Tag: mattia destro

  • Inter k.o la Roma raggiunge la Lazio in finale. Sarà derby

    Inter k.o la Roma raggiunge la Lazio in finale. Sarà derby

    L’Inter aveva in mano l’ultimo gettone per giocare una partita decisiva. L’ha fatto ma sullo schermo è apparsa inesorabilmente la scritta “Game Over”. (altro…)

  • Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop

    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop

    Pesante tegola per la Roma di Zdenek Zeman, con la notizia che si apprende in queste ore della lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro per Mattia Destro, che costringerà il giovane attaccante di Ascoli Piceno a restare fermo per almeno due mesi circa, anche se è prematuro ipotizzare dei tempi di recupero. L’infortunio in questione, inizialmente, era stato ipotizzato essere soltanto una distorsione alla caviglia destra seguente al match della semifinale d’andata di Coppa Italia tra Roma ed Inter disputata mercoledì all’Olimpico (nel quale lo stesso Destro ha realizzato la rete del provvisorio 2-0, ndr), mentre oggi si apprende che la gravità dell’infortunio è maggiore, poichè interessa oltre alla caviglia destra, appunto, anche il menisco del ginocchio sinistro, così come hanno evidenziato gli accertamenti strumentali svolti questa mattina che sono succeduti a quelli svolti nella giornata di ieri.

    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Mattia Destro, dunque, nei prossimi giorni dovrà ricorrere anche ad un intervento chirurgico in artroscopia che verrà effettuato dal professore Cerulli per risolvere la problematica, e lo stesso club giallorosso ha emesso un comunicato ufficiale in cui precisa la necessità dell’intervento artroscopico: allo stato dei fatti è ancora difficile ipotizzare con precisione quelli che potranno essere i tempi di recupero ma sarà necessario, con tutta probabilità, uno stop di due mesi circa o, nella migliore delle ipotesi, di un mese e mezzo.

    Per il ventiduenne Mattia Destro si tratta, così, di un nuovo stop stagionale, dopo i problemi che lo avevano coinvolto a seguito dell’altro match di Coppa Italia disputato a Dicembre contro l’Atalanta: in quell’occasione, però, si era trattato semplicemente di una contusione alla coscia, mentre in tal caso si tratta di un problema più complesso con tempi di recupero protratti, che lo terranno lontano dal campo di gioco almeno fino a metà Marzo.

  • Roma-Inter 2-1, Palacio tiene aperta la qualificazione

    Roma-Inter 2-1, Palacio tiene aperta la qualificazione

    Doveva essere spettacolo e così è stato. L’andata della semifinale di Coppa Italia Roma-Inter ha visto i padroni di casa superare 2-1 i nerazzurri. Le reti tutte nel primo tempo. Alessandro Florenzi sblocca l’incontro al tredicesimo minuto, quando su colpo di testa segna il momentaneo 1-0. Il raddoppio arriva poco dopo la mezzora, sempre su colpo di testa, ma stavolta è Mattia Destro a trafiggere un incolpevole Handanovic. L’Inter è comunque viva, come dimostra il palo esterno colpito da Guarin prima che la Roma trovasse il doppio vantaggio. Gli sforzi dell’undici di Stramaccioni vengono premiati al minuto 44 della prima frazione di gioco, quando Palacio sigla la rete che mantiene in corsa i nerazzurri in vista del match di ritorno in programma il prossimo 17 aprile.

    Roma-Inter, come quando perché

    Se la Roma avesse continuità per tutti i novanta minuti, forse a quest’ora parleremmo di un’altra partita, e perché no, anche di un altro campionato. Limitandoci però all’incontro di ieri sera, la squadra di Zeman ha tanto incantato nel primo tempo quanto deluso nella ripresa, dove si è letteralmente sciolta come un kinder cereali dimenticato nella tasca della tuta. E la sensazione di aver dimenticato qualcosa in tasca ce l’hanno anche i tifosi della Roma, che spesso credono di aver acquistato il biglietto per vedere soltanto la prima parte di partita, domandandosi dove e quando verrà disputata la ripresa. Così una domanda sorge spontanea: non sarà il caso di dosare un pochino meglio le energie per offrire al pubblico pagante uno spettacolo altrettanto decoroso anche nei secondi 45 minuti di gioco? Rifletta Zdenek, rifletta.

    Rodrigo Palacio, l'uomo della Provvidenza per l'Inter | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Rodrigo Palacio, l’uomo della Provvidenza per l’Inter | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Non va meglio in casa interista, sia chiaro. Alla vigilia Stramaccioni ci aveva presentato il match di Coppa Italia come quello dove avremmo assistito alla migliore Inter stagionale. Beh, se è davvero tutto qui, credo che i tifosi della Beneamata abbiano di che preoccuparsi. Un primo tempo giocato con un 3-4-1-2 dove Pereira più che sembrare un calciatore pareva di quei simpatici pescatori che ritrovi dalla mattina fino alla sera fermi come degli ebeti in attesa di tirare su qualche trota, consapevoli però di avere più possibilità di pescare il mostro di Lochness che altro. L’ex Porto è riuscito nell’impresa di far sembrare Piris un fenomeno, cosa che il paraguaiano sa perfettamente di non essere, anche perché altrimenti l’acquisto di Torosidis non avrebbe avuto molto senso.

