Tag: maurizio domizzi

  • Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Vittoria pesantissima nella corsa all’Europa per l’Inter che espugna il Friuli per 2-1, il gol vittoria lo segna Podolski pochi secondi dopo esser entrato in campo.

    Ad uscire tra gli applausi però è stata l’Udinese. I bianconeri, nella serata del 205° gol di Di Natale in Serie A, che è valso l’aggancio a Roberto Baggio, sono rimasti in 10 al 40° per il rosso a Domizzi, poi in 9 al 58° quando l’arbitro Rocchi ha espulso Badu autore di una protesta troppo veemente. Nonostante la doppia inferiorità numerica la squadra di Stramaccioni ci ha provato e al 92° ha anche avuto la palla del 2-2 con Perica, salvata in corner.

    Come già detto 3 punti importanti per l’Inter ma certamente Mancini dovrà limare quei difetti, come la mancata capacità di chiudere il match, visti nella serata friulana, per cercare di continuare a tenere vivo il sogno europeo.

    Veniamo al racconto della gara.

    Stramaccioni conferma sostanzialmente l’undici visto contro il Milan sabato scorso, fatta eccezione per Geijo che lascia il posto a Thereau.

    Mancini invece torna a schierare Kovacic dall’inizio, il croato si sistema a metà campo con Medel e Guarin. In difesa Felipe prende il posto dello squalificato Ranocchia.

    Il primo quarto d’ora vede regnare l’equilibrio con alcuni tiri dalla distanza, Guarin per l’Inter, respinge Karnezis, Allan per l’Udinese, palla fuori, poi Hernanes su punizione ribattuta fuori dal portiere greco. Il ritmo cresce a tratti ma almeno sino alla mezz’ora non si assiste ad occasioni pericolose. Proprio al 30° Hernanes ha una buona occasione ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Karnezis. Al 40° Domizzi prende il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in 10. Sul finale di frazione è bravo il portiere dei bianconeri a deviare in corner prima un diagonale ravvicinato di Icardi e poi una conclusione da dentro l’area di Hernanes. Il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0.

    L'esultanza di Podolski | Foto Twitter
    L’esultanza di Podolski | Foto Twitter

    Si riparte e subito l’Inter ottiene il calcio di rigore per il contatto tra Danilo e Kovacic, dal dischetto va Icardi che trasforma. L’Udinese però ha un’immediata reazione d’orgoglio, Allan s’inventa la giocata si avvicina all’area, serve Di Natale che davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter potrebbe subito riportarsi avanti ma la conclusione di Kovacic esce di poco. Al 58° altra svolta, Badu protesta troppo vivacemente per un fallo non fischiato e Rocchi gli mostra prima il giallo poi il rosso diretto, Udinese in 9 contro 11. Al 65° Mancini si gioca la carta Podolski ed il tedesco colpisce subito, con un bel tiro da fuori che batte Karnezis. L’Udinese paga la doppia inferiorità numerica e l’Inter sfiora il gol del 3-1 ancora con Podolski. I nerazzurri gestiscono il gioco e vanno nuovamente vicini alla rete con una conclusione di Hernanes fuori di poco. L’Udinese però, sopratutto Allan, ci crede e prova a spaventare l’Inter nel finale. Nel recupero il Friuli grida al gol ma il colpo di testa di Perica viene salvato in corner. I bianconeri ci mettono tutto il cuore ma non basta, passa l’Inter che continua a sognare l’Europa. 

     

    UDINESE – INTER 1-2 (47° rig. Icardi (I), 50° Di Natale (U), 65° Podolski (I))

    Udinese (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; Allan, Pinzi, Badu; Guilherme (44° Pasquale); Thereau, Di Natale (61° Kone).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’ Ambrosio, Vidic, Felipe, Santon; Guarin (65° Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes (89° Gnoukouri); Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi

    Ammoniti: Pinzi (U), Guarin (I), Karnezis (U), Widmer (U), Palacio (I)

    Espulsi: Domizzi (U), Badu (U)

