scade a Giugno: “non sono i tempi giusti ora, ma le condizioni ci sono”. A breve, dunque, ci saranno novità. In un senso o nell’altro.

  • Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    La santa alleanza tra Milan Juventus si riduce ad una mera questione terrena. Galliani e Agnelli hanno confermato di creare un duo inossidabile all’interno dell’assemblea di Lega. Moratti e gli altri presidenti ribelli di Serie A devono digerire l’ennesimo boccone amaro. Beretta è stato riconfermato presidente fino al termine della stagione, quando sarà discusso il nuovo statuto della Lega. A margine dell’assemblea il patron rosanero Zamparini si è detto scettico riguardo la presunta crisi dei rapporti fra la società rossonera e quella juventina. Il linguaggio politichese sortisce un effetto miracoloso sui nervi scoperti di Milan e Juve.

    Il palazzo ripiana la rissa verbale che si trascinava dal primo tempo del big match di sabato scorso, e accende un sole che non si vedeva da tempo (oggi a Milano giornata primaverile con 24° gradi). Avrà sicuramente destato scalpore l’improvvisa riappacificazione tra Agnelli e Galliani. La sottolineatura è d’obbligo perché il Milan e lo stesso amministratore delegato rossonero hanno chiarito che si tratta di una pace  strettamente personale tra la figura del numero uno bianconero e l’ad della società di Via Turati.

    andrea agnelli | © Dino Panato/Getty Images

    Non a caso l’intesa è stata ritrovata in prossimità di un giorno strategico importante, ovvero l’elezione del nuovo presidente di Lega. La posizione di Milan e Juve è riuscita a imporsi anche oggi. Confermato il dimissionario Beretta e l’ipotesi di un presidente interno affiancato da un amministratore interno (secondo quanto dichiarato dallo stesso Maurizio Beretta al termine dei lavori odierni).

    Tra coloro che non credono alla guerra descritta dai quotidiani sportivi c’è il patron rosanero Zamparini. Quest’ultimo infatti ha espresso tutte le sue perplessità in merito alla situazione creatasi in seguito al gol-fantasma di Muntari, dichiarando in maniera esplicita che “se c’è da spartire il bottino in Lega vanno d’accordissimo”, e ricordando come le due società in questione non siano abituate a ricevere errori arbitrali.