    Le cose sono un po’ migliorate nella ripresa, per l’Inter si intende, anche se non era poi così difficile fare peggio del primo tempo, sopratutto se consideriamo l’assenza dei padroni di casa. In ogni caso i nerazzurri non si sono resi nel concreto pericolosi davanti a Stekelenburg, ma si sono limitati a fare i fenomeni poco prima di raggiungere l’area avversaria. Forse che manchi il passaggio finale e quella fantasia necessaria per far sì che uno sterile dominio si trasformi in un gol? Ah già, adesso arriva Belhanda. Ma scusa, l’Inter non aveva già Sneijder? Manco fossimo a Mistero…

    Le pagelle

    Piris 7,5: forse nella sua vita non lo prenderà più questo voto, quindi siamo contenti di darglielo. La prestazione di ieri del paraguaiano sembrava quella che era solito sfornare Cafu ogni domenica.
    Destro 6,5: può diventare davvero l’uomo Coppa Italia della Roma. Prima il gol ai tempi supplementari contro la Fiorentina, ieri sera il gol del momentaneo 2-0. Hai visto mai che da brocco si trasforma in fenomeno?
    Palacio 6,5: dopo 43 minuti passati a chiedersi il come quando perché, l’argentino si ritrova quasi casualmente un pallone da buttare dentro. Come tre giorni fa, stessa porta, quasi stesso minuto. Quando si dice la provvidenza.
    Pereira 3: non ce ne voglia Alvaro ma ieri si è fatto una risata pure Piris, e non è poco. Ricordiamo che Pereira è sbarcato alla Pinetina per più di dieci milioni. Fate un po’ voi.

    Il tabellino

    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6,5, Piris 7,5, Marquinhos 6 (59′ Castan 6), Burdisso 6, Balzaretti 6, Tachtsidis 6, Florenzi 7 (76′ Perrotta s.v.), Bradley 6, Lamela 6, Destro 6,5, Totti 6,5 (85′ Marquinho s.v.). Allenatore: Zeman
    Inter (3-4-1-2): Handanovic 6, Ranocchia 5,5, Chivu 5,5, Jesus 6, Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Obi 4 (46′ Nagatomo 5,5), Benassi 5,5 (64′ Gargano 6), Pereira 3 (75′ R. Alvarez 6), Guarin 6,5, Palacio 6,5. Allenatore: Stramaccioni

    Il video di Roma-Inter

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  • Coppa Italia, la Fiorentina sbatte sul palo. Decide Destro

    Coppa Italia, la Fiorentina sbatte sul palo. Decide Destro

    E’ la Roma l’ultima semifinalista della Coppa Italia edizione 2013. La squadra giallorossa raggiunge così l’Inter, contro cui si giocherà l’accesso alla finalissima. Dall’altra parte del tabellone invece Juventus e Lazio. Ieri sera al Franchi la Fiorentina ha dovuto fare i conti con la rivoluzione adottata a sorpresa da Zdenek Zeman e la sfortuna più nera. Gli ospiti non possono che esultare, dal momento che il successo di ieri in casa dei gigliati può davvero rappresentare un nuovo inizio per la Roma, che adesso affronterà l’Inter tre volte in meno di dieci giorni (20, 23, 30 gennaio). Mastica amaro invece Vincenzo Montella, uno dei grandi ex della serata del Franchi. Per la sua Fiorentina infatti svanisce il sogno di raggiungere l’Europa attraverso la porta della Coppa Italia. A questo punto il campionato diventa l’unica valvola di sfogo per la squadra viola, arrivata alla terza sconfitta consecutiva dopo aver letteralmente incantato tutta Italia durante la prima parte di stagione.

    Mattia Destro è il match winner della Roma sul campo della Fiorentina | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Mattia Destro è il match winner della Roma sul campo della Fiorentina | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    CHI NON TI ASPETTI – L’1-0 finale porta la firma di Mattia Destro, bravo a sfruttare al meglio l’assist al bacio di Pjanic nel primo tempo supplementare, dopo che i novanta minuti regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Proprio lui, Destro, l’unico attaccante a disposizione di Zeman per la partita contro la Fiorentina, a causa delle indisponibilità di Totti (infortunato), Lamela e Osvaldo (squalificati), senza dimenticare Nico Lopez impegnato nel Sudamericano Under 20. Anche ieri l’ex attaccante di Siena e Inter ha fallito un’ottima palla gol nel corso del secondo tempo, ma alla fine è riuscito a scrivere il suo nome nella vittoria forse più importante fin qui della Roma targata Zeman, rivoluzionato dal boemo con una difesa a tre (Marquinhos, Burdisso, Castan) e l’unica punta Destro, aiutato da Pjanic e Florenzi, con gli esterni Piris e Balzaretti sacrificati sia alla fase difensiva che offensiva.