  • Disastro Roma, l’Udinese vince in rimonta con un cucchiaio di Di Natale

    Disastro Roma, l’Udinese vince in rimonta con un cucchiaio di Di Natale

    Disastro Roma. E fa festa l’Udinese che sotto di due gol non si arrende e riesce a ribaltare una gara che sembrava ormai compromessa dopo la doppietta messa a segno da Lamela. Ma prima Domizzi dimezza le distanze e poi nella ripresa Di Natale mette la freccia permettendo ai friulani di conquistare tre punti d’oro considerando l’emergenza dovuta a squalifiche e infortuni. Zeman deve rinunciare a Balzaretti mentre lascia fuori Burdisso: ai loro posti ci sono Dodò e Marquinhos. Dall’altro lato organico non al top per Guidolin che si ritrova senza sei uomini e getta nella mischia sin da subito Angella e Coda.

    L’avvio dei giallorossi è spettacolare, con la squadra che come al solito interpreta alla grande la gara costruendo occasioni su occasioni, regalando spettacolo e così anche i gol non tardano ad arrivare. Protagonista assoluto Lamela che già nei primi 20’ sfiora la marcatura in ben tre occasioni, supportato alla perfezione da Totti e dal giovane Dodò che non ha sfigurato. Al 22’ ecco il vantaggio capitolino: Lamela si porta sulla linea di fondo, con la finta di crossare in mezzo mette a sedere Brkic e a porta vuota non deve fare altro che insaccare in rete. Ma non è finita visto che 2’ dopo una grande azione cominciata da Totti e passata per Osvaldo permette ancora a Lamela, con un colpo di testa, di raddoppiare.

    Il rigore di Di Natale
    Il rigore di Di Natale © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Qui, di fatto, finisce la partita della Roma. E comincia quella dell’Udinese. Alla mezz’ora infatti Osvaldo, involontariamente, regala palla a Domizzi che davanti a Stekelenburg non ha problemi ad insaccare. E sin da subito i friulani potrebbero pareggiare ma il tiro di Di Natale finisce di poco a lato. Ad inizio ripresa però ecco il 2 a 2: Armero svirgola un tiro e sulla sfera si avventa Di Natale che insacca. La Roma ricomincia ad attaccare ma stavolta è tutto più confusionario. Marquinho, Florenzi e Destro vengono gettati nella mischia da Zeman nel tentativo di riportarsi in vantaggio ma i giallorossi cadono a 2’ dalla fine quando l’arbitro concede un rigore, molto generoso, all’Udinese per un contatto tra Castan e Pereyra. Dal dischetto Di Natale, con il cucchiaio, non sbaglia, e termina cosi 3-2 per gli ospiti la sfida.

    Le pagelle di Roma-Udinese:
    Castan 5: Al di là del rigore, molto generoso, non infonde sicurezza ai suoi compagni di squadra.
    Totti 6,5: Grande primo tempo, poi cala nella ripresa. Ma di sicuro è tra i più positivi.
    Lamela 7: Due gol che sembrano portare al successo la Roma. Ed invece a conti fatti servono solo ad aumentare i rimpianti.
    Brkic 5: Sul primo gol fa la figura del pollo. Per sua fortuna però le due reti subite non incidono sulla vittoria della propria squadra.
    Pereyra 6,5: Al di là della furbizia nel conquistarsi un rigore molto dubbio, è uno dei più attivi della propria squadra.
    Di Natale 7: La sua doppietta manda in orbita i friulani che così trovano un successo insperato.

    Il tabellino di Roma-Udinese
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6; Piris 5,5, Marquinhos 5, Castan 5, Dodò 6 (18′ st Marquinho 5,5); De Rossi 5,5, Tachtsidis 5, Pjanic 5 (24′ st Florenzi 6); Lamela 7,Osvaldo 5,5, Totti 6,5 (38′ st Destro sv). In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Burdisso, Bradley, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman 5
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic 5; Angella 5 (24′ st Heurtaux 6), Coda 6, Domizzi 6; Faraoni 5 (1′ st Badu 6), Pereyra 6,5, Allan 6, Lazzari 6, Armero 6 (38′ st Gabriel Silva sv); Maicosuel 5,5; Di Natale 7. In panchina: Padelli, Pawlowski, Berra, Willians, Fabbrini, Barreto, Ranegie, Zielinski. Allenatore: Guidolin 7

