Tag: mattia perin

  • Perin, Paletta e Immobile tra i convocati di Prandelli

    Perin, Paletta e Immobile tra i convocati di Prandelli

    Per l’ amichevole che si giocherà mercoledì 5 marzo, al Vicente Calderon di Madrid, Prandelli ha diramato oggi i 26 convocati. (altro…)

  • Perin e Scuffet, da ragazzi a guerrieri promossi sul campo

    Perin e Scuffet, da ragazzi a guerrieri promossi sul campo

    Ne parlano poco, forse perché c’è sempre quel “mostro” di Buffon, che tiene banco nel bene e nel male, ma nel marasma della Serie A, (altro…)

  • I migliori giovani della Serie A. Roma e Milan protagoniste

    I migliori giovani della Serie A. Roma e Milan protagoniste

    La crisi che ha investito negli ultimi due anni l’Europa ha avuto forti ripercussioni anche nel calcio italiano. La Serie A si è così dovuta rimboccare le maniche e ha deciso di investire maggiormente sui giovani. Le sorprese più belle sono arrivate proprio dai top club italiani, con Roma, Milan, Juventus e Napoli a farla da padrone. Un cambiamento epocale se si pensa che fino a qualche stagione fa eravamo etichettati come i nonni d’Europa, senza inventiva e interesse nei confronti del settore giovanile o comunque dei prospetti internazionali. La crisi ha stravolto invece il modus operandi degli anni passati, riportando il calcio italiano a contatto con gli Under 21, liberando la mente dei dirigenti nostrani da pre concetti diventati ormai obsoleti. La Gazzetta dello Sport si è divertita a schierare una formazione composta soltanto dai migliori giovani della Serie A. Giudicate voi.

    I migliori giovani della Serie A 2012-2013

    IN PORTA – A difendere i pali dell’undici titolare c’è Mattia Perin.  L’estremo difensore del Pescara (ma di proprietà del Genoa ndr) fin qui si è distinto per interventi prodigiosi e di qualità, nonostante sia il portiere che ha incassato più reti nelle prime 16 partite di campionato.

    CHE DIFESA – Nel 4-2-3-1 disegnato dalla Gazzetta dello Sport il reparto difensivo è composto dalla coppia centrale MarquinhosSavic. Sulla corsia di destra De Sciglio, considerato l’erede del grande Paolo Maldini. Sul versante opposto troviamo invece Juan Jesus, autentica sorpresa della retroguardia interista.

    El Shaarawy è la punta di diamante dell'undici firmato Gazzetta dello Sport | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    El Shaarawy è la punta di diamante dell’undici firmato Gazzetta dello Sport | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    A CENTROCAMPO – I due centrocampisti scelti dalla Rosea sono il romanista Florenzi e lo juventino Pogba. Il primo ha letteralmente trascinato la squadra di Zeman ad inizio stagione, tanto da meritarsi la prima convocazione in Nazionale maggiore. Il francese invece ha stupito per completezza e personalità, garantendosi un futuro assicurato nella Juventus e con i Galletti.

    TREQUARTI – Libero sfogo alla fantasia. Al centro il giallorosso Erik Lamela, autore di 8 gol in 13 giornate. Sulla sinistra Stephan El Shaarawy, capocannoniere del campionato con 13 reti. A destra invece Lorenzo Insigne, lo scugnizzo napoletano, già beniamino del San Paolo.

    PUNTA CENTRALE – Infine troviamo l’attaccante Mattia Destro, ennesimo giocatore della Roma, che completa così l’undici Under 21. L’ex sienese si è finalmente sbloccato dopo i difficili mesi iniziali e nel girone di ritorno potrebbe rappresentare l’arma in più per Zeman e la sua Roma.