    SFORTUNA – L’altro comun denominatore di Fiorentina-Roma ha il nome della sfortuna. I padroni di casa infatti hanno fatto la collezione di pali e traverse, colpiti per ben tre volte durante il match. Il primo legno è arrivato nel finale della prima frazione di gioco, quando Aquilani su punizione ha centrato la traversa. La sorte poi si accanisce contro lo spagnolo Borja Valero, il cui sinistro viene respinto dal palo. Se non bastasse, dopo essere passata in svantaggio, la Fiorentina ha colpito un nuovo legno, il terzo, con Cuadrado. Forse non era davvero destino.

    Fiorentina-Roma 0-1, le pagelle
    Zeman 8: alla faccia del vecchio integralista. Sorprende tutti, anche i suoi stessi giocatori crediamo, con un’inedita difesa a tre. La squadra esce dal Franchi senza subire gol e con la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, senza rinunciare al bel gioco. Chapeau.
    Destro 7: eroe per caso della serata giallorossa. Già, perché quando sbagli quelle occasioni per più gare di fila, e anche nella stessa partita, tutti pensano che non segnerai mai. Invece è la sua rete che decide l’incontro.
    De Rossi 6,5: nell’inedito 3-4-3 mostra di essere più a suo agio. Sfiora il gol nei primi minuti del primo tempo e dispensa autorevolezza al resto della squadra, salvo poi spegnersi nel finale.
    Montella 6,5: comunque sia andata non si possono non fare i complimenti alla Fiorentina e al suo allenatore, che ha tanto da recriminare in una partita giocata bene dai suoi giocatori, respinti soltanto dai tre legni.
    Borja Valero 6,5: quando lo si vede giocare ci si chiede perché non giochi in un grande club come Barcellona o Real Madrid. Ma tant’è, Firenze se lo tiene stretto.
    Jovetic 5,5: dopo il rientro dall’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per alcune settimane il montenegrino non ha ancora ritrovato quella lucidità sotto porta mostrata in avvio di campionato. Anche ieri Jojo ha continuato sulla falsa riga delle recenti apparizioni.

    Fiorentina-Roma 0-1, il tabellino
    Fiorentina (3-5-2): Neto 6, Savic 5,5, Tomovic 6, Pasqual 6, Borja Valero 6,5, Migliaccio 5,5, (65′ Romulo 5,5), Aquilani 6,5, Cuadrado 5, Toni 6 (78′ Ljajic 5,5), Jovetic 5,5. Allenatore: Montella 6,5
    Roma (3-4-3): Goicoechea 6, Marquinhos 6, Burdisso 6, Castan 6, Piris 5,5 (81′ Taddei 5), De Rossi 6,5, Bradley 6, Balzaretti 5,5 (58′ Dodò 5), Pjanic 6,5 (100′ Tachtsidis sv), Destro 7, Florenzi 6,5. Allenatore: Zeman 8

    VIDEO FIORENTINA-ROMA 0-1 (COPPA ITALIA 2013)

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  • Alejandro Gomez punisce una Roma sprecona

    Alejandro Gomez punisce una Roma sprecona

    Dopo la sconfitta al San Paolo contro il Napoli, la Roma perde anche sul campo del Catania. Per gli etnei tre punti d’oro, che li avvicinano al sesto posto occupato proprio dalla squadra giallorossa, distante ora soltanto tre punti. Zeman invece vede allontanarsi sensibilmente il terzo posto, con 8 punti da recuperare su Napoli e Inter. PRIMO TEMPO – Prima frazione di gioco dominata dalla Roma di Zeman, colpevole però di non aver trovato la via del gol. Almeno tre le occasioni da gol limpide per la squadra giallorossa, due capitate sui piedi di Mattia Destro, sprecate entrambe malamente dall’attaccante ex Siena. Prima col sinistro e poi col destro, sempre a pochi passi dalla porta difesa dall’estremo difensore Andujar, il prodotto del vivaio interista ha confermato di attraversare uno scarso periodo di forma, mostrando preoccupando limiti dal punto di vista della finalizzazione, e dando così voce ai critici che ad oggi lo considerano semplicemente un discreto attaccante e nulla più.

    Ma la chance più clamorosa nel primo tempo è quella che vede come protagonista, in negativo, l’americano Bradley, che a due passi si divora un gol già fatto calciando sopra la traversa. E questi errori verranno pagati a caro prezzo dalla squadra giallorossa nel corso del secondo tempo, quando il Catania troverà quasi subito la rete del vantaggio.

