Tag: maurizio beretta

  • Accordo sempre più lontano, si va verso lo sciopero.

    Accordo sempre più lontano, si va verso lo sciopero.

    Le parti sono di nuovo lontane, e nonostante l’ ottimismo ostentato dal presidente Abete, l’ ipotesi di una giornata di sciopero dei calciatori, prende sempre più corpo. Infatti, l’ Associazione italiana calciatori ha annunciato che, in segno di protesta, i calciatori non scenderanno in campo in una delle prossime giornate di campionato.

    La data sarà proclamata dopo il 30 novembre e non si sa quindi quali ora potranno essere gli scenari futuri. La rottura è avvenuta sul no della Lega alla proposta fatta da Abete stesso, in concordanza con l’Aic, di limitare a sei punti le trattative sull’ Accordo Collettivo, con esclusione degli altri due punti, quelli sui trasferimenti coatti e i calciatori fuori rosa.

    Continua il botta e risposta, comunque fra le due parti, infatti in una conferenza stampa, il presidente della Lega A, Maurizio Beretta, replicando all’ asso calciatori ha dichiarato: “La logica dello sciopero non ha nessun senso”.

    Si va quindi, verso la nomina di un commissario ad acta, da parte del presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, dopo aver sentito, il parere dell’ alta Corte di Giustizia presso il Coni.

  • Serie A: Frenata sul Contratto collettivo, Beretta: “Sciopero assolutamente da evitare”

    Serie A: Frenata sul Contratto collettivo, Beretta: “Sciopero assolutamente da evitare”

    Il presidente dell’ Assocalciatori, l’ avv. Sergio Campana, reputa l’ incontro tenutosi oggi, con i rappresentanti di Lega e Figc assolutamente inconcludente, affermando un’ interruzione delle trattative per l’ accordo sul nuovo contratto collettivo.

    Queste le parole di Campana: “Dal 13 settembre non si è fatto un passo avanti, il nostro è un giudizio negativo, si può dire che c’è stata un’interruzione delle trattative e non c’è ottimismo”, ed inoltre: “Sui due famosi punti (trasferimento coatto e giocatori fuori rosa, ndr) non siamo neanche entrati nel merito perchè c’è una chiusura totale da parte nostra. Dopo la presa di posizione dei nostri associati, ora dovremmo fare loro una relazione su questo incontro e decidere assieme il da farsi“.

    I punti su cui balla l’ accordo sono sempre quelli, la regola riguardante i fuori rosa e quella sui trasferimenti coatti, ritenute dal rappresentante dei calciatori assolutamente inaccettabili per come sono state proposte dai delegati dell’ Assemblea di Serie A, il presidente della Lazio, Claudio Lotito ed il legale della Juventus, l’ avv. Briamonte e considerati troppo penalizzanti per tutta la categoria.

    Maurizio Beretta, presidente della Lega A ha affermato che: “Lo sciopero dei calciatori sarebbe immotivato e grottesco. Stento a credere che ciò possa avvenire, ma è pur vero che abbiamo già visto lo sciopero preventivo ancor prima di sederci intorno ad un tavolo“.

    Appare quindi, alla luce dei nuovi sviluppi, che il tanto proclamato e temuto dai più, sciopero dei calciatori, possa trasformarsi in una solida e concreta realtà.

  • Sciopero Calciatori: prende quota l’ipotesi di un rinvio

    La trattativa serrata tra Lega Calcio e Aic per il rinnovo del contratto collettivo per i calciatori potrebbe aver una “dilatazione” in modo da aver più tempo per partorire un testo equo e privo di contraddizioni. L’incontro di oggi, il terzo della settimana, potrebbe cosi evitare il blocco del campionato per il 25 e 26 settembre in cambio di una proroga da parte della Lega Calcio del contratto attuale fino al 30 novembre.

    “Veniamo all’incontro e vedremo.
    – dice Beretta – I tempi sono stretti a causa dello sciopero ma tutti a partire da Abete si sono mossi per evitarlo. La trattativa no-stop è dovuta a questo, sarebbe sensato anche solo rinviarlo per rendere la trattativa un po’ più dilatata”.