  • Roma, seconda vittoria consecutiva. A Pescara decisivo Destro

    Roma, seconda vittoria consecutiva. A Pescara decisivo Destro

    Trova spazio da titolare e trascina la Roma alla seconda vittoria di fila. Una giornata da incorniciare per Mattia Destro che risulta decisivo nella sfida di Pescara dove la formazione di Zdenek Zeman, applaudito a lungo dai suoi ex tifosi, riesce a cogliere tre punti che sono una vera boccata d’ossigeno per la classifica. Un successo tutto sommato meritato per i capitolini che nella ripresa hanno sfiorato anche il raddoppio contro un Pescara troppo molle. Tanto lavoro ancora per Cristiano Bergodi, subentrato ad inizio settimana a Stroppa e che comunque nelle prossime gare recupererà elementi importanti assenti oggi per squalifica e infortunio.

    Sorprende la seconda vittoria consecutiva della Roma ma ancora di più il secondo under, per dirlo nel gergo dei bookmakers, dopo quello con il Torino di lunedì sera. Due gara di fila senza reti subite e appena un gol messo a segno: numeri che non sembrano da Zeman. L’inizio del match lascia presagire una giornata ricca di gol: passano 5’ infatti e la Roma passa grazie a destro, implacabile nel depositare in rete un pallone respinto da Perin su calcio piazzato di Totti. Un gol che spiana la strada alla squadra giallorossa che controlla agevolmente il match anche perché il Pescara, già troppo abbottonato dall’inizio, si fa vedere poco sia con Quintero che con Abbruscato. Nel primo tempo ci provano ancora Totti e Destro con quest’ultimo che di testa chiama in causa Perin.

    Nella ripresa la musica non cambia ed è la Roma a collezionare le palle gol più ghiotte, in particolar modo con Destro che spreca in un paio di circostanze il raddoppio. Dall’altro lato l’ingresso di Weiss dà un po’ di dinamicità ma l’unico a rendersi pericoloso dalle parti del portiere romanista è Abbruscato, ma la difesa della Roma regge e incassa tre punti importanti.

    Esultanza della Roma
    Esultanza della Roma © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Pescara-Roma
    Perin 5,5: Sul gol decisivo sbaglia la direzione della respinta ed è questo un episodio che costa carissimo.
    Bjarnason 6.5: In un Pescara poco propositivo è l’unico, per un’ora abbondante, che prova a portare qualche pericolo dalle parti della porta avversaria.
    Quintero 5: Dovrebbe illuminare l’attacco abruzzese ed invece finisce col non farsi vedere quasi mai.
    Marquinhos 7: Se da due gare la Roma non prende gol un po’ di merito ce l’ha anche lui. Nonostante la giovane età ha grande personalità.
    Totti 7: Inarrestabile. Sforna assist a ripetizione, prova a calciare verso la porta avversaria con una certa continuità. Davvero una prestazione super per lui.
    Destro 7: Il gol di inizio gara sembra presagire una giornata ricca di soddisfazioni per lui. E in parte lo è visto che segna il gol decisivo ma ne sbaglia un paio veramente clamorosi. Ma per stavolta può andare bene cosi.

    Il tabellino di Pescara-Roma:
    PESCARA (3-5-1-1): Perin 5,5; Romagnoli 6, Terlizzi 6, Bocchetti 6; Balzano 6, Nielsen 5,5, Togni 5,5 (29′ st Soddimo 5), Bjarnason 6,5, Modesto 5 (34′ st Caprari sv); Quintero 5 (10′ st Weiss 6,5); Abbruscato 5,5. In panchina Pelizzoli, Crescenzi, Cosic, Brugman, Celik, Vukusic, Jonathas. Allenatore: Bergodi 5,5
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 6; Piris 6, Marquinhos 7, Castan 6,5, Balzaretti 5,5; Pjanic 6,5, Bradley 6,5, Florenzi 6 (24′ st Marquinho 6); Destro 7 (33′ st Perrotta sv), Osvaldo 5,5 (42′ st Tachtsidis sv), Totti 7. In panchina: Lobont, Svedkauskas, Burdisso, Dodò, Romagnoli, Lopez. Allenatore: Zeman 7

    Le immagini video di Pescara-Roma
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”161545″]

  • Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    E’ tutta un’altra Juve quella vista nei match successivi al ko contro l’Inter, dopo la vittoria schiacciante in Champions League contro il Nordsjaelland i bianconeri hanno letteralmente travolto nell’anticipo serale di ieri il Pescara di Mister Stroppa con un risultato tennistico di 6-1 per gli ospiti.