    Le video immagini di Roma-Udinese
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  • La tripletta di Bobadilla complica l’Europa dell’Udinese

    La tripletta di Bobadilla complica l’Europa dell’Udinese

    Svizzera amara per l’Udinese, battuta dallo Young Boys per 3-1 grazie ad una tripletta dell’argentino Raul Bobadilla, già capocannoniere della squadra in campionato. I friulani pagano il turnover massiccio di Francesco Guidolin, che decide di lasciare in panchina Di Natale e Pereyra in una formazione titolare già impoverita dalle assenze dei vari Basta, Pinzi, Pasqual e Pinzi e gli “indisponibili” perché nemmeno inseriti nella lista per l’Europa League (i brasiliani Maicosuel, Barreto e Allan). Sebbene povera di elementi pericolosi, l’Udinese ha comunque fatto pochissimo per portare a casa almeno un pareggio, risultato di per sé prezioso, che poteva consentire ai bianconeri di dare continuità al successo ottenuto ad Anfield nei primi giorni di ottobre.

    INIZIA IL BOBADILLA SHOW– Allo Stade de Suisse si mette subito male per l’Udinese, in svantaggio dopo soli quattro minuti per la prima rete della serata di Bobadilla, bravo ad approfittare di una retroguardia difensiva bianconera non di certo impeccabile. Nel primo tempo stupisce la pochezza dei friulani, protagonisti di una prestazione al limite della decenza. Della gestione Guidolin quella di ieri sera è stata forse la partita più brutta a livello europeo. Un peccato, sopratutto per i mille tifosi che da Udine avevano seguito la squadra nella trasferta svizzera, convinti di un’altra bella prova dopo quella contro i Reds.

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    Raul Bobadilla, il giustiziere dell Udinese in Svizzera | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    ENTRA TOTO’ – Nella ripresa il tecnico bianconero cerca di correre ai ripari inserendo il capitano e Pereyra. Le cose migliorano ma non troppo, perché è ancora lo Young Boys a trovare la via della rete, ancora con Bobadilla, ancora per un errore difensivo. Sul 2-0 l’Udinese ha un sussulto d’orgoglio, con Coda che su calcio d’angolo accorcia le distanze firmando il momentaneo 2-1. Il cronometro conferma che ci sarebbe spazio per una rimonta bianconera, salvo venire smentito sempre da Bobadilla. L’argentino su penalty (errore di Domizzi ndr) mette la parola fine all’incontro, suggellando il 3-1 definitivo.

    CLASSIFICA – Dopo tre partite del Girone A l’Udinese è al secondo posto con l’Anzhi, sconfitto ieri sera ad Anfield, a quota quattro punti. Il Liverpool guida la classifica con 6 punti. Per lo Young Boys invece quelli di ieri sono stati i primi tre punti, dopo le due sconfitte consecutive contro inglesi e russi. Adesso l’Udinese è costretta a battere gli svizzeri al Friuli, e sperare in un’altra impresa contro i Reds sempre davanti al proprio pubblico. La trasferta in Russia invece appare al momento proibitiva, quindi pareggiare contro Eto’o e compagni sarebbe una vera e propria manna dal cielo.