    SECONDO TEMPO – Che la musica sia cambiata rispetto ai primi 45 minuti lo si capisce da subito, con il Catania più intraprendente e la Roma invece gravemente in difficoltà nel mantenere le distanze tra i reparti, finendo per subire a più riprese le ripartenze dei padroni di casa. Zeman è preoccupato e cerca di rimediare alla situazione mandando in campo il 18 enne Marquinhos, autentica sorpresa della prima parte della stagione romanista al posto di Piris, con il brasiliano che va ad occupare la posizione di terzino destro anziché quella di centrale difensivo.

    Alejandro Gomez mata la Roma | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Alejandro Gomez mata la Roma | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il cambio però non migliora le cose, anzi. Un minuto dopo l’ora di gioco infatti gli etnei passano avanti grazie alla rete di Alejandro Gomez, imbeccato ottimamente dal passaggio illuminante di Bergessio. Inutili le proteste dei giocatori della Roma, che chiedevano un fuorigioco in realtà inesistente, come mostrato dalla moviola.

    Da qui in avanti la gara diventa nervosa. Il primo a poterne fare le spese è il difensore dei capitolini Castan, autore di un’entrataccia su Bergessio che l’arbitro Damato punisce con il cartellino giallo, sebbene il gesto meriti qualcosa di più di una semplice ammonizione. Nonostante lo svantaggio, la Roma non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Andujar, e nemmeno l’ingresso di Dodò al posto del connazionale Marquinho cambia gli equilibri della partita. Dopo gli errori nel primo tempo, Mattia Destro sparisce completamente nel corso della ripresa, aggravando quindi la sua prestazione già di sua estremamente negativa.

    Negli ultimi scampoli di partita, Dodò ha tra i piedi la palla del pareggio ma Andujar salva il risultato. Al momento del tiro però Barrientos ha ostacolato in maniera evidente l’ex Corinthians, e quindi sono giustificate le proteste della panchina giallorossa che chiedeva il calcio di rigore. Finisce quindi tra le polemiche, sebbene la Roma debba comunque interrogarsi sulla ripresa sconcertante dell’undici di Zeman.

    Pagelle Catania-Roma 1-0 (20 giornata Serie A)
    Gomez 7: frenato nel primo tempo, straripante nella ripresa. L’argentino trova il jolly al 61° minuto che regala i tre punti al Catania.
    Barrientos 6,5: suo l’assist per la rete che decide l’incontro. La sua fisicità manda in crisi tutta la difesa ospite.
    Legrottaglie 6: prova matura del difensore etneo, che in Sicilia sta vivendo una seconda giovinezza.
    Marquinho 6: il brasiliano sostituisce Totti, restato sempre in panchina. In attacco è il migliore dei suoi. Desta quindi perplessità il fatto che Zeman scelga di toglierlo nel finale con la Roma sotto di un gol.
    Bradley 5: come al San Paolo contro il Napoli, l’americano si divora nel primo tempo una rete già fatta quando il risultato era ancora sullo 0-0.
    Destro 4: sono due le occasioni letteralmente mangiate nel corso della prima frazione di gioco dall’ex attaccante di Siena e Inter. Nella ripresa sparisce. Ha ragione Zeman, è questione di mentalità.

    Tabellino Catania-Roma 1-0 (20 giornata Serie A)
    Catania (4-3-3): Andujar 6,5, Bellusci 6, Legrottaglie 6, Spolli 6, Marchese 6, Izco 6, Almiron 6 (37′ Castro), Salifu 5,5 (60′ Paglialunga), Gomez 6,5 (78′ Ricchiuti 6), Bergessio 6,5, Barrientos 6.
    Allenatore: Maran
    Roma (4-3-3): Goicoechea 5,5, Piris 5,5 (57′ Marquinhos 5,5), Burdisso 5,5, Castan 5, Balzaretti 5,5, Bradley 5, Tachtsidis 5, Florenzi 6, Lamela 5,5, Destro 4, Marquinho 6 (71′ Dodo 6). Allenatore: Zeman

    VIDEO CATANIA-ROMA 1-0 (20 giornata Serie A)

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  • La Roma cerca di ripartire a Catania