    Gli uomini di Conte hanno dall’inizio dettato la loro superiorità contro un Pescara che ha cercato di reagire alla grinta e furia degli avversari ma con scarsi risultati. Protagonista assoluto della sarata allo Stadio Adriatico Fabio Quagliarella che ha siglato la sua prima tripletta oltre ad aver servito un assist a Giovinco. Di Vidal e Asamoah le altre due reti mentre il gol che aveva ridato speranze agli abruzzesi è di Cascione. Ma andiamo con ordine.

    Bianconeri che partono subito a testa bassa puntando la porta difesa dal giovane Perin, il primo a porvarci è Giovinco con due tiri dalla distanza nei primi 5 minuti di gioco che esaltano il giovane portiere. Ci provano anche Marchisio ed Asamoah ma al 9′ è Vidal che recupera palla sulla trequarti, chiude in triangolo con Giovinco e batte Perin.
    Il vantaggio galavanizza i bianconeri che a testa bassa continuano ad attaccare e a provarci per il raddoppio. Raddoppio che arriva al 22′ con Quagliarella che raccoglie un assist di Isla mettendo in rete con un destro che batte Perin. Quando i giochi sembrano ormai quasi chiusi ecco che arriva la reazione del Pescara che dapprima, al 24′, trova con Quintero il palo su calcio di punizione e al 25′ la rete che riapre la partita. Purtroppo però per gli uomini di Stroppa la Juve dell’ultima settimana è una Juve diversa da quella di avvio campionato e così è Asamoah a riportare gli abruzzesi sul pianeta terra gelando l’Adriatico con una conclusione in rovesciata su un pregevole assist di tacco di Quagliarella.

    Fabio Quagliarella
    Fabio Quagliarella tripletta in Pescara-Juventus © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Siamo alla mezz’ora e partita che sembra già destinata a concludersi sul punteggio di 3-1 per gli ospiti. In realtà la fame di gol dei Campioni d’Italia trova ancora spazio al 38′ con Giovinco che servito da Quagliarella infligge il 4-1 con uno spettacolare tiro al volo. E’ dominio Juve che prima di andare negli spogliatoi vede Marchisio salvare il risultato sulla linea di porta poi è ancora Quagliarella a siglare il 5-1 con un potente destro. Curiosità tutti i gol della Juve sono entrati nello stesso angolo basso alla destra di Perin.

    Nella ripresa si assiste ai cambi di Alessio che richiama Isla per Padoin, Chiellini per Marrone e Quagliarella per Bendtner, prima però l’attaccante partenopeo decide di firmare la partita con la sua prima tripletta che arriva con uno spettaolare tiro in rovesciata da calcio d’angolo. E’ risultato finale di 6-1, un risultato che ridona fiducia e fissa a 31 il punteggio in classifica in attesa dei risultati che arriveranno oggi dagli altri campi. Sabato prossimo arriva la Lazio e la Juve dovrà fare a meno del suo regista Pirlo che, diffidato, ha rimediato un giallo un po’ severo.

    PAGELLE PESCARA-JUVENTUS

    Perin 5: una giornata nera per il giovane portiere di proprietà del Genoa che oggi compie 20 anni. Raccoglie la sfera in fondo al sacco della sua porta per ben 6 volte ma di colpe ne ha ben poche a differenza della difesa che avrebbe dovuto proteggerlo. Un compleanno amaro.

    Cascione 6.5: pericolo costante nell’area bianconera, è suo il gol che riaccende solo per qualche minuto le speranze del Pescara. Prestazione più che positiva, l’ultimo ad arrendersi.