    Le pagelle di Young Boys-Udinese 
    Brkic 6: incolpevole sui gol della squadra di casa. Davanti a lui la difesa fa acqua da tutte le parti.
    Benatia 5,5: il marocchino non riesce a tenere la leadership della retroguardia bianconera. La serata si conclude nel peggiore dei modi con un infortunio che lascia l’Udinese in dieci uomini.
    Danilo 5,5: altra serata in chiaro-scuro del brasiliano. L’ex Palmeiras sta vivendo una stagione di ridimensionamento, sorte che accomuna molti brasiliani in squadra quest’anno.
    Coda 6: la sufficienza è soltanto per il gol segnato nella ripresa, ma a livello difensivo Andrea ha sulla coscienza il raddoppio di Bobadilla.
    Faraoni 6: si limita al compitino senza più più di tanto. Giocando così è difficile levare il posto a Basta.
    Badu 5: a centrocampo è uno dei peggiori. Asamoah (e Isla) sono soltanto un ricordo. (1′ st: Pereyra 5)
    Lazzari 5: l’italiano era chiamato a dare imprevedibilità e maggiore tecnica alla manovra bianconera. Missione fallita miseramente. (26′ st: Domizzi 5)
    Willians 5,5: qualcosina meglio rispetto alle ultime uscite ma non può bastare per conquistare un posto da titolare.
    Armero 5: sembra che l’Europa League gli stia stretta. Atteggiamento non bellissimo per chi come il colombiano ha contribuito all’eliminazione dalla Champions dei bianconeri.
    Fabbrini 6: scintille qua e là di un ragazzo chiamato ad esplodere durante questa stagione. L’appuntamento forse è rinviato al 2013-2014.
    Ranegie 4,5: dopo le prime uscite convincenti, compreso il gol al Milan, lo svedese è letteralmente sparito. Un paradosso per un ragazzo alto 196 cm. (1′ st: Di Natale 6)

    Young Boys-Udinese 3-1, il video
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  • Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Non ce la fa l’Udinese a compiere l’impresa nell’ottavo di finale di ritorno contro l’Az Alkmaar. Il 2 a 1 del Friuli infatti non consente di ribaltare il ko dell’andata quando i bianconeri persero per due reti a zero in terra olandese. Ma resta tanto rammarico alla formazione di Guidolin, avanti di due reti e di un uomo dopo appena 15’ ma che nonostante tutto si è dovuta arrendere agli uomini di Veerbek. A nulla è bastata cosi la doppietta di Di Natale visto che il gol di Falkenburg ha rimesso pienamente in carreggiata gli ospiti che nella ripresa hanno anche fallito il rigore della tranquillità, considerando che hanno sofferto in lungo e in largo durante il match. Un ko che fa perdere all’Italia la terza squadra in Europa nel giro di tre giorni. Una settimana davvero negativa dunque.
    Guidolin schiera la formazione prevista alla vigilia con un solo cambio: dentro Pazienza, in panchina Abdi. Titolare invece Di Natale, al quale sono affidate le chiavi dell’attacco friulano. Dall’altra parte Veerbek deve fare a meno di Maertens e Benshop, ma anche lui schiera l’undici previsto prima del match.

    Di certo vede complicarsi maledettamente le cose dopo appena 53 secondi quando Viergever stende Floro Flores sulla linea dell’area di rigore. L’arbitro Mazic estrae il cartellino rosso all’indirizzo del giocatore olandese e assegna un penalty che Di Natale trasforma. Guidolin poco dopo perde per stiramento Benatia sostituito da Pasquale ma al 15’ arriva il raddoppio: cross del neo entrato per Di Natale che sigla il raddoppio a centro area. Il match è nettamente in mano agli uomini di Guidolin che tuttavia al 31’ subiscono il gol olandese: la difesa dei friulani si addormenta e Falkenburg ne approfitta insaccando la palla all’angolino della porta difesa da Handanovic. Adesso servirebbero due gol per passare il turno, cosa possibile poiché i friulani continuano a macinare gioco.

    Udinese © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa i bianconeri cingono d’assedio la difesa olandese che si salva più volte per il rotto della cuffia, e l’Udinese dal canto suo spreca parecchia. L’Az regge e al 18’ avrebbe anche la chance di pareggiare a causa di un intervento falloso in area di rigore avversaria ad opera di Domizzi: dal dischetto Elm spreca mandando alto. Fabbrini e Abdi per Ferronetti e Pazienza: sono questi i cambi con cui Guidolin prova a dare maggiore vigore alla manovra offensiva nel finale di gara, ma serve a poco: l’Az tiene e accede al turno successivo. Il pubblico del Friuli, tuttavia, applaude i propri beniamini per un’impresa solo sfiorata.

