Seconda giornata ai mondiali di scherma e terza medaglia d’oro per l’Italia con il catanese Paolo Pizzo che conquista il titolo iridato nella spada consegnando la quinta medaglia azzurra in due giornate. E dire che tutti attendevano il campione olimpico di pechino, Matteo Tagliariol dato in grande forma ma che dimostra ancora una volta di soffrire maledettamente il primo turno. Invece Pizzo non soffre l’esordio davanti alla sua gente, batte l’ungherese Imre nei quarti (15-11) e poi lo svizzero Kauter (15-12) in semifinale. Tutte e due le vittorie sono molto sofferte ma che denotano una certa pazienza nell’affrontare i turni da parte di Pizzo, pazienza caratteristica essenziale nella spada. In finale il catanese si trova l’olandese Verwijlen ed anche qui la vittoria è soffertissima, un 15-13 finale che regala a Pizzo la prima gioia a livello internazionale di un atleta forse arrivato un po’ tardi in nazionale (2007), abituato a soffrire sin da piccolo con la sconfitta di un tumore all’età di 13 anni, ma che certamente rappresenterà un arma in più ai giochi londinesi. Delusione invece per Tagliariol che viene eliminato dal coreano Park per 15-13 al primo turno, un primo turno vero e proprio tabù per il campione olimpico in carico dato in grandissima condizione. La russa Sophia Velikaia ha vinto la medaglia d’oro nella sciabola femminile battendo in finale l’americana Mariel Zagunis, campionessa uscente ed olimpica, per 15-14. Male le itaiane con la Vecchi battuta ai quarti di finale per 15-7 dalla fuoriclasse americana Mariel Zagunis. Prima di lei, erano andate ko Gioia Marzocchi (ottavi di finale), estromessa dal torneo dalla russa Julia Gavrilova (9-15) e Paola Guarneri (sedicesimi), ko con la giapponese Seira Nakayama per 15-8.
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adidas TECHFIT ®, sette atleti azzurri ancora più forti
Adidas lancia la nuova linea autunno inverno affidandosi nuovamente all’utilizzo della tecnologia permettendo agli atleti, ma anche agli sportivi in genere, di aver un abbigliamento all’avanguardia che gli permette di migliorare le prestazioni. La tecnlogia TECHFIT permette infatti maggiori performance in termini di confort e prestazioni. La nuova linea è stata collaudata facendola utilizzare a sette campioni azzurri di discipline diverse dimostrando di esser versatile aumentando per tutti la potenza dell’allenamento e le prestazioni in gara.
Il pilone della nazionale italiana di rubgy, Martin Castrogiovanni, ad esempio, utilizzando la TECHFIT POWERWEB Seasonal tee è riuscito a migliorare la qualità degli allenamenti grazie all’utilizzo di una migliore postura e ad una significativa riduzione della vibrazione muscolare. Sia la versione maschile che quella femminile, TECHFIT POWERWEB tank, c’è l’introduzione della tecnologia di compressione a fasce in termopoliuretano (TPU) favorisce il controllo della postura, stimola la circolazione sanguigna con un conseguente incremento dell’apporto energetico ai muscoli e riduce la fatica, consentendo allenamenti più lunghi.
I testimonial della campagna adidas TECHFIT ® oltre a Castrogiovanni, sono stati Mirco e Mauro Bergamasco (rugby), Alessandro Matri (calcio), Flavia Pennetta (tennis), Andrea Cinciarini (basketball) e Matteo Tagliariol (scherma).
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Scherma sempre più azzurra ai mondiali parigini.
Leadership mondiale, primo posto nel medagliere e conquista della coppa della nazioni. Questo è il lusinghiero bilancio che l’ Italia della scherma traccia dopo il mondiale appena conclusosi a Parigi.
I titoli iridati sono arrivati, manco a dirlo, nell’ arma dove l’ Italia è assoluta dominatrice mondiale, e cioè nel fioretto femminile con il podio tutto tricolore nella prova individuale con la Di Francisca medaglia d’ oro ed il dominio nella prova a squadre. Queste le medaglie conquistate dalla truppa azzurra in Francia: Due medaglie d’oro (Elisa Di Francisca nel fioretto femminile individuale e nella prova a squadre di fioretto femminile), tre medaglie d’argento (Arianna Errigo nel fioretto femminile individuale, prova a squadre di fioretto maschile e prova a squadre di sciabola maschile) e due medaglie di bronzo (Valentina Vezzali nel fioretto femminile individuale e Nathalie Moellhausen nella spada femminile individuale).
Sette medaglie che ribadiscono il ruolo dell’Italia quale prima potenza mondiale della scherma.Tuttavia, non sono mancate le note negative, infatti è da segnalare la debacle assoluta nella spada maschile, con un Tagliarol irriconoscibile sia nella prova individuale che in quella a squadre ed il mancato podio di Aldo Montano, uscito troppo presto nel torneo individuale di sciabola maschile.
Comunque il segnale è positivo, con i volti nuovi rappresentati dalla Di Francisca nel fioretto e dalla Nathalie Moellhausen nella spada e con la cattiveria agonistica di una eterna Valentina Vezzali che ha dato appuntamento alle sue rivali – amiche ai prossimi mondiali a Catania, il prossimo anno ed ovviamente, alle olimpiadi di Londra nel 2012.