    Quintero 6: il 19enne erede di Verratti ha i piedi buoni e lo dimostra su qualche calcio piazzato prendendo anche il palo. Tra qualche anno lo vedremo giocare in un grande club.

    Asamoah 7: un gol in rovesciata in un momento della partita favorevole al Pescara. In crescita dopo le ultime opache prestazioni.

    Quagliarella 9: è decisamente lui l’uomo partita. Firma 3 gol che gli valgono la prima tripletta in carriera e regala due assist deliziosi per Giovinco e Asamoah. Incontenibile. Con un Quagliarella così nulla è impossibile in Champions.

    Giovinco 7.5: un gol e un assist ma il bottino personale poteva essere più rotondo. La Formica Atomica fa un gran movimento lì davanti e non si risparmia mai. Dopo essersi sbloccato in Champions mercoledì arriva un’altra ottima prestazione. Ora deve dimostrare di saper convincere anche contro le big.

    PESCARA (3-5-2): Perin 5; Cosic 4.5, Capuano 4.5 (46′ Caprari 5), Bocchetti 4.5; Zanon 4.5, Nielsen 5, Cascione 6.5, Quintero 6, Modesto 4; Abbruscato 4 (64′ Vukusic 5), Jonathas 4.5 (54′ Weiss 5).
    Allenatore: Stroppa 4.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5 (65′ Marrone 6); Isla 6.5 (59′ Padoin 6), Vidal 7, Pirlo 7, Marchisio 7, Asamoah 7; Quagliarella 9 (68′ Bendtner 6), Giovinco 7.5.
    Allenatore: Alessio 7.

    VIDEO PESCARA-JUVENTUS 1-6

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”159789″]

  • Il Milan pensa a Perin per il dopo Abbiati

    Il Milan pensa a Perin per il dopo Abbiati

    Mattia Perin nel mirino del Milan. Il portiere del Pescara ha dimostrato di avere qualità tali da renderlo un candidato credibile per il dopo Abbiati. Classe ’92, scuola Genoa, l’estremo difensore dell’Under 21 azzurra sta scalando posizioni importanti. Stroppa gli ha concesso fiducia fin dal ritiro estivo, quando decise di affidargli i pali della porta abruzzese, togliendo così il posto al più esperto Pellizzoli. L’avvio di campionato è quantomeno problematico. Nove le reti incassate da Perin. Nonostante ciò tifosi e critica non hanno perso occasione nell’elogiare il suo operato. Di lui si dice un gran bene già da un due stagioni, quando Perin esordì in Serie A nell’ultimo match di campionato contro il Cesena. Adesso su di lui ci sono i top club europei, fra cui il Milan.

    In questo momento la squadra rossonera è in pole position per l’ex portiere del Padova. L’acquisto di Perin ha tutti i requisiti necessari  per far scattare il via libera in Via Turati: giovane, investimento contenuto, Preziosi come partner d’affari, ingaggio minimo, anziano da sostituire (leggi Abbiati). Proprio quest’ultimo, ribattezzato San Abbiatinelle ultime due stagioni (chi non si ricorda la parata su Van Persie all’Emirates Stadium), è al suo ultimo anno di contratto.

    Mattia Perin, l’erede di Abbiati al Milan | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    All’età di 35 anni Abbiati è a un punto di svolta della sua carriera. La dirigenza del Milan non pare intenzionata a rinnovare il lauto contratto del portiere rossonero e punta a cambiare pagina. Difficilmente l’estremo difensore accetterà un ruolo di secondo piano ed una drastica riduzione dell’ingaggio. A questo punto pare inevitabile l’addio a fine stagione, complice anche un inizio di campionato non certamente esaltante, sulla falsa riga dello scorso anno, quando alternò più ombre che luci nelle sue prestazioni in campo. Abbiati quindi al passo d’addio, un altro pezzo di storia rossonera che lascia Milanello all’alba del 2013.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013: le possibili sorprese