    “Noi avevamo chiesto una proroga dei vecchi accordi fino a dicembre, in modo che nel frattempo si discutesse. L’abbiamo reitirata perchè fare una cosa frettolosa e farci imporre da un commissario ad acta un contratto non è una cosa sensata” – dice il vicepresidente dell’Aic Grosso – Si sta trattando da solo 3-4 giorni. Mi pare un po’ improbabile che in questo lasso di tempo ci sia un accordo collettivo, nel quale tra l’altro ci fanno richieste troppo pesanti. Una cosa così richiede del tempo, pensare che quello che sarebbe il presupposto per un commissario ad acta maturi, se in questo breve lasso di tempo non si trovi un accordo, francamente è una tesi che non tiene”

  • Sciopero Calciatori: ancora una fumata nera ma la trattativa continua

    Come nelle migliori trattative sindacali continua il braccio di ferro tra l’Associazione Calciatori e la Lega Calcio sul rinnovo del contratto collettivo. Sono due i punti spinosi sui quali i calciatori non sembrano voler transigere: le richieste della Lega che i calciatori fuori rosa si allenino a parte e che accettino obbligatoriamente il trasferimento altrove a parità di categoria e di rendimento.

    L’incontro di oggi è stato costruttivo ma per limare le divergenze le parti si incontreranno venerdi quando però dovrà arrivare la fumata bianca prima dell’intervento dell’Alta Corte di giustizia presso il Coni.

    Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta si dimostra comunque ottimista “L’idea è di un confronto a oltranza per trovare un accordo ed evitare lo sciopero che è sempre più immotivato. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro tecnico che va tradotto in qualcosa di più sostanziale nell’incontro di venerdì”.

  • Aic e Lega trovano l’accordo su 6 punti su 8 ma la serrata resta

    Dopo il clamore per la decisione dell’Associazione Calciatori di indire uno sciopero questo pomeriggio nei palazzi della Lega Calcio i rappresentanti dei calciatori e i dirigenti della federazione si sono trovati per cercare di dirimere la controversia e trovare un accordo sul contratto collettivo.

    Dalle parole di Campana il clima è disteso e si lavora in perfetta sintonia per trovare un accordo agli 8 punti stilati dai giocatori e dall’incontro interlocutorio di oggi si è fissato un nuovo tavolo per mercoledi mattina dove verrà redatto un documento comune.

    Su sei degli otto punti sembra ci sia accordo totale tra le parti ma ci sono due punti su cui l’associazione calciatori pare non voler transigere e per questo lo sciopero resta ancora fissato.

    Questa le parole del presidente dell’Aic Sergio Campana “Quello di oggi è stato un incontro interlocutorio la trattativa va avanti ma al momento lo sciopero resta. Ci rincontreremo mercoledì e venerdì prossimo ma restiamo in parte intransigenti su due degli otto punti del nuovo contratto proposti dalla Lega: l’obbligo per i giocatori di accettare i trasferimenti e la possibilità, sempre da parte delle società, di far allenare i giocatori fuori dalla prima squadra”. E le parole di Beretta “Campana sostiene che ci sono due punti sui quali l’Aic non ha intenzione di mollare di un centimetro? Io sono abituato a ragionare positivamente. Significa che su questi due punti c’è la volontà di trovare l’intesa”.

  • Petrucci e Beretta allibiti dallo sciopero dell’Aic

    La decisione dell’associazione calciatori di proclamare una giornata di sciopero per il 25 e il 26 settembre ha destato molte perplessità, non volendo fare demagogia e consapevoli che anche per “i fortunati” calciatori è un diritto lo sciopero cosi come aver un contratto collettivo, ci aggiungiamo ai perplessi per la tempistica e il modo in cui iniziare la trattativa.

    La Laga Calcio di comune accordo con i giocatori aveva organizzato un tavolo di discussione proprio per lunedi prossimo, dopo la seconda giornata di campionato, con il rinnovo del contratto come tema centrale. In tal modo si vuol fare opposizione ferrea ancor prima di capire cosa la Lega propone e sopratutto dimostra come i giocatori si sentano parte superiore alle altre e per questo con l’obbligo di decidere.

    I nodi sono sulla copertura sanitaria e sull’obbligo dei giocatori a rinnovare il contratto nell’ultima stagione o in caso di cessione il giocatore non può rifiutare la nuova destinazione qualora gli venisse confermato ingaggio e categoria.