    Le pagelle di Udinese Az Alkmaar 2-1:
    Di Natale 8: Anima e cuore di quest’Udinese. E’ lui a siglare i due gol della speranza, ma regala diverse giocate deliziose sfiorando anche il tris. Peccato per l’andata quando giocò solo lo scorcio finale di match.
    Handanovic 7: Solita sicurezza. Chiamato in causa due volte risponde alla grande, e non era facile in una gara del genere quando subisci pochi tiri in porta.
    Domizzi 5: Sul gol subito si addormenta, nella ripresa commette il fallo da rigore che poi Elm sbaglierà: una serata veramente negativa la sua.
    Pasquale 6,5: Ottimo impatto sulla partita. E non era facile essendo entrato dopo appena 11’.
    Falkenburg 6,5: Toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Un gol che riconferma il buon momento che sta vivendo e che lancia l’Az ai quarti.
    Elm 5: Se ne parla un gran bene ma rigore sbagliato a parte non lo si nota propria. Se l’Az subisce tanto è anche colpa sua.
    Altidore 6: Gioca una partita di grosso sacrificio: i compagni di squadra fanno leva su di lui per respirare un po’.
    Viergever 4: Rischia di complicare maledettamente le cose ai suoi con quel fallo ad inizio gara. Nel caso in cui fosse arrivata l’eliminazione poteva essere tranquillamente indicato come maggiore arteficie.

    HIGHLIGHTS UDINESE – AZALKMAAR 2-1

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    Udinese (3-5-2): Handanovic 7; Benatia sv (11′ Pasquale 6,5), Domizzi 5, Ekstrand 5,5; Ferronetti 5,5 (21′ st Fabbrini 6,5), Pazienza 6,5 (33′ st Abdi 6), Pinzi 6,5, Asamoah 6, Armero 6; Floro Flores 6,5, Di Natale 8. In panchina: Padelli, Neuton, Battocchio, Fabbrini, Marsura. Allenatore: Guidolin 6
    Az Alkmaar (4-3-2-1): Alvarado 5,5; Marcellis 6, Moisander 5,5, Viergever 4, Poulsen 6; Maher 5,5, Falkenburg 6,5 (38′ st Ortiz), Elm 5; Beerens sv (11′ Klavan 6), Holman 5,5 (32′ st Gudmundsson sv); Altidore 6. In panchina: Heijblok, Johansson, Reijnen, Boymans. Allenatore: Verbeek 6,5

  • Paok Salonicco – Udinese 0-3. Friulani agli ottavi di Europa League

    Paok Salonicco – Udinese 0-3. Friulani agli ottavi di Europa League

    Paok Salonicco Udinese 0-3. Un risultato, rispetto a quanto si prevedeva alla vigilia, sorprendente, ma  in terra greca i bianconeri sconfiggono i timori dell’andata e nonostante le numerose assenze, su tutte quella di Totò Di Natale, superano nettamente il Paok Salonicco e centrano il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. Non era facile per la squadra di Francesco Guidolin, costretto a rinunciare ai vari Di Natale, Isla, Pinzi, Barreto, Badu, Torje e Fernandes e dunque a schierare una formazione obbligata. Ma ciononostante i greci sono crollati subito, visto che dopo un quarto d’ora i friulani avevano ipotecato la qualificazione grazie alle reti di Danilo e Floro Flores. Nella ripresa Domizzi, su rigore, ha chiuso i conti, e per i bianconeri il sogno può così proseguire. Un’Udinese praticamente perfetta, come quella vista sin qui’ per gran parte del campionato. Torna a casa invece la formazione dell’ex reggino Cirillo che ha pagato a caro prezzo il micidiale uno-due in avvio di gara. Nel momento di maggiore difficoltà della stagione dunque, dopo il ko con il Milan e i pareggi a reti bianche contro lo stesso Paok all’andata e contro il Cagliari nell’ultima di campionato, ecco la risurrezione dei ragazzi del presidente Pozzo che ora ci credono veramente a questa competizione.