    La Roma cerca di ripartire a Catania

    Mentre Nico Lopez continua a fare il fenomeno al Sudamericano Under 20 con l’Uruguay (di stanotte la notizia del successo della Celeste contro la Canarinha per 3-2), la Roma è chiamata a rispondere alla vittoria di ieri dell’Inter a San Siro contro il Pescara, per continuare a sperare quanto meno nel terzo posto, ultima piazza utile per un ingresso in Champions League, ora distante sei lunghezze. La squadra allenata da Zdenek Zeman è reduce da due sconfitte esterne sui campi di Chievo e Napoli, ko che hanno interrotto una striscia positiva di cinque vittorie consecutive inziata la settimana successiva al derby perso contro la Lazio. L’impegno di questo pomeriggio per i giallorossi non sarà dei più semplici, dal momento che in Sicilia il Catania non perde dal 30 novembre scorso, giorno in cui gli etnei vennero costretti allo stop da parte del Milan, in una partita che comunque fece suscitare più di una polemica dopo il fischio finale. Se escludiamo le sconfitte contro Juventus e Milan, il Catania in casa non ha mai perso, vincendo sei incontri e pareggiandone due, conquistando quindi 20 punti in 10 partite, due in meno della Juve per intenderci. Gli ingredienti iniziali parlano di una partita tutt’altro che semplice per la squadra giallorossa.

    Mattia Destro in cerca di riscatto | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Mattia Destro in cerca di riscatto | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    ROMA – Nel pomeriggio di ieri Zeman ha diramato la lista dei 19 convocati per la trasferta di Catania. Non c’è Osvaldo, infortunato al ginocchio destro, la cui assenza era comunque stata largamente preventivata dall’ambiente capitolino. Non ci sarà nemmeno Pjanic, squalificato. Recupera invece capitan Totti, in dubbio fino all’ultimo. Ha smaltito la febbre anche Marquinhos, altro giocatore in forse per la sfida odierna, con il brasiliano che sarà dunque regolarmente titolare in difesa al fianco del connazionale Castan. Sugli esterni agiranno Piris e Balzaretti, mentre in porta giocherà l’uruguaiano Goicoechea. A centrocampo De Rossi dovrebbe partire dal primo minuto nella posizione di regista, con Bradley e Florenzi accanto. Qualora Zeman scegliesse di affidare le chiavi di centrocampo al greco Tachtsidis, De Rossi sarebbe comunque titolare come interno, e Florenzi mezzala. In attacco spazio dal primo minuto a Mattia Destro, nell’occhio del ciclone dopo un girone d’andata al di sotto delle aspettative, ed anche ieri difeso a spada tratta dal tecnico boemo. A completare il tridente ci saranno poi Francesco Totti ed Erik Lamela, ormai completamente recuperato dopo l’infortunio subito a novembre.

    CATANIA – I padroni di casa non vincono da quattro partite, quando lo scorso dicembre batterono al Cibali la Samp per 3-1, risultato che segnò di fatto la panchina di Ciro Ferrara, esonerato dalla dirigenza blucerchiata. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, il Catania vuole conquistare la sua prima vittoria del 2013 proprio ai danni della Roma. Maran per oggi dovrà fare a meno di Francesco Lodi, squalificato per tre turni dal giudice sportivo. Dovrebbe quindi essere Almiron a sostituirlo in mezzo al campo, con Izco ed il giovane Salifu a proteggerlo. In attacco il trio delle meraviglie Gomez, Bergessio, Barrientos. Completa invece la difesa la coppia centrale Legrottaglie-Spolli con Bellusci e Marchese terzini. In porta Andujar.

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la Roma e Catania avevano pareggiato 2-2. Successo sfiorato per gli uomini di Maran, che avevano visto svanire il sogno dei tre punti allo scadere per colpa del gol di Nico Lopez, da poco entrato. Per quanto riguarda invece le sfide al Massimino, il bilancio nei quattordici confronti disputati è a favore dei siculi, che vantano 4 vittorie a fronte di due sconfitte e 8 pareggi.

    Probabili formazioni Catania-Roma (20 giornata Serie A)
    Catania (4-3-3): Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Almiron, Salifu, Gomez, Bergessio, Barrientos. Allenatore: Maran
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, De Rossi, Bradley, Florenzi, Totti, Lamela, Destro. Allenatore: Zeman

  • Milan, idea Gaston Ramirez. Occhi puntati su Nainggolan

    Milan, idea Gaston Ramirez. Occhi puntati su Nainggolan

    Il Milan dei giovani. É questo il ritornello che rimbalza dalla sede rossonera di via Turati quando si parla di calciomercato. Secondo quanto riportato da Berlusconi, la linea della societá milanese é una soltanto e cioé quella di puntare su giovani talenti. Quindi no secco ai vari Drogba e Balotelli, troppo cari per le soglie del calcio italiano ormai allo stremo delle forze. Per risalire, la ricetta vincente é quella di puntare sui giovani, proprio come vuol fare il Milan. Intanto il Diavolo é felice di coccolarsi un possibile top-player del futuro fatto in casa, Mattia De Sciglio. Il giovane terzino é entrato sempre di piú nelle simpatie di Allegri tanto da aver “rubato” il posto ad Ignazio Abate, pensieroso riguardo il suo futuro. Un altro golden boy del Milan, parlando di giovani, é Stephan El Shaarawy. L’attaccante italiano ha giá segnato qualcosa come 14 reti in campionato e attualmente é secondo nella classifica dei marcatori della serie a, preceduto solo da Cavani. Comunque sia, il Milan vuol tornare di diritto ad essere una delle squadre piú forti d’Europa ma per farlo servono altri innesti mirati per puntellare la difesa, il centrocampo e possibilmente anche la porta. Abbiati e Amelia non sono piú dei ragazzini. Vediamo quale potrebbe essere la strategia del Milan nel mercato invernale e in quello estivo.

