Tag: matteo gianello

  • Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Nel filone partenopeo dell’inchiesta calcioscommesse, ieri è stata una giornata molto intensa e ricca di audizioni per il procuratore Stefano Palazzi, che ha avuto modo di ascoltare diversi esponenti del club napoletano, dall’allenatore Walter Mazzarri, ai calciatori Mascara (ceduto dal Napoli a Gennaio, ndr), Cannavaro e Grava, che seguono l’audizione del primo portiere Morgan  De Sanctis, ascoltato nella giornata di martedì, poichè aveva espressamente richiesto di anticipare la sua convocazione all’immediato rientro dagli Europei.

    Il mister partenopeo ha esordito mostrando grande disponibilità nei confronti della Procura, e la volontà di dare il suo contributo al fine di fare chiarezza, “con grande serenità ma senza paura”. Nel caso dei due difensori, Paolo Cannavaro e Grava, il rischio più grande sarebbe l‘omessa denuncia, considerando che sono stati chiamati in causa dall’ex terzo portiere napoletano, Matteo Gianello, per il quale la situazione è, ormai, praticamente compromessa.

    Walter Mazzarri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Gianello, infatti, è indagato per aver avuto un ruolo attivo nelle sospette combine, avendo proposto telefonicamente ai suoi compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita Sampdoria-Napoli, ricevendo un netto rifiuto dai due difensori. Tale telefonata è stata intercettata e, dunque, costituisce un tassello importante nel panorama delle difficili ricostruzioni e, per tal motivo, ha avuto un ruolo chiave nel definire la situazione dello stesso Gianello che, come personaggio di punta nelle indagini, per un certo periodo è stato anche pedinato.

    Nonostante il suo legale Eduardo Chiacchio sia uno dei più stimati nell’ambito dei tribunali sportivi, dunque, la situazione legata all’ex terzo portiere partenopeo pare realmente intricata e, probabilmente per tale motivo, lo stesso Gianello ieri non si è presentato davanti alla procura federale, chiedendo un rinvio per problemi di salute. Prima o poi, però, dovrà presentarsi per la nuova audizione e, a tal punto, potrebbe avere due opzioni, ovviamente molto distanti l’una dall’altra: scegliere la strada della collaborazione, sperando in uno sconto di pena, oppure negare tutto, fra ammissioni e ripensamenti, come fatto finora.

    Nel caso del Napoli, inteso come società, la situazione è strettamente legata a quella del suo ex portiere, considerando che il club partenopeo potrebbe essere chiamato in causa proprio per responsabilità oggettiva,  essendo Gianello – all’epoca dei fatti – un suo tesserato.

    Si attendono, dunque, nuovi e prossimi sviluppi legati alla nuova audizione di Gianello, per ora “rinviata a data da destinarsi”, mentre la Procura federale ha reso note alcune variazioni nei calendari relative alle inchieste delle Procure di Cremona, Bari e Napoli, che rimane molto fitto, dal 9 al 16 di Luglio: il 16 Luglio sarà la volta di Domenico Criscito, difensore dello Zenith San Pietroburgo ed ex difensore del Genoa ( oltre che di Leonardo Bonucci e di Andrea Ranocchia), il 9 luglio – fra gli altri – Fabio Quagliarella, mentre il 10 Luglio (anzichè il 9) sarà ascoltato Andrea Masiello, ma anche Filippo Carobbio, il “grande accusatore del Siena”.

    Il 12 Luglio, quindi, sarà la volta del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, mentre il giorno successivo, il 13 Luglio, sarà il turno di Da Costa della Sampdoria, oltre che del tecnico della Juventus Antonio Conte, che dovrà deporre in merito al periodo in cui guidava il Siena.

  • Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    L’Inter qualificata alla prossima edizione della Champions League. Questa ipotesi assurda che è stata sbugiardata dai risultati in campo dei nerazzurri potrebbe riprendere forma come possibile conseguenza delle tre inchieste condotte dalle procure di Bari, Napoli e Cremona relative al filone calcioscommesse. Lo scandalo scommesse che sta minando la credibilità del calcio italiano potrebbe stravolgere la classifica finale del campionato di serie A 2011/2012 che ha visto la Juventus vincere lo scudetto sei anni dopo l’esplosione dell’altro scandalo (Calciopoli) che ha contraddistinto l’ultimo decennio di calcio in Italia.