    Consigli Fantacalcio 2012-2013: le possibili sorprese

    Dopo aver iniziato il nostro cammino verso la prossima stagione di Serie A con i primi Consigli Fantacalcio relativi agli organici delle venti squadre quest’oggi cercheremo di andare più a fondo cercando quei giocatori che pur partendo senza i riflettori puntati addosso hanno la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante nel corso della stagione e perché no risultare decisivi per le proprie squadre e per i Fantallenatori. Dite la verità, non è la soddisfazione più grande vincere scoprendo potenziali promesse? Giocatori che da scarti o da perfetti sconosciuti si impongono a suon di grandi prestazioni e qualche gol. Noi ci proviamo per voi, ovviamente il campionato ancora deve partire e non abbiamo riferimenti se non la nostra esperienza.

    Consigli Fantacalcio: i portieri: Se non si riesce a prender Buffon, De Sanctis o Handanovic allora tanto vale rischiare spendendo poco alla ricerca di una possibile sorpresa. Nella scorsa stagione consigliammo spesso Andrea Consigli vincendo la scommessa grazie ad una Atalanta in vena di miracoli ma anche alla maturità raggiunta dal portiere. Oltre al bergamasco vi consigliamo di scommetter su Željko Brkić che dopo l’ottima stagione a Siena è chiamato a sostituire Handanovic all’Udinese. Impresa difficile ma non impossibile. Se avete tanto coraggio prendete Mattia Perin portierino dal futuro assicurato chiamato a difendere i pali del Pescara di Giovanni Stroppa.

    Lorenzo Insigne possibile sorpresa del Fantacalcio 2012-2013 | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Consigli Fantacalcio: i difensori Se Ogbonna e Peluso sono oramai quasi delle certezze noi vi consigliamo di metter in rosa almeno due di questi giocatori: Capuano e Crescenzi del Pescara hanno numeri per emergere. Costa della Sampdoria, il baby rossonero De Sciglio, i giallorossi Piris e Dodò, da tenere in considerazione anche Matheu dell’Atalanta e Velasquez del Genoa.

    Consigli Fantacalcio: i centrocampisti Quest’anno voglio rischiare dandovi il nome di Bosko Jankovic come possibile sorpresa. Il giocatore del Genoa non è mai riuscito a dimostrare il suo reale valore per una lunga sequela di infortuni le sue qualità però sono innate e questo (infortuni permettendo) potrebbe esser l’anno della definitiva consacrazione. Un posto tra gli otto centrocampisti lo potrebbe meritare anche un altro giocatore del Genoa Jorquera che superata la fase di adattamento al calcio italiano potrebbe rivelarsi un valore aggiunto. Vi elenco adesso una serie di giocatori che potrebbero consentirvi di completare la rosa dei centrocampisti: nella Sampdoria Juan Antonio per posizione in campo e qualità merita la scommesse, del Palermo vi consiglio Benito Nicolas Viola piedi vellutati e una discreta confidenza con il gol. Ninis del Parma, Pasquato del Bologna, Pereira dell’Udinese. Se volete andare sul sicuro invece prendete i giovani Taider del Bologna e Florenzi della Roma non ve ne pentirete.

    Consigli Fantacalcio: gli attaccanti E’ senza dubbio il settore più difficile. Io mi sbilancio e faccio sei nomi scommettendo che almeno tre di questi andranno in doppia cifra. Iniziamo da Manolo Gabbiadini passato al Bologna e pronto per giocare con più continuità rispetto al passato. Gemello del gol di Destro nell’Under 21 che fu di Ferrara non ci stupiremmo se riuscisse a convincere anche Prandelli. Lorenzo Insigne sarà difficile ripetersi ai livelli di Pescara ma il furetto partenopeo ha grandi numeri. Marco Sau è pronto a stupire. I piedi sapienti di Cossu, Conti e Nainggolan al Cagliari sembrano fatti per esaltarlo. Pabon è una scommessa per noi ma a Parma ci credono molto, anzi moltissimo. Paulo Dybala dal Palermo alla conquista dell’Europa. Su di lui si dice un gran bene e la piazza rosanero non può che esaltarlo. Scommettete su Stephan El Shaarawy