    Gaston Ramirez
    Gaston Ramirez il nome nuovo per il Milan | ©Getty Images
    IDEA RAMIREZ – Il nome nuovo nelle ultime ore é quello di Gaston Ramirez, ex centrocampista del Bologna attualmente in forza al Southampton. L’uruguaiano non ha fatto molto bene in Premier e vorrebbe tornare in Italia. L’unico problema sembra essere il passaporto in quanto Ramirez non possiede ancora quello comunitario.  Il Milan proverá ad ingaggiare il giocatore giá in questo mercato invernale ma se dovessero esserci delle complicazioni, i rossoneri ci riproveranno a giugno. La cifra di Ramirez si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Sempre in Inghilterra c’é un altro giocatore che per etá e caratteristiche, piace ai rossoneri: Santon del Newcastle. L’ex terzino dell’Inter potrebbe arrivare a Milanello con una cifra di 7-8 milioni di euro e sarebbe pronto a sostituire Abate. I russi dello Zenit offrono per il giocatore rossonero circa 10 milioni di euro. L’altro baby fenomeno che insegue il Milan é Mattia Destro ma la Roma ha giá fatto capire che il giocatore non partirá, almeno in questa finestra di mercato.

    NAINGGOLAN – Adesso il Milan, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, punterá tutto su Radja Nainggolan, centrocampista del Cagliari che tanto piace a Massimiliano Allegri. Il giocatore belga ha peró un valore abbastanza elevato, circa 15 milioni di euro. L’alternativa a Nainggolan é un giocatore del Genoa. L’asse Milano-Genova potrebbe rimettersi in moto per un’altra operazione di mercato. Ai rossoneri, che cercano disperatamente un regista dopo la cessione di Pirlo, piace molto Kucka, giocatore in procinto di passare all’Inter la scorsa estate. Il Milan potrebbe contare sull’ottimo rapporto che c’é fra le due societá. Ricordiamo che molti dei giocatori che hanno fatto la fortuna del Milan provengono, o per via diretta o indiretta, dal Genoa: Boateng ed El Shaarawy su tutti.

  • Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Le parole di Berlusconi riguardo le strategie di calciomercato Milan sono state chiare: no ai giocatori che non siano giovani, e no a tutti quelli con cartellino e ingaggio stratosferici. La cassa del Milan è stata risanata parzialmente sia con le cessioni illustri di Thiago Silva e Ibrahimovic in estate che, ultimamente, con quella di Pato. Fra stipendi e cash, i rossoneri hanno aggiustato il loro bilancio ma nonostante queste entrate, non è tempo di sperperi. La linea di mercato tracciata dalla società rossonera è stata chiara: i top-player vanno creati in casa e non prelevati a fior di quattrini. Seguendo queste idee, vediamo gli ultimi movimenti di mercato del Milan.

    IDEA DAVIDE SANTON – Nelle ultime ore è spuntato un nuovo nome per la fascia destra, in sostituzione di un Abate possibile partente verso lo Zenit di Spalletti. Si tratta di Davide Santon, ex giocatore nerazzurro attualmente al Newcastle, sarebbe il prototipo di giocatore che tanto piace al Milan. Giovane e di belle speranze, con una discreta esperienza del campionato italiano. Nella giornata di ieri, a conferma del reale interesse del Milan per Santon, è apparso l’agente del giocatore nella sede rossonera di via Turati.

    Davide Santon
    Davide Santon “il Bambino” per il Milan | ©Getty Images
    FASCIA SINISTRA – Molto movimentata anche la situazione riguardante la fascia sinistra. Nel ruolo da terzino, sta convincendo Constant che sempre più spesso è solito partire titolare. In definitiva, Luca Antonini non è più la prima scelta di Allegri e molte squadre lo stanno già corteggiando: i nomi più caldi sono quelli di Galatasaray, Spartak Mosca e Wolfsburg. Sempre a sinistra c’è una nuova idea: uno scambio fra Parma e Milan che coinvolgerebbe Mesbah e Zaccardo. Il rossonero si trasferirebbe a Parma mentre l’ex difensore del Palermo, approderebbe a Milanello. Il presidente degli emiliani Ghirardi chiede però 2 milioni di euro per liberare il suo giocatore.