    Premettendo che stiamo parlando di un’ipotesi molto suggestiva entriamo nel dettaglio del discorso elencando tutte le possibili fondamenta di suddetta ipotesi. La classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A ha decretato sul campo una graduatoria. Nell’ordine Juventus, Milan, Udinese, Lazio, Napoli e Inter si sono divisi i primi sei piazzamenti ovvero quelli valevoli per la qualificazione alle due coppe Europee. Adesso vi chiederete, come è possibile che l’Inter avanzi di ben tre posizioni? Innanzitutto c’è da dire che la Lazio può considerarsi già con un piede e mezzo fuori dall’Europa se solo si pensa alla gravità delle accuse che incombono sulla società laziale e che hanno portato addirittura all’arresto di uno dei suoi tesserati (Stefano Mauri). Situazioni diverse ma non di certo molto tranquille sono quelle che vedono protagoniste Udinese e Napoli, ovvero le altre due squadre che insieme alla Lazio sono giunte davanti ai nerazzurri.

    Leonardo Bonucci © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Infatti l’Udinese potrebbe rientrare nel discorso penalizzazione nel caso venisse accertata la colpevolezza di Bonucci. L’attuale difensore della Juventus risulta indagato dalla procura di Bari in merito alla presunta combine di Udinese-Bari giocata lo scorso 9 maggio 2010. A quei tempi il difensore della nazionale italiana militava nelle fila del Bari e secondo le accuse avrebbe partecipato insieme a Masiello, Parisi e Belmonte al tentativo di combinare il risultato della partita finita poi 3-3. Sempre secondo l’accusa il giocatore Simone Pepe che 2 anni fa giocava nell’Udinese (tra l’altro nella partita incriminata segnò il gol del 2-1) fu contattato per combinare la partita. Nonostante Pepe abbia respinto il tentativo di corruzione da parte dei giocatori baresi, l’attuale calciatore della Juve incorrerebbe comunque nel reato di omessa denuncia, che potrebbe significare eventuale penalizzazione per l’Udinese e conseguente esclusione dall’Europa.

    Situazione simile anche per il Napoli che risulta invischiato in tale indagini per il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 risalente all’ultima del campionato 2009/2010. Su questa partita pesa la confessione resa alla procura di Napoli da Matteo Gianello, all’epoca terzo portiere della società partenopea, che avrebbe tentato di corrompere due suoi compagni di squadra (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava) ottenendo il rifiuto dei due difensori. Notizia di oggi: Gianello risulta indagato e se venisse accertata la sua versione, per Cannavaro e Grava varrebbe comunque il reato di omessa denuncia e conseguentemente il Napoli rischierebbe una sanzione valida ad escludere la società di Aurelio De Laurentiis dall’Europa.

    A differenza di Lazio, Udinese e Napoli, l’Inter non risulta invischiata nè direttamente nè indirettamente in queste vicende legate al calcioscommesse. Secondo questa ricostruzione dei vari presunti illeciti, l’Inter risalirebbe per esclusione dal sesto al terzo posto e potrebbe prender parte alla Champions League 2012/2013 partendo comunque dai preliminari di agosto.

  • Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Deferimento a titolo di responsabilità oggettiva. E’ questo quanto rischia il Napoli secondo il quotidiano La Repubblica con riferimento alla scommessopoli che sta coinvolgendo il mondo del calcio italiano. Secondo quanto riferito dal sito dallo stesso giornale i pm partenopei starebbero per chiudere il cerchio riguardo al caso che coinvolge la società campana. La gara sotto la lente d’ingrandimento sarebbe quella relativa all’ultima giornata della stagione 2009/2010 allorquando i campani fecero visita alla Sampdoria.