    Ma andiamo alla gara. Boloni schiera i suoi con il classico 4-2-3-1 e senza particolari problemi di formazione. Davanti a Kresic difesa formata da Sznaucer e Stafylidis esterni con Cirillo e Malezas in mezzo. Davanti alla difesa ci sono Lazar e l’ex milanista Garcia, con il trio Salpingidis, Giannou e Lino dietro l’unica punta Athanasiadis. Solo panchina dunque per Georgiadis.

    Danilo © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    Guidolin invece schiera i suoi con un 3-5-1-1 con Handanovic tra i pali, difesa formata da Benatia, Danilo e Domizzi, centrocampo con Basta e Pasquale, preferito ad Armero, esterni, Abdi, Pazienza e il recuperato Asamoah in mezzo. In avanti Fabbrini gioca in appoggio a Floro Flores.

    Il clima dello stadio greco, solitamente ostile, non intimorisce i bianconeri. Anzi. Passano appena 6’ infatti e Danilo, di testa, incorna al meglio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pasquale anticipando Giannou. Una doccia gelata per i padroni di casa che dopo nemmeno 10’ capitolano nuovamente: stavolta è Floro Flores, su punizione, a gonfiare la rete. Il Paok ha grosse difficoltà nel costruire gioco e nemmeno il gioco basato sulla fisicità li favorisce. L’unica vera occasione la crea Cirillo, ma il suo colpo di testa su corner scheggia il palo esterno della porta difesa da Handanovic.

    Ad inizio ripresa la formazione di Guidolin chiude anticipatamente la pratica, grazie ad un calcio di rigore trasformato abilmente da Domizzi. I friulani giocano bene mentre i greci, che dal canto loro dovrebbero fare quattro gol per passare, sono ormai rassegnati. Guidolin dà spazio anche ai giovani, come Battocchio, ad inizio ripresa subentrato ad Abdi e Fabbrini, schierato dal primo minuto e autore di ottimi 70’ di gioco, prima dell’ingresso sul terreno di gioco di Armero. Un’iniezione di fiducia per questi ragazzi che dunque potranno tornare molto utili nei prossimi impegni di coppa e campionato se, come sta accadendo attualmente, ci saranno problemi fisici.

  • E’ super Udinese al Friuli, travolto il Novara 3-0. Super Di Natale

    E’ super Udinese al Friuli, travolto il Novara 3-0. Super Di Natale

    L’Udinese fa le cose sul serio e dopo la bella vittoria in Europa League contro l’Atletico Madrid, conferma l’ottimo momento di forma superando nettamente il Novara con una doppietta di Totò Di Natale e gol di Maurizio Domizzi, raggiungendo il primato in classifica. Guidolin schiera un 3-5-1-1, modulo che funziona alla grande per i friuliani con davanti all’imbattutto Handanovic, il trio difensivo composto da Benatia, Danilo e Domizzi a formare il reparto difensivo meno battuto di tutta la serie A. Per il Novara è piena emergenza, Fontana in porta al posto dell’infortunato Ujkani, davanti la fantasia di Pinardi e poi Pesce a servizio di Morimoto punta unica.

    L'abbraccio friuliano ©Dino Panato/Getty Images
    L’Udinese non inizia molto bene il match, la squadra di Guidolin fatica molto ad esprimere il solito gioco fluido anche grazie ad una compattezza del Novara al limite della perfezione e che sfrutta alla grande le ripartenze del giapponese Morimoto. La perfezione però non è di questo mondo e lo dimostra Dellafiore che si fa completamente raggirare da Armero che serve al centro un palla che Di natale spinge in rete in maniera molto fortunata. La fortuna aiuta gli audaci e su calcio d’angolo, un tuffo di Domizzi di testa produce una parabola beffarda per Fontana che vede per la seconda volta trafitta la propria porta. La ripresa vede un Udinese più prudente in campo, ma per il Novara non c’e’ nemmeno il tempo per tentare una rimonta in quanto, sempre e solo Totò Di Natale, decide di chiudere il match con una magistrale punizione che si infila all’incrocio dell’impotente Fontana. Al 62’ Di Natale sfiora la tripletta non riuscendo a portarsi il pallone a casa e dall’altra parte Handanovic continua la sua imbattibilità chiudendo la porta a Meggiorini, un intervento che sancisce la fine di una partita senza storia che regala la vetta della classifica ad una bella Udinese che dimostra come si possa giocare bene, ed impegnarsi al meglio, sia in Europa che in Italia.