    Consigli Fantacalcio 2012-2013: la top 11 delle possibili sorprese
    Brkić, Crescenzi, Ogbonna, De Sciglio, Jankovic, Florenzi, Taider, Viola, El Shaarawy, Gabbiadini, Insigne


    Tutte le formazioni di Serie A 2012-2013


    Consigli Fantacalcio 2012-2013: guida all’asta

  • Genoa, E’ divorzio tra Preziosi e l’ad Lo Monaco, martedì l’annuncio

    Genoa, E’ divorzio tra Preziosi e l’ad Lo Monaco, martedì l’annuncio

    Si è conclusa di fatto, dopo appena due mesi, il rapporto di collaborazione che lega il Genoa di Enrico Preziosi e Pietro Lo Monaco. Tra l’ex amministratore delegato del Catania e il Presidente dei grifoni già da qualche giorno si intensificavano momenti di tensione dovute alle deleghe, sia sportive che amministrative, che Lo Monaco avrebbe voluto gestire in maniera autonoma e che invece non sono arrivate. Inoltre la notizia del deferimento dell’ad per una vicenda che risale al 2005 (quando era in forza nella società Catanese) avrebbe infoltito i dubbi del presidente sulla scelta di portare Lo Monaco a Genova. Goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è anche la decisione del patron del Genoa, non condivisa dall’ex dirigente siciliano, di cedere in prestito Mattia Perin al Pescara; il dirigente avrebbe desiderato trattenere in Liguria il giovane portiere, reduce da un’ottima stagione a Padova e la decisione di Preziosi lo avrebbe mandato su tutte le furie.

    Pietro Lo Monaco | 6copy; Maurizio Lagana / Getty Images

    Martedì 31 Luglio la società rossoblu comunicherà ufficialmente la scissione del rapporto di collaborazione anche se restano i dubbi sul contratto di 3 anni che Lo Monaco aveva già firmato e depositato. Molto probabilmente si arriverà a una transazione col Genoa che dovrà sborsare all’ad 800.000 euro. Anche il preparatore dei portieri Onorato, il preparatore atletico Tafuro e l’osteopata Conta, i quali non avevano sottoscritto alcun contratto con la società rossoblù, lasciano la società ligure.

    Con la partenza di Lo Monaco il Genoa si vede costretto anche a rivedere i piani di mercato, l’ad infatti stava lavorando per portare in rossoblu Matias Martinez il cui arrivo era comunque subordinato alla cessione di Andreas Granqvist. Inoltre con la apartenza di Mattia Perin la società deve cercare un vice Frey che sarebbe già stato individuato in Massimiliano Benassi del Lecce ma il club salentino sarebbe però disposto a cederlo solo a titolo definitivo.

  • Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Ricomincia con il botto il campionato di Serie B. Un Pescara stratosferico infatti esce dal periodo buio che lo stava caratterizzando surclassando con un altisonante 6 a 0 a domicilio un Padova irriconoscibile. Grazie a questi tre punti il Pescara sale a quota 65 in graduatoria, con un match, quello contro il Livorno, ancora da proseguire, riconquistando la terza posizione in attesa che il Sassuolo, fermo a 64, scenda in campo domani. Il Padova invece resta fermo a quota 56 a causa di questa seconda sconfitta di fila e domani vi è il serio rischio che i veneti rimangono addirittura fuori dalla zona play off.

    Qualche novità rispetto alle formazioni previste alla vigilia: Dal Canto lascia fuori Marcolini, Italiano e Cacia. Dentro Franco, Lazarevic e Succi. Dall’altra parte c’è Immobile che recupera dalla distorsione alla caviglia rimediata in settimana. Fuori Sansovini. Match che comincia nel ricordo di Piermario Morosini: note di Ligabue in sottofondo e tutti in campo, arbitri compresi, con la maglia numero 25, per ricordare il centrocampista del Livorno deceduto proprio una settimana fa contro il Pescara.

