Milan e Genoa stando alle indiscrezioni raccolte dal Corriere dello Sport avrebbero messo a segno l’ennesimo colpo di mercato soffiando a Inter e Juventus Matias Silvestre, solido difensore argentino di proprietà del Catania al centro delle cronache di radiomercato in questi giorni. Matias Silvestre | Maurizio Lagana/Getty Images Lo Monaco ha messo ufficialmente il ragazzo sul mercato, per fare cassa e sopratutto per dar al giocatore di confrontarsi per traguardi ancora più ambiziosi. Prima l’Inter e poi la Juventus avevano provato l’approccio con gli etnei ma il presidente Preziosi in simbiosi con Galliani starebbe per chiudere con gli etnei per l’acquisto. Silvestre giocherà la prossima stagione al Genoa per poi approdare in rossonero nella prossima quando il Milan dovrà rimpiazzare Nesta e Yepes in scadenza di contratto e vicini all’addio al calcio. Il costo dell’operazione dovrebbe agirarsi sugli 8 milioni divisi tra Milan e Genoa.
Il caso Hamsik e la vicenda Inler monipolizzano l’attenzione del calciomercato ma in casa Napoli si lavora alacremente per consegnare a Mazzarri i rinforzi giusti per completare un organico già altamente competitivo ma bisognoso di una ulteriore dose di qualità per non sfigurare in Champions League e ripetersi in campionato.
Radiomercato lancia l’ultima esaltante idea per l’attacco azzurro, in attessa di un vice Cavani (Trezeguet?), potrebbe arrivare un vice Lavezzi e perchè no un vice Hamsik per la sua grande predisposizione al sacrificio. Stiamo parlando di Goran Pandev, l’attaccante macedone spesso decisivo nell’economia del gioco di Mourinho e dato stranamente in partenza dall’Inter di Gasperini.
L’ex Lazio non è brillantissimo in zona gol ma è perfetto nell’economia del gioco di squadra non risparmiandosi in fase di ripegamento oltre ad avere un grandissima duttilità tattica che gli permette die esser utilizzato all’occorrenza anche tra i quattro di centrocampo. L’ostacolo maggiore attualmente è l’ingaggio del giocatore ma Napoli può esser una chance importante e potrebbe valer la pena fare un sacrificio.
Dopo un lungo tira e molla in serata arriva la firma di Antonio Rosati, il portiere, oramai ex Lecce, ha risolto le incomprensioni legate all’ingaggio e domattina dovrebbe firmare l’accordo per le prossime tre stagioni. Ai salentini andranno 3,3 milioni di euro.
Per la difesa un riforzo potrebbe venire da Catania, Bigon infatti sembra aver chiesto a Lo Monaco il solido e sempre positivo Silverstre per aumentare la stazza dell’attuale retroguardia. L’Interesse del Napoli per Matias è confermato dallo stesso dg etneo “Dopo Thiago Silva è il difensore più forte della A. Per lui trattiamo con diversi club, e il Napoli lo stima: fossi in altri club non me lo lascerei scappare”.
Inizia con una vittoria sofferta il 2011 della Roma targata Borriello e Vucinic. E’ infatti grazie alla doppietta a testa dei due attaccanti giallorossi che la Roma piega le resistenze di un buon Catania che era stato capace di andare al riposo in vantaggio per 2-1 all’Olimpico. In particolare l’attore principale è il montenegrino che entra a 10 minuti dal termine del match e realizza le due reti che lanciano i capitolini al quarto posto in classifica infliggendo una punizione troppo severa alla squadra etnea.
La Roma guidata dal tridente Menez, Totti e Borriello passa subito avanti al 5′ grazie all’attaccante ex Milan al suo centro numero 8 in campionato che mette alle spalle di Andujar dopo la ribattuta del portiere ospite su una staffilata dalla distanza di De Rossi. Si paventa una goleada facile ma il Catania si sveglia immediatamente dal torpore e nel giro di 10 minuti, dal 29′ al 38′, da due mazzate pesanti alla squadra di Ranieri che subiscono prima la rete di Silvestre di testa sugli sviluppi di un corner con Simplicio che rilancia la sfera quando questa aveva già oltrepassato la linea di porta e poi quella di Maxi Lopez che, scattato sul filo del fuorigioco, scarta Julio Sergio e deposita in rete.
Borriello ristabilisce la parità dopo appena 2 giri di lancette dall’inizio del secondo tempo ma l’azione è viziata da un evidente irregolarità: la palla con la quale Riise serve l’ariete giallorosso infatti aveva oltrepassato nettamente la linea di fondo ma le proteste della squadra di Giampaolo servono a poco.
Si arriva così al momento decisivo del match quando all’80’ Ranieri decide di giocarsi la carta Vucinic: l’attaccante montenegrino entra in campo e fa 3-2 all’86’ per poi scrivere la parola fine in pieno recupero su assist di Totti in contropiede.
E ora anche la matematica taglia la Juventus dalla corsa al quarto posto già difficile da conquistare per come si era messa la stagione. Con il pareggio a Catania per 1-1 la classifica recita impietosa: bianconeri a -8 dalla Sampdoria e -6 dal Palermo, accontentandosi così di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League. In virtù dell’1-1 gli etnei si salvano con due giornate d’anticipo dopo una lunga rincorsa partita dal fondo della classifica e con al timone Sinisa Mihajlovic.
La Juventus parte meglio del Catania ed ha sin da subito la palla del possibile vantaggio sprecata malamente da Del Piero che non riesce ad approfittare di un retropassaggio sbagliato da un giocatore rossoazzurro che lo mette da solo davanti ad Andujar con quest’ultimo bravo a salvarsi in calcio d’angolo. I bianconeri si rendono pericolosi ancora con il capitano ma a segnare sono i padroni di casa con Silvestre al suo primo gol in stagione che ribatte in rete una respinta di Buffon al minuto 24.
Nella ripresa Zaccheroni toglie Del Piero che rimane negli spogliatoi per far posto ad Amauri (ancora una prestazione in ombra per l’italobrasiliano). Il gol però non arriva dagli attaccanti bianconeri bensì da Marchisio che di forza e dopo un rimpallo favorevole trafigge Andujar per il definitivo 1-1.
Il Catania tira i remi in barca mentre la Juve non riesce a graffiare demotivata anche dai risultati sugli altri campi di Samp e Palermo. Maxi Lopez in chiusura impegna serieamente Buffon. E’ l’ultimo ruggito del Catania che si accontenta del punto.
La Juventus ora deve ricominciare a pensare alla prossima stagione: il primo tassello è Benitez che nel pomeriggio ha praticamente confermato il suo arrivo a Torino dichiarando di aver chiuso la sua parentesi a Liverpool.
Il tabellino CATANIA – JUVENTUS 1-1
24′ Silvestre (C), 52′ Marchisio (J) CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Ricchiuti (57′ Ledesma), Carboni, Biagianti (68′ Spolli); Izco (86′ Sciacca), Maxi Lopez, Mascara.
A disposizione: Campagnolo, Marchese, Delvecchio, Morimoto.
Allenatore: Mihajlovic JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina (77′ Salihamidzic), Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Felipe Melo, Poulsen; Diego (83′ Candreva); Iaquinta, Del Piero (46′ Amauri).
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Camoranesi.
Allenatore: Zaccheroni
Arbitro: Orsato
Ammoniti: De Ceglie, Zebina, Cannavaro, Salihamidzic, Melo (J), Mascara (C)