    Stupiti della decisione dell’Aic il presidente del Coni Petrucci e della Lega Calcio Beretta

    Petrucci: “Il calciatore non è un oggetto. Prima di proclamare uno sciopero bisogna sedersi attorno ad un tavolo. Ora si parlerà di questo argomento proprio mentre il calcio si sta discutendo per rilanciare l’azienda calcio. Lo sciopero in questo momento rovina un’immagine positiva’. ‘I protagonisti del calcio sono tanti -aggiunge-. Sono protagonisti anche i presidenti che investono i loro soldi. E’ un pò presuntuoso dire che i calciatori sono gli attori principali. Sono attori importanti, ma non i protagonisti unici”.

    Beretta: “All’inizio pensavamo fosse una barzelletta invece trattasi di una decisione grave ed immotivata e senza precedenti. In molti settori ci sono situazioni assai più delicate di questa, ma difficilmente, penso, si possa proclamare uno sciopero preventivo. Lo sciopero è un’arma estrema alla quale si ricorre ed annunciarla all’inizio di una trattativa è grave. Come Lega di A siamo nati ufficialmente il 1 luglio 2010 ed in questi 70 giorni ci siamo occupati dell’accordo collettivo prioritariamente incontrando l’Aic il 3 agosto, concordando un nuovo incontro, dopo la pausa estiva. Alla prima richiesta di convocazione abbiamo dato assenso. Cosa abbia a lagnarsi il vertice dell’Aic è incomprensibile, forse ce lo spiegheranno lunedi

  • Serie A, Beretta: “senza legge sugli stadi niente Europei 2016”

    Torna d’attualità la questione stadi in Italia, a rimarcare il problema e la sua importanza è il presidente di Lega Maurizio Beretta: “E’ obbligatorio guardare alla questione stadi in tempi molto brevi se si vuole puntare con forza all’organizzazione degli europei di calcio del 2016. Il quadro normativo è in stato avanzato e dopo l’ok del Senato, aspettiamo con ansia l’esito alla Camera”.

    Il presidente di Lega intervenuto al convegno sull’erba naturale rinforzata, nuova possibile frontiera per scongiurare il pericolo terreno di gioco dei nostri stadi, solleva ancora una volta il problema stadio: “E’ chiaro che la Lega ha messo la questione dei campi all’ordine del giorno. E posso dire che le società stanno facendo molto in questo senso, sollecitate dopo le ultime evidenti difficoltà dovute non solo ai rinvii delle partite per il meteo, ma anche allo spettacolo scadente a causa delle cattive condizioni dei terreni di gioco. In questo senso la soluzione proposta dalla Lega Nazionale Dilettanti ci sembra molto interessante, ma rientra comunque all’interno del problema prioritario che resta la gestione degli stadi che devono diventare di proprietà delle società. Solo così si potrà dare il via ad una stagione nuova, che comprenda anche l’utilizzo di nuove tecnologie per i terreni di gioco”.

  • Coppa Italia: Inter – Juventus si gioca il 28. Dietrofront di Paolillo, si adeguano i nerazzurri

    Coppa Italia: Inter – Juventus si gioca il 28. Dietrofront di Paolillo, si adeguano i nerazzurri

    Coppa Italia
    Sembra aver trovato soluzione il tormentone scoppiato intorno alle date dei quarti di finale della Tim Cup. La protesta dell’Inter per lo spostamento al 28 di gennaio del big match contro la Juventus (giorno susseguente alla gara tra Milan e Udinese sempre a San Siro) poteva creare i primi disagi al nuovo presidente di Lega Maurizio Beretta, ma la voglia di smorzare le polemiche e di non creare disagi da parte dei nerazzurri per fortuna ha fatto sgonfiare la protesta.

    “Inter-Juventus si giocherà il 28 di gennaio, dice Ernesto Paolillo, a patto che San Siro sia in buone condizioni e che si pensi a un futuro regolamento sui recuperi”. “Ringrazio la dirigenza dell’Inter per la nota che e’ stata diffusa poco fa. -scrive il presidente di Lega Maurizio Beretta – In questo modo si consente di valorizzare al meglio, anche dal punto di vista televisivo, l’offerta calcistica di grandissima qualita’ che vede impegnate le squadre italiane in uno dei campionati piu’ importanti del mondo, in un’edizione di Tim Cup che sta suscitando sempre piu’ interesse, e nelle competizioni europee”. – Beretta continua – “Proprio l’impegno concomitante di molte squadre italiane in tre competizioni rende il calendario non suscettibile di ulteriori modifiche in questa fase perche’ senza piu’ finestre libere da qui alla fine della stagione – ha aggiunto Beretta -. E naturalmente esprimo l’auspicio che il cammino delle squadre italiane impegnate nelle Coppe Europee sia il piu’ lungo possibile e coronato da successi”. Per quanto riguarda la qualita’ del terreno di gioco di San Siro, dove la prossima settimana si giocheranno due partite in due giorni consecutivi, la Lega assicura il massimo impegno e attenzione. La valutazione dei nostri esperti e’ che a fronte di tutte le cure e le attenzioni possibili – che verranno naturalmente assicurate – sara’ possibile garantire la migliore qualita’ tecnica ed estetica del manto erboso in entrambe le partite”.