    Si comincia e la squadra di Zdenek Zeman è un vero e proprio rullo compressore. Dopo un tiro dal limite di Insigne ci prova Caprari, ma Perin risponde presente. Ancora Pescara pericoloso con un colpo di testa di Nielsen, palla di poco a lato. Lazarevic intanto prova un break ma sbaglia tutto sotto porta, come farà al 9’ Immobile che centra il portiere avversario Perin da buona posizione. Al 13’ clamorosa, doppia, occasione targata Insigne e Cascione ma sulla linea prima Perin poi Trevisan sventano la minaccia.

    Il portiere del Padova però continua a farsi trovare pronto e a cavallo del 20’ compie altri tre grandissimi interventi per due volte su Immobile e una su Insigne. E per poco non ci scappa la classica beffa: Lazarevic serve Ruopolo che presentatosi davanti ad Anania manca incredibilmente la palla del vantaggio. Insigne e Caprari chiamano in causa Perin sino a che, al 38’, Ruopolo non stende Cascione in area di rigore. Dal dischetto Immobile, stavolta, non sbaglia.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa Dal Canto getta nella mischia sin da subito Marcolini ma è il Pescara a chiudere immediatamente i conti con Insigne, il quale nel giro di 4’ mette a segno due gol. Al 8’ sfrutta al meglio un assist di Immobile agganciando e calciando di destro, poi al 12’ lascia partire un tiro che si infila proprio sotto l’incrocio. Il Padova sotto di tre gol reagisce ma Portin, Cacia, entrato da poco, e Marcolini non hanno fortuna. Va meglio a Nielsen che al 25’ sfrutta un cross di Verratti insaccando.

    Dal Canto inserisce Dramè mentre Zeman nel giro di pochi minuti esaurisce la girandola dei cambi inserendo Gessa, Kone e Sansovini per Nielsen, Caprari ed Insigne. Al 38’ è proprio Sansovini che innesca Immobile il quale scattando sul filo del fuorigioco sigla la sua doppietta personale facendo scatenare l’ira del pubblico padovano contro i proprio giocatori. Nel finale c’è gloria anche per Cascione che fissa il punteggio su un clamoroso 0 a 6 con un tiro a giro sul secondo palo.

    Le azioni salienti di Padova Pescara 0-6:
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”134425″]

  • Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Il finale di campionato nelle partite in cui erano coinvolte le squadre per cui i verdetti erano già scritti, ha dato spazio ad alcune giovani promesse del nostro calcio, baby dalla belle speranze e dal futuro incerto, schiacciati come sempre dalla concorrenza interna dei big e degli stranieri, giudicati più affascinanti, e perciò spesso costretti a ” farsi le ossa ” lontano dal grande calcio, per vedere poi spesso ridimensionate le proprie ambizioni, in parallelo con la filosofia dominante nel nostro Paese, anche in altri settori, tale che ” non c’è spazio per i giovani “.

    Ieri, però, hanno avuto il loro momento di gloria alcuni come Filippo Boniperti, Francesco Grandolfo, Nicola Leali, Mattia Perin e Lorenzo Tassi, in ordine rigorosamente alfabetico, ed è giusto far luce sulle loro caratteristiche e sul loro curriculum, per capire meglio quali siamo le loro potenzialità e le loro prospettive.

    Filippo Boniperti è nipote d’arte, ed ha intrapreso la carriera calcistica come il celebre nonno, presidente onorario della Juventus. E’ un classe 1991 ed è cresciuto a pane e Juventus, fin dai pulcini, passando poi per la Berretti e la Primavera, rifiutando nel frattempo di passare ai cugini granata del Toro, in estrema coerenza con i valori bianconeri.

    E’ un esterno offensivo, che può giocare sia da centrocampista che da seconda punta, dotato di buone doti fisiche (180 per 74 kg), e di buone doti tecniche sia di destro che di sinistro, oltre che di un buon dribbling.