    ALTRI MOVIMENTI – Nell’agenda del Milan ci sono comunque altri nomi. Fra questi capeggiano Astori e Nainggolan, giocatori del Cagliari che, vista la situazione precaria del club sardo, potrebbero scegliere di cambiare aria. Su di loro la concorrenza è però molto alta e prelevarli ad un buon prezzo non sarà cosa facile. Pista sempre molto interessante è quella che collega Milano a Genova: anche in questa finestra di calciomercato, è possibile una nuova operazione che consentirebbe ai rossoneri di comprare Granqvist, difensore centrale del Genoa. Anche quì la concorrenza non manca. Infine, sempre restando a Genova, sponda Sampdoria, da registrare un interesse del Milan per Poli, giovane regista della squadra blucerchiata. Nel reparto offensivo non si segnalano ulteriori sviluppi per la trattativa che vede coinvolto Robinho: il giocatore alla fine dovrebbe restare a Milanello visto che nè il Milan, nè lo stesso giocatore hanno trovato una giusta intesa con i club brasiliani. Comunque sia, Berlusconi ha fatto capire a gran voce che ci sarebbe un giocatore da Milan, Mattia Destro, anche se da Roma lo blindano. Intanto, come riporta Calciomercato.com, queste le parole dell’agente del giocatore: “Chiaramente siamo vincolati alla volontà della Roma che la scorsa estate investì moltissimo su Mattia. E’ altrettanto evidente che il giocatore risponde ai requisiti tracciati dal Milan: grande talento ed età inferiore ai 23 anni. Le parole di Silvio Berlusconi ci lusingano, sono segno di un interesse da parte della società rossonera, che non è comunque l’unica a cui piace Destro. Da qui a dire che è fattibile la distanza è ancora lunga”.

  • Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Il 2013 del Napoli inizia con il botto. Netto 4-1 rifilato alla Roma e tre punti guadagnati su giallorossi, Inter, Fiorentina e perché no, Juventus. Prosegue invece il saliscendi della squadra di Zeman che aveva chiuso il 2012 con il poker al Milan, ma ha cominciato il nuovo anno con una quaterna stavolta al passivo. Assoluto protagonista del match Edinson Cavani: il bomber uruguayano ha messo a segno tre gol spianando la strada alla squadra di Mazzarri e risultando ancora una volta decisivo. Per lui un gol ad inizio di ogni tempo e poi un altro a 20’ dalla fine: tanto è bastato per affondare la Roma prima del botta e risposta firmato da Osvaldo e Maggio.

    Per Cavani è la settima tripletta con la maglia azzurra, ma stavolta il compito è stato semplificato da una difesa, quella della Roma, che ha spesso lasciato autostrade agli avanti partenopei. Nessuna sorpresa nei due undici iniziali: Mazzarri e Zeman infatti non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato. Nemmeno il tempo di studiarsi che il Napoli passa: Burdisso e Castan si addormentano, Pandev ispira Cavani che insacca cosi la prima palla utile della gara. A maggior ragione la Roma comincia ad impadronirsi del campo ma come si sa in difesa le squadre di Zeman soffrono e se davanti ti ritrovi gente del calibro di Hamsik, Pandev e Cavani sono dolori.

    I giallorossi tuttavia le loro occasioni le creano, specie con Destro e Pjanic, ma De Sanctis risponde presente. Meno reattivi invece Lamela e Totti, specie quest’ultimo che fa più di un passo indietro rispetto alla gara con il Milan. Ad inizio ripresa, nel giro di un amen, il raddoppio di Cavani: stavolta l’attaccante sudamericano è fortunato a sfruttare una bella azione creata da Zuniga e Pandev con un tiro che prende una traiettoria beffarda per il portiere avversario. La Roma si spinge ancora di più in avanti e il Napoli sembra infilare il coltello nel burro con Hamsik che sbaglia una clamorosa occasione e Cavani che su calcio d’angolo di testa non perdona. Intanto Osvaldo entra e fa gol ma ogni tentativo romanista viene spento dal rosso a Pjanic e dalle occasioni fallite da Bradley. Maggio chiude i conti e per il Napoli ecco un successo forse troppo largo nel punteggio ma comunque meritato.

    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images
    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Napoli-Roma
    De Sanctis
    7: Superlativo su Pjanic e Destro nella prima frazione di gioco e su Bradley per tre volte nella ripresa. Ha anche lui i suoi meriti.

    Hamsik 5,5: Spreca una palla gol piuttosto ghiotta ma in ogni caso non sembra essere in grande vena. Lontano il suo rendimento in questa gara da quello di Pandev e Cavani.

    Cavani 8,5: Protagonista assoluto. Tre gol, diversi tra loro, e la conferma di come l’uruguayano sia uno dei più forti del mondo nel suo ruolo in questo momento.

    Burdisso 5: Quando gli avanti del Napoli partono in contropiede, per lui sono solo dolori. Una serata da cancellare in fretta.

    De Rossi 5: Male rispetto alle ultime apparizioni, non fa mai da schermo ad una difesa ballerina.

    Osvaldo 6,5: Parte dalla panchina, entra e segna. A dimostrazione di come, nel trio offensivo della Roma, sia il più continuo e forse il più in forma.

    Il tabellino di Napoli-Roma:
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Britos 6,5, Gamberini 6; Maggio 7, Behrami 6, Hamsik 5,5 (43′ st Insigne sv), Inler 6,5 (20′ st Dzemaili 6), Zuniga 6,5; Pandev 7 (36′ st Mesto sv), Cavani 8,5. In panchina: Rosati, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 6,5; Piris 5,5 (37′ st Florenzi sv), Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5,5; Pjanic 5, De Rossi 5, Bradley 6; Lamela 5, Destro 5 (17′ st Osvaldo 6,5), Totti 5. In panchina: Stekelenburg, Lobont, Dodò, Romagnoli, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini di Napoli-Roma
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  • Addio Pato, Berlusconi detta le regole: no Osvaldo, sì Destro

    Addio Pato, Berlusconi detta le regole: no Osvaldo, sì Destro

    E’ davvero finita. Alexandre Pato saluta il Milan e l’Italia per approdare in Brasile, dove ad aspettarlo c’è il Corinthians, fresco campione del Mondo in seguito al successo contro gli inglesi del Chelsea. Il Timao e la dirigenza rossonera hanno trovato l’accordo sulla base di 15 milioni di euro. Inoltre il Papero si è assicurato il 40% su una eventuale prossima cessione, lasciando il 60% al Corinthians. Il calciatore più fragile dell’era Berlusconi dice addio alla maglia rossonera. Una sconfitta sia per Alexandre che per il Milan, incapace di gestire lo straordinario potenziale messo in mostra appena sbarcato in Italia. Ai suoi tempi Ancelotti si era sbilanciato parecchio, affermando come Pato sarebbe succeduto a Kakà nella corsa al Pallone d’Oro. Si sbagliava però.

    Il mercato del Milan secondo Berlusconi

    In qualche modo l’ufficialità del trasferimeto di Pato al Corinthians era arrivata nel primo pomeriggio da Silvio Berlusconi, che parlava di Pato già al passato. La conferma è arrivata intorno alle dieci di sera italiane, con il sito del Timao orgoglioso di annunciare l’acquisto di Alexandre.

    Tra Robinho e Pato quindi il primo ad andarsene è stato proprio il Papero. Berlusconi anche ieri ha ripetuto di sperare ancora in un ripensamento da parte di Binho, in modo che almeno uno dei due resti a Milanello almeno fino al termine di questa difficile stagione.

    Molte cose però lasciano credere il contrario, con Mino Raiola già in Brasile per sbloccare definitivamente l’operazione, che vede il Santos come unica candidata all’acquisizione dell’intero cartellino. Nel frattempo il Peixe ha annunciato nella notte l’acquisto di Montillo, sicuramente non un’incoraggiante notizia per il Diavolo.

    Berlusconi oltre a sperare nella permanenza di Robinho, ha escluso gli arrivi di Osvaldo e Drogba, facendone prima di tutto una questione anagrafica, considerata la volontà del Milan di allestire una squadra di Under 23, per poi farli diventare con il passare degli anni autentici top player della Serie A e del calcio europeo.

    Il nuovo obiettivo del Milan è Mattia Destro | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Il nuovo obiettivo del Milan è Mattia Destro | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Niente Osvaldo quindi, quest’ultimo accostato nelle ore precedenti proprio al Milan, dopo l’incidente “diplomatico” tra l’italo-argentino e la Roma causato dalla sua assenza durante il ritiro ad Orlando, giustificata con un banale raffreddore.Lo stesso calciatore nella giornata di ieri ha poi avuto un lungo colloquio con la dirigenza giallorossa, durante il quale sarebbe emersa la volontà da entrambe le parti di proseguire l’avventura almeno fino a giugno.

    Oltre a Osvaldo e Drogba, Berlusconi ha bocciato anche Balotelli. Di certo non una novità, con il patron dei rossoneri che più volte ha fatto esplicitamente capire i propri dubbi sull’uomo Balotelli. Consiglio che la dirigenza rossonera prenderà verosimilmente alla lettera, anche dopo esser rimasta scottata dall’esperienza Cassano.

    Ma Berlusconi si è poi lasciato andare ad un’importante apertura nei confronti di Mattia Destro, altro calciatore della Roma associato alla squadra rossonera nella giornata di ieri, affermando come prenderebbe di corsa l’ex enfant prodige della Primavera interista. D’altronde l’identikit corrisponde al 100% con le nuove regole di casa Milan: giovane, talentuoso, non eccessivamente caro, ed uno stipendio normale. Che sia lui il rinforzo a sorpresa del nuovo Milan 2.0?