  • Inter furiosa per il cambio date di Coppa Italia. Moratti minaccia: “Con la Juve in campo la Primavera”

    La richiesta di spostare Milan-Udinese di Coppa Italia, fatta dalla società rossonera alla Lega, sta mandando su tutte le furie l’Inter.
    La partita è stata infatti spostata dal 20 gennaio al 27 e ha creato un effetto domino sul calendario non solo del Milan ma anche su quello, a quanto pare, dell’Inter, che ovviamente non ha gradito del tutto la disponibilità che la Lega Calcio ha mostrato ed ha avuto nei confronti dei “cugini”.
    L’Inter è indignata per via del fatto che a San Siro si disputeranno 2 partite in 2 giorni e tra le 2 alla società nerazzurra è parso chiaro il fatto di tutelare gli interessi del Milan, nonostante il quarto di finale sicuramente più intrigante debba essere disputato proprio dall’Inter che se la vedrà contro la Juventus.
    Massimo Moratti, il Presidentissimo della società di Corso Vittorio Emanuele, ha minacciato, senza giri di parole, di far scendere in campo la squadra primavera.
    Mossa necessaria, questa, a far capire al Presidente di Lega, Maurizio Beretta, le ragioni del club nerazzurro che non ha la minima intenzione di perdere un giorno di riposo a scapito proprio dei cugini rossoneri, visto che la gara contro la Juve sarà spostata dal 27 gennaio al 28 gennaio. E il tutto senza avere responsabilità su questi stravolgimenti del calendario non avendo gare di Campionato da recuperare, al contrario del Milan. Anche l’A.D. Paolillo ha definito il calendario inaccettabile e ha chiesto di giocare Inter-Juve mercoledì il 27 gennaio.
    La replica di Adriano Galliani è stata un pizzico ironica e provocatoria ma ha lanciato un’idea da tenere in considerazione, ovvero il cosiddetto sorteggio per definire la priorità della gara da disputare.
    Beretta ha infatti accolto di buon grado questa dichiarazione, ora la palla passa a lui per riuscire a districare questa spinosa questione, nella quale si riflettono anche le prime schermaglie pre-derby. E a giudicare dai toni accesi, dal nervosismo e dalle dichiarazioni, la squadra che sente di più la pressione è sicuramente l’Inter, pur non avendone nessun motivo per esserlo vista la situazione di vantaggio in classifica.

  • Pandev vs Lotito: l’Assocalciatori minaccia la sospensione dei campionati

    Il contenzioso tra Pandev e la Lazio rischia di accendersi ulteriormente diventando un muro contro muro tra Lega ed Asso Calciatori. L’ennesimo rinvio dell’udienza ha fatto indispettire il presidente dell’Associazione italiana Calciatori Campana.

    E’ chiaro a questo punto che al presidente della Lega Beretta la situazione sia sfuggita di mano, dopo le dimissioni del presidente in carica De Felice si è fatta passare un altra settimana allungando cosi le pratiche di un contenzioso che dovrebbe risolversi prima della prossima finestra di mercato.

    Sembra che il presidente Lotito stia riuscendo nel suo intento di far slittare la pratica in vista del mercato di gennaio con il bene placido del presidente Beretta che dopo 10 giorni non è stato capace di far effettuare il nuovo sorteggio.

    L’Aic ha fatto sapere per bocca del suo presidente che se entro lunedi non venga risolta questa situazione sorteggiando il nuovo presidente e stilando il calendario delle udienze si passerà alle vie di fatto facendo slittare l’inizio dei campionati di 30 minuti e in ultima ipotesi sospendendo i campionati