  • Domizzi come Ibra, tre turni di stop

    Domizzi come Ibra, tre turni di stop

    In casa Milan avevano preteso lo stesso trattamento riservato ad Ibra a tutti i calciatori di serie A nelle ultime e decisive giornate di campionato ed il primo a pagare è il difensore dell’Udinese Domizzi reo di aver offeso l’arbitro con “un epiteto insultante”. Il difensore friulano dovrà scontare tre turni di squalifica. Dal match del San Paolo escono con un ammonizione pesante anche Handanovic, Cannavaro e Lavezzi.

    Questi tutti i provvedimenti disciplinari:
    Tre turni a Domizzi (Udinese)
    Un turno a Rigoni (Chievo), Cannavaro e Lavezzi (Napoli), Goian (Palermo), Handanovic (Udinese), Zoboli (Brescia).

  • Di Natale al Parma. L’annuncio nelle prossime ore

    Di Natale al Parma. L’annuncio nelle prossime ore

    E’ ormai chiusa un’importante trattativa di mercato, quella che porta Antonio Di Natale dall’Udinese al Parma, dopo un lungo corteggiamento del presidente Ghirardi.
    L’operazione prevede la cessione agli emiliani anche di Domizzi, che era stato riscattato per intero dal Napoli Antonio Di Natalenell’affare Quagliarella, in cambio della comproprietà di Dessena più un conguaglio di circa 10 milioni di euro.
    L’attaccante napoletano e capitano della società friulana, è stato cercato a lungo anche dal Napoli ma alla fine il presidente De Laurentiis e il direttore generale partenopeo Pierpaolo Marino hanno deciso di abbandonare la pista che portava a lui.
    Di Natale, quest’anno sfortunato per l’infortunio subito, firmerà un contratto della durata di 4 anni e guadagnerà 1.3 milioni di euro a stagione; un grande colpo per il Parma che dopo la promozione in Serie A vuole allestire una squadra di primo piano. L’annuncio si attende nelle prossime ore.

  • Il Napoli su Quagliarella e Nilmar

    Il Napoli su Quagliarella e Nilmar

    Il nuovo Napoli di Roberto Donadoni potrebbe ripartire da Fabio Quagliarella e Nilmar.
    Nella consueta conferenza stampa il tecnico partenopeo ha parlato di mercato: “Quagliarella, Nilmar, Cigarini, sono nomi che fanno sognare anche me. Sono giocatori da Napoli e di livello – ha spiegato l’ex commissario tecnico della Fabio QuagliarellaNazionale – Poi, tra il dire e il fare ce ne passa. Però se si fanno questi nomi il sorriso ce l’ho stampato in faccia. Io pensavo a 7 nuovi innesti, ma non è così semplice, l’intenzione è di rinforzare la squadra, io sono molto positivista“.
    Con l’ormai certa partenza di Lavezzi (destinazione Liverpool) Quagliarella potrebbe dare fantasia e allo stesso tempo dare più peso all’attacco, considerato che è più uomo da area di rigore dell’argentino.
    L’attaccante dell’Udinese non ha mai nascosto la volontà di giocare con la maglia del Napoli (essendo tifoso partenopeo), quindi il matrimonio è possibile. C’è da superare però la concorrenza della Juve, che offrirebbe al giocatore una vetrina importante come la Champions League.
    Il Napoli offre 13 milioni di euro più la metà del cartellino di Domizzi, offerta che soddisferebbe i friulani che investirebbero i soldi incassati dalla cessione del suo attaccante in giovani talenti per poterli valorizzare.
    Solo a fine campionato se ne saprà di più, quando il mercato comincerà a decollare.