    Nel corso di Juventus-Napoli di ieri sera, ha compiuto il suo debutto in serie A, entrando per sostituire Simone Pepe, 50 anni dopo l’ ultima apparizione in campo di nonno Giampiero che, sicuramente, avrà seguito con orgoglio il suo erede.

    Per Francesco Grandolfo del Bari, l’ esordio in serie A è stato ancora più indimenticabile, in un pomeriggio perfetto, da ricordare e raccontare: tripletta al Bologna per l’attaccante classe 1992, che, oltre all’ ottima vena realizzativa, mette in mostra buone doti tecniche che all’ età di 15 anni già gli consentivano di realizzare 150 palleggi di seguito, per ben 2 minuti, ed una personalità non indifferente che gli consente di mantenere freddezza e lucidità e di mantenere a freno l’ emozione, nonostante i suoi soli 18 anni.

    Gioca in porta, invece, Nicola Leali, classe 1993, in forza al Brescia ma appetito da molti grandi club, che intravedono in lui un grande potenziale, da numero uno assoluto, come Gigi Buffon per intenderci: i due sono anche conterranei, di Castiglione delle Stiviere Leali, di Carrara Buffon, distanti solo tre ore di macchina. Il paragone è sicuramente molto impegnativo, ma il portierino ha già esordito in serie A dimostrando buona personalità. Piace soprattutto a Napoli e Juventus, ed il dirigente bresciano, oltre che ex allenatore, Gigi Maifredi lo definisce “regale”, sottolineandone, poi, la straordinaria correttezza ed educazione, doti che lo porteranno secondo Maifredi” a far la storia del calcio italiano “.

    Nel Brescia ha esordito anche Lorenzo Tassi, 16 anni e tre mesi, classe 1995, che dopo Andrea Pirlo (che ha debuttato con le rondinelle a 16 anni e 2 giorni) è l’ esordiente più giovane del Brescia. Singolare che sia entratper sostituire il 37 enne Emanuele Filippini, bamdiera della società. Passaggio di consegne simbolico, fra il vecchio ed il nuovo, accendendo i riflettori su un ragazzo promettente, molto serio e posato a detta di chi lo conosce, e che già si è guadagnato la fama di talismano “anti Bergamaschi”, per la sua rete decisiva nel derby con l’Atalanta con la maglia degli Allievi nazionali del Brescia.

    Un altro baby portiere, Mattia Perin, ha esordito ieri con la maglia del Genoa dal primo minuto nel match contro il Cesena, mostrando un buon talento ed una grande freddezza, dote fondamentale per un portiere, che gli ha permesso di compiere un intervento importante dopo solo un minuto di gioco, da portiere esperto e navigato, nonostante i suoi 19 anni, e che mostra una dote ulteriormente importante per un portiere, ossia l’ estrosità: nella partita contro la Roma, durante il riscaldamento, è stato filmato mentre era impegnato a palleggiare con un chewing gum. Originale, senz’ altro.

    Al termine della gara con il Cesena, però, ha rivelato come l’ emozione fosse il sentimento prevalente, ringraziando iol tecnico per l’ occasione che gli ha concesso, oltre che i compagni ed i tifosi e la società. Probabilmente per la prossima stagione andrà in prestito altrove per fare esperienza, ma ha dichiarato di fidarsi completamente della società e del presidente Preziosi, nella speranza di far presto ritorno a Genova.

    Cinque nomi, dunque, che sarebbe bene annotare per molti grandi club, evitando di lasciarli scappare altrove, ed evitando di farli intristire in provincia per troppo tempo. Il futuro è dei giovani e, per questo, bisogna credere in loro non soltanto quando le partite non hanno più nulla da chiedere alla classifica, ma responsabilizzandoli nel corso di match importanti.

    Anche in chiave Azzurra la loro valorizzazione, oltre che di tanti altri talentini, potrebbe essere una chiave fondamentale, in un processo di necessario rinnovamento e ringiovanimento, che consenta di programmare cicli ad ampio spettro temporale, valorizzando i “prodotti” dei vivai made in Italy.