    Quel match, tra le altre cose, ebbe grossa rilevanza per i genovesi, che grazie al successo ottennero il pass per i preliminari di Champions League. Con riferimento a quell’incontro il 15 giugno 2011 è stato sentito dalla Procura l’ex terzo portiere dei partenopei Matteo Gianello, indagato per frode sportiva, e il quale ha sempre negato di aver scommesso con riferimento al match con la Sampdoria, pur ammettendo di aver ricevuto delle avances da parte dell’ex compagno ai tempi del Chievo Verona Silvio Giusti, il quale chieste all’estremo difensore di offrire del denaro ad alcuni compagni di squadra al fine di addomesticare il risultato in favore dei liguri.

    Sampdoria-Napoli © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Secondo Gianello la proposta sarebbe stata avanzata nei confronti di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava che avrebbero rifiutato, ma i due difensori, che comunque non sono indagati, hanno negato di aver affrontato discorsi del genere con Gianello. C’è da dire che questo è l’unico episodio per il quale il Napoli sembra rischiare qualcosa: non sembrano infatti sussistere elementi in grado di confermare eventuali combine in Napoli-Parma 2-3 del 2009/2010 e Lecce-Napoli 2-1 e Napoli-Inter 1-1 del 2010/2011, match in un primo momento attenzionati e considerati interessanti. Si rischierebbe infatti solo la responsabilità presunta per Napoli-Sampdoria 4-0 della stagione 2010/2011.

    Ma quali sanzioni rischia la società partenopea, qualificata alla prossima Europa League? Se si considera la responsabilità oggettiva si rischia la penalizzazione di 2 o più punti e l’esclusione dalle competizioni europee, in caso di responsabilità presunta potrebbe esserci solo un’ammenda.

     

    Video Napoli Sampdoria 4-0 la partita sotto accusa nello scandalo calcioscommesse
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”140591″]

  • Calcioscommesse, giocatori del Napoli intercettati

    Calcioscommesse, giocatori del Napoli intercettati

    Tre giocatori del Napoli sarebbero stati intercettati dalla Procura del capoluogo partenopeo nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo “reati da stadio” legata a quella condotta dalla Procura di Cremona sul calcioscommesse che ha portato all’arresto di diversi calciatori, tra quelli in attività ed ex, e non: si tratta del capitano Paolo Cannavaro, dell’attaccante Giuseppe Mascara e dell’ex portiere, ora al Sarego, Matteo Gianello.

    Paolo Cannavaro | © Claudio Villa/Getty Images

    Le utenze telefoniche dei tre giocatori azzurri sarebbero state tenute sotto stretto controllo per tutto il corso della scorsa estate da parte degli inquirenti per accertare se vi fossero conversazioni che potessero far risalire all’anomalo volume di giocate su una delle gare sospette. A rivelarlo, in esclusiva, il settimanale Panorama.

    Sotto la lente d’ingrandimento della Procura infatti, oltre alle tre gare della squadra di De Laurentiis già al vaglio degli inquirenti, Napoli – Parma 2-3 del 10 aprile 2010, Napoli – Sampdoria 4-0 del 31 gennaio 2010 e Lecce – Napoli 2-1 dell’8 maggio 2011, se ne sono aggiunte altre tutte per presunti inquinamenti mafiosi, in particolare sui presunti rapporti tra i clan della camorra e alcune agenzie di scommesse. Tra queste anche Milan – Napoli 3-0 dello scorso 28 febbraio 2011 di cui sono stati visionati diversi filmati. Sono poche comunque le indiscrezioni filtrate per avere un quadro completo della situazione, nulla si sa dei personaggi coinvolti e sui presunti illeciti dal momento che c’è grande riservatezza intorno al lavoro dei magistrati.

    Per quanto riguarda i tre giocatori intercettati, Gianello, l’unico ad essere indagato per frode sportiva, è stato ascoltato a giugno, Mascara ha reagito con sorpresa alle domande di Panorama affermando di non aver ricevuto nessun avviso giudiziario e nessuna convocazione in Procura evidentemente perchè gli inquirenti non hanno trovato nulla di rilevante e nessun riscontro ai loro sospetti mentre il capitano Cannavaro, che non risulta essere indagato, sarebbe stato intercettato solo per capire come lo spogliatoio reagisse alle proposte